(D.M. 14 aprile 1997)
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- Evelina Boscolo
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1 Protocollo tecnico per l'individuazione dei punti critici del processo produttivo per la produzione delle piante da FRUTTO - Richiesta C.A.C. frutticole Il presente testo costituisce una traccia per la descrizione, da parte della Ditta, del processo produttivo adottato, in riferimento alla propria organizzazione aziendale e alle produzioni realizzate. E' un documento che deve essere tenuto presso l'azienda, e rivisto ed aggiornato periodicamente, al fine di costituire un reale strumento per la verifica dei risultati raggiunti ed il costante aggiornamento e miglioramento. Il sottoscritto in qualità di titolare e/o responsabile tecnico della Ditta con sede a al fine di produrre piante da frutto e materiali di moltiplicazione delle piante da frutto conformi alle disposizioni del D.M. 14 aprile 1997, in particolare per quanto riguarda i seguenti requisiti: - requisiti fitosanitari (art. 5): il materiale deve essere esente dagli organismi nocivi da quarantena e sostanzialmente privo di organismi nocivi o malattie pregiudizievoli alla qualità (le relative informazioni e disposizioni previste per ciascuna specie e relativi organismi nocivi sono disponibili presso il Servizio Fitosanitario Regionale); - requisiti agronomici (art. 6): il materiale commercializzato deve avere vigore e dimensioni soddisfacenti ed essere privo di qualsiasi difetto che potrebbe comprometterne l'idoneità all'impiego; - requisiti di identità varietale (art. 7) DICHIARA di adottare il seguente processo produttivo e di disporre dei mezzi e strutture di seguito specificati. IDENTIFICAZIONE DEI PUNTI CRITICI DEL PROCESSO PRODUTTIVO E METODI DI CONTROLLO A MATERIALI DI MOLTIPLICAZIONI INIZIALI 1 Il materiale utilizzato per iniziare il processo produttivo è: acquistato presso fornitori accreditati sementi % portainnesti % materiale d innesto % autoprodotto (compreso materiale prelevato presso aziende agricole) sementi % portainnesti % materiale d innesto % Nel caso di autoproduzione il materiale deve provenire da piante madri ben identificate (contrassegnate) e sottoposte a regolari controlli e cure atte a garantire l identità varietale e lo stato sanitario. (Per ciascun campo di piante madri di portinnesti, materiale d innesto, portaseme, deve essere tenuta una pianta aggiornata, da cui sia chiaramente desumibile l'ubicazione del vivaio e le piante presenti, con l'indicazione della posizione, e numero di piante per ciascuna varietà o portinnesto) 2 Tutte le varietà prodotte appartengono a 1) varietà Brevettate/protette; 2) varietà comunemente note; 3) varietà iscritte in un elenco tenuto dalla Ditta stessa; 4) varietà locali; come risulta dall'allegata dichiarazione. B VIVAIO 1 - L'ubicazione dei vivai e dei campi di piante tiene conto delle disposizioni di legge e delle disposizioni specifiche adottate dal Servizio Fitosanitario, al fine di evitare la contaminazione di organismi nocivi. 2 Il terreno di coltura è idoneo dal punto di vista agronomico e sanitario per la specie coltivata, e nei due anni precedenti non ha ospitato specie arboree. 3 Il terreno, se necessario, viene sottoposto preventivamente ad analisi fisico-chimica e nematologica e, in base ai risultati, disinfestato. 4 - Il vivaio è suddiviso in parcelle omogenee per specie, ben individuabili, destinate esclusivamente all ottenimento di piante da frutto. 5 Ciascuna fila deve essere costituita da uno stesso tipo di materiale o combinazione d innesto. In caso contrario deve essere lasciato uno spazio di almeno 1 metro tra un tipo e l altro di materiale. Ogni partita deve essere facilmente identificabile. 6 Il vivaio deve contemplare una fascia di bordo di almeno 2 metri libera da vegetazione, e distare almeno 4 metri da frutteti. C DESCRIZIONE STRUTTURE ED ATTREZZATURE 1 La Ditta dispone delle seguenti strutture idonee alla conservazione e manipolazione dei materiali e delle piante (in ogni fase deve essere garantita l individuazione delle singole partite) 2 La Ditta dispone delle seguenti attrezzature per: l irrigazione le lavorazioni la difesa il diserbo altro
2 D COLTIVAZIONE 1 Irrigazione: si impiega acqua di idonea qualità, eventualmente analizzata e trattata in modo da escludere ogni possibilità di contaminazione da parte di organismi nocivi 2 La concimazione al terreno e/o fogliare è in funzione della specie e dello stadio di accrescimento, è tale da garantire un buono stato vegetativo delle piante 3 Viene effettuato un regolare e razionale controllo delle infestanti (specificare ) 4 Viene applicato un adeguato piano di difesa per prevenire o controllare gli organismi nocivi di qualità e quarantena. Presso la Ditta è disponibile il registro dei trattamenti con prodotti fitosanitari di cui al DPR n. 290/2001, art. 42, redatto nella forma prevista dalle disposizioni regionali. E ISPEZIONI 1 In tutte le fasi della produzione e commercializzazione le singole partite sono mantenute separate e facilmente identificabili 2 Le partite vengono ispezionate periodicamente a scopo fitosanitario ed agronomico da personale idoneo 3 Subito prima della commercializzazione le singole partite vengono controllate al fine di verificare la rispondenza ai requisiti sanitari, agronomici, ed all identità varietale 4 La presenza di organismi nocivi da quarantena, o la presenza di organismi di qualità in un quantitativo tale da pregiudicarne i requisiti richiesti, verrà immediatamente segnalata al Servizio Fitosanitario Regionale e verranno effettuati trattamenti adeguati 5 Se necessario, verranno effettuate analisi su campioni prelevati da persone competenti ed in modo tecnicamente corretto e statisticamente attendibile 6 Saggi e controlli accurati verranno fatti sui campi di piante madri F IGIENE 1 Le strutture e le attrezzature vengono mantenute pulite ed eventualmente disinfestate, al fine di non costituire sorgente di inoculo di organismi nocivi 2 Vengono rimossi al più presto tutti i residui vegetali ed i materiali che rappresentano un rischio Fitosanitario, dagli ambienti di coltivazione, immagazzinamento, lavorazione G COMMERCIALIZZAZIONE 1 - La conservazione delle piante pronte per la vendita avviene: in vivaio tagliole magazzino 1 I materiali eventualmente utilizzati per il confezionamento sono tali da non comportare rischi fitosanitari ed idonei ad assicurare la corretta conservazione dei vegetali durante l immagazzinamento ed il trasporto 2 All atto della consegna i vegetali verranno accompagnati dal documento di commercializzazione 3 La ditta dispone dei seguenti mezzi di trasporto idonei a garantire che i materiali commercializzati non sono soggetti a stress termici o idrici, né esposti a rischi di contaminazione degli organismi nocivi (specificare oppure - la ditta si avvale di mezzi a noleggio rispondenti ai requisiti di cui sopra oppure - il materiale viene ritirato dai clienti H REGISTRAZIONI 1 Per ogni partita vengono registrati i seguenti dati - identità del materiale (specie e varietà) - l origine dei materiali di partenza per il materiale acquistato, codice fornitore e numero doc. di commercializzazione per il materiale autoprodotto il riferimento alle piante madri - date di semina, piantagione, innesto - quantità - eventuali analisi - tutte le manifestazioni di organismi nocivi riscontrate e le corrispondenti misure di carattere fitosanitario adottate 2 Tutta la documentazione verrà conservata per almeno un anno dalla cessione dei relativi vegetali - Facsimili per la tenuta delle registrazioni Si allega - Luogo e data Firma del responsabile tecnico
3 REGISTRAZIONE DATI PER LA PRODUZIONE DI ASTONI DI PIANTE DA FRUTTO, CON PORTAINNESTI DA TALEA Portainnesti Specie o tipo Va compilata una scheda per ciascuna partita Origine - piante madri - acquistate da (codice fornitore) n. Doc. comm. Data piantagione Innesti Varietà Origine - piante madri - acquistate da (codice fornitore) n. Doc. comm. Data innesto Modalità Quantità Scarico Eventuali problemi fitosanitari Corrispondenti misure adottate
4 PROTOCOLLO TECNICO PER LA PRODUZIONE DI PIANTE DA FRUTTO SCHEDA SPECIFICA: Melo Malus 1 - Organismi nocivi Organismi nocivi di qualità Insetti - Anarsia lineatella - Eriosoma lanigerum (afide lanigero) - Cocciniglie, in particolare: Epidiaspis leperii, Pseudaulacaspis pentagona, Quadraspidiotus perniciosus - Agrobacterium tumefaciens - Pseudomonas syringae pv. syringae Funghi - Armillariella mellea - Chondrostereum purpureum (mal del piombo) - Nectria galligena (cancri rameali) - Phytophthora cactorum. - Rosellinia necatrix - Venturia spp. - Verticillium spp. Virus ed organismi patogeni virus-simili Tutti Organismi nocivi di quarantena Micoplasmi - Erwinia amylovora (colpo di fuoco batterico) - Apple proliferation mycoplasm (scopazzi) 2 - Controlli: periodicità e modalità (visiva, analisi) Piano di difesa normalmente adottato Avversità Prodotti usati N tratt. Epoche intervento Piano di concimazione normalmente adottato Prodotti Dose/ha Modalità distrib. Epoche Altre pratiche agronomiche significative.
5 PROTOCOLLO TECNICO PER LA PRODUZIONE DI PIANTE DA FRUTTO SCHEDA SPECIFICA: Pero Pyrus Communis 1 - Organismi nocivi Organismi nocivi di qualità Insetti - Anarsia lineatella - Eriosoma lanigerum (afide lanigero) - Cocciniglie, in particolare: Epidiaspis leperii, Pseudaulacaspis pentagona, Quadraspidiotus perniciosus - Agrobacterium tumefaciens - Pseudomonas syringae pv. syringae Funghi - Armillariella mellea - Chondrostereum purpureum (mal del piombo) - Nectria galligena (cancri rameali) - Phytophthora spp. - Rosellinia necatrix - Verticillium spp. Virus ed organismi patogeni virus-simili Tutti Organismi nocivi di quarantena - Erwinia amylovora (colpo di fuoco batterico) Micoplasmi - Pear decline mycoplasm (moria) 2 - Controlli: periodicità e modalità (visiva, analisi) Piano di difesa normalmente adottato Avversità Prodotti usati N tratt. Epoche intervento Piano di concimazione normalmente adottato Prodotti Dose/ha Modalità distrib. Epoche Altre pratiche agronomiche significative
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