Città di Bollate LE ESSENZE ARBOREE MESSE A DIMORA

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1 RIFORESTAZIONE AREA COMUNALE DI VIA ZANDONAI LE ESSENZE ARBOREE MESSE A DIMORA

2 OGGETTO: Progetto di riforestazione area comunale di Via Zandonai - Bollate Allo scopo di consentire di approfondire la conoscenza e le caratteristiche delle circa 650 essenze arboree messe a dimora durante le giornate di Domenica 12/02 e Domenica 19/02 nell ambito del progetto di riforestazione dell area comunale di Via Zandonai pubblichiamo le schede relative a ciascuna specie piantumata. 1. FARNIA 2. ACERO CAMPESTRE 3. CARPINO BIANCO 4. OLMO CAMPESTRE 5. CILIEGIO SELVATICO

3 FARNIA Nome scientifico: Quercus robur L. Ambiente: Principalmente in pianura e sui primi rilievi collinari Necessità Ecologiche: Piena luce Necessità idriche medie Temperature medie Terreni acidi e/o neutri Terreno: profondo, fertile e soprattutto costantemente rifornito d acqua Dimensioni e portamento: Fino a mt con chioma ampia e densa Impieghi: Rimboschimenti in pianura, impianti misti di arboricoltura da legno, arricchimenti forestali Formazioni forestali: Querco-carpineti e querceti E la formazione più rappresentativa dei boschi pianiziali Caratteristiche: Albero molto longevo, tollera periodiche sommersioni delle radici. Il legno è di ottima qualità ed è molto ricercato nell industria dell arredamento. Rispetto alla rovere presenta foglie sessili e ghiande picciolate. Le radici sono dapprima fittonanti, poi assai estese ma piuttosto superficiali. Le foglie dei giovani getti sono spesso rosse.

4 Distribuzione e habitat La Farnia è la quercia più diffusa in Europa, e il suo areale si estende dal Portogallo fino all'medio Oriente (Anatolia, Caucaso, Iran) e agli Urali, a nord si trova fino alle isole britanniche e alla costa sud ed ovest della penisola scandinava. In Italia è presente su quasi tutto il territorio, prevalentemente al centro nord, è assente in Sicilia e Sardegna. Un tempo formava le vaste foreste della Pianura Padana assieme ad altri alberi quali il cerro (Quercus cerris) e il carpino bianco (Carpinus betulus). È comunque diffusa ancora con una certa frequenza nelle campagne, soprattutto come albero isolato, a indicare antichi confini territoriali. È inoltre spesso presente in parchi cittadini e giardini di grosse dimensioni, così come in vicinanza di vecchie residenze di campagna. Cresce comunemente nelle aree europee continentali, spesso in boschi, spingendosi sino ad un'altitudine di m. È in grado di adattarsi a diversi tipi di terreno, sebbene prediliga quelli profondi, freschi, argillosi, acidi e ben irrigati. Resiste bene ai geli invernali e richiede temperature elevate nel periodo estivo, nonché una discreta esposizione alla luce. Longevità La farnia è rinomata per la sua longevità. Alcuni esemplari viventi sembra superino i 1000 anni di vita. Mentre normalmente in età adulta non subisce l'attacco di parassiti e malattie, gli esemplari più giovani di farnia possono essere colpiti dall'oidio e dalla ruggine. Ecologia La farnia costituisce a sua volta un habitat per altri esseri viventi, in particolare animali. Numerosi insetti vivono sulle foglie, sulle gemme e nelle ghiande. Queste ultime, poi, costituiscono un'importante fonte di cibo per diversi piccoli mammiferi e alcuni uccelli tra cui la ghiandaia (Garrulus glandarius)

5 COME RICONOSCERE LA FARNIA Foto 1: a circa 2 anni Foto 2: Giovane esemplare Foto 3: Pianta Adulta N.B. Le giovani piantine messe a dimora nel mese di Febbraio 2017 (simili a quella della foto 1) sono riconoscibili grazie alle tipiche foglie lobate ancora presenti sugli steli. Foto 4: Foglia Foto 5: Frutto (ghianda)

6 ACERO CAMPESTRE Nome scientifico: Acer campestre L. Ambiente: Dalla pianura fino ai 1000 mt di quota Necessità Ecologiche: Piena luce o mezzombra Ridotte necessità idriche Temperature medie Terreni acidi/neutri/alcalini Terreno: preferisce suoli fertili, ma cresce bene anche su quelli superficiali, calcarei e argillosi Dimensioni e portamento: in genere mt di altezza Impieghi: consolidamento di pendii instabili, rimboschimenti di pianura, realizzazione di siepi campestri Formazioni forestali: presente in numerose formazioni di latifoglie, soprattutto querceti, assente o quasi nelle foreste di conifere. Caratteristiche: Crescita lenta, reagisce bene alle potature. Foglie di colore giallo brillante in autunno

7 Città di Bollate Distribuzione e habitat L'Acero campestre è un piccolo albero diffuso in Europa e Asia. In Italiano viene anche chiamata loppio o testucchio. E molto comune nei boschi di latifoglie mesofile, insieme alle querce caducifoglie dal livello del mare fino all'inizio della faggeta. Caratteristiche Albero di modeste dimensioni con tronco spesso contorto e ramificato; chioma rotondeggiante. La corteccia è bruna e fessurata in placche rettangolari. I rametti sono sottili e ricoperti da una peluria. Foglie semplici, a margine intero e ondulato di colore verde scuro. Utilizzo L'acero campestre è una pianta mellifera. Le sue foglie vengono utilizzate come foraggio. Il legno è chiaro, duro e pesante e tende a deformarsi: viene quindi usato solo per la fabbricazione di piccoli oggetti. Essendo un albero di modeste dimensioni e sopportando bene il taglio, è stato ampiamente utilizzato come tutore per la vite. Attualmente trova impiego come albero ornamentale e da siepe, per via della sua efficacia nel consolidamento dei terreni franosi. Curiosità Antiche credenze popolari conferivano all'acero proprietà magiche contro le streghe, i pipistrelli e la sfortuna. Il decotto di corteccia è utilizzato negli eritemi della pelle

8 COME RICONOSCERE L ACERO CAMPESTRE Foto 1 : Gemme Foto 2 : Giovane esemplare N.B. Le giovani piantine messe a dimora nel mese di Febbraio 2017 sono riconoscibili in quanto, come evidenziato dalla Foto 1, portano le gemme disposte a due a due sul fusto opposte l una all altra. Ogni paio di gemme è ruotato sul fusto di circa 90 rispetto al precedente. Le gemme sono di colore rosso scuro. Foto 3: Esemplare adulto Foto 4: Foglia e frutto

9 CARPINO BIANCO Nome scientifico: Carpinus betulus L. Ambiente: Dalla bassa pianura fino alla fascia montana attorno ai 1000 mt di quota Necessità Ecologiche: Mezzombra e Ombra Necessità idriche medie Temperature medie Terreni neutri Terreno: Fresco, sciolto e profondo Dimensioni e portamento: mt di altezza; chioma densa che impedisce la formazione di un sottobosco Impieghi: rimboschimenti di pianura. E una specie miglioratrice del terreno. La capacità di rispondere bene alle potature e di conservare le foglie in inverno lo rende adatto alla realizzazione di siepi e barriere verdi. Formazioni forestali: caratteristico dei querceti di pianura, si trova in tutte le formazioni mesofile collinari Caratteristiche: Specie che tollera molto bene l ombreggiatura e la siccità estiva. La corteccia è sottile, liscia, di colore grigio; il fusto presenta costolature longitudinali. I frutti sono in grappoli penduli, portati da brattee trilobate che ne agevolano la disseminazione. Foglie di colore giallo intenso in autunno.

10 Città di Bollate Distribuzione Il carpino bianco ha una ampia distribuzione nell'europa centrale. In Italia si trova con frequenza nell'orizzonte montano fino a m come costituente dei boschi mesofili insieme alle querce caducifoglie e al faggio. In pianura si trova insieme alla Farnia a costituire le foreste planiziali. È presente anche nelle zone più fredde e umide della Pianura Padana. Manca nelle isole. Caratteristiche E un albero di media altezza con portamento dritto e chioma allungata. La corteccia si presenta sottile, liscia al tatto, di colore grigio, irregolare per il fusto scanalato e costolato. Le foglie sono alterne, semplici, brevemente picciolate, ovato-oblunghe. Ingialliscono in autunno ma permangono secche sui rami anche per lungo tempo, specie sulle piante di giovane età. I fiori sono unisessuali, riuniti in infiorescenze. Fiorisce nel mese di aprile. Il frutto è un achenio che contiene un seme non alato. La propagazione è anemocora (attraverso il vento). Ecologia Da un punto di vista ecologico, la specie può tollerare una certa ombra. È miglioratrice del terreno ed è dotata di notevole capacità pollonifera. Utilizzo È utilizzato per formare siepi, cedui per produrre legna da ardere, per alberature cittadine e come albero ornamentale in parchi e giardini. Il carpino produce un legno pesante, duro, ma poco duraturo soprattutto se esposto in ambiente umido. Il legno di carpino si tornisce, fora e fresa bene. Con il carpino si producono oggetti di piccole dimensioni, come birilli, scacchi, raggi di ruote o ingranaggi e componenti di strumenti musicali: viene impiegato nella meccanica dei pianoforti e per bacchette da percussione. Il legno di carpino ha un elevato potere calorifico ed è utilizzato a fini energetici.

11 Città di Bollate COME RICONOSCERE IL CARPINO BIANCO Foto 1 : a circa 2 anni Foto 2 : Giovani esemplari N.B. Le giovani piantine messe a dimora nel mese di Febbraio 2017 (simili a quella della foto 1) sono riconoscibili grazie alla forma contorta del fusto e alle foglie che permangono sullo stelo anche nel periodo invernale. Foto 3: Esemplare adulto Foto 4: Foglie e frutti

12 OLMO CAMPESTRE Nome scientifico: Ulmus minor Miller. Ambiente: In pianura e collina fino agli 800 mt di quota Necessità Ecologiche: Piena luce o mezzombra Necessità idriche medie Temperature medie Terreni acidi/neutri/alcalini Terreno: profondo e fertile, da fresco ad asciutto Dimensioni e portamento: albero a rapido accrescimento alto fino a mt Impieghi: rimboschimenti di terreni fertili, impianti misti di arboricoltura da legno e formazione di siepi campestri. Formazioni forestali: presente in boschi di pianura e castagneti. Caratteristiche: Le foglie sono asimmetriche alla base; i frutti sono costituiti da un seme circondato da un ala arrotondata, erbacea, glabra, con peduncolo breve.

13 Distribuzione L'Olmo campestre è diffuso in Europa continentale, Asia Mediterranea e America settentrionale. Il suo habitat naturale è rappresentato da boschi e terreni incolti. Lo si ritrova anche lungo il greto di torrenti e ruscelli. Mostra una buona tolleranza al freddo ed alla siccità. Vegeta ad altitudini comprese tra 0 e metri. Caratteristiche È un albero deciduo di media grandezza. I fusti giovani presentano una corteccia liscia e di colore grigio scuro.. L'albero può raggiungere i 600 anni, è una pianta longeva e vigorosa. Le foglie sono alternate, di forma ellittica e delle dimensioni di circa 3 centimetri in larghezza e 5 centimetri in lunghezza. Hanno margine dentellato e sono dotate di un breve picciolo. Hanno colore verde, che vira al giallo durante l'autunno, prima della caduta. I fiori sono piccoli, ermafroditi e dotati di petali verdastri. Il frutto è una samara. La fioritura avviene prima dell'emissione delle foglie, nel periodo a cavallo di inverno e primavera compreso tra i mesi di febbraio e marzo. Curiosità I bambini di campagna chiamano i semi dell'olmo "pane del maggiolino" perché maturano quando compaiono questi insetti. Secondo Virgilio l'olmo era sacro a Morfeo, dio dei sogni.

14 COME RICONOSCERE L OLMO CAMPESTRE Foto 1 : a circa 2 anni Foto 2 : Giovani esemplari Foto 3 : Esemplare adulto N.B. Le giovani piantine messe a dimora nel mese di Febbraio 2017 sono riconoscibili in quanto, come evidenziato dalla Foto 1, presentano rametti alternati sul fusto. Foto 4: Foglie Foto 5: Foglie e frutti

15 CILIEGIO SELVATICO Nome scientifico: Prunus avium L. Ambiente: Dalla pianura fino ai 1200 mt di quota Necessità Ecologiche: Piena luce Necessità idriche medie Temperature medie Terreni acidi/neutri/alcalini Terreno: tutti i tipi di suolo purchè permeabili; mal sopporta i ristagni idrici. Dimensioni e portamento: in genere mt di altezza Impieghi: arrichimenti forestali, impianti di arboricoltura da legno e realizzazione di filari campestri Formazioni forestali: Querceti e castagneti, boschi planiziali. Caratteristiche: Pianta che si moltiplica facilmente per polloni radicali. Presenta fioriture vistose e i frutti sono commestibili ma spesso poco dolci e carnosi. Il legno, molto pregiato, viene impiegato nella fabbricazione di mobili. Chioma rossa in autunno, facilmente distinguibile all interno dei boschi.

16 Distribuzione Il ciliegio selvatico è un albero originario dell'europa. In Italia è presente naturalmente dalle zone altocollinari sino a quelle montuose, talvolta al confine della zona tipica delle latifoglie, presentando una buona resistenza al freddo. Caratteristiche Si tratta di un albero deciduo di media altezza. Vive circa 100 anni ed è molto esigente di luce. La corteccia è levigata porpora-marrone con prominenti lenticelle orizzontali grigio-marrone negli alberi giovani, che diventano scure più spesse e fessurate negli alberi più vecchi. Le foglie sono alternate, ovoidali acute semplici. In autunno le foglie diventano arancioni, rosa o rosse prima di cadere. I fiori bianchi peduncolati sono disposti in corimbi di due-sei assieme, con cinque petali bianchi; i fiori sono ermafroditi e vengono impollinati dalle api. La fioritura ha luogo all'inizio della primavera contemporaneamente alla produzione di nuove foglie. Il frutto è una drupa carnosa (ciliegia) di 1 2 cm di diametro (più larga in alcune selezioni coltivate), di un rosso brillante fino ad un viola scuro quando matura a inizio estate. Il frutto commestibile ha un gusto da dolce ad abbastanza astringente e amaro da mangiarsi fresco; esso contiene un singolo nocciolo. Ecologia I frutti vengono mangiati da numerosi uccelli e mammiferi, che digeriscono la carne e disperdono il seme nei loro escrementi. Tutte le parti della pianta eccetto il frutto sono tossici. L'albero essuda una resina dalle ferite nella corteccia, per mezzo della quale protegge le ferite dalle infezioni provocate dagli insetti e dai funghi. Il ciliegio non ama i ristagni d'acqua, ma preferisce suoli non troppo secchi. Sopporta solo modeste potature di formazione, ed ancora più modeste potature di conduzione. Utilizzo Il legno marrone-rosso, molto resistente, è di qualità ricercata per il valore commerciale. È ricercato dall'industria mobiliera e viene usato per fare mobili e strumenti musicali. Il ciliegio è spesso coltivato come albero da fiore. Viene usato nei parchi e come albero per le strade o per i giardini. Curiosità La resina è aromatica e viene usata come aroma per le gomme da masticare. L'industria farmaceutica usa il succo dei pedicelli dei frutti che ha proprietà astringente, antitossica e diuretica.

17 COME RICONOSCERE IL CILIEGIO SELVATICO Foto 1 : a circa 2 anni/inverno Foto 2 : a circa 2 anni/estate Foto 3 : a circa 2 anni/autunno N.B. Le giovani piantine messe a dimora nel mese di Febbraio 2017 sono riconoscibili in quanto, come evidenziato dalla Foto 1, presentano un fusto dritto con gemme, pochissimi rametti laterali e piccole fessurazioni longitudinali (lenticelle). Foto 4 : Giovani esemplari Foto 5 : Esemplare adulto Foto 6 : Gemme Foto 7 : Fiori Foto 8 : Foglie e frutti

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La corteccia è liscia di colore marrone con tante lenticelle chiare nei fusti giovani (a dx) squamosa nei fusti più vecchi (a sx) NOCCIOLO (Corylus avellana) riconoscerlo? Portamento: è un arbusto caducifoglio con una ceppaia da cui partono molti fusti detti polloni Si trova nel sottobosco dalla pianura fino a 1700 m Gemme ellittiche

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