"Elementi di progettazione autostradale" Gli studi ed il monitoraggio ambientale

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1 1 "Elementi di progettazione autostradale" Gli studi ed il monitoraggio ambientale Ing. Maurizio Torresi

2 2 Gli Studi Ambientali VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE (V.I.A.) OBIETTIVI: individuare, descrivere e valutare, in via preventiva e in fase di progettazione, l'impatto ambientale di determinati progetti pubblici, o privati. LA NORMATIVA EUROPEA: Direttiva 85/337/CEE: definizione dei principi fondamentali della V.I.A. e individuazione delle categorie di opere soggette a V.I.A. Direttiva 97/11/CE: (modifica della precedente) introduzione delle fasi di screening (verifica) e scoping (orientamento) e modifica opere soggette a V.I.A. RECEPIMENTO IN ITALIA DELLA NORMATIVA EUROPEA L. 349/1986: definisce i principi fondamentali e rimanda a un successivo decreto l individuazione delle categorie di opere soggette a VIA V.I.A. D.P.C.M. 377/1988: (modificato dal D.P.R. 11/02/98) individua le opere soggette a V.I.A. obbligatoria (riproduce l allegato I della direttiva europea) ABROGATE dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. Norme in materia ambientale vigente

3 3 Gli Studi Ambientali previsti dal D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. nelle fasi progettuali definite dal Codice dei Contratti (D.Lgs. 163/2006) e dal relativo Regolamento di attuazione (D.P.R. 207/2010 ex Merloni ) per le Opere Pubbliche soggette a V.I.A. (di competenza statale) PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO STUDIO PRELIMINARE STUDIO DI IMPATTO VERIFICA RECEPIMENTO AMBIENTALE * AMBIENTALE PRESCRIZIONI MINISTERO VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA V.I.A. (COMPATIBILITA AMBIENTALE) MONITORAGGIO AMBIENTALE * Nel caso di modifiche di infrastrutture autostradali esistenti (ampliamenti svincoli ecc ) è invece redatto * Nel caso di modifiche di infrastrutture autostradali esistenti (ampliamenti, svincoli, ecc.) è invece redatto lo Studio di Prefattibilità Ambientale (art. 20, DPR 207/2010 ex Reg. Merloni )

4 4 Nel caso di infrastrutture strategiche in Legge obiettivo (Capo IV, Codice dei Contratti): PROGETTO PRELIMINARE PROGETTO DEFINITIVO PROGETTO ESECUTIVO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE RECEPIMENTO PRESCRIZIONI CIPE - V.I.A. (COMPATIBILITA AMBIENTALE) VERIFICA DI OTTEMPERANZA VERIFICA DELLA CSVIA SU EV. MODIFICHE

5 5 Normativa tecnica per la redazione degli Studi di Impatto Ambientale D.P.C.M. 27/12/1988 Norme tecniche per la redazione degli Studi di Impatto Ambientale e la formulazione del giudizio di compatibilità VIGENTE nelle more di approvazione delle norme tecniche previste dall art. 34, comma 1, del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. D.P.R. 357/1997 e s.m.i. Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche STUDIO PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA: volto ad individuare e valutare i principali effetti che gli interventi in progetto possono avere su siti Natura 2000 (SIC, ZPS, ZSC)*. * SIC: Sito di Importanza Comunitaria; ZPS: Zone di Protezione Speciali; ZSC: Zone Speciali di Conservazione D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio SE SONO INTERESSATI SIC SE SONO INTERESSATI BENI CULTURALI O DEL PAESAGGIO RELAZIONE PAESAGGISTICA (art.146, comma 3) RELAZIONE ARCHEOLOGICA (art. 28, comma 4, D.Lgs. 42/2004 e s.m.i. e art. i 95-96, D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.)

6 6 Procedura V.I.A. a livello statale PROGETTO DELL OPERA/INTERVENTO a cura del Proponente MODIFICHE AUTOSTRADE ESISTENTI MATTM: Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MiBAC: Ministero per i Beni e le attività Culturali NUOVE AUTOSTRADE VIA: PRESENTAZIONE AL MIN. AMB. DEL PD+SIA (oggi anche in formato digitale) MATTM, MiBAC Commissione VIA VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA Regioni, Province, Comuni, AdB, Enti aree protette, ecc. NO VIA Pubblicazione e pubblicizzazione Pareri delle Autorità interessate Osservazioni ISTRUTTORIA TECNICA Commissione VIA Integrazioni alla documentazione presentata Approvazione finale del progetto (MATTM di concerto col MiBAC): DECRETO VIA GIUDIZIO DI COMPATIBILITA AMBIENTALE COMMISSIONE

7 7 LO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE Studio redatto dal Proponente per individuare, descrivere e analizzare, in via preventiva e in fase di progettazione, l'impatto ambientale dell opera o intervento. I PUNTI DI FORZA STRATEGICI DELLO STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE il SIA nasce e si sviluppa di pari passo col progetto tecnico; il SIA si preoccupa di analizzare non solo l'opzione zero (e quindi implicitamente la verifica dei presupposti del perché si fa l'intervento), od il post operam (gli impatti residui dopo l'intervento), ma anche il transitorio, ossia tutta la cantierizzazione con i suoi impatti (compresi quelli sull'uso delle risorse primarie); il SIA dà l'occasione del confronto allargato rispetto al solo Ministero competente, anche agli altri Enti, a tutti gli stakeholders istituzionali, nonché ai cittadini (un esempio importante: t il débat public). )

8 8 LA PUBBLICIZZAZIONE DEI PROGETTI GRANDI OPERE E CONFLITTI LOCALI Tecnici e cittadini a confronto nell'esperienza di débat public Già sperimentato per la Gronda di Genova, col Decreto Monti Salva Italia debutta anche nell ordinamento italiano il cosiddetto débat public : una procedura mirata a discutere con il territorio i progetti di realizzazione delle infrastrutture, in modo da evitare «l'effetto Tav» e arrivare ai cantieri sulla base di un progetto di massima su cui si è già creato il necessario consenso. Punti chiave del débat public Fornire al cittadino un informazione completa e divulgativa del progetto; Permettere al cittadino di chiedere ed ottenere chiarimenti e di poter discutere il proprio p punto di vista con gli altri cittadini e il soggetto proponente. Il débat public in pratica prevede: La predisposizione di un sito web del dibattito pubblico, in cui trovare informazioni, dati e documenti sul progetto e sul dibattito stesso; La predisposizione di una e di un recapito telefonico dedicati a ricevere domande ed opinioni dei cittadini; Incontri pubblici di presentazione del progetto e di approfondimento gestiti da una apposita Commissione per il dibattito pubblico. La pubblicazione sul sito web del dibattito pubblico dei resoconti degli incontri pubblici (registrazioni, filmati), nonché di ogni domanda od opinione formulate dai cittadini mediante i canali sopra riportati.

9 9 il SIA come analisi strategica del transitorio (cantierizzazione) ANALISI AMBIENTALE DEL TRANSITORIO: CANTIERIZZAZIONE IMPATTI Ottimizzazione ubicazione dei siti di cantiere: ottimizzazione logistica dei percorsi in rapporto alle lavorazioni e alla lottizzazione; propensione al ripristino ambientale. Ottimizzazione i i ambientale dei siti di cantiere: gestione delle acque di lavorazione e di dilavamento; ottimizzazione layout impianti e lavorazioni per l impatto acustico; mitigazioni acustiche (barriere mobili), per le vibrazioni e ambientali (barriere verdi, reti antipolvere, impianti di trattamento acque, ecc.) degli impatti residui. Ottimizzazione del bilancio materiali: massimizzazione del riutilizzo dei materiali in sito; ottimizzazione della scelta di cave e depositi in rapporto alle necessità di approvvigionamento, ai percorsi di cantiere e e alle propensioni o al recupero ambientale; a e; gestione delle terre e rocce da scavo conforme alla normativa di tutela ambientale (DLgs 152/06).

10 10 SIA: FORMAT PREVISTO DAL DPCM 27/12/88 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE SINTESI NON TECNICA Dichiarazione sostitutiva di Atto Notorio* per attestazione dell esattezza del SIA resa dai professionisti iscritti agli albi professionali, ove esistenti, ovvero dagli esperti che firmano lo studio * (ai sensi dell art. 47 del D.P.R. 445 del )

11 11 SIA: FORMAT PREVISTO DAL DPCM 27/12/88 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE RACCOLTA DATI (PIANI E PROGRAMMI) ANALISI PIANI E PROGRAMMI EXCURSUS STORICO E ANALISI DELLE ALTERNATIVE ED OPZIONE 0 STUDIO DI TRAFFICO E ANALISI COSTI E BENEFICI TRACCIATO E OPERE DATI TECNICI E COSTRUTTIVI CANTIERIZ- ZAZIONE VERIFICA DELLA COERENZA FRA PIANI E PROGRAMMI E INTERVENTO AI DIVERSI LIVELLI MITIGAZIONI

12 SIA: FORMAT PREVISTO DAL DPCM 27/12/88 12 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE STUDIO DI INCIDENZA RELAZ. PAESAGG. RELAZ. ARCHEOLOG. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE EXCURSUS STORICO E ANALISI DELLE ALTERNATIVE ED OPZIONE 0 DATI TECNICI E COSTRUTTIVI FATTORI CAUSALI DI IMPATTO\ STATO INIZIALE AMBIENTE METODOLOGIE SETTORIALI DI ANALISI DEGLI IMPATTI STUDIO DI TRAFFICO E ANALISI COSTI E BENEFICI TRACCIATO E OPERE CANTIERIZ- ZAZIONE SU UOLO \ SOTTO OS. AMB. IDRICO VEGETAZIONE E FA AUNA \ ECOSIS ST. PAESAGGIO RU UM. ATM SA AL. MITIGAZIONI Interazioni tra Progetto e Studi acustici, Studi ambientali, Studi di inserimento ambientale MODELLAZ. E SIMULAZ. IMPATTI METODOLOGIA DI SINTESI DEGLI IMPATTI ANALISI IMPATTI RESIDUI COMPENSAZIONI (anche al di fuori del contesto causa-effetto )

13 13 Mitigazioni in ambito autostradale Mitigazioni ambientali: Autostrada (A1) Milano Napoli: imbocco Nord nuova Galleria Melarancio (Firenze) Area interessata dai lavori Imbocco N Galleria Melarancio * Mitigazione ambientale: rimodellamento morfologico e opere a verde Area oggetto di Imbocco N Galleria mitigazione ambientale* Melarancio mitigato Solido autostradale realizzato Mitigazione ambientale* completata Solido autostradale completato Il cantiere L area in fase di completamento Lo stato finale mitigato

14 14 Compensazioni in ambito autostradale 170 km di 3^ Corsia A14: riforestazioni per compensazione CO 2 in linea col Protocollo di Kyoto Il Protocollo di Kyoto è un trattato internazionale ratificato da un quorum di 38 Paesi industrializzati responsabili di oltre il 55% delle emissioni di gasserra. Entrato in vigore nel 2005, il Protocollo di Kyoto richiede ai 38 Paesi di ridurre all interno del periodo le emissioni annuali di gas serra del 5,2% rispetto a quelle del 1990 (anno base di riferimento). Schema esplicativo della capacità di assorbimento della CO 2 delle piante Schema di impianto di nuovi boschi Per compensare l incidenza di emissione di CO 2 dei chilometri di Autostrada A14 in progetto è stato previsto l aumento delle superfici forestali delle Regioni attraversate mediante progetti di riforestazione: 420 ettari oggetto di riforestazione i previsti nella Regione Marche 71 ettari oggetto di riforestazione previsti nella Provincia di Rimini (~ 3 ha/km)

15 15 OGGI LA CONSEGNA AVVIENE ANCHE IN FORMATO DIGITALE Perché? rendere pubblica, univoca e immodificabile anche sul sito web ministeriale, la documentazione tecnico-amministrativa acquisita e/o prodotta nell ambito delle procedure ambientali; adempiere all obbligo di dare evidenza pubblica (CONSULTAZIONE) L. 241/1990 e s.m.i. il D.Lgs. 152/2006, infatti, stabilisce che: Alla domanda (di VIA) è altresì allegato ( ) una copia in formato elettronico, Alla domanda (di VIA) è altresì allegato ( ) una copia in formato elettronico, su idoneo supporto, degli elaborati, conforme agli originali presentati (art. 23, comma 2).

16 16 FIRMA DIGITALE Cosa significa documentazione in formato elettronico? La documentazione è consegnata tramite file su CD/DVD elaborati secondo le specifiche del Ministero dell Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare. In cosa consistono in pratica gli aspetti principali? 1. Codificare i file univocamente tramite un apposito software 2. Certificare i file codificati apponendo la firma digitale sempre tramite un apposito software su: Elenco elaborati; Dichiarazione conformità file agli originali cartacei; Asseverazione notarile SIA.

17 Il Monitoraggio i Ambientale FINALITA DEL MONITORAGGIO 17 Controllare i livelli di qualità ambientale prima, durante e dopo l esecuzione dei lavori relativamente alle componenti ambientali critiche individuate dall analisi degli specifici impatti delle opere in progetto Garantire l attuazione delle prescrizioni e raccomandazioni di carattere ambientale Consentire la corretta realizzazione delle opere con riferimento alla loro compatibilità ambientale Informare la popolazione (sportelli per il pubblico e sito web) ARTICOLAZIONE DELLE ATTIVITA Rilevamento sistematico ed elaborazione dati relativi a tutte le componenti ambientali interessate Controllo di affidabilità dei dati attraverso un Sistema di Qualità certificato UNI EN ISO 9001/2000 Archiviazione strutturata dei dati in apposito Sistema di Banca Dati Georeferenziata (GIS) Trasmissione dei dati all Organismo Istituzionale di controllo Segnalazione delle eventuali anomalie e attivazione delle misure di controllo Supporto alla Direzione Lavori per la definizione degli interventi mitigativi Monitoraggio dell efficacia degli interventi di mitigazione

18 18 L Ufficio di Monitoraggio Ambientale Spea SISTEMA DI QUALITA SUPERVISIONE SCIENTIFICA SISTEMA INFORMATIVO ESPERTI DI SETTORE SETTORE ANTROPICO SETTORE IDRICO SETTORE NATURALE SETTORE ASSETTO FISICO DEL TERRITORIO SETTORE SOCIO-ECONOMICO componenti ambientali Atmosfera Rumore Vibrazioni componenti ambientali Acque superficiali Acque sotterranee componenti ambientali Fauna Suolo Vegetazione componenti ambientali Geotecnica Idrogeologia Analisi socio-economica Sondaggi Analisi di traffico Micro/macro economia SQUADRE DI CAMPO LABORATORI

19 19 MISURA SQUADRA DI CAMPO ARCHIVIAZIONE S.I.M. Sistema informativo di Monitoraggio ELABORAZIONE SVILUPPO ANDAMENTI STRUMENTAZIONE INTERFACCIA ALFANUMERICO DEL S.I.M. ALFANUMERICO Procedura per Inserimento dei dati l'importazione diretta mediante maschere dei dati DATABASE CENTRALIZZATO Produzione di documenti ed Interrogazioni configurabili elaborati per rapporti specializtici e note tecniche della banca dati per elaborazioni ed analisi personalizzate CONFRONTO SOGLIE Attenzione Allarme Limite Normativo Visualizzazione dei dati delle stazioni e dei rilievi, visualizzazione di grafici ed elaborati sui rilievi. ANALISI DI LABORATORIO AUTOCAD Elaborati di progetto Modifica dello stato d'avanzamento dei lavori INTERFACCIA GRAFICO DEL S.I.M. REPORTISTICA G.I.S. (Geografic Information System Visualizzazione e modifica dei punti di rilievo Visualizzazione delle cartografie con progetto e stato d'avanzamento dei lavori Cartografia dell'opera e dei punti di rilievo suddivisi per ambito di monitoraggio Creazione di mappe tematiche Interrogazini geografiche

20 20 MISURA ARCHIVIAZIONE ELABORAZIONE EVENTUALE SEGNALAZIONE INTERVENTO DI MITIGAZIONE DIREZIONE LAVORI IMPRESA O.A. ed ENTI di CONTROLLO CONFRONTO SOGLIE Limite Normativo VERIFICA CONTROLLI POST MITIGAZIONE

21 21 MONITORAGGIO COMPONENTE ATMOSFERA - MEZZO MOBILE

22 22 MONITORAGGIO COMPONENTE ATMOSFERA - CAMPIONATORE POLVERI

23 23 MONITORAGGIO COMPONENTE ATMOSFERA - CENTRALINA FISSA

24 24 MONITORAGGIO COMPONENTE RUMORE - FONOMETRO

25 MONITORAGGIO COMPONENTE IDRICA - CENTRALINA FISSA 25

26 26 Attività di monitoraggio in corso Ampliamenti terza corsia o realizzazione nuove tratte dell autostrada A1 nei tratti: Casalecchio di Reno - Barberino di Mugello Barberino di Mugello - Firenze nord Firenze nord - Firenze sud Firenze sud - Incisa Roma nord - Settebagni Ampliamento alla terza corsia dell autostrada A14 nel tratto Rimini nord - Pedaso Ampliamento alla terza corsia dell autostrada A9 nel tratto Interconnessione Lainate - Como Ampliamento alla terza corsia dell autostrada t d A12 nel tratto: tt Rosignano - San Pietro in Palazzi Realizzazione della Tangenziale Est Esterna di Milano

27 27 Redazione di piani di monitoraggio ambientale in corso Ampliamento alla terza corsia dell autostrada A1 nei tratti Milano sud - Lodi Incisa - Valdarno Firenze - Pistoia Pistoia - Montecatini Ampliamento alla quarta corsia dell autostrada A14 nel tratto Bologna dir. Ravenna Autostrada A12 Rosignano- Civitavecchia

28 28 Campagne di misure ambientali a supporto della progettazione e dei SIA Convenzione Unica Nodo di Genova Autostrada A12 Raccordo autostradale Val Fontanabuona Autostrade Meridionali

29 29 PROBLEMATICHE AMBIENTALI Carenze nella pianificazione dei cantieri e nel progetto di cantierizzazione presentato dall Impresa e conseguente carenza di adeguati sistemi di mitigazione (rumore, atmosfera, acque superficiali); Carenze nella gestione ambientale da parte delle Imprese e pratiche comportamentali non corrette da un punto di vista ambientale (rumore, atmosfera, acque superficiali); Problematiche ambientali legate alla realizzazione dell opera stessa mitigazioni compensative o di tipo informativo (vibrazioni, assetto del territorio, acque sotterranee)

30 30 GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI PROBLEMATICHE AMBIENTALI EVIDENZIATE DA: Misure di monitoraggio ambientale; Segnalazioni dirette da sopralluoghi in cantiere (MAM, OA, CTG, ARPAT); Segnalazioni di disagio cittadini (dirette, OA, CTG) UFFICIO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE - Specifiche procedure di gestione delle criticità ità ambientali entro tempi stabiliti (72, 48, 24 h) a seconda della gravità (superamento soglia di attenzione, allarme, limite di legge) Gestione Flussi Informativi e Soglie di azione per il monitoraggio ambientale. CONVOCAZIONE DEL GRUPPO DI CRISI (MAM, DL, Impresa): individuazione interventi di mitigazione e relative tempistiche SEGNALAZIONE agli Enti di Controllo (OA, CTG, ARPAT) INTERVENTO DI MITIGAZIONE everifica efficacia i tramite controlli post mitigazione i

31 31 GESTIONE DELLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI ORGANIZZAZIONE E PROCEDURE MAM GRUPPO DI CRISI e SEGNALAZIONE ENTI (OA, CTG) NECESSARIA COLLABORAZIONE MAM, DL, IMPRESA INDIVIDUAZIONE DI INTERVENTI DI MITIGAZIONE PER LE CRITICITA RILEVATE SENSIBILIZZAZIONE ALLE PROBLEMATICHE AMBIENTALI RIDUZIONE CRITICITA RILEVATE (risposta più veloce per risolvere i problemi)

32 32 VARIANTE DI VALICO, FIRENZE NORD FIRENZE SUD, CASALECCHIO SASSO MARCONI, RIMINI NORD PEDASO ATTIVITA di MISURA: indagini nel 2006, indagini nel 2007, nel 2008, nel 2009, nel 2010, nel 2011 SEGNALAZIONI DI CRITICITA (CORSO D OPERA): 97 segnalazioni nel 2006, 82 segnalazioni nel 2007, 50 nel 2008, 46 nel 2009, 31 nel 2010, 32 nel 2011 SEGNALAZIONI DI CRITICITA PER COMPONENTI AMBIENTALI: Atmosfera: 9 nel 2006, 11 nel 2007, 6 nel 2008, 10 nel 2009, 7 nel 2010, 11 nel 2011 Rumore: 35 nel 2006, 16 nel 2007, 12 nel 2008, 4 nel 2009, 6 nel 2010, 6 nel 2011 Vibrazioni: 2 nel 2006, 1 nel 2007, 3 nel 2009, 2 nel 2010 Acque superficiali: 28 nel 2006, 41 nel 2007, 25 nel 2008, 21 nel 2009, 10 nel 2010, 11 nel 2011 Acque sotterranee : 6 nel 2006, 1 nel 2007, 2 nel 2008, 1 nel 2009, 1 nel 2010 Assetto del territorio: 17 nel 2006, 12 nel 2007, 4 nel 2008, 7 nel 2009, 5 nel 2010, 4 nel 2011

33 33 SUPPORTO AMBIENTALE ALLA DIREZIONE LAVORI ATTIVITA Verifica rispondenza progetto di cantierizzazione e quanto realizzato Verifica periodica manutenzione apprestamenti di cantiere (regimazione, lavaggio gomme, barriere) Rispetto prescrizioni di tipo comportamentale (bagnatura strade, lavaggio mezzi, limiti di vel ) Individuazione eventuali problematiche in atto e potenziali Supporto tecnico per individuazione interventi di mitigazione e gestione mitigazioni compensative Supporto tecnico per specifiche tematiche ambientali (terre e rocce da scavo, acustica, acque, vibrazioni) i i) STRUMENTI CAPITOLATO AMBIENTALE INDAGINI MONITORAGGIO PROGETTO INTERVENTI DI MITIGAZIONE PROGETTO DI DETTAGLIO DEI CANTIERI

34 34 PROSPETTIVE UFFICIO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE ISTITUITO IN FUNZIONE OSSERVATORIO AMBIENTALE E COMITATO TECNICO DI GARANZIA Già oggi l Ufficio di Monitoraggio svolge ruolo di supporto alle DLL in merito a risoluzione di casi specifici e criticità evidenziate dalle indagini di monitoraggio nell ambito dei Gruppi di Crisi Per il futuro va incrementata la struttura che garantirà il controllo sistematico e il supporto ambientale per la risoluzione di potenziali situazioni di criticità e quindi prevenire le anomalie Un supporto ambientale su temi e problematiche dedicate alle specifiche esigenze delle diverse DL (referente ambientale)

35 35 FIRENZE NORD BARBERINO ARGOMENTI INNOVATIVI PRESENTI NEL PROGETTO 1. Verifiche di ottemperanza: nel progetto c è il tabulato che riporta le modalità e gli elaborati con cui ASPI ha ottemperato alle prescrizioni VIA; 2. Progetto dettagliato t dei cantieri; i 3. Capitolato ambientale; 4. Risorse idriche alternative: progetto delle reti distributive per eventuale impatto su pozzi e sorgenti; 5. Censimento espianti arborei: definito il bilancio degli espianti e dei reimpianti, con particolare riferimento agli ulivi; 6. Indagini ambientali: definita una campagna di indagini per caratterizzare preventivamente il terreno oggetto dello scavo superficiale e sotterraneo; 7. Bonifica da ordigni bellici: individuate le aree oggetto di bonifica bellica superficiale e profonda; 8. Piano delle indagini archeologiche: pianificate le indagini preventive in relazione al rischio di ritrovamenti archeologici; 9. Procedura di gestione dei terreni e piano di movimentazione materiali; 10. Censimento e progetto di ricollocazione delle interferenze.

36 36 FIRENZE NORD BARBERINO PROGETTO DETTAGLIATO DEI CANTIERI Oltre ad una serie di elaborati generali, tra cui la relazione di cantierizzazione, per ogni cantiere, al fine di acquisire le autorizzazioni propedeutiche all apertura, sono stati sviluppati: Layout distributivo e funzionale, accompagnato dagli studi acustici Ciclo di raccolta e trattamento delle acque, con il calcolo dei fabbisogni idrici ed energetici

37 37 IMPIANTO DI TRATTAMENTO ACQUE PROGETTO DETTAGLIATO DEI CANTIERI AREA CARATTERIZZAZIONE MATERIALI BARRIERA ACUSTICA BARRIERA ACUSTICA BRIGLIE SELETTIVE SUL FOSSO CAMBORSINO ZONA DI RIEMPIMENTO PROGRESSIVO AREA FRANTUMAZIONE AREA STOCCAGGIO VEGETALE PREGIATO AREA UFFICI AREA STOCCAGGIO VEGETALE NON PREGIATO CANTIERE DI DEPOSITO CA05 -LAYOUT

38 UNIVERSITÀ DELLA PROGETTO DETTAGLIATO DEI CANTIERI IMPIANTO LAVAGGIO GOMME A CICLO CHIUSO 38 TRATTAMENTO ACQUE DI PRIMA PIOGGIA CON SEDIMENTAZIONE E DISOLEAZIONE TRATTAMENTO ACQUE DI PRIMA PIOGGIA CON SEDIMENTAZIONE E DISOLEAZIONE PRIMA FASE TRATTAMENTO DI CHIARIFLOCCULAZIONE, SEDIMENTAZIONE, DISOLEATURA E CORREZIONE DEL PH TRATTAMENTO ACQUE DI PRIMA PIOGGIA CON SEDIMENTAZIONE E DISOLEAZIONE SECONDA FASE CANTIERE DI DEPOSITO CA05 - IDRAULICA

39 39 FIRENZE NORD BARBERINO REFERENTE AMBIENTALE Capitolato t Ambientale Inquadramento generale del sistema di cantierizzazione e capitoli tematici suddivisi per le varie componenti ambientali, aggiornati rispetto alla normativa vigente, contenenti norme comportamentali e obblighi dell Appaltatore, sia in termini di realizzazione e apprestamenti sia in termini di controlli ambientali. 1. Disposizioni generali relative ad aree di cantiere e viabilità: definizione e individuazione delle aree di cantiere, obblighi dell Appaltatore comprese le disposizioni relative alla documentazione dei cantieri; 2. Disposizioni relative al contenimento degli impatti acustici e vibrazionali: criteri generali per il contenimento degli impatti acustici (collaudi acustici, valutazioni di impatto acustico per cantieri fissi, mobili, gallerie, viabilità di servizio), vibrazioni; 3. Disposizioni relative alla tutela delle acque superficiali e sotterranee: approvvigionamento idrico, tutela delle acque dall inquinamento, tutela dei corsi d acqua, pozzi e sorgenti;

40 40 "Elementi di progettazione autostradale" Grazie per l attenzione! Ing. Maurizio Torresi

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