L allenatore ebreo. La storia di Arpad Weisz

Transcript

1 L allenatore ebreo La storia di Arpad Weisz

2

3 BOLOGNA, INZIO ESTATE DEL Stadio Comunale. In quel tempo la squadra felsinea è ai vertici del campionato e si contende con Milano, Torino e Genova la migliore piazza calcistica italiana. Anche in Europa la città si può vantare di una reputazione eccellente, frutto della recente conquista del torneo dell'esposizione di Parigi..

4

5 Sono gli anni di Ceresoli, Ricci, Pagotto, Andreolo, Sansone, Fedullo, Biavati e Puricelli. Gli anni di Dall'Ara. Sono gli anni di Arpad Weisz. 42 anni, ungherese, ex atleta, teorico di scuola danubiana. Un uomo che ha già dato molto al calcio italiano. Arpad sta salutando giornalisti e calciatori in questo post partita di fine campionato. E' l'allenatore più giovane ad avere vinto uno scudetto: in totale ne ha vinti 3, uno con l'lnter e due con il Bologna. ARRIVEDERCI MISTER! E COMPLIMENTI PER LA PARTITA!

6

7 Sono gli anni in cui il Bologna fa sognare, gli anni in cui non è soltanto una squadra di cuore, ma anche di vera sostanza. Sono anni in cui il "Pallone" è, ancora, un passatempo della domenica, un argomento di cui parlare con gli amici al bar e materia di studio approfondito per uno come Weisz. Arpad è un uomo schivo, non ama la mondanità dei cinematografi e dei teatri, non partecipa ai riti della Bologna bene dell'epoca. Sono anche tempi in cui un allenatore della squadra campione d'italia può permettersi di tornare a casa a piedi dopo la partita, da solo.

8

9 Sì, perché Arpad abita vicino allo Stadio, non ha che da compiere meno di un chilometro per rivedere la sua famiglia che l'attende a casa, la moglie Elena e i due figli Roberto e Clara In quel tragitto Arpad ripensa alla partita che ha appena pareggiato: rivaluta la disposizione dei calciatori, riflette su come i suoi atleti hanno reagito al doppio svantaggio.

10

11 Arpad è un teorico del calcio, uno che ama discutere dell'arte del Pallone con amici giornalisti ed osservatori stranieri. Ha persino scritto un libro durante la sua permanenza a Milano insieme all'amico Aldo Molinari, dirigente dell'lnter. L'introduzione è di Vittorio Pozzo, il commissario tecnico della nazionale che vincerà due campionati del mondo consecutivi. IL GOVERNO FASCISTA NON HA MAI PENSATO, NE PENSA DI ADOTTARE MISURE CONTRARIE AGLI EBREI IN QUANTO TALI, ECCEZIONE FATTA PER GLI ELEMENTI OSTILI AL REGIME

12

13 Ha tanti schemi in testa, Arpad, e sta pensando a come mostrarli a quel presidente da poco sbarcato a dirigere il Bologna. Un curioso personaggio, questo Renato DaIl' Ara. Cammina tranquillo per strada, Weisz, in quegli anni apprezzato e rispettato. In una Bologna dotta ed universitaria si fa promotore di una nuova scuola, di un nuovo modo di allenare e di intendere il calcio. Allo stadio"littoriale" Arpad applica le sue teorie con i giocatori, disegnando per loro quelli che nessuno chiama ancora "schemi di giuoco".

14

15

16

17 E' concentrato, Arpad Weisz, così determinato sul suo lavoro da sottovalutare uno scenario cupo e gelido, in questa estate del 1938.

18

19 E ad un certo punto camminare per strada non è più così sicuro per uno come lui.

20

21 LE LEGGI RAZZIALI DELL IMPERO SARANNO RIGOROSAMENTE OSSERVATE E TUTTI QUELLI CHE PECCANO CONTRO DI ESSE SARANNO ESPULSI, PUNITI, IMPRIGIONATI...

22

23 Weisz si sta chiedendo come sono cambiate le cose nel giro di pochi mesi. Di come colui che lo aveva elogiato per i suoi risultati sportivi ora lo stia condannando a morte. E PENSARE CHE QUEST UOMO MI HA ANCHE PREMIATO, DUE ANNI FA A ROMA, PER LA VITTORIA DELLO SCUDETTO CON IL MIO BOLOGNA!

24

25 Le idee corrono veloci tra la gente. E quando queste si infilano tra le teste dei più giovani La loro potenza diventa ancora più pericolosa e fondata. Arpard Weisz è un uomo fiero, orgoglioso e troppo onesto per accettare gli aiuti provenienti dalle sue conoscenze.

26

27 Addio, Arpad, la città che ti ha adottato di te non parlerà più. Scriveranno poi che sei stato esonerato, i tuoi amici non verranno più a cercarti. Il mondo non sarà più lo stesso.

28

29 BOLOGNA, GENNAIO Stadio Comunale Renato Dall Ara. Settantuno anni dopo... NOTA DEL DISEGNATORE: Gli automi-soldati della tavola 8 sono una citazione ed un omaggio al grande disegnatore Giuseppe Scalarini ( ) e riprendono una sua opera del 1913, L automa.

30

31 Il calcio è un linguaggio con i suoi poeti e prosatori. Ogni goal è sempre un invenzione, è sempre una sovversione del codice: ogni goal è sempre ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica. Il capocannoniere di un campionato è sempre il miglior poeta dell anno. PIER PAOLO PASOLINI

32

33 Appassionato di pittura e graphic novel, Matteo Matteucci (Bologna, 1974) è insegnante di discipline pittoriche al liceo artistico di Riccione. Dal 2001 ha lavorato a Brescia, Bologna, Rimini e Riccione, sempre in istituti statali superiori. Tra le altre cose, ha illustrato il libro BOLOGNA SOCCER (2011) per Minerva Edizioni.

34