Analisi Iniziale per l AUTOVALUTAZIONE Del RISCHIO SALUTE E SICUREZZA DELLA DITTA ING. TOMMASO CICCOPIEDI
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1 ING. TOMMASO CICCOPIEDI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO P Mod. E Analisi Iniziale Rev. 00 del 11/11/08 Analisi Iniziale per l AUTOVALUTAZIONE Del RISCHIO SALUTE E SICUREZZA DELLA DITTA ING. TOMMASO CICCOPIEDI Rev.00 del Pag. 1 di 16
2 ING. TOMMASO CICCOPIEDI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO P Mod. E Analisi Iniziale Rev. 00 del 11/11/08 INDICE DATI IDENTIFICATIVI AZIENDA... Errore. Il segnalibro non è definito. 0. INTRODUZIONE... Errore. Il segnalibro non è definito. 1. Verifica della conformità legislativa alla normativa ambientale vigente Autorizzazione igienico sanitaria Industrie insalubri Emissioni in atmosfera (NON APPLICABILE) Tabella delle caratteristiche dei punti di emissione Energia Rifiuti Registrazione e gestione dei rifiuti... Errore. Il segnalibro non è definito. 1.8 Gestione dei rifiuti Amianto (NON APPLICABILE) Rumore Serbatoi Interrati (NON APPLICABILE) Inquinamento Del Suolo E Del Sottosuolo (NON APPLICABILE) Prevenzioni Incendi Gas Tossici (NON APPLICABILE) Attivita a Rischio di Incidente Rilevante (NON APPLICABILE) Sostanze e Preparati Pericolosi (NON APLICABILE) Trasporto Di Sostanze Pericolose: Normativa ADR (NON APLICABILE) Andamento salute e sicurezza sul lavoro Rev.00 del Pag. 2 di 16
3 ING. TOMMASO CICCOPIEDI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO P Mod. E Analisi Iniziale Rev. 00 del 11/11/08 0. INTRODUZIONE NOTIZIE GENERALI Azienda: ING. TOMMASO CICCOPIEDI Sede legale: VIA SETTINO, 54 - CROTONE Rappresentante Legale : ING. TOMMASO CICCOPIEDI Datore di lavoro : ING. TOMMASO CICCOPIEDI Sede/: : via Setttino, 54 Telefono FAX MISSIONE AZIENDALE Costruzioni edili ed impianti tecnologici Direzione generale:ing. Tommaso CICCOPIEDI Superficie coperta mq 120 Superficie scoperta mq 0 Superficie totale mq 120 Azienda ASL competente: CROTONE Comando/Distaccamento Vigili del Fuoco competente: CROTONE INAIL competente: CROTONE Ispettorato del lavoro competente:crotone Camera del Commercio competente: CROTONE Rev.00 del Pag. 3 di 16
4 ING. TOMMASO CICCOPIEDI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO P Mod. E Analisi Iniziale Rev. 00 del 11/11/08 PERSONALE DIPENDENTE Direzione Generale: Tommaso Ciccopiedi Responsabile Qualità: Giovanni Rizzuto Responsabile Sicurezza: Tommaso Ciccopiedi N dipendenti: 4 ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE RESPONSABILE DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Responsabile del servizio prevenzione e protezione (SPP), ing. Tommaso CICCOPIEDI,in qualità di titolare il Responsabile del servizio prevenzione e protezione svolge i seguenti compiti: 1.Coordina il censimento delle attività presenti in azienda, avvalendosi del supporto dei componenti il servizio Prevenzione e protezione. 2. Individua assieme al datore di lavoro, il servizio Prevenzione e Protezione e al Medico Competente i rischi presenti nei luoghi di lavoro e nelle attività. 3. Propone le di protezione e prevenzione e le misure igieniche secondo le normative di legge e di buona tecnica. 4. Coordina e dirige il Servizio Prevenzione e Protezione Per lo svolgimento dei compiti assegnati l ing. Tommaso CICCOPIEDI HA frequentato apposito corso di formazione professionale La nomina del Responsabile SPP è stata sottoposta preventivamente al Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza Sig. Donnici Domenico il personale dipendente è stato informato della nomina del Responsabile del SPP tramite comunicazione - COMPONENTI DEL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Nomina dei componenti il Servizio Prevenzione e Protezione : Per le ridotte dimensioni aziendali il datore di lavoro ritiene di non dover nominare personale al SPP Rev.00 del Pag. 4 di 16
5 ING. TOMMASO CICCOPIEDI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO P Mod. E Analisi Iniziale Rev. 00 del 11/11/08 RAPPRESENTANTE SICUREZZA LAVORO Risulta eletto/designato in qualità di Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) il sig. Donnici Domenico che accetta l'incarico. La nomina è stata effettuata tramite elezione da parte dei lavoratori al loro interno Il rappresentante per la sicurezza è stato consultato in particolare per le problematiche individuate dall'art.50 comma 1 lettera a,b,c,d, e ha libero accesso al documento di cui all'art.17 comma 1lettera a. SORVEGLIANZA SANITARIA MEDICO COMPETENTE é stato nominato il Medico Competente il Dott. Antonio GRANDE Titolo di studio: LAUREA IN MEDICINA E CHIRURGIA CON SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA DEL LAVORO Con professionalità specifica il medico competente svolge tale compito come: Libero professionista I compiti assegnati al medico competente, sulla base della specifica conoscenza dell'organizzazione e del rischio aziendale, sono quelli indicati all'art.41 del DLgs 81/08 come lettera di incarico professionale Rev.00 del Pag. 5 di 16
6 ING. TOMMASO CICCOPIEDI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO P Mod. E Analisi Iniziale Rev. 00 del 11/11/08 CONTENUTO DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA La sorveglianza sanitaria è effettuata nei casi previsti dalla normativa vigente. La sorveglianza è effettuata dal medico competente e comprende a) accertamenti preventivi intesi a constatare l'assenza di controindicazioni al lavoro cui i lavoratori sono destinati, ai fini della valutazione della loro idonietà alla mansione specifica; b) accertamenti periodici per controllare lo stato di salute dei lavoratori ed esprimere il giudizio di idionetà alla mansione specifica. Gli accertamenti comprendono esami clinici e biologici e indagini diagnostiche mirati al rischio ritenuti necessari, in base ad un protocollo sanitario, dal medico competente. Le cartelle sanitarie del personale soggetto a sorveglianza sono custodite in azienda all'interno di un armadio le cui chiavi sono state consegnate al medico competente per salvaguardare il segreto professionale dell'attività di sorveglianza sanitaria. Rev.00 del Pag. 6 di 16
7 ING. TOMMASO CICCOPIEDI SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO P Mod. E Analisi Iniziale Rev. 00 del 11/11/08 Organigramma aziendale Rev.00 del Pag. 7 di 16
8 Verifica condotta da: Cognome e nome del Verificatore Giovanni Rizzuto e Tommaso Ciccopiedi Eventuali collaboratori per la valutazione: Firma Firma: Data inizio valutazione: Direzione Generale: Tommaso ciccopiedi Data fine valutazione: Firma: Rev.00 del Pag. 8 di 16
9 2. VERIFICA DELLA CONFORMITÀ LEGISLATIVA Approvvigionamento Energia Elettrica Il contratto di fornitura di energia elettrica per usi diversi dall abitazione e dalla illuminazione è caratterizzata da potenza disponibile di 11,0 KW, tensione volt 380, frequenza 50Hz. Impianto Antincendio Nel fabbricato è installato impianto idrico antincendio costituito da 5 naspi UNI 20 con portata ciascuno di 35 litri/minuto alla pressione di 1.5 bar. Con l attivazione del circuito antincendio, un flussostato dà il consenso alla chiusura di un elettrovalvola (dotata di batteria tampone) del circuito sanitario in modo da garantire che tutta la portata e la pressione disponibile nell acquedotto comunale venga utilizzata ai fini antincendio. L ATTIVITA E I PROCESSI AZIENDALI Descrizione del processo di erogazione dei servizi L attività svolta da Cooperativa Sociale Sovereto Verdeblu onlus è composta da più processi interagenti tra loro (schematizzate nel grafico della pagina seguente secondo la logica ISO 9001: 2008). I processi per gestire una commessa sono sempre gli stessi, per la determinazione degli aspetti ambientali si possono classificare in due macroprocessi, cioè: Macroprocesso di Processo di progettazione EDILE supporto : Processo di eventuale ri-progettazione del servizio e adeguamento servizio al cliente Processo criteri di selezione e scelta delle risorse necessarie per la fornitura del servizio Gestione e monitoraggio dei servizi integrati Macroprocesso Erogazione del servizio primario di erogazione Rev.00 del Pag. 9 di 16
10 Dichiarazione Ambientale EMAS Mappatura dei processi aziendali (Schema ISO 9001:2008) Responsabilità della direzione I Gestione delle risorse Amministrazione I Misurazione analisi e miglioramento Cliente Territorio Risorse umane e rischi sulla salute Progettazione dei servizi I Contatti con il cliente I I Erogazione dei servizi Costruzioni edifici privati Costruzioni edifici pubblici Installazioni impianti ristrutturazioni CLIENTE I Approvvigionamento Rischi sulla salute e sicurezza Legenda Processo primario Processo di Servizi Informazioni dirette tra i processi Informazioni Area produttiva Sistema di gestione I Presenza di indicatori di efficacia o efficienza Rev.00 del Pag. 10 di 16
11 Sono inoltre previsti processi generali di analisi dei dati, misurazione e miglioramento continuo (gestione reclami, gestione non conformità e infortuni, gestioni azioni correttive e preventive, verifiche ispettive interne, qualifica fornitori, comunicazione con le parti interessate, addestramento, gestione documentazione, registrazioni, ecc.) che attengono sempre a quello che è stato definito macroprocesso di supporto. 3. VERIFICA DELLA CONFORMITÀ LEGISLATIVA Al fine di valutare la conformità legislativa viene utilizzata la presente check list di controllo generale che prevede una ampia casistica nella quale va ricondotto l attività di ambiente ufficio al fine valutare aspetti cogenti generali circoscrivendoli e adattandoli, qualora applicabili, al caso di COOPERATIVA SOCIALE SOVERETO VERDEBLU ONLUS 2.1 Autorizzazione igienico sanitaria Per le costruzioni edili dell edificio, l impresa dispone di concessione edilizia rilasciata dal Sindaco Per i locali l impresa dispone di certificato di agibilita rilasciato dal Sindaco SI NO NON APPLICABILE 2.2 Industrie insalubri L impresa o parte di essa rientra nell elenco delle industrie insalubri di cui al R.D n 1265 e D.M L impresa ha comunicato al Sindaco di svolgere attivita classificate come insalubri Soprattutto per edifici ubicati nei pressi di centri abitati, l impresa adotta cautele finalizzate a ridurre l impatto verso l esterno SI NO NON APPLICABILE 2.3 Aria Per consentire una corretta gestione ambientale delle emissioni in atmosfera l impresa dispone della seguente documentazione: domanda di autorizzazione ex art.12 DPR 203/88 autorizzazione provinciale o regionale per gli impianti progettati ed installati dopo il giugno 1989 (art. 6, 15 del DPR 203/88) Pianta aziendale con indicati le reti di aspirazione fumi di processo e i punti di emissione numerati in ordine progressivo certificati di controllo periodico delle emissioni in atmosfera se presenti, progetti e disegni di eventuali impianti di trattamento dei fumi istruzioni d uso degli impianti di trattamento dei fumi Rev.00 del Pag. 11 di 16
12 L impresa deve disporre della seguente normativa di riferimento: L.R. 33/85 e successive modif. e integraz. "Norme per la tutela dell'ambiente" D.P.R. 203/88 e successive modif. e integraz. "Attuazione Direttive CEE 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali" D.M. 12/7/90 "Linee guida per il contenimento delle emissioni inquinanti degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione" D.P.R. 25/7/91 "Modifiche dell'atto di indirizzo e coordinamento in materia di emissioni poco significative e di attività a ridotto inquinamento atmosferico, emanato con DPCM in data 21 luglio 1989" Codice della Strada, art. 80 D.P.R. 285/92 "Nuovo Codice della Strada" 2.4 Emissioni in atmosfera 2.5 Tabella delle caratteristiche dei punti di emissione La Cooperativa non dispone di punti di emissione, anche il riscaldamento degli ambienti è garantito da condizionatori d aria ad energia elettrica. L azienda utilizza mezzi di trasporto per l erogazione delle proprie attività I mezzi di trasporto sono regolarmente revisionati in linea all art 80 del codice della strada I mezzi utilizzano carburante ecocompatibile SI NO NON APPLICABILE 2.6 Energia Per consentire una corretta gestione ambientale per l utilizzo di energia elettrica l impresa dispone della seguente documentazione L Azienda deve disporre delle seguenti normative L. 46/90 "Norme per la sicurezza degli impianti" Legge 10/91 e successive modif. e integraz. "Norme per l'attuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo di fonti rinnovabili di energia" D.P.R. 412/93 "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio1991, n. 10 Rev.00 del Pag. 12 di 16
13 2.7 Rifiuti Per consentire una corretta gestione ambientale dei rifiuti l impresa dispone di un sito di stoccaggio, all interno dei quali siano facilmente individuabili le diverse tipologie di rifiuti. Il sito deve è identificato con cartellonistica con indicato: DEPOSITO RIFIUTI La politica di gestione dei rifiuti è quella di affidarsi ad un fornitore qualificato per la raccolta e smistamento e riciclaggio. L azienda garantisce una gestione dei rifiuti secondo una logica differenziata per categoria di rifiuto L impresa deve disporre della seguente normativa di riferimento: L.R. 33/85 e successive modif. e integraz. "Norme per la tutela dell'ambiente" D.Lgs. 22/97 e successive modif. e integraz. "Attuazione delle direttive 91/156/CEE sui rifiuti, 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi e 94/62/CE sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio" D.M. 05/02/98 "Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del Decreto Legislativo 5 febbraio 1997, N 22" D.Lgs. 151/2005 "rifiuti elettrici ed elettronici 2.8 Gestione dei rifiuti Nel caso in cui l azienda detenga rifiuti in deposito temporaneo, provvede al loro asporto quando vengono raggiunti i 20 mc per i non pericolosi e 10 mc per i pericolosi? Il loro asporto avviene comunque con cadenza almeno annuale? SI NO NON APPLICABIL E I rifiuti sono correttamente depositati, in funzione della tipologia, nel rispetto della normativa? Sono individuate aree di deposito dei rifiuti all interno del perimetro aziendale? Rev.00 del Pag. 13 di 16
14 Nelle aree in cui sono depositati rifiuti e presente segnaletica di pericolo e/o di avvertimento? E presente in azienda il registro di carico e scarico dei rifiuti? Il registro e conforme al DM 186/06? E vidimato dalla C.C.I.A.A. competente? Nel registro vengono annotate le informazioni sulle caratteristiche quali-quantitative dei rifiuti? Le annotazioni sono eseguite entro 1 settimana da operazioni di carico e/o scarico? Il registro e conservato, corredato dalle eventuali copie del formulario per almeno 5 anni? L azienda compila il formulario di trasporto dei rifiuti? Il formulario e numerato e vidimato dall Ufficio del Registro o dalla Camera di Commercio? Il formulario e conforme al D.M. n 186/06? In caso di conferimento dei rifiuti per il recupero o lo smaltimento, il detentore riceve la quarta copia dello stesso dal destinatario entro tre mesi dal conferimento eseguito? Le copie del formulario sono conservate per almeno 5 anni dalla data di emissione? L azienda esegue la denuncia annuale dei rifiuti (MUD)? L azienda esegue operazioni di recupero, così come previste dall allegato C al D.Lgs. 22/97? I rifiuti sottoposti alle operazioni di recupero sono individuabili negli elenchi contenuti nel D.M. del 5/2/1998?- a cura del fornitore In caso positivo e stata inoltrata alla Provincia la Comunicazione secondo le procedure semplificate (art. 33 del D.Lgs. 22/97)? - a cura del fornitore 2.9 Amianto (NON APPLICABILE) L azienda non dispone e ne manipola alcun materiale contenete aminato 2.10 Rumore Per consentire una corretta gestione ambientale del rumore l impresa dispone della seguente documentazione: 1. DPCM 1 marzo 1991: Igiene degli ambienti di vita e di lavoro 2. Legge quadro n.447: Inquinamento acustico 3. DPCM 14 novembre 1997: Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore Rev.00 del Pag. 14 di 16
15 4. DPCM 16 marzo 1998: Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico L impresa ha provveduto a valutare l impatto acustico verso l esterno con le modalità previste dalla normativa vigente? Il Comune nel quale e localizzata ha provveduto ad eseguire la zonizzazione acustica del territorio? L azienda rispetta i limiti previsti per la propria zona di appartenenza? L impresa all atto dell acquisto di nuove apparecchiature provvede a chiedere le specifiche del rumore del nuovo impianto? Nel caso del superamento dei limiti, l impresa ha predisposto un piano di adeguamento 2.11 Serbatoi Interrati (NON APPLICABILE) L azienda non dispone di serbatoi interrati SI NO NON APPLICABIL E 2.12 Inquinamento Del Suolo E Del Sottosuolo (NON APPLICABILE) L azienda non interagisce in alcun modo ne con il suolo e ne con il sottosuolo 2.13 Prevenzioni Incendi La mancanza di caldaie è una presenza massima di 30 presenze comporta che la cooperativa non è soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco ed all obbligo di avere il Certificato Prevenzione Incendi (CPI) e di rispettare le normative antincendio specifiche per le scuole. Nell impresa vengono svolte attivita che ricadono nell elenco di cui al D.M. 16 febbraio 1982 Se si, l impresa ha presentato al Comando dei VVF competente per territorio il progetto di prevenzione incendi Il Comando dei VVF ha rilasciato il parere favorevole SI NO NON APPLICABILE L impresa ha conseguito il Certificato Prevenzione Incendi L impresa ha effettuato la Valutazione del Rischio di Incendio L impresa ha predisposto un piano di emergenza che contempli anche le azioni da intraprendere in caso di spandimenti di liquidi, rottura impianto di depurazione, inquinamento del suolo ecc. Rev.00 del Pag. 15 di 16
16 2.14 Gas Tossici (NON APPLICABILE) 2.15 Attività a Rischio di Incidente Rilevante (NON APPLICABILE) 2.16 Sostanze e Preparati Pericolosi (NON APLICABILE) 2.17 Trasporto Di Sostanze Pericolose : Normativa ADR (NON APLICABILE) 3 ANDAMENTO SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO 3.1 Infortuni Descrizione/commenti La gestione degli infortuni è descritta nella procedura P-53-01: il preposto, l infortunato (se possibile) e il Resp. Ufficio Personale compilano il Modulo INAIL e l apposito registro per l apertura dell infortunio. Il modulo viene inviato all Amministratore Unico per la firma e la denuncia dell infortunio secondo i termini di legge. Il preposto avvisa inoltre il RSPP per eventuali azioni urgenti necessarie. Il RSPP effettua annualmente un analisi del registro infortuni e riporta all Amministratore Unico il numero, la tipologia, le durate e le cause di dettaglio degli infortuni, tramite la Relazione annuale sulla Sicurezza Dati Dal 2002 al 2008 si sono registrati solo un infortuni Mancati infortuni Descrizione/commenti Alla data attuale non sono stati registrati un numero significativo di mancati infortuni, nonostante l introduzione di apposita modulistica, già prima dell attuale sviluppo dell OHSAS. Nello sviluppo del sistema di gestione verrà nuovamente sensibilizzato il personale all uso di questi strumenti,.utilizzando il modulo MOD PROC 57 che sarà integrato con il modulo P Mod A (Non conformità, Azioni Preventive Azioni Correttive). 3.3 Malattie professionali Dal 2002 al 2008 non si sono registrate malattie professionali. INFORTUNI SUL LAVORO ULTIMI TRE ANNI TIPOLOGIA NUMERO INFORTUNI INCIDENTI CADUTE PERSONE 0 CADUTA SCALE, 0 IMPALCATURE,ECC USTIONI 0 SCHOC ACUSTICI 0 MANEGGIO 0 MATERIALE MANEGGIO 0 ATTREZZI/MACC URTI,TAGLI, 0 SCHIACCIAMENTI INCIDENTI 0 STRADALI SITUAZIONE A RISCHIO RIMEDI INTERVENTI GG Rev.00 del Pag. 16 di 16
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