Bollettino Orticolo BIO n
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1 ASSOCIAZIONE REGIONALE GRUPPI COLTIVATORI SVILUPPO del PIEMONTE Supplemento a Coldiretti Informa n. 13 del 27/04/2011 Dir. Amm. B. Rivarossa - Dir. Resp. M. Pellegrino - Poste Italiane - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)1 art. 1, comma 2, DCB/CN Filiale di Cuneo Stampa in proprio Editore Federazione Provinciale Coltivatori Diretti di Cuneo FEASR Programma di Sviluppo Rurale Misura Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: Sottoazione B) Informazione in campo agricolo L Europa investe nelle zone rurali Settore Orticolo Le seguenti indicazioni tecniche fanno riferimento a quanto previsto dai regolamenti CE sull agricoltura biologica 834/2007 (obiettivi, principi e norme generali) e 889/2008 (norme tecniche di applicazione) e successive integrazioni e modifiche. Bollettino Orticolo BIO n Questo bollettino si concentra sulla difesa delle diverse coltivazioni orticole in agricoltura biologica maggiormente rappresentative all interno della nostra provincia. Tratteremo anche la tematica relativa alla DROSOPHILA SUZUKII moscerino dei piccoli frutti. 1
2 Si riportano, per le principali colture orticole, alcune indicazioni relative ad interventi di gestione agronomica / difesa consigliati, per questo periodo, nei diversi areali di produzione. ASPARAGO Proseguono i tagli all interno delle asparagiaie; l abbassamento termico registrato nelle ultime settimane ha riportato le temperature sulle medie stagionali rallentando, nel contempo, la fase di emergenza dei turioni. Per le asparagiaie giovani ( terzo / quarto anno dall impianto) si consiglia di sospendere i tagli dei turioni appena si rilevano cali significativi nei calibri. La riduzione delle dimensioni dell asparago evidenzia un esaurimento dell energia vegetativa della zampa e, pertanto, è necessario sospendere i tagli per non indebolire ulteriormente la pianta andando poi a pregiudicare le produzioni del prossimo anno. Appena terminati gli stacchi è necessario procedere, per il controllo delle malerbe. Concimazione: terminata la raccolta sarebbe opportuno effettuare una concimazione con interventi localizzati lungo le file per favorire lo sviluppo delle piante e, quindi, raggiungere una buona differenziazione delle gemme sulla corona nella fase estiva. In linea generale si consigliano, negli impianti giovani, apporti di azoto ( anche sotto forma di azoto ureico e/o concimi a lenta cessione) con dosi variabili tra le 70 e le 100 u/ha di elemento fertilizzante, in funzione della fertilità dei suoli. Si ricorda che tali apporti DEVONO essere frazionati almeno in due momenti ( fine raccolta e metà / fine luglio facendo precedere, all intervento di concimazione, una bagnatura del suolo). Per una miglior razionalizzazione della concimazione si consiglia comunque di contattare il proprio tecnico aziendale. Per le asparagiaie in fase di piena produzione la raccolta proseguirà ancora nel mese di maggio; al termine si richiameranno alcuni principi generali per il controllo delle infestanti. AGLIO Per quanto attiene al diserbo dell aglio in presenza della coltura si riportano alcune indicazioni: Per il controllo della mosca si consigliano interventi precoci contro gli adulti svernanti e contro le larve appena sgusciate con Azadiractina ( Oikos et al - 3gg ) sostanza attiva ammessa in agricoltura biologica. CECE Indicazioni per una corretta concimazione : gli apporti alla coltura, calcolati su suoli mediamente dotati di elementi minerali, si attestano attorno alle unità / ha di P 2 O 5 e di 100 unità per ettaro di K 2 O. Per quanto attiene all azoto il Cece asporta circa 140 Unità / ettaro di N ; tuttavia, essendo una leguminosa è in grado di fissare gran parte dell azoto necessario dall atmosfera grazie alla presenza di Rhizobium sulle radici. In fase di semina si consigliano apporti massimi di c.a 25 u/ha di N alla coltura. Per la difesa di post emergenza considerando che mancano registrazioni specifiche per la coltura si consigliano trattamenti con Sali di Rame per contenere presenze di Ascochyta rabiei agente dell Antracnosi. FAGIOLO e FAGIOLINO In queste settimane sono iniziate le prime semine che proseguiranno, tempo permettendo, sino a inizio luglio. Si ricorda che abbondanti precipitazioni associate ad abbassamenti termici potrebbero determinare ritardi nell emergenza delle piante in campo con conseguente sviluppo di patologie all apparato radicale. Nei suoli particolarmente umidi dove si evidenziano ristagni idrici si potrebbero registrare, nelle fasi appena successive all emergenza, presenze di alterazioni delle giovani piante con marciumi del fusto / colletto riconducibili a presenze di Rizocthonia, Fusarium. Questi patogeni determinano normalmente un arrossamento / imbrunimento dei tessuti, svuotamento degli steli e successiva morte delle piante. Per arginare questa patologia, su consiglio del tecnico aziendale, si potrà intervenire con 2
3 trattamenti localizzati al piede delle giovani piante con prodotti a base di Tolclofos metile (Rizolex et al 30gg) ad azione di contatto. ORTAGGI A FOGLIA Per il controllo delle infestanti, nel tunnel, si consiglia l utilizzo della pacciamatura con film biodegradabile a base di amido di mais; questo telo, oltre a contenere lo sviluppo delle infestanti, favorisce un buon riscaldamento del terreno e contiene lo sviluppo di funghi agenti di marciumi alle foglie basali della rosetta. Per una gestione BIOLOGICA della coltura e/o per un controllo integrato degli investimenti produttivi: o il controllo dei nottuidi può essere effettuato utilizzando Bacillus thuringensis kurstaki + azaway (Turex et al 3 gg). o Per contenere gli afidi (in particolare Nasonovia ribis nigri) si può utilizzare Beauveria bassiana (Naturalis et al) attivo anche nei confronti di afidi e aleirodidi (mosca bianca); per ottenere buoni risultati utilizzando Beauveria si consiglia di leggere attentamente le indicazioni riportate sulle confezioni relative alla preparazione delle miscele, alla distribuzione ed agli intervalli di somministrazione. In alternativa può essere utilizzata Azadiractina (Nemazal et al 3 gg) attivo su nottue a afidi. o Per contenere i Tripidi ed i nottuidi è possibile intervenire, in alternativa, con Spinosad (Laser et al 3 gg ). Tutti i prodotti sopra elencati sono registrati su ortaggi a foglia ed ammessi in agricoltura biologica. PATATA Si vanno concludendo le semine di patate; la ridotta umidità dei suoli rilevata nelle settimane scorse ha condizionato, significativamente, la fase di diserbo. In alcune situazioni i trattamenti effettuati subito dopo la semina non hanno fornito interessanti contenimenti delle infestanti. Nei terreni in cui si presume una ridotta presenza di elateridi si può utilizzare Beauveria bassiana (Naturalis -gg), prodotto ammesso in agricoltura BIOLOGICA, localizzandolo lungo la fila alla semina e poi, successivamente, alla rincalzatura alla dose di 3 l/ha. Si ricorda che sarebbe possibile, tramite il servizio tecnico aziendale che vi fornisce la consulenza tecnica, effettuare, presso i laboratori del Settore Fitosanitario Regionale, senza alcun costo per l azienda, analisi volte ad accertare eventuali presenze nei suoli di nematodi ( gen. Meloydogine ) responsabili di alterazioni all apparato radicale delle piante e conseguente riduzione delle produzioni. Coloro che fossero interessati a monitorare i suoli destinati alla coltura della patata possono prelevare un campione rappresentativo di terreno ( circa 8 10 punti di prelievo per ogni campo) e consegnarlo al tecnico di riferimento con le coordinate dei terreni da cui è stato prelevato. PEPERONE proseguono i trapianti di peperone; Per una gestione BIOLOGICA della coltura e/o per un controllo integrato degli investimenti produttivi si propone il trattamento al suolo, in fase di trapianto e dopo circa 10 / 15 giorni con agrofarmaci biologici contenenti ceppi naturali di Trichoderma harzianum e T. viride (Remedier et al -gg) impiegato alla dose di 250 g / 1000 m 2. Questo prodotto, a base di funghi miceliari, esercita, nel suolo, un azione di competizione con i funghi patogeni andando ad occupare lo spazio in prossimità dell apparato radicale impedendo, di fatto, lo sviluppo di altri funghi patogeni quali Phythopthora capsici, Rizocthonia spp. Si ricorda che il prodotto prima di essere applicato al suolo va attivato, circa 24 ore prima della distribuzione, in acqua avendo cura di agitare periodicamente la soluzione; successivamente il prodotto va diluito e distribuito per manichetta. Per un controllo BIOLOGICO le presenze di afidi possono essere condotte utilizzando Beauveria bassiana (Naturalis gg) biofungicida ad azione di contatto. Si consiglia di leggere attentamente le indicazioni riportate sulle confezioni nella 3
4 preparazione della soluzione per ottenere i migliori risultati nella difesa. Per il controllo delle malerbe si consigliano sia la pacciamatura con film biodegradabili a base di amido di mais oppure a base di polietilene nero. POMODORO in tunnel Proseguono i trapianti di pomodoro all interno dei tunnel; Per una gestione BIOLOGICA della coltura si propone anche il trattamento al suolo, in fase di trapianto e dopo circa 10 / 15 giorni con agrofarmaci biologici contenenti ceppi naturali di Trichoderma harzianum e T. viride (Remedier et al -gg) impiegato alla dose di 250 g / 1000 m 2. Questo prodotto, a base di funghi miceliari, esercita, nel suolo, un azione di competizione con i funghi patogeni andando ad occupare lo spazio in prossimità dell apparato radicale impedendo, di fatto, lo sviluppo di altri funghi patogeni quali Phythopthora capsici, Rizocthonia spp Si ricorda che il prodotto prima di essere applicato al suolo va attivato, circa 24 ore prima della distribuzione, in acqua avendo cura di agitare periodicamente la soluzione; successivamente il prodotto va diluito e distribuito per manichetta. Dopo le operazioni di sfeminellatura delle piante, in situazioni di elevata umidità degli ambienti di coltura, si consiglia di intervenire, per contenere la Peronospora con trattamenti a base di rame (in vari formulati) ricordando che la dose totale annua consentita di Rame è pari a 6 kg/ha. Per una gestione BIOLOGICA della coltura e/o per un controllo integrato all interno dei tunnel è possibile contenere lo sviluppo di Botrytis cinerea con utilizzo di Bacillus subtilis QST 713 ( Serenade Max 3 gg ) ad azione preventiva di inibizione e di competizione con patogeni impiegato alla dose di g / 1000 mq. Il prodotto evidenzia altresì una attività di controllo su batteriosi ( Pseudomonas syringae ) Si ricorda inoltre, per le aziende che nel 2009 / 2010 avevano riscontrato problemi di virosi, di porre particolare attenzione al controllo, all interno dei tunnel di coltura, delle popolazioni di Tripidi ( in particolare di Frankliniella occidentalis ) fitofago vettore di virus tra cui il Tomato Spotted Wild Virus ( TSWV ) In presenza del Tripide si consigliano trattamenti repentini sulla vegetazione con prodotti a base di Spinosad ( Laser o Succes et al. 3gg ). Prodotto mediamente tossico per i pronubi; in presenza di arnie di impollinatori all interno dei tunnel si consiglia di chiudere l arnia allontanarla dal tunnel e riposizionarla dopo 24 ore dopo il trattamento. Per favorire l allegagione è possibile introdurre nei tunnel arnie di Bombus terrestris; qualora l azienda fosse interessata può contattare il proprio tecnico aziendale.. Qualora si introducano arnie nei tunnel è necessario prestare particolare attenzione ai trattamenti alla vegetazione evitando l impiego di molecole chimiche ( in particolare insetticidi tra cui i neodicotinoidi quali Confidor, Actara.) tossiche per i pronubi. Qualora si utilizzino piante innestate si ricorda di posizionare le piante con il punto di innesto sopra il livello del terreno per non perdere la resistenza o la tolleranza data alla pianta dalla tecnica di innesto. Per accentuare la fase di radicazione delle piante in post trapianto si consiglia, superata la crisi di trapianto, di effettuare una somministrazione di concimi ad elevato contenuto in fosforo (es titolo oppure ) alla dose massima di 3 Kg / 1000 mq. Le operazioni di sfeminellatura devono essere effettuate su piante completamente asciutte per non favorire la diffusione di batteri sulle piante. Per le colture già in atto ed in fase di pre fioritura / fioritura si ricorda di arieggiare abbondantemente i tunnel nelle ore centrali della giornata al fine di evitare sviluppo di patogeni fogliari per eccesso di umidità e favorire il distacco del polline dalle antere favorendo la fecondazione dei fiori. ZUCCHINO CETRIOLO Sono iniziate le raccolte sui primi trapianti di zucchino e cetriolo effettuati in tunnel. Per le aziende che adottano linee di difesa BIOLOGICHE e/o integrate i prodotti che possono essere utilizzati sono: Azadiractina ( Oikos et al 3gg ) attivo per contatto ingestione e caratterizzato da una buona sistemia radicale (quindi è 4
5 possibile distribuirlo per manichetta) su Tripidi, Afidi, Aleirodidi e Nottuidi. In alternativa si possono utilizzare prodotti a base di Beauveria bassiana ( Naturalis et al - gg ) da utilizzare in presenza di medio elevati tassi di umidità degli ambienti colturali ed attivo su afidi, aleirodidi, ragno rosso e tripidi. Nelle linee di produzione biologica possono essere utilizzati anche prodotti a base di Piretro naturale ( Pyganic et al 2 gg ) attivo, per contatto, su afidi e aleirodidi. Per le aziende che adottano linee di difesa BIOLOGICHE e/o integrate i prodotti che possono essere utilizzati sono: Ampelomyces quisqualis (AQ 10 - gg ) ad azione antagonista oppure a base di Zolfo ( diverse formulazioni 5 gg ). Per le aziende che adottano linee di difesa BIOLOGICHE e/o integrate i prodotti consigliati da localizzare al piede delle piante in fase di trapianto e dopo alcuni giorni sono: Streptomices griseoviridis ( Mycostop - gg ) ad azione antagonista preventiva contro microrganismi fungini patogeni impiegato sia immergendo le piante prima della messa a dimora che trattando il terreno dopo la fase di trapianto. Il prodotto, prima della applicazione, deve essere messo in sospensione in una piccola quantità di acqua per c.a 1 ora e, successivamente, diluito per la distribuzione. In alternativa può essere utilizzato un prodotto a base di Trichoderma asperellum ( Xedavir - - gg ) fungo antagonista con elevata competitività e capacità di colonizzazione dello spazio e dei substrati di crescita. Se ne consiglia l impiego al trapianto ed una successiva applicazione dopo circa 15 gg. Tra le alternative si evidenzia altresì l attività di controllo sia del Trichoderma harzianum ceppo KRL AG2 ( Rootscheld granules - gg ) ; esso si insedia nella zona esplorata dalle radici ed il suo sviluppo può costituire una barriera all attacco di patogeni tellurici. Con meccanismo di azione simile la miscela di Trichoderma arzianum + T. viride ( Remedier et al ) ad attività preventiva da impiegare in manichetta al suolo con temperature superiori ai 10 C. Per una corretta gestione del trattamento il prodotto va posto in sospensione ore prima del trattamento miscelando di tanto in tanto in modo da favorire la germinazione dei conidi ed ottenere una pronta colonizzazione del terreno. FRAGOLA A livello provinciale i fragoleti evidenziano una diversa fase vegetativa, nelle aree precoci collinari e nei tunnel in cui è stata anticipata la copertura, siamo già in fase di raccolta mentre nelle zone pedemontane i fragoleti hanno raggiunto la fase di fioritura / inizio allegagione. Per un controllo BIOLOGICO o integrato della coltura si consigliano, in questa fase fenologica, per il controllo di Oidio con Zolfo bagnabile (diversi formulati) oppure Zolfo a base terpenica ( Heliosoufre 5 gg ) oppure utilizzando Ampelomices quisqualis ( AQ 10 WG -- gg ) ad azione di contatto. Per contenere lo sviluppo della Botrytis cinerea all interno dei tunnel è necessario gestire correttamente la coltura evitando eccessi di concimazione, controllare i tassi di umidità nella vegetazione favorendo un costante arieggiamento degli ambienti colturali. Ad integrazione delle azioni agronomiche si può utilizzare, in questa fase, Bacillus subtilis ( Serenade 3 gg ) prodotto che agisce per competizione ed inibizione. Il trattamento deve essere ripetuto sulla coltura per ottenere buoni risultati. Per il contenimento dell antracnosi è necessario mantenere protetta la vegetazione mediante posizionamento di teli plastici evitando la bagnatura della pianta. Presenze di insetti possono essere contenute sia con trattamenti con Pietrine naturali ( Pyganic et al 2 gg ) attivo nei confronti degli afidi con azione collaterale su tripidi avendo cura di trattare nelle ore serali oppure a base di Beauveria bassiana ( Naturalis et al --- gg ) attivo nei confronti degli afidi con azione collaterale su antonomo acari e tripidi. Eventuali attacchi di Tripidi possono essere contenuti utilizzando Spinosad ( Laser et al 3 gg ) ad azione di contatto ingestione. Per le colture in fase avanzata di allegagione pre raccolta potrebbero evidenziarsi, con l innalzamento delle temperature, presenze di Acari.; 5
6 Per le aziende che operano nel biologico e/o per coloro che applicano linee di difesa integrata si possono utilizzare, in questa fase vegetativa, per il controllo di Acaro su forme mobili, con impiego di Beauveria bassiana (Naturalis et al ); attiva su uova e stadi giovanili può fornire una buona protezione se impiegata correttamente sulla vegetazione avendo cura di ripetere il trattamento dopo 4 5 gg. Per contenere i Tripidi si consiglia preventivamente l introduzione di predatori ( Ambliseius cucumeris e Orius ) e, eventualmente, un intervento di controllo, in casi eccezionali, per ridurre la popolazione dei tripidi con Spinosad ( Laeser et al 3 gg ). Eventuali presenze di Lygus insetti che determinano deformazioni sui frutti, possono essere contenute con trattamenti a base di Piretro naturale ( Pyganic et al 2 gg ). Considerando che questi miridi migrano sulla coltura dopo gli sfalci si consiglia di alternare il taglio delle infestanti in prossimità dei tunnel al fine di mantenere una porzione di vegetazione spontanea su cui possano nutrirsi gli adulti di Lygus senza andare a posizionarsi sulle fragole. FRAGOLA RIFIORENTE Sono terminati i trapianti. In questa fase di inizio sviluppo vegetativo è necessario proteggere l apparato radicale dall attacco di patogeni tellurici. Per le aziende a conduzione biologica / integrata in questa fase possono essere utilizzati, per il controllo dei patogeni tellurici (marciume bruno / Rhizoctonia ) prodotti ad azione preventiva a base di Trichoderma harzianum (Rootshield et al ) oppure a base di Trichoderma asperellum (Xedavir) con collaterale azione stimolante della radicazione. Per il controllo di Oidio con Zolfo bagnabile (diversi formulati) oppure Zolfo a base terpenica (Heliosoufre 5 gg) oppure utilizzando Ampelomices quisqualis ( AQ 10 WG -- gg ) ad azione di contatto. Presenze di insetti possono essere contenute sia con trattamenti con Pietrine naturali (Pyganic et al 2 gg) attivo nei confronti degli afidi con azione collaterale su tripidi avendo cura di trattare nelle ore serali oppure a base di Beauveria bassiana ( Naturalis et al --- gg ) attivo nei confronti degli afidi con azione collaterale su antonomo acari e tripidi. Eventuali attacchi di Tripidi possono essere contenuti utilizzando Spinosad ( Laser et al 3 gg ) ad azione di contatto ingestione. PICCOLI FRUTTI In questi giorni si sono accertate presenze, nei lamponeti di Antonomo. Per le aziende che operano nel BIOLOGICO e/o adottano sistemi di coltivazione integrati in alternativa ai prodotti sopra menzionati si possono consigliare, per Antonomo trattamenti a base di Estratto di piretro ( Biopren Plus 2 gg ) registrato su lampone e mora ad azione di contatto e agisce rapidamente. Per migliorare l efficacia si consigliano trattamenti nelle ore serali. Per il controllo degli afidi, tignole e cicaline è possibile utilizzare Beauveria bassiana ( Naturalis et al -- gg ) ammesso l impiego su lampone e mora. Per il controllo della cecidomide della corteccia piralide sesia e lepidotteri in genere è ammesso, in agricoltura biologica su tutti i piccoli frutti ( lampone rovo ribes uva spina e mirtillo ), il trattamento di Spinosad ( Laser et al 3 gg ). DROSOPHILA SUZUKII Morfologia: L adulto di D. suzukii misura 2-3 mm di lunghezza, ha occhi rossi e corpo color bruno chiaro. Il maschio presenta due macchie nere sul bordo posteriore delle ali, mentre la femmina possiede la parte terminale dell addome nerastra per la presenza di un ovopositore robusto e marcato (v. foto 1-2). 6
7 Foto:1 Danno: La caratteristica della femmina è di ovideporre nei frutti dall inizio invaiatura fino alla maturazione. Viste le ridotte dimensioni, le uova risultano difficilmente visibili senza l ausilio di un binoculare. Nel punto di ovodeposizione si crea una lieve depressione, maggiormente visibile su mirtillo e ciliegio rispetto a lampone, fragola e mora. In seguito, il frutto va incontro a rapido disfacimento a causa della attività di nutrizione della larva al suo interno. Frutti di mora - Frutti di mirtillo - Danni su fragola - Danni su frutti ciliegio - Danni su albicocca Foto:2 Le uova, deposte sotto l epidermide dei frutti, possiedono due processi respiratori che rimangono esterni alla buccia, permettendo la respirazione all embrione. Le larve apode color bianco-crema, misurano 3-4 mm e si nutrono all interno del frutto. Terminato lo sviluppo si impupano all interno del frutto o al suo esterno. Ciclo biologico: Una femmina depone circa uova (mediamente a 1 a 3 per frutto) in frutti sani e in prossimità della maturazione. L uovo schiude in ore e la larva diventa adulto dopo 3-15 giorni. Si sviluppano più generazioni annue (fino a 13 in condizioni ideali) in funzione dell andamento stagionale. Piante ospiti: Colpisce diversi frutti, tra i quali: ciliegia, fragola, lampone, mirtillo, mora, albicocca e altri frutti spontanei (sambuco, caprifoglio, ecc). Adulti su lampone Danni su fragola Monitoraggio: Dopo i danni rilevati a fine anno 2010, il CReSo in collaborazione con l Universtà di Torino ed i tecnici dell agenzia 4A Coldiretti, sta svolgendo un intenso monitoraggio iniziato a maggio su tutto il territorio provinciale. 7
8 Grazie a questa impegnativa attività sarà possibile acquisire importanti conoscenze sull insetto che faranno da base di studio per la messa a punto di strategie di difesa. Si consiglia per l anno 2011 a tutti i produttori di controllare anche nei propri appezzamenti la presenza di Drosophila suzukii utilizzando semplici trappole caricate con aceto di mela Consigli utili per la costruzione della trappola all aceto di mele : - procurarsi una bottiglia in PVC vuota (ottima la bottiglia dell acqua minerale) - effettuare 4-5 fori del diametro di 10 mm poco 5-10 cm sotto il tappo della bottiglia; - riempire con 200 ml di aceto di mele (attrattivo); - appendere la trappola all altezza dei frutti, possibilmente nelle zone ombreggiate; - lasciare chiuso il tappo della bottiglia. A cadenza settimanale controllare la presenza dell insetto all interno della trappola, sostituendola con un altra (causa la perdita di attrattività). Portare a casa la trappola sostituita e osservare il contenuto posizionandosi su uno sfondo bianco (foglio di carta bianco); aprire il tappo e individuare i maschi di questo insetto facilmente riconoscibili nel liquido, confrontando con la foto (ali con piccole macchie nere). Per comodità e per una migliore visibilità conviene traguardare dal collo della bottiglia (che nelle bottiglie da litro del latte è sufficientemente largo). Difesa: In attesa della registrazione di prodotti fitosanitari efficaci contro questa avversità consigliamo le seguenti pratiche agronomiche: - raccogliere TUTTO il prodotto, non gettare a terra quello colpito ma allontanarlo dal campo e distruggerlo velocemente con il calore (bollitura) o con il congelamento per limitare l aumento della popolazione; - anche nei giardini privati praticare la rimozione completa dei frutti dalle piante e da terra; - vista la facilità di cascola fisiologica, nei campi di mirtillo si consiglia di utilizzare dei teli di nylon sotto i cespugli durante la raccolta per raccogliere i frutti caduti e allontanarli successivamente dal campo; - raccogliere i frutti appena sono maturi evitando la permanenza del frutto maturo sulla pianta più dello stretto necessario; - raccogliere e allontanare i frutti spontanei eventualmente presenti nei tratti di bosco limitrofi ai campi; - anche una chiusura completa dell appezzamento con reti anti insetto (maglia di apertura massima di 1-1,5 mm) potrebbe contenere il problema. Articolo tratto dal servizio Notiziario IASMA Notizie dell Istituto Agrario di S. Michele all Adige. Piazza Foro Boario CUNEO Tel Fax terramica.cn@coldiretti.it Pellegrino dr.marcello:
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