PIANO ATTUATIVO Atr2 AMBITO DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALE
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- Jacopo Marinelli
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1 CITTA' DI SOTTO IL MONTE GIOVANNI XXIII Provincia di Bergamo Committenti: Avv. Gabriele Terzi Gestimont srl Ghisleni Alberto e Belotti Emanuela Costruzioni Agazzi srl Rossi Luca Opera Diocesana San Narno PIANO ATTUATIVO Atr2 AMBITO DI TRASFORMAZIONE RESIDENZIALE località Corna Boarolo REVISIONE MOTIVO DATA N. commessa Oggetto Tavola / Elaborato RELAZIONE FORESTALE DEL NUOVO PARCO "CORNETTA" Rif. File Fase A11400 Software Eseguito Controllato Ferruccio Redaelli Giorgio Gonella architetto Approvato Antonio Gonella Architetto Scala Disegno Data 1:100 gennaio 2013 Studio Gonella Antonio Gonella architetto P. IVA: IT C.f.: GNLNNM59S03C800K Sito web: Sede legale: 21, via D. Carpinoni Clusone - Italia Tel: Fax: Sede operativa: 12, via Bianzanella Bergamo - Italia Tel: Fax: s: antonio.gonella@archiworldpec.it info@architettogonella.it progettazione@architettogonella.it GREEN DESIGN Studio di progettazione del verde Agrotecnico Roberto CIGLIANO P. IVA: IT C.f.: CGLRRT59H09I628H Sito web: 7, via Resegone Gorle (BG) - Italia Tel: Fax: info@green-design.com
2 Comune di Sotto il Monte Papa Giovanni XXIII Premessa Il presente elaborato viene presentato come integrazione alla Relazione paesaggistica riguardante il Piano attuativo Atr2 - Ambito di trasformazione residenziale in località Corna Boarolo. Nello specifico la Relazione Paesaggistica valutava nel dettaglio non le opere di lottizzazione previste, ma la realizzazione delle infrastrutture e del parco. Nel corso del sopralluogo in data 6/05/2013 è emersa la necessità da parte dell Amministrazione Provinciale di Bergamo di chiarire se la zona caratterizzata dalla presenza di giovani piante di salice bianco, posta a sud-ovest del comparto, potesse essere considerata bosco ai sensi dell art. 42 della l.r. 31/
3 Stato di fatto dell area Allo stato attuale l area si presenta come un area agricola abbandonata con presenza di terrazzamenti. L ambito può essere considerato composto da due parti, il comparto est e il comparto ovest, divisi da un canale. Sono presenti piccoli gruppi di piante arboree, quali querce rosse, ciliegio, robinia e salice bianco. Quest ultimo è diffuso soprattutto ad ovest dell ambito, nell area dove un tempo veniva cava l argilla. La zona pianeggiante posta a sud è interessata da ristagno di acqua e necessita di bonifica. L ambito si trova nella fascia di raccordo fra il nucleo storico e il monte Canto. L edificazione è di tipo sparso e prevalgono i vecchi edifici rurali, ora trasformati in singoli agglomerati. Una volta i terrazzamenti erano coltivati a vigneto, a cereali o occupati da piccoli orti, mentre le scarpate delle balze ospitavano prati stabili e piante da frutto. Descrizione delle opere in progetto Le opere oggetto della presente valutazione sono descritte nel progetto definitivo redatto dallo Studio Gonella, e riguardano la realizzazione di 3 accessi, strade interne, marciapiedi, parcheggi, un manufatto di scavalco del canale che corre fra i due comparti, le opere di sostegno ai terrazzamenti, che verranno mantenuti, e la realizzazione di una vasca di laminazione coperta, a servizio delle aree di urbanizzazione, situata nell area pianeggiante e acquitrinosa posta a sud. Verrà realizzata una pista ciclopedonale lungo Via Baradello, che verrà allargata per alcuni tratti. E prevista la realizzazione di un grande parco che occuperà il 45% della superficie. Verrà inoltre parzialmente ricolmata la vecchia cava di argilla che si trova ad ovest, utilizzando il materiale di scavo proveniente dalla realizzazione di strade e parcheggi. I 3 punti di accesso ai lotti avverranno da Via Don Rebuzzini e da Via Baradello. L accesso al comparto est, da Via Don Rebuzzini, avverrà mediante una rotatoria con diametro di 16 m, mentre la sezione della strada di accesso sarà 5,50 m. In questo tratto di strada (tratto A, Tavola di progetto 104) è prevista la realizzazione di un manufatto per l attraversamento del canale che divide i due comparti, con sezione sempre di 5,50 m. Per la realizzazione di questo tratto di strada sarà necessaria la posa di terre armate. Al termine dei tratti B e C (Tavole di progetto 105 e 106), verranno realizzate due piccole rotatorie, dal diametro di 15 m. L accesso al comparto ovest, sempre da Via Don Rebuzzini è descritto nella Tavola di progetto 107. Si tratta di un breve tratto di strada con sezione sempre di 5,50 m che terminerà 2
4 con una piccola rotatoria con diametro di 10 m. Il terzo accesso all ambito è previsto da Via Baradello e condurrà ad un piccolo parcheggio. Lungo questa strada verrà realizzata una pista ciclopedonale con larghezza pari a 2,5 m. Via Baradello verrà poi allargata verso il lato confinate con l ambito, fino a raggiungere una sezione di 5,50 m. Le balze esistenti verranno conservate e consolidate con muri rivestiti in pietra grigia locale, di altezza non superiore a 1 m. Il Parco pubblico occuperà una vasta area posta a sud del comparto est, una fascia lungo il canale su ambedue le sponde e l area posta in fregio a Via Baradello. La previsione progettuale prevede la conservazione delle balze esistenti e la realizzazione di nuovi gradoni che accompagneranno il disegno della collina. I terrazzi avranno muri in pietra arenaria lavorata a martello. Sulle balze troverà posto la vite (vitigni tradizionali quali il Moscato di Scanzo e il Barzeminà) e frutteti, mentre sulle scarpate verranno utilizzate specie arbustive a bassa manutenzione. Per quanto riguarda il parco in progetto, la maggior parte delle specie sono state scelte fra le essenze tipiche delle formazioni forestali del Monte Canto: rovere (Quercus petrae), castagno (Castane a sativa), ontano nero (Alnus glutinosa) e farnia (Quercus robur). Fra le arbustive verranno utilizzate l olmo campestre (Ulmus minor) il frassino (Fraxinus excelsior) il sorbo (Sorbus aucuparia), il ciliegio (Prunus avium) e il gelso (Morus alba e M. nigra). Il progetto prevede la conservazione e valorizzazione del maggior numero possibile delle piante arboree esistenti. Vincolo forestale La zona occupata dalla formazione di salice bianco si trova a sud-ovest del comparto. Si tratta di un area agricola posta nelle immediate vicinanze di quella che una volta era una piccola cava di argilla, tenuta a prato fino al Il soprassuolo presente pertanto non può essere considerato bosco ai sensi della normativa vigente 1 in quanto di età inferiore a 5 anni. 1 Ai sensi della l.r. 31/2008 art. 42 comma 4 non sono da considerarsi bosco: a) gli impianti di arboricoltura da legno e gli impianti per la produzione di biomassa legnosa; b) i filari arborei, i parchi urbani e i giardini; c) gli orti botanici, i vivai, i piantonai, le coltivazioni per la produzione di alberi di Natale e i frutteti, esclusi i castagneti da frutto in attualità di coltura; d) le formazioni vegetali irrilevanti sotto il profilo ecologico, paesaggistico e selvicolturale; d bis) i terreni colonizzati spontaneamente da specie arboree o arbustive, quando il processo è in atto da meno di quindici anni per i comuni classificati montani o svantaggiati e da meno di cinque anni per i restanti comuni. 3
5 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA 4
6 Foto 1: Foto aerea dell area 5
7 tratta da Google maps oggi. Comune di Sotto il Monte Papa Giovanni XXIII 6
8 Foto 2: La zona oggetto di intervento fotografata dalla Sala civica del comune nel L area oggi colonizzata da giovani esemplari di salice bianco era tenuta a prato. Foto 3: Anche nel gennaio 2011 la zona risultava priva di vegetazione arborea. 7
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