Si forniscono alcuni chiarimenti su alcuni punti della legge di stabilità per l anno 2015 ritenuti di maggior interesse.

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1 studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili Ai Signori Clienti Loro sedi Si forniscono alcuni chiarimenti su alcuni punti della legge di stabilità per l anno 2015 ritenuti di maggior interesse. ***** Oggetto: LA LEGGE DI STABILITÀ 2015 IN SINTESI La Legge di stabilità per l anno 2015 (Legge 23/12/2014 n.190, pubblicata sul S.O. n. 99 della Gazzetta Ufficiale del 29/12/2014) è composta da un unico articolo suddiviso in ben 735 commi; le disposizioni, salvo piccole eccezioni (si vedano i commi 701 e 735), entrano in vigore dal 01 gennaio Nella tabella che segue viene riassunto il contenuto delle disposizioni di maggior interesse per il professionista seguendo l ordine dei commi. COMM A 12-13, SINTESI DEL CONTENUTO Bonus 80 euro Si rende strutturale il credito d imposta Irpef introdotto dall art.1 D.L. n.66/14 in favore dei lavoratori dipendenti e dei percettori di taluni redditi assimilati (c.d. bonus 80 euro ), originariamente introdotto per il solo anno In particolare la somma spettante è pari: - a 960 euro, se il reddito complessivo non è superiore a euro; - a 960 euro, se il reddito complessivo è superiore a euro ma non a euro. Resta fermo che il credito spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l'importo di euro, diminuito del reddito complessivo, e l'importo di euro. Ai fini della determinazione della soglia di reddito rilevante per l'attribuzione del bonus non si computano le riduzioni di base imponibile previste per i ricercatori che rientrano in Italia. Buoni pasto Modificando le norme del Tuir (art.51, co.2, lett. c), si eleva - a decorrere dal 1 luglio la quota non sottoposta a tassazione dei buoni pasto da 5,29 euro a 7 euro, nel caso in cui essi siano di formato elettronico. Regolarità contributiva e cessione crediti della P.A. Si stabilisce che la regolarità contributiva del cedente dei crediti certificati mediante piattaforma elettronica sia definitivamente attestata dal Durc (Documento unico di regolarità retributiva) allegato all atto di cessione o acquisito direttamente dall amministrazione ceduta. Compensazione crediti con cartelle esattoriali (art.37 D.L. n.66/14) Si estende al 2015 l efficacia delle norme che consentono la compensazione delle cartelle esattoriali in favore delle imprese titolari di crediti commerciali e professionali non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti della pubblica amministrazione e certificati secondo le modalità previste dalla normativa vigente, qualora la somma iscritta a ruolo sia inferiore o pari al credito vantato. Le istruzioni pratiche saranno dettate con apposito D.M. attuativo Deduzione Irap del costo del lavoro Via Saragozza n Bologna Tel. 051/ / Fax 051/ studio@calzolaricommercialisti.it

2 Con decorrenza dal periodo di imposta successivo a quello in corso al , si ammette in deduzione ai fini Irap la differenza tra: il costo complessivo per il personale dipendente a tempo indeterminato e le vigenti deduzioni spettanti a titolo analitico o forfetario riferibili sempre al costo del lavoro. È inoltre estesa (sia pure subordinatamente all autorizzazione comunitaria) l integrale deducibilità Irap del costo del lavoro per i produttori agricoli titolari di reddito agrario e a favore delle società agricole per ogni lavoratore dipendente a tempo determinato: che abbia lavorato almeno 150 giornate; ed il cui contratto abbia almeno una durata triennale. A scopo di coordinamento, si integra la deduzione dalle imposte sul reddito anche con la quota residuale di deduzione del costo del lavoro contemplata del presente articolo. Ritorno alle vecchie aliquote Si abrogano, a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013, le disposizioni che hanno ridotto le aliquote Irap per tutti i settori produttivi, con ciò ripristinando le previgenti aliquote d imposta nelle misure: del 3,9% (aliquota ordinaria), del 4,2 % (aliquota applicata dai concessionari pubblici), del 4,65% (per le banche), del 5,9 % (per le assicurazioni), del 1,9% (per il settore agricolo). Si fanno salvi gli effetti della diminuzione delle aliquote disposte dal D.L. n.66/14 ai fini della determinazione dell acconto relativo al periodo d imposta Soggetti senza dipendenti e credito di imposta Per bilanciare la deduzione del costo del lavoro, a fronte del ritorno alle precedenti aliquote più elevate, si introduce un credito d imposta Irap nei confronti dei soggetti passivi che non si avvalgono di dipendenti nell esercizio della propria attività, pari al 10% dell imposta lorda determinata secondo le regole generali. Tale credito d imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione a decorrere dall anno di presentazione della corrispondente dichiarazione Tfr in busta paga Si dispone: in via sperimentale, in relazione ai periodi di paga dal 1 marzo 2015 al 30 giugno 2018, che i lavoratori dipendenti del settore privato (esclusi i lavoratori domestici e i lavoratori del settore agricolo) possano richiedere (con scelta irrevocabile) di percepire la quota maturanda del trattamento di fine rapporto (Tfr), compresa quella eventualmente destinata ad una forma pensionistica complementare, tramite liquidazione diretta mensile. La predetta parte integrativa della retribuzione: è assoggettata a tassazione ordinaria, non rileva ai fini dell applicazione delle disposizioni contenute nell articolo 19 del TUIR (tassazione del Tfr), non è imponibile ai fini previdenziali. Ai soli fini della verifica dei limiti di reddito complessivo non si tiene conto dell eventuale erogazione diretta della quota maturanda del Tfr. Per i datori di lavoro che: abbiano alle proprie dipendenze meno di 50 addetti non optino per la fruizione del credito di supporto si applicano misure compensative di carattere fiscale e contributivo attualmente previste dall art.10 studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 2

3 D.Lgs.n.252/05 per le imprese che versano il Tfr a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria istituito presso l Inps, relativamente alle quote maturande liquidate come parte integrativa della retribuzione sopra descritte. Le medesime disposizioni di cui al citato art.10 D.Lgs. n.252/05 trovano applicazione con riferimento ai datori di lavoro che abbiano alle proprie dipendenze un numero di addetti pari o superiore a 50 addetti, relativamente alle quote maturande liquidate come parte integrativa della retribuzione sopra descritte. I datori di lavoro che non intendono corrispondere immediatamente con risorse proprie la quota maturanda possono accedere a un finanziamento assistito da garanzia rilasciata da apposito Fondo e dallo Stato, di ultima istanza. Il finanziamento è altresì assistito dal privilegio speciale in materia bancaria e creditizia. Al fine di accedere ai finanziamenti, i datori di lavoro devono tempestivamente: richiedere all Inps apposita certificazione del Tfr maturato in relazione ai montanti retributivi dichiarati per ciascun lavoratore e presentare richiesta di finanziamento presso una delle banche o degli intermediari finanziari che aderiscono all apposito accordo-quadro da stipulare tra i Ministri del Lavoro, dell economia e l Abi. Ai suddetti finanziamenti non possono essere applicati tassi, comprensivi di ogni eventuale onere, superiori al tasso di rivalutazione della quota di trattamento di fine rapporto lavoro. Le modalità di attuazione delle disposizioni in esame saranno disciplinate con D.P.C.M., di concerto con il Ministro del lavoro e con il Ministro dell Economia, da emanare entro 30 giorni dall entrata in vigore della legge. Proroga bonus interventi su edifici Si prorogano al 2015 le detrazioni per gli interventi: di recupero del patrimonio edilizio (50%); di acquisto mobili ed elettrodomestici (50%); di riqualificazione energetica (65%). La detrazione del 65% è estesa per le spese sostenute, dal 1 gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2015: per le spese di acquisto e posa in opera delle schermature solari (fino a euro); per l'acquisto e la posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite massimo di detrazione di euro. Per gli interventi in funzione antisismica effettuati fino al 31 dicembre 2015 la detrazione è aumentata dal 50 al 65%. Infine, modificando l art.16-bis Tuir, si estende da sei mesi a diciotto mesi il periodo di tempo entro il quale le imprese di costruzione o ristrutturazione (ovvero le cooperative edilizie) devono vendere o assegnare l immobile oggetto di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia (riguardanti l intero fabbricato) per beneficiare della detrazione per ristrutturazione edilizia (al 50% nel 2015, successivamente al 36%). Nuove regime di tassazione forfetaria Viene istituito, per gli esercenti attività di impresa, arti e professioni in forma individuale, un regime forfettario di determinazione del reddito da assoggettare ad un unica imposta sostituiva di quelle dovute (Irpef, addizionali e Irap), con l aliquota del 15%. L imposta si applica su un imponibile determinato in via forfetaria (differenziata per tipologia di attività) sui ricavi / compensi (applicando il criterio di cassa); dall imponibile così determinato si deducono gli eventuali contributi Inps pagati. Requisiti di accesso Per accedere al regime agevolato, che costituisce regime naturale riservato anche a soggetti già in attività, è richiesto il rispetto dei seguenti requisiti, valutati sull anno precedente (o da valutarsi in via prospettica in caso di avvio di nuova attività): 1) soglie massime di ricavi / compensi, differenziate a seconda del tipo di attività esercitata e studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 3

4 da ragguagliare ad anno, che variano da euro per le attività professionali a euro per il commercio; 2) spese massime di euro per lavoro accessorio, dipendenti e collaboratori; 3) costo complessivo di beni strumentali alla fine del periodo non superiore a euro (senza considerare gli immobili); 4) nel caso di coesistenza di redditi di lavoro dipendente e assimilato (se il totale complessivo dei redditi supera i euro), deve sussistere la prevalenza del reddito di impresa o lavoro autonomo. Cause di esclusione all accesso Non possono adottare il nuovo regime: 1) coloro che si avvalgono di regimi forfetari ai fini Iva o delle imposte dirette; 2) i non residenti, salvo per i residenti dello Spazio Economico Europeo che producano in Italia almeno il 75% del reddito; 3) coloro che effettuino in via prevalente la cessione di fabbricati o terreni fabbricabili, ovvero di mezzi di trasporto; 4) coloro che contestualmente partecipano a soggetti che imputano il reddito per trasparenza. Modalità di manifestazione dell opzione per le nuove partite Iva Con comunicato stampa del 31/12/2014, l Agenzia delle Entrate ha precisato che i soggetti che attivano una nuova partita Iva ed intendono confermare (in via previsionale) la presenza dei requisiti, possono barrare la casella destinata al regime dei minimi nell attesa di una revisione del modello di variazione dati. Caratteristiche del regime Il regime si caratterizza per i seguenti aspetti: esonero dalla applicazione e dal versamento dell Iva, salvo i casi in cui siano debitori di imposta; preclusione della detrazione dell Iva sugli acquisti; esclusione dalla applicazione della ritenuta sui compensi incassati; esclusione dall obbligo di applicare la ritenuta sui compensi erogati; esonero dalle scritture contabili; esclusione dagli studi di settore e parametri; esclusione da comunicazione polivalente (elenco clienti e fornitori e black list) Regime super agevolato per le start up Per i soggetti che iniziano una nuova attività: 1) se non hanno esercitato una qualsiasi attività nei 3 anni precedenti; 2) se non intraprendono una attività che sia mera prosecuzione di quella in precedenza svolta come dipendente o lavoratore autonomo; 3) se continuano una attività svolta da altri, i ricavi/compensi del periodo precedente non superino le soglie differenziate previste per il regime; il reddito imponibile determinato forfetariamente è ridotto di 1/3. Durata del regime Non è previsto un limite massimo temporale di durata del regime, che può essere mantenuto per sempre, fermo restando il rispetto dei requisiti Regime agevolato contributivo Le sole attività di impresa che applicano in nuovo regime forfetario possono scegliere di non applicare le regole dei minimali Inps della gestione artigiani o commercianti, mediante apposita comunicazione da rendere all Istituto entro il 28 febbraio del primo anno di applicazione del regime Passaggi di regime studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 4

5 Dal 2015 risultano abrogati i regimi dei minimi delle nuove iniziative produttive o il regime contabile agevolato degli ex minimi, ed i soggetti passano in automatico al regime forfetario, se ne hanno i requisiti. Tuttavia: per coloro che nel 2014 hanno applicato il regime dei minimi, e ne conservano i vecchi requisiti, è possibile proseguire con il detto regime sino alla scadenza naturale (quinquennio o maggior periodo sino al compimento del 35 anno di età); per coloro che nel 2014 hanno applicato il regime dei minimi o delle nuove iniziative produttive, ed hanno cominciato l attività da meno di 3 anni, è prevista la possibilità di godere delle agevolazioni per il regime forfetario delle start up, sino al completamento del triennio. Esonero contributi previdenziali per nuove assunzioni Si prevede che: ai datori di lavoro privati; con riferimento alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato esclusi i contratti di apprendistato e i contratti di lavoro domestico decorrenti dal 1 gennaio 2015 e relativi a contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2015, sia riconosciuto, per un periodo massimo di trentasei mesi, l esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all Inail, nel limite massimo di un importo di esonero pari a euro su base annua. Tali incentivi sono riconosciuti nei limiti di determinate risorse: relativamente alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato (con esclusione dei contratti di apprendistato) decorrenti dal 1º gennaio 2015 (con riferimento a contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2015), con esclusione dei lavoratori che nel 2014 siano risultati occupati a tempo indeterminato e relativamente ai lavoratori occupati a tempo determinato che risultino iscritti negli elenchi nominativi per un numero di giornate di lavoro non inferiore a 250 giornate con riferimento all'anno solare L'incentivo richiamato è riconosciuto dall'inps in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande e, nel caso di insufficienza delle citate risorse, valutata anche su base pluriennale con riferimento alla durata dell'incentivo (allo scopo l Inps è tenuta ad informare gli aventi diritto nonché i casi di diniego). È infine previsto il monitoraggio, da parte dell Inps, delle minori entrate valutate con riferimento alla durata dell'incentivo, mediante l invio di relazioni mensili al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ed al Ministero dell'economia e delle Finanze. Soppressione vecchi benefici contributivi Si sopprime, con riferimento alle assunzioni decorrenti dal 1 gennaio 2015, i benefici contributivi (ai sensi dell'art. 8, co.9 L. n.407/90) nei confronti dei datori di lavoro in caso di assunzioni con contratto a tempo indeterminato di lavoratori disoccupati da almeno ventiquattro mesi o sospesi dal lavoro e beneficiari di trattamento straordinario di integrazione salariale da un periodo uguale. Bonus bebè Si riconosce, a decorrere dal 1 gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2017, un assegno di importo annuo di 960 euro per i nuovi nati, erogato mensilmente dall Inps a decorrere dal mese di nascita o adozione. Tale assegno: non concorre alla formazione del reddito complessivo, è corrisposto fino al compimento del terzo anno d età ovvero del terzo anno di ingresso nel nucleo familiare a seguito dell adozione, a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l'assegno abbia un Isee non superiore a euro annui (in caso di Isee inferiore a euro il bonus è raddoppiato). studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 5

6 Bonus famiglie numerose Si riconoscono, nel limite di 45 mln di euro per il 2015, al fine di contribuire alle spese per il mantenimento dei figli, buoni per l acquisto di beni e servizi a favore dei nuclei familiari con un numero di figli minori pari o superiore a quattro in possesso di una situazione Isee non superiore a euro annui. Deduzioni Onlus Si incrementa a euro annui (rispetto al pregresso importo di 2.065,83 euro) il limite massimo delle erogazioni liberali per le quali spetta: la detrazione di imposta ai fini Irpef del 26%, nonché la deduzione Ires nei limiti del 2 per cento del reddito di impresa, effettuate a favore delle Onlus, delle iniziative umanitarie, religiose o laiche, gestite da fondazioni, associazioni, comitati ed enti individuati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, nei Paesi non appartenenti all'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). Si dispone che le nuove norme trovino applicazione a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre Deducibilità donazioni a partiti politici Si conferma la detraibilità dei versamenti effettuati a favore di partiti e movimenti politici precisando che la stessa detraibilità sussiste anche nel caso in cui i predetti versamenti siano effettuati tramite donazioni. Bonus Wi-Fi per alberghi Modificando l articolo 9 del DL 83/2014, si concede il c.d. bonus digitalizzazione agli esercizi ricettivi per le spese relative al Wi-Fi, a condizione che: il servizio sia gratuito per i clienti la connessione sia almeno pari ad 1 megabit/s in download Sospensione quota capitale dei mutui delle famiglie per il periodo Al fine di consentire l allungamento del piano di ammortamento dei mutui e dei finanziamenti per le famiglie e le micro, piccole e medie imprese, il Ministero dell economia e delle finanze e il Ministero dello Sviluppo Economico, previo accordo con l Associazione bancaria italiana e con le associazioni dei rappresentanti delle imprese e dei consumatori, concordano le misure necessarie per sospendere il pagamento della quota capitale delle rate per gli anni dal 2015 al Blocco misura del canone RAI per il 2015 La misura del canone di abbonamento alla televisione per il 2015 non può subire incrementi rispetto a quanto stabilito per il Tassazione fondi pensione e rivalutazione Tfr Si prevede l innalzamento dell aliquota di tassazione: dall 11 al 20% per i fondi pensione (la base imponibile dell'imposta sostitutiva - applicata sul risultato di gestione dei fondi pensione va determinata, per i redditi dei titoli pubblici, in base al rapporto tra l'aliquota vigente del 12,5% e quella dell'imposta sostitutiva stessa, al fine di evitare una penalizzazione per l'investimento indiretto in tali titoli); dall 11 al 17% per la rivalutazione del Tfr (trattamento di fine rapporto). In merito alla decorrenza è precisato che: le nuove aliquote si applichino dal periodo d imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014; in deroga al principio di irretroattività delle norme tributarie, l imposta sul risultato di gestione dei fondi pensione dovuta per il periodo d imposta in corso al 31 dicembre 2014 è determinata con la nuova aliquota; per quanto riguarda il tfr, invece, la nuova aliquota si applica alle rivalutazioni decorrenti dal 1 gennaio Rivalutazione quote e terreni Si riaprono i termini per la rivalutazione di terreni agricoli ed edificabili e partecipazioni in società non quotate, introdotta dalla Legge Finanziaria 2002 e successivamente prorogata nel tempo. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 6

7 In particolare: la rivalutazione interessa i terreni e le partecipazioni posseduti al 1 gennaio 2015; il termine di versamento dell imposta è fissato al 30 giugno 2015 ove si opti per la rata unica; altrimenti, è possibile effettuare il versamento in tre rate annuali di pari importo; la perizia di stima dovrà essere redatta ed asseverata entro il 30 giugno Con modifiche apportate dal Senato, si raddoppia l aliquota dell imposta sostitutiva portandola alle seguenti misure: dal 4 all 8% per la rivalutazione di terreni e di partecipazioni qualificate; dal 2 al 4% per le partecipazioni non qualificate. Reverse charge Viene esteso il meccanismo di inversione contabile Iva (c.d. reverse charge) di cui all art.17 d.p.r. n.633/72 ai seguenti ambiti: prestazione di servizi, relative ad edifici, di pulizia, demolizione, installazione di impianti, completamento, a prescindere dalla tipologia contrattuale utilizzata; trasferimenti di quote di emissione di gas serra, altre unità, certificati relativi a gas ed energia elettrica (per un periodo di 4 anni); cessioni di gas ed energia elettrica ad un soggetto passivo rivenditore ex art 7-bis, co.3, lett.a) d.p.r. n.633/72 (per un periodo di 4 anni); cessioni di beni effettuate nei confronti di ipermercati, supermercati e discount alimentare (per un periodo di 4 anni ma previo rilascio di autorizzazione UE). Modificando l art.74, co.7 d.p.r. n.633/72, si estende il regime della inversione contabile alle cessioni di bancali in legno (pallet) recuperati ai cicli di utilizzo successivi al primo Split Payment Aggiungendo l articolo 17-ter al d.p.r. n.633/72, si dispone che per le cessioni di beni e le prestazioni di servizi eseguite nei confronti di enti pubblici l imposta sul valore aggiunto venga in ogni caso versata dai medesimi soggetti pubblici (c.d. split payment). Pertanto, i fornitori di beni e servizi alla pubblica amministrazione riceveranno l importo del corrispettivo al netto dell Iva che verrà così versata, dai soggetti pubblici cessionari, direttamente all Erario. Le disposizioni sullo split payment non si applicano ai compensi per prestazioni di servizi assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito. I soggetti che effettuano prevalentemente operazioni con la P.A., che si potranno trovare in frequente eccedenza di credito Iva a causa del mancato introito dell imposta sulle operazioni, attive potranno richiedere il rimborso dell eccedenza detraibile, se di importo superiore a 2.585,28 euro. Il decreto attuativo dell articolo 17-ter d.p.r. n.633/72 dovrà aggiungere, all elenco di coloro nei cui confronti il rimborso Iva è eseguito in via prioritaria, i soggetti di cui allo stesso art.17-ter, sia pur limitatamente alla parte di credito rimborsabile e relativo alle operazioni soggette a split payment. Nei confronti degli enti pubblici, cessionari o committenti, che omettono o ritardano il versamento Iva, si applicano le sanzioni amministrative per omessi o tardivi versamenti e le relative somme sono riscosse attraverso atto di recupero motivato. Le disposizioni sono applicabili già dal 1 gennaio 2015 ed eventuale diniego da parte degli organi UE determinerà una revisione al rialzo delle accise per pari quota di gettito. Adempimenti volontari e ravvedimento operoso Si modificano le modalità di gestione del rapporto tra Fisco e contribuenti, al fine di migliorarne la cooperazione ed aumentare l adempimento spontaneo agli obblighi fiscali (c.d. tax compliance). Al fine di agevolare il contribuente in relazione ai propri obblighi dichiarativi, si prevede poi che l Agenzia delle Entrate renda disponibili al contribuente (o al suo intermediario) gli elementi e le informazioni utili a quest ultimo per una valutazione in ordine ai ricavi, compensi, redditi, volume d affari, valore della produzione e relativi alla stima dei predetti elementi, anche in relazione ai beni acquisiti o posseduti. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 7

8 Analoghe informazioni saranno disponibili alla Guardia di Finanza. Ravvedimento operoso Si ampliano le modalità, i termini e le agevolazioni connesse al ravvedimento operoso. In sostanza, si potrà accedere all istituto anche oltre i termini previsti dalle norme vigenti, nonché per i tributi amministrati dall Agenzia delle Entrate a prescindere dalla circostanza che la violazione sia già stata constatata ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di accertamento, delle quali i soggetti interessati abbiano avuto formale conoscenza, salvo la formale notifica di un atto di liquidazione o accertamento e il ricevimento delle comunicazioni di irregolarità in materia di imposte sui redditi e di Iva. Si potrà dunque usufruire senza limiti di tempo dell istituto del ravvedimento operoso, con una riduzione automatica delle sanzioni che tanto sarà più vantaggiosa, quanto più vicino il ravvedimento sarà al momento in cui sorge l adempimento tributario. Queste le riduzioni (vecchie e nuove) delle sanzioni disponibili per il contribuente: a) ad un decimo del minimo nei casi di mancato pagamento del tributo o di un acconto, se esso viene eseguito nel termine di trenta giorni dalla data della sua commissione; a-bis) ad un nono del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene entro il novantesimo giorno successivo al termine per la presentazione della dichiarazione, ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro novanta giorni dall omissione o dall errore; b) ad un ottavo del minimo, se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all'anno nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro un anno dall'omissione o dall'errore; b-bis) ad un settimo del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, entro due anni dall omissione o dall errore; b-ter) ad un sesto del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene oltre il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all anno successivo a quello nel corso del quale è stata commessa la violazione ovvero, quando non è prevista dichiarazione periodica, oltre due anni dall omissione o dall errore ad un quinto del minimo se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene dopo la constatazione della violazione ai sensi dell art.24 della Legge 7 gennaio 1929, n.4 (pvc), salvo che la violazione non rientri tra quelle relative agli obblighi di certificazione delle operazioni; c) ad un decimo del minimo di quella prevista per l'omissione della presentazione della dichiarazione, se questa viene presentata con ritardo non superiore a novanta giorni ovvero a un decimo del minimo di quella prevista per l'omessa presentazione della dichiarazione periodica prescritta in materia di imposta sul valore aggiunto, se questa viene presentata con ritardo non superiore a trenta giorni; Si chiarisce poi che il fatto di avvalersi di tale istituto (con pagamento e regolarizzazione) non preclude l'inizio o la prosecuzione di accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo e accertamento. 641 Dichiarazione integrativa e termini di controllo Si modifica la decorrenza dei termini per la notifica delle cartelle di pagamento e per l'accertamento per i casi di presentazione di una dichiarazione integrativa (ai sensi dell art.2, co.8 del richiamato d.p.r. n.322/98) e di regolarizzazione dell omissione o dell errore, quando non è prevista dichiarazione periodica. Dichiarazione IVA autonoma e comunicazione dati IVA Si elimina l obbligo di presentazione della dichiarazione unificata, fissando il termine di invio della dichiarazione autonoma al 28/02 (con decorrenza a partire dalla dichiarazione del periodo 2015). Viene quindi meno l obbligo di presentazione in via telematica della comunicazione dati Iva. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 8

9 Redditi di capitale: modifiche della quota imponibile Si innalza dal 5 al 77,74% la quota imponibile degli utili percepiti dagli enti non commerciali con applicazione retroattiva alle distribuzioni del 2014 (in deroga alle previsioni dello Statuto del Contribuente). Al fine di compensare la retroattività della norma, poi, si riconosce un credito d'imposta pari alla maggiore Ires dovuta, nel solo periodo d'imposta in corso al 1 gennaio 2014, in applicazione del predetto aumento fiscale. Raddoppio misura della ritenuta su ristrutturazioni Si innalza dal 4 all 8% l'aliquota della ritenuta, operata da banche o da Poste italiane Spa, sugli accrediti dei pagamenti, a mezzo bonifici, disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o in relazione ai quali spettano detrazioni fiscali. Tassazione dei capitali da assicurazioni sulla vita Riscrivendo il quinto comma dell'art.34 d.p.r. n.601/73, si limita l esenzione Irpef ai soli capitali percepiti dai beneficiari di una assicurazione sulla vita, a copertura del rischio demografico, per il caso di morte dell'assicurato. Secondo la normativa previgente, invece, l'esenzione Irpef riguardava, senza distinzione, i capitali percepiti in caso di morte, in dipendenza di contratti di assicurazione sulla vita. Bollo per auto e moto storiche Si elimina l esenzione dal bollo per gli autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico, mentre rimane fermo che i veicoli e i motoveicoli ultratrentennali sono esentati dal bollo e, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, sono assoggettati ad una tassa di circolazione forfettaria annua. Aliquota Iva ridotta per e-book Ai fini dell applicazione dell Iva ridotta al 4%, sono da considerarsi libri tutte le pubblicazioni identificate da codice Isbn e veicolate attraverso qualsiasi supporto fisico o tramite mezzi di comunicazione elettronica. Regime CFC Si introduce, nella disciplina di rango primario, uno specifico criterio, espresso in termini percentuali (tassazione inferiore al 50% di quella italiana), per individuare i Paesi nei quali vige un livello di tassazione sensibilmente inferiore a quello applicato in Italia, al fine di individuare i contribuenti cui si applica la speciale disciplina fiscale delle società controllate estere (disciplina CFC controlled foreign companies). Franchigia Irpef per lavoratori transfrontalieri Si eleva, a decorrere dal 1 gennaio 2015, da a euro la franchigia Irpef operante per i redditi da lavoro dipendente prestati all'estero in zona di frontiera o in altri paesi limitrofi al territorio nazionale da soggetti residenti nel territorio dello Stato italiano (c.d. lavoratori frontalieri). Campione d Italia Si introduce un nuovo comma 3-bis, all'art.188-bis Tuir, con il quale si prevede, a partire dal 1 gennaio 2015, una franchigia Irpef per i redditi di pensione e di lavoro prodotti in euro dalle persone fisiche iscritte nei registri anagrafici del comune di Campione d'italia. In relazione a detti redditi, l'importo eccedente euro concorrerà a formare il reddito complessivo dei predetti contribuenti. Imu terreni agricoli Si prevede che, a seguito della riduzione dei comuni comprendenti terreni agricoli montani esenti da tassazione Imu (D.M. 28 novembre 2014) gli enti interessati da tale revisione del criterio di esenzione accertano convenzionalmente (a titolo di maggior gettito Imu) gli importi indicati dal decreto medesimo, a fronte della corrispondente riduzione del Fondo di solidarietà comunale. La norma in commento entra in vigore il giorno successivo alla pubblicazione della presente legge, secondo quanto dispone il successivo comma 701. Particolari date di entrata in vigore dei provvedimenti Si prevede che le disposizioni di cui ai commi da 692 a 700 entrino in vigore il giorno successivo alla pubblicazione della legge sulla Gazzetta Ufficiale e non il 1 gennaio studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 9

10 Partecipazione comuni all attività di accertamento Per il triennio , eleva al 55% la quota riconosciuta ai Comuni a valere sulle maggiori somme riscosse per effetto della partecipazione dei comuni all'azione di contrasto all'evasione fiscale. Aumento aliquota Iva pellet Si innalza, dal 10% al 22%, l aliquota Iva applicabile alle cessioni dei pellet di legno e si destinano le relative maggiori entrate, quantificate in 96 milioni di euro dal 2015, all incremento del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica (Fispe). Incremento soglia utilizzo contante associazioni sportive dilettantistiche Si eleva da 516,46 a euro il limite dei pagamenti effettuati a favore di società, enti ed associazioni sportive dilettantistiche, nonché i versamenti da questi operati, che devono essere effettuati con mezzi tracciabili. Clausola salvaguardia per incremento aliquote Iva e accise dal 2016 Si stabiliscono i seguenti incrementi delle aliquote Iva che verranno attuati in caso di mancato reperimento delle necessarie risorse: a) l'aliquota Iva del 10% è incrementata di due punti percentuali a decorrere dal 1 gennaio 2016 e di un ulteriore punto percentuale dal 1 gennaio 2017; b) l'aliquota Iva del 22% è incrementata di due punti percentuali a decorrere dal 1 gennaio 2016, di un ulteriore punto percentuale dal 1 gennaio 2017 e di ulteriore 0,5 punti percentuali dal 1 gennaio Le misure di cui sopra possono essere sostituite integralmente o in parte da provvedimenti normativi che assicurino, integralmente o in parte, gli stessi effetti positivi sui saldi di finanza pubblica attraverso il conseguimento di maggiori entrate ovvero di risparmi di spesa mediante interventi di razionalizzazione e di revisione della spesa pubblica. Termine massimo per l effettuazione sui controlli per rimborsi Irpef over euro Si fissa un termine massimo non previsto dalla normativa vigente - per l esecuzione, da parte dell Agenzia delle Entrate, dei rimborsi di imposta alle persone fisiche di importo complessivo superiore a euro, conseguente allo svolgimento di controlli preventivi sulle dichiarazioni, qualora questo sia determinato da detrazioni per carichi di famiglia o da eccedenze d imposta derivanti dalla precedente dichiarazione. Entrata in vigore Si dispone l entrata in vigore dal 01 gennaio 2015, tranne le specifiche previsioni già in precedenza evidenziate (vedi comma 701). ***** Oggetto: IL NUOVO REGIME DEI MINIMI IN VIGORE DAL 1 GENNAIO 2015 Con la pubblicazione della Legge di Stabilità è stato disciplinato il nuovo regime fiscale agevolato per le persone fisiche che esercitano attività di impresa, arte o professione. Il regime forfetario non è più destinato alle sole nuove iniziative produttive o di lavoro autonomo ma a tutte le persone fisiche che rispettano determinati requisiti e prevede principalmente: la determinazione del reddito attraverso un coefficiente di redditività applicato ai ricavi/compensi, diversificato a seconda dell attività svolta; l applicazione di un imposta sostitutiva sul reddito del 15%; la effettuazione delle operazioni attive senza rivalsa dell Iva; la possibilità di fruire di spese per prestazioni di lavoro fino al tetto annuo di euro lordi. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 10

11 Le condizioni per l accesso al nuovo regime Il nuovo regime agevolato rappresenta un regime naturale: ciò significa che i contribuenti già in attività che soddisfano i requisiti di accesso migrano automaticamente dal 1 gennaio 2015 in tale regime, fatta salva la facoltà di esercitare l opzione per l applicazione dell Iva e delle imposte sui redditi nei modi ordinari. L accesso è riservato a coloro che nel periodo di imposta 2014 hanno conseguito ricavi o percepito compensi non superiori a soglie che variano in base al codice attività Ateco 2007 (a seconda del tipo di attività svolta il limite varia da euro a euro). Gruppo di settore Limite dei ricavi / compensi Coefficiente di redditività 1. Industrie alimentari e delle bevande euro 40% 2. Commercio all ingrosso e al dettaglio euro 40% 3. Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande euro 40% 4. Commercio ambulante di altri prodotti euro 54% 5. Costruzioni e attività immobiliari euro 86% 6. Intermediari del commercio euro 62% 7. Attività dei servizi di alloggio e ristorazione euro 40% 8. Attività professionali euro 78% 9. Altre attività economiche euro 67% Nel caso di sussistenza nel periodo di imposta 2014 di partita Iva individuale e di reddito di lavoro dipendente o assimilato, va effettuata una ulteriore verifica: se la somma delle due tipologie di reddito eccede l importo di euro, l accesso al regime agevolato è consentito solamente se il reddito da partita Iva è prevalente rispetto a quello da lavoratore dipendente. Vanno, poi, verificati annualmente i seguenti requisiti: le spese per prestazioni di lavoro devono essere contenute entro il limite di euro lordi; il costo lordo complessivo dei beni strumentali al termine del periodo di imposta non deve essere superiore a euro (si considerano al 50% quelli ad uso promiscuo e non vengono considerati quelli di ammontare inferiore a 516,46 euro). Per i contribuenti che intraprendono una nuova attività rispettando i requisiti per l accesso al regime forfetario, per il primo triennio il reddito determinato sulla base dei coefficienti di redditività è ridotto di 1/3 (riduzione concessa anche nel caso di passaggio di regime da minimo o neo-attività a nuovo minimo nel 2015). Sono esclusi dall accesso al regime agevolato: soggetti che si avvalgono di regimi speciali ai fini Iva; soggetti che si avvalgono di regimi forfetari di determinazione del reddito; soggetti non residenti (ad eccezione di coloro che producono nello Stato italiano almeno il 75% del reddito complessivo, qualora siano residenti in uno Stato che assicuri un adeguato scambio di informazioni); soggetti che effettuano cessioni di fabbricati o di terreni edificabili; soggetti che partecipano a società di persone o a società a responsabilità limitata trasparenti. I vecchi regimi agevolati dei minimi, degli ex minimi e delle neo-attività Il nuovo regime sostituisce i regimi agevolati in vigore fino al 31 dicembre 2014 dei minimi (art.27, co.1 e 2 D.L. n.98/11), degli ex minimi (art.27, co.3 D.L. n.98/11) e delle nuove iniziative produttive o di lavoro autonomo (art.13 della L. n.388/2000). L unica possibilità di rimanere a partire dal 1 gennaio 2015 nel regime agevolato preesistente, anziché transitare naturalmente nel nuovo regime, è studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 11

12 concessa ai contribuenti minimi di cui all art.27, co.1 e 2 D.L. n.98/11. Vediamo di esemplificare con una tabella le varie casistiche: Regime dei minimi nel 2014 Regime degli ex minimi nel 2014 Regime nuove iniziative nel 2014 Dal 1 gennaio 2015 è possibile transitare naturalmente nel nuovo regime, rimanere nel vecchio regime fino al termine del quinquennio o al compimento del 35 anno di età ovvero optare per l applicazione del regime ordinario. N.B. Se nel 2015 si transita nel nuovo regime e si è nel primo triennio di attività è concessa la riduzione forfetaria di 1/3 del reddito determinato in base ai coefficienti. Dal 1 gennaio 2015 è possibile transitare naturalmente nel nuovo regime ovvero optare per l applicazione del regime ordinario. Dal 1 gennaio 2015 è possibile transitare naturalmente nel nuovo regime ovvero optare per l applicazione del regime ordinario. N.B. Se nel 2015 si transita nel nuovo regime e si è nel primo triennio di attività è concessa la riduzione forfetaria di 1/3 del reddito determinato in base ai coefficienti. Le semplificazioni del nuovo regime Numerose sono le semplificazioni previste sia ai fini reddituali sia ai fini Iva per tutti i nuovi minimi, così come ai fini previdenziali per i soli contribuenti esercenti attività di impresa (non per i professionisti). Il reddito imponibile è determinato applicando all ammontare dei ricavi e compensi il coefficiente di redditività individuato a seconda del codice Ateco 2007 dichiarato: al risultato così ottenuto, una volta dedotti i contributi previdenziali obbligatori, viene applicata un imposta sostitutiva dell Irpef, delle addizionali e dell Irap del 15%. Sono irrilevanti, pertanto, i costi e le spese sostenute nel corso del periodo di imposta, in quanto il reddito viene determinato in modalità forfetaria e non analitica. Vige l esonero dagli obblighi di registrazione e tenuta delle scritture contabili ma permane l obbligo di conservare tutti i documenti emessi e ricevuti. È prevista l esenzione della presentazione della dichiarazione Irap e degli studi di settore. Non è prevista l applicazione di ritenute di acconto né sulle fatture emesse (andrà comunicato al cliente che il reddito è assoggettato ad imposta sostitutiva) né su quelle ricevute (in dichiarazione dei redditi andrà indicato il codice fiscale del soggetto percettore di redditi per i quali non è stata applicata la ritenuta). Decadendo per il nuovo contribuente minimo la qualifica di sostituto di imposta, anche in relazione agli eventuali rapporti di lavoro instaurati, non dovrà essere né operata né versata all Erario alcuna ritenuta Irpef. Ai fini Iva non si applica la rivalsa sulle fatture di vendita e non si ha diritto alla detrazione dell imposta assolta sugli acquisti. Particolari disposizioni sono state previste in caso di acquisti o cessioni di beni intracomunitari e prestazioni di servizi rese a o ricevute da soggetti non residenti. È prevista l esenzione dalla presentazione della dichiarazione Iva, dalla comunicazione clienti/fornitori (c.d. spesometro) e dalla comunicazione black-list. I soli contribuenti esercenti attività di impresa possono fruire di un regime agevolato contributivo che consiste nel non applicare il reddito minimo annualmente previsto dalla L. n.233/90. Ciò significa che se l imprenditore dichiara un reddito inferiore al minimale annuo previsto per la Gestione Inps Artigiani e Commercianti (pari a euro nel 2014) potrà versare i contributi sulla base del reddito effettivo determinato in misura forfetaria, comunicandolo tempestivamente all Inps entro il 28 febbraio 2015 (per il periodo di imposta 2015). In tal caso, però, verranno sì versati meno contributi rispetto a quelli dovuti sul reddito minimale ma verrà altresì accumulato un montante contributivo non coincidente con l anno solare, proporzionalmente ridotto in base alla somma versata. ***** studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 12

13 Oggetto: PROROGATE LE DETRAZIONI DEL 65% E 50%, CON INCREMENTO DELLA RITENUTA Con la pubblicazione della Legge di Stabilità vengono prorogate disposizioni incentivanti il settore edilizio: i contribuenti che intendono beneficiare delle detrazioni (incrementate rispetto alla misura ordinaria) del 50% per il recupero del patrimonio edilizio ovvero del 65% per le spese di riqualificazione energetica degli edifici o per l adozione di misure antisismiche avranno tempo fino al prossimo 31 dicembre 2015 per sostenere le spese. Si ricorda alla Gentile clientela che possono fruire della detrazione Irpef del 50% i possessori o i detentori di immobili residenziali, principalmente per gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia realizzati tanto sulle singole unità immobiliari quanto su parti comuni di edifici residenziali, nonché sulle relative pertinenze. La detrazione Irpef/Ires del 65%, invece, non prevede alcuna eccezione né di tipo oggettivo (unità immobiliari esistenti di qualsiasi categoria catastale, non solamente immobili abitativi) né di tipo soggettivo (qualsiasi privato o titolare di reddito di impresa può fruirne). La proroga della detrazione Irpef del 50% e il bonus arredi La detrazione Irpef del 50%, nel limite di spesa di per singola unità immobiliare residenziale (e relative pertinenze), finalizzata ad incentivare il recupero del patrimonio edilizio, è stata prorogata alle spese sostenute entro il prossimo 31 dicembre 2015, confermando quindi le misure applicate nel corso del Fino al 31 dicembre 2015 è stata confermato anche il bonus arredi: per l acquisto di arredi fissi, mobili e grandi elettrodomestici (rientranti nella categoria A+ ovvero A per i forni) destinati all immobile abitativo già oggetto di intervento di recupero edilizio, nel limite di spesa di (aggiuntivo rispetto al limite di per l intervento di recupero) è fruibile una detrazione Irpef del 50% del costo sostenuto. La Legge di Stabilità introduce una limitazione all importo delle spese agevolabili: le spese per l acquisto di arredi fissi, mobili e grandi elettrodomestici detraibili non possono essere superiori alle spese sostenute per l intervento di recupero edilizio cui si riferiscono. Il comma 48, modificando l articolo 16-bis Tuir, estende da sei mesi a diciotto mesi il periodo di tempo entro il quale le imprese di costruzione o ristrutturazione (ovvero le cooperative edilizie) devono vendere o assegnare l immobile oggetto di interventi di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia (riguardanti l intero fabbricato) per beneficiare della detrazione per ristrutturazione edilizia. La proroga delle detrazioni Irpef/Ires del 65% La detrazione Irpef/Ires del 65% per le spese di riqualificazione energetica degli edifici è stata prorogata fino alle spese sostenute entro il prossimo 31 dicembre 2015, quindi estendendo il trattamento applicato nel corso del Entro il medesimo termine devono essere posti in essere anche gli interventi sulle parti comuni condominiali (in precedenza il termine era differenziato). studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 13

14 La detrazione del 65% interessa sia i soggetti privati sia i titolari di reddito di impresa, non essendo previste esclusioni oggettive per quanto riguarda la tipologia di immobile (siano essi abitativi, commerciali o industriali) oggetto di intervento. La detrazione del 65% per cento è estesa per le spese sostenute, dal 1 gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2015, per le spese di acquisto e posa in opera delle schermature solari (fino ad euro) e per l'acquisto e la posa in opera degli impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili, nel limite massimo di detrazione di euro. Anche per gli interventi in funzione antisismica effettuati fino al 31 dicembre 2015 la detrazione è fissata al 65%. Tabella riepilogativa Intervento Agevolazione Scadenza Ristrutturazione edilizia Bonus arredi Riqualificazione energetica Adozione misure antisismiche Detrazione Irpef del 50% in 10 rate annuali di pari importo con soglia massima di spesa di Detrazione Irpef del 50% in 10 rate annuali di pari importo con soglia massima di spesa di Detrazione Irpef/Ires del 65% in 10 rate annuali di pari importo 31 dicembre dicembre 2015 (spesa non limitata all importo dell intervento) 31 dicembre 2015 (compresi interventi su parti comuni condominiali) Detrazione Irpef/Ires del 65% in 10 rate annuali di pari importo 31 dicembre 2015 Ritenute bonifici Come ben noto, le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio e per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici devono essere pagate tramite bonifico, al quale da qualche tempo a questa parte (per la precisione la disposizione era contenuta nel D.L. n.78/10 con decorrenza dal 1 luglio 2010) viene applicata una ritenuta che inizialmente era fissata al 10%, ma che dal 6 luglio 2011 è stata ridotta al 4% ad opera del D.L. n.98/11. Sul punto interviene ulteriormente la nuova Legge di Stabilità: il comma 657 innalza dalla precedente misura del 4%, alla nuova dell 8%, l'aliquota della ritenuta operata da banche o da Poste italiane Spa, sugli accrediti dei pagamenti, a mezzo bonifici, disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o in relazione ai quali spettano detrazioni fiscali. Non variano le modalità applicative. L obbligo di effettuazione della ritenuta non compete al soggetto che deve effettuare il pagamento (come avviene ordinariamente) ma alla banca che riceve l accredito della somma: il soggetto disponente il bonifico bancario/postale dovrà pertanto procedere al pagamento delle fatture per l importo lordo totale delle stesse (non vi è alcun obbligo di indicazione della ritenuta sulla fattura stessa). ***** Oggetto: CAMBIANO LE DEDUZIONI IRAP DEL COSTO DEL LAVORO La Legge di Stabilità ha previsto che con decorrenza dal periodo di imposta successivo a quello in corso al , sarà possibile dedurre ai fini Irap la differenza tra: studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 14

15 il costo complessivo sostenuto per il personale dipendente a tempo indeterminato e le vigenti deduzioni spettanti a titolo analitico o forfetario riferibili sempre al costo del lavoro. Sostanzialmente sarà possibile la deduzione integrale del costo del lavoro per i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato oltre ai contributi previdenziali ed assistenziali e alle deduzioni già previste. Queste nuove deduzioni assorbiranno però le deduzioni oggi vigenti relative a: le indennità di trasferta dei dipendenti degli autotrasportatori, le imprese con proventi non superiori a ,00 euro, l incremento occupazionale. L integrale deducibilità Irap del costo del lavoro si estende anche ai produttori agricoli titolari di reddito agrario e alle società agricole per ogni lavoratore dipendente a tempo determinato: che abbia lavorato almeno 150 giornate ed il cui contratto abbia almeno una durata triennale. Per le imprese e professionisti che operano in assenza di dipendenti viene introdotto, sempre dal periodo di imposta 2015, un credito di imposta pari al 10% dell Irap lorda liquidata in dichiarazione annuale. Tale credito potrà essere utilizzato in compensazione nel modello f24 nel limite del tetto di compensazione fissato in ,00 euro annui a partire dall anno nel corso del quale si presenta la dichiarazione Irap (quindi dal 1 gennaio 2016). Variazione delle aliquote A decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2013 (quindi con effetto già per il 2014), vengono abrogate le disposizioni che hanno ridotto le aliquote Irap per tutti i settori produttivi, con ciò ripristinando le previgenti aliquote d imposta nelle misure: del 3,9% (aliquota ordinaria), del 4,2 % (aliquota applicata dai concessionari pubblici), del 4,65% (per le banche), del 5,9 % (per le assicurazioni), del 1,9% (per il settore agricolo), fatti salvi gli effetti della diminuzione delle aliquote disposte dal D.L. n.66/14 ai fini della determinazione dell acconto relativo al periodo d imposta ***** Oggetto: ENNESIMA RIAPERTURA (CON MODIFICHE) DEI TERMINI PER RIDETERMINARE IL VALORE DI TERRENI E PARTECIPAZIONI La Legge di Stabilità 2015 L. n.190/14 all art.1, co.627 prevede la riapertura, per la dodicesima volta, dei termini per rideterminare il valore dei terreni a destinazione agricola ed edificatoria e delle partecipazioni in società non quotate posseduti da persone fisiche per operazioni estranee all attività di impresa, società semplici, società ed enti a esse equiparate di cui all art.5 Tuir, enti non commerciali per i beni che non rientrano nell esercizio di impresa commerciale e soggetti non residenti senza stabile organizzazione in Italia, sulla falsariga dei provvedimenti precedenti che, in sostanza, hanno reso stabile quello originario, risalente agli artt.5 e 7 della Legge Finanziaria per il 2002 e che, ancora oggi, rappresentano la normativa di riferimento. Va, inoltre, tenuto conto in questa rivalutazione anche studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 15

16 quanto stabilito dall art.7 D.L. n.70/11 e cioè la possibilità di compensare l imposta sostitutiva assolta con le precedenti rivalutazioni. Novità: rispetto alle precedenti rivalutazioni viene raddoppiata la misura delle imposta sostitutive per la rideterminazione del valore delle partecipazioni e dei terreni Le caratteristiche del provvedimento Un soggetto che possiede un terreno o una partecipazione potrebbe avere convenienza a utilizzare l opportunità offerta dalla Legge di Stabilità, nell intento di conseguire un legittimo risparmio fiscale in vista della cessione di una di tali attività. Infatti, è possibile affrancare le plusvalenze latenti nei valori di questi beni, corrispondendo un imposta sostitutiva di quella ordinaria, generando un carico tributario molto ridotto rispetto a quello che si avrebbe operando normalmente. Ad esempio, se un soggetto possiede un area edificabile acquistata alcuni anni fa, in caso di cessione il reddito imponibile sarebbe dato dalla differenza - plusvalenza - tra corrispettivo percepito e costo di acquisto rivalutato con i coefficienti Istat, e verrebbe assoggettato a tassazione separata. In alternativa, è possibile corrispondere un imposta con l aliquota del 8% sul valore complessivo del terreno il che, salvo calcoli di convenienza più accurati, dovrebbe generare un imposta inferiore a quella che si libera nel primo caso. In tal modo, in buona sostanza, si azzera la plusvalenza perché, a rivalutazione effettuata, al corrispettivo si oppone il nuovo costo fiscalmente riconosciuto, dato appunto dal valore rivalutato. Con il nuovo provvedimento, la rivalutazione può essere eseguita se i beni sono posseduti alla data del 1 gennaio 2015, e consegue effetti solo se si redige un apposita perizia di stima entro il 30 giugno 2015, che è anche la data per versare l imposta sostitutiva dovuta, ovvero la prima rata. In sintesi, le date che ritmano la nuova rivalutazione sono le seguenti: Possesso Redazione perizia Versamento imposta (1 rata) Versamento 2 rata Versamento 3 rata Si ricorda che sulla seconda e terza rata sono dovuti interessi nella misura del 3% annuo. L imposta sostitutiva deve essere applicata sul valore complessivo del bene come definito dalla perizia alla data del 1 gennaio 2015, e, in particolare, l aliquota dell imposta varia come segue: 8% per i terreni agricoli e le aree edificabili; 8% per le partecipazioni qualificate; 4% per le partecipazioni non qualificate. Il momento di redazione della perizia, comunque da asseverare entro e non oltre il 30 giugno 2015, può essere diverso a seconda che si tratti di terreni o partecipazioni. Per le partecipazioni la perizia può essere predisposta anche successivamente alla cessione della stessa, purché entro il termine ultimo del 30 giugno Per i terreni, invece, la perizia deve essere necessariamente predisposta prima della loro cessione, poiché è previsto che il valore che emerge sia quello minimo ai fini dell imposta di registro, e quindi se ne deve tenere conto ai fini della tassazione dell atto. Va, tuttavia, segnalato come un recente indirizzo giurisprudenziale (vedi sentenza Cassazione n.30729/11) ammetta la redazione della perizia posteriormente alla cessione, circostanza, al contrario, ordinariamente ammessa per le partecipazioni. Con riferimento ai terreni, inoltre, al fine di evitare che si applichi la citata presunzione secondo cui il valore periziato costituisce il valore minimo di riferimento ai fini delle imposte di registro, ipotecarie e catastali, l Agenzia delle entrate (Risoluzione n.111/e/10) ha ritenuto possibile effettuare una nuova perizia al ribasso, sostitutiva della precedente. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 16

17 Il costo della perizia va ad aumentare il valore del bene come rideterminato alla data di riferimento, e diviene, per tale via, di fatto deducibile. Tuttavia, per le partecipazioni, se la sua redazione è commissionata dalla stessa società, è prevista la deduzione da parte di questa in cinque quote costanti a partire dall esercizio in cui il costo è stato sostenuto. Lo scomputo di quanto pagato nelle precedenti rivalutazioni In occasione della riapertura dei termini intervenuta con l art.7 D.L. n.70/11, il Legislatore ha introdotto, al fine di risolvere il vasto contenzioso che si era andato a creare, una norma regolatrice dei rapporti con eventuali precedenti rivalutazioni. Infatti, alla luce del continuo susseguirsi dei provvedimenti di riapertura della rivalutazione, è frequente che un soggetto abbia operato una prima rivalutazione, e si trovi poi nella condizione di rivalutare nuovamente, poiché in questo intervallo di tempo, non essendo intervenuta la vendita, il valore del terreno o della partecipazione si è modificato. In proposito, l Amministrazione finanziaria aveva sempre posto questa regola: con la seconda rivalutazione si libera una nuova imposta che deve essere versata in via autonoma; quella versata in precedenza non può essere compensata ma può essere chiesta a rimborso, eventualmente sospendendo il versamento della rata in corso. In considerazione di tale impostazione si era andato a determinare un corposo contenzioso in merito alle tempistiche per la richiesta a rimborso. L articolo 7 D.L. n.70/11 modifica questa impostazione prevedendo la possibilità di imputare alla seconda rivalutazione l imposta già versata per attuare quella precedente. Pur in assenza di uno specifico richiamo al citato articolo 7, assente peraltro anche nella disciplina recata dalle due precedenti leggi di rivalutazione (Leggi di Stabilità 2013 e 2014), si ritiene che tale norma in quanto a regime sia applicabile anche alla nuova riapertura dei termini tale opportunità che ricordiamo vale sia per la rideterminazione del valore di terreni che di partecipazioni. Di fatto, se ciò fosse possibile si avrebbe la seguente situazione: Prima rivalutazione valore euro imposta dovuta 4% = euro Seconda rivalutazione valore euro imposta dovuta 8% = euro Sarà quindi possibile imputare il primo versamento di euro alla seconda rivalutazione, così corrispondendo a conguaglio solamente euro. In caso di rideterminazione di un secondo valore inferiore al primo, e quindi di imposta dovuta inferiore alla prima, si esclude la possibilità di conseguire il rimborso dell eccedenza. ***** Oggetto: SCADE AL 26 GENNAIO IL VERSAMENTO IMU PER I TERRENI EX MONTANI Entro il 26 gennaio scade il termine per il versamento dell Imu relativa ai terreni ubicati nei Comuni che, a seguito dell emanazione del decreto interministeriale del 28 novembre 2014, cessano di essere esenti dal tributo. Il versamento dell imposta dovuta, originariamente previsto per il 16 dicembre 2014, visto il ritardo con il quale è stato pubblicato il decreto che individuata i Comuni non più montani, è stato appunto posticipato al 26 gennaio I terreni agricoli esenti studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 17

18 Sin dal 1993 sono esenti dal tributo comunale maggiore (prima Ici, ora Imu) i terreni ricadenti nei Comuni cosiddetti montani, individuati originariamente dalla Circolare n.9/93: in detto elenco erano presenti circa i due terzi dei Comuni italiani e non vi era alcuna differenziazione in ragione dell utilizzo del terreno stesso. Il decreto interministeriale 28 novembre 2014 ha rimodulato l applicazione dell esenzione dall Imu, in attuazione di quanto previsto dall art. 22 c. 2 del DL 66/14. In particolare, il decreto stabilisce che sono esenti: i terreni agricoli dei Comuni ubicati a un altitudine superiore ai 600 metri, individuati sulla base dell Elenco comuni italiani, pubblicato sul sito internet dell Istituto nazionale di statistica (Istat), tenendo conto dell altezza riportata nella colonna Altitudine del centro (metri) ; i terreni agricoli posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, dei Comuni ubicati a un altitudine compresa fra 281 metri e 600 metri, individuati sulla base del medesimo elenco. Conseguentemente, se l altitudine del Comune è inferiore o uguale ai 280 metri, i terreni sono in ogni caso imponibili. I contribuenti che possiedono terreni che in forza di tale previsione hanno perso il diritto all esenzione, avrebbero dovuto procedere al versamento dell Imu per l anno 2014 in un unica rata entro il 16 dicembre Scadenza che però è stata prorogata dalla Legge di Stabilità per il La proroga Confermando quando già previsto all art.1, co.1 D.L. n.185/14 (non convertito), il comma 692 della Legge di Stabilità 2015 stabilisce che il termine per il versamento dell imposta municipale propria (Imu), relativa al 2014, dovuta a seguito dell approvazione del decreto che ha rimodulato l elenco dei Comuni montani, è prorogato al 26 gennaio Detto comma regolamenta anche le modalità di calcolo dell imposta, visto che alcuni regolamenti potrebbero neppure aver disciplinato l aliquota applicabile: nei Comuni nei quali i terreni agricoli non sono più oggetto dell esenzione, anche parziale, l imposta è determinata per l anno 2014 tenendo conto dell aliquota di base fissata dall art.13 co.6 D.L. n.201/11 (quindi lo 0,76%). A meno che in detti Comuni non siano state approvate per i terreni agricoli specifiche aliquote, nel qual caso si utilizzeranno i parametri di calcolo approvati. ***** Altre novità del periodo intervenute di maggiore interesse sono le seguenti Oggetto: NUOVE REGOLE IN TEMA DI VIES Con il provvedimento n del 15 novembre 2014, l Agenzia delle Entrate ha chiarito gli aspetti applicativi delle semplificazioni in tema di iscrizione e cancellazione dall elenco Vies introdotti con il Decreto Semplificazioni. Con il citato provvedimento l Agenzia ha chiarito che l opzione per svolgere operazioni intracomunitarie deve essere espressa, dai soggetti che intraprendono una attività di impresa, arte o professione, in Italia o che ivi abbiano una stabile organizzazione, all atto della dichiarazione di inizio attività ai fini Iva (quindi direttamente in Agenzia delle Entrate) ovvero all atto della iscrizione presso il Registro Imprese (ove dovuta). Al fine della opzione è necessario utilizzare apposito modello: AA7 per i soggetti diversi dalle persone fisiche, AA9 per imprese individuali e lavoratori autonomi, compilando nel quadro I il campo Operazioni Intracomunitarie. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 18

19 Il modello AA7 viene utilizzato anche dagli enti non commerciali i quali compileranno la casella C del quadro A. Sostanzialmente quindi, e diversamente da quanto avveniva in passato, il soggetto che apre partita Iva e opta per l inclusione nell elenco Vies ottiene tale iscrizione con effetto immediato senza necessità di attesa dei 30 giorni di silenzio assenso. Coloro che sono già in possesso della partita Iva potranno esprimere l opzione per effettuare operazioni intracomunitarie attraverso il servizio Entratel o Fisconline, ovvero attraverso professionisti abilitati alla trasmissione telematica. Sempre attraverso Entratel, Fisconline o professionisti abilitati, sarà possibile retrocedere dalla iscrizione all elenco Vies. Anche i soggetti, già in possesso della partita Iva, potranno, esercitata l opzione per l iscrizione al Vies, ottenere tale inclusione con effetto immediato senza dover attendere i 30 giorni di silenzio assenso. L Agenzia ha chiarito, infatti, che l iscrizione, ovvero la cancellazione, si perfezionano al momento del ricevimento della relativa opzione, il contribuente potrà verificare l avvenuta iscrizione/esclusione attraverso i servizi di interrogazione messi a disposizione dall Agenzia stessa. I soggetti che nei trenta giorni precedenti la data del provvedimento in commento, ovvero 15 dicembre 2014, avessero inviato richiesta di iscrizione al Vies e per i quali, entro tale data, non fosse stato emanato provvedimento di diniego alla iscrizione si intendono iscritti a partite dal 15 dicembre L Agenzia ha poi chiarito che provvederà al controllo formale del regolare invio dei modelli Intrastat, in particolare essa procederà all esclusione dall elenco Vies di quei soggetti passivi che non abbiano presentato alcun elenco riepilogativo delle operazioni intracomunitarie per quattro mesi consecutivi successivamente al 13 dicembre Tale esclusione avrà effetto dal 60 giorno successivo al ricevimento di apposita comunicazione da parte della Direzione provinciale delle Entrate. ***** Oggetto: MODIFICA DEL TASSO LEGALE: DA GENNAIO L INTERESSE SCENDE ALLO 0,50% A decorrere dal 1 gennaio 2015, la misura del tasso legale di interesse è scesa dall 1% allo 0,50%, per effetto del D.M. dell 11 dicembre 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.290 del 15 dicembre L intervento modificativo, disposto secondo le indicazioni dell art.1284 cod.civ., comporta una serie di riflessi di natura civilistica e tributaria. Innanzitutto, è bene rammentare che la nuova misura del tasso di interesse interesserà tutti i crediti certi, liquidi ed esigibili per cui le parti non abbiano disposto diversamente o in relazioni ai quali non si applichi il disposto del D.Lgs. n.231/02 in tema di interessi di mora. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 19

20 Inoltre la suddetta variazione comporterà, tra gli altri: una variazione nel calcolo degli interessi dovuti in sede di ravvedimento operoso (con minore aggravio per il contribuente), in relazione ai quali per i periodi a cavallo del 2014 e 2015 sarà necessario effettuare un conteggio separato in relazione ai giorni di ritardo del vecchio e nuovo anno; una variazione nei calcoli da utilizzare per la quantificazione fiscale dell usufrutto e delle rendite (art.14 e 17 D.Lgs. n.346/90), secondo i coefficienti stabiliti dal D.M. 23 dicembre 2013, pubblicato sulla G.U. n.303 del 28 dicembre 2013; una differente misura di applicazione della presunzione di fruttuosità dei capitali dati a mutuo, di cui all art.45, co.2 Tuir; una variazione degli interessi connessi alle procedure di riscossione di debiti per tributi fiscali e locali, ove non diversamente stabilito dalle singole leggi di imposta. Riassumiamo di seguito in tabella l evoluzione degli interessi legali nel tempo: Termine iniziale Termine finale Misura percentuale % % % ,5% ,5% ,0% ,5% % % ,50% ,50% ,% ,50% ***** Oggetto: MODIFICHE ALLE REGOLE ENASARCO DAL 2015 A decorrere dal 1 gennaio 2015 mutano le regole per la gestione dei contributi Enasarco per gli agenti e rappresentanti e loro ditte mandanti. Pertanto, sarà opportuno aggiornare i propri archivi tenendo conto di quanto segue in termini di aliquote, massimali e minimali. Le aliquote della contribuzione Le aliquote della contribuzione sono così previste per l anno 2015 ed i successivi, secondo un graduale aumento (si evidenzia comunque l anno 2014 al fine di apprezzare la variazione rispetto al precedente anno): Aliquota contributiva 14,20% 14,65% 15,10% 15,55% 16,00% 16,50% 17,00% Nel caso di agenti operanti in Società il massimale si intende riferito alla Società e non ai singoli soci e, pertanto, il contributo deve essere ripartito tra i soci in funzione delle loro quote di partecipazione. studio calzolari dottori commercialisti revisori contabili - bologna 20

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