VINCA Valutazione di Incidenza Ambientale

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1 9 VINCA Valutazione di Incidenza Ambientale

2 REGIONE DEL VENETO PROVINCIA DI PADOVA COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE INTERVENTO OGGETTO DI VALUTAZIONE: PIANO DI ASSETTO DEL TERRITORIO (P.A.T.) COMUNE DI CERVARESE SANTA CROCE CODICE DOCUMENTO CONTENUTO: FILE R e v _ 0 0 Vinca_PAT_Cervarese_ doc STUDIO DI INCIDENZA AMBIENTALE (ai sensi D.P.R. n. 120/03 e D.G.R. n. 3173/2006) TIPO DI DOCUMENTO R e l a z i o n e COMMITTENTE INDAGINE: Comune di Cervarese Santa Croce Piazza Aldo Moro, 9 loc. Fossona Cervarese Santa Croce (Pd) REALIZZAZIONE INDAGINE: TIMBRO RESPONSABILE INDAGINI: BIOPROGRAMM Soc. Coop Padova via Lisbona 28/A Tel Fax Ormelle (TV) via C.A. Dalla Chiesa 1/a Tel Fax bioprogramm@bioprogramm.it Marzo 2012 PRIMA EMISSIONE Dr. Sandra Squizzato Dr. Paolo Turin Dr. Paolo Turin REV. DATA MOTIVO REDATTO VERIFICATO APPROVATO

3 INDICE INTRODUZIONE 3 1. ASPETTI METODOLOGICI E NORMATIVI La valutazione di incidenza La valutazione di incidenza nella Regione Veneto A La sezione preliminare o screening B La relazione di valutazione di incidenza (valutazione appropriata) Sintesi dei principali riferimenti normativi LIVELLO I: SCREENING Fase I: Necessità di sottoporre il progetto alla valutazione di incidenza Fase II: Descrizione del Piano Il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce A Contenuti e ambiti di applicazione B Obiettivi di piano C Struttura del piano D Individuazione delle azioni di piano: Norme tecniche di attuazione: E Localizzazione delle azioni di Piano: Tavole di progetto E.1 Carta dei Vincoli E.2 Carta delle Invarianti E.3 Carta delle Fragilità E.4 Carta delle Trasformabilità Aree interessate e caratteristiche dimensionali Durata dell attuazione e cronoprogramma Distanza dai siti della rete Natura 2000 e dagli elementi chiave di questi Indicazioni derivanti dagli strumenti di pianificazione A Piano Territoriale di Coordinamento Regionale (P.T.R.C.) vigente B Nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento adottato C Piano Ambientale Parco Regionale dei Colli Euganei (P.A.) D Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Padova (P.T.C.P.) E Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (P.A.T.I.) F Piano Regolatore Generale del Comune di Cervarese Santa Croce Uso delle risorse naturali Alterazioni dirette e indirette sulle componenti ambientali 59 Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce I

4 2.4.8 Identificazione di tutti i piani, progetti o interventi che possono agire congiuntamente Fase III: Valutazione della significatività dell incidenza sul sito Definizione dei limiti spaziali e temporali dell analisi Identificazione del sito della Rete Natura 2000 interessato e descrizione A Descrizione SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco A.1 Habitat elencati in Allegato I Direttiva 92/43/CEE A.2 Specie elencate in All. I Direttiva 79/409/CEE A.3 Specie elencate in All. II Direttiva 92/43/CEE Descrizione dell area di influenza A Uso del suolo B Vegetazione B.1 Tipi forestali B.2 Vegetazione in pianura Identificazione degli aspetti vulnerabili del sito considerato Identificazione degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie nei confronti dei quali si producono Identificazione degli effetti sinergici e cumulativi Identificazione dei percorsi e dei vettori Previsione e valutazione della significatività dei fattori di incidenza A Metodologia Risultati A.1 Misure prescrittive A.2 Risultati finali di valutazione della significatività dell incidenza su Habitat e specie ritenuti vulnerabili Fase IV: Esito della fase di Screening QUADRO DI SINTESI 122 BIBLIOGRAFIA 126 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETÀ 129 Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce II

5 INTRODUZIONE Il presente Studio di Incidenza Ambientale costituisce parte del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) del Comune di Cervarese Santa Croce. Una porzione del sito della Rete Natura 2000 SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco rientra nel territorio comunale di Cervarese Santa Croce. Il SIC/ZPS IT , in quanto facente parte della Rete Natura 2000, è oggetto di una rigorosa tutela e conservazione degli habitat, delle specie animali e vegetali. Per questo motivo, ogni intervento che possa indurre impatti sulle componenti biotiche o abiotiche del sito è soggetto a Valutazione d Incidenza. Si tratta di una fase di valutazione avente lo scopo di orientare il soggetto richiedente verso una soluzione che possa essere considerata compatibile con le disposizioni di cui al D.P.R. n 357 dell 8 Settembre 1997 modificato ed integrato dal D.P.R. n 120 del 12 marzo 2003 e quindi con le Direttive Europee (in particolare la 92/43/CEE Direttiva Habitat, e la 79/409/CEE Direttiva Uccelli recentemente abrogata dalla 2009/147/CE). Il presente Studio d Incidenza, è stato eseguito secondo le disposizioni del D.G.R del 10 Ottobre 2006, della Regione Veneto. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

6 1. ASPETTI METODOLOGICI E NORMATIVI 1.1 La valutazione di incidenza La Valutazione d'incidenza è il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano o progetto che possa avere effetti negativi su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti tenendo conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso. Tale procedura è stata introdotta dall'articolo 6, comma 3, della direttiva "Habitat" con lo scopo di salvaguardare l'integrità dei siti attraverso l'esame delle interferenze di piani e progetti non direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma in grado di condizionarne l'equilibrio ambientale. La valutazione d incidenza, se correttamente realizzata ed interpretata, costituisce lo strumento per garantire, dal punto di vista procedurale e sostanziale, il raggiungimento di un rapporto equilibrato tra la conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie e l'uso sostenibile del territorio. È bene sottolineare che la valutazione d'incidenza si applica sia agli interventi che ricadono all'interno delle aree Natura 2000 (o in siti proposti per diventarlo), sia a quelli che pur sviluppandosi all'esterno, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati nel sito. La valutazione d'incidenza rappresenta uno strumento di prevenzione che analizza gli effetti di interventi che, seppur localizzati, vanno collocati in un contesto ecologico dinamico. Ciò in considerazione delle correlazioni esistenti tra i vari siti e del contributo che portano alla coerenza complessiva e alla funzionalità della rete Natura 2000, sia a livello nazionale che comunitario. Pertanto, la valutazione d'incidenza si qualifica come strumento di salvaguardia, che si cala nel particolare contesto di ciascun sito, ma che lo inquadra nella funzionalità dell'intera rete. Per l'interpretazione dei termini e dei concetti di seguito utilizzati in relazione alla valutazione di incidenza, si fa riferimento a quanto precisato dalla Direzione Generale (DG) Ambiente della Commissione Europea nel documento tecnico "La gestione dei siti della rete Natura Guida all'interpretazione dell'art. 6 della direttiva Habitat". In ambito nazionale, la valutazione d'incidenza viene disciplinata dall'art. 6 del DPR 12 marzo 2003 n.120, (G.U. n. 124 del 30 maggio 2003) che ha sostituito l'art.5 del DPR 8 settembre 1997, n. 357 che trasferiva nella normativa italiana i paragrafi 3 e 4 della direttiva "Habitat". Il DPR 357/97 è stato, infatti, oggetto di una procedura d infrazione da parte della Commissione Europea che ha portato alla sua modifica ed integrazione da parte del DPR 120/2003. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

7 In base all'art. 6 del nuovo DPR 120/2003, comma 1, nella pianificazione e programmazione territoriale si deve tenere conto della valenza naturalistico-ambientale dei proposti siti di importanza comunitaria, dei siti di importanza comunitaria e delle zone speciali di conservazione. Si tratta di un principio di carattere generale tendente ad evitare che vengano approvati strumenti di gestione territoriale in conflitto con le esigenze di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario. Il comma 2 dello stesso art. 6 stabilisce che, vanno sottoposti a valutazione d incidenza tutti i piani territoriali, urbanistici e di settore, ivi compresi i piani agricoli e faunistico-venatori e le loro varianti. Sono altresì da sottoporre a valutazione d incidenza (comma 3), tutti gli interventi non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti in un sito Natura 2000, ma che possono avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi. L'articolo 5 del DPR 357/97, limitava l'applicazione della procedura di valutazione d incidenza a determinati progetti tassativamente elencati, non recependo quanto prescritto dall'art. 6, paragrafo 3 della direttiva "Habitat". Ai fini della valutazione d incidenza, i proponenti di piani e interventi non finalizzati unicamente alla conservazione di specie e habitat di un sito Natura 2000, presentano uno "studio" volto ad individuare e valutare i principali effetti che il piano o l'intervento può avere sul sito interessato. Lo studio per la valutazione d incidenza deve essere redatto secondo gli indirizzi dell'allegato G al DPR 357/97. Tale allegato, che non è stato modificato dal nuovo decreto, prevede che lo studio per la valutazione d incidenza debba contenere: una descrizione dettagliata del piano o del progetto che faccia riferimento, in particolare, alla tipologia delle azioni e/o delle opere, alla dimensione, alla complementarietà con altri piani e/o progetti, all'uso delle risorse naturali, alla produzione di rifiuti, all'inquinamento e al disturbo ambientale, al rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate; un'analisi delle interferenze del piano o progetto col sistema ambientale di riferimento, che tenga in considerazione le componenti biotiche, abiotiche e le connessioni ecologiche. Nell'analisi delle interferenze, occorre prendere in considerazione la qualità, la capacità di rigenerazione delle risorse naturali e la capacità di carico dell'ambiente. Il dettaglio minimo di riferimento è quello del progetto CORINE Land Cover, che presenta una copertura del suolo in scala 1: , fermo restando che la scala da adottare dovrà essere Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

8 connessa con la dimensione del Sito, la tipologia di habitat e la eventuale popolazione da conservare. Per i progetti già assoggettati alla procedura di Valutazione d'impatto Ambientale (VIA), la valutazione d'incidenza viene ricompresa nella procedura di VIA (DPR 120/2003, art. 6, comma 4). Di conseguenza, lo studio d impatto ambientale predisposto dal proponente dovrà contenere anche gli elementi sulla compatibilità fra progetto e finalità conservative del sito in base agli indirizzi dell'allegato G. Per i piani o gli interventi che interessano siti Natura 2000 interamente o parzialmente ricadenti all'interno di un'area protetta nazionale, la valutazione d incidenza si effettua sentito l'ente gestore dell'area (DPR 120/2003, art. 6, comma 7). Qualora, a seguito della valutazione d incidenza, un piano o un progetto risulti avere conseguenze negative sull'integrità di un sito (valutazione di incidenza negativa), si deve procedere a valutare le possibili alternative. In mancanza di soluzioni alternative, il piano o l'intervento può essere realizzato solo per motivi di rilevante interesse pubblico e con l'adozione di opportune misure compensative dandone comunicazione al Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio (DPR 120/2003, art. 6, comma 9). Se nel sito interessato ricadono habitat e specie prioritari, l'intervento può essere realizzato solo per esigenze connesse alla salute dell'uomo e alla sicurezza pubblica, o per esigenze di primaria importanza per l'ambiente, oppure, previo parere della Commissione Europea, per altri motivi imperativi di rilevante interesse pubblico (DPR 120/2003, art. 6, comma 10). In tutti gli altri casi (motivi interesse privato o pubblico non rilevante), si esclude l'approvazione. La procedura della valutazione d incidenza deve fornire una documentazione utile a individuare e valutare i principali effetti che il piano/progetto (o intervento) può avere sul sito Natura 2000, tenuto conto degli obiettivi di conservazione del medesimo. Il percorso logico della valutazione d'incidenza è delineato nella guida metodologica "Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC" redatto dalla Oxford Brookes University per conto della Commissione Europea DG Ambiente. Il documento è disponibile in una traduzione italiana, non ufficiale, a cura dell'ufficio Stampa e della Direzione regionale dell'ambiente Servizio VIA - Regione autonoma Friuli Venezia Giulia, "Valutazione di piani e progetti aventi un'incidenza significativa sui siti della rete Natura Guida metodologica alle disposizioni dell'articolo 6, paragrafi 3 e 4 della direttiva "Habitat" 92/43/CEE". Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

9 La metodologia procedurale proposta nella guida della Commissione è un percorso di analisi e valutazione progressiva che si compone di 4 fasi principali: FASE 1: Verifica (screening) - processo che identifica la possibile incidenza significativa su un sito della rete Natura 2000 di un piano o un progetto, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti, e che porta all'effettuazione di una valutazione d'incidenza completa qualora l'incidenza risulti significativa; FASE 2: Valutazione "appropriata" - analisi dell'incidenza del piano o del progetto sull'integrità del sito, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o progetti, nel rispetto della struttura e della funzionalità del sito e dei suoi obiettivi di conservazione, e individuazione delle misure di mitigazione eventualmente necessarie; FASE 3: Analisi di soluzioni alternative - individuazione e analisi di eventuali soluzioni alternative per raggiungere gli obiettivi del progetto o del piano, evitando incidenze negative sull'integrità del sito; FASE 4: Definizione di misure di compensazione - individuazione di azioni, anche preventive, in grado di bilanciare le incidenze previste, nei casi in cui non esistano soluzioni alternative o le ipotesi proponibili presentino comunque aspetti con incidenza negativa, ma per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico sia necessario che il progetto o il piano venga comunque realizzato. L'iter delineato nella guida non corrisponde necessariamente ad un protocollo procedurale, molti passaggi possono essere, infatti, seguiti "implicitamente" ed esso deve, comunque, essere calato nelle varie procedure già previste, o che potranno essere previste, dalle Regioni e Province Autonome. Occorre inoltre sottolineare che i passaggi successivi fra le varie fasi non sono obbligatori, sono invece consequenziali alle informazioni e ai risultati ottenuti; ad esempio, se le conclusioni alla fine della fase di verifica indicano chiaramente che non ci potranno essere effetti con incidenza significativa sul sito, non occorre procedere alla fase successiva. Nello svolgere il procedimento della valutazione d'incidenza è consigliabile l'adozione di matrici descrittive che rappresentino, per ciascuna fase, una griglia utile all'organizzazione standardizzata di dati e informazioni, oltre che alla motivazione delle decisioni prese nel corso della procedura di valutazione. Fonte: "La gestione dei siti Natura Guida all'interpretazione dell'art.6 della dir. Habitat 92/43/CEE"; "Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC", EC, 11/2001. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

10 1.1.1 La valutazione di incidenza nella Regione Veneto La Regione Veneto con DGR n del 10 ottobre 2006 ha approvato la "Guida metodologica per la valutazione d incidenza ai sensi della direttiva 92/43/CEE" (Allegato A) e la "Guida metodologica alla valutazione d incidenza riferita a piani di tipo faunistico - venatorio" (Allegato A1). La guida metodologica riferita a piani e progetti, riportata nell Allegato A prevede due livelli di approfondimento: la sezione preliminare o screening; la relazione di valutazione di incidenza (valutazione appropriata) A La sezione preliminare o screening Con lo screening si valuta la possibile incidenza che un progetto o un piano può avere sul sito Natura 2000 sia isolatamente sia congiuntamente con altri progetti o piani e conseguentemente se è necessario predisporre il documento di valutazione d incidenza (valutazione appropriata). Lo screening prevede 4 fasi: Fase 1: necessità di sottoporre il progetto alla valutazione di incidenza In questa fase si valuta se il piano/progetto/intervento rientra tra quelli individuati nel Paragrafo 3 dell Allegato A che riporta appunto criteri e indirizzi per l'individuazione dei piani, progetti e interventi per i quali non è necessaria la procedura di Valutazione d Incidenza. Fase 2: descrizione del piano, del progetto o dell intervento Nella descrizione del piano/progetto/intervento vengono identificati tutti quegli elementi che isolatamente o congiuntamente con altri, possano produrre effetti significativi sul sito Natura Fase 3: Valutazione della significatività delle incidenze Il momento successivo dello screening riguarda la valutazione della significatività delle incidenze. In questa fase vengono messe in relazione le caratteristiche del piano, del progetto o dell'intervento, con la caratterizzazione delle aree o dei siti nel loro insieme in cui è possibile che si verifichino effetti significativi, prendendo in considerazione anche eventuali effetti cumulativi. Di seguito vengono elencati alcuni indicatori per l individuazione delle possibili incidenze significative negative sui siti della rete Natura 2000: perdita di superficie di habitat e di habitat di specie Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

11 frammentazione di habitat o di habitat di specie perdita di specie di interesse conservazionistico perturbazione alle specie della flora e della fauna diminuzione delle densità di popolazione alterazione della qualità delle acque, dell'aria e dei suoli Fase 4: Conclusioni dello screening Una volta completato lo screening, la decisione può assumere la forma di due dichiarazioni: È possibile concludere in maniera oggettiva che è improbabile che si producano effetti significativi sul sito Natura 2000 Oppure: In base alle informazioni fornite, è probabile che si producano effetti significativi, ovvero permane un margine di incertezza che richiede una valutazione appropriata B La relazione di valutazione di incidenza (valutazione appropriata) Verificato che gli esiti della Selezione Preliminare (Screening) comportano il proseguimento delle analisi dei possibili effetti, la valutazione appropriata deve contenere, rispetto a quanto previsto per le fasi di screening, gli opportuni approfondimenti in merito alle situazioni in cui sono possibili incidenze significative negative o le stesse non possano essere escluse in forza del principio di precauzione. Qualora fosse dimostrato che si produrranno effetti negativi, è necessario valutare soluzioni alternative, misure di mitigazione ed eventualmente misure di compensazione per evitare, ove possibile, che si verifichino tali effetti. Soluzioni alternative Nell esame delle soluzioni progettuali devono essere considerate possibili alternative per la realizzazione del piano, del progetto o dell'intervento aventi diversi effetti sull integrità dei siti, compresa l opzione di non procedere con il piano, progetto o intervento (Opzione zero). Spetta allo Stato membro esaminare le soluzioni alternative che possono essere localizzate nelle varie regioni/paesi. Le soluzioni alternative possono, ad esempio, includere: una diversa localizzazione; una diversa scansione spazio temporale degli interventi; Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

12 la realizzazione di una sola parte dell intervento o un intervento di dimensioni inferiori; le modalità di realizzazione e di gestione. Per ciascuna delle opzioni alternative viene fornita una descrizione, illustrando i parametri utilizzati per confrontare le stesse. Misure di mitigazione Le misure di mitigazione sono finalizzate a minimizzare o cancellare gli effetti negativi del piano, del progetto o dell'intervento, sia in corso di realizzazione, sia dopo il suo completamento. Esse non sono direttamente previste dal piano, progetto o intervento, ma a seguito della valutazione appropriata eseguita sulla base delle analisi effettuate. Garantiscono che le incidenze negative accertate non siano significative e pregiudizievoli del buono stato di conservazione dei siti della rete Natura Per ciascuna forma di mitigazione vengono considerate ed illustrate: le modalità di attuazione e probabilità di esito positivo; le modalità di finanziamento; la scala spazio temporale di applicazione; le modalità di monitoraggio e controllo, e le modalità d'intervento in caso di eventuale inefficacia delle misure stesse. Misure di compensazione Le misure compensative rappresentano il tentativo estremo per mantenere la coerenza globale della rete complessiva di Natura 2000 infatti soltanto l'assenza di soluzioni alternative praticabili, l impossibilità di adottare le adeguate misure di mitigazione e l'interesse pubblico, promosso da organismi pubblici o privati, può giustificare l attuazione di piani, progetti o interventi che possono causare effetti negativi significativi sui siti in questione. Conclusione della valutazione appropriata Al termine dello studio completo la decisione può assumere la forma di due dichiarazioni: con ragionevole certezza scientifica, si può escludere il verificarsi di effetti significativi negativi sui siti della rete Natura oppure accertate le conclusioni negative della valutazione dell'incidenza, in mancanza di soluzioni alternative, attestati i motivi di rilevante interesse pubblico, acquisiti i necessari pareri delle autorità competenti, individuate e attuate le idonee misure mitigazione e di compensazione, è possibile realizzare il piano, il progetto o l intervento. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

13 1.2 Sintesi dei principali riferimenti normativi La normativa di riferimento può così essere sintetizzata: Direttiva 92/43/CEE, conosciuta come "Direttiva Habitat, ha lo scopo di tutelare la biodiversità attraverso il ripristino ambientale, la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche in Europa. Direttiva 2009/147/CE, conosciuta come "Direttiva Uccelli" (ex Dir.79/409/CEE), riguarda la conservazione di tutte le specie di uccelli selvatici presenti nel territorio europeo. Essa si propone la protezione e la gestione dell avifauna, disciplinandone lo sfruttamento. L oggetto della Direttiva è rappresentato, oltre che dagli uccelli, anche dalle uova, dai nidi e dagli habitat. D.P.R. 8 Settembre 1997, n. 357, modificato ed integrato dal DPR 120 del 12 marzo 2003, Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali nonché della flora e della fauna selvatiche, rappresenta lo strumento legislativo nazionale per l applicazione della normativa sulla tutela delle aree di interesse comunitario. D.M. 3 Aprile 2000 contiene l elenco dei siti di importanza comunitaria (S.I.C.) secondo la Direttiva 92/43/CEE e delle zone di protezione speciale (Z.P.S.) secondo la Direttiva 79/409/CEE. L obiettivo è quello di mantenere e di conservare alcuni habitat e le specie presenti. D.M. 3 Settembre 2002 fornisce le linee guida per l attuazione della strategia comunitaria e nazionale rivolta alla salvaguardia della natura e della biodiversità, oggetto delle direttive comunitarie habitat (92/43/CEE) e uccelli (79/407/CEE). D.M. 17 Ottobre 2007, n. 184, che stabilisce i criteri minimi uniformi per definizione di misure di conservazione relative a Z.S.C. e Z.P.S. D.G.R.V. 448 del 21 Febbraio 2003 attua una prima la revisione dei Siti di Importanza Comunitaria relativi alla Regione Biogeografica Continentale; inoltre, ridefinisce cartograficamente i S.I.C. della Regione Veneto. D.G.R.V. 449 del 21 Febbraio 2003, analogamente alla D.G.R.V. 448 emanata in pari data, attua una prima revisione delle Zone di Protezione Speciale; inoltre, ridefinisce cartograficamente le Z.P.S. della Regione Veneto. D.G.R.V del 6 Agosto 2004 attua un ulteriore revisione di S.I.C. e Z.P.S. relativi alla Regione Biogeografia Continentale; inoltre, ridefinisce cartograficamente i S.I.C. e Z.P.S. della Regione Veneto Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

14 D.P.G.R. 241 del 18 Maggio 2005 sistematizza i contenuti delle schede dei formulari standard per i siti già individuati con DGRV 448/03, 449/03, 2673/04; istituisce tre nuove Z.P.S.; modifica, lievemente, alcuni dei perimetri S.I.C. individuati con DGR 2673/04. D.G.R.V. 192 del 31 Gennaio 2006 contiene indicazioni sugli adempimenti relativi alla procedura per la valutazione di incidenza per i siti della rete Natura 2000 di cui alla Direttiva 92/43/CEE ed al D.P.R. 8 settembre 1997, n D.G.R.V del 13 Dicembre 2005 contiene il Manuale metodologico Linee guida per cartografia, analisi, valutazione e gestione dei SIC. Quadro descrittivo di 9 SIC pilota. D.G.R.V. 740 del 14 Marzo 2006 contiene modifiche e integrazioni alla D.G.R.V. 31 gennaio 2006, n.192. D.G.R.V 1180 del 18 Aprile 2006 contiene l aggiornamento della banca dati dei siti regionali della rete Natura D.G.R.V del 27 Luglio 2006 contiene l approvazione del documento relativo alle misure di conservazione per le Zone di Protezione Speciale ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE nonchè del D.P.R. 357/1997. D.G.R.V. 270 del 7 Agosto Approvazione programma per il completamento della realizzazione della cartografia degli habitat della Rete Natura D.G.R.V del 10 Ottobre 2006 contiene le nuove disposizioni relative all'attuazione della Direttiva 92/43/CEE e del D.P.R. 357/1997, incluse una guida metodologica per la valutazione di incidenza e le relative procedure e modalità operative. L.R. 5 Gennaio 2007 n 1 Piano faunistico venatorio regionale recepisce, tra l altro, in termini normativi all art. 1 lettera e le misure di conservazione per le Z.P.S. già approvate con la D.G. R.V. 2371/06. D.G.R.V del 17 Aprile 2007 contiene le nuove specifiche tecniche per l individuazione e la restituzione cartografica degli habitat e degli habitat di specie della rete Natura 2000 della Regione del Veneto. D.G.R.V del 4 Dicembre Rete ecologica europea Natura Approvazione della Relazione tecnica Quadro conoscitivo per il Piano di Gestione dei siti di rete Natura 2000 della Laguna di Venezia e della cartografia degli habitat del sito IT Laguna di Venezia con associata banca dati. D.G.R.V del 11 Dicembre Rete ecologica europea Natura Istituzione di nuove Zone di Protezione Speciale, individuazione di nuovi Siti di Importanza Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

15 Comunitaria e modifiche ai siti esistenti in ottemperanza degli obblighi derivanti dall applicazione delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE. Aggiornamento banca dati. D.G.R.V. del 6 Maggio 2008, n Rete ecologica europea Natura Approvazione della cartografia degli habitat e degli habitat di specie di alcuni siti in Provincia di Belluno. D.G.R.V. del 30 Dicembre 2008, n Rete ecologica europea Natura Approvazione della cartografia degli habitat e degli habitat di specie di alcuni siti della rete Natura 2000 del Veneto (D.G.R. 2702/2006; D.G.R. 1627/2008). D.G.R.V. del 30 Dicembre 2008, n Rete Natura Indicazioni operative per la redazione dei Piani di gestione dei siti di rete Natura Procedure di formazione e approvazione dei Piani di gestione. Circolare esplicativa (prot. n /57.00 del a cura dell'autorità competente per l'attuazione nel Veneto della Rete Ecologica Europea Natura 2000) in merito alla classificazione degli habitat di interesse comunitario e alle verifiche, criteri e determinazioni da assumersi nelle Valutazioni di incidenza di cui alla direttiva 92/43/CEE e all art. 5 del D.P.R. 357/1997 e s.m.i.. D.G.R.V. del 22 Settembre 2009, n Rete ecologica europea Natura Approvazione della cartografia degli habitat e degli habitat di specie di alcuni siti della rete Natura 2000 del Veneto (D.G.R. 2702/2006; D.G.R. 2992/2008). D.G.R.V. 22 Settembre 2009, n Rete ecologica europea Natura Approvazione di un progetto per il monitoraggio degli habitat e degli habitat di specie dei siti della rete Natura 2000 del Veneto. D. Lgs. 7 luglio 2011, n Attuazione della direttiva 2008/99/CE sulla tutela penale dell'ambiente, nonchè della direttiva 2009/123/CE che modifica la direttiva 2005/35/CE relativa all'inquinamento provocato dalle navi e all'introduzione di sanzioni per violazioni. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

16 2. LIVELLO I: SCREENING 2.3 Fase I: Necessità di sottoporre il progetto alla valutazione di incidenza Il Piano in esame non rientra tra i piani, progetti e gli interventi riportati nel Paragrafo 3 dell Allegato A della DGR 3173 del che elenca tutti i piani, progetti e gli interventi direttamente connessi o necessari alla gestione dei siti della rete Natura 2000 e che per loro intrinseca natura possono essere considerati non significativamente incidenti sulla rete stessa. Dato che non si può escludere che il Piano possa comportare potenziali incidenze sui siti della Rete Natura si ritiene opportuno procedere con il primo livello (screening) dello studio di incidenza ambientale. In questa fase verrà analizzata la possibile incidenza del P.A.T. sul sito Natura 2000 SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco, sia isolatamente sia congiuntamente con altri piani o progetti, valutando se tali effetti possano oggettivamente essere considerati non significativi. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

17 2.4 Fase II: Descrizione del Piano Il Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce A Contenuti e ambiti di applicazione Il P.A.T., redatto in base a previsioni decennali e con i contenuti di cui agli artt. 13 e 16 della L.R. 11/04: stabilisce gli obiettivi della pianificazione del territorio comunale, nel rispetto della pianificazione sovraordinata, perseguendo la sostenibilità ambientale delle trasformazioni in esso programmate; determina le scelte di natura strategica di sviluppo del territorio; definisce i vincoli e le invarianti di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica, per le quali non opera il principio della temporaneità e della indennizzabilità previsto per i vincoli urbanistici; detta le regole e i limiti cui deve attenersi il Piano degli Interventi (P.I.) in attuazione del P.A.T.. Le scelte di natura strategica di sviluppo del territorio e gli obiettivi del P.A.T. non hanno efficacia conformativa della proprietà e non costituiscono vincolo di localizzazione preordinato all esproprio. Il P.A.T. stabilisce il dimensionamento massimo per i nuovi insediamenti e la relativa dotazione di aree a servizi in rapporto alle previsioni demografiche considerate e degli obiettivi strategici di assetto del territorio che si intendono conseguire con il presente strumento urbanistico B Obiettivi di piano Si riporta quanto contenuto nella Relazione di Piano in merito agli obiettivi del P.A.T.. Il PAT conferma e fa propri gli obiettivi generali enunciati nel Documento Preliminare approvato, obiettivi integrati dalle considerazioni e proposte emerse dalle risultanze del percorso partecipativo e secondo quanto stabilito dalla L.R. 11/2004. Essi riguardano: la salvaguardia dell ambiente naturale, culturale e paesaggistico, valorizzando le risorse umane, naturali e culturali garantendo contestualmente la protezione delle aree a forte valenza naturalistica; lo sviluppo sostenibile delle aree produttive e residenziali; la garanzia a tutti (singoli, famiglie e imprese) l accesso alle dotazioni di servizi dislocate e da dislocare nel territorio; Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

18 il perseguimento della qualità dell insediamento residenziale/produttivo, sia dell intera rete urbana, sia delle singole realtà, sul piano funzionale, morfologico e paesaggistico, con l obiettivo ulteriore di ridurre l occupazione di suolo, grazie ad una incisa azione di rinnovo e recupero urbano e delle aree per insediamenti produttivi e la previsione di nuove aree di espansione residenziali, produttive e /o consortili; l aumento della mobilità di persone, cose e informazioni per le esigenze sociali,economiche, finanziarie, in modo sostenibile per l ambiente. Le proposizioni del Piano relative all ambiente naturale trovano fondamento nel riconoscimento delle invarianti di lungo periodo sulla base del sistema geomorfologico ed idraulico, superficiale e profondo, cui applicare una politica di conservazione/ricostituzione. Sono temi questi specifici all ambito naturale collegati ai contenuti dei Piano Ambientale del Parco Colli, nonché quelli specifici del Piano Territoriale Provinciale di Coordinamento; pertanto richiamando e facendo proprie le indicazioni sopraindicate, il presente PAT provvede: alla difesa del suolo attraverso la prevenzione dai rischi e dalle calamità naturali accertando la consistenza, la localizzazione e la vulnerabilità delle risorse naturali, individuando la disciplina per la loro salvaguardia, definendo le aree a maggior rischio di dissesto idrogeologico, le aree esondabili e quelle a maggior rischio sismico, stabilendo gli indirizzi e le prescrizioni per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia nelle zone sottoposte a vincolo idrogeologico e subordinando, ove necessario, l attuazione di talune previsioni alla realizzazione di infrastrutture, opere o servizi per il deflusso delle acque meteoriche; la salvaguardia delle attività agricole ambientalmente sostenibili e dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici presenti sul territorio; la conservazione o la ricostituzione del paesaggio agrario e del relativo patrimonio di biodiversità; la salvaguardia o ricostituzione dei processi naturali, degli equilibri idraulici e idrogeologici. Particolare attenzione è stata rivolta all individuazione di quelle parti del territorio caratterizzate da fattori di abbandono, degrado sociale, ambientale ed edilizio e indicate come ambiti di riqualificazione e riconversione, per le quali dovrà essere definita, in sede di P.I. e di accordi di programmazione, una disciplina generale diretta ad integrare le politiche di salvaguardia e riqualificazione con le esigenze di rivitalizzazione. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

19 Per quanto riguarda i principali temi e obiettivi relativi agli insediamenti consolidati, questi possono essere così riassunti: la verifica dell assetto fisico- funzionale degli insediamenti e la promozione della funzionalità con la definizione delle aree degradate da sottoporre ad interventi di riqualificazione o di possibile riconversione; l individuazione di opportunità di sviluppo residenziale in termini quantitativi e localizzativi, definendo gli ambiti preferenziali di sviluppo insediativo in relazione all assetto infrastrutturale e alla dotazione di servizi; la definizione degli standard urbanistici, delle infrastrutture e dei servizi necessari agli insediamenti esistenti e di nuova previsione; la riqualificazione dei bordi urbani e il rapporto tra insediamento e contesto rurale. L utilizzo di nuovo territorio agricolo viene contenuto ed i nuovi ambiti di sviluppo insediativi potranno svilupparsi coerentemente con la riqualificazione del territorio consolidato, ad eccezione delle integrazioni e/o completamento dell edilizia diffusa C Struttura del piano Il P.A.T. del Comune di Cervarese Santa Croce si compone del Quadro Conoscitivo, ossia dell insieme delle Banche Dati del territorio, così come richiesto dagli atti di indirizzo della legge regionale 11/04, e dei seguenti elaborati: Elaborati conoscitivi: A 1 Uso attuale del suolo A 2 Stato di attuazione PRG vigente A 3 Carta Litologica A 4 Carta Geomorfologica A 5 Carta del Microrilievo DTM A 6 a Carta Idrogeologica parte A A 6 b Carta Idrogeologica parte B Elaborati di progetto: B 1 Carta dei Vincoli B 2 Carta delle Invarianti B 3 Carta delle Fragilità Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

20 B 4 Carta della Trasformabilità B 5 Norme Tecniche B 6 VAS - Rapporto Ambientale B 7 VAS Sintesi non tecnica B 8 VINCA - Valutazione di Incidenza Ambientale B 9 VCI Relazione valutazione di compatibilità idraulica B 10 Relazione generale B 11 Relazione Quadro Conoscitivo L articolo 4 delle norme regola il rapporto tra gli elaborati grafici e la disciplina normativa D Individuazione delle azioni di piano: Norme tecniche di attuazione: Si riportano di seguito le direttive le prescrizioni ed i vincoli di piano ricavabili dalle Norme Tecniche di Attuazione del P.A.T.. Per direttive si intendono le disposizioni che disciplinano gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi del P.A.T. e che devono essere osservate nell attività di pianificazione comunale (art. 2 N.T.). Per prescrizioni e vincoli si intendono le disposizioni che stabiliscono il regime giuridico su parti specifiche del territorio; le prescrizioni e i vincoli sono recepiti negli strumenti urbanistici comunali e prevalgono automaticamente sulle loro previsioni eventualmente difformi (art. 2 N.T.). Nel loro insieme le direttive, le prescrizioni ed i vincoli, assieme alla localizzazione degli interventi permettono di identificare le azioni di piano che possono avere effetti sui siti della Rete Natura Vengono di seguito elencate le azioni del Piano ricavabili dalle Norme Tecniche di Attuazione del P.A.T. L oggetto della presente valutazione di incidenza saranno, tra quelle elencate in tabella, le azioni specifiche di competenza del P.A.T.. Tabella 2.1 Direttive, prescrizioni e vincoli ricavabili dalle Norme Tecniche di Attuazione TITOLO SECONDO: VINCOLI, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E FASCE DI RISPETTO Articolo 5 Vincoli culturali, paesaggistici, ambientali e geologici Contenuti dell articolo: (D): direttive (P): prescrizioni (V): vincoli Competenza P.A.T. 5.1 Vincoli sui beni culturali (D. Lgs. 42/2004 artt. 10 e 12) (P) Vincoli paesaggistici (D. Lgs. n 42/04 artt. 136 e 142) Corsi d acqua (D. Lgs. n 42/04 - art. 142, lettera c) Indicazioni per i P.I Zone di interesse archeologico (D. Lgs. n. 42/04 art. 142, lettera m art. 27 NTA del P.T.R.C.) - Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

21 5.2.3 Aree sottoposte a vincolo di uso civico (D. Lgs. n 42/04 art. 142, lettera h) Vincolo sismico (O.P.C.M. n 3274/2003) (P) Vincoli derivanti da pianificazione di livello superiore Centri storici (art. 24 del P.T.R.C.) (D); (P) Ambiti naturalistici di livello regionale (art. 19 del P.T.R.C.) (D) Aree a pericolosità idraulica e idrogeologica identificate dal PAI (L. 267/98 L. 365/00) Siti di interesse comunitario (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.) (P) - Indicazioni per i P.I Elementi generatori di vincolo, fasce di rispetto e zone di tutela X Fasce di rispetto (P) X Depuratori (P) X Cimiteri (R.D n 1265 e s.m.i.) (P) X Elettrodotti (D); (P) X Impianti di telecomunicazione (P) X Elementi idrologici X Fiumi, torrenti e canali (L.R. 11/2004 art. 41, lettera g) Indicazioni per i P.I. X Scoli e altri corsi d acqua minori X Strade di interesse comunale e sovracomunale esistenti (P) X Allevamenti (D); (P); (V) X TITOLO TERZO INVARIANTI O AREE A BASSA TRASFORMABILITA Contenuti articolo Competenza P.A.T. Articolo 6 Invarianti o aree a bassa trasformabilità. 6.1 Invarianti di natura geologica X 6.2 Invarianti di natura paesaggistico-ambientale (D) X 6.3 Invarianti di natura storico-monumentale e architettonica Indicazioni per i P.I. X 6.4 Invarianti di natura agricolo produttiva X TITOLO QUARTO FRAGILITA Contenuti articolo Competenza P.A.T. Articolo 7 - Compatibilità geologica e penalità ai fini edificatori Indicazioni per i P.I. 7.1 Aree idonee (P) date dalla V.C.I. X 7.2 Aree idonee a condizione (P) date dalla V.C.I. X Aree a condizione legata a problematiche di tipo idrogeologico (sigla PE e ID) (P) date dalla V.C.I. X Idoneità a condizione legata alle condizioni idrauliche (sigla ES) (P) date dalla V.C.I. X Idoneità legata alla scarsa capacità portante dei terreni (sigla CP) (P) date dalla V.C.I. X Idoneità a condizione: cave dimesse (P) date dalla V.C.I. X 7.3 Aree non idonee (P) date dalla V.C.I. X Cave attive X 7.4 Aree di salvaguardia e vincoli di paleoalvei ancora esistenti (P) date dalla V.C.I. X Articolo 8 - Aree soggette a dissesto idrogeologico. 8.1 Norme e prescrizioni generali di manutenzione e salvaguardia (P) X 8.2 Aree esondabili o a ristagno idrico (sigla ES) X Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

22 8.3 Aree a rischio idraulico e idrogeologico in riferimento al P.A.I. (P) X 8.4 Terreni poco permeabili (sigla PE) (P) date dalla V.C.I X 8.5 Aree con profondità falda freatica compresa tra 0 e 1 da p.c. (sigla ID) X 8.6 Aree con scarsa capacità portante (sigla CP) X Articolo 9 - Zone di tutela (L.R. n 11/04 art. 41). 9.1 Golene Corsi d acqua e specchi lacuali - TITOLO QUINTO TRASFORMABILITA Contenuti articolo Competenza P.A.T. Articolo 10 Organizzazione del territorio comunale Ambiti territoriali omogenei X 10.2 Classificazione del territorio X Aree di urbanizzazione consolidata (D) X Ambiti di edificazione diffusa Indicazioni per i P.I. X Aree di urbanizzazione programmata Indicazioni per i P.I. X Aree da riqualificare (D): (P) X Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo (D) X Progetti speciali (D): (P) X Zona agricola Indicazioni per i P.I. X 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Indicazioni per i P.I. X 10.4 Limiti fisici alla nuova edificazione Indicazioni per i P.I. X 10.5 Opere incongrue ed elementi di degrado (D): (P) X Articolo 11 Norme specifiche per il sistema produttivo-commercialedirezionale Z.T.O. D 11.1 Norme di carattere generale Indicazioni per i P.I Azioni strategiche Disposizioni generali Indicazioni per i P.I. X Attività produttive/commerciali in zona impropria Indicazioni per i P.I. X Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT (P) Articolo 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale Indicazioni per i P.I. X Articolo 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale. Articolo 14 Percorsi storico-ambientali di interesse comunale e sovracomunale Articolo 15 - Valori e tutele (D): (P) (P) X X 15.1 Valori e tutele culturali X Edifici e complessi Monumentali, Ville Venete ed altri immobili di interesse storicoarchitettonico e culturale di rilievo sovracomunale Contesti figurativi dei complessi monumentali, delle Ville venete ed altri immobili di interesse storico-architettonico e culturale di rilievo sovracomunale Interventi su edifici e complessi monumentali, delle Ville venete ed altri immobili di interesse storico-architettonico e culturale di rilievo comunale e sovracomunale Indicazioni per i P.I. Indicazioni per i P.I. Indicazioni per i P.I. X X X Interventi di manutenzione ordinaria X Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

23 Interventi di manutenzione straordinaria X Interventi di restauro e risanamento conservativo Indicazioni per i P.I. X Interventi di ristrutturazione edilizia di tipo A X Interventi di ristrutturazione edilizia di tipo B X 15.2 Valori e tutele naturali Rete ecologica Indicazioni per i P.I a Aree nucleo (core areas) Indicazioni per i P.I b Ambiti di connessione naturalistica Indicazioni per i P.I c Corridoi ecologici principali Indicazioni per i P.I d Corridoi ecologici secondari Indicazioni per i P.I Barriere infrastrutturali (e opere di mitigazione collegate) (P) X Articolo 16 Sostenibilità 16.1 Sostenibilità ambientale delle infrastrutture e delle installazioni X 16.2 Sostenibilità ambientale degli edifici X Interventi di edilizia sostenibile e linee guida X a Efficienza energetica b Comfort estivo c Risparmio idrico d Utilizzo di materiali bioecologici e Utilizzo del solare termico f Utilizzo di pannelli fotovoltaici g Realizzazione di coperture e terrazzi verdi h Recupero delle acque meteoriche Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio Incentivi Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

24 2.4.1.E Localizzazione delle azioni di Piano: Tavole di progetto Si riportano di seguito gli estratti delle tavole di progetto che permettono di localizzare le azioni di piano in relazione ai siti della Rete Natura 2000 e E.1 Carta dei Vincoli La Carta del Vincoli individua, nella porzione di territorio comunale che ricade all interno del perimetro del sito SIC/ZPS IT , i seguenti vincoli: Vincolo paesaggistico - Corsi d'acqua ex R.D. 1775/1933 (art N.T.): Scolo Rialto; Vincolo paesaggistico - Parchi e riserve nazionali o regionali (art. 142, comma 1, lettera f D.Lgs. 42/2004 ): Parco Regionale dei Colli Euganei; Vincolo paesaggistico Territori coperti da foreste e boschi (art. 142, comma 1, lettera g D.Lgs. 42/2004 ): le aree boscate che ricoprono il Monte Merlo ad esclusione della cava di trachite Montemerlo ; Vincolo monumentale (art N.T.): Villa Serenella; Vincolo idrogeologico-forestale (R.D.L n. 3267) l area del Monte Merlo; Vincolo sismico (art. 5.3 N.T.): tutto il territorio comunale; Siti di Importanza Comunitaria (art N.T.): SIC/ZPS IT ; Zone di Protezione Speciale (art N.T.): SIC/ZPS IT ; Ambiti naturalistici di livello regionale (art N.T.): ambito n. 68 Colli Euganei ; Idrografia/Fasce di rispetto (art N.T.): lungo lo Scolo Rialto all interno del sito Rete Natura 2000, lungo la Fossa lunga immediatamente all esterno dei sito; Cave attive/fasce di rispetto (art. 5.5 N.T.): Cava "Trachite di Montemerlo"; Cimiteri/Fasce di rispetto (art N.T.): area cimiteriale nei pressi di Casa Tobaldo ; Elettrodotti (art N.T.): una piccola porzione ai confini meridionali del comune; Viabilità/Fasce di rispetto (art N.T.): lungo le arterie stradali; Centri abitati: il centro abitato di Montemerlo, ai piedi del monte omonimo. Estratto Norme di Attuazione P.A.T.: art. 5.2 Vincoli paesaggistici (D. Lgs. n 42/04 artt. 136 e 142): In ottemperanza al provvedimento del Consiglio Regionale del Veneto n 940 e successive modifiche ed integrazioni, sono sottoposti a vincolo paesaggistico, ai sensi dell art. 142 del D. Lgs. n Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

25 42/04, i seguenti corsi d acqua e le relative sponde piedi degli argini, per una fascia di m 150 ciascuna: Fiume Bacchiglione; Scolo Nina o Fossona; Scolo Rialto; Scolo Bandezzà. art. 5.1 Vincoli sui beni culturali (D. Lgs. 42/2004 artt. 10 e 12): La tavola B.1 [ ] identifica a titolo ricognitivo le aree e i fabbricati sottoposti a vincolo diretto e indiretto ai sensi del D. Lgs. 22 gennaio 2004 n 42 e s.m.i.: Chiesa in località Montemerlo; Castello di San Martino; Villa Serenella [ ] Prescrizioni: Gli immobili vincolati ai sensi dell art. 10 del Decreto Legislativo 42/2004 non possono essere demoliti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico, oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione. art. 5.3 Vincolo sismico (O.P.C.M. n 3274/2003): Tutto il territorio del Comune di Cervarese è classificato zona 4 ai sensi dell allegato all O.P.C.M. n 67 del 3 dicembre art Siti di interesse comunitario (S.I.C.) e Zone di protezione speciale (Z.P.S.): Sulla base delle indicazioni definite dalla D.G.R.V. n 2803/02 (Attuazione Direttiva Comunitaria 92/43/CE e D.P.R. 357/97 Guida metodologica per la valutazione di incidenza), il P.I. provvederà a porre norme di tutela e valorizzazione del S.I.C. e della Z.P.S. con particolare riferimento a: a) mantenimento di uno stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie di cui alla Direttiva 92/43/CE; b) mantenimento di produzioni agricole tradizionali e a basso impatto ambientale; c) individuazione dei fattori di incidenza che possono alterare negativamente l habitat oggetto di tutela. art Ambiti naturalistici di livello regionale (art. 19 del P.T.R.C.): [ ] Direttive: In tali aree le azioni che devono essere proposte in sede di stesura del P.I. sono volte: - alla tutela della risorsa idrica, promuovendo la creazione di boschetti, siepi e fasce tampone da inserire nelle vicinanze dei corsi d acqua e nella rete idrografica afferente; - alla tutela e valorizzazione delle formazioni vegetali esistenti, per un aumento della biodiversità; - alla realizzazione di percorsi ed itinerari naturalistici e storico-culturali per il tempo libero, valorizzando le emergenze naturalistiche ed architettoniche collegate. art Fiumi, torrenti e canali (L.R. 11/04 art. 41, lettera g) La rete idrografica dei fiumi, torrenti e canali è soggetta a tutela per una fascia di profondità di almeno m 100 dal ciglio o dall unghia esterna dell argine principale, oppure a partire dal limite dell area demaniale, qualora più ampia, fatti salvi i sistemi insediativi (Z.T.O. A-B-CD- F) previsti dal P.R.G. vigente, relativamente ai quali vengono confermate le fasce di tutela presenti nel P.R.G.[...]. In conformità all art. 96 del R.D. 25 luglio 1904 n 523: Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

26 - va mantenuta libera da qualsiasi impedimento e ostacolo al transito dei mezzi manutentori una fascia di almeno m 4,00 a partire dal piede dell unghia arginale o dal ciglio del corso d acqua; - sono previste fasce di rispetto idrauliche inedificabili di m 10,00 su entrambi i lati dei corsi d acqua a partire dal piede dell unghia arginale o dal ciglio del corso d acqua. art Fasce di rispetto Prescrizioni: Nelle aree ricadenti in fascia di rispetto sono ammessi l ampliamento e la definizione esecutiva delle infrastrutture pubbliche o a uso pubblico cui la fascia si riferisce. [ ] Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

27 Tabella Estratto Carta dei Vincoli Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 25

28 2.4.1.E.2 Carta delle Invarianti La Carta delle Invarianti individua le invarianti di natura geologica, paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica di interesse comunale e sovracomunale, per le quali non opera il principio della temporaneità o della indennizzabilità. Nella porzione di territorio comunale che ricade all interno del perimetro del sito SIC/ZPS IT la Carta individua le seguenti invarianti: Parco Regionale dei Colli Euganei; Principali alberate esistenti: lungo Via Fontane ai piedi dei colli (art. 6.2 N.T.); Contesti figurativi: Villa Serenella e Parco adiacente (art. 6.2 N.T.) ; Edifici di valore testimoniale: vari edifici all interno dei confini dei siti Natura 2000 (art. 6.3 N.T.); Ville Venete e Castelli: Villa Serenella e un edificio all interno della la cava di trachite Montemerlo (art. 6.3 N.T.); Paesaggio agrario: che include tutto l ambito dei colli (per la porzione ricadente all interno dei confini comunali) e i terreni ai confini Sud-Ovest del territorio comunale (art. 6.4 N.T.). Estratto Norme di Attuazione P.A.T.: art. 6.2 Invarianti di natura paesaggistico-ambientale: Costituiscono invarianti di natura paesaggistica e ambientale gli elementi puntuali, lineari ed aerali del paesaggio naturale quali: a) le aree golenali del Fiume Bacchiglione b) i corsi d acqua con tutela paesaggistica, c) le siepi e i filari alberati individuati; d) i land markers costituiti dai parchi e giardini storici di pregio individuati; e) le aree umide e gli ambiti palustri. Direttive Per le altre invarianti di natura paesaggistico-ambientale, il PI provvede alla loro salvaguardia tramite specifica normativa riguardante i percorsi, i materiali da costruzione, le alberature, le affossature e gli altri elementi identificativi di parti del territorio ancora con elevata rilevanza paesaggistico-ambientale. art. 6.4 Invarianti di natura agricola-produttiva: Corrispondono alle aree ad elevata utilizzazione Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

29 agricola per le quali il PAT persegue le seguenti finalità: a) il mantenimento e lo sviluppo del settore agricolo anche attraverso la conservazione della continuità e dell estensione delle aree ad elevata utilizzazione agricola limitando la penetrazione in tali aree di attività in contrasto con gli obiettivi di conservazione delle attività agricole e del paesaggio agrario; b) la conservazione e il miglioramento della biodiversità anche attraverso la diversificazione degli ordinamenti produttivi e la realizzazione e il mantenimento di siepi e di formazioni arboree, lineari o boscate, salvaguardando anche la continuità eco sistemica; c) limitare la trasformazione delle zone agricole in zone con altra destinazione al fine di garantire la conservazione e lo sviluppo dell agricoltura e della zootecnia, nonché il mantenimento delle diverse componenti del paesaggio agrario in esse presenti. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

30 Tabella Estratto Carta delle Invarianti Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 28

31 2.4.1.E.3 Carta delle Fragilità La Carta delle fragilità-compatibilità suddivide il territorio in tre zone (area idonea, area idonea a condizione, area non idonea) contraddistinte da differente compatibilità geologica e penalità ai fini edificatori, sulla scorta dei seguenti parametri dettagliati nella relazione geologica, geomorfologica, idrogeologica del P.A.T.: caratteristiche geotecniche dei terreni (sigla CP); problematiche di tipo idrogeologico: o soggiacenza della falda compresa tra 0 e 1 m dal piano di campagna (sigla ID); o permeabilità del terreno inferiore a 1*10-8 m/sec (sigla PE); condizioni idrauliche: o ristagno idrico e/o difficoltà di deflussso e/o rischio idraulico e/o rischio di esondazione (sigla ES); aspetti morfologici. Nella porzione di territorio comunale che ricade all interno del perimetro del sito SIC/ZPS IT ricadono le seguenti aree: Aree idonee: tutte le aree ai piedi del Monte Merlo ad esclusione di una fascia con larghezza media di 220 m in riva sx dello Scolo Rialto (art. 7.1 N.T.); Aree idonee a condizione: l area del Monte Merlo; una fascia a scarsa permeabilità nella pianura ai piedi del monte (lato ovest); una fascia con larghezza media di 220 m in riva sx dello Scolo Rialto (art. 7.2 N.T.); Aree non idonee: l area della cava di trachite di Monte Merlo (artt. 7.3 e N.T.); Aree a deflusso difficoltoso: una fascia con larghezza media di 220 m in riva sx dello Scolo Rialto (art. 8.2 N.T.); Scarsa permeabilità dei terreni superficiali: una fascia ai piedi del Monte Merlo (lato ovest) (art. 8.4 N.T.). Estratto Norme di Attuazione P.A.T.: art. 7.1 Aree idonee: Sono aree caratterizzate da condizioni geologiche ed idrogeologiche di stabilità ambientale tale da non richiedere particolari accorgimenti di carattere tecnico per le normali costruzioni. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

32 art. 7.2 Aree idonee a condizione: Per le aree idonee a condizione l edificabilità è possibile a condizione che siano soddisfatte, per qualsiasi tipologia di intervento, le condizioni di seguito riportate. Per queste aree è richiesta una adeguata campagna di indagine geognostica ed idrogeologica che definisca in modo dettagliato le caratteristiche meccaniche dei terreni interessati dalle strutture di fondazione.[ ]. art Cave attive Questi siti sono individuati nella Tav. B.3 e classificati come non idonei ai fini urbanistici. La gestione di queste aree durante il periodo di attività è regolamentata dal progetto di coltivazione e di sistemazione finale. La cessazione dell attività estrattiva è condizione per cui possano essere considerati come idonei a condizione (art ). art. 8.2 Aree a deflusso difficoltoso: [ ] aree esondabili o a ristagno idrico che nel tempo sono state interessate da fenomeni ricorrenti di esondazione dei corsi d acqua o di allagamento [ ]. art. 8.4 Scarsa permeabilità dei terreni superficiali: La presenza di terreni poco permeabili deve essere tenuta in considerazione nella realizzazione di interventi urbanistici. Questa condizione, non modificabile, deve essere studiata con una accurata indagine geologica, affinché l opera sia realizzabile in sicurezza, adottando il principio della equivalenza idraulica ovverosia l opera non deve modificare in senso peggiorativo la capacità di infiltrazione dei terreni dell acqua meteorica. La scarsa permeabilità dei terreni va considerata adeguatamente nei dimensionamenti idraulici per la bassa capacità del terreno di assorbire le acque meteoriche. In questo senso si richiamano, quali parti integranti delle presenti Norme, le precisazioni e prescrizioni contenute nell allegata Valutazione di Compatibilità Idraulica relativa al settore produttivo - V.C.I.. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

33 Tabella Estratto Carta delle Fragilità Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 31

34 2.4.1.E.4 Carta delle Trasformabilità La Carta delle trasformabilità evidenzia: le aree di urbanizzazione consolidata prevalentemente produttive-commerciali-direzionali e, all interno di queste, gli ambiti di riqualificazione e riconversione; le linee preferenziali di sviluppo dei poli produttivi di rango provinciale, nei limiti consentiti dall art. 31 del P.T.C.P.; gli ambiti preferenziali di localizzazione per i nuovi insediamenti delle grandi strutture di vendita, in coerenza con la programmazione regionale in materia e con l art. 34 del P.T.C.P.. Nella porzione di territorio comunale che ricade all interno del perimetro del sito SIC/ZPS IT ricadono le seguenti aree: Centro storico (art N.T.): Ambiti di urbanizzazione diffusa: ai piedi di Monte Merlo (lato sud) (art N.T.); Conferma e/o ampliamento dei principali servizi di interesse pubblico (art. 12 N.T.): area lungo il versante Nord di Monte Merlo; Nuovi servizi di interesse pubblico (art. 12 N.T.): tutta l area pianeggiante all interno del sito Natura 2000; Ville Venete e Castelli (art. 15 N.T.): Villa Serenella; Contesti figurativi (art. 15 N.T.): Villa Serenella ed il parco di pertinenza; Area attrezzata per la valorizzazione turistica: lettera A (Piano Ambientale artt. 28, c. 6b); Sito per l attività di cava della trachite: sito n. 51, sito n. 52 Cava Buso e 53 Cava Montemerlo (Piano Ambientale art. 20), Progetto di intervento unitario: n. 1 (Piano Ambientale art. 36); Zone di protezione agroforestale (Piano Ambientale art. 14). Nella aree immediatamente limitrofe si riconoscono ambiti individuati come segue: Consolidamento delle urbanizzazioni esistenti: l edificato di Montemerlo (art. 10 N.T.); Ambiti di urbanizzazione diffusa (art N.T.); Corridoio ecologico secondario (art d N.T.); Alberature esistenti e da integrare (art. 6 N.T.); Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

35 Consolidamento e riqualificazione di aree produttive (artt e ). Tutta la porzione di territorio che include il centro abitato di Montemerlo e la porzione di territorio che include il sito Natura 2000 ricade nell Ambito Territoriale Omogeneo di Montemerlo - A.T.O. 3 (art N.T.). Tabella 2.5- Carico insediativo A.T.O. 3 Estratto Norme di Attuazione P.A.T.: art [ ] In tali ambiti il P.A.T. definisce i seguenti obiettivi, da perseguire attraverso il P.I., al fine di migliorare la qualità della struttura insediativa, il rapporto degli insediamenti con l ambiente rurale e, coerentemente con quanto previsto dall art. 1 delle N.T. del P.T.C.P., frenare la tendenza alla dispersione edilizia indifferenziata: -l integrazione delle opere di urbanizzazione eventualmente carenti; -l integrazione degli insediamenti con aree per parcheggi pubblici e/o privati ad uso pubblico; -l individuazione di soluzioni per migliorare le condizioni di sicurezza della viabilità, con particolare riferimento agli accessi carrai con sbocco diretto sulla strada, favorendo le condizioni per la realizzazione di percorsi ciclo-pedonali; -il riordino morfologico e percettivo dell edificato e delle aree scoperte anche mediante la formazione di apparati vegetali quali filari alberati, siepi e macchie arbustive e arboree; -l integrazione e la riorganizzazione dell edificazione diffusa esistente e prossima ad ambiti di urbanizzazione consolidata ed a linee preferenziali di sviluppo insediativo tramite la Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

36 correlazione degli ambiti e l integrazione delle urbanizzazioni e delle infrastrutture; -gli eventuali interventi di nuova edificazione, ristrutturazione, ricostruzione e ampliamento devono perseguire il miglioramento del contesto dell insediamento mediante il recupero, riuso, ristrutturazione edilizia e urbanistica, con particolare riguardo alle aree già interessate da attività dismesse e devono essere indirizzati prevalentemente alle esigenze abitative di ordine famigliare con la previsione di delimitati e puntuali interventi di nuova edificazione ad uso residenziale, da attuare mediante tipologie edilizie appropriate al contesto agricolo circostante, nel rispetto dei parametri di dimensionamento dei singoli A.T.O.. Articolo 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale: Il Piano individua nella tavola B4 le attrezzature e i servizi di maggiore rilevanza e considerati strategici per la comunità, senza specificarne la destinazione. Le localizzazioni individuate dal Piano, che in generale tengono conto delle preesistenze o di criteri di posizionamento funzionale, sono peraltro orientative: il P.I. le potrà variare all interno dei centri abitati e delle frazioni appartenenti ad un medesimo A.T.O. senza costituire variante al Piano, purché nel rispetto del dimensionamento previsto dalla legge. Servizi e attrezzature minori, sia nel capoluogo, sia nei centri frazionali, non sono indicati espressamente dal Piano; essi saranno individuati dal P.I., privilegiando ove possibile il riutilizzo di edifici esistenti (le ex scuole, fabbricati dismessi, ecc.), per ospitarvi funzioni prioritarie, come i centri di aggregazione, sale riunioni, servizi polifunzionali, esercizi pubblici per la vendita di generi di prima necessità, ecc., anche ricorrendo all utilizzo della perequazione urbanistica. Art La tavola B4 Carta delle trasformabilità individua, ai sensi del comma 4 dell art. 40 della L.R. 11/04, i contesti figurativi anche non funzionalmente pertinenziali agli immobili di cui ai punti a), b), c) del precedente articolo. La finalità è la tutela delle aree comprese all interno dei contesti, con la valorizzazione dei percorsi, il mantenimento degli elementi costitutivi del paesaggio, degli accessi, degli assi prospettici e della percezione da diversi punti visuali. [ ]. All interno dei contesti figurativi non possono essere realizzate opere di modifica dei tracciati stradali storici esistenti, del sistema ambientale storico (con particolare riferimento agli elementi vegetazionali) e l installazione di infrastrutture tecnologiche (elettrodotti, impianti di telefonia mobile, ecc.) che incidano negativamente sul sistema figurativo.[ ] Devono in ogni caso essere garantiti: la conservazione dei coni ottici privilegiati e delle vedute panoramiche dei beni, anche mediante la creazione di quinte atte a valorizzare la visibilità d assieme degli stessi; la tutela degli aspetti naturali del territorio storico. [ ] Corridoi ecologici secondari, Art d: Si definiscono corridoi ecologici secondari quelli che collegano ambiti di connessione naturalistica e garantiscono il mantenimento di varchi. Si Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

37 individuano come tali i corsi d acqua della rete idrografica minore (blueways), anche consorziale, caratterizzati da capacità di connessione intercomunale esistente o potenziale; le dorsali degli ambiti di connessione naturalistica, come i corridoi terrestri (greenways) di nuova progettazione. Ogni intervento in questi ambiti, oltre ad osservare la normativa vigente, dovrà garantire il mantenimento delle condizioni di naturalità e connettività esistenti o prevedere adeguate misure di compensazione/mitigazione [ ] Invarianti di natura paesaggistico-ambientale, Art. 6.2 Costituiscono invarianti di natura paesaggistica e ambientale gli elementi puntuali, lineari ed aerali del paesaggio naturale quali: [ ] c) le siepi e i filari alberati individuati. [ ] Per le altre invarianti di natura paesaggisticoambientale, il PI provvede alla loro salvaguardia tramite specifica normativa riguardante i percorsi, i materiali da costruzione, le alberature, le affossature e gli altri elementi identificativi di parti del territorio ancora con elevata rilevanza paesaggistico-ambientale. Estratto dalle Norme di Attuazione del Piano Ambientale dei Colli Euganei (approvato con Deliberazione Consiglio Regionale n. 74/1998): art. 14, comma 5 (P) Sono esclusi tutti gli interventi, gli usi e le attività che contrastino con gli indirizzi suddetti e, con riferimento ai limiti generali dell'articolo 10 comma 3, sono ammessi, alle seguenti condizioni: a) interventi sui terreni boschivi e recentemente imboschiti, con esclusione dei "vegri", solo se attuati per governare l'imboschimento nei terreni di recente abbandono e per la ricostituzione di copertura vegetale con tecniche di ingegneria naturalistica sui terreni interessati da processi erosivi in atto; b) l'espianto di siepi, filari, alberate, previa comunicazione all'ente Parco e con l'impegno di adeguata sostituzione; c) gli interventi che modificano il regime delle acque, purché previsti in progetti approvati dall'ente per realizzare vasche, serbatoi, per il miglioramento della bonifica, dei sistemi irrigui e delle necessità idriche per la sicurezza dagli incendi; d) fatto salvo quanto previsto dai P.R.G. vigenti e adeguati alle disposizioni dell'articolo 11 della legge regionale 5 marzo 1985, n.24, sono consentiti gli interventi edilizi previsti per le sottozone E1 di cui all'articolo 11 della legge regionale 5 marzo 1985 n. 24, limitatamente al riferimento agli articoli 4 e 7 stessa legge; sono consentiti l'ampliamento e la costruzione di annessi rustici nel rispetto del rapporto di copertura del 2% della superficie del fondo e comunque per una nuova superficie non superiore a 200 mq. I nuovi edifici dovranno essere realizzati in aderenza al fabbricato esistente e quando ciò' non sia possibile, nell'ambito dell'aggregato abitativo [ ]; e) le recinzioni, realizzate in siepi o pietra naturale locale a secco, o in altri materiali locali, o in Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

38 rete metallica, a maglie larghe affiancata da siepe, e coerentemente inserite nella trama particellare; f) i movimenti di terreno funzionali all'attività agricola, forestale ad esclusione delle sistemazioni fondiarie con asportazione di materiale purché autorizzati dall'ente ove prescritto; g) interventi per apertura o completamento di strade solo per eventuali tratti non asfaltati ad esclusivo uso agroforestale e antincendio o quelli realizzati da Enti pubblici competenti. Aree, attrezzature e percorsi per il turismo e la fruizione art. 28, comma 6 b: (I) Al fine di qualificare, diversificare e potenziare l'offerta ricettiva per i turisti e i visitatori del Parco, sono consentiti nelle zone agricole (PR e PA) i seguenti tipi di attrezzature da individuare in sede di adeguamento dello strumento urbanistico, nei termini e nei limiti sotto indicati [ ]: b) le strutture ricettive o per la ristorazione ammesse come servizi d'appoggio alle aree attrezzate, identificate in tavola di piano con A, in siti da recuperare o qualificare, realizzabili con interventi di riuso, ristrutturazione o riedificazione di preesistenti costruzioni;[..] Progetti di intervento unitario, art. 36, comma 1 (I) Cava di Monte Merlo, in cui va previsto il recupero dell'invaso per la realizzazione di un complesso integrato, con una area di sosta attrezzata per la fruizione del Parco, alcune modeste strutture ricettive, la sistemazione a verde degli spazi di pertinenza, le connessioni con il sistema dei percorsi ed in particolare con la Porta di Villa Lugli. Aree di urbanizzazione consolidata, art : Le aree di urbanizzazione consolidata comprendono la parte del territorio comunale costruita ed i contesti territoriali di completamento (sia residenziali che produttivi-commerciali-direzionali), già dotati delle principali opere di urbanizzazione, all interno dei quali sono sempre possibili interventi di nuova costruzione e di ampliamento di edifici esistenti, nonché interventi di riqualificazione e riconversione. [ ] La ridefinizione dei margini del tessuto urbanizzato, eventualmente finalizzata ad ampliamenti di immobili esistenti od a nuova edificazione, potrà avvenire soltanto attraverso una revisione della zonizzazione di completamento, utilizzando i servizi di rete e le opere di urbanizzazione primaria esistenti e senza comportare la necessità della predisposizione di PUA. Aree da riqualificare, art : Le aree da riqualificare rappresentano le parti del tessuto urbano consolidato che presentano necessità di riqualificazione e riconversione intensiva e/o diffusa anche mediante la demolizione totale delle preesistenze. [ ]. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce

39 Tabella Estratto Carta delle Trasformabilità Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 37

40 2.4.2 Aree interessate e caratteristiche dimensionali Il Piano interessa l intero territorio comunale, che si estende per una superficie di Ha Durata dell attuazione e cronoprogramma Con Determinazioni n. 20/2005 e 443/2008 del Responsabile del Servizio Tecnico del Comune di Cervarese Santa Croce è stato affidato al dott. Antonio Buggin di Padova l incarico per la redazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT) ai sensi della L.R. 11/2004. L art. 14 della L.R.11/04 definisce il procedimento di formazione, efficacia e variante del P.A.T., stabilendo un termine (240 gg) dalla sua trasmissione in Provincia per l approvazione del Piano, pena la formazione del silenzio assenso; il termine potrà essere sospeso per una sola volta e per max. 90 gg, al fine di integrare la documentazione richiesta dalla Provincia. Il procedimento amministrativo di approvazione posto in capo alla Provincia, non comprende però alcune procedure che permangono in capo alle due Direzioni regionali, quella Urbanistica e Valutazioni Progetti e Investimenti, rispettivamente per : a) la Validazione del Quadro Conoscitivo (art. 11 L.R.11/04) e b) il rilascio del parere della Commissione V.A.S. e V.INC.A. (art. 4 L.R. 11/04). Il terzo comma dell art. 14 della L.R. 11/04 stabilisce che, a seguito dell adozione del Piano, Nei trenta giorni successivi (termine non perentorio) allo scadere del termine per proporre osservazioni, il piano adottato è trasmesso alla provincia, unitamente alle osservazioni e alle relative controdeduzioni formulate dal consiglio comunale. In tal modo il Comune, inviando il Q.C. alla Dir. Urbanistica per la sua validazione subito dopo l adozione del Piano, consente alla Regione nei termini previsti di 90 gg., di espletare le procedure di legge, durante il periodo di deposito, pubblicazione, raccolta osservazioni e deliberazione di Consiglio Comunale di controdeduzioni alle osservazioni pervenute. Inoltre l atto di indirizzo regionale di cui alla lett. e) approvato con DGR n del ai sensi dell art. 50 della L.R. 11/04, come confermato con successivo atto di indirizzo approvato con DGR n. del 2009, specifica nel capitolo relativo alla procedura ordinaria di approvazione del P.A.T., che il Comune, a seguito dell adozione del Piano, trasmette alla Giunta Regionale per gli adempimenti di cui al 2 comma dell art. 11, il Quadro Conoscitivo, la quale nei novanta giorni successivi comunica alla Provincia le risultanze della verifica sulle banche dati. La deliberazione di adozione del PAT, le osservazioni e le relative controdeduzioni, sono trasmesse alla Provincia per l approvazione e viene reso disponibile il Quadro Conoscitivo. Per quanto concerne il parere sul Rapporto Ambientale da parte dell Autorità regionale Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 38

41 competente, individuata nella Commissione regionale VAS, la DGR. n. 791/2009 allegato B) stabilisce che il proponente o l autorità procedente (Comune) trasmette, in concomitanza con la pubblicazione dell avviso (sul BUR) alla Commissione Regionale VAS, su supporto cartaceo e informatico, la proposta di piano o programma, comprendente il rapporto ambientale e la sintesi non tecnica dello stesso, per consentire l avvio dell esame istruttorio ai fini della espressione del parere motivato..omissis..entro il termine di 90 gg. a decorrere dalla scadenza del termine per la presentazione delle osservazioni la Commissione Regionale VAS esprime il proprio parere motivato. Per tali considerazioni, si comunica, fin d ora, che il procedimento di approvazione del PAT/PATI ai sensi dell art. 14 della L.R.11/04 verrà, pertanto, avviato esclusivamente in presenza dei suddetti pareri in allegato al Piano, (già adeguato a tutti i pareri acquisiti prima e dopo l adozione, nonché di tutti i pareri necessari per l istruttoria (es.consorzi di Bonifica e Genio Civile, Parco dei Colli Euganei, Parco del Fiume Sile, BIOCE, ecc); in caso contrario, in assenza della documentazione necessaria per l istruttoria, il Piano verrà restituito al/i Comune/i. Si ricorda, peraltro, che anche il comma 7 del medesimo articolo prevede che qualora la giunta provinciale rilevi l incompletezza del quadro conoscitivo, non integrabile ai sensi del comma 5, oppure che il piano necessiti del coordinamento territoriale di cui all art. 16 in conformità alle previsioni del PTRC o del PTCP, lo restituisce al Comune indicando le necessarie integrazioni al Q.C. o l ambito cui riferire il PATI. Ai sensi dell art. 14 comma 6 della L.R. 11/04 la Giunta Provinciale, previa Valutazione Tecnica Provinciale VTP, approva il Piano decidendo sulle osservazioni presentate e introducendo d ufficio le modifiche necessarie ad assicurare: a)la compatibilità del Piano con il PTRC e con il PTCP; b)la coerenza delle scelte di assetto e sviluppo del Territorio rispetto al quadro conoscitivo elaborato; c)la tutela delle invarianti di natura paesaggistica, ambientale, storico-monumentale e architettonica. L atto di indirizzo regionale di cui alla lett. e) ai sensi dell art. 50 della L.R.11/04 prevede, nel capitolo relativo alla procedura ordinaria di approvazione del PAT, che la coerenza delle scelte del PAT con il quadro conoscitivo dovrà essere dimostrata in una sezione sintetica all interno della relazione, dove verrà evidenziata la sostenibilità delle scelte progettuali e degli obiettivi di interesse pubblico contenuti nel PAT e riporterà in quali elaborati e norme del Piano e riscontrabile la coerenza delle scelte. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 39

42 Figura 2.1 Schema procedura ordinaria di adozione P.A.T. (fonte: Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 40

43 2.4.4 Distanza dai siti della rete Natura 2000 e dagli elementi chiave di questi Una porzione del sito della Rete Natura 2000 SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco rientra nel territorio comunale di Cervarese Santa Croce. Figura 2.2: Localizzazione del sito SIC/ZPS IT rispetto ai confini comunali Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 41

44 2.4.5 Indicazioni derivanti dagli strumenti di pianificazione A Piano Territoriale di Coordinamento Regionale (P.T.R.C.) vigente Il PTRC vigente, approvato nel 1992, risponde all obbligo- emerso con la legge 8 agosto 1985, n.431- di salvaguardare le zone di particolare interesse ambientale, attraverso l individuazione, il rilevamento e la tutela di un ampia gamma di categorie di beni culturali e ambientali. Il PTRC si articola per piani di area, previsti dalla legge 61/85, che ne sviluppano le tematiche e approfondiscono, su ambiti territoriali definiti, le questioni connesse all organizzazione della struttura insediativa ed alla sua compatibilità con la risorsa ambiente. Con D.G.R. n del B.U.R. n.61 del , sono state approvate due modifiche al PTRC vigente, in attuazione della procedura prevista dall'art. 25, c. 10, LR 11/2004, conseguenti a modifiche proposte dal già adottato Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (P.A.T.I.) dell'alpago (BL). Le modifiche al P.T.R.C. vigente si riferiscono alla riperimetrazione cartografica di una zona umida situata nella sponda del Lago di S. Croce e nella modifica normativa per favorire il recupero dell'ex base militare "Caserma Bianchin", entrambe in Comune di Farra d'alpago (BL). In base alla consultazione della cartografia allegata al P.T.R.C. si evince che nel territorio comunale di Cervarese Santa Croce ricadono i seguenti ambiti: Tav. 2 Ambiti naturalistico-ambientali e paesaggistici di livello regionale : - Ambiti naturalistici di livello regionale: ambito n. 68 Colli Euganei e ambito n. 101 Ambiti fluviali del Tesina, Tergola, Roncajette e Bacchiglione (art. 19 N.T.); Tav. 3 Integrità del territorio agricolo : - Ambiti ad eterogenea integrità (art. 23 N.T.); Tav. 5 Ambiti per la istituzione di parchi e riserve naturali ed archeologiche e di aree di tutela paesaggistica - Ambiti per istituzione di parchi e riserve naturali regionali: n. 18 Colli Euganei (Istituito con L.R., , n 38) (art. 33 N.T.); Tav. 10 Valenze storico, culturali e paesaggistiche ambientali : - Vincolo idrogeologico: area del Monte Merlo (R.D.L. 30 dicembre 1923, n. 3267); - Zone boscate (Vincolo paesaggistico ex L.431/1985) (art. 19 N.T.). Si riportano alcune indicazioni delle N.T. di Piano relativamente agli ambiti sopra elencati: art. 19 Direttive per la tutela delle risorse naturalistico-ambientali: La Regione nel redigere i Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 42

45 Piani di Area e/o Piani di Settore, le Province e i Comuni nel predisporre i Piani territoriali e urbanistici di rispettiva competenza che interessino i sopraccitati ambiti di valore naturalistico, ambientale e paesaggistico, orientano la propria azione verso obiettivi di salvaguardia, tutela, ripristino e valorizzazione delle risorse che caratterizzano gli ambiti stessi. art. 23 Direttive per il territorio agricolo: per gli ambiti ad eterogenea integrità del territorio agricolo, gli strumenti subordinati debbono essere particolarmente attenti ai sistemi ambientali, mirati rispetto ai fenomeni in atto, al fine di governarli, preservando per il futuro risorse ed organizzazione territoriale delle zone agricole, predisponendo altresì una suddivisione della zona E (ai sensi del D.M , n. 1444), con particolare riguardo alla sottozona E3 (ai sensi della L.R , n. 24), così come indicato nelle successive direttive a livello comunale da coordinarsi a livello provinciale. Art. 33 Direttive, prescrizioni e vincoli per parchi, riserve naturali e aree di tutela paesaggistica regionali: Fatto salvo quanto disposto dall'art.6 ultimo comma della L.R , n. 40 in ogni singolo ambito sono applicate le Norme specifiche di tutela di cui al Titolo VII [ ]. Titolo VII Norme specifiche di tutela: per l Ambito 18 Colli Euganei Sono vigenti le disposizioni della L.R. 10 ottobre 1989, n. 38 Norme per l'istituzione del parco regionale dei Colli Euganei. Il P.A.T. riporta negli elaborati cartografici gli ambiti delimitati dal P.T.R.C. e risulta coerente con le indicazioni contenute delle N.T.. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 43

46 Figura 2.3 Ambiti e tutele definite dal PTRC vigente nel territorio comunale di Cervarese Santa Croce (elaborazione Bioprogramm) B Nuovo Piano Territoriale Regionale di Coordinamento adottato La Regione Veneto ha avviato il processo di aggiornamento del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC adottato con DGR n. 372 del 17/02/09 pubblicato sul BUR n. 22 del 13/03/09), come riformulazione dello strumento generale relativo all'assetto del territorio veneto, in linea con il nuovo quadro programmatico previsto dal Programma Regionale di Sviluppo (PRS) e in conformità con le nuove disposizioni introdotte con il Codice dei beni culturali e del paesaggio (D.Lgs. 42/04). Il "Documento preliminare al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento" è stato adottato Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 44

47 con DGR n del 7 agosto 2007 e pubblicato nel supplemento al BUR n. 86 del 2/10/2007. In base alla consultazione della cartografia allegata al P.T.R.C. si evince che nel territorio comunale di Cervarese Santa Croce ricadono i seguenti ambiti: Tav 1.a Uso del suolo : - Area agropolitana (art. 9 N.T.);; - Area ad elevata utilizzazione agricola (art. 10 N.T.);; - Tessuto urbanizzato; - Foresta ad alto valore naturalistico: una parte delle zone boscate che colonizzano Monte Merlo (art. 12 N.T.). Tav 1.b Uso del suolo-acque : - Corso d acqua significativo: il Fiume Bacchiglione (art. 16 N.T.); - Aree di maggiore pericolosità idraulica (art. 20 N.T.); - Area sottoposta a vincolo idrogeologico (art. 19 N.T.). Tav 2 Biodiversità : - Diversità dello spazio agrario medio alta e medio bassa (art. 7 N.T.); - Corridoio ecologico: il Fiume Bacchiglione e la fascia agricola compresa tra l abitato di B.go Selgaro e di Montemerlo (art. 25 N.T.);; - Parco: il Parco Regionale dei Colli Euganei (art. 24 N.T.);. Tav 9. Sistema del territorio rurale e della rete ecologica ambito n. 33 Bassa-Colli-Adige : - Area nucleo: parte del sito Natura 2000 SIC/ZPS IT e del Parco Colli Euganei ricadenti all interno dei confini comunali (art. 24 N.T.); - Corridoio ecologico: il Fiume Bacchiglione, la fascia agricola compresa tra l abitato di B.go Selgaro e di Montemerlo (art. 25 N.T.);; - Area ad elevata utilizzazione agricola (art. 10N.T.); - Aree agropolitane in pianura (art. 9 N.T.);. Si riportano le indicazioni dell art. 12 delle N.T. relativamente alle Foreste e spazi aperti ad alto valore naturalistico : 1. Le foreste ad alto valore naturalistico assolvono a finalità idrogeologiche, ambientali, paesaggistiche e socio economiche. 2. La Regione incentiva il ripristino degli spazi aperti e infraperti afferenti a zone boscate e la conservazione degli ambienti seminaturali quali prati, ex-coltivi, pascoli di media e alta Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 45

48 montagna, al fine di garantire la biodiversità e la manutenzione del territorio attraverso una gestione tradizionale a salvaguardia delle caratteristiche storiche del paesaggio agro - forestale. 3. Le attività selvicolturali condotte secondo i principi della gestione forestale sostenibile, con particolare riferimento ai territori classificati montani, costituiscono fattore indispensabile di sviluppo del settore forestale e di miglioramento delle condizioni economiche e sociali delle popolazioni locali. 4. Nelle aree protette e nei Siti della Rete Natura 2000, limitatamente alla necessità di garantire la sicurezza, l incolumità pubblica, la stabilità dei versanti e la realizzazione di interventi localizzati di consolidamento della sede stradale, è ammessa l asfaltatura delle strade silvopastorali; sono sempre ammessi altri interventi di consolidamento della sede stradale, attuati con tecniche a basso impatto ambientale o afferenti a metodiche ascrivibili all ingegneria naturalistica. Il nuovo P.T.R.C. risulta adottato pertanto non risulta ancora vigente. Il P.A.T. tuttavia risulta comunque coerente con le indicazioni contenute delle N.T.. Si riporta inoltre quanto disposto dall art. 72 delle N.T. in merito ai piani ambientali: In attesa della disciplina dei beni paesaggistici di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, per gli ambiti di cui all allegata tavola PTRC 1992, recante la ricognizione dello stato di attuazione della Tav. 9 del PTRC 1992, valgono le seguenti disposizioni: a) gli ambiti già attuati sono soggetti alle specifiche normative dettate dai vigenti Piani Ambientali dei parchi e delle aree protette di interesse locale nonché dei Piani d Area; [ ]. Si riporta, inoltre, un estratto degli Obiettivi e indirizzi di qualità paesaggistica contenute nell Atlante ricognitivo degli ambiti di paesaggio, allegato al P.T.R.C. 2009, per l Ambito di paesaggio n BASSA PIANURA TRA I COLLI E L ADIGE 35. Qualità dei paesaggi di cava e delle discariche 35a. Migliorare la qualità paesaggistica ed ambientale delle cave e delle discariche durante la loro lavorazione. 35b. Promuovere la realizzazione di interventi di mitigazione e compensazione degli impatti ambientali e paesaggistici. 35c. Prevedere azioni di coordinamento della ricomposizione paesaggistica dei siti interessati da cave dimesse e discariche esaurite, come occasione di riqualificazione e riuso del territorio, di integrazione della rete ecologica e fruizione didattico-naturalistica. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 46

49 Tabella 2.7 Estratto Tav. 1a P.T.C.R. adottato (in blu i confini comunali) Tabella 2.8 Estratto Tav. 1b P.T.C.R. adottato (in blu i confini comunali) Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 47

50 Tabella 2.9 Estratto Tav. 2 P.T.C.R. adottato (in blu i confini comunali) Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 48

51 Tabella 2.10 Estratto Tav P.T.C.R. adottato (in blu i confini comunali) C Piano Ambientale Parco Regionale dei Colli Euganei (P.A.) L Ente Parco Colli Euganei è dotato del Piano Ambientale approvato con D.C.R. n. 74 del 07/10/1998. In base alla consultazione della cartografia allegata al P.A. si evince che la parte di Parco Regionale che ricade nel territorio comunale di Cervarese Santa Croce è interessata dai seguenti ambiti: - PR Zone di protezione agro-forestale (art. 14 N.T.); - PA Zone di promozione agricola (art. 15 N.T.); - UC Zone di urbanizzazione controllata (art. 16 N.T.); - Fasce di mitigazione e protezione (art. 26, c ; art. 4, c. 2) Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 49

52 - Aree attrezzate (art. 28, c. 6b) - Paesaggi agrari (art. 33, c. 1-4) - Intorni delle emergenze architettoniche (art. 33, c. 2) - Alberature esistenti e da integrare (art. 27, c. 3b; art. 4, c.2) - Siti estrattivi: n e 53 (art. 20 N.T.); - Ambiti per la perimetrazione dei nuclei, centri storici e delle aree di pertinenza (art. 31, c. 1-2) - Edilizia rurale sparsa di interesse storico (art. 31, c.4) - Emergenze architettoniche (art. 32, c. 1a) - Progetto di intervento unitario: n. 1 (art. 36 N.T.); Estratto Norme Tecniche del Piano Ambientale: art Zone di protezione agro-forestale: 1. Gli indirizzi sono orientati a sostenere il mantenimento delle forme colturali tradizionali, con particolare riferimento ai vigneti, agli oliveti, ai castagneti, alla regimazione del ceduo e alle altre piante da frutto, a tesaurizzare le risorse idriche disponibili, ad agevolare le pratiche agro-forestali più opportune ai fini di cui sopra, a migliorare la qualità e la leggibilità del paesaggio agrario. 2. (I) Gli usi e le attività sono quelli agricoli (UA); sono ammessi gli usi abitativi (UU) e le attività ricettive, turistiche e del tempo libero (US3) purché compatibili con le finalità di cui al comma 1. [ ] Articolo 15 Zone di promozione agricola: 1. Gli indirizzi sono orientati a sostenere lo sviluppo della agricoltura con la piena e razionale utilizzazione delle risorse e delle potenzialità ambientali, favorendo nel contempo le azioni che riducono gli impatti ambientali negativi. A tal fine l'ente è impegnato ad utilizzare nelle forme più ampie e articolate gli incentivi economici e gli strumenti di sostegno previsti da disposizioni comunitarie, nazionali o regionali, e ad indirizzare e coordinare i programmi di servizi e di infrastrutturazione per l'agricoltura di enti di settore pubblici e privati. 2.(I) Gli usi e le attività sono quelli agricoli (UA); sono ammessi gli usi abitativi (UU) e le attività ricettive, turistiche e del tempo libero (US3).[ ] art Progetto di intervento unitario n. 1.(I) Cava di Monte Merlo, in cui va previsto il recupero dell'invaso per la realizzazione di un complesso integrato, con una area di sosta attrezzata per la fruizione del Parco, alcune modeste strutture ricettive, la sistemazione a verde degli spazi di pertinenza, le connessioni con il sistema dei percorsi ed in particolare con la Porta di Villa Lugli. Il P.A.T. riporta negli elaborati cartografici gli ambiti delimitati dal P.A. e risulta coerente con le indicazioni contenute delle N.T.. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 50

53 Figura 2.4 Estratto P.A. Parco Regionale Colli Euganei (in blu i confini comunali) Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 51

54 2.4.5.D Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Padova (P.T.C.P.) Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P.) della Provincia di Padova è stato approvato con Deliberazione di Giunta Regionale n del 29/12/2009, pubblicata sul B.U.R. n.14 del 16/02/2010). In data 22/09/2011, con Deliberazione n. 55 il Consiglio Provinciale ha preso atto della versione definitiva del Piano. Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (P.T.C.P) della Provincia di Padova è lo strumento di programmazione e pianificazione territoriale generale della Provincia con valenza di piano paesistico-ambientale. Esso definisce direttive ed indirizzi, indica le linee strategiche per il razionale sviluppo del territorio dei comuni riconoscendo la loro piena autonomia nella gestione delle funzioni locali, secondo i principi di sussidiarietà e cooperazione. In base alla consultazione della cartografia allegata al P.T.C.P. che il territorio comunale di Cervarese Santa Croce è interessata dai seguenti ambiti: Tav. 1 sud - Carta dei vincoli e della pianificazione territoriale : gli stessi vincoli riportati nella Tavola Vincoli del P.A.T. Tav. 2 sud Carta di sintesi, sensibilità del suolo : la maggior parte del territorio comunale è classificato come poco sensibile. L area del Monte Merlo è classificata come non sensibile. Tav. 3 b sud Sistema ambientale : - Matrici naturali primarie - aree nucleo (QUADRO C) (art. 19 A N.T.): costituito dal Parco Regionale Colli Euganei; - Zone di ammortizzazione o transizione (QUADRO C) costituito dal Fiume Bacchiglione ed una fascia perifluviale (art. 19 B N.T.); - Corridoi ecologici principali (QUADRO C) (art. 19 C N.T.): costituiti dai corsi d acqua principali del territorio comunale; - Zone boscate con vincolo paesaggistico (art. 18 M N.T.). Tav. 4 sud Sistema insediativo, infrastrutturale : - Ambito/sistema nel quale favorire l agglomerazione urbana su poli consolidati, potenziamento della rete dei servizi alla popolazione di rango superiore e delle aree per insediamenti produttivi (artt. 28 e 29); - Contesti figurativi di ville o di edifici di pregio architettonico (art. 26 F N.T.); - Pertinenze scoperte da tutelare (art. 26 D N.T.); Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 52

55 - Ville venete; - Complessi ed edifici di pregio architettonico di interesse provinciale e relative pertinenze (SF - Sistema delle città murate, manufatti difensivi e siti fortificati; SM - Sistema mussale) (art. 26 C e 26 D). Tav. 5 sud Sistema del paesaggio : - Paesaggi da rigenerare (art. 24 N.T.): R2 - Paesaggio fluviale; R 3 - paesaggio collinare Euganeo; - Ambiti di pregio paesaggistico da tutelare e paesaggi storici (QUADRO B) (art. 22 A): Il Fiume Bacchiglione e l ambito collinare dei Colli Euganei; - Land markers (art. 22 B N.T.): n Parco di villa Pacchierotti Sacerdot i, Cervarese S. Croce, loc. Montemerlo. - Individuazione di areali con tipologie architettoniche ricorrenti art. 23A. Il P.A.T. risulta coerente con le indicazioni contenute delle N.T.. del P.T.C.P. della Provincia di Padova. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 53

56 Tabella 2.11 Estratto Tav. 2bis - b P.T.C.P. approvato Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 54

57 Tabella 2.12 Estratto Tav. 3b P.T.C.P. approvato Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 55

58 2.4.5.E Piano di Assetto Territoriale Intercomunale (P.A.T.I.) Il P.A.T.I. dell area dei Colli Euganei, di cui fa parte il Comune di Cervarese Santa Croce, è a tutt oggi in fase di elaborazione F Piano Regolatore Generale del Comune di Cervarese Santa Croce Ai sensi del comma 5, art. 48 della L.R. 11/2004, con l entrata in vigore del Piano di Assetto del Territorio, il Piano Regolatore generale (PRG) acquisisce il valore e l efficacia di Piano degli Interventi per le parti coerenti con il PAT, con particolare riferimento alla disciplina e alla regolamentazione dell urbanizzazione consolidata esistente e di quella programmata. In conformità a quanto previsto agli artt. 17 e 18 della Legge Regionale, l attuazione delle previsioni del PAT avviene attraverso il PI (piano degli interventi) in coerenza e continuità con le linee strategiche del PAT e degli strumenti di governo di livello superiore o intercomunale. Per l approvazione di progetti di opere pubbliche in variante al PRG e al PAT si fa riferimento alla normativa nazionale e regionale specifica e vigente. Il Comune di Cervarese Santa Croce è dotato di P.R.G., oggetto negli anni di varianti parziali. L ultima variante parziale è stata adottata con D.C.C. n. 4 del 09/02/2012. Nella Tavola 2 A 2 del P.A.T. di Cervarese è rappresentato lo stato di attuazione del P.R.G. vigente. Per l area del territorio che ricade entro i confini del SIC/ZPS IT si individuano le seguenti aree (vedi figura 2.5): - Area di urbanizzazione consolidata; - Area a servizi; - Area programmata a servizi. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 56

59 Figura Estratto Tav. 2A 2 P.A.T. Cervarese Santa Croce Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 57

60 2.4.6 Uso delle risorse naturali Il P.A.T. prevede delle Linee preferenziali di sviluppo insediativi e/o produttivo (Tav. B4) ove è possibile realizzare nuove linee di espansione. Per tali aree sarà il P.I. a definire l effettiva localizzazione, destinazioni d uso ed indici edilizi. Il P.A.T. pone del Limiti spaziali alla nuova edificazione che sono i limiti fisici per i nuovi insediamenti. Le Aree ad urbanizzazione consolidata (art N.T.) comprendono la parte di territorio comunale già costruita ed i contesti territoriali di completamento sia residenziale che produttivi-commerciali-direzionali, all interno dei quali sono sempre possibili nuovi interventi di costruzione ed ampliamento degli edifici esistenti. Il P.I. stabilisce per queste aree le destinazioni urbanistiche delle singole aree, parametri edificatori e gli interventi sempre possibili. Il P.A.T individua inoltre le aree ad Urbanizzazione produttiva programmata e ad Urbanizzazione residenziale programmata (art N.T.), che rappresentano la zone rappresentano le zone di espansione del PRG vigente assoggettate a strumento urbanistico attuativo e non ancora convenzionate alla data di adozione del PAT, nonché quelle ricomprese in programmi urbanistici che alla stessa data non risultino ancora attuati. Le linee preferenziali di sviluppo sono state individuate in adiacenza alle aree ad urbanizzazione programmata. Le nuove edificazioni, programmate o da programmare, comporteranno consumo di suolo attualmente libero da insediamenti. Le aree interessate sono, allo stato attuale, prevalentemente rappresentate da suolo ad uso agricolo. Gli interventi coinvolgono soprattutto ambiti occupati da seminativi ed, in misura nettamente inferiore, da incolti e filari. Nessuna delle Linee preferenziali si sviluppo o degli aree di urbanizzazione consolidata o programmata è localizzata all interno del sito SIC/ZPS. In adiacenza al sito Natura 2000, ai piedi del Monte Merlo lato Nord-Est ed Est sono localizzati: il centro abitato di Montemerlo, che il P.A.T. individua tra le Aree ad urbanizzazione consolidata e uno degli Ambiti di edificazione diffusa. Al confine Sud-Ovest del territorio comunale, in adiacenza al perimetro del sito SIC/ZPS è individuata una area di Consolidamento e riqualificazione della aree produttive. Tutte le aree libere all interno di questi ambiti sono attualmente occupate da incolti. All interno del SIC/ZPS è invece individuato uno degli Ambiti di edificazione diffusa (art N.T.) ove però si gli obbiettivi da perseguire con il P.I. sono volti a contenere al massimo il consumo di suolo [ ] gli eventuali interventi di nuova edificazione, ristrutturazione, ricostruzione e ampliamento devono perseguire il miglioramento del contesto dell insediamento mediante il recupero, riuso, ristrutturazione edilizia e urbanistica, con particolare riguardo alle aree già interessate da attività dismesse e devono essere indirizzati prevalentemente alle esigenze abitative di ordine famigliare con la previsione di delimitati e puntuali interventi di nuova edificazione ad uso residenziale, da attuare mediante tipologie edilizie appropriate al Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 58

61 contesto agricolo circostante, nel rispetto dei parametri di dimensionamento dei singoli A.T.O.. Non è possibile prevedere, in sede di valutazione del P.A.T. quale sarà il consumo effettivo di suolo legato alla edificazione diffusa. La S.A.U. trasformabile calcolata per il P.A.T. è di mq (art N.T.). Si riporta di seguito il dimensionamento dello scenario di sviluppo al 2020 per i 3 A.T.O. nei quali il P.A.T. suddivide il territorio comunale, che prevede una crescita complessiva di nuovi abitanti, ove sono ricompresi i 318 abitanti ancora insediabili nella capacità residua del PRG vigente. Tabella 2.13 Carico insediativo aggiuntivo per singolo A.T.O. previsto dal P.A.T. rispetto al P.R.G. vigente A.T.O. 1 A.T.O. 2 A.T.O. 3 TOTALE Carico insediativo residuo P.R.G. Carico insediativi aggiuntivo residenziale Carico insediativi aggiuntivo commerciale Carico insediativi aggiuntivo direzionale Carico insediativi aggiuntivo produttivo mc mc mc mc mc mq mq mq mq mq (N.T.) mq (N.T.) Standard urbanistici 30 mq/abitante 30 mq/abitante 30 mq/abitante - Abitanti teorici n. 221 n. 231 n. 401 n. 854 Totale aree per servizi mq mq mq mq Alterazioni dirette e indirette sulle componenti ambientali Le alterazioni delle componenti ambientali che le scelte di Piano possono generare vengono definite in base alle possibili interferenze date dai seguenti elementi, determinati dalle competenze del P.A.T.. in ambito territoriale: - Funzione delle azioni definita dalle Norme Tecniche di Piano; - Localizzazione delle azioni determinata dalla cartografia specifica allegata al Piano; - Direttive e prescrizioni di piano per le azioni contenuti nelle Norme Tecniche. Nella tabella che segue vengono esposte le considerazioni sugli effetti delle azioni di piano di competenza del P.A.T. così come individuate nella Tabella 2.1, sulle singole componenti ambientali: atmosfera, suolo e sottosuolo, acque superficiali, acque sotterranee, fauna flora ed ecosistemi e sul paesaggio. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 59

62 Tabella Individuazione degli impatti derivanti dalle azioni di Piano sulle componenti ambientali (sigla pos. se impatti positvi, sigla neg. se impatti negativi) CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI TITOLO SECONDO: VINCOLI, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E FASCE DI RISPETTO Articolo 5 Vincoli culturali, paesaggistici, ambientali e geologici 5.1 Vincoli sui beni culturali (D. Lgs. 42/2004 artt. 10 e 12) (P) - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T 5.2 Vincoli paesaggistici (D. Lgs. n 42/04 artt. 136 e 142) - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Corsi d acqua (D. Lgs. n 42/04 - art. 142, lettera c) Indicazioni per i P.I. - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Zone di interesse archeologico (D. Lgs. n. 42/04 art. 142, lettera m art. 27 NTA del P.T.R.C.) - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Aree sottoposte a vincolo di uso civico (D. Lgs. n 42/04 art. 142, - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 60

63 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI lettera h) non sono pertanto di competenza del P.A.T 5.3 Vincolo sismico (O.P.C.M. n 3274/2003) (P) - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T 5.4 Vincoli derivanti da pianificazione di livello superiore - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Centri storici (art. 24 del P.T.R.C.) (D); (P) - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Ambiti naturalistici di livello regionale (art. 19 del P.T.R.C.) (D) I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Aree a pericolosità idraulica e idrogeologica identificate dal PAI (L. 267/98 L. 365/00) (P) - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Siti di interesse comunitario (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.) Indicazioni per i P.I. - I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T 5.5 Elementi generatori di vincolo, fasce di rispetto e zone di tutela Fasce di rispetto (P) X pos pos Impatti positivi su tutela risorsa idrica e consumo di suolo per vincoli di Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 61

64 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI inedificabilità Depuratori (P) X pos pos Impatti positivi su tutela risorsa idrica e consumo di suolo per vincoli di inedificabilità Cimiteri (R.D n 1265 e s.m.i.) (P) X Elettrodotti (D); (P) X Impianti di telecomunicazione (P) X pos Norme specifiche a tutela del paesaggio Elementi idrologici X Fiumi, torrenti e canali (L.R. 11/2004 art. 41, lettera g) Indicazioni per i P.I. X pos pos pos Tutela dei corpi idrici e cenosi legate a questi ecosistemi Scoli e altri corsi d acqua minori X pos pos pos Tutela dei corpi idrici e cenosi legate a questi ecosistemi Strade di interesse comunale e sovracomunale esistenti (P) X pos Previste mitigazioni ambientali a tutela atmosfera e rumore Allevamenti (D); (P); (V) TITOLO TERZO INVARIANTI O AREE A BASSA TRASFORMABILITA Articolo 6 Invarianti o aree a bassa trasformabilità. 6.1 Invarianti di natura geologica X pos pos pos pos pos pos X Impatti positivi anche su emissione odori (componente atmosfera) per previsti miglioramenti impianti La cartografia non evidenzia tali invarianti nel territorio comunale 6.2 Invarianti di natura (D) X pos pos pos Tutela di land makers, aree golenali, Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 62

65 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI paesaggistico-ambientale 6.3 Invarianti di natura storicomonumentale e architettonica Indicazioni per i P.I. corsi d acqua, siepi e filari, aree umide X pos Tutela peasaggio antropico 6.4 Invarianti di natura agricolo produttiva X pos pos pos Finalità di conservazione della biodiversità, mantenimento siepi, limitazione alla trasformazione della aree agricole (ridurre consumo di suolo) TITOLO QUARTO FRAGILITA Articolo 7 - Compatibilità geologica e penalità ai fini edificatori Contenuti articolo Indicazioni per i P.I. Compete nza P.A.T. 7.1 Aree idonee (P) date dalla V.C.I. X pos /neg Consentiti interventi edilizi con consumo di suolo, ma indicazioni su studi specifici a tutela della componente idrogeologica 7.2 Aree idonee a condizione (P) date dalla V.C.I. X pos /neg pos Consentiti interventi edilizi con consumo di suolo, ma indicazioni su studi specifici a tutela della componente geognostica ed idrogeologica Aree a condizione legata a problematiche di tipo idrogeologico (sigla PE e ID) (P) date dalla V.C.I. X pos /neg pos /neg Consentiti interventi edilizi con consumo di suolo, rischi legati alla presenza di falda sub-affiorante ma indicazioni su studi specifici a tutela della componente idrogeologica Idoneità a condizione legata alle condizioni idrauliche (sigla ES) (P) date dalla V.C.I. X pos /neg Indicazioni per contenimento del rischio idrogeologico Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 63

66 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI Idoneità legata alla scarsa capacità portante dei terreni (sigla CP) (P) date dalla V.C.I. X pos /neg Rischio legato alle condizioni del terreno ma indicazioni geognostiche di dettaglio Idoneità a condizione: cave dimesse (P) date dalla V.C.I. X pos pos pos Impatti positivi per cessazione sfruttamento cave e per ripristini previsti 7.3 Aree non idonee (P) date dalla V.C.I. X pos Impattti positivi per prevenzione consumo suolo Cave attive X Aree di salvaguardia e vincoli di paleoalvei ancora esistenti (P) date dalla V.C.I. X pos pos pos Non sono consentivi interventi di alterazione morfologica delle aree o nuove edificazioni: impatti positivi su suolo, ecosistemi e paesaggio Articolo 8 - Aree soggette a dissesto idrogeologico. 8.1 Norme e prescrizioni generali di manutenzione e salvaguardia (P) X pos pos pos pos Impatti positivi su riduzione del rischio idraulico. Tutela ecosistemi, paesaggio e acque superficiali. 8.2 Aree esondabili o a ristagno idrico (sigla ES) X 8.3 Aree a rischio idraulico e idrogeologico in riferimento al P.A.I. (P) X pos pos pos Impatti positivi su riduzione del rischio idraulico ed idrogeologico. Tutela ecosistemi, paesaggio e acque superficiali. 8.4 Terreni poco permeabili (sigla PE) (P) date dalla V.C.I X pos /neg Inteventi urbanistici previsti, ma indicazioni sul non peggioramento capacità filtrante del terreno. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 64

67 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI 8.5 Aree con profondità falda freatica compresa tra 0 e 1 da p.c. (sigla ID) X neg pos pos /neg Interventi urbanistici possibili ma Indicazioni su tutela falda sotterranea e acque superficiali 8.6 Aree con scarsa capacità portante (sigla CP) X neg Interventi urbanistici possibili Articolo 9 - Zone di tutela (L.R. n 11/04 art. 41). 9.1 Golene - pos pos pos pos 9.2 Corsi d acqua e specchi lacuali TITOLO QUINTO TRASFORMABILITA Articolo 10 Organizzazione del territorio comunale. - pos pos pos Impatti positivi su acque superficiali anche per prescrizione del rispetto DMV 10.1 Ambiti territoriali omogenei X 10.2 Classificazione del territorio X Aree di urbanizzazione consolidata (D) X neg Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero. L inserimento in un contesto già densamente urbanizzato minimizza gli impatti sulle altre componenti ambientali Ambiti di edificazione diffusa Indicazioni per i P.I. X neg neg neg Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero, con conseguenze anche sulla disponibilità di habitat per cenosi animali e impatti sulla percezione del paesaggio. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 65

68 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI Aree di urbanizzazione programmata Indicazioni per i P.I. X neg neg neg Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero, con conseguenze anche sulla disponibilità di habitat per cenosi animali e impatti sulla percezione del paesaggio Aree da riqualificare (D): (P) X pos pos Impatti positivi sul paesaggio e sul consumo di suolo se previste demolizioni Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo (D) X neg neg neg Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero. L inserimento in un contesto già densamente urbanizzato minimizza gli impatti sulle altre componenti ambientali Progetti speciali (D): (P) Zona agricola Indicazioni per i P.I. X neg pos X pos/neg pos pos I progetti speciali includono anche l occupazione di aree attualmente libere o la riorganizzazione di aree urbanisticamente incoerenti, ma sono volti alla riorganizzazione delle strutture esistenti con miglioramenti anche dal punto di vista percettivo dei luoghi Il pat pone obiettivi di tutela ambientale e riqualificaizone del territorio agrario. Sono ammessi solo interventi edilizi in funzione dell attività agricola 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Indicazioni per i P.I. X neg neg neg La trasformazione di aree agricole in aree a diversa destinazione comporta possibile consumo di suolo e interferenze con ecosistemi e paesaggio 10.4 Limiti fisici alla nuova Indicazioni per X pos pos I limiti inducono impatti ambentali positivi Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 66

69 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI edificazione i P.I. perché mirano a contenere il consumo di suolo ed ecosistemi 10.5 Opere incongrue ed elementi di degrado (D): (P) X pos La riqualificazione degli elementi incongrui induce impatti positivi sul paesaggio Articolo 11 Norme specifiche per il sistema produttivo-commercialedirezionale Z.T.O. D 11.1 Norme di carattere generale Indicazioni per i P.I Azioni strategiche Disposizioni generali Indicazioni per i P.I. neg X pos pos pos Superficie di area trasformabile per ZTO di tipo D è di mq (dato N.T.) a cui si sommano le previsioni del P.R.G. vigente Obiettivi di tutela ambientale, riuso acque, compensazione di CO Attività produttive/commerciali in zona impropria Indicazioni per i P.I. X neg neg Possibilità di ampliamento puà avere impatti sul consumo di suolo con conseguenze anche sulla disponibilità di habitat per cenosi animali Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT (P) pos neg pos pos neg pos/neg Possibilità di ampliamento puà avere impatti sul consumo di suolo e riduzione habitat disponibile per cenosi florofaunistiche. Impatti su percezione luoghi ma prescrizioni ambientali tutela risorsa idrica, riduzione inquinamento, mitigazione paesaggistica Articolo 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale Indicazioni per i P.I. X pos neg Impatti positivi socio-economici. Si privilegia il riuso edifici esistenti, minimizzando il consumo di suolo. con Tuttavia il possibile consumo di suolo Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 67

70 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI può avere conseguenze anche sulla disponibilità di habitat per cenosi faunistiche. Articolo 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale. (D): (P) X neg neg pos/neg Consumo di suolo per nuove infrastrutture, aumento frammentazione, ma mitigaizone paesaggistica Articolo 14 Percorsi storicoambientali di interesse comunale e sovracomunale (P) X Impatti positivi socio-economici. Articolo 15 - Valori e tutele 15.1 Valori e tutele culturali X Edifici e complessi Monumentali, Ville Venete ed altri immobili di interesse storicoarchitettonico e culturale di rilievo sovracomunale Indicazioni per i P.I. X pos Tutela beni storico/culturali. Impatti positivi paesaggio antropico Contesti figurativi dei complessi monumentali, delle Ville venete ed altri immobili di interesse storico-architettonico e culturale di rilievo sovracomunale Indicazioni per i P.I. X pos Tutela beni storico/culturali. Impatti positivi paesaggio antropico Interventi su edifici e complessi monumentali, delle Ville venete ed altri immobili di interesse storico-architettonico e culturale di rilievo comunale e sovracomunale Indicazioni per i P.I. X Interventi di manutenzione ordinaria X pos Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico Interventi di manutenzione X pos Indicazioni delle N.T. inducono impatti Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 68

71 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI straordinaria positivi paesaggio antropico Interventi di restauro e risanamento conservativo Indicazioni per i P.I. X pos Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico Interventi di ristrutturazione edilizia di tipo A X pos Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico Interventi di ristrutturazione edilizia di tipo B X pos Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico 15.2 Valori e tutele naturali Rete ecologica Indicazioni per i P.I. - pos pos pos Agevolazioni per realizzazione siepi, fasce tampone, macchie boscate. Creazione zone filtro a tutela corpi idrici a Aree nucleo (core areas) b Ambiti di connessione naturalistica Indicazioni per i P.I. - pos pos pos Indicazioni per i P.I. - pos pos pos Previsione interventi in sede di P.I. per tutela corpi idrici, incremento patrimonio arboreo-arbustivo Previsione interventi in sede di P.I. per tutela corpi idrici, incremento patrimonio arboreo-arbustivo c Corridoi ecologici principali d Corridoi ecologici secondari Barriere infrastrutturali (e opere di mitigazione collegate) Articolo 16 Sostenibilità Indicazioni per i P.I. Indicazioni per i P.I. (P) - pos pos pos Tutela blueways e creazione greeways - pos pos pos Tutela blueways e creazione greeways X pos pos pos Previsione interventi di mitigazione dell effetto barriera da infrastrutture 16.1 Sostenibilità ambientale delle infrastrutture e delle installazioni X pos pos Contenimento impatti da infrastrutture e inquinamento luminoso Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 69

72 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI 16.2 Sostenibilità ambientale degli edifici X pos Incentivi risparmio energetico e uso fonti rinnovabili Interventi di edilizia sostenibile e linee guida X a Efficienza energetica Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - pos Riduzione consumo energia (impatti positivi componente socio-economica) b Comfort estivo Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - pos Riduzione consumo energia (impatti positivi componente socio-economica) c Risparmio idrico Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - pos Riduzione consumi idrici d Utilizzo di materiali bioecologici Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - pos pos pos pos Incentivi uso materiali a basso impatto ambientale e Utilizzo del solare termico Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - pos Impatti positivi inquinamento atmosferico per uso energie rinnovabili f Utilizzo di pannelli Si dimanda ad - pos Impatti positivi inquinamento atmosferico Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 70

73 CONTENUTI DELL ARTICOLO: (D): DIRETTIVE (P): PRESCRIZIONI (V): VINCOLI COMPETENZA P.A.T. ATMOSFERA SUOLO E SOTTOSUOLO ACQUE SUPERFICIALI ACQUE SOTTERRANEE FAUNA. FLORA ED ECOSISTEMI PAESAGGIO NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI fotovoltaici un allegato del regolamento edilizio per uso energie rinnovabili g Realizzazione di coperture e terrazzi verdi Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - pos Impatti positivi per riduzione consumi energetici e riduzione inquinamento atmosfera h Recupero delle acque meteoriche Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - pos Risparmio idrico Incentivi Si dimanda ad un allegato del regolamento edilizio - Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 71

74 2.4.8 Identificazione di tutti i piani, progetti o interventi che possono agire congiuntamente Le scelta che discendono dalla pianificazione sovraordinata sono recepite obbligatoriamente nel P.A.T. Tali elementi costituiscono livello conoscitivo di base per le scelte progettuali del P.A.T. al fine di ricondurre a coerenza gli elementi pianificatori locali con la programmazione di area vasta. Si ricorda che il P.A.T.I. dei Colli Euganei, ambito del quale fa parte il territorio di Cervarese Santa Croce, è attualmente di fase di redazione. Si riportano nelle tabella che segue (Tabella 2.15) le prescrizioni delle Vinca degli strumenti sovraordinati, ove disponibili, per ottenere utili indicazioni in merito agli effetti congiunti sulla Rete Natura In Rapporto Ambientale VAS del P.T.C.P. della Provincia di Padova firma del dott.nat. Antonio Mazzetti - contiene l analisi di incidenza del Piano, dando alcune indicazioni per la riduzione delle possibili incidenze del piano. Le conclusioni dello screening di incidenza riportano quanto segue: [ ] Va comunque rilevato che la realizzazione di numerose infrastrutture viarie, accolte e programmate, ma non precisamente definite dal P.T.C.P., comporterà una serie di interferenze, se non direttamente con gli ambiti più preziosi SIC/ZPS, almeno con la Rete Ecologica di Connessione Provinciale. Tali opere di aggiornamento e completamento infrastrutturale, danno però l'opportunità al P.T.C.P. di coordinare e indirizzare tutta una serie di Programmi volti all'incremento, ripristino e alla deframmentazione dell'attuale Rete Ecologica di Connessione Provinciale. Tali Programmi Ambientali, certamente innovativi nell'ambito della pianificazione delle risorse territoriali, potranno rappresentare almeno una parte delle prevedibili opere di Compensazione Ambientale che, affiancandosi a quelle di Mitigazione proprie di ogni Progetto, porteranno nel giro di non molti anni ad un sensibile miglioramento dell'attuale Rete di Connessione Ecologica, bisognosa di sostanziali incrementi soprattutto nei settori centro e meridionali del territorio provinciale. Le conclusioni della Vinca del P.T.R.C. adottato (2009) a firma del dott.for. Francesco De Mori riportano quanto segue: dall analisi emerge complessivamente che, attuate le Indicazioni Metodologiche, le Norme di P.T.R.C. non determinano incidenze significative negative sugli habitat e sulle specie della rete ecologica europea Natura Si riportano alcune indicazioni metodologiche contenute nel documento, che possono avere attinenza con il territorio comunale di Cervarese Santa Croce: Tabella 2.15 Indicazioni vinca pianificazione sovraordinata SCENARIO PROGRAMMATICO PTCP 2009 POLITICHE INSEDIATIVE INDICAZIONI METODOLOGICHE ANALISI DI INCIDENZA In tutti i casi per ogni singolo progetto di potenziamento, qualificazione o nuova individuazione di aree produttive, una volta che saranno precisati a livello di pianificazione concertata in Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 72

75 ambito del PATI di riferimento, l'esatta collocazione spaziale, le superfici interessate, la qualità delle produzioni da avviare ed i nuovi volumi previsti, si dovrà attivare le procedure di VIA e/o di VAS, al cui interno troverà collocazione anche la specifica Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.), secondo quanto previsto dalla Normativa vigente per quanto riguarda l salvaguardia della biodiversità. Essendo in molti casi presumibile che le Attività di Progetto nel corso della loro realizzazione e gestione comportino interferenza con habitat o con la rete di connettività ecologica presente sul territorio, si dovranno comunque predisporre precise Opere di Mitigazione ambientale e, nel caso queste fossero non sufficientemente remunerative per gli equilibri ambientali, anche Misure di Compensazione, all'interno delle quali potranno trovare opportuna collocazione anche Programmi di Deframmentazione o di incremento e ripristino di corridoi ecologici di connessione. ARTICOLO PTRC ADOTTATO 2009 ARTICOLO 7 Aree rurali ARTICOLO 9 Aree agropolitane ARTICOLO 12 Foreste e spazi aperti ad alto valore naturalistico (interessa una parte delle zone boscate del Monte Merlo): ARTICOLO 10 Aree ad elevata utilizzazione agricola ARTICOLO 16 Risorse idriche (corso d acqua significativo: Fiume Bacchiglione) ARTICOLO 19 Aree sottoposte a vincolo idrogeologico ARTICOLO 20 Sicurezza idraulica ARTICOLO 24 Rete Ecologica Regionale (interessa il Parco del Colli Euganei ed il SIC/ZPS IT nella porzione ricadente all interno dei confini comunali) INDICAZIONI METODOLOGICHE VINCA I piani, i progetti e gli interventi indicati nel presente articolo, per tutte le categorie di aree rurali, quando previsto dalla normativa vigente, devono essere sottoposti a specifica Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi dell art. 6 della Direttiva 92/43/CEE. I piani, i progetti e gli interventi, derivanti dall applicazione del presente articolo, devono essere realizzati in conformità a quanto indicato dal P.T.R.C. in materia di Biodiversità e Rete Ecologica La riduzione di superficie forestale all interno di Aree Nucleo, quando non prevista dai Piani di Gestione dei siti Natura 2000, deve essere sottoposta a Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi dell art. 6 della Direttiva 92/43/CEE. I piani, i progetti e gli interventi, derivanti dall applicazione del presente articolo, devono essere realizzati in conformità a quanto indicato dal P.T.R.C. in materia di Biodiversità e Rete Ecologica. I piani, i progetti e gli interventi, derivanti dall applicazione del presente articolo, devono essere realizzati in conformità a quanto indicato dal P.T.R.C. in materia di Biodiversità e Rete Ecologica. I piani, i progetti e gli interventi nelle aree ad elevata utilizzazione agricola, devono mirare al miglioramento e al potenziamento della rete ecologica nel suo insieme ed a ridurre il disturbo alle specie di interesse conservazionistico che frequentano gli ambienti agricoli. I piani, i progetti e gli interventi, derivanti dall applicazione del presente articolo, devono essere realizzati in conformità a quanto indicato dal P.T.R.C. in materia di Biodiversità e Rete Ecologica. I piani, i progetti e gli interventi, derivanti dall applicazione del presente articolo, devono essere realizzati in conformità a quanto indicato dal P.T.R.C. in materia di Biodiversità e Rete Ecologica. I nuovi interventi, opere o attività, comprese le manutenzioni, quando previsto dalla normativa vigente, devono essere sottoposti a specifica Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi dell art. 6 della Direttiva 92/43/CEE. I piani, i progetti e gli interventi, derivanti dall applicazione del presente articolo, devono essere realizzati in conformità a quanto indicato dal P.T.R.C. in materia di Biodiversità e Rete Ecologica. I piani, i progetti e gli interventi nelle Aree Nucleo, devono essere sottoposti a specifica Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi dell art. 6 della Direttiva 92/43/CEE. Nei siti della rete Natura 2000 la pianificazione territoriale, deve recepire le Misure di Conservazione, o prevedere l integrazione con gli eventuali Piani di Gestione. I piani, i progetti e gli interventi all interno delle Aree Nucleo, devono essere monitorati in corso di esecuzione e, nel caso dovessero manifestarsi possibili incidenze significative negative, devono essere sottoposti a specifica valutazione di incidenza ai sensi dell art. 6 della Direttiva 92/43/CEE. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 73

76 ARTICOLO 25 Corridoi Ecologici (interessa il fiume Bacchiglione e una fascia agricola compresa tra l abitato di B.go Selgaro e di Montemerlo) Indicazioni per i comuni contenute nella N.T. del PTRC per Biodiversità e Reti Ecologiche (artt. 24, 25 e 26) Nei Corridoi Ecologici, piani, i progetti e gli interventi, che possono determinare una perturbazione della continuità ecosistemica, spaziale e funzionale, devono essere valutati, preferibilmente, con la metodologia della Valutazione di Incidenza Ambientale ai sensi dell art. 6 della Direttiva 92/43/CEE. Art. 25, c.3 I Comuni individuano le misure volte a minimizzare gli effetti causati dai processi di antropizzazione o trasformazione sui corridoi ecologici, anche prevedendo la realizzazione di strutture predisposte a superare barriere naturali o artificiali al fine di consentire la continuità funzionale dei corridoi. Per la definizione di tali misure i Comuni promuovono attività di studio per l approfondimento e la conoscenza della Rete ecologica. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 74

77 2.5 Fase III: Valutazione della significatività dell incidenza sul sito Definizione dei limiti spaziali e temporali dell analisi Sulla base dei diversi impatti prevedibili sulle componenti ambientali descritti in precedenza, è stata individuata la possibile area di influenza delle azioni di piano. In considerazione delle finalità della valutazione d incidenza ambientale, sono stati presi in considerazione gli effetti degli interventi sulle componenti biotiche dei siti della Rete Natura 2000 interessati dall intervento. La scelta della dimensione spaziale dell analisi è stata effettuata sulla base di considerazioni in merito agli impatti che le azioni di piano possono determinare sulle componenti ambientali, descritti nei paragrafi precedenti (Par ). Vengono considerati in questo paragrafo e nelle trattazioni seguenti, solamente gli impatti negativi sulle componenti ambientali fisiche (viene escluso pertanto il paesaggio). In relazione all estensione spaziale e temporale di ciascun impatto viene determinata l area di influenza e quindi di analisi dello studio. L area di influenza per le componenti biotiche sarà pertanto rappresentata dall area di influenza di maggior estensione spaziale tra quelle individuate nella Tabella 2.1. La finestra temporale considerata è quella dell attuazione del Piano, che ha valenza decennale. E ipotizzabile che di anno in anno si dia attuazione al piano arrivando, solo alla soglia del decimo anno, con la sinergia di tutte le azioni del P.A.T. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 75

78 Tabella 2.16 Definizione dell area di influenza del piano in realzione alla conservazione dei siti Natura 2000 COMPONENTI AMBIENTALI AZIONI DI PIANO POTENZIALMENTE IMPATTANTI (N. ART. N.T.) POTENZIALI IMPATTI AMBIENTALI AREA DI INFLUENZA AZIONI DI PIANO ALL INTERNO DEL SITO NATURA 2000 NELL AREA DI INFLUENZA Atmosfera - Nessun impatto negativo derivante dalle specifiche azioni di piano Acque superficiali - Nessun impatto negativo derivante dalle specifiche azioni di piano Acque sotterranee Aree a condizione legata a problematiche di tipo idrogeologico (sigla PE e ID) 8.5 Aree con profondità falda freatica compresa tra 0 e 1 da p.c. (sigla ID) Rischi inquinamento acque legati alla presenza di falda sub-affiorante in aree ove sono consentiti interventi urbanistici Perimetro degli ambiti o delle strutture individuati nella Tav. B4 del P.A.T. Area PE fascia ai piedi Monte Merlo lato ovest Suolo e sottosuolo 7.1 Aree idonee 7.2 Aree idonee a condizione Aree a condizione legata a problematiche di tipo idrogeologico (sigla PE e ID) Idoneità a condizione legata alle condizioni idrauliche (sigla ES) Idoneità legata alla scarsa capacità portante dei terreni (sigla CP) 8.4 Terreni poco permeabili (sigla PE) 8.5 Aree con profondità falda freatica compresa tra 0 e 1 da p.c. (sigla ID) 8.6 Aree con scarsa capacità portante (sigla CP) Aree di urbanizzazione consolidata Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo Progetti speciali Zona agricola Consentiti interventi edilizi con consumo di suolo Perimetro degli ambiti o delle strutture individuati nella Tav. B4 del P.A.T. Aree idonee (tutte le aree ai piedi del Monte Merlo ad esclusione: dell area della cava di trachite Monte Merlo, di una fascia con larghezza media di 220 m in riva sx dello Scolo Rialto ed una fascia a scarsa permeabilità nella pianura ai piedi del monte (lato ovest);); Aree idonee a condizione (tutte le aree nei confini del SIC/ZPs ad esclusione delle aree idonee e non idonee); Area PE (fascia ai peidi Monte Merlo lato ovest) Area ES (una fascia con larghezza media di 220 m in riva sx dello Scolo Rialto) 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile 11.1 Norme di carattere generale Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 76

79 COMPONENTI AMBIENTALI AZIONI DI PIANO POTENZIALMENTE IMPATTANTI (N. ART. N.T.) POTENZIALI IMPATTI AMBIENTALI AREA DI INFLUENZA AZIONI DI PIANO ALL INTERNO DEL SITO NATURA 2000 NELL AREA DI INFLUENZA Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale. Ecosistemi, flora e fauna Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale. Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero, con conseguenze anche sulla disponibilità di habitat per cenosi floro-faunistiche. La trasformazione di aree agricole in aree a diversa destinazione comporta possibile consumo di suolo e interferenze con ecosistemi Perimetro degli ambiti o delle strutture individuati nella Tav. B4 del P.A.T. Ambiente disponibile per le specie di interesse conservazionistico: Intero territorio comunale amplianto di un buffer di 500 m Tutta la porzione di SIC/ZPS all interno dei confini comunali Consumo di suolo per nuove infrastrutture, aumento frammentazione ecosistemi. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 77

80 2.5.2 Identificazione del sito della Rete Natura 2000 interessato e descrizione A Descrizione SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco. In questo paragrafo vengono riportati i dati relativi a specie ed habitat del sito SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco, riportati nel formulario Standard Natura 2000 scaricato dal sito internet ufficiale del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (fonte: Tipo di sito: C Codice sito: IT Nome sito: Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco Data di compilazione: 09/1999 Data aggiornamento: 07/2003 Data proposta come SIC: 04/2006 Data classificazione come ZPS: 08/1999 Localizzazione centro sito: Long. E ; Lat. N Area: ,00 ha Altezza: 3 m (min) m (max) 102 (media) Regione biogeografica: continentale Descrizione del sito Tabella 2.17: Caratteristiche generali sito (Fonte: Formulario standard del SIC/ZPS IT ) TIPI DI HABITAT % COPERTURA Brughiere, Boscaglie, Macchia, Garighe, Friganee 7 Praterie aride, Steppe 1 Colture cerealicole estensive (incluse le colture in rotazione con maggese regolare) 15 Foreste di caducifoglie 27 Impianti forestali a monocoltura (inclusi pioppeti e specie esotiche) 10 Altri terreni agricoli 27 Habitat rocciosi, Detriti di falda, Aree sabbiose, Nevi e ghiacciai perenni 1 Altri (inclusi abitati, strade discariche, miniere e aree industriali) 3 Corpi d'acqua interni (acque stagnanti e correnti) 1 Torbiere, Stagni, Paludi, Vegetazione di cinta 1 Praterie migliorate 2 Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 78

81 Arboreti (inclusi frutteti, vivai, vigneti e dehesas) 5 100% Altre caratteristiche del sito Sistema collinare di origine vulcanica. Presenza di filoni di roccia rachitica che si sporgono dai dossi circostanti costituiti da rocce sedimentarie, affioramenti di banchi di tufi e brecce latitiche. Grandi estensioni di castagneti e cenosi prative xeriche. Su affioramenti trachitici ad esposizione favorevole si sviluppa una boscaglia a leccio; sui rilievi più dolci con substrato di tipo sedimentario si sviluppano formazioni prative aride (Festuco- Brometalia). Presente la coltura della vite e dell'olivo. Qualità e importanza Area importante per l'aspetto geomorfologico, botanico, geologico, zoologico. Complesso mosaico di tipi vegetazionali naturali in contatto con vaste aree colturali. Al castagneto che rappresenta il popolamento vegetazionale più diffuso, si sostituiscono, nelle aree più termofile, formazioni a pseudomacchia mediterranea con elevata presenza di specie rare e di rilevante interesse fitogeografico. Vulnerabilità Antropizzazione, alterazione del sottobosco, coltivazioni e disboscamento, lottizzazione ed espansione insediamenti, incendi A.1 Habitat elencati in Allegato I Direttiva 92/43/CEE Nella tabella che segue sono riportati gli habitat di interesse comunitario presenti nel sito in esame (* indica i tipi di habitat prioritari): Tabella 2.18: Habitat elencati in Allegato I Direttiva 92/43/CEE (Fonte: Formulario standard del SIC/ZPS IT ) HABITAT % DI COPERTURA DELL'HABITAT RAPPRESENTATIVITÀ SUPERFICIE RELATIVA (% NAZIONALE) STATO DI CONSERVAZIONE VALORE GLOBALE 9260 Foreste di Castanea sativa 39 Eccellente 0-2% Buona Buono 91H0* Boschi pannonici di Quercus pubescens 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo 19 Buona 0-2% Buona Buono 13 Buona 0-2% Buona Buono Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 79

82 HABITAT % DI COPERTURA DELL'HABITAT RAPPRESENTATIVITÀ SUPERFICIE RELATIVA (% NAZIONALE) STATO DI CONSERVAZIONE VALORE GLOBALE (Festuco-Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee) 3150 Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition 6110* Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell Alysso-Sedion albi 1 Significativa 0-2% Buona Buono 1 Significativa 0-2% Buona Buono Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 80

83 2.5.2.A.2 Specie elencate in All. I Direttiva 79/409/CEE Tra le specie segnalate per il SIC/ZPS IT e inserite in allegato I della Direttiva Uccelli 79/409/CEE vi sono: Tabella 2.19: Uccelli migratori elencati nell allegato I Direttiva 79/409/CEE (Fonte: Formulario standard del SIC/ZPS IT ) SPECIE POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO COD NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO RESIDENTE MIGRATORIA NIDIF. SVERN. OCCAS. POPOLAZ. NAZIONALE CONSERVAZI ONE ISOLAMENTO VALORE GLOBALE A022 Tarabusino Ixobrychus minutus Rara 0-2% Buona Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Significativo A072 Falco pecchiaiolo Pernis apivorus Molto rara 0-2% Buona Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Eccellente A080 Biancone Circaetus gallicus Presente 0-2% Buona Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Significativo A122 Re di quaglie Crex crex Molto rara 0-2% Buona A224 Succiacapre Caprimulgus europaeus Rara 0-2% Eccellente A307 Bigia padovana Sylvia nisoria Molto rara 0-2% Media Limitata A338 Averla piccola Lanius collurio Rara 0-2% Eccellente Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Popolazione non isolata ma ai margini dell area di distribuzione Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Eccellente Buono Buono Significativo A379 Ortolano Emberiza hortulana Comune 0-2% Eccellente Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Significativo Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 81

84 2.5.2.A.3 Specie elencate in All. II Direttiva 92/43/CEE Tabella 2.20 Mammiferi elencati nell allegato II Direttiva 92/43/CEE (Fonte: Formulario standard del SIC/ZPS IT ) SPECIE POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO COD NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO RESIDENTE MIGRATORIA NIDIF. SVERN. OCCAS. POPOLAZ. NAZIONALE CONSERVA ZIONE ISOLAMENTO VALORE GLOBALE 1324 Vespertilio maggiore Myotis myotis Presente 0-2% Media o limitata Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Buono 1304 Ferro di cavallo maggiore Rhinolophus ferrumequinum Presente 0-2% Buona Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Buono Tabella 2.21 Anfibi e Rettili elencati nell allegato II Direttiva 92/43/CEE (Fonte: Formulario standard del SIC/ZPS IT ) SPECIE POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO COD NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO RESIDENTE MIGRATORIA NIDIF. SVERN. OCCAS. POPOLAZ. NAZIONALE CONSERVA ZIONE ISOLAMENTO VALORE GLOBALE 1193 Ululone dal ventre giallo Bombina variegata Rara 0-2% Buona Popolazione (in gran parte) isolata Buono 1215 Rana di lataste Rana latastei Molto rara 0-2% Media o limitata Popolazione (in gran parte) isolata Buono 1167 Tritone crestato italiano Triturus carnifex Presente 0-2% Buona Popolazione non isolata all interno di una vasta fascia di distribuzione Buono Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 82

85 Tabella 2.22 Pesci elencati nell allegato II Direttiva 92/43/CEE (Fonte: Formulario standard del SIC/ZPS IT ) SPECIE POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO COD NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO RESIDENTE MIGRATORIA NIDIF. SVERN. OCCAS. POPOLAZ. NAZIONALE CONSERVA ZIONE 1137 Barbo comune Barbus plebejus Rara 0-2% Buona ISOLAMENTO Popolazione non isolata, ma ai margini dell area di distribuzione VALORE GLOBALE Buono 1114 Pigo Rutilus pigus Presente 0-2% Media o limitata Popolazione non isolata, ma ai margini dell area di distribuzione Significativo 1115 Lasca Chondrostoma genei Molto rara 0-2% Media o limitata Popolazione non isolata, ma ai margini dell area di distribuzione Significativo 1140 Savetta Chondrostoma soetta Presente Non significativa 1149 Cobite comune Cobitis taenia Rara 0-2% Buona Popolazione non isolata, ma ai margini dell area di distribuzione Buono 1991 Cobite mascherato Sabanejewia larvata Rara 0-2% Buona Popolazione non isolata, ma ai margini dell area di distribuzione Buono Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 83

86 Tabella 2.23 Piante elencati nell allegato II Direttiva 92/43/CEE (Fonte: Formulario standard del SIC/ZPS IT ) SPECIE POPOLAZIONE VALUTAZIONE SITO COD NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO RESIDENTE MIGRATORIA NIDIF. SVERN. OCCAS. POPOLAZ. NAZIONALE CONSERVA ZIONE ISOLAMENTO VALORE GLOBALE 4104 Barbone Himantoglossum adriaticum Comune 2-15% Media o limitata Popolazione non isolata, ma ai margini dell area di distribuzione Significativo 1428 Trifoglio acquatico Marsilea quadrifolia Molto rara 0-2% Media o limitata Popolazione (in gran parte) isolata Significativo Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 84

87 Tabella 2.24 Altre specie di Flora e Fauna (Fonte: Formulario standard del SIC-ZPS IT ) GRUPPO NOME COMUNE SPECIE NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE Anfibi Tritone alpino Triturus alpestris Molto rara Rettili Saettone Elaphe longissima Rara Rettili Lucertola campestre Podarcis sicula Molto rara Rettili Vipera Vipera aspis Molto rara Mammiferi Moscardino Muscardinus avellanarius Rara Mammiferi Toporagno d acqua Neomys fodiens Presente Mammiferi Nottola comune Nyctalus noctula Presente Mammiferi Orecchione meridionale Plecotus austriacus Presente Mammiferi Mustiolo Suncus etruscus Presente Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Piante Aglio angoloso Allium angulosum Molto rara Libro rosso nazionale Piante Centonchio minore Anagallis minima Molto rara Altri motivi Piante Felcetta annuale Anogramma leptophylla Molto rara Altri motivi Piante Manzanilla bastarda Anthemis arvensis ssp. incrassata Molto rara Altri motivi Piante Corbezzolo Arbutus unedo Rara Altri motivi Piante Asparago selvatico Asparagus acutifolius Comune Altri motivi Piante Asplenio foresiaco Asplenium foresiense Molto rara Altri motivi Piante Campanula ruvida Campanula cervicaria Molto rara Altri motivi Piante Carice impoverita Carex depauperata Presente Altri motivi Piante Cefalantera maggiore Cephalanthera longifolia Rara Convenzioni internazionali Piante Felcetta lanosa Cheilanthes marantae Molto rara Altri motivi Piante Cisto femmina Cistus salvifolius Comune Altri motivi Piante Ipocisto comune Cytinus hypocistis Molto rara Altri motivi Piante Dafne laurella Daphne laureola Rara Altri motivi Piante Speronella lacerata Delphinium fissum Rara Altri motivi Piante Speronella peregrina Delphinium peregrinum Rara Altri motivi Piante Dittamo albo Dictamnus albus Rara Altri motivi Piante Epimedio alpino Epimedium alpinum Rara Altri motivi Piante Elleborine palustre Epipactis palustris Molto rara Convenzioni internazionali Piante Erica arborea Erica arborea Comune Altri motivi Piante Dente di cane Erythronium dens-canis Rara Altri motivi Piante Faggio comune Fagus sylvatica Rara Altri motivi Piante Cipollaccio dei campi Gagea villosa Rara Altri motivi Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 85

88 GRUPPO NOME COMUNE SPECIE NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE Piante Manina rosea Gymnadenia conopsea Molto rara Convenzioni internazionali Piante Ruta padovana Haplophyllum patavinum Molto rara Libro rosso nazionale Piante Coda di cavallo acquatica Hippuris vulgaris Molto rara Altri motivi Piante Vedovella annuale Jasione montana Molto rara Altri motivi Piante Campanelle maggiori Leucojum aestivum Rara Altri motivi Piante Campanelle comuni Leucojum vernum Rara Altri motivi Piante Giglio rosso Lilium bulbiferum Molto rara Altri motivi Piante Giglio martagone Lilium martagon Molto rara Altri motivi Piante Fior di legna Limodorum abortivum Rara Piante Listara maggiore Listera ovata Presente Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Piante Porracchia dei fossi Ludwigia palustris Molto rara Libro rosso nazionale Piante Crotonella coronaria Lychnis coronaria Rara Altri motivi Piante Pendolino delle fonti Montia fontana Molto rara Altri motivi Piante Muscari azzurro Muscari botryoides Molto rara Altri motivi Piante Muscari di Kerner Muscari kerneri Molto rara Altri motivi Piante - Narcissus radiiflorus Molto rara Altri motivi Piante - Ophrys aurelia Molto rara Convenzioni internazionali Piante Ofride di Bertoloni Ophrys bertolonii Presente Specie endemica Piante Orchide maschia Orchis mascula Molto rara Piante Orchide a farfalla Orchis papilionacea Rara Piante Orchide omiciattolo Orchis simia Comune Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Convenzioni internazionali Piante Osmunda regale Osmunda regalis Molto rara Altri motivi Piante - Philadelphus coronarius Rara Altri motivi Piante Ilatro comune Phillyrea latifolia Molto rara Altri motivi Piante Terebinto Pistacia terebinthus Rara Altri motivi Piante Leccio Quercus ilex Rara Altri motivi Piante Robbia selvatica Rubia peregrina Rara Altri motivi Piante Ruscolo pungitopo Ruscus aculeatus Comune Convenzioni internazionali Piante Sagittaria comune Sagittaria sagittifolia Molto rara Libro rosso nazionale Piante - Salix apennina Molto rara Altri motivi Piante Erba pesce Salvinia natans Molto rara Libro rosso nazionale Piante Scrofularia gialla Scrophularia vernalis Rara Altri motivi Piante - Sedum villosum Molto rara Libro rosso nazionale Piante Semprevivo ragnateloso Sempervivum arachnoideum Molto rara Altri motivi Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 86

89 GRUPPO NOME COMUNE SPECIE NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE Piante Senecione palustre Senecio paludosus Molto rara Libro rosso nazionale Piante Serapide maggiore Serapias vomeracea Comune Convenzioni internazionali Piante Ginetra Spartium junceum Comune Altri motivi Piante Bossolo Staphylea pinnata Molto rara Altri motivi Piante Camedrio siciliano Teucrium siculum Rara Specie endemica Piante Talittro Thalictrum lucidum Rara Altri motivi Piante Trifoglio pallido Trifolium pallidum Molto rara Altri motivi Piante Trifoglio striato Trifolium striatum Molto rara Altri motivi Piante Fieno greco selvatico Trigonella gladiata Molto rara Altri motivi Piante Mirtillo nero Vaccinium myrtillus Molto rara Altri motivi Piante Veccia dentellata Vicia bithynica Rara Altri motivi Piante Veccia dei Kassubi Vicia cassubica Rara Altri motivi Descrizione dell area di influenza A Uso del suolo L analisi dell uso del suolo è stata elaborata dalla Banca Dati della Copertura del Suolo prodotta dalla Regione Veneto che ha reso disponibile una cartografia dell intero territorio regionale (anno 2007), ad una scala 1:10.000, con la quale ha classificato i diversi utilizzi del terreno. Si riporta nella cartografia che segue l individuazione delle categorie di uso del suolo nell area di influenza del Piano (buffer di 500 m dai confini comunali). Se si escludono dall analisi le superfici occupate dalla Rete stradale secondaria con territori associati, le superfici a seminativo (sia in aree irrigue che in aree non irrigue) coprono complessivamente il 76% della superficie totale di analisi, rappresentando quindi la matrice principale dell area in esame. L urbanizzato discontinuo rappresenta la seconda categoria di uso del suolo, con una copertura percentuale del 8% sul totale dell area analizzata. Tabella 2.25 Distribuzione categorie di uso del suolo nell area di influenza considerata CODICE USO DEL SUOLO LEGENDA SUPERFICIE [HA] % SUL TOT Tessuto urbano discontinuo denso con uso misto (Sup. Art. 50%-80%) 113,65 0, Tessuto urbano discontinuo medio, principalmente residenziale (Sup. Art. 30%-50%) 87,06 0, Tessuto urbano discontinuo rado, principalmente residenziale (Sup. Art. 10%-30%) 55,33 0,39 Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 87

90 CODICE USO DEL SUOLO LEGENDA SUPERFICIE [HA] % SUL TOT Classi di tessuto urbano speciali 2,14 0, Complessi residenziali comprensivi di area verde 0,46 0, Strutture residenziali isolate 109,67 0, Aree industriali, commerciali e dei servizi pubblici e privati 0,88 0, Aree destinate ad attività industriali 80,47 0, Aree destinate ad attività commerciali 1,63 0, Aree destinate a servizi pubblici, militari e privati 6,89 0, Rete stradale secondaria con territori associati 10971,22 76, Aree estrattive 4,52 0, Aree in costruzione 4,08 0, Aree in attesa di una destinazione d'uso 1,21 0, Aree verdi urbane 0,32 0, Aree destinate ad attività sportive ricreative 11,47 0, Terreni arabili in aree non irrigue 6,40 0, Mais in aree non irrigue 272,46 1, Soia in aree non irrigue 48,87 0, Barbabietola in aree non irrigue 2,51 0, Foraggere in aree non irrigue 34,91 0, Cereali in aree non irrigue 43,18 0, Vivai in aree non irrigue 3,20 0, Orticole in pieno campo in aree non irrigue 4,54 0, Superfici a riposo in aree non irrigue 4,15 0, Terreni arabili in aree irrigue 56,25 0, Mais in aree irrigue 1280,79 8, Soia in aree irrigue 399,69 2, Barbabietola in aree irrigue 1,27 0, Girasole in aree irrigue 12,25 0, Tabacco in aree irrigue 3,14 0, Foraggere in aree irrigue 189,60 1, Cereali in aree irrigue 137,76 0, Vivai in aree irrigue 18,53 0, Superfici a riposo in aree irrigue 72,10 0, Vigneti 68,21 0, Frutteti 2,19 0, Altre colture permanenti 19,53 0, Superfici a copertura erbacea: graminacee non soggette a rotazione 40,47 0,28 Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 88

91 CODICE USO DEL SUOLO LEGENDA SUPERFICIE [HA] % SUL TOT Superfici a prato permanente ad inerbimento spontaneo, comunemente non lavorata 34,45 0, Sistemi colturali e particellari complessi 0,79 0, Bosco di latifoglie 20,99 0, Robinieto 70,25 0, Saliceti e altre formazioni riparie 2,65 0, Querceto dei substrati magmatici con elementi mediterranei 1,27 0, Ostrio-querceto a scotano 24,36 0, Querco-carpineto collinare 3,15 0, Arbusteto 0,98 0, Fiumi, torrenti e fossi 26,63 0, Bacini senza manifeste utilizzazione produttive 1,23 0,01 Totale ,75 100,00 Tabella Distribuzione categorie di uso del suolo nell area di influenza considerata raggruppate al Livello 3 CODICE USO DEL SUOLO LIVELLO 3 LEGENDA SUPERFICIE [HA] % SUL TOT % SENZA RETE STRADALE 112 Urbano discontinuo 256,04 1,78 7, Classi di tessuto urbano speciali 112,27 0,78 3, Aree industriali 89,87 0,63 2, Reti stradali 10971,22 76, Aree estrattive 4,52 0,03 0, Cantieri 4,08 0,03 0, Aree in attesa di una destinazione d uso 1,21 0,01 0, Aree verdi urbane 0,32 0,00 0, Aree ricreative 11,47 0,08 0, Seminativi non irrigui 420,22 2,93 12, Seminativi irrigui 2171,38 15,12 64, Vigneti 68,21 0,48 2, Frutteti 2,19 0,02 0, Altre colture permanenti 19,53 0,14 0, Prati 40,47 0,28 1, Superfici a prato permanente ad inerbimento spontaneo, comunemente non lavorata 34,45 0,24 1, Sistemi colturali complessi 0,79 0,01 0, Foreste di latifoglie 122,67 0,85 3, Lande e cespuglieti 0,98 0,01 0, Corsi d'acqua,canali,idrovie 26,63 0,19 0, Bacini d'acqua 1,23 0,01 0,04 TOTALE 14359,75 100% - Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 89

92 Figura Carta dell uso del suolo nel territorio comunale (confini in nero) ampliato di un buffer di 500 m (contorno in rosso) (elaborazioni Bioprogramm su banca dati regionale) Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 90

93 Legenda CODICE Tessuto urbano discontinuo denso con uso misto Tessuto urbano discontinuo medio, principalmente residenziale Tessuto urbano discontinuo rado, principalmente residenziale Tessuto urbano particolare (prevalentemente diffuso) Complessi residenziali comprensivi di area verde Strutture residenziali isolate Insediamenti industriali, commerciali e dei servizi pubblici e privati, militari Aree industriali e spazi annessi Servizi pubblici, militari e privati Altre strade e spazi accessori Aree estrattive Cantieri Suoli in trasformazione Aree verdi urbane Aree sportive e ricreative Seminativi in aree non irrigue Mais in aree non irrigue Soia in aree non irrigue Barbabietola in aree non irrigue Colza o ravizzone in aree non irrigue Cereali in aree non irrigue Altri terreni agrari in aree non irrigue Vivai in pieno campo in aree non irrigue Superfici a riposo in aree non irrigue Seminativi in aree irrigue Soia in aree irrigue Mais in aree irrigue Barbabietola in aree irrigue Girasole in aree irrigue Tabacco in aree irrigue Colza o ravizzone in aree irrigue Cereali in aree irrigue Altri terreni agrari in aree irrigue Piante Oleifere in aree irrigue Superfici a riposo in aree irrigue Vigneti Frutteti e frutti minori altre colture permanenti Superfici a copertura erbacea: graminacee non soggette a rotazione Superfici a prato permanente ad inerbimento spontaneo, comunemente non lavorate Sistemi colturali e particellari complessi Boschi di latifoglie Robinieto Saliceti e altre formazioni riparie Querceto dei substrati magmatici con elementi mediterranei Ostrio-querceto a scotano Querco-carpineto collinare Brughiere e cespuglieti Fiumi, torrenti e fossi Bacini senza manifeste utilizzazioni produttive B Vegetazione B.1 Tipi forestali E possibile ricavare un inquadramento dei tipi forestali presenti nell area di influenza del Piano dalla Carta dei Tipi forestali del Progetto Boschi del Parco Regionale Colli Euganei (fonte: Il Monte Merlo risulta colonizzato in prevalenza da Robinieto sia misto che puro. Si riconoscono inoltre lungo il versante Nord una piccola area riconducibile a Castagneti dei substrati magmatici e una riconducibile a Ostrio-querceti a Scotano. Ai piedi del monte lungo il versante Sud si riconosce un area di Rimboschimento. Castagneto dei substrati magmatici Il castagneto dei substrati magmatici costituisce la formazione forestale più diffusa nei versanti esposti a nord dei Colli, dove i substrati sono di tipo magmatico. Si tratta di un consorzio a netta prevalenza di castagno (Castanea sativa) accompagnato, mai per più del 50% della composizione, dalla rovere (Quercus petraea), dal carpino bianco (Carpinus betulus), dal ciavardello, dall'orniello, dal raro sorbo montano (Sorbus aria) (Geremia e Romagnoni,1992) e Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 91

94 dai tigli (Tilia cordata e Tilia platyphyllos). In generale, i suoli sono profondi e freschi, anche se le condizioni possono cambiare in relazione alla micromorfologia dei versanti. Ostrio-querceto a Scotano Sui substrati carbonatici (calcareo-marnosi,biancone, scaglia, ecc.) il tipo forestale più frequente è l ostrio-querceto a scotano. Le specie arboree che vi partecipano sono l orniello (Fraxinus ornus), il carpino nero (Ostrya carpinifolia), la roverella (Quercus pubescens) e in forma sporadica il ciavardello (Sorbus torminalis) e l acero campestre (Acer campestre). Nello strato arbustivo ed erbaceo vi è la presenza soprattutto dello scotano (Cotinus coggygria) e del pungitopo (Ruscus aculeatus). Tale formazione ricopre una piccola area lungo il versante Nord-Ovest del Monte Merlo. Robinieto misto Nei robinieti misti sono inquadrate tutte le formazioni in cui, nella composizione arborea, vi sia una partecipazione della Robinia (Robinia pseudacacia) di almeno il 50%. A questa specie si mescolano soprattutto il castagno, la roverella e l orniello. Il robinieto misto è spesso una formazione marginale, a contatto con le colture agrarie, oppure costituisce l'elemento di passaggio fra un robinieto puro e un'altra formazione confinante. Le condizioni ecologiche in cui si trova il robinieto misto sono per lo più quelle di stazioni moderatamente fresche, con suoli di medio spessore. Foto 2.1 Robinieto misto lungo il versante Nord del Monte Merlo Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 92

95 Robinieto puro Si tratta di una formazione molto diffusa nei Colli Euganei e che sovente costituisce l'elemento di contatto fra il bosco e le colture agrarie (ulivo e vite). Nella composizione la robinia è nettamente dominante, mentre altre specie eventualmente presenti (castagno, orniello,ailanto) non superano mai il 10% del totale. Il robinieto è una formazione di sostituzione di un altra originaria (spesso un rovereto o un querco-carpineto collinare). Questa sostituzione è avvenuta soprattutto in stazioni fresche, su suoli mediamente profondi, lungo i basso versanti. Foto 2.2 Robinieto puro lungo il versante Ovest del Monte Merlo (foto: Bioprogramm, 2012) Rimboschimento Nel territorio dei Colli Euganei sono presenti rimboschimenti di varie specie, sia conifere e sia latifoglie o anche insieme conifere e latifoglie. Tali impianti sono soprattutto il risultato di un progetto, promosso alla fine degli anni sessanta dal Consorzio per la valorizzazione dei Colli Euganei, che aveva lo scopo di favorire un organico assetto economico-sociale del territorio della collina e delle zone contermini di pianura. Nell'ambito del Progetto venne predisposto uno studio sulle condizioni ecologiche e sulle attitudini colturali dei Colli Euganei (Susmele Famiglietti, 1968). In tale studio, in conformità con le aspettative del tempo, si prevedeva la possibilità di valorizzare dal punto di vista produttivo le formazioni governate a ceduo attraverso il coniferamento e l'introduzione di latifoglie "nobili". Nei diversi tipi stazionali si prevedeva l'impianto di alcune specie esotiche fra cui varie conifere e latifoglie. Gli impianti furono eseguiti in alcune zone, soprattutto nelle proprietà del Consorzio (Monte Venda) o in prossimità di alcuni edifici religiosi (Praglia, Villa Immacolata, ecc.). In successivi impianti si è fatto maggior uso di Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 93

96 specie autoctone e, fra le esotiche, di quercia rossa. Una area rimboschita è presente lungo il versante Sud del Monte Merlo, ai piedi del parco di Villa Serenella B.2 Vegetazione in pianura Nel rimanente territorio comunale la vegetazione è rappresentata prevalentemente da specie erbacee sinantropiche e ruderali infestanti dei coltivi o marginali agli appezzamenti agricoli. In generale la composizione floristica è tendenzialmente molto banale e non si rilevano specie di particolare interesse. La vegetazione annua o bienne delle colture sarchiate è rappresentata dalle tipiche commensali che infestano i campi a riposo e i coltivi. Il contingente arboreoarbustivo è rappresentato dalle siepi miste presenti lungo gli appezzamenti agricoli, da Platanus hybrida (Platano), Populus nigra (Pioppo nero), Populus nigra varietà italica (Pioppo cipressino), Popolus canadensis (Pioppo canadese), Salix alba (Salice bianco), Ulmus minor (Olmo minore), Acer campestre (Acero campestre), Robinia pseudoacacia (Robinia), Gelso (Morus nigra), Sambucus nigra (Sambuco), Cornus sanguinea (Sanguinella) ect. Foto 2.3 Siepi in area agricola nel territorio comunale (foto: Bioprogramm, 2012) Nelle aree golenali del Fiume Bacchiglione è presente una vegetazione arboreo-arbustiva rappresentata da Salice (Salix sp), Pioppo bianco (Populus alba), Ontano nero (Alnus glutinosa) nei tratti meno disturbati, da Amorpha fruticosa, Rovo (Rubus sp.) e Robinia pseudoacacia nei tratti più disturbati. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 94

97 Tabella Carta dei tipi forestali del Parco Colli Euganei (il cerchio rosso indica l ambito del parco nel territorio comunale di Cervarese Santa Croce) (fonte: Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 95

98 2.5.4 Identificazione degli aspetti vulnerabili del sito considerato Vengono di seguito riportate le considerazioni in merito alla presenza potenziale nell area di influenza delle azioni di piano in esame, di Habitat ed specie (All. I Dir. 79/409/CE e All. II e IV Dir. 92/43/CE) elencate nei formulari standard del sito SIC/ZPS IT La presenza o meno degli Habitat nell area di influenza del piano è stata determinata sulla base della cartografia ufficiale degli Habitat e habitat di specie della Regione Veneto approvata con D.G.R. 3873/2005, D.G.R. 3919/2007, D.G.R. 1125/2008, D.G.R. 4240/2008 e con D.G.R. 2816/2009 ( Le considerazioni in relazione alle specie potenzialmente presenti nell area di influenza sono state effettuate in base a specifica bibliografia sulla distribuzione delle specie nel Veneto ed in Provincia di Padova ed in base alle conoscenze esperte sull ecologia delle singole specie.. Per quanto attiene le specie di Pesci ed Agnati elencate nei formulari standard dei siti della Rete Natura 2000, le considerazioni in relazione alle potenziale presenza o meno nei corsi d acqua nell area di influenza sono desunte dalla consultazione della Carta ittica del Parco Regionale dei Colli Euganei (2008) e della Carta ittica della Provincia di Padova (2010). In tal modo risulta possibile identificare gli aspetti vulnerabili dei siti o del sito considerati in relazione alle azioni in esame. Tabella 2.28: Analisi critica della presenza nell area di influenza degli Habitat di interesse comunitario riportati nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD HABITAT DENOMINAZIONE SIC IT Foreste di Castanea sativa X 91H0* Boschi pannonici di Quercus pubescens X PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA Presente sul Monte Bello (in comune di Teolo) Presente sul Monte Merlo e sul Monte Bello in mosaico con habitat 6210 POTENZIALE VULNERABILITÀ SI SI 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee) X Presente sul Monte Merlo e sul Monte Bello in mosaico con habitat 91H0* SI * Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell Alysso-Sedion albi X Non presente NO X Non presente NO Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 96

99 Figura 2.7 Cartografia degli Habitat del SIC/ZPS IT nell area di influenza del Piano (elaborazione Bioprogramm su banca dati Regione Veneto) Tabella 2.29: Analisi critica della presenza nell area di influenza del Piano delle specie di Uccelli elencate in Allegato I della Direttiva 79/409/CEE e riportate nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD UCCELLI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABI- LITÀ A022 Tarabusino Ixobrychus minutus Frequenta zone umide di varia estensione e tipologia: rive di fiumi e laghi, canali, cave abbandonate, bacini artificiali, stagni, paludi, torbiere, vasche di zuccherifici, incolti presso risaie, purché con fragmiteti e tifeti. Gradisce la presenza di cespugli ed alberi. Presenza possibile, non come nidificante, lungo i corsi d acqua con presenza di canneto nella aree pianeggianti SI A072 Falco pecchiaiolo Pernis apivorus Nidifica in zone boscate diversificate, anche di scarsa estensione, di latifoglie e conifere pure o miste, preferibilmente d alto fusto su versanti esposti tra sud ed ovest, radurati o confinanti con aree erbose aperte ricche di imenotteri, a volte presso abitazioni o strade Localmente in cedui in fase di conversione a fustaia. Predilige castagneti e faggete; scarsa e localizzata in pianura nei residui boschi planiziali ed anche in aree ad alta frammentazione forestale. In migrazione frequenta anche Non segnalata per il quadrante in esame NO Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 97

100 COD UCCELLI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE campagne alberate e zone suburbane. PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABI- LITÀ A080 Biancone Circaetus gallicus L'ambiente euganeo, con l'alternarsi di aree boscate e prative, potrebbe prestarsi ad una colonizzazione da parte della specie che presenta un regime alimentare estremamente specializzato. Poco probabile. Assenza di ambienti idonei alla specie nell area di influenza NO A122 Re di quaglie Crex crex Frequenta zone ancora semiselvagge o con poca agricoltura intensiva. Dieta varia: insetti, uova, lumache lombrichi, ragni, semi, cereali.. Nidifica principalmente su prati bassi e pantanosi, ma anche su prati a pascolo e nei piccoli poderi coltivati. Poco probabile. Assenza di ambienti idonei alla specie nell area di influenza. NO A224 Succiacapre Caprimulgus europaeus Zone alberate aperte, margini e chiari di boschi, brughiere, macchie ed incolti con cespugli e presenza diffusa di vegetazione erbacea o schiarite. Poco probabile. Segnalata solo nel settore meridionale dei colli. NO A307 Bigia padovana Sylvia nisoria Rinvenuta come nidificante in alcun zone dell area collinare (Sassonegro, Monte Orbieso, Monte Lozzo e Monte Ricco). La ridotta estensione dell areale riproduttivo italiano rende estremamente interessante la popolazione nidificante nei Colli Euganei. Poco probabile. Non segnalata per il quadrante in esame NO A338 Averla piccola Lanius collurio Nel periodo riproduttivo frequenta gli ambienti aperti, alberati e con cespugli, con posatoi adatti. A volte frequenta anche le aree periferiche delle città, caratterizzate dalla presenza di incolti, o parchi cittadini. Presenza probabile. Specie nidificante estiva, frequenta ambienti di ecotono SI A379 Ortolano Emberiza hortulana Prati aridi, magri e parzialmente arbustati Poco probabile. Assenza di ambienti idonei alla specie nell area di influenza NO Tabella 2.30: Analisi critica della presenza nell area di influenza del Piano delle specie di Mammiferi elencati in Allegato II e IV della Direttiva 92/43/CEE e riportate nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD MAMMIFERI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABILITÀ 1324 Vespertilio maggiore Myotis myotis Nel periodo estivo si rifugia, anche per la riproduzione, nei fabbricati, o in ambienti sotterranei naturali e artificiali e più di rado nelle cavità degli alberi o nelle cassette nido; sverna generalmente in ambienti sotterranei. Si trova sia isolato che in colonie numerose di Presenza possibile ma poco probabile NO Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 98

101 COD MAMMIFERI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE migliaia di individui. PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABILITÀ 1304 Ferro di cavallo maggiore Rhinolophus ferrumequinum Occupa cavità naturali e artificiali e nella stagione estiva colonizza anche soffitte. Predilige zone calde e aperte con alberi e cespugli, in aree prossime ad acque ferme o correnti. Presenza possibile SI - Nottola comune Nyctalus noctula Tipica specie forestale, legata alla presenza di alberi maturi, reperibili a volte anche nelle città, all interno dei parchi storici. Si trova molto raramente nelle abitazioni, quasi mai in grotta. Presenza poco probabile NO - Orecchione meridionale Plecotus austriacus Specie antropofila che frequenta zone alberate e aree coltivate. Le colonie estive di allevamento si trovano generalmente nelle abitazioni, anche in fessure di muri. D inverno si rifugia in grotte e miniere. Presenza possibile SI - Moscardino Muscardinus avellanarius Un tempo molto diffuso in tutta la pianura, nei boschivi di nocciolo e lungo siepi e cespugli, oggi è in forte regressione a causa della notevole riduzione di questi ambienti. E probabile che sui Colli Euganei sopravviva ancora una discreta popolazione. Esistono segnalazioni per questa specie sui Monti della Madonna, Lonzina, Calbarina e cava di Battaglia (Paolucci, com.pers.). Poco probabile, assenza di ambienti particolarmente idonei alla specie NO Tabella 2.31: Analisi critica della presenza nell area di influenza del Piano delle specie di Anfibi e Rettili elencati in Allegato II e IV della Direttiva 92/43/CEE e riportate nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD ANFIBI E RETTILI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABILITÀ 1193 Ululone dal ventre giallo Bombina variegata Suoli umidi almeno stagionalmente e copertura arborea o arbustiva discontinua Presenze sui colli molto localizzata. La specie non è stata segnalata per l area in esame NO 1215 Rana di lataste Rana latastei Boschi planiziali relitti, boschi igrofili, pioppeti in paleoalvei. Presenza possibile lungo il Fiume Bacchiglione SI 1167 Tritone crestato italiano Triturus carnifex Ampia valenza ecologica, zone aperte, incolti, coltivi, prati ed anche aree boscate. Presenza possibile SI - Saettone Elaphe longissima Estinto in pianura a causa delle estreme semplificazioni apportate all'ambiente agrario questo colubro sopravvive invece sui Colli, anche se con popolazioni non molto numerose. E presente Presenza probabile SI Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 99

102 COD ANFIBI E RETTILI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE in tutta l area del Parco, al margine dei boschi e della macchia. PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABILITÀ - Lucertola campestre Podarcis sicula Specie antropofila frequenta comunemente aree urbanizzate con edifici vari e manufatti Presenza possibile SI Tabella 2.32: Analisi critica della presenza nell area di influenza del Piano delle specie di pesci elencati in Allegato II e IV della Direttiva 92/43/CEE e riportate nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD PESCI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABI- LITÀ 1137 Barbo comune Barbus plebejus Specie relativamente resistente, in grado di tollerare modeste compromissioni della qualità delle acque; risente in particolar modo delle opere antropiche che vanno ad alterare la naturalità dell alveo ed il regime delle portate. Non rilevato nel territorio del parco colli o nel territorio comunale NO, non sono emerse azioni di piano che abbianoeffetto sulle acque superficiali 1114 Pigo Rutilus pigus Vive nelle acque dei laghi e nei tratti a maggiore profondità e corrente moderata dei corsi d acqua di maggiori dimensioni, preferendo le acque limpide e le zone ricche di vegetazione. Le componenti vegetali, in particolare le alghe filamentose, rivestono una importanza fondamentale nella dieta di questa specie. Presente lungo il Bacchiglione NO, non sono emerse azioni di piano che abbianoeffetto sulle acque superficiali 1115 Lasca Chondrostoma genei Vive in acque correnti, limpide, con fondo sabbioso e sassoso. E soprattutto carnivora, si ciba principalmente di larve di insetti che trova sotto i sassi ma si puo' nutrire anche di alghe incrostanti che gratta dai sassi con la bocca cornea. Non rilevato nei corsi d acqua del parco per il comune di Cervarese NO, non sono emerse azioni di piano che abbianoeffetto sulle acque superficiali 1140 Savetta Chondrostoma soetta Specie endemica della Pianura Padana, è tipica di acque profonde, ben ossigenate e a mediolento decorso. Infatti, se si eccettua la fase riproduttiva, durante la quale la savetta risale anche corsi d acqua minori, la specie è presente quasi esclusivamente nel tratto medioinferiore dei corsi d acqua di maggiori dimensioni. Popolazioni meno consistenti sono presenti anche negli ambienti lacustri oligo- e mesotrofici. Presente lungo il Bacchiglione NO, non sono emerse azioni di piano che abbianoeffetto sulle acque superficiali 1149 Cobite comune Cobitis taenia Questa specie ha abitudini bentoniche, vive in gruppi anche numerosi popolando i fondali sia sabbiosi che fangosi di vari ambienti. Preferisce comunque correnti mediolentiche con acque limpide e fondo sabbioso. La presenza del cobite comune nelle acque della provincia veneziana sembra essere influenzata Presente lungo lo scolo Fossona, lo Scolo Rialto, il Fiume Bacchiglione e lo Scolo Fossona NO, non sono emerse azioni di piano che abbianoeffetto sulle acque superficiali Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 100

103 COD PESCI NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE dalla penetrazione del cuneo salino; la specie risulta assente nei tratti di corso d acqua fino a dove è misurabile l intrusione salina nelle acque interne dovuta alle escursioni di marea. PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABI- LITÀ 1991 Cobite mascherato Sabanejewia larvata Specie strettamente dulcicola, vive nei tratti medi dei corsi d acqua preferibilmente presso le rive, ed anche in quelli di piccole dimensioni. Predilige acque limpide e ben ossigenate, con fondali sabbiosi o fangosi e discreta presenza di macrofite, in mezzo alle quali trova nutrimento e rifugio. Non rilevato nei corsi d acqua del parco per il comune di Cervarese NO, non sono emerse azioni di piano che abbianoeffetto sulle acque superficiali Tabella 2.33: Analisi critica della presenza nell area di influenza del Piano delle specie di piante elencati in Allegato II della Direttiva 92/43/CEE e riportate nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD PIANTE NOME COMUNE NOME SCIENTIFICO ECOLOGIA DELLA SPECIE PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA POTENZIALE VULNERABILITÀ 4104 Barbone Himantoglossum adriaticum Vegeta su praterie rase, prati e pascoli del piano collinare e montano; ma anche in zone pietrose, margini erbacei soleggiati di boschi e le zone ad arbusteti non in ombra Presenze possibile SI 1428 Trifoglio acquatico Marsilea quadrifolia Vegeta in fossi e risaie con acque dal lento deflusso o terreni saltuariamente inondati Non segnalata per l area in esame NO Identificazione degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie nei confronti dei quali si producono La maggior parte delle azioni di Piano demanda al successivo Piano degli Interventi la progettazione e dimensionamento degli interventi, pertanto gli effetti su habitat e specie di interesse comunitario dovranno essere stimati nelle successive corrispondenti valutazioni di incidenza ambientale. La stima degli effetti delle azioni di piano nel presente studio viene redatta, come già specificato, in considerazione della localizzazione delle azioni, della funzione specifica e delle direttive e prescrizioni date dalle N.T. e dalla cartografia del P.A.T.. Laddove le azioni individuate dal P.A.T. derivino da altri strumenti di pianificazione o facciano riferimento a progetti di competenza di altri Enti si rinvia alle singole procedure di valutazione di incidenza già approvate. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 101

104 Sono state valutate solo le azioni che, in relazione alla identificazione degli impatti eseguita nei paragrafi precedenti (Par ), possono indurre impatti negativi su ecosistemi, flora e fauna, in modo da analizzare i fattori di pressione che possono comportare effetti sugli habitat, habitat di specie e specie della siti rete Natura 2000 indagati, come previsto dalla D.G.R.V. 3173/2006. In tal modo è possibile definire se gli habitat e le specie che sono risultati vulnerabili alle azioni di piano (Par ), risultano o meno potenziali bersagli delle azioni. Successivamente verrà valutata l entità delle incidenze sulle singole specie o habitat di interesse comunitario e/o prioritario che sono risultate bersaglio delle azioni. Vengono inoltre già indicate nella tabella che segue (Tabella 2.34) delle misure prescrittive atte a minimizzare o eliminare l insorgenza di possibili incidenze sugli obiettivi di conservazione della Rete Natura Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 102

105 Tabella Individuazione Effetti -Bersagli delle azioni di Piano e di misure prescrittive AZIONI DI PIANO FATTORI DI PRESSIONE (NEGATIVI) IN RIFERIMENTO AD ECOSISTEMI, FLORA E FAUNA BERSAGLI EFFETTO SUI BERSAGLI (HABITAT E SPECIE VULNERABILI) NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI MISURE PRESCRITTIVE A TUTELA DI SPECIE ED HABITAT TITOLO SECONDO: VINCOLI, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E FASCE DI RISPETTO Articolo 5 Vincoli culturali, paesaggistici, ambientali e geologici 5.1 Vincoli sui beni culturali (D. Lgs. 42/2004 artt. 10 e 12) 5.2 Vincoli paesaggistici (D. Lgs. n 42/04 artt. 136 e 142) Corsi d acqua (D. Lgs. n 42/04 - art. 142, lettera c) Zone di interesse archeologico (D. Lgs. n. 42/04 art. 142, lettera m art. 27 NTA del P.T.R.C.) Aree sottoposte a vincolo di uso civico (D. Lgs. n 42/04 art. 142, lettera h) 5.3 Vincolo sismico (O.P.C.M. n 3274/2003) 5.4 Vincoli derivanti da pianificazione di livello superiore Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Centri storici (art. 24 del P.T.R.C.) Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Ambiti naturalistici di livello regionale (art. 19 del P.T.R.C.) Aree a pericolosità idraulica e idrogeologica identificate dal PAI (L. 267/98 L. 365/00) Siti di interesse comunitario (S.I.C.) e zone di protezione speciale (Z.P.S.) Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T Nessuno Nessuno Nessuno I vincoli derivano da pianificazione sovraordinata o da normativa specifica, non sono pertanto di competenza del P.A.T 5.5 Elementi generatori di vincolo, fasce di rispetto e zone di tutela Fasce di rispetto Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi su tutela risorsa idrica e consumo di suolo per vincoli di inedificabilità Depuratori Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi su tutela risorsa idrica e consumo di suolo per vincoli di inedificabilità Cimiteri (R.D n 1265 e s.m.i.) Nessuno Nessuno Nessuno Le tavole di piano identificano un area cimiteriale (non ancora esistente) all interno Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 103

106 AZIONI DI PIANO FATTORI DI PRESSIONE (NEGATIVI) IN RIFERIMENTO AD ECOSISTEMI, FLORA E FAUNA BERSAGLI EFFETTO SUI BERSAGLI (HABITAT E SPECIE VULNERABILI) NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI MISURE PRESCRITTIVE A TUTELA DI SPECIE ED HABITAT del perimetro del SIC/ZPS, ma essendo già normata dal PRG vigente non è oggetto della presente valutazione Elettrodotti Nessuno Nessuno Nessuno Impianti di telecomunicazione Nessuno Nessuno Nessuno Norme specifiche a tutela del paesaggio Elementi idrologici Fiumi, torrenti e canali (L.R. 11/2004 art. 41, lettera g) Nessuno Nessuno Nessuno Tutela dei corpi idrici e cenosi legate a questi ecosistemi Scoli e altri corsi d acqua minori Nessuno Nessuno Nessuno Tutela dei corpi idrici e cenosi legate a questi ecosistemi Strade di interesse comunale e sovracomunale esistenti Nessuno Nessuno Nessuno Previste mitigazioni ambientali a tutela atmosfera e rumore Allevamenti Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi anche su emissione odori (componente atmosfera) per previsti miglioramenti impianti TITOLO TERZO INVARIANTI O AREE A BASSA TRASFORMABILITA Articolo 6 Invarianti o aree a bassa trasformabilità. 6.1 Invarianti di natura geologica Nessuno Nessuno Nessuno La cartografia non evidenzia tali invarianti nel territorio comunale 6.2 Invarianti di natura paesaggisticoambientale Nessuno Nessuno Nessuno Tutela di land makers, aree golenali, corsi d acqua, siepi e filari, aree umide 6.3 Invarianti di natura storicomonumentale e architettonica Nessuno Nessuno Nessuno Tutela peasaggio antropico 6.4 Invarianti di natura agricolo produttiva Nessuno Nessuno Nessuno Finalità di conservazione della biodiversità, mantenimento siepi, limitazione alla trasformazione della aree agricole (ridurre consumo di suolo) TITOLO QUARTO FRAGILITA Articolo 7 - Compatibilità geologica e penalità ai fini edificatori 7.1 Aree idonee Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Consentiti interventi edilizi con consumo di suolo, ma indicazioni su studi specifici a tutela della componente idrogeologica 7.2 Aree idonee a condizione Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Consentiti interventi edilizi con consumo di suolo, ma indicazioni su studi specifici a tutela della componente geognostica ed idrogeologica Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 104

107 AZIONI DI PIANO FATTORI DI PRESSIONE (NEGATIVI) IN RIFERIMENTO AD ECOSISTEMI, FLORA E FAUNA BERSAGLI EFFETTO SUI BERSAGLI (HABITAT E SPECIE VULNERABILI) NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI MISURE PRESCRITTIVE A TUTELA DI SPECIE ED HABITAT Aree a condizione legata a problematiche di tipo idrogeologico (sigla PE e ID) Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Consentiti interventi edilizi con consumo di suolo, rischi legati alla presenza di falda subaffiorante ma indicazioni su studi specifici a tutela della componente idrogeologica Idoneità a condizione legata alle condizioni idrauliche (sigla ES) Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Indicazioni per contenimento del rischio idrogeologico Idoneità legata alla scarsa capacità portante dei terreni (sigla CP) Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Rischio legato alle condizioni del terreno ma indicazioni geognostiche di dettaglio Idoneità a condizione: cave dimesse Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi per cessazione sfruttamento cave e per ripristini previsti 7.3 Aree non idonee Nessuno Nessuno Nessuno Impattti positivi per prevenzione consumo suolo Cave attive Nessuno Nessuno Nessuno 7.4 Aree di salvaguardia e vincoli di paleoalvei ancora esistenti Nessuno Nessuno Nessuno Non sono consentivi interventi di alterazione morfologica delle aree o nuove edificazioni: impatti positivi su suolo, ecosistemi e paesaggio Articolo 8 - Aree soggette a dissesto idrogeologico. 8.1 Norme e prescrizioni generali di manutenzione e salvaguardia Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi su riduzione del rischio idraulico. Tutela ecosistemi, paesaggio e acque superficiali. 8.2 Aree esondabili o a ristagno idrico (sigla ES) 8.3 Aree a rischio idraulico e idrogeologico in riferimento al P.A.I. Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Impatti positivi su riduzione del rischio idraulico ed idrogeologico. Tutela ecosistemi, paesaggio e acque superficiali. 8.4 Terreni poco permeabili (sigla PE) Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, Nessuno Nessuno Inteventi urbanistici previsti, ma indicazioni sul non peggioramento capacità filtrante del terreno. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 105

108 AZIONI DI PIANO FATTORI DI PRESSIONE (NEGATIVI) IN RIFERIMENTO AD ECOSISTEMI, FLORA E FAUNA BERSAGLI EFFETTO SUI BERSAGLI (HABITAT E SPECIE VULNERABILI) NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI MISURE PRESCRITTIVE A TUTELA DI SPECIE ED HABITAT trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. 8.5 Aree con profondità falda freatica compresa tra 0 e 1 da p.c. (sigla ID) Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Interventi urbanistici possibili ma Indicazioni su tutela falda sotterranea e acque superficiali 8.6 Aree con scarsa capacità portante (sigla CP) Nessuno. In questo titolo delle N.T. vengono identificate le fragilità ambientali del territorio e le modalità per minimizzare le possibili criticità ambientali. Il possibile consumo di suolo derivante dalla azione in esame è da riferire alla identificazione delle aree di urbanizzazione, trasformazione e riqualificazione nella Tav.B4 e dalle N.T. al Titolo Quinto. Nessuno Nessuno Interventi urbanistici possibili Articolo 9 - Zone di tutela (L.R. n 11/04 art. 41). 9.1 Golene Nessuno Nessuno Nessuno 9.2 Corsi d acqua e specchi lacuali Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi su acque superficiali anche per prescrizione del rispetto DMV TITOLO QUINTO TRASFORMABILITA Articolo 10 Organizzazione del territorio comunale Ambiti territoriali omogenei 10.2 Classificazione del territorio Aree di urbanizzazione consolidata Nessuno Nessuno Nessuno Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero. L inserimento in un contesto già densamente urbanizzato minimizza gli impatti sulle altre componenti ambientali Ambiti di edificazione diffusa Consumo di suolo Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; Piante di interesse comunitario presenti nell area di influenza. Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Perdita di specie (Piante) Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero con conseguenze anche sulla disponibilità di habitat di specie. Si prescrive di effettuare lo Studio di Incidenza in sede di progettazione degli interventi di edificazione diffusa all interno del perimentro del SIC/ZPS, al fine di individuare le incidenze puntuali ed idonee misure di mitigazione e/compensazione degli effetti Aree di urbanizzazione programmata Consumo di suolo Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero, con conseguenze anche sulla disponibilità di habitat per cenosi animali e impatti sulla percezione del paesaggio Aree da riqualificare Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi sul paesaggio e sul consumo di suolo se previste demolizioni Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo Consumo di suolo Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Le possibili nuove edificazioni comportano consumo di suolo attualmente libero. L inserimento in un contesto già densamente urbanizzato minimizza gli impatti sulle altre componenti ambientali. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 106

109 AZIONI DI PIANO FATTORI DI PRESSIONE (NEGATIVI) IN RIFERIMENTO AD ECOSISTEMI, FLORA E FAUNA BERSAGLI EFFETTO SUI BERSAGLI (HABITAT E SPECIE VULNERABILI) NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI MISURE PRESCRITTIVE A TUTELA DI SPECIE ED HABITAT Progetti speciali Nessuno Nessuno Nessuno I progetti speciali includono anche l occupazione di aree attualmente libere o la riorganizzazione di aree urbanisticamente incoerenti, ma sono volti alla riorganizzazione delle strutture esistenti con miglioramenti anche dal punto di vista percettivo dei luoghi Zona agricola Nessuno Nessuno Nessuno Il pat pone obiettivi di tutela ambientale e riqualificaizone del territorio agrario. Sono ammessi solo interventi edilizi in funzione dell attività agricola 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Consumo di suolo Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie La trasformazione di aree agricole in aree a diversa destinazione comporta possibile consumo di suolo e interferenze con ecosistemi e paesaggio 10.4 Limiti fisici alla nuova edificazione Nessuno Nessuno Nessuno I limiti inducono impatti ambentali positivi perché mirano a contenere il consumo di suolo ed ecosistemi 10.5 Opere incongrue ed elementi di degrado Nessuno Nessuno Nessuno La riqualificazione degli elementi incongrui induce impatti positivi sul paesaggio Articolo 11 Norme specifiche per il sistema produttivo-commercialedirezionale Z.T.O. D 11.1 Norme di carattere generale Superficie di area trasformabile per ZTO di tipo D è di mq (dato N.T.) a cui si sommano le previsioni del P.R.G. vigente non ancora attuate ( mq) 11.2 Azioni strategiche Disposizioni generali Nessuno Nessuno Nessuno Obiettivi di tutela ambientale, riuso acque, compensazione di CO Attività produttive/commerciali in zona impropria Consumo di suolo Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Possibilità di ampliamento puà avere impatti sul consumo di suolo con conseguenze anche sulla disponibilità di habitat di specie Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT Consumo di suolo Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Possibilità di ampliamento puà avere impatti sul consumo di suolo e riduzione habitat disponibile per cenosi floro-faunistiche. Impatti su percezione luoghi ma prescrizioni ambientali tutela risorsa idrica, riduzione inquinamento, mitigazione paesaggistica Articolo 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale Consumo di suolo - Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; - Habitat presenti nell area di influenza - Piante di interesse comunitario presenti nell area di influenza. Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Sottrazione di Habitat Frammentazione di Habitat Perdita di specie (Piante) Le aree a servizi identificate all interno del perimetro del sito Rete Natura 2000 sono previste aree a servizi a conferma e/o ampliamento dei servizi esistenti o come nuovi servizi (aree indicate col simnbolo F nella Carta della Trasformabilità). Tuttavia le N.T. indicano di privilegiare il riuso edifici esistenti, minimizzando il consumo di suolo e pertanto anche la sottrazione di habitat o Habitat di specie. Il P.A.T. non identifica espressamente le localizzazioni delle aree a servizi, ma demanda al P.I. l esatta localizzazione e Si prescrive di effettuare lo Studio di Incidenza in sede di programmazione degli interventi (nel P.I.) nelle aree F all interno del perimentro del SIC/ZPS al fine di individuare le incidenze puntuali ed idonee misure di mitigazione e/compensazione degli effetti; Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 107

110 AZIONI DI PIANO FATTORI DI PRESSIONE (NEGATIVI) IN RIFERIMENTO AD ECOSISTEMI, FLORA E FAUNA BERSAGLI EFFETTO SUI BERSAGLI (HABITAT E SPECIE VULNERABILI) NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI MISURE PRESCRITTIVE A TUTELA DI SPECIE ED HABITAT definizione delle tipologie di intervento sulle aree. Articolo 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale. Consumo di suolo Specie di Uccelli, Mammiferi, Rettili ed Anfibi che possono utilizzare gli ambienti ricompresi nelle aree idonee per le loro normali attività; Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Consumo di suolo per nuove infrastrutture, aumento frammentazione, ma mitigaizone paesaggistica Articolo 14 Percorsi storico-ambientali di interesse comunale e sovracomunale Articolo 15 - Valori e tutele 15.1 Valori e tutele culturali Edifici e complessi Monumentali, Ville Venete ed altri immobili di interesse storicoarchitettonico e culturale di rilievo sovracomunale Contesti figurativi dei complessi monumentali, delle Ville venete ed altri immobili di interesse storicoarchitettonico e culturale di rilievo sovracomunale Interventi su edifici e complessi monumentali, delle Ville venete ed altri immobili di interesse storicoarchitettonico e culturale di rilievo comunale e sovracomunale Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi socio-economici. Tutela beni storico/culturali. Impatti positivi paesaggio antropico Tutela beni storico/culturali. Impatti positivi paesaggio antropico Interventi di manutenzione ordinaria Interventi di manutenzione straordinaria Interventi di restauro e risanamento conservativo Interventi di ristrutturazione edilizia di tipo A Interventi di ristrutturazione edilizia di tipo B Nessuno Nessuno Nessuno Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico Nessuno Nessuno Nessuno Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico Nessuno Nessuno Nessuno Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico Nessuno Nessuno Nessuno Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico Nessuno Nessuno Nessuno Indicazioni delle N.T. inducono impatti positivi paesaggio antropico 15.2 Valori e tutele naturali Rete ecologica Nessuno Nessuno Nessuno Agevolazioni per realizzazione siepi, fasce tampone, macchie boscate. Creazione zone filtro a tutela corpi idrici a Aree nucleo (core areas) Nessuno Nessuno Nessuno Previsione interventi in sede di P.I. per tutela corpi idrici, incremento patrimonio arboreoarbustivo b Ambiti di connessione naturalistica Nessuno Nessuno Nessuno Previsione interventi in sede di P.I. per tutela corpi idrici, incremento patrimonio arboreoarbustivo c Corridoi ecologici principali Nessuno Nessuno Nessuno Tutela blueways e creazione greeways d Corridoi ecologici secondari Nessuno Nessuno Nessuno Tutela blueways e creazione greeways Barriere infrastrutturali (e opere di mitigazione collegate) Nessuno Nessuno Nessuno Previsione interventi di mitigazione dell effetto barriera da infrastrutture Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 108

111 AZIONI DI PIANO FATTORI DI PRESSIONE (NEGATIVI) IN RIFERIMENTO AD ECOSISTEMI, FLORA E FAUNA BERSAGLI EFFETTO SUI BERSAGLI (HABITAT E SPECIE VULNERABILI) NOTE ESPLICATIVE SUI POTENZIALI IMPATTI MISURE PRESCRITTIVE A TUTELA DI SPECIE ED HABITAT Articolo 16 Sostenibilità 16.1 Sostenibilità ambientale delle infrastrutture e delle installazioni Nessuno Nessuno Nessuno Contenimento impatti da infrastrutture e inquinamento luminoso 16.2 Sostenibilità ambientale degli edifici Nessuno Nessuno Nessuno Incentivi risparmio energetico e uso fonti rinnovabili Interventi di edilizia sostenibile e linee guida a Efficienza energetica Nessuno Nessuno Nessuno Riduzione consumo energia (impatti positivi componente socio-economica) b Comfort estivo Nessuno Nessuno Nessuno Riduzione consumo energia (impatti positivi componente socio-economica) c Risparmio idrico Nessuno Nessuno Nessuno Riduzione consumi idrici d Utilizzo di materiali bioecologici Nessuno Nessuno Nessuno Incentivi uso materiali a basso impatto ambientale e Utilizzo del solare termico Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi inquinamento atmosferico per uso energie rinnovabili f Utilizzo di pannelli fotovoltaici Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi inquinamento atmosferico per uso energie rinnovabili g Realizzazione di coperture e terrazzi verdi Nessuno Nessuno Nessuno Impatti positivi per riduzione consumi energetici e riduzione inquinamento atmosfera h Recupero delle acque meteoriche Incentivi Nessuno Nessuno Nessuno Risparmio idrico Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 109

112 2.5.6 Identificazione degli effetti sinergici e cumulativi Questo paragrafo riporta, per ogni specie o habitat potenzialmente vulnerabile (Par ) gli effetti derivanti dalle azioni di Piano che possono incidere in maniera sinergica e cumulativa sugli stessi Habitat o specie di interesse comunitario. In questo modo è possibile, individuare i potenziali bersagli delle azioni di Piano escludendo gli Habitat e le specie vulnerabili che non subiscono effetti. Nella trattazione che segue non vengono considerati gli Habitat o le specie che non sono risultate vulnerabili alle azioni di Piano. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 110

113 Tabella Identificazione degli effetti sinergici e cumulativi per gli Habitat di interesse comunitario risultati bersaglio delle azioni di Piano COD HABITAT DENOMINAZIONE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI AZIONI DI PIANO (ARTICOLO N.T.) 9260 Foreste di Castanea sativa SI 91H0* Boschi pannonici di Quercus pubescens SI Sottrazione di Habitat Frammentazione di Habitat Sottrazione di Habitat Frammentazione di Habitat 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee) SI Sottrazione di Habitat Frammentazione di Habitat 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale Tabella Identificazione degli effetti sinergici e cumulativi per le specie di interesse comunitario risultati bersaglio delle azioni di Piano COD SPECIE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI AZIONI DI PIANO (ARTICOLO N.T.) A022 Tarabusino Ixobrychus minutus SI A338 Averla piccola Lanius collurio SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 111

114 COD SPECIE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI AZIONI DI PIANO (ARTICOLO N.T.) Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunalee sovracomunale Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo 1304 Ferro di cavallo maggiore Rhinolophus ferrumequinum SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo - Orecchione meridionale Plecotus austriacus SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale Rana di lataste Rana latastei SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 112

115 COD SPECIE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI AZIONI DI PIANO (ARTICOLO N.T.) 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo 1167 Tritone crestato italiano Triturus carnifex SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale. - Saettone Elaphe longissima SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale Ambiti di edificazione diffusa Aree di urbanizzazione programmata Ambiti da trasformare / Linee preferenziali di sviluppo - Lucertola campestre Podarcis sicula SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie 10.3 Limite quantitativo massimo di Superficie Agricola Utilizzata (S.A.U.) trasformabile Attività produttive/commerciali in zona impropria Sportello unico per le attività economiche in variante al PAT 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale 13 - Infrastrutture del sistema della viabilità di interesse comunale e sovracomunale. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 113

116 COD SPECIE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI AZIONI DI PIANO (ARTICOLO N.T.) 4104 Barbone Himantoglossum adriaticum Sì Perdita di specie Ambiti di edificazione diffusa 12 - Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 114

117 2.5.7 Identificazione dei percorsi e dei vettori Dalla analisi effettuata nei paragrafi precedenti gli effetti possibili su Habitat, habitat di specie e specie di interesse comunitario sono risultati la perdita di habitat o habitat di specie e la loro frammentazione. In tal senso il percorso, come pure il vettore, degli effetti per giungere agli Habitat o specie bersaglio viene a mancare, essendo essi legati alla localizzazione stessa delle azioni di piano nell area di influenza, ove queste sono risultate impattanti sugli obiettivi di conservazione dei SIC e ZPS Previsione e valutazione della significatività dei fattori di incidenza A Metodologia La previsione e valutazione della significatività degli effetti (incidenza sui siti) fa riferimento agli Habitat, habitat di specie e specie identificati come bersagli delle azioni di piano nei paragrafi precedenti (si veda Tabella 2.34). Facendo riferimento al DGR 3173 del Allegato A, il metodo adottato prevede di valutare l entità delle incidenze nei confronti degli elementi bersaglio sulla base dell individuazione dei tipi di incidenza possibili. In relazione ai possibili effetti delle azioni di piano, individuati nei paragrafi precedenti, la stima della entità delle incidenze sui bersagli viene effettuata attraverso l applicazione di specifici indicatori. Poiché in relazione alle azioni di piano ed ai loro possibili effetti sugli habitat e sulle specie individuati nel Paragrafo 2.5.5, si evincono come possibili 3 tipologie di effetti: la perdita di habitat e la frammentazione di habitat. Pertanto per la valutazione della significatività delle incidenze gli indicatori da utilizzare saranno i seguenti: 1. Perdita di superficie di habitat/habitat di specie; 2. Frammentazione di habitat/habitat di specie; 3. Perdita di specie. In base a specifiche conoscenze esperte di tipo naturalistico-ecologico sugli Habitat e sulle specie in esame nel contesto ambientale di indagine, viene stimata la significatività delle incidenza su ciascun Habitat e specie bersaglio, distinguendola in alta, media, bassa, nulla o non significativa. Ad ognuno dei 5 livelli di incidenza sono associati dei colori, per facilitare la lettura di sintesi finale, come da tabella sottostante: Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 115

118 Tabella Livelli di incidenza derivabili dall applicazione degli indicatori con relativa scala cromatica di rappresentazione LIVELLO DI INCIDENZA Nulla/Non significativa Bassa Media Alta Risultati Viene di seguito riportata la valutazione delle incidenze delle azioni di piano che sono risultate in grado di produrre effetti su habitat e specie di interesse comunitario, tutte riferibili al Titolo Quinto TRASFORMABILITA delle N.T. del piano. Le azioni riconducibili al Titolo Secondo, Terzo e Quarto delle N.T. del P.A.T. in esame non inducono effetti sui siti della Rete Natura Si riportano di seguito le valutazioni di dettaglio sull assenza di effetti negativi significativi, effettuate in considerazione degli indicatori chiave presentati in precedenza, riferiti alla conservazione dei siti della Rete Natura 2000: 1. Perdita di superficie di habitat: le azioni che possono indurre occupazione di suolo, con conseguente perdita di superficie di habitat disponibile per le specie di interesse conservazionistico che sono risultate potenzialmente presenti nell area di influenza del piano, sono tutte riferibili ad eventuali ampliamenti dell edificato esistente, che includono ambiti immediatamente adiacenti a contesti già urbanizzati. La perdita di superficie di habitat disponibile per le specie faunistiche vulnerabili risulta non significativa, in quanto non emerge, a questo livello di programmazione, un consumo evidente di ambienti di elezione per le specie faunistiche in esame. Per quanto attiene la perdita di Habitat di interesse comunitario, essa è riferibile solo alla possibile realizzazione di nuove strutture a servizi, o all ampliamento delle esistenti, all interno del sito SIC/ZPS in esame. Poiché la localizzazione puntuale degli interventi e la loro attuazione è demandata al P.I., a livello di programmazione del P.A.T. tale possibile perdita appare non significativa. Sono state infatti individuate nel presente Studio delle misure prescrittive atte a ridurre le interferenze ed a minimizzare l insorgenza di fattori di pressione sugli Habitat della Rete Natura Frammentazione di habitat: le azioni che possono indurre occupazione di suolo, con conseguente frammentazione di habitat per le specie di interesse conservazionistico che sono risultate potenzialmente presenti nell area di influenza del piano, sono tutte riferibili ad eventuali Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 116

119 ampliamenti dell edificato esistente, che includono ambiti immediatamente adiacenti a contesti già urbanizzati. Gli ambienti che risulterebbero interessati dalle nuove costruzioni o dall ampliamento dell esistente, non costituiscono corridoi ecologici o aree rifugio per le specie faunistiche in esame, poiché risultano già adiacenti all urbanizzato, senza connessioni con gli ambienti idonei più prossimi. Pertanto la frammentazione di habitat per le specie bersaglio risulta, a questo livello di programmazione, di entità non significativa. Per quanto attiene la frammentazione di Habitat di interesse comunitario, essa è riferibile solo alla possibile realizzazione di nuove strutture a servizi, o all ampliamento delle esistenti, all interno del sito SIC/ZPS in esame. Poiché la localizzazione puntuale degli interventi e la loro attuazione è demandata al P.I., a livello di programmazione del P.A.T. tale possibile frammentazione appare non significativa. Sono state infatti individuate nel presente Studio delle misure prescrittive atte a ridurre le interferenze ed a minimizzare l insorgenza di fattori di pressione su Habitat della Rete Natura Perdita di specie: la possibile di specie di interesse comunitario è riferita solo alla pianta Barbone (Himantoglossum adriaticum) come possibile conseguenza della possibile realizzazione di nuove strutture a servizi, o all ampliamento delle esistenti, all interno del sito SIC/ZPS in esame. Poiché la localizzazione puntuale degli interventi e la loro attuazione è demandata al P.I., a livello di programmazione del P.A.T. tale possibile perdita appare non significativa. Sono state infatti individuate nel presente Studio delle misure prescrittive atte a ridurre le interferenze ed a minimizzare l insorgenza di fattori di pressione su Habitat e specie della Rete Natura Alla luce di quanto esposto sopra non si rilevano incidenze significative, con ragionevole margine di certezza scientifica, sugli obbiettivi di conservazione del sito SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco A.1 Misure prescrittive Si riportano di seguito le misure prescrittive già individuate nella Tabella 2.34 del presente Studio, atte a minimizzare l insorgenza di fattori di pressione su Habitat e specie della Rete Natura Art Ambiti di edificazione diffusa: Si prescrive di effettuare lo Studio di Incidenza in sede di progettazione degli interventi di edificazione diffusa all interno del perimetro del SIC/ZPS, al fine di individuare le incidenze Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 117

120 puntuali ed idonee misure di mitigazione e/compensazione degli effetti. Art Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale: Si prescrive di effettuare lo Studio di Incidenza in sede di programmazione degli interventi (nel P.I.) nelle aree F all interno del perimetro del SIC/ZPS, al fine di individuare le incidenze puntuali ed idonee misure di mitigazione e/compensazione degli effetti A.2 Risultati finali di valutazione della significatività dell incidenza su Habitat e specie ritenuti vulnerabili Si riportano di seguito le tabelle riassuntive riportanti i risultati finali ottenuti dalla valutazione della significatività delle incidenze sugli habitat e sulle specie bersaglio per le azioni di piano individuate. In via precauzionale l incidenza complessiva diretta e indiretta (che verrà poi riportata nel quadro di sintesi) viene assunta considerando l incidenza più alta. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 118

121 Tabella 2.38: Risultato finale di valutazione della significatività dell incidenza sugli habitat bersaglio segnalati nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD HABITAT DENOMINAZIONE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI INCIDENZA DIRETTA INCIDENZA INDIRETTA 9260 Foreste di Castanea sativa SI Sottrazione di Habitat Frammentazione di Habitat Non significativa Non significativa 91H0* Boschi pannonici di Quercus pubescens SI Sottrazione di Habitat Frammentazione di Habitat Non significativa Non significativa 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee) SI Sottrazione di Habitat Frammentazione di Habitat Non significativa Non significativa Tabella Risultato finale di valutazione della significatività dell incidenza sulle specie bersaglio segnalati nel formulario standard del SIC/ZPS IT COD SPECIE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI INCIDENZA DIRETTA INCIDENZA INDIRETTA A022 Tarabusino Ixobrychus minutus SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Nulla Non significativa A338 Averla piccola Lanius collurio SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Nulla Non significativa 1304 Ferro di cavallo maggiore Rhinolophus ferrumequinum SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Nulla Non significativa - Orecchione meridionale Plecotus austriacus SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Nulla Non significativa 1215 Rana di lataste Rana latastei SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Nulla Non significativa 1167 Tritone crestato italiano Triturus carnifex SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Nulla Non significativa - Saettone Elaphe longissima SI Sottrazione di habitat di specie Nulla Non significativa Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 119

122 COD SPECIE POTENZIALE VULNERABILITÀ EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI INCIDENZA DIRETTA INCIDENZA INDIRETTA Frammentazione di habitat di specie - Lucertola campestre Podarcis sicula SI Sottrazione di habitat di specie Frammentazione di habitat di specie Nulla Non significativa 4104 Barbone Himantoglossum adriaticum Sì Perdita di specie Non significativa Nulla Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 120

123 2.6 Fase IV: Esito della fase di Screening Sulla base delle informazioni acquisite, si evince che il P.A.T. del Comune di Cervarese, oggetto di valutazione, non presenta aspetti che possano avere incidenze significative sul sito SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco. In via precauzionale sono state individuate delle misure prescrittive atte a contenere la possibile insorgenza di fattori di pressione su specie e Habitat della Rete Natura 2000, riportate nel Par A.1 del presente Studio.. Da quanto fin qui esposto risulta che: Le azioni di piano del P.A.T. sono compatibili con le norme specifiche di tutela previste per il sito Natura 2000 e per il contesto ambientale in esame; Gli effetti possibili delle azioni di piano sono tutti valutabili in termini di incidenza non significativa come indicato nello specifico paragrafo del presente lavoro. Sulla base di quanto sopra esposto non risulta quindi necessario il passaggio alle successive fasi della valutazione (Valutazione appropriata) e si ritiene concluso lo Studio di Incidenza al livello di Screening. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 121

124 2.7 QUADRO DI SINTESI Il quadro di sintesi contiene, in forma di tabella, il riepilogo delle informazioni contenute nella fase preliminare dello studio d incidenza. DATI IDENTIFICATIVI Descrizione del piano, progetto, intervento Codice e denominazione del sito Natura 2000 interessato Indicazioni di altri piani, progetti e interventi che possono dare effetti combinati Il presente Studio di Incidenza Ambientale al P.A.T. del Comune di Cervarese Santa Croce. Codice: SIC/ZPS IT Denominazione: Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco Localizzazione: Longitudine E Latitudine N Caratteristiche del sito: tratto del fiume Adige con presenza di ampie zone di argine ricoperte da vegetazione arbustiva idrofila e con qualche relitta zona golenale. Qualità e importanza: Il tratto fluviale in questione riveste notevole importanza per varie entità legate alle acque correnti non troppo rapide. Potrebbe rivestire importanza per la specie Petromyzon marinus non più segnalata dal Vulnerabilità: Cambiamenti dell idrodinamica fluviale e modifiche in alveo. Il sito ospita 5 habitat di interesse comunitario (* habitat prioritari): 3260: Fiumi delle pianure e monani con vegetazione del Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion 92A0: Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 91E0*: Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno- Padion, Alnion incanae, Salicion albae) 6430: Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile 3220: Fiumi alpini con vegetazione riparia erbacea Nel Formulario standard sono elencate 6 specie di uccelli presenti nell All. I della Direttiva 79/409/CEE e 3 specie di pesci elencati in All. II della Direttiva 92/43/CEE. Non si è a conoscenza di piani o progetti che possano agire congiuntamente sul sito in oggetto. VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITÀ DEGLI EFFETTI Descrizione di come il progetto (da solo o per azione combinata) incida sul sito Natura 2000 Non si rilevano effetti significativi su specie e/o habitat di interesse comunitario presenti nel sito rete Natura 2000 Prescrizioni Si riportano di seguito le misure prescrittive già individuate nella Tabella 2.34 del presente Studio, atte a minimizzare l insorgenza di fattori di pressione su Habitat e specie della Rete Natura Art Ambiti di edificazione diffusa: Si prescrive di effettuare lo Studio di Incidenza in sede di progettazione degli interventi di edificazione diffusa all interno del perimentro del SIC/ZPS, al fine di individuare le incidenze puntuali ed idonee misure di mitigazione e/compensazione degli effetti. Art Servizi ed attrezzature di interesse comunale e sovracomunale: Si prescrive di effettuare lo Studio di Incidenza in sede di programmazione degli interventi (nel P.I.) nelle aree F all interno del perimentro del SIC/ZPS al fine di individuare le incidenze puntuali ed idonee misure di mitigazione e/compensazione degli effetti. Consultazione con gli Organi e Enti competenti Risultati della consultazione Comune di Cervarese Santa Croce Buoni DATI RACCOLTI PER L ELABORAZIONE DELLA VERIFICA Responsabili della verifica Fonte dei dati Livello di completezza delle informazioni Luogo dove possono essere reperiti e visionati Dott. Paolo Turin Vedi Bibliografia Buono Bioprogramm s.c. Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 122

125 i dati utilizzati TABELLA PER L ELABORAZIONE DELLO SCREENING HABITAT - SPECIE COD. NOME 9260 Foreste di Castanea sativa PRESENZA NELL AREA DI INFLUENZA Presente sul Monte Bello (in comune di Teolo) SIGNIFICATIVITÀ NEGATIVA DELLE INCIDENZA DIRETTE SIGNIFICATIVITÀ NEGATIVA DELLE INCIDENZA INDIRETTE PRESENZA DI EFFETTI SINERGICI E CUMULATIVI Non significativa Non significativa SI 91H0* Boschi pannonici di Quercus pubescens Presente sul Monte Merlo e sul Monte Bello in mosaico con habitat 6210 Non significativa Non significativa SI 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee) Presente sul Monte Merlo e sul Monte Bello in mosaico con habitat 91H0* Non significativa Non significativa SI * Laghi eutrofici naturali con vegetazione del Magnopotamion o Hydrocharition Formazioni erbose calcicole rupicole o basofile dell Alysso-Sedion albi Non presente Nulla Nulla NO Non presente Nulla Nulla NO A022 Tarabusino Ixobrychus minutus Presenza possibile, non come nidificante, lungo i corsi d acqua con presenza di canneto nella aree pianeggianti Nulla Non significativa SI A072 Falco pecchiaiolo Pernis apivorus Non segnalata per il quadrante in esame Nulla Nulla NO A080 Biancone Circaetus gallicus Poco probabile. Assenza di ambienti idonei alla specie nell area di influenza Nulla Nulla NO A122 Re di quaglie Crex crex Poco probabile. Assenza di ambienti idonei alla specie nell area di influenza. Nulla Nulla NO A224 Succiacapre Caprimulgus europaeus Poco probabile. Segnalata solo nel settore meridionale dei colli. Nulla Nulla NO A307 Bigia padovana Sylvia nisoria A338 Averla piccola Lanius collurio Poco probabile. Non segnalata per il quadrante in esame Presenza probabile. Specie nidificante estiva, frequenta ambienti di Nulla Nulla NO Nulla Non significativa SI Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 123

126 ecotono A379 Ortolano Emberiza hortulana Poco probabile. Assenza di ambienti idonei alla specie nell area di influenza Nulla Nulla NO 1324 Vespertilio maggiore Myotis myotis Presenza possibile ma poco probabile Nulla Nulla NO 1304 Ferro di cavallo maggiore Rhinolophus ferrumequinum Presenza possibile Nulla Non significativa SI - Nottola comune Nyctalus noctula Presenza poco probabile Nulla Nulla NO - Orecchione meridionale Plecotus austriacus Presenza possibile Nulla Non significativa SI - Moscardino Muscardinus avellanarius Poco probabile, assenza di ambienti particolarmente idonei alla specie Nulla Nulla NO 1193 Ululone dal ventre giallo Bombina variegata Presenze sui colli molto localizzata. La specie non è stata segnalata per l area in esame Nulla Nulla NO 1215 Rana di lataste Rana latastei Presenza possibile lungo il Fiume Bacchiglione Nulla Non significativa SI 1167 Tritone crestato italiano Triturus carnifex Presenza possibile Nulla Non significativa SI - Saettone Elaphe longissima Presenza probabile Nulla Non significativa SI - Lucertola campestre Podarcis sicula Presenza possibile Nulla Non significativa SI 1137 Barbo comune Barbus plebejus 1114 Pigo Rutilus pigus Non rilevato nel territorio del parco colli o nel territorio comunale Presente lungo il Bacchiglione Nulla Nulla NO Nulla Nulla NO 1115 Lasca Chondrostoma genei Non rilevato nei corsi d acqua del parco per il comune di Cervarese Nulla Nulla NO 1140 Savetta Chondrostoma soetta Presente lungo il Bacchiglione Nulla Nulla NO 1149 Cobite comune Cobitis taenia Presente lungo lo scolo Fossona, lo Scolo Rialto, il Fiume Bacchiglione e lo Scolo Fossona Nulla Nulla NO 1991 Cobite mascherato Sabanejewia larvata Non rilevato nei corsi d acqua del parco per il comune di Nulla Nulla NO Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 124

127 Cervarese 4104 Barbone Himantoglossu m adriaticum Presenze possibile Non significativa Nulla Sì 1428 Trifoglio acquatico Marsilea quadrifolia Non segnalata per l area in esame Nulla Nulla NO ESITO DELLA PROCEDURA DI SCREENING La valutazione d incidenza si conclude attestando che le potenziali incidenze del Piano di Assetto del Territorio in esame, sulla Rete Natura 2000 sono da ritenersi non significative ai fini della conservazione di habitat e specie di interesse comunitario e/o prioritari segnalati per il SIC/ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco. DICHIARAZIONE FIRMATA DAL PROFESSIONISTA Il sottoscritto Dott. Paolo Turin indica e sottoscrive che: con ragionevole certezza scientifica, si può escludere il verificarsi di effetti significativi negativi sui siti della Rete Natura Marzo 2012 Il professionista Dott. Biol. Paolo TURIN Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 125

128 BIBLIOGRAFIA AA.VV., Carta Ittica del Parco Regionale dei Colli Euganei. Parco Regionale dei Colli Euganei. AA.VV., Uccelli del Parco dei Colli Euganei. Parco Regionale Colli Euganei. Grafiche Italprint, Treviso, 135 pp. AA.VV., Piano di Gestione della ZPS IT Colli Euganei - Monte Lozzo - Monte Ricco BIOPROGRAMM, Progetto Flora e Fauna. Relazione tecnica. Parco Regionale dei Colli Euganei. BON M., PAOLUCCI P., MEZZAVILLA F., DE BATTISTI R., VERNIER E. (EDS.) Atlante dei Mammiferi del Veneto. Lavori Soc. Ven. Sc. Nat., suppl. a vol. 21. BONATO L., FRACASSO G., POLLO R., RICHARD J., SEMENZATO M. (eds.), Atlante degli Anfibi e dei Rettili del Veneto. Associazione Faunisti Veneti, Nuovadimensione Ed., Portogruaro VE. BRICHETTI P., FRACASSO G., Gaviidae-Falconidae. Ornitologia italiana, Vol.1. Perdisa, Bologna. BRICHETTI P., FRACASSO G., Tetraonidae-Scolopacidae. Ornitologia italiana, Vol.2. Perdisa, Bologna. BRICHETTI P., FRACASSO G., Stercorariidae-Caprimulgidae. Ornitologia italiana, Vol.3. Perdisa, Bologna. BRICHETTI P., FRACASSO G., Apodidae-Prunellidae. Ornitologia italiana, Vol.4. Perdisa, Bologna. BRICHETTI P., FRACASSO G., Apodidae-Prunellidae. Ornitologia italiana, Vol.5. Perdisa, Bologna. BRICHETTI P., FRACASSO G., 2010 Sylviidae-Paradoxornithidae. Ornitologia italiana, Vol.6. Perdisa, Bologna. COMMISSIONE EUROPEA, 2000 La gestione dei siti Natura Guida all'interpretazione dell'art.6 della dir. Habitat 92/43/CEE"; "Assessment of plans and projects significantly affecting Natura 2000 sites. Methodological guidance on the provisions of Article 6 (3) and (4) of the Habitats Directive 92/43/EEC", EC, 11/2001. COMMISSIONE EUROPEA, 2003 Interpretation manual of European union habitats. EUR 25. Natura Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 126

129 D' ANTONI S., DUPRÈ E., LA POSTA S., VERUCCI P., Guida alla fauna di interesse comunitario. Direttiva habitat 92/43/CEE. Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione Generale per la protezione della natura. Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 Aprile 1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici. Direttiva 92/43/CEE del Consiglio del 21 Maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche. FRACASSO G., MEZZAVILLA F. E SCARTON F., Check-list degli Uccelli del Veneto (Ottobre 2000). In: Bon M. & Scarton F. (eds) - Atti III Convegno Faunisti Veneti - Boll. Mus. civ. nat. Venezia. 51 (suppl.): MEZZAVILLA F., BETTIOL K., 2007 Nuovo Atlante degli Uccelli nidificanti in provincia di Treviso ( ). Associazione Faunisti Veneti, 200 pp. PIGNATTI S., Flora d Italia. Edizioni Agricole Bologna 3 Vol. 1: 790 pp., 2: 732 pp., 3:780 pp. SPAGNESI M., DE MARINIS A.M., 2002 Mammiferi d Italia. Quad. Cons. Natura, 14, Min. Ambiente Ist. Naz. Fauna Selvatica. SPAGNESI M., ZAMBOTTI L., 2001 Raccolta delle norme nazionali e internazionali per la conservazione della fauna selvatica e degli habitat. Quad. Cons. Natura, 1, Min. Ambiente Ist. Naz. Fauna Selvatica. TURIN P. e LOCATELLI R., a cura di, Carta ittica Aggiornamento dello stato delle conoscenze sui popolamenti ittici della Provincia di Padova. Provincia di Padova Caccia e Pesca, pp. Siti Internet consultati Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 127

130 Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 128

131 DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI CERTIFICAZIONE E DI ATTO DI NOTORIETÀ Dichiarazione sostitutiva di certificazione e di atto di notorietà relativa alla sussistenza delle competenze professionali necessarie per la corretta ed esaustiva redazione della valutazione di incidenza ambientale (ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445) Il sottoscritto Paolo Turin nato a Bagnoli di Sopra (PD) il 26/06/1961 residente a Padova in Via Vergerio n 25, cod. fisc. TRNPLA61H26A568C, in qualità di estensore responsabile dello Studio di Incidenza Ambientale relativo al Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce (Pd), consapevole delle sanzioni penali, nel caso di dichiarazioni non veritiere, di formazione o uso di atti falsi, richiamate dall art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 DICHIARA ai sensi della D.G.R.V. n del 10/10/2006: di avere la qualifica professionale di Biologo; di essere iscritto all albo dell ordine professionale Nazionale dei Biologi al n ; di possedere la professionalità e le effettive competenze per la redazione del documento di valutazione di incidenza ambientale. Il sottoscritto dichiara, altresì, di essere informato, ai sensi e per gli effetti di cui al D. Lgs. n. 196/2003, che i dati personali raccolti saranno trattati, anche con strumenti informatici, esclusivamente nell'ambito del procedimento per il quale la presente dichiarazione viene resa. DICHIARAZIONE FIRMATA DAL PROFESSIONISTA RESPONSABILE Dott. Biol. Paolo Turin Albo nazionale dei Biologi n Bioprogramm s.c.r.l Padova Via Lisbona 28/A Tel. 049/ Hanno collaborato alla realizzazione del presente studio i seguenti professionisti. Elenco dei professionisti che hanno collaborato allo Studio di Incidenza Ambientale FIGURA PROFESSIONALE RUOLO DI PROGETTO NOMINATIVO Dottore in Scienze Naturali Elaborazione testi ed analisi incidenze Sandra Squizzato Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 129

132 Piano di Assetto del Territorio del Comune di Cervarese Santa Croce 130

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