REGIONE CAMPANIA ASSESSORATO AGRICOLTURA
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1 CARLO SARDO Unità Nazionale di Coordinamento controllo e commercializzazione del materiale di moltiplicazione della vite
2 LE PRINCIPALI MALATTIE DELLA VITE REGIONE CAMPANIA FUNGHI Peronospora della vite Oidio o mal bianco Muffa grigia Botritis Mal dell esca Escoriosi Antracnosi Marciume nero BATTERI Tumore batterico ACARI Ragnetto giallo Ragnetto rosso NEMATODI Galligeni (Xiphinema) INSETTI Tignoletta della vite (Lobesia) Tignola della vite (Eupoecilia) Cicaline (Scaphoideus, Zygina, Empoasca) Tripide della vite Fillossera Metcalfa VIRUS Complesso arricciamento (GFLV Grapevine fanleaf + ArMV Arabis mosaic) Accartocciamento (GLRaV 1 e 3 Grapevine leafrol) Legno riccio (GRWV Grapevine rugose) Maculatura infettiva (GFKV fleck) Organismi nocivi da quarantena Il fitoplasma della Flavescenza dorata della vite il batterio Xylophilus ampelinus
3 Flavescenza dorata La malattia è trasmessa dalla cicalina Scaphoideus titanus REGIONE CAMPANIA SINTOMATOLOGIA Sulle foglie: la malattia si manifesta con arrotolamenti a triangolo che risulta indurita e di consistenza vitrea, i lembi fogliari si ripiegano verso il basso. La colorazione delle foglie vira al giallo con riflessi dorati nelle varietà ad uva bianca e al rossastro nelle varietà di uva nera. Le nervature assumono colorazione rossa o gialla, a seconda dei vitigni Sui tralci: il tipico sintomo è dato dalla mancata lignificazione del tralcio che assume un aspetto prostrato sotto il peso della vegetazione. I tralci colpiti, alla loro base, evidenziano delle lesioni superficiali e delle pustole nerastre disposte in file lineari. Se l'attacco è precoce si può verificare il mancato germogliamento AGENTE L agente causale della Flavescenza Dorata è un fitoplasma, organismo simile ai batteri, vive in natura solo se può compiere il suo ciclo annuale, alternativamente, all interno dell insetto vettore e della vite. DIFESA Come nelle virosi e batteriosi, anche per i fitoplasmi non esistono possibilità di trattamenti diretti di difesa Gli unici interventi sono: la distruzione delle piante che presentano i sintomi trattamenti insetticidi per il controllo dell insetto vettore Risulta inoltre di fondamentale importanza effettuare i nuovi impianti con materiale certificato esente dalla malattia, e quindi accompagnato dal prescritto passaporto delle piante. Questo documento attesta infatti che il materiale utilizzato per la produzione delle barbatelle proviene da campi di piante madri nei quali non sono stati osservati sintomi della malattia nelle ultime due stagioni vegetative. Utilizzo di barbatelle termotrattate La lotta alla Flavescenza Dorata è stata resa obbligatoria con il D.M. 31/5/2000
4 IL MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE DELLA VITE Iniziale Base Certificato Standard 1. Per Materiali INIZIALI (cartellino bianco con banda viola) a) prodotti sotto la responsabilità del costitutore garantendo l'identità della varietà e/o del clone, nonché a fini di prevenzione di malattie; b) destinati alla produzione di materiali di moltiplicazione di base o di materiali di moltiplicazione certificati; 2. Per Materiali di moltiplicazione di BASE (cartellino bianco) a) prodotti sotto la responsabilità del costitutore garantendo l'identità della varietà e, se del caso, del clone, nonché a fini di prevenzione di malattie, e provenienti direttamente da materiali di moltiplicazione iniziali per via vegetativa; b) destinati alla produzione di materiali di moltiplicazione certificati; 3. Per Materiali di moltiplicazione CERTIFICATI (cartellino azzurro) a) provenienti direttamente da materiali di moltiplicazione di base o da materiali di moltiplicazione iniziali; b) destinati alla produzione di piante o di parti di piante che servono alla produzione di uve, ovveroalla produzione di uve; 4. Per Materiali di moltiplicazione STANDARD (cartellino arancione) a) che presentano l'identità e la purezza della varietà; b) destinati alla produzione di piante o di parti di piante che servono alla produzione di uve.
5 IL MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE DELLA VITE Il materiale di BASE, non è reperibile nei normali canali commerciali, viene prodotto nei cosiddetti Nuclei di premoltiplicazione ed è quello che possiede la più alta affidabilità dal punto di vista genetico e sanitario. E destinato esclusivamente alla realizzazione di impianti di piante madri di categoria Certificato. In commercio sono presenti le altre due categorie CERTIFICATO e STANDARD.
6 Il viticoltore che intenda impiantare un nuovo vigneto deve: accertarsi, che il materiale vivaistico sia sano, esente da organismi nocivi definiti da quarantena. Le barbatelle poste in commercio devono sempre essere accompagnate dal PASSAPORTO DELLE PIANTE (D.Lgs 214/2005).
7 Emesso dal vivaista al momento della messa in commercio del materiale di moltiplicazione. Garantisce la sanità alla presenza di organismi nocivi da quarantena I materiali di moltiplicazione Certificati offrono, rispetto agli Standard, maggiori garanzie Vengono infatti effettuati test e analisi volti a garantire l assenza delle seguenti virosi: complesso dell arricciamento complesso dell accartocciamento fogliare complesso de legno riccio complesso della maculatura infettiva (Fleck) REGIONE CAMPANIA PASSAPORTO DELLA PIANTE Inoltre, per i portainnesti vengono garantite le seguenti analisi supplementari: necrosi della nervatura mosaico della nervatura Nei campi di piante madri categoria Certificato non sono ammesse fallanze superiori al 5%. Nei campi appartenenti alla categoria standard le fallanze ammesse sono sino al 10%
8 IL VIVAISMO SULL ISOLA D ISCHIA P.M.M. COMUNE DI FORIO REGIONE CAMPANIA VCR BIANCOLELLA B. SER.FONTANA mq MAIORANA BIANCOLELLA B. PANZA 700 mq FORASTERA B. PANZA 400 mq PIEDIROSSO N. PANZA 300 mq FORMICA BIANCOLELLA CESA 650 mq BIANCOLELLA BOCCA 2500 mq BIANCOLELLA PENNA NOVA 800 mq FORASTERA PENNA NOVA 1250 mq PIEDIROSSO MONTECORVO 1000 mq
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10 PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.M. 8 febbraio 2005 Norme di commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite D.lgs. 19 agosto 2005 Attuazione della direttiva n. 2002/89/CE concernente le misure di protezione contro l introduzione e la diffusione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali D.M. 7 luglio 2006 Recepimento della direttiva n. 2005/43/CE che modifica gli allegati della direttiva n. 68/193/CEE, relativa alla commercializzazione dei materiali di moltiplicazione vegetativa della vite.
11 OCM VINO RISTRUTTURAZIONE VIGNETI REGIONE CAMPANIA
12 OCM VINO RISTRUTTURAZIONE VIGNETI REGIONE CAMPANIA
13 CARLO SARDO Unità Nazionale di Coordinamento controllo e commercializzazione del materiale di moltiplicazione della vite
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