C o r r a d o P e t r u z z e l l a A r c h i t e t t o Via col. F.sco Regina, 52; Molfetta Bari

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1 C o r r a d o P e t r u z z e l l a A r c h i t e t t o Via col. F.sco Regina, 52; Molfetta Bari C.F. PTRCRD69M12F284O P. I V E R I F I C A D I A S S O G G E T T A B I L I T À A V A L U T A Z I O N E A M B I E N T A L E S T R A T E G I C A V a r i a n t e a l P i a n o U r b a n i s t i c o E s e c u t i v o, Z o n a C a d e l P. R. G. C. - M a d o n n a d e l l a R o s a - M a g l i a 5 - I n t e g r a z i o n e - R e l a z i o n e T e c n i c a s u l s i s t e m a v e g e t a z i o n a l e p r e s e n t e

2 PREMESSA Oggetto di studio della presente relazione è l area ricadente all interno della Maglia 5 del Piano Urbanistico Esecutivo Zona Ca Madonna della Rosa, del PRGC del Comune di Molfetta. Attesa la diffusa presenza di ulivi in parte dell area oggetto del piano di Variante, si fornisce quindi, ad integrazione della relazione di assoggettabilità a V.A.S. presentata in data 16/05/13, prot. n , una relazione tecnica di dettaglio sul sistema vegetazionale presente, con particolare riferimento agli ulivi, al fine di determinare il carattere dell area in relazione a quanto disciplinato dalla L.R. 14/2007 Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia, chiarendo contestualmente da quali delle opere previste sono interessati. NORMATIVA (L.R. n. 14/07 Puglia)

3 In adempimento a quanto da voi richiesto e ad integrazione di quanto precedentemente esposto all interno della Relazione di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica da voi acquisita in data 31 maggio u.s. al n. 5201, verranno esposti ed approfonditi ulteriori aspetti di interesse rispetto alla tutela del paesaggio per l area interessata dal piano in oggetto. In questa sede verrà quindi trattato in maniera più puntuale l aspetto relativo alla tutela degli ulivi monumentali presenti sul territorio regionale, normato dalla Legge Regionale n. 14 del 04/06/2007, Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia, pubblicata sul B.U.R. Puglia n. 83 del 07/06/2007. In accordo con quanto descritto all art. 2 della sopracitata legge infatti, il carattere di monumentalità viene attribuito quando la pianta di ulivo possiede età plurisecolare ( ) o nel caso di alberi con diametro compreso tra i centimetri 70 e 100. Al comma 3 dello stesso articolo, viene altresì specificato che il carattere di monumentalità può attribuirsi agli uliveti che presentano una percentuale minima del 60 per cento di piante monumentali all interno dell unità colturale, individuata nella relativa particella catastale.. Viene quindi predisposto da una commissione tecnica, appositamente formata (art. 3), un Elenco degli ulivi e uliveti monumentali, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia, all interno del quale sono contenute anche tutte le indicazioni catastali utili per l individuazione delle singole proprietà. Per gli ulivi iscritti in tale elenco, cosi come sancito dall art. 10 della L.R. 14/07, è vietato il danneggiamento, l abbattimento l espianto e il commercio a meno di particolari deroghe elencate nell art. 11 della stessa normativa. Infine, con l articolo 18 viene modificato l art. 30 della Legge Regionale 31 maggio 2001, n. 14 per la tutela paesaggistica degli alberi, con il quale veniva istituito un albo degli Alberi monumentali nel quale sono iscritti gli alberi di qualsiasi essenza spontanea o coltivata, anche in esemplari isolati, che per le loro caratteristiche di monumentalità, costituiscono elemento caratteristico del paesaggio. e per i quali valgono tutte le disposizioni di tutela precedentemente elencate per gli ulivi monumentali iscritti nei suddetti elenchi. STATO DI FATTO A seguito dell esame degli elenchi degli ulivi e uliveti monumentali predisposti dalla Regione Puglia (allegato n. 1) all interno dei quali sono registrati tutti gli ulivi monumentali presenti sul territorio, l area della Maglia 5 del comparto Ca Madonna della Rosa, non risulta essere interessata da tale peculiarità. Ad ogni modo, al fine di esaminarne la struttura vegetazionale dell aria di studio e di verificarne la congruenza con le normative vigenti in materia di espianto delle essenze arboree autoctone presenti nella Regione Puglia, si è quindi dato seguito ad una attenta e dettagliata ricognizione della zona, a mezzo di foto aeree e rilevazioni sistematiche. A seguito di tale indagine, è risultato che le specie arboree presenti all interno dell aria del comparto ammontano complessivamente a unità n Una volta catalogate e contate tutte le essenze ricadenti nei lotti interessati dalla pianificazione, è stato osservato che n. 158 unità sono rappresentate da alberi di ulivo, mentre le restanti 151 unità sono composte da essenze non autoctone di altro tipo (prevalentemente pini). In merito a tale dato, è quindi possibile già esprimere una prima constatazione. In virtù del fatto che l area in oggetto è interessata già da molti anni da fenomeni di urbanizzazione essendosi precedentemente configurata come zona residenziale di villeggiatura estiva, il numero di ulivi (specie autoctona) presenti al suo interno, non

4 rappresenta un dato di carattere rilevante nell economia del sistema vegetazionale locale. Infatti, al fine di porsi in antitesi rispetto al paesaggio rurale confinante con tale area, caratterizzato quasi nella sua totalità da alberi di ulivo, in molte delle pertinenze private delle residenze della zona si è proceduto a un azione di sostituzione delle antiche essenze con specie di maggiore valore ornamentale rispetto ai canoni dell epoca, portando alla diffusione in questa zona di altre essenze, per lo più appartenenti alla famiglia delle Pinaceae. Ad ogni modo, sia in relazione alle caratteristiche morfologiche rilevate, che all eventuale valore monumentale degli alberi presenti nella zona, che siano essi autoctoni o di successivo impianto, non risultano presenti nell area essenze con caratteristiche tali da essere assimilabili a quelle oggetto di tutela.

5 Foto n.1 Foto n. 2

6 Foto n. 3 Foto n. 4

7 Foto n. 5 Foto n. 6

8 Foto n. 7 Foto n. 8

9 Foto n. 9 Foto n. 10

10 INTERAZIONI CON IL PIANO Successivamente alle operazioni di ricognizione appena elencate, si è quindi proceduto alla sovrapposizione della planimetria di piano rispetto alla situazione attuale, in modo da andare a verificare le essenze interessate in maniera diretta da quest ultimo. Da questa operazione è quindi emerso che, rispetto al complesso delle essenze computate, 122 unità ricadono all interno delle aree di piano interessate da nuove costruzioni, pavimentazioni, o urbanizzazioni primarie, mentre 187 unità, pur essendo interessate dal piano, sono esterne agli interventi diretti previsti da quest ultimo. Osservando più nello specifico le 122 essenze interessate da opere edilizie, è quindi possibile fare subito una prima grande distinzione; di queste infatti, 41 unità sono essenze non autoctone di successivo impianto, mentre 81 unità sono costituite da alberi di ulivo. Posto che le essenze di successivo impianto, data la loro diffusione e la loro natura estranea al contesto originario di appartenenza, non rientrano all interno delle categorie di alberi tutelati e protetti dalla normativa vigente, ci concentreremo maggiormente su come gli ulivi interagiscano con il piano esecutivo. Quindi, tra i citati ulivi ricadenti su aree interessate da opere edilizie, 31 unità ricadono su aree destinate a urbanizzazioni primarie o ad opere di bonifica e quindi di proprietà pubblica. Le restati 50 unità ricadono invece sul sedime di interventi di carattere privato e più nello specifico all interno dei profili dei nuovi volumi, delle aree a parcheggio o dei viali di distribuzione interna. Gli altri 77 ulivi computati all interno dell area di studio invece, seppur interni alle aree di piano, risultano esterni al sedime delle opere sopracitate e quindi saranno preservati nella loro attuale posizione. Per quanto invece riguarda le essenze interessate direttamente dalle opere edilizie che andranno a realizzarsi, per esse sarà prevista una preventiva zollatura alla quale seguirà l espianto e il re-impianto degli alberi all interno dello stesso lotto, laddove possibile, in modo da minimizzare al massimo l impatto del piano sull area. Laddove invece il reimpianto non sarà possibile all interno dello stesso lotto di pertinenza, quest ultimo sarà comunque previsto in altre aree disponibili. Firma Arch. Corrado Petruzzella

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