Articolo 7, paragrafo 3, della direttiva 2002/21/CE 1 : osservazioni

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1 COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 21/10/2010 C(2010)7438 SG-Greffe (2010) D/16578 Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) Via Isonzo, 21/b I Roma Italia All attenzione del Dott. Corrado Calabrò Presidente Fax: Egregio Dottor Calabrò, Oggetto: Decisione della Commissione relativa al caso IT/2010/1133: misure correttive relative ai mercati dell'accesso fisso al dettaglio, dell'accesso fisico all'ingrosso alle infrastrutture di rete e dell'accesso a banda larga all'ingrosso Articolo 7, paragrafo 3, della direttiva 2002/21/CE 1 : osservazioni I. PROCEDURA Il 21 settembre 2010 la Commissione ha protocollato una notifica dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) concernente i dettagli delle misure correttive di controllo dei prezzi imposte all'operatore storico Telecom Italia (TI) sui mercati all'ingrosso per l'accesso alla rete telefonica pubblica fissa per clienti residenziali e non residenziali, dell'accesso all'ingrosso (fisico) alle infrastrutture di rete (ivi compreso l'accesso condiviso o pienamente disaggregato) in postazione fissa e dell'accesso a banda larga all ingrosso in Italia 2. Nella fattispecie, per il periodo AGCOM propone 1 2 Direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica (direttiva quadro), GU L 108 del , pag. 33. Corrispondenti rispettivamente ai mercati n. 1, n. 4 e n. 5 della raccomandazione della Commissione 2007/879/CE, del 17 dicembre 2007, relativa ai mercati rilevanti di prodotti e servizi del settore delle comunicazioni elettroniche che possono essere oggetto di una regolamentazione ex ante ai sensi della direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, GU L 344 del , Commissione europea, 1049 Bruxelles/Brussel, BELGIQUE/BELGIË Centralino:

2 di fissare prezzi regolamentati per detti servizi sulla base di un modello Long Run Average Incremental Cost (LRAIC) di recente sviluppo. La consultazione nazionale 3 si è tenuta dal 6 maggio 2010 al 7 giugno Il termine per la consultazione UE di cui all'articolo 7 della direttiva quadro scade il 21 ottobre Il 30 settembre 2010 la Commissione ha inviato ad AGCOM una richiesta di informazioni. La risposta è pervenuta il 6 ottobre A norma dell'articolo 7, paragrafo 3, della direttiva quadro, le autorità nazionali di regolamentazione (ANR) e la Commissione possono trasmettere all'anr competente le proprie osservazioni sui progetti di provvedimento notificati. II. II.1. DESCRIZIONE DEI PROGETTI DI PROVVEDIMENTO NOTIFICATI Contesto Nel secondo ciclo di analisi del mercato AGCOM ha rilevato che TI detiene un significativo potere di mercato (SMP) per quanto riguarda i mercati rilevanti dell'accesso alla rete telefonica pubblica in postazione fissa per clienti residenziali e non residenziali, dell'accesso fisico all'ingrosso alle infrastrutture di rete (ivi compreso l'accesso condiviso o pienamente disaggregato) in postazione fissa e dell'accesso a banda larga all ingrosso 4. Successivamente, AGCOM ha comunicato una proposta di misure correttive per tali mercati 5. AGCOM ha ammorbidito la regolamentazione del mercato dell'accesso al dettaglio sopprimendo il controllo dei prezzi al dettaglio e imponendo un obbligo di affitto delle linee all'ingrosso (WLR, Wholesale Line Rental). Per quanto attiene all'accesso al mercato all'ingrosso delle infrastrutture (ULL, unbundling del local loop o accesso disaggregato alle reti), AGCOM ha imposto l'accesso alla rete in rame (accesso integrale, condiviso e disaggregato alla sottorete locale), l'accesso alle infrastrutture passive (cavi, condotte, ecc.) e alla fibra inattiva, nonché gli obblighi di trasparenza, non discriminazione, contabilità dei costi, separazione della contabilità e controllo dei prezzi ("vincoli di cap" per i prezzi per l'accesso alla rete in rame e prezzi adeguati e ragionevoli per l'accesso all'infrastruttura passiva e alla fibra inattiva). Per quanto riguarda l'accesso all'ingrosso alla banda larga (WBA, wholesale broadband access), AGCOM ha imposto l'accesso all'ingrosso alla banda larga (compreso il "naked bitstream) su rame e fibra a diversi livelli, trasparenza, non discriminazione, contabilità dei costi, separazione della contabilità e controllo dei prezzi. Per quanto attiene a quest'ultimo obbligo, AGCOM ha annunciato di voler imporre un meccanismo di programmazione dei prezzi di tipo "vincoli di cap" (CPI-X) 6. I valori di X 7 sarebbero pag. 65 (in appresso la "raccomandazione"). In conformità all'articolo 6 della direttiva quadro. Casi IT/2009/ Casi IT/2009/ Ossia un tetto di prezzi calcolato annualmente per il 2010, 2011 e 2012 per i diversi panieri di servizi d'accesso all'ingrosso. Ove X rappresenta il tasso di recupero dell'efficienza realizzato da TI nella produzione dei servizi 2

3 specificati dall'applicazione di un modello Bottom-Up Long Run Incremental Costs (BU- LRIC). II.2. Progetti di provvedimento notificati La comunicazione in oggetto riguarda la metodologia BU-LRIC scelta da AGCOM per fissare i prezzi all'ingrosso di TI per i servizi ULL, WBA e WLR per la rete in rame tra il 2010 e il AGCOM ritiene utile stabilire uno "scivolo di transizione" per giungere alle tariffe calcolate secondo il modello BU-LRIC 8 per gli anni 2010, 2011 e 2012, partendo dai prezzi regolamentati del 2009, al fine di garantire certezza regolamentare e la possibilità di una migliore programmazione agli operatori che acquistano o intendono acquistare servizi d'accesso da TI. Inoltre AGCOM subordina gli aumenti di prezzo previsti al rispetto di determinati criteri qualitativi da parte di TI. II.2.1. ULL I principali elementi di costo del modello LRIC impiegato da AGCOM per lo ULL sono costituiti dai i) costi unitari di rete, ii) costi di manutenzione correttiva e iii) costi commerciali 9. Per quanto attiene ai costi di rete, il modello di AGCOM ricorre all'approccio "scorched node", che considera come "data" la posizione dei permutatori principali (MDF) nella topologia della rete di TI 10. Per stimare i costi di infrastruttura di TI nelle circa zone di pertinenza degli MDF, AGCOM aggrega il numero complessivo di MDF in 10 geotipi distinti per costi di rete e definiti mediante una variabile di densità delle linee 11. Per ciascun geotipo AGCOM seleziona un campione casuale di cinque zone MDF 12 e applica le principali variabili relative all'accesso alla rete di rame 13 per garantire che i campioni casuali siano rappresentativi di tutte le zone del territorio italiano. La domanda del modello AGCOM è derivata dalla domanda reale per entrambi i servizi all'ingrosso e al dettaglio nel 2009, come indicata da TI, e aggiustata per la crescita prevista fino al AGCOM definisce il costo unitario mediante raffronto tra i prezzi di listino e i costi unitari di TI e degli altri operatori utilizzati nei modelli LRIC in altri paesi. Per quanto concerne il dimensionamento della rete, AGCOM ricorre sia alle informazioni ottenute dall'attuale configurazione di rete di TI, sia a una stima dell'efficienza derivata dall'analisi di mappe stradali delle 50 zone MDF campionate inclusi nei panieri per il periodo di durata del "network cap". I costi calcolati per i servizi all'ingrosso sono comprensivi dell'effetto inflazionistico. La suddivisione fra gli elementi di costo nel prezzo totale del servizio ULL è la seguente: costi di rete 71,83%, costi di manutenzione 21,65% e costi commerciali 6,52%. Per quanto riguarda il costo del capitale (WACC), il modello applica un coefficiente pari al 9,36%. L'approccio di AGCOM è quindi diverso dal cosiddetto "scorched earth approach" che presume che l'intera rete sia costruita ex novo. AGCOM definisce la densità delle linee come la relazione fra la lunghezza delle canalizzazioni e dei pali e il numero di linee uscenti dal MDF. La variabile prende in considerazione la densità della popolazione e la dispersione all'interno di un'area MDF. I costi delle reti TI sono quindi stimati sulla base di un campione di 50 aree servite da MDF. Ossia i) la lunghezza complessiva degli scavi, ii) il numero di coppie uscenti dal permutatore principale (MDF), iii) il numero totale di armadi di distribuzione e iv) il numero di punti di distribuzione. 3

4 Con quest'approccio il modello AGCOM stima il costo d'investimento totale per la rete. I relativi costi annuali sono suddivisi fra costi di capitale (calcolati secondo il valore predefinito WACC pari a 9,36%) e costi di ammortamento. Per quanto attiene ai costi di ammortamento, AGCOM ricorre alla cosiddetta metodologia "tilted annuity" 14, che a suo parere, offre un chiaro segnale di "make or buy" nei mercati di accesso alla rete fissa. Per quanto attiene ai costi di manutenzione correttiva 15, AGCOM fissa il valore complessivo dell'intervento sulla base del costo orario della manodopera (46,22 euro). Il valore annuo dei costi di manutenzione è quindi moltiplicato per il tasso di errore annuo del servizio interessato. I tassi d'intervento sono estratti dai dati del 2009 relativi alla divisione Open Access di TI, dai piani di TI sulla qualità della rete d'accesso e dal presupposto che gli elementi di rete che richiedono interventi frequenti saranno ripristinati. Secondo il modello utilizzato da AGCOM la proiezione dei costi di manutenzione per il 2012 é inferiore del 20,5% ai costi di TI per il Per quanto attiene ai costi commerciali, il calcolo di AGCOM si basa sulle sue recenti decisioni relative all'approvazione dell'offerta di riferimento di TI per i servizi ULL 16, ove i costi commerciali erano già stimati al 7% 17 del prezzo finale sia per gli accessi condivisi, sia per i servizi ULL. II.2.2. Servizi WBA e WLR AGCOM non ha effettuato un'analisi dei costi distinta per i servizi WBA e WLR (fatta eccezione per i servizi di backhaul per bitstream) ma deriva i prezzi di tali servizi dai prezzi calcolati nel modello ULL BU-LRIC durante il periodo dello "scivolo di transizione" indicato. AGCOM aumenta i prezzi WBA e WLR della stessa percentuale annua di incremento dei prezzi dei servizi ULL. A tal proposito AGCOM spiega che, in linea con quanto stipulato nella precedente decisione di misure correttive relativa ai mercati in questione 18, il progetto di provvedimento mira a tutelare lo spazio economico esistente fra i prezzi dei servizi ULL, WBA e WLR, che ha dimostrato di indurre gli operatori a investire in infrastrutture alternative. AGCOM stima inoltre i costi del servizio di trasporto per il backhaul ATM ed Ethernet e ritiene opportuno promuovere la migrazione dalle tecnologie ATM verso quelle Ethernet Secondo tale metodologia il valore può mutare ogni anno in funzione del prezzo dell'attività. AGCOM spiega tuttavia che durante il periodo d'applicazione del "vincolo di cap", i costi relativi all'infrastruttura di rete non variano in maniera significativa, in particolare per quanto riguarda le opere civili, in quanto TI dovrebbe concludere contratti di durata pluriennale con i propri fornitori. AGCOM fissa pertanto il trend dei prezzi a zero per il prossimo periodo regolamentare ma non esclude variazioni significative negli anni successivi al I costi della manutenzione correttiva sono i costi sostenuti per risolvere problemi tecnici laddove la manutenzione è richiesta esplicitamente da una comunicazione di guasto da parte dell'utente finale. Nella risposta alla richiesta di informazioni AGCOM indica che anche nel modello LRIC dell'autorità di regolamentazione danese (NITA) i costi di manutenzione rappresentano circa il 30% dei costi capitale su base annua, come nel modello AGCOM. AGCOM spiega che la divisione wholesale di TI è stata creata di recente ed è quindi ottimizzata per rispondere all'attuale livello della domanda. Nel 2010 la maggiorazione (che rispetta gli obblighi di non discriminazione e di pari trattamento) è pari al 7%, mentre per il 2011 e il 2012 i livelli saranno rispettivamente pari al 6,72% e al 6,52%. Casi IT/2009/ Mediante una maggiore riduzione annua, pari all'8,60%, del prezzo dei servizi di trasporto per il 4

5 AGCOM intende inoltre imporre prezzi diversi per il servizio WLR destinato a clienti residenziali e non residenziali. II.2.3. Proposta di "scivolo di transizione" per i prezzi dei servizi ULL, WBA e WLR AGCOM conclude che i prezzi che risultano per il servizio di "full" ULL, per l'accesso al "naked bitstream" (BSA) e per il servizio WLR dovrebbero aumentare, mentre quelli relativi ai servizi ULL e BSA condivisi dovrebbero diminuire. Nella risposta alla richiesta d'informazioni AGCOM spiega che le tendenze osservate dei prezzi sono dovute essenzialmente ad aumenti dei costi di rete 20, che costituiscono la componente principale che incide sui prezzi del servizio ULL e "naked bitstream", mentre i costi operativi sono il propulsore principale dei servizi di accesso condiviso e bitstream. I prezzi dei principali prodotti di accesso proposti nel progetto di provvedimento sono i seguenti: Canone mensile di locazione, in euro 21 ULL, SLU 22 ULL condivi so BSA condiviso (ATM/Ethernet) Naked bitstream Linea POTS 23 WLR Linea ISDN2 24 ISDN BRA ,49 1,97 8,00 18,72 11,79 14,55 27, ,70 1,77 7,91 19,04 12,23 15,09 28, ,14 1,59 7,83 19,37 12,69 15,66 29, ,48 1,43 7,74 19,71 13,16 16,25 30,46 II.2.4. Proposta di condizionalità degli aumenti tariffari Per promuovere il miglioramento della qualità della rete di TI, il progetto di backhaul Ethernet rispetto alla riduzione annua prevista del 6,04% per i servizi aggregati di backhaul ATM ed Ethernet. Secondo AGCOM, la transizione da una metodologia "fully distributed costs"/costi storici (FDC/HCA) al modello BU-LRIC comporterebbe un aumento dei costi di rete pari al 21%. Eccettuati i prezzi relativi al bitstream condiviso, che comprende anche canoni una tantum. Accesso disaggregato alla sottorete locale. Servizio telefonico convenzionale (POTS: Plain Old Telephone Services). Rete digitale di servizi integrati. Accesso di base. Applicabile a partire dal 1 maggio. 5

6 provvedimento di AGCOM dispone che gli aumenti tariffari siano subordinati al rispetto di condizioni particolari da parte di TI. AGCOM pubblicherà una relazione sul grado di osservanza dei seguenti indicatori 27 da parte di TI 28 : i) percentuale di richieste di accesso rifiutate dagli operatori, a causa di problemi di accesso alla rete, ii) progressi compiuti nel quadro dei programmi di rinnovamento della rete di rame (manutenzione preventiva) e iii) numero di guasti che hanno richiesto interventi in loco, in relazione al numero complessivo di linee attive. Solo se AGCOM ritiene soddisfacente il rispetto delle suddette condizioni da parte di TI, saranno aumentati i rispettivi prezzi dell'accesso all'ingrosso. Nella sua risposta alla richiesta di informazioni AGCOM dichiara che definirà in una decisione distinta i valori iniziali e i livelli qualitativi relativi ai sopracitati indicatori, che TI deve conseguire. III. OSSERVAZIONI La Commissione, sulla base della presente notifica e delle ulteriori informazioni fornite da AGCOM, formula le seguenti osservazioni 29 : Validità dei dati utilizzati nel modello LRIC La Commissione concorda con AGCOM per quanto attiene all'approccio generale di determinare i prezzi dei prodotti per l'accesso all'ingrosso con un modello BU- LRIC 30. Ciò è dovuto al fatto che questo modello, se applicato in maniera coerente, è il più idoneo a simulare i costi che dovrebbero essere sostenuti se il mercato rilevante dell'accesso fosse concorrenziale. I costi di accesso nei mercati concorrenziali tendono a essere costi di rimpiazzo, o, in altre parole, costi correnti. I costi correnti non rappresentano tuttavia i costi che riproducono l'esatta Per quanto concerne gli indicatori i) e ii), AGCOM sostiene che devono basarsi sullo stesso metodo previsto per i gruppi di impegni 1 e 5 di Telecom Italia. Tali impegni sono stati proposti da TI su base volontaria e formalmente adottati da AGCOM nel dicembre Gli impegni di TI riguardano in via generale la riorganizzazione interna e uno speciale meccanismo per garantire l'accesso non discriminatorio agli operatori alternativi. L'indicatore iii) deve riferirsi ai clienti all'ingrosso e al dettaglio dei servizi d'accesso di Telecom Italia ed essere indipendente dal tipo di servizio offerto. AGCOM spiega inoltre che gli indicatori di qualità sono complementari ai parametri del modello. In particolare, il primo indicatore fa riferimento alla qualità del sistema di fornitura dei servizi all'ingrosso di TI ed è esogeno al modello. Il secondo indicatore, pur se correlato alla qualità di accesso alla rete, è complementare al parametro di "manutenzione correttiva". Infine, il terzo indicatore è destinato a misurare la qualità dei servizi forniti con la rete d'accesso di TI e non a mostrare il livello di manutenzione correttiva richiesto dalla rete. Entro 30 giorni dall'adozione di questo progetto di provvedimento, relativamente ai tassi in vigore dal 1 gennaio 2011 ed entro il 31 maggio 2011, per i tassi che entreranno in vigore dal 1 gennaio 2012, Telecom Italia dovrà presentare una relazione ad AGCOM, certificata da un'entità terza indipendente, relativamente al valore e alla tendenza degli indicatori di cui alla decisione. Ai sensi dell articolo 7, paragrafo 3, della direttiva quadro. I modelli LRIC possono essere sviluppati secondo un approccio top-down puro (TD), bottom-up puro (BU), TD-BU ibrido o "TD-BU cross check". Rispetto all'approccio BU scelto da AGCOM, in un modello TD la fonte delle informazioni è il costo effettivamente sostenuto dall'operatore. Di conseguenza si ritiene che i modelli TD evitino di disincentivare gli investimenti, poiché i costi sostenuti possono generalmente essere recuperati, anche se in tal modo non sempre si promuove l'efficienza. 6

7 configurazione fisica della rete esistente in tutte le sue componenti e le attività necessarie per garantire l'accesso ai terzi. I costi correnti sono piuttosto i costi per produrre il servizio d'accesso con le moderne tecnologie a disposizione; quindi i costi correnti dovrebbero essere calcolati come costi di una rete di rame moderna ed efficiente. Tuttavia, il mero calcolo delle attività a costo storico, pur se adeguato all'inflazione, può generare segnali di investimento erronei sia per i fornitori d'accesso, sia per operatori alternativi richiedenti servizi di accesso. I modelli bottom-up utilizzano i dati della domanda come punto di partenza e determinano una rete efficiente in grado di soddisfare tale domanda, fondandosi su principi economici, ingegneristici e contabili. Considerato che tali modelli sono perlopiù basati su dati derivati (per es. i costi di rete sono calcolati utilizzando le informazioni provenienti dai fornitori di attrezzature), i regolatori possono conciliare i risultati di un modello bottom-up con quelli dell'approccio top-down, a condizione che tale esercizio sia destinato a verificare e a migliorare la solidità dei risultati del modello bottom-up utilizzato. La Commissione osserva che il modello di AGCOM sembra aderire ai principi sopracitati. Per quanto riguarda i) i costi della rete, AGCOM adotta una metodologia integrata per combinare alcuni dati della rete di TI con i dati che risultano da una configurazione efficiente della rete in grado di eliminare le inefficienze accumulatesi nel corso degli anni. AGCOM ha inoltre eseguito un'analisi della sensibilità per valutare in che misura gli adeguamenti proposti per aumentare l'efficienza dipenderebbero da modifiche relative al proposto ridimensionamento delle infrastrutture (pali e trincee), che si discostano dall'attuale rete di accesso di TI. Per quanto riguarda ii) i costi di manutenzione, AGCOM sostiene di adottare un approccio analogo a quello dei costi di rete. AGCOM dichiara di partire dai dati relativi alla rete di TI introducendo un livello maggiore di efficienza rispetto agli attuali tassi di intervento e di guasto. Per quanto attiene tuttavia ai iii) costi commerciali, AGCOM ricorre in gran parte ad informazioni relative alle attività della divisione wholesale di TI, che sono ritenute efficienti. Laddove in linea di principio l'approccio di AGCOM volto ad adeguare i costi di rete, manutenzione e commerciali per aumentare l'efficienza non è considerato inadeguato, la Commissione desidera sottolineare che i dati derivati direttamente dalla contabilità relativa ai costi dell'operatore storico integrati verticalmente attraverso un approccio di questo tipo devono essere introdotti in un modello BU- LRIC con cautela. Sembra in effetti che la stessa AGCOM, in seguito alla consultazione nazionale, abbia sentito l'esigenza di abbassare il livello dei costi di manutenzione introdotti nel modello. Tuttavia, i livelli dei tassi di intervento inseriti nel modello di AGCOM comunicato alla Commissione sembrano ancora legati a una rete storica, piuttosto che essere orientati verso un'ipotetica rete di rame efficiente, con una minore occorrenza di guasti. Ciò sarebbe in contraddizione con l'obiettivo dichiarato da AGCOM di simulare una rete efficiente entro il Per quanto attiene ai costi commerciali inseriti nel modello, AGCOM utilizza una quota percentuale derivata dall'offerta di riferimento di TI per la fornitura di servizi ULL già regolamentati. Tale quota percentuale si basa sui costi effettivi sostenuti dalla divisione wholesale di TI. La Commissione desidera far osservare che il ricorso ai costi commerciali effettivamente sostenuti da TI comporta il rischio di introdurre inefficienze nel modello BU-LRIC. A tal proposito non è 7

8 chiaro perché TI dovrebbe avere l'incentivo a organizzare la propria divisione wholesale in maniera tale da minimizzarne i suoi costi wholesale, se comunque tali inefficienze saranno compensate dai clienti all'ingrosso (tra i quali sono compresi il ramo al dettaglio di TI e gli operatori alternativi), mediante tariffe regolamentate che coprono il costo di tali inefficienze. Date queste premesse, la Commissione chiede ad AGCOM di riesaminare con particolare attenzione i dati relativi ai costi commerciali e di manutenzione introdotti nel modello, nonché di utilizzare dati di un'impresa efficiente che affronta una situazione di concorrenza. Ciò è necessario per garantire che i prezzi dell'accesso all'ingrosso siano effettivamente fissati sulla base dei costi sostenuti da un operatore efficiente che gestisce una rete efficiente. Assenza di un meccanismo di applicazione per la condizionalità prevista negli aumenti dei prezzi La Commissione rileva che nel progetto di provvedimento AGCOM non ha quantificato gli indicatori qualitativi proposti per TI, per esempio in termini di livelli, fasi critiche o scadenze da rispettare. In assenza di una simile quantificazione, la condizionalità proposta non può funzionare. Sebbene la Commissione riconosca l'intenzione di AGCOM di specificare nel dettaglio i requisiti di qualità mediante un'apposita decisione 31, quest'ultima potrebbe rivelarsi tardiva. In effetti la relazione di AGCOM sulla conformità di TI per quanto attiene alle condizioni qualitative inerenti al primo aumento dei prezzi (applicabile a partire dal 1 gennaio 2011) deve essere presentata entro 30 giorni dall'adozione del presente progetto di provvedimento. Date queste premesse, appare inverosimile che una nuova decisione volta a quantificare gli indicatori qualitativi potrà essere adottata prima del previsto adeguamento tariffario.. Di conseguenza, la Commissione invita AGCOM a specificare gli obiettivi di TI nella versione definitiva dell'attuale provvedimento, garantendo in tal modo la certezza regolamentare per quanto attiene alle tariffe sui mercati rilevanti e per tutti gli operatori di mercato interessati. Obbligo di controllo dei prezzi per i servizi BSA e WLR La Commissione osserva che, per quanto attiene ai servizi differenti dal servizio ULL, AGCOM non intende imporre prezzi orientati ai costi in linea con un modello BU-LRIC. AGCOM propone invece il semplice mantenimento delle differenze tariffarie tra servizi ULL e WBA da una parte e ULL e WLR dall'altra, come da precedente approccio adottato da AGCOM, volto a mantenere lo stesso spazio economico fra questi prodotti di accesso. La Commissione osserva che questo approccio meccanico non consentirà tuttavia ad AGCOM di valutare se lo spazio economico fra questi prodotti di accesso sia effettivamente sufficiente, poiché nella fattispecie la valutazione è possibile solo utilizzando un modello di prezzi orientati ai costi per ciascun servizio di accesso. La Commissione rammenta inoltre che AGCOM, nella precedente decisione di misure correttive relativa ai mercati in questione (casi IT/2009/ ), ha obbligato TI a proporre servizi WLR solo nelle zone servite da MDF dove non 31 In questo contesto AGCOM dovrebbe tenere in considerazione che qualsivoglia modifica ai provvedimenti esistenti, compresi i dettagli tecnici di cui sopra, è soggetta alla consultazione UE prima dell'adozione definitiva e/o dell'entrata in vigore. 8

9 sono disponibili servizi di accesso disaggregato. La regolamentazione dei prezzi prevista nel progetto di provvedimento in esame comporta un aumento dei prezzi del servizio WLR. Questo provvedimento potrebbe tuttavia ostacolare gli investimenti degli operatori alternativi o addirittura scoraggiare questi ultimi dal concorrere con TI proprio nelle zone in cui i servizi ULL non sono ancora disponibili. La Commissione invita pertanto AGCOM a riesaminare il proprio approccio regolatore per quanto attiene ai prezzi dei servizi WLR e WBA. AGCOM dovrebbe in particolare analizzare se i prezzi dei servizi WBA e WLR non siano stati fissati in maniera incoerente rispetto al modello BU-LRIC impiegato per i servizi ULL. Differenziazione dei prezzi dei servizi WLR tra clienti residenziali e non residenziali Il progetto di provvedimento di AGCOM propone prezzi diversi per clienti residenziali e non residenziali. La Commissione osserva che AGCOM ha stabilito una separazione dei mercati per questi due gruppi di utenti finali al dettaglio (caso IT/2009/0890). Questa configurazione del mercato non giustifica tuttavia automaticamente un approccio analogo per l'ingrosso. In effetti la struttura dei prezzi dei servizi WLR dovrebbe piuttosto essere determinata dalla tecnologia impiegata (per es. POTS, ISDN BRA 32 o PRA 33 ), poiché potenziali differenze di costo possono derivare da scelte individuali relative a questi servizi da parte degli utenti finali. La Commissione osserva che i clienti residenziali e alcuni piccoli clienti non residenziali di norma scelgono tra POTS e ISDN BRA. L'ISDN PRA è tuttavia proposta solitamente ai clienti non residenziali. La proposta di AGCOM di imporre prezzi diversi per i servizi offerti rispettivamente ai clienti residenziali e non residenziali, indipendentemente dalla tecnologia alla base di detti servizi, può condurre a una situazione nella quale a taluni utenti non residenziali sarebbe fatto pagare un prezzo superiore per lo stesso servizio telefonico di norma fruito dai clienti residenziali. La Commissione si appella pertanto ad AGCOM affinché nel provvedimento definitivo definisca con maggior precisione le caratteristiche salienti della locazione di linea all'ingrosso per i clienti residenziali e non residenziali, indicando quali servizi tecnologici per l'accesso telefonico appartengano a entrambe le categorie di utenti finali. A norma dell'articolo 7, paragrafo 5, della direttiva quadro, AGCOM deve tenere nel massimo conto le osservazioni delle altre autorità nazionali di regolamentazione e della Commissione e può adottare il progetto di provvedimento risultante e, in tal caso, deve comunicarlo alla Commissione. La posizione della Commissione sulla notifica in oggetto non pregiudica eventuali posizioni che essa potrà adottare riguardo ad altri schemi di provvedimento notificati. Ai sensi del punto 15 della raccomandazione 2008/850/CE 34, la Commissione Accesso di base. Accesso primario. Raccomandazione 2008/850/CE della Commissione, del 15 ottobre 2008, relativa alle notifiche, ai termini e alle consultazioni di cui dall articolo 7 della direttiva 2002/21/CE del Parlamento europeo e 9

10 pubblicherà il presente documento sul proprio sito web. La Commissione ritiene che le informazioni ivi contenute non abbiano carattere riservato. Conformemente alle norme comunitarie e nazionali in materia di riservatezza dei dati aziendali, si invita AGCOM ad informare la Commissione 35 entro tre giorni lavorativi dal ricevimento della presente, nel caso in cui si ritiene che il presente documento contenga informazioni riservate e che si desidera siano cancellate prima della pubblicazione 36. Tale richiesta deve essere debitamente motivata. Distinti saluti, per la Commissione Robert Madelin Direttore generale del Consiglio che istituisce un quadro normativo comune per le reti e i servizi di comunicazione elettronica, GU L 301 del , pag. 23. La richiesta deve essere trasmessa tramite posta elettronica all'indirizzo INFSO-COMP- ARTICLE7@ec.europa.eu, o via fax al numero La Commissione può informare il pubblico dell esito della sua valutazione prima della scadenza di tale periodo di tre giorni. 10

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