DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI U.O.D. Fitosanitario Regionale U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno

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1 DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI U.O.D. Fitosanitario Regionale U.O.D. Servizio Territoriale Provinciale Salerno BOLLETTINO FITOSANITARIO AREALE CILENTO SUD (Comuni di Alfano, Ascea, Camerota, Campora, Cannalonga, Casaletto Spartano, Casalvelino, Caselle in Pittari, Castelnuovo Cilento, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cuccaro Vetere, Futani, Gioi, Ispani, Laurito, Moio della Civitella, Montano Antilia, Morigerati, Novi Velia, Orria, Perito, Pisciotta, Roccagloriosa, Rofrano, Salento, San Giovanni a Piro, Santa Marina, San Mauro la Bruca, Sapri, Stio, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Vallo della Lucania, Vibonati) Pubblicazione di orientamento e consulenza per la difesa delle piante N 09 del 12 aprile 2017 Andamento meteorologico dal 05/04/2017 al 11/04/2017 Temperature stazionarie; piogge di scarsa entità. I dati meteorologici particolareggiati sono disponibili sul sito Stato fitosanitario delle colture COLTURA CASTAGNO UTM N Comune Località Azienda 1 Montano Mortale Rambaldi Antilia Sabino CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA Varietà Marrone di Roccadaspide Stadio Fenologico Gemme miste gonfie Stato Fitosanitario Presenza di galle secche generate dal Cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus). Presenza di forme virulente e di forme ipovirulente di Cancro del castagno (Cryphonectria parasitica)

2 Sono stati riscontrati sintomi di Cinipide e di Cancro del castagno. Pertanto si invitano gli agricoltori interessati all'iniziativa, nell'esecuzione dei rilievi sullo stato fitosanitario delle colture, a porre attenzione al Cinipide e al Cancro del castagno e, in particolare, si consiglia di: - non asportare le galle secche dell'anno precedente; - non effettuare trattamenti antiparassitari; - lasciare sul campo, almeno fino a maggio, i residui di potatura, per permettere l'emergenza dell'antagonista del Cinipide (Torymus sinensis); - favorire lo sviluppo di specie quercine spontanee, avendo cura di non distruggere le eventuali galle presenti su di esse; - durante le residue operazioni di potatura, da fare sempre con clima asciutto, asportare i cancri virulenti e mantenere le parti che manifestano i cancri ipovirulenti (lesioni cicatrizzate). Proteggere tutte le ferite con appositi mastici o con torba o con terriccio di castagno. COLTURA OLIVO UTM N Comune Località Azienda 1 Centola Caianni Cafasso Anna 2 Ceraso Difesa Ferolla Albertina 3 Torraca San Martino Manzione Fulvio Stadio Varietà fenologico Pisciottana Formazione dei grappoli fiorali Frantoio, Leccino, Pendolino Grossale Formazione dei grappoli fiorali Formazione dei grappoli fiorali Stato Fitosanitario Superata soglia di intervento per l'occhio di pavone Presenza Occhio di pavone sul 12% delle foglie Presenza Occhio di pavone sul 2% delle foglie CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA Si ricorda che, per l Occhio di pavone, i campionamenti si effettuano al risveglio vegetativo ed a inizio autunno, ogni 15 giorni, esaminando per ogni ettaro di oliveto 200 foglie prese da 10 piante distanti tra loro, col metodo della diagnosi precoce (immergerle in una soluzione di NaOH o di KOH al 5% per 2-3 minuti, ad una temperatura, per le foglie vecchie, di C e di C per quelle giovani. Quindi, esaminare le foglie: su quelle infette si evidenzieranno macchiette scure rotondeggianti). Nell U.T.M. 1 è stata superata la soglia di intervento per l Occhio di pavone. Si invitano gli agricoltori interessati all iniziativa, nell esecuzione dei rilievi sullo stato fitosanitario delle colture, a porre particolare attenzione all Occhio di pavone. Al superamento della soglia di intervento (30-40% foglie infette), si consiglia di effettuare un trattamento con prodotti rameici o dodina (con dodina effettuare al massimo 1 trattamento all anno, indipendentemente dall avversità). COLTURA VITE UTM N Comune Località Azienda 1 Roccagloriosa Corrado Marotta Lorella Varietà Aglianico, Fiano Stadio Fenologico Apertura gemme- Foglie distese Stato Fitosanitario Oidio in presumibile incubazione

3 CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA L'Oidio è in presumibile incubazione. Pertanto si invitano gli agricoltori interessati all'iniziativa, nell'esecuzione dei rilievi sullo stato fitosanitario delle colture, a porre attenzione all'oidio e, in particolare, si consiglia di: - iniziare i trattamenti a partire dalla fase di germogliamento, solo dopo aver accertato la presenza di infezioni, o se trattasi di cultivars molto suscettibili o di zone ad alto rischio, utilizzando prodotti di copertura; - negli altri casi attendere la pre-fioritura per effettuare il primo trattamento. Nei vigneti con segni di patogeni sui tralci, si ricorda di non trinciare i residui di potatura, ma di raccoglierli e bruciarli al più presto. AVVISI E NOTIZIE UTILI Il Bollettino Fitosanitario è lo strumento ufficiale attraverso cui verranno comunicate alle aziende aderenti al PRLFI, oltre che gli aspetti tecnici, anche tutti gli adempimenti di natura amministrativa inerenti il Piano stesso. Tutte le informazioni relative al PRLFI in vigore (Piano attuativo, Norme Tecniche, modalità di adesione, scadenze, modulistica, bollettini fitosanitari) sono disponibili sul sito della Regione Campania all indirizzo Per ricevere il Bollettino con la posta elettronica la richiesta va inviata al seguente indirizzo e- mail: cesa.santamarina@regione.campania.it Con Decreto regionale dirigenziale n. 4 del , in corso di pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania, sono stati approvati i disciplinari delle seguenti colture: farro lupinella sorgo sulla trifoglio triticale veccia nonché l'aggiornamento delle norme tecniche generali per l'anno Sono stati altresì aggiornati tutti i disciplinari specifici delle altre colture già esistenti per adeguarli alle modifiche introdotte nelle norme tecniche generali. Con il suddetto DRD è stato approvato anche il Piano dei controlli per la Regione Campania per l'adesione da parte delle aziende agricole al sistema nazionale di qualità per la produzione integrata in conformità a quanto previsto dalla Legge n. 4 del 3 febbraio Con DM 3536 del , recepito dalla Regione Campania con la Deliberazione di Giunta Regionale n. 246 del 07/06/2016, pubblicata sul BURC n 36 del 09/06/2016, è stata pubblicata la Disciplina del regime di Condizionalità per il La Deliberazione regionale riporta la normativa regionale rilevante rispetto ai CGO e alle BCAA, precisando gli eventuali impegni specifici previsti dalla stessa; inoltre sono elencati i corpi idrici ed il loro stato ecologico e chimico, le Zone di Protezione Speciale e i SIC (Siti di importanza comunitaria) ricadenti nel territorio regionale. I seminari di aggiornamento sul PRLFI 2017 saranno tenuti presso il CeSA, su richiesta degli interessati, previa intesa con il personale del CeSA.

4 Con Decreto Dirigenziale n. 43 del , pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania numero 23 del 20/03/2017, sono state approvate Le norme tecniche per la difesa fitosanitaria ed il diserbo integrato delle colture - aggiornamento aggiornamento marzo 2017, valide per le aziende aderenti al Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata (PRLFI), per la Misura 214 Azione a - Agricoltura Integrata del PSR e per la nuova Mis. Misura 10 "Pagamenti Agro- climatici ambientali" Sottomisura 10.1 Tipologia di intervento "Produzione integrata" del PSR Campania Le "Norme tecniche di difesa fitosanitaria integrata ed il diserbo integrato delle colture" sono parte integrante dei disciplinari di produzione integrata della Regione Campania e ad esse devono attenersi inoltre tutti coloro che attuano la produzione integrata in Campania per quanto attiene la parte della difesa fitosanitaria ed il diserbo integrato delle colture. Dal 1 Giugno 2015, è entrata in vigore la nuova classificazione dei prodotti fitosanitari CLP (Classification Labeling & Packaging of substance and mixture) ai sensi del Regolamento 1272/2008, relativo alla classificazione, etichettatura ed imballaggio delle sostanze e miscele pericolose. Tra le sostanze chimiche e le miscele pericolose ci sono anche i prodotti fitosanitari. Il Regolamento, applicando i criteri del sistema globale GHS (Globally Harmonized System of Classification, Labelling of chemicals) dell ONU, armonizza i criteri europei di classificazione e le norme relative all etichettatura delle sostanze pericolose al sistema mondiale, garantendo la libera circolazione delle merci ed un elevato livello di protezione per la salute dell uomo e la tutela dell ambiente. La normativa prevede nuovi criteri di classificazione dei pericoli in pericoli fisici, pericoli per la salute e pericoli per l ambiente. Per ogni tipo di pericolo sono individuate delle Classi di pericolo, a loro volta suddivise in categorie che ne specificano la gravità. Gli elementi fondamentali della nuova etichettatura sono: - i pittogrammi di pericolo: sono diversi per forma, dimensione e contenuto da quelli della vecchia classificazione. Un etichetta può riportare diversi pittogrammi di pericolo; - le avvertenze: indicano il grado di pericolo: Pericolo si riferisce alle categorie di pericolo più gravi, Attenzione si riferisce alle categorie di pericolo meno gravi; - le indicazioni di pericolo (H) descrivono la natura del pericolo (Hazard) e sostituiscono le vecchie Frasi R. E un codice alfanumerico costituito dalla H seguita da 3 cifre, di cui la prima indica il tipo di pericolo (H2 chimico-fisico, H3 pericolo per la salute, H4 pericolo per l ambiente), le altre due corrispondono all ordine sequenziale della definizione; - i consigli di prudenza (P) (Precautionary statements) sostituiscono le Frasi S della vecchia classificazione. Sono codici alfanumerici costituiti dalla P seguita da 3 cifre. Di cui la prima indica il tipo di consiglio (P1 carattere generale, P2 prevenzione, P3 reazione, P4 conservazione, P5 smaltimento), le altre due corrispondono all ordine sequenziale della definizione; Non c è sempre una corrispondenza tra le vecchie indicazioni (Frasi R e S) e le nuove (Frasi H e P); - indicazioni supplementari: sono costituite dalle Frasi EUH. A partire dal 1 Giugno 2015 tutte le nuove registrazioni di formulati commerciali dovranno riportare in etichetta la nuova classificazione CLP.

5 Lo smaltimento delle scorte dei formulati commerciali già in commercio con le etichette riportanti la vecchia classificazione è consentita fino al 30 Maggio Pertanto in questo periodo potranno essere reperibili sul mercato, per lo stesso prodotto, confezioni con etichetta conforme alla vecchia classificazione e confezioni con etichetta conforme al Regolamento CLP. A partire dal 1 Giugno 2017 saranno in commercio solo etichette riportanti la nuova classificazione. Si invita a porre particolare attenzione ai sintomi sospetti riconducibili ad avversità oggetto di misure di emergenze fitosanitarie e, in particolare: CINIPIDE DEL CASTAGNO (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu) E' presente in Campania in tutte le aree dove è presente il castagno. L'insetto è una piccola vespa che provoca la formazione di galle, cioé ingrossamenti di varie forme e dimensioni, a carico di gemme, foglie e amenti del castagno. Nei mesi di giugno e luglio dalle galle fuoriescono le femmine alate che depositano le uova nelle gemme presenti. Dalle uova fuoriescono le larve che si sviluppano molto lentamente sempre all interno delle gemme che non presentano alcun sintomo esterno. Alla ripresa vegetativa, in primavera, si ha un rapido sviluppo delle larve che determina la formazione delle caratteristiche galle. Spesso determinano un arresto dello sviluppo delle gemme, da cui si sviluppano foglie di dimensioni ridotte. Un forte attacco di quest'insetto può determinare un consistente calo della produzione, una riduzione dello sviluppo vegetativo e un forte deperimento delle piante colpite. Per i criteri di intervento, consultare il Decreto ministeriale 25/08/2015. Misure d'emergenza provvisorie per impedire la diffusione del Cinipide del castagno nel territorio della Repubblica italiana. Recepimento della decisione della Commissione 2006/464/CE. Inoltre consultare DRD n. 20 del 28/04/2016. Linee regionali di intervento per il contenimento del Cinipide galligeno del castagno Dryocosmus kuriphilus Yamatsu. Aggiornamento. FLAVESCENZA DORATA In Campania la presenza di Flavescenza Dorata della vite è stata riscontrata solo sull'isola di Ischia dove sono state messe in atto apposite misure per la lotta obbligatoria (DRD n. 71 del ). Va posta pertanto la massima attenzione alla presenza di sintomi di giallumi nei vigneti (colorazione gialla dorata che assumono le foglie, i tralci ed i grappoli di vitigni a bacca bianca e nera colpiti). La trasmissione è legata ad un insetto vettore, il cicadellide Scaphoideus titanus (Bal.), la cui presenza è segnalata in maniera stabile da anni in Campania. Per i criteri di intervento, consultare il DM del "Misure per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite. DRD n.510 del 3/12/12 Lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite, divieto di movimentazione del materiale di moltiplicazione dell'isola di Ischia. DRD n.132 del Misure fitosanitarie regionali per l'applicazione del Decreto Ministeriale 31 maggio 2000 per la lotta obbligatoria contro la Flavescenza Dorata della vite. Consultare sempre il sito regionale

6 TUTTI I CASI DI SINTOMI SOSPETTI DEBBONO ESSERE IMMEDIATAMENTE SEGNALATI AL SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE Il presente Bollettino è stato redatto a cura del tecnico Felice Berardi, dell UOD 19 STP di Salerno-CeSA di Santa Marina, Piazza Nuova tel. 0974/ fax 0974/ e:mail: cesa.santamarina@regione.campania.it Il prossimo bollettino sarà disponibile il 19/04/2017

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