Azienda USL 3 Pistoia Via Sandro Pertini, PISTOIA Partita IVA

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1 Regione Toscana Azienda USL 3 Pistoia Via Sandro Pertini, PISTOIA Partita IVA Oggetto: Lavori implementazione posti operatore Centrale Operativa 118 Presidio Il Ceppo - Pistoia Indirizzo: viale Matteotti, Pistoia Responsabile del Procedimento dott. ing. Ermes Tesi timbro e firma Gruppo di Progettazione: Coordinatore Gruppo di Progettazione per. ind. Riccardo Marliani timbro e firma Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione: geom. Elga Donati Progetto Architettonico: Progetto Strutturale: Progetto Impianti Elettrici e Speciali: dott. ing. Ermes Tesi Progetto Impianti Meccanici: Collaboratori: per. ind Riccardo Marliani Fase Progettuale: Progetto Esecutivo Pratica: Oggetto della Tavola Relazione Impianti Elettrici ET RM ET RE Redatto: Controllato: Approvato: Scala: Sistema: Data: Revisione: Codice Elaborato: Piazza Giovanni XXIII, Pistoia telefono fax

2 Indice Cap. 1) Cap. 2) Cap. 3) Cap. 4) Cap. 5) Cap. 6) Cap. 7) Cap. 8) Cap. 9) Cap. 10) Cap. 11) Cap. 12) Cap. 13) Cap. 14) Cap. 15) Cap. 16) Oggetto e scopo...3 Principali documenti di riferimento...3 Descrizione della struttura e dell impianto...3 Dimensionamento cavi...4 Dimensionamento delle canalizzazioni...5 Dimensionamento degli organi di protezione...5 Protezione contro i contatti diretti...6 Protezione contro i contatti indiretti...6 caratteristiche generali dell impianto elettrico...6 Cassette di derivazione...7 Apparecchi di comando e corpi presa...7 Determinazione numero dei corpi illuminanti...7 Corpi illuminanti...8 Corpi illuminanti di sicurezza...8 Impianto di terra...8 Verifiche...10 Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 2 di 10

3 Cap. 1) Oggetto e scopo Il presente documento costituisce la relazione tecnica di progetto degli impianti elettrici e speciali relativa ai locali da adibire a seconda nuova SALA OPERATIVA per il 118. La presente sala, costituita da 12 postazioni operatore più un posto operatore service, si rende necessaria per consentire la completa migrazione dei sistemi di telecomunicazione ed informatici poiché, attualmente, come postazione operativa viene utilizzata la sala operativa di back up appositamente realizzata. Il locale è ubicato al piano rialzato dell edificato che accoglie l attuale sala operativa di back up del 118. In continuità con quest ultima si trovano gli attuali spazi dedicati alla vecchia sala operativa 118. La nuova configurazione prevede la realizzazione di un open space che consenta di accogliere le nuove 12 postazioni più una di service capaci di soddisfare il, definitivo, nuovo assetto di organizzazione aziendale e regionale. L attività svolta all interno dei locali sarà un attività di tipo amministrativo, pertanto detto impianto non rientra nel campo di applicazione della sezione 710 della Norma CEI 64-8/7. Il documento, redatto ai sensi del DM 37/2008, contiene le informazioni richieste per la realizzazione dell impianto in conformità alle norme CEI. Principali documenti di riferimento - Norma CEI 0-2 Guida per la definizione della documentazione di progetto degli impianti elettrici - Norma CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua - Norma CEI 3-19/7 Segni grafici per schemi (Apparecchiature e dispositivi di comando e protezione) - Norma CEI Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per uso domestico e similare - Norma CEI Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Legge n. 186 del 01/03/1968 Disposizioni per la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari e impianti elettrici ed elettronici - DLGS 81/2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro - Decreto Ministeriale 22 gennaio 2008 n. 37 Regolamento concernente l attuazione dell articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all interno degli edifici - Prescrizioni e raccomandazioni del locale comando dei Vigili del Fuoco - Prescrizioni e raccomandazioni della competente USL o INAIL Cap. 2) Cap. 3) Descrizione della struttura e dell impianto L impianto sarà alimentato tramite una fornitura in bassa tensione, trifase (400 V) derivata direttamente dal quadro generale a servizio dei locali 118, di proprietà della Azienda USL 3 di Pistoia. Detta linea è posta sotto gruppo elettrogeno. Immediatamente a valle del punto di consegna sarà installato il quadro Sala Operativa Postazioni (Q SO ) da cui si dipartiranno le linee in cavo, del tipo FTG10M1/FTG10(O)M1, a neutro distribuito, che alimenteranno le 13 postazioni di lavoro e i servizi accessori quali l illuminazione del locale e le prese di servizio. Dette linee saranno tutte protette da interruttore magnetotermico differenziale. Per quanto riguarda la distribuzione dell impianto elettrico all interno del locale essa sarà del tipo in griglia metallica per la parte transitante sotto il pavimento galleggiante e tubazione rigida/flessibile in pvc autoestinguente serie pesante per alcune transizioni dei montanti di alimentazione prese di servizio e illuminazione. Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 3 di 10

4 I blocchi prese elettrici saranno cablati su appositi supporti da pavimento. L illuminazione sarà realizzata con lampade a LED, che consentono un risparmio energetico valutabile attorno al 30%. Cap. 4) Dimensionamento cavi I cavi sono stati dimensionati in modo tale che siano soddisfatte le relazioni: intervento Ib Iz V% 4%, dove: - Ib è la corrente di impiego del cavo; - Iz è la portata del cavo, calcolata tenendo conto del tipo di cavo e delle condizioni di posa; - V% è la caduta di tensione percentuale lungo il cavo. Le portate dei cavi elettrici sono state ricavate dalle tabelle CEI-UNEL tenendo conto delle condizioni di posa. Il dimensionamento dei cavi e la conoscenza delle loro caratteristiche elettriche ha consentito di verificare che le cadute di tensione, con correnti non superiori alle correnti di impiego, sono inferiori al 4% della tensione nominale del sistema. Il calcolo delle cadute di tensione è stato effettuato con la relazione: r cosϕ + x sinϕ U% = K L lb U N con: K = 2 (per linee monofasi) K = 3 (per linee trifasi) r ed x rispettivamente resistenza e reattanza per unità di lunghezza del cavo alla temperatura di regime [Ω/m] L = lunghezza linea [m] Ib = corrente d'impiego [A] UN = tensione nominale del sistema [V] cosϕ = fattore di potenza della linea Le sezioni minime dei conduttori di fase sono (per quanto prescritto dalla norma CEI 64-8 per installazioni di tipo fisso): - 1,5 mm2 per circuiti di potenza; - 0,5 mm2 per circuiti di comando e segnalazione. L eventuale conduttore di neutro, deve avere la stessa sezione del rispettivo conduttore di fase. Se il conduttore di fase ha sezione superiore ai 16 mm2, il neutro può avere sezione inferiore se vengono rispettate entrambe le seguenti condizioni: - la corrente massima, comprese le eventuali armoniche, che si prevede possa percorrere il conduttore di neutro durante il servizio ordinario, non sia superiore alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore di neutro; - la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16 mm2 se in rame od a 25 mm2 se in alluminio. Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 4 di 10

5 Cap. 5) Dimensionamento delle canalizzazioni Le tubazioni e le canalizzazioni sono state dimensionate al fine di garantire la sfilabilità dei cavi, secondo quanto raccomandato dalle Norme CEI 64-8/5 ed in particolare: - il diametro interno delle tubazioni è stato assunto pari a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi che sono destinati a contenere, con un minimo di 10 mm; - la sezione utile di canali e passerelle è stata assunta pari a 2 volte l area della sezione retta occupata dai cavi. Cap. 6) Dimensionamento degli organi di protezione Protezione da sovraccarico La protezione delle condutture contro il sovraccarico sarà assicurata dall interruttore magnetotermico, installato sul quadro in partenza di ciascuna conduttura. Tale interruttore avrà una caratteristica a tempo inverso di tipo C standard, in quanto non vi sono ragioni particolari per adottare caratteristiche di tipo diverso. Tale protezione garantirà il rispetto delle seguenti condizioni: Dove: Iz è la portata della linea da proteggere, In la corrente nominale dell interruttore Ib è la corrente di impiego delle condutture. Ib In Iz Nel dettaglio per la protezione dei cavi da sovraccarico sono stati scelti interruttori aventi correnti nominali IN e correnti convenzionali di funzionamento IF che soddisfino le seguenti condizioni: I B I N I Z in ottemperanza all'art della Norma CEI I 1.45 F I Z Protezione da cortocircuito Il potere di interruzione è stato determinato in modo che sia sempre superiore alla corrente di corto circuito presunta ai morsetti dell interruttore stesso, ed è stato fissato il valore di 6 ka. Inoltre l interruttore sarà tale da garantire il rispetto della condizione: I2t K2S2, dove: I2t è l energia specifica lasciata passare dall interruttore; K =143 (è una costante caratteristica dei cavi che dipende sia dal materiale del conduttore che dal tipo di isolante); S è la sezione del cavo in mm2. Il valore di I2t deve essere fornito dal costruttore per gli interruttori di tipo limitatore. Avendo assicurato la protezione da sovraccarico tramite l installazione di un interruttore magnetotermico avente potere di Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 5 di 10

6 interruzione non inferiore al valore della corrente di cortocircuito presunta nel suo punto di installazione, la relazione sopramenzionata è senz'altro soddisfatta per corto circuito al termine della conduttura indipendentemente dalla lunghezza della stessa. Dimensionamento delle canalizzazioni Le tubazioni e le canalizzazioni sono state dimensionate al fine di garantire la sfilabilità dei cavi, secondo quanto raccomandato dalle Norme CEI 64-8/5 ed in particolare: - il diametro interno delle tubazioni è stato assunto pari a 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi che sono destinati a contenere, con un minimo di 10 mm; - la sezione utile di canali e passerelle è stata assunta pari a 2 volte l area della sezione retta occupata dai cavi. Cap. 7) Protezione contro i contatti diretti La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata mediante isolamento completo delle parti attive dell impianto. Inoltre l impiego di dispositivi differenziali con corrente differenziale d intervento non superiore a 30 ma, è riconosciuto come protezione addizionale contro i contatti diretti in caso di insuccesso delle altre misure di protezione. Cap. 8) Protezione contro i contatti indiretti La protezione contro i contatti indiretti sarà assicurata mediante messa a terra delle masse e masse estranee, presenti all interno dei locali, e mediante intervento automatico del dispositivo differenziale (Idn=0,03A) posto a monte di ciascuna linea di alimentazione uscente dal quadro. Cap. 9) caratteristiche generali dell impianto elettrico Gli impianti elettrici descritti nel progetto allegato dovranno rispettare le caratteristiche di seguito elencate e suddivise nelle seguenti voci. Quadri di bassa tensione I quadri elettrici di bassa tensione saranno realizzati in conformità alle norme CEI o CEI 17-13, le carpenterie saranno realizzate in PVC con grado di protezione almeno IP44. Il cablaggio delle apparecchiature interne sarà effettuato con corde tipo FTG10M1 di sezione adeguata e di colorazione specificata dalle tabelle CEI-UNEL, che si riporta: - Per i conduttori di fase nero, o grigio (cenere), o marrone - Per i conduttori di neutro celeste, o blu - Per i conduttori di protezione giallo-verde - Equipotenzialità e terra giallo-verde L attestazione dei conduttori ai morsetti delle apparecchiature sarà effettuata con idonei capocorda preisolati opportunamente siglati per l individuazione dei circuiti di appartenenza. Le linee in arrivo ed in partenza saranno attestate ad opportune morsettiere componibili con le relative siglature; i morsetti che dovessero rimanere in tensione dopo l apertura dell interruttore generale dovranno essere schermati con opportuna protezione isolante. Il quadro sarà dotato di un nodo di terra realizzato con morsettiera modulare al quale si attesteranno i conduttori di protezione, facenti parte della linea di alimentazione e aventi la stessa sezione di fase delle rispettive utenze. Cavi Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 6 di 10

7 I cavi utilizzati dovranno essere rispondenti alle norme CEI II, 20-35, 20-37, e e saranno impiegati esclusivamente cavi FTG10M1/FTG10(O)M1 e dovranno presentare un isolamento per tensioni verso terra e nominali (U0/U) non inferiori a 450/750 V per i circuiti di potenza e 300/500 V per quelli di segnalazione e comando; dovranno essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle tabelle CEI-UNEL ed in particolare si dovrà adottare l azzurro per il conduttore di neutro ed i bicolore giallo-verde per il conduttore di protezione. Le sezioni dei cavi sono indicate negli schemi di progetto. Posa dei cavi La posa dei cavi, in accordo alla tabella 52A, sarà effettuata ad una temperatura ambiente non inferiore a quelle sotto riportate: - Per cavi isolati in PVC : 0 C - Per cavi isolati in EPR : -25 C Cap. 10) Cassette di derivazione Le derivazioni dalla linea principale dovranno essere realizzate entro apposite casette di derivazione, le giunzioni saranno realizzate impiegando idonei morsetti volanti in materiale plastico autoestinguente per sezioni fino a 6 mm2, mentre per sezioni superiori dovranno essere impiegate morsettiere fissate sul fondo della casetta stessa. Le casette saranno in metallo o in PVC autoestinguente con coperchi removibili solo con idonei attrezzi, inoltre queste dovranno garantire il grado di protezione almeno IP44. Tutte le scatole, cassette di derivazione e raccordi, presenti dovranno essere dimensionate in base al numero di conduttori che in essi confluiscono, tali da garantire una facile sfilabilità dei conduttori. All interno delle scatole di derivazione dovrà essere presente l identificazione del circuito di tipo alfanumerico così come nelle canalette per tratti di lunghezza superiore a 10 m. Non è ammessa la coesistenza all interno delle stesse scatole e/o cassette di derivazione di cavi appartenenti a circuiti a tensione diversa a meno che i cavi siano muniti di isolamento necessario per la massima tensione dei circuiti presenti nella scatola. La presenza di circuiti con diversa tensione nello stessa scatola è ammessa se all interno del scatola è presente una segregazione fatta con appositi setti separatori in modo da garantire il corretto isolamento dei circuiti con diversa tensione. Cap. 11) Apparecchi di comando e corpi presa Gli apparecchi di comando saranno del tipo modulare alloggiati entro contenitori in materiale autoestinguente da incasso o da esterno, con grado di protezione IPXXB. Le prese saranno del tipo: modulare 10/16 A P30 del tipo Universale ad alveoli schermati con terra laterale e centrale (tipo schuko) con grado di protezione IPXXB. Le prese alimentate da linea di emergenza saranno di colore rosso, per una loro immediata identificazione. Cap. 12) Determinazione numero dei corpi illuminanti La determinazione del numero dei corpi illuminanti necessari al conseguimento del livello di illuminamento medio raccomandato in relazione all'attività che sarà svolta nel locale è stata effettuata con la relazione: con: E = illuminamento medio (lux) S = superficie del locale [m2] E S n = η m ϕ L n 1 Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 7 di 10

8 ϕl = flusso luminoso emesso da una lampada [lm] n1 = numero di lampade per plafoniera m = coefficiente di manutenzione η = coefficiente di utilizzazione Il coefficiente di utilizzazione si ricava da tabelle in funzione dei coefficienti di riflessione del soffitto, delle pareti, del pavimento e dell'indice di locale dato da: dove a = lunghezza del locale b = larghezza del locale h = H - hm = altezza utile H = altezza del locale hm = altezza del piano di lavoro. a b η = (a + b) h Cap. 13) Corpi illuminanti L illuminazione sarà realizzata tramite plafoniere a led da 36 W di potenza assorbita. Le lampade e altre parti componenti degli apparecchi d'illuminazione devono essere protette contro le prevedibili sollecitazioni meccaniche. Cap. 14) Corpi illuminanti di sicurezza L impianto di sicurezza sarà realizzato con plafoniere fluorescenti di tipo autoalimentato 24 W con grado di protezione minimo IP44. Le plafoniere realizzate in materiale autoestinguente monteranno batterie al Ni-Mh con autonomia minima di almeno 2h, ricarica completa in 12h e saranno dotate di sistema di autodiagnosi per la segnalazione in loco dello stato. Cap. 15) Impianto di terra Definizioni Collettore di terra: elemento previsto per il collegamento al dispersore dei conduttori di protezione, inclusi i conduttori equipotenziali di terra, nonché i conduttori per la terra funzionale, se esistente. Conduttore di protezione: Conduttore prescritto per alcune misure di protezione contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti: - masse - masse estranee - collettore principale di terra - dispersore - punto di terra della sorgente. Conduttore di terra: conduttore di protezione che collega il collettore principale di terra al dispersore o i dispersori tra loro. Conduttore equipotenziale: conduttore di protezione destinato ad assicurare il collegamento equipotenziale. Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 8 di 10

9 Collegamento equipotenziale principale: collegamento elettrico che connette una massa estranea direttamente al collettore principale di terra. Collegamento equipotenziale secondario: collegamento elettrico che connette più masse estranee ad unico nodo, collegato a sua volta con il collettore principale di terra. Dispersore: corpo conduttore o gruppo di corpi conduttori in contatto elettrico con il terreno e che realizza un collegamento elettrico con la terra. Il dispersore è intenzionale quando è installato unicamente per scopi inerenti la messa a terra di impianti elettrici. Il dispersore è di fatto quando è installato per scopi non inerenti la messa a terra di impianti elettrici. Massa: parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto. Massa estranea: parte conduttrice non facente parte dell impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra. La messa a terra di protezione ha il compito di costituire una misura di protezione contro i contatti indiretti, secondo quanto previsto dalle vigenti norme in materia. La messa a terra di funzionamento (o funzionale) ha lo scopo di assicurare il corretto funzionamento delle apparecchiature. La resistenza dell impianto di terra deve soddisfare la relazione (Norma CEI 64-8/7): RA Idn 50 V dove: RA è la somma delle resistenze dei conduttori di protezione (PE) e del dispersore in ohm; Idn è la più elevata delle correnti differenziali nominali d intervento degli interruttori differenziali installati, in ampere. L interruttore differenziale con la corrente d intervento maggiore è: Idn=0.03 A da cui RA 1666,7 Ω Per quanto concerne i conduttori di protezione la sezione minima si ricava dalla tabella 54F che prevede: - Sp = S per S 16 mm2 - Sp = 16 mm2 per 16 S 35 mm2 - Sp = S/2 per S > 35 mm2 - Dove : S = sezione del conduttore di fase; - Sp = sezione del conduttore di protezione. In ogni caso la sezione del conduttore che non faccia parte della conduttura di alimentazione non sarà inferiore a: - 2,5 mm2 se protetto meccanicamente; - 4 mm2 se non protetto meccanicamente. - Impianti speciali (Impianto fonia e dati sala ced 118) All interno della Sala CED trova allocazione l armadio principale di trasmissione dati della Centrale operativa 118. Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 9 di 10

10 Il sistema di telefonia adottato sarà di tipo VOIP (Voice over IP) per la realizzazione d impianti che sfruttano reti LAN con protocollo IP. Tutti i dispositivi e i cavi in rame installati saranno di categoria 6 e rispondenti alle vigenti normative di settore. Cap. 16) Verifiche Al termine dei lavori, dovranno essere effettuate le verifiche previste dalla Norma CEI 64-8/6, ed in particolare : - Prova di funzionamento; - Prova differenziali; - Verifica messa a terra e prove di continuità; - Misura della resistenza di terra. Per la Ditta (Timbro e Firma) Pagina 10 di 10

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