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1 13-Province01.qxd :28 Pagina 173 I territori provinciali - Como Grazie alla posizione geografica, la provincia di Como costituisce un ponte fra la Pianura Padana e l Europa Centrale: confina infatti con la Svizzera, alla quale è collegata da un importante rete infrastrutturale cui si aggiungeranno nuove infrastrutture per migliorare i collegamenti verso i più importanti porti italiani. Pur facendo capo ad una delle province più industrializzate della Lombardia, il territorio comasco offre molto al turista: le località del lago, le valli, un ricco patrimonio storico ed artistico. Il Lario è il terzo dei laghi italiani per superficie ed il primo per profondità; è alimentato da innumerevoli torrenti e da due fiumi principali: l Adda e il Mera. È completamente circondato da montagne ove intere vallate hanno conservato intatto l ambiente naturale; zona di protezione speciale è il Pian di Spagna-Lago di Mezzola, vasta zona umida posta sulla rotta dei migratori che volano verso l Africa. L apparato economico della provincia ha una consistenza di circa imprese distribuite nell industria (38%), nel terziario (57%) e in agricoltura (5%). L industria manifatturiera primeggia nel tessile-abbigliamento, nel metalmeccanico e nel mobile-arredamento. Nel terziario spiccano le attività del commercio e del turismo, per il richiamo esercitato dalle località del lago e dai paesaggi montani. Como Agricoltura Energia Industria Trasporti Rifiuti Aria Acqua Superficie provinciale (km 2 ) Superficie a destinazione agricola (%) 12 Superficie antropizzata (%) 14 Popolazione al Densità della popolazione (ab/km 2 ) 440 Comuni con rete fognaria collettata a depuratore (%) 78 PIL pro capite (, anno 2003) Emissioni di GHG (kt, anno 2003) Densità di potenza degli impianti RTV+RB (W/km 2 ) 270 Comuni con aree attrezzate (%) 48 Superficie di aree protette (%) 6 Superficie a bosco (%)

2 13-Province01.qxd :28 Pagina 174 Rapporto sullo Stato dell Ambiente in Lombardia 2006 Allevamenti zootecnici Superficie destinata a bosco 2004 Superficie agraria per forma di utilizzazione 2004 Agricoltura Negli ultimi 15 anni il peso imprenditoriale dell agricoltura comasca già marginale si è mantenuto relativamente stabile solo nella zona collinare. Le aziende che praticano l allevamento del bestiame si sono pressoché dimezzate e la riduzione più consistente ha riguardato le zone di montagna; il numero complessivo di capi di bestiame è diminuito del 14,4%, sebbene suini e ovicaprini abbiano riconquistato al termine del periodo le consistenze iniziali. Il decremento più pesante è attribuibile ai bovini, che nel periodo sono diminuiti del 25%. Negli ultimi 15 anni la SAU provinciale non ha subito un decremento significativo; la superficie a pascolo è aumentata mentre quella dei prati permanenti e delle coltivazioni legnose si è leggermente ridotta; le superfici a seminativi sono rimaste pressoché costanti. Nel territorio comasco sono presenti 62 malghe, che offrono una superficie pascoliva di circa ettari. L indice di boscosità della provincia è fra i più alti della regione; la foresta è nettamente prevalente in montagna (area centronord della provincia), corrispondendo al 76% della superficie forestale totale, mentre è più contenuta nelle fasce collinari e pianeggianti (area centro sud della provincia). La forma di governo del bosco più diffusa è il ceduo composto, seguito dal ceduo semplice e dalle fustaie (comprensive dei castagneti da frutto). Ad oggi la programmazione forestale è garantita dai soli Piani di Assestamento Forestale (PAF) redatti dalle comunità montane, ove esistenti; si assiste ad un progressivo decadimento qualitativo dei boschi che comporta sia la riduzione del potenziale economico che la riduzione delle capacità protettive del bosco dal punto di vista idrogeologico. Il patrimonio forestale risulta inoltre maggiormente soggetto al rischio di incendio e alle patologie. Il territorio provinciale ospita 3 parchi regionali: il Parco Spina Verde di Como, il Parco della Valle del Lambro ed il Parco della Pineta di Appiano Gentile e Tradate, ove domina la tipica brughiera lombarda costituita prevalentemente da pino silvestre. 174

3 13-Province01.qxd :53 Pagina 175 I territori provinciali - Como Energia Nel 2005 la Provincia di Como ha approvato il proprio Piano Energetico, i cui obiettivi sono: la razionalizzazione dei consumi; la diversificazione delle fonti tradizionali e la loro sostituzione con fonti rinnovabili; l utilizzazione di fonti, tecnologie, competenze e servizi energetici locali; la limitazione delle infrastrutture energetiche; il contenimento dell inquinamento ambientale. La razionalizzazione dei consumi energetici comporta un risparmio di energia primaria sia sul fronte degli usi termici a bassa e medio-alta temperatura, sia sul fronte degli usi elettrici che su quello dei trasporti. La diversificazione e la sostituzione delle fonti dalle convenzionali (prodotti petroliferi) alle rinnovabili ha finalità ambientali di rilievo in quanto contribuisce sia al raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto che alla valorizzazione della materia di scarto. Consumi petroliferi Consumi elettrici Industria Il settore produttivo comasco è caratterizzato dalle piccole e medie imprese e da una forte componente artigianale, tipologie d azienda agili nell adeguarsi ai mutamenti del mercato. I settori del tessile-abbigliamento, del metalmeccanico e del mobile-arredamento raccolgono il 76% degli addetti del comparto manifatturiero; altre produzioni sono nel settore alimentare, nel chimico, nelle calzature, nella carta, nella gomma e nella plastica. Nell ultimo decennio, il numero di attività manifatturiere è diminuito del 12% e il decremento è risultato particolarmente spinto nel periodo Nello stesso periodo invece il numero delle imprese di costruzioni è aumentato del 40,4%, così come è incrementato del 10,8% il settore dei Servizi grazie alle attività di intermediazione monetaria, alle attività immobiliari e di informatica. Data la posizione rivestita nei confronti del traffico merci fra Nord e Sud Europa, la provincia è dotata di un comparto logistico forte. Imprese Densità delle imprese

4 13-Province01.qxd :29 Pagina 176 Rapporto sullo Stato dell Ambiente in Lombardia 2006 Parco veicolare Tasso di motorizzazione Trasporti I principali assi viabilistici ordinari sono la S.S. 340, che costeggia la sponda occidentale del lago, e la S.S. 639 dei laghi di Pusiano e Garlate; l asse portante è l autostrada A9 Milano-Como-Chiasso. È in corso di realizzazione la Piattaforma Logistica Plurimodale per rispondere alla richiesta di interscambio modale del trasporto merci dovuta sia all intensità dei traffici Nord-Sud che interessano l area sia alla vicinanza con la Svizzera, in cui vigono limitazioni al traffico su gomma. Nel periodo il parco veicolare provinciale è cresciuto del 30% circa e l incremento maggiore si è registrato per la categoria dei motocicli (67%). È aumentato il tasso di motorizzazione (veicoli totali) che ha raggiunto il valore di 786, che supera la media regionale (759) ed è uno dei più elevati. Per le sole autovetture, il tasso di motorizzazione della provincia di Como è preceduto solamente da quello delle province di Varese e di Pavia. Produzione di rifiuti urbani 2005 Rifiuti La gestione dei rifiuti urbani ha prodotto esiti positivi anche per il 2005, confermando la tendenza all incremento della raccolta differenziata (giunta al 40%) e mantenendo stabile la produzione giornaliera pro capite (1,31 kg); la gestione provinciale concorre quindi alla progressiva diminuzione dei quantitativi di RU destinati allo smaltimento in discarica. Resta stabile la quota di rifiuti destinati all impianto di termovalorizzazione di Como, pari al 28,5% della produzione totale. I risultati conseguiti congiuntamente nel recupero di materia e di energia hanno superato l obiettivo fissato dalla normativa regionale per il La tendenza futura programmata nel Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti dirige verso l ulteriore incremento della raccolta differenziata grazie agli ampi margini di miglioramento ottenibili dalla raccolta della frazione umida domestica e dalla raccolta degli ingombranti in frazioni separate specifiche. 176

5 13-Province01.qxd :02 Pagina 177 I territori provinciali - Como Aria Il territorio comasco consiste di tre macrozone principali: una zona alpina con cime molto elevate, una zona prealpina prevalente per estensione ed una zona collinare e di alta pianura ove si concentra la maggior parte dell urbanizzato. Gli elementi che caratterizzano il clima sono gli inverni non particolarmente rigidi, le estati piuttosto calde ma temperate dalle brezze del lago, le primavere piovose e gli autunni spesso miti. La rete di monitoraggio della qualità dell aria della provincia di Como è costituita dalle stazioni di Como Centro, Cantù, Mariano Comense e Fino Mornasco (site nella zona critica di Como) e dalle stazioni di Olgiate Comasco ed Erba. Le stazioni posizionate nella parte meridionale della provincia sono prevalentemente di tipo urbano e da traffico. All incirca nell ultimo decennio si è rilevata una generale tendenza al miglioramento della qualità dell aria per alcuni inquinanti tradizionali: per il biossido di zolfo e il monossido di carbonio si è registrata una diminuzione della concentrazione media rispetto agli anni precedenti in tutto il territorio provinciale. Anche il benzene mostra una decisa tendenza alla diminuzione. Il PM 10 che mostra una sostanziale stabilità nelle concentrazioni annuali, tranne che nel capoluogo ha invece fatto registrare medie giornaliere più elevate sia a Como che nelle altre postazioni territoriali. Aumenti rispetto agli anni precedenti si sono avuti anche per la media annuale dell NO 2 a Como e per i superamenti della soglia di allarme per l O 3 in provincia; la variabilità della concentrazione dell ozono dipende dalla meteorologia dell anno considerato, in funzione della combinazione più o meno prolungata di periodi caldi e soleggiati. La provincia di Como influisce in misura del 6% sulle emissioni regionali di PM 10 : la principale fonte emissiva provinciale è la combustione non industriale (riscaldamento) che contribuisce per il 45,6%, seguita dal trasporto su strada che contribuisce per il 29,1%. A quest ultimo è attribuibile la combustione del gasolio, la cui vendita è incrementata del 50% circa negli ultimi otto anni. Qualità dell aria 2005 PM 10 : fonti di emissione 2003 PM 10 : densità emissiva

6 13-Province01.qxd :29 Pagina 178 Rapporto sullo Stato dell Ambiente in Lombardia 2006 Derivazione delle acque pubbliche Depurazione: conformità dei controlli Qualità delle acque correnti (E. coli) 2005 Acqua La provincia di Como è ricchissima di acque. L elemento idrografico principale è il Lario; i fiumi con portate rilevanti sono due (Adda e Mera) mentre numerosi sono i corsi d acqua minori o a regime torrentizio; le falde acquifere sono dislocate nella vasta area di collina e pianura. Le fonti di approvvigionamento idrico per i diversi utilizzi sono le falde acquifere (fonte principale), le sorgenti molto diffuse nelle aree montane e premontane e i serbatoi naturali costituiti dai laghi e dai fiumi. L uso potabile è la destinazione prevalente delle acque captate da pozzi e sorgenti, mentre la produzione di energia è quella delle acque derivate da corso d acqua superficiale (nelle aree montane). Esistono quindi profonde differenze fra le porzioni di territorio settentrionale e meridionale sia in termini di numero di opere di captazione (maggiore in pianura a causa della maggior pressione antropica) sia in termini di tipologia delle opere stesse (pozzi di pianura, sorgenti e derivazioni superficiali in montagna). Una quota della parte settentrionale della provincia non è ancora coperta dal servizio di collettamento e depurazione delle acque urbane mentre la parte meridionale è ben servita; la maggior parte degli scarichi generati dalle industrie viene depurata presso gli impianti pubblici. Gli impianti di depurazione di potenzialità superiore a A.E. presenti sul territorio provinciale di Como sono 17. Oltre la metà di questi impianti scarica le acque depurate in aree sensibili: la maggior parte ha come recapito finale il Lago di Como e la rimanente il Lago Ceresio; ciò significa che queste acque depurate devono rispettare limiti più restrittivi per l azoto e il fosforo al fine di limitare il fenomeno dell eutrofizzazione dei laghi recettori. Dei rimanenti 8 impianti, 4 gravano sul bacino del Seveso, 3 su quello dell Olona e 1 sul bacino del Lambro. I controlli risultati conformi nel corso del 2005 sono pari all 85% dei controlli effettuati. A fronte di ciò, la qualità igienico-sanitaria dei corsi d acqua monitorati in provincia è nel complesso piuttosto scadente. 178

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