INSIEME DEL SISTEMA ARBOREO CON ASSETTO CONSOLIDATO N. SCHEDA 1/1
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- Romeo Nardi
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1 INSIEME DEL SISTEMA ARBOREO CON ASSETTO CONSOLIDATO N. SCHEDA 1/1 La zona a ovest della città e precisamente la zona compresa tra Via Ruvo fino al confine con il Comune di Bisceglie, è quella dove maggiormente si concentrano alberi di ulivo le cui caratteristiche sono assimilabili a quelli secolari e quindi con assetto colturale consolidato, storico, di elevato valore testimoniale. E' una vasta area del territorio comunale dove l'ulivo si presenta vetusto, grazie al suo portamento, tipo di allevamento, dimensione del ceppo, carattere scultoreo e dimensioni del tronco, sesto di impianto, giacitura del terreno e ambiente circostante. L'area infatti si caratterizza per la massiccia presenza di manufatti rurali antichi (Navarrino, Zappino, San Lorenzo ecc), richiamando caratteri di tipicità e storicità dell agro molfettese. STRALCIO CARTOGRAFICO
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3 SOTTOINSIEME: BOSCO N. SCHEDA 1/4 ID SU CARTOGRAFIA 006 Con il termine "bosco" si fa riferimento ad un appezzamneto di terreno su cui predomina la vegetazione di specie legnose riunite in associazioni spontanee o di origine artificiale, in qualunque stato di sviluppo, la cui area di incidenza (proiezione sul terreno della chioma degli alberi, degli arbustri e dei cespugli) non sia inferiore al 20% e che abbia una superficie uguale o maggiore a metri quadri e distanza da altri appezzamenti a bosco o a macchia di almeno 300 metri, misurati fra i margini più vicini. Bosco di conifere- Cenosi arboree di aghifoglie.ex preventorio- Zona Via Terlizzi- ex Preventorio
4 SOTTOINSIEME: BOSCO N. SCHEDA 2/4 ID SU CARTOGRAFIA 007 Con il termine "bosco" si fa riferimento ad un appezzamneto di terreno su cui predomina la vegetazione di specie legnose riunite in associazioni spontanee o di origine artificiale, in qualunque stato di sviluppo, la cui area di incidenza (proiezione sul terreno della chioma degli alberi, degli arbustri e dei cespugli) non sia inferiore al 20% e che abbia una superficie uguale o maggiore a metri quadri e distanza da altri appezzamenti a bosco o a macchia di almeno 300 metri, misurati fra i margini più vicini. Bosco misto- Cenosi arboree di aghifoglie e latifoglie. Zona annessa al ristorante La Pineta
5 SOTTOINSIEME: BOSCO N. SCHEDA 3/4 ID SU CARTOGRAFIA 008 Con il termine "bosco" si fa riferimento ad un appezzamneto di terreno su cui predomina la vegetazione di specie legnose riunite in associazioni spontanee o di origine artificiale, in qualunque stato di sviluppo, la cui area di incidenza (proiezione sul terreno della chioma degli alberi, degli arbustri e dei cespugli) non sia inferiore al 20% e che abbia una superficie uguale o maggiore a metri quadri e distanza da altri appezzamenti a bosco o a macchia di almeno 300 metri, misurati fra i margini più vicini. Bosco misto- Cenosi arboree di aghifoglie e latifoglie. Zona via Ruvo-annesso alla complanare SS16Bis
6 SOTTOINSIEME: BOSCO N. SCHEDA 4/4 ID SU CARTOGRAFIA 009 Con il termine "bosco" si fa riferimento ad un appezzameneto di terreno su cui predomina la vegetazione di specie legnose riunite in associazioni spontanee o di origine artificiale, in qualunque stato di sviluppo, la cui area di incidenza (proiezione sul terreno della chioma degli alberi, degli arbustri e dei cespugli) non sia inferiore al 20% e che abbia una superficie uguale o maggiore a metri quadri e distanza da altri appezzamenti a bosco o a macchia di almeno 300 metri, misurati fra i margini più vicini. Bosco misto- Cenosi arborea di aghifoglie e latifoglie Zona via Ruvo-Ristorante Corte degli Aranci
7 SOTTOINSIEME: AREE A MACCHIA (anche degratada) CON ELEMENTI E INSIEMI VEGETAZIONALI DIFFUSI E CANNETI N. SCHEDA 1/4 ID SU CARTOGRAFIA 005 Con il termine "macchia", si fa riferimento ad un appezzameneto di terreno su cui predominano, in maniera indifferenziata, gli arbusteti e le macchie risultanti sia da situazioni naturalmente equilibrate sia da degradazione dei boschi, e che abbia una superficie uguale o maggiore a metri quadri e distanza da altri appezzamenti a macchia di almeno 300 metri, misurati fra i margini più vicini. Macchia alta e bassa derivante da situazioni naturalmente equilibrate con cenosi di specie autoctone dell'area mediterranea e dunque tipica della macchia mediterranea. Sito archeologico e naturalistico: Il Pulo Zona via Ruvo-Sito archeologico Il Pulo INSIEME DEL SISTEMA VEGETAZIONALE ESTENSIVO
8 SOTTOINSIEME: AREE A MACCHIA (anche degratada) CON ELEMENTI E INSIEMI VEGETAZIONALI DIFFUSI E CANNETI N. SCHEDA 2/4 ID SU CARTOGRAFIA 013 Con il termine "macchia", si fa riferimento ad un appezzameneto di terreno su cui predominano, in maniera indifferenziata, gli arbusteti e le macchie risultanti sia da situazioni naturalmente equilibrate sia da degradazione dei boschi, e che abbia una superficie uguale o maggiore a metri quadri e distanza da altri appezzamenti a macchia di almeno 300 metri, misurati fra i margini più vicini. Macchia bassa derivante da situazioni di degradazione elevata, gariga. Cenosi arbustive naturalizzate e di specie autoctone, con presenza di una componente vegetazionale erbacea rupestre diffusa e mediamente diversificata, (Opuntia ficus-indica, Anagyris foetida, Rhamnus alaternus,, Crategus oxyacantha, Asparagus acutifolius, Euphorbia, Thymu,, Anagyris foetida, Asparagus acutifolius Hedera Helix., Lonicera caprifolium). Presenza di ulivi marginali, olivastro e di vegetazione igrofila, quali i canneti. Presenza di muri in pietra a secco sparsi e opere in pietra per il rallentamento delle acque, nascosti da numerosa vegetazione rupestre. Rappresenta un'area ad elevato potenziale di biodiversità. Zona ponte Schivazappa-ponte Via E. Berlinguer- Lama Martina Foto 1 Canneti ponte Schivazappa (Lama Martina - Zona Madonna delle Rose) Foto n. 2 Canneti fondo Lama Martina Foto n. 3 Panoramica Lama martina
9 Foto n 1 Foto n 2 Foto n 3
10 SOTTOINSIEME: AREE A MACCHIA (anche degratada) CON ELEMENTI E INSIEMI VEGETAZIONALI DIFFUSI E CANNETI N. SCHEDA 3/4 ID SU CARTOGRAFIA 014 Con il termine "macchia", si fa riferimento ad un appezzameneto di terreno su cui predominano, in maniera indifferenziata, gli arbusteti e le macchie risultanti sia da situazioni naturalmente equilibrate sia da degradazione dei boschi, e che abbia una superficie uguale o maggiore a metri quadri e distanza da altri appezzamenti a macchia di almeno 300 metri, misurati fra i margini più vicini. Macchia alta e bassa, caratterizzata da un discreto grado di degradazione, a tratti gariga. Cenosi arbustive e arboree naturalizzate e di specie autoctone, con presenza di una componente vegetazionale erbacea rupestre diffusa e mediamente diversificata, (Opuntia ficus-indica, Anagyris foetida, Rhamnus alaternus,, Crategus oxyacantha, Asparagus acutifolius, Euphorbia, Thymu,, Anagyris foetida, Asparagus acutifolius Hedera Helix., Lonicera caprifolium). Presenza di aghifoglie, latifoglie ed uliveti marginali e coltivati, presenza diffusa di olivastro, con elementi vegetazionali diffusi. Adiacente all'ex passaggio livello Ser Nicola -Samarelle, è stata individuata un'area di rilevante valenza naturalistica per la presenza di alberi secolari di Carrubo (Ceratonia siliqua), su terreno scosceso e caratterizzato da rocce affioranti. Nell'area annessa al ponte Ser Nicola, nella zona di fondo lama,sono state individuate la presenza di opere in pietra per il rallentamento delle acque, e numerosi muri in pietra a secco. Rappresenta un'area ad elevato potenziale di biodiversità. Zona ponte Ser Nicola -Ferrovia zona scuola superiore- lama Martina
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12 SOTTOINSIEME: AREE A MACCHIA (anche degratada) CON ELEMENTI E INSIEMI VEGETAZIONALI DIFFUSI E CANNETI N. SCHEDA 4/4 ID SU CARTOGRAFIA 011 Elementi vegetazionali diffusi e canneti Cenosi di Tamerici e canneti addossati su muri in pietra a secco. Zona 1 cala- zona scuola superiore- foce lama Martina
13 SOTTOINSIME DEI PARCHI E VILLE EXTRAURBANE DI RILEVANTE VALORE TESTIMONIALE N. SCHEDA 1/4 ID SU CARTOGRAFIA 002 Alberature isolate o a gruppi, di rilevante importanza (età presunta, dimensione significativa, testimonianza storica), in prossimità di vecchi casali rurali e di ville di rilevante valore testimoniale). Cenosi di conifere. Ex Monastero adiacente al Pulo. Area di notevole interesse naturalistico e storico per la vicinanza al Pulo, con annesso giardino storico. Area annessa Pulo- Ex Monastero- Villa Quisisana
14 SOTTOINSIEME DEI PARCHI E VILLE EXTRAURBANE DI RILEVANTE VALORE TESTIMONIALE N. SCHEDA 2/4 ID SU CARTOGRAFIA 017 Alberature isolate, di rilevante importanza (età presunta, dimensione significativa, testimonianza storica), in prossimità di vecchi casali rurali e di ville di rilevante valore testimoniale). Cenosi di conifere, nell'area annessa a Villa Extraurbana. A ridosso della S.P. Via Terlizzi- altezza S.S. 16 bis
15 SOTTOINSIEME DEI PARCHI E VILLE EXTRAURBANE DI RILEVANTE VALORE TESTIMONIALE N. SCHEDA 3/4 ID SU CARTOGRAFIA 018 Alberature isolate o a gruppi, di rilevante importanza (età presunta, dimensione significativa, testimonianza storica), in prossimità di vecchi casali rurali e di ville di rilevante valore testimoniale). Cenosi di conifere, nell'area annessa a Villa Extraurbana Bartolomeo Pappagallo A ridosso della S.P. Via Terlizzi
16 SOTTOINSIEME DEI PARCHI E VILLE EXTRAURBANE DI RILEVANTE VALORE TESTIMONIALE N. SCHEDA 4/4 ID SU CARTOGRAFIA 030 Alberature isolate o a gruppi, di rilevante importanza (età presunta, dimensione significativa, testimonianza storica), in prossimità di vecchi casali rurali e di ville di rilevante valore testimoniale). Cenosi di conifere in n di 4, nell'area annessa a Villa Extraurbana A ridosso della S.P. Via Terlizzi
17 SOTTOINSIEME EX CAVE ESTRATTIVE DISMESSE N. SCHEDA 1/4 ID SU CARTOGRAFIA 001 Formazioni arbustive e vegetazione erbacea rupestre spontanea, caratteristiche di pareto e di suoli calcarei. Vegetazione in evoluzione, ovvero formazioni transitorie, in grado di evolversi naturalmente, con relativa rapidità, verso soprassuoli con migliore composizione e portamento. Sono state individuate n. 4 ex cave estrattive di materiale litoideo, tutte vicine tra loro.
18 SOTTOINSIEME AREA A POTENZIALITA' FAUNISTICA-OASI DI PROTEZIONE TORRE CALDERINA N. SCHEDA 1/4 ID SU CARTOGRAFIA 029 Oasi di Protezione denominata "Torre Calderina", istituita con D.P.R.G. n 1061 del 23 marzo 1983 per un'estensione totale di di 685 ha. Le Oasi hanno la funzione di conservazione, rifugio e riproduzione naturale della fauna selvatica. L'area dove sorge Torre Calderina, è sottoposta alle disposizioni del Decreto Legislativo 490/99(Testo Unico in materia di beni culturali ed ambientali), che recepisce il Decreto Ministeriale del 1/8/1985 (Legge Galasso), e la Legge 1497/39, dichiarandola "di notevole interesse pubblico. Flora tipicamente mediterranea-costiera, che è caratterizzata prevalentemente da alberi bassi e cespugli sempreverdi con foglie coriacee, talvolta spinose, tipiche dei climi caldi e secchi. In prossimità della riva, viene favorita la crescita di una macchia di vegetazione tipica della fascia litoranea ed sono molto diffuse le specie igrofile quali i canneti, che conferiscono alla zona una elevata tipicità. I muretti a secco sono numerosi e molto importanti sia per la loro notevole dimensione (nell'area a ridosso del mare fino a circa 1,5.mt), sia sotto il profilo della biodiversità, infatti a ridosso dei muri in pietra, attecchiscono arbusti, ed erbacee perenni, oltre che rappresentare rifugio e nutrimento per l'avifauna. Molto caratteristici sono i grossi esemplari di fichi d'india e i cipressi che arricchiscono e caratterizzano il paesaggio. Nell'Oasi è frequente il ritrovamento di terreni lasciati incolti, a seguito dell'abbandono dei campi. Vasta area compresa tra il litorale di ponente e la SS 16 BIS.
19 Foto n 1
20 Foto n 2 Foto n 3
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