PORTO DI SALINE JONICA REGGIO DI CALABRIA

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1 PORTO DI SALINE JONICA REGGIO DI CALABRIA PROGETTO PER LA REALIZZAZIONE DEI SISTEMI DI SICUREZZA PER IL CONTROLLO ED IL MONITORAGGIO DELLA CAPITANERIA DI PORTO E DI TUTTA L AREA PORTUALE

2 Premessa Il porto di Saline Ionica, in provincia di Reggio Calabria, è protetto da un molo di sottoflutto lungo 400 m e da un molo di sopraflutto a due bracci di 750 m e comprende un area di circa 1000 Mt. Attualmente non risulta essere attivo né come porto turistico e né come porto commerciale in quanto posto sotto sequestro dalle autorità giudiziarie a causa della mancanza dei fanali di ingresso. Qualche anno fa a causa del crollo del muro di ponente si è creata un apertura naturale, tuttavia a seguito di mareggiate, talvolta anche violente spesso si ha l insabbiamento dell imboccatura, impedendo l accesso alle imbarcazioni. Nel corso di questi anni il continuo degrado ed abbandono lo hanno reso ambiente ideale per il proliferarsi di atti criminali, vandalici oltre che essere luogo per lo spaccio di sostanze stupefacenti soprattutto nelle ore notturne data anche la mancanza assoluta di illuminazione artificiale. I varchi di accesso all area portuale sono del tutto incustoditi e l attuale Capitaneria di porto, situata poco dopo l ingresso al porto, è stata oggetto in passato di atti criminali che rendono quasi impossibile oltre che pericolosa, l attività lavorativa del personale preposto. Per tutti questi motivi uniti al progetto di rilancio di tutta la zona si rende indispensabile l installazione di sistemi di controllo e monitoraggio in grado di garantire una migliore sicurezza a tutta l area. 1. Obiettivi L Obiettivo del progetto è quello della messa in sicurezza della Capitaneria di Porto ed il monitoraggio di tutta l area portuale. Le principali finalità che devono essere perseguite sono: a. Prevenzione di atti criminali b. Controllo e monitoraggio di tutta l area portuale. c. Prevenzione da furti ed accessi non autorizzati In tutti i casi di applicazione, finalità e modalità di realizzazione dei sistemi di sicurezza devono comunque essere rapportate e limitate all effettiva necessità, nel rispetto delle norme sulla privacy dettate dal garante. Per raggiungere gli obiettivi sopraccitati sarà necessario: Permettere un controllo visivo di tutta l area del porto di Saline Ioniche attraverso l installazione di Telecamere Speed Dome con elevato zoom ottico. Garantire un adeguata protezione dell attuale capitaneria di porto attraverso un sistema di Antintrusione e Telecamere ad alta risoluzione. Consentire la gestione completa di tutte le telecamere sia fisse che speed dome, attraverso una postazione video all interno della struttura della Capitaneria di porto Garantire ad una postazione remota al di fuori dell area portuale in grado di ricevere tempestivamente le segnalazioni di allarme in modo da poter visualizzare e gestire il sistema di Videosorveglianza.

3 Nel grafico qui sotto viene riportata tutta l area relativa al Porto di Saline Figura 1. Area relativa al porto di saline. L attuale struttura che ospita la capitaneria di Porto (rappresentata dalla scritta CP sulla figura 1) è una costruzione su un solo livello circondata da un area esterna delimitata da una recinzione. La struttura deve essere dotata di un sistema di antintrusione che garantisca un appropriata protezione sia in presenza di personale all interno, sia in loro assenza. A seguito della rilevazione di un evento il sistema deve reagire tempestivamente ed automaticamente con la generazione di allarmi, e la conseguente allerta dell operatore (anche remoto), in modo da poter consentire un rapido e tempestivo intervento. Il sistema di Antintrusione dovrà essere dotato di una sensoristica esterna composta da rilevatori con un raggio di 10/15 mt ciascuno, dotati di tripla tecnologia in grado di assicurare un alta immunità ai falsi allarmi e consentire una rapida ed efficace rilevazione di eventuali intrusione all interno dell area recintata (ipotetica disposizione sensori esterni vedi palline verdi figura n.2). All interno della struttura dovranno essere posizionati in ogni stanza e nelle aree comuni un sensore volumetrico a doppia tecnologia in grado di alzare il livello di protezione della struttura in assenza di personale (ipotetica disposizione sensori interni vedi palline verdi figura n.3)

4 Figura 2. Piantina capitaneria di porto Ipotesi di disposizione della sensoristica interna (pallini rossi) ed esterna (pallini verdi) La centrale d allarme, posizionata in una stanza che verrà individuata come sala controllo, dovrà segnalare eventuali intrusioni attraverso una serie di attuatori: - Sirene interne ed esterne per garantire un effetto deterrente nei confronti di eventuali intrusi - Combinatori telefonici PSTN e GSM, funzionanti in parallelo, per garantire una rapida segnalazione dell evento ad una postazione remota. Il sistema di sicurezza della Capitaneria dovrà essere completato da un sistema di n.6 Telecamere posizionate sull esterno della struttura, che consentono il monitoraggio di tutta l area recintata. Queste telecamere dovranno essere adeguatamente protette da custodie in grado di prevenire danneggiamenti da agenti atmosferici ed atti vandalici. Nel caso di segnalazione di un intrusione da parte del sistema di antintrusione il sistema di videosorveglianza consentirà, localmente e da remoto, la visualizzazione immediata di ciò che sta accadendo all esterno della capitaneria (vedi disposizione telecamere esterne figura n.3)

5 Figura n.3 Piantina capitaneria di porto. Ipotesi di distribuzione delle telecamere esterne alla struttura Anche tutta l area portuale esterna alla capitaneria dovrà essere messa sotto controllo attraverso un sistema di Telecamera speed dome con un elevato zoom ottico. Ogni Telecamera garantirà la copertura di una determinata area del porto. In condizioni di riposo la Telecamera riprenderà in maniera ciclica varie zone all interno della sua area di copertura. Al verificarsi di un evento sarà possibile attivare i comandi sulla telecamere interessata dall evento, e gestirla attraverso una postazione locale/remota, per consentire all operatore di effettuare un controllo più attento di ciò che sta accadendo. Le Telecamere speed dome verranno installate, ove possibile, utilizzando gli attuali pali della luce che verranno attivati per garantire la sufficiente illuminazione nelle ore notturne. Nelle postazioni dove ciò non sarà possibile dovranno essere realizzati gli opportuni sostegni (vedi figura n.4). Figura 4.Area relativa al porto di saline. I pallini rossi individuano i punti in cui dovranno essere posizionate le telecamere SPEED DOME.

6 2. Sistema di Antintrusione In questa sezione vengono riportate le caratteristiche minime che il sistema di allarme dovrà avere in ogni suo componente: centrale, sensoristica, attuatori etc 3.1 Centrale d allarme L utilizzo delle centrale dovrà avvenire localmente mediante tastiere LCD, chiave elettronica e/o radiocomando se predisposti nell impianto. Da remoto la centrale dovrà essere gestita attraverso combinatori telefonici GSM e PSTN funzionanti in parallelo. Il sistema dovrà inoltre essere configurabile per riportare allarmi e segnalazioni tecniche verso una centrale operativa o un centro di telemanutenzione. Attivazione dell impianto e parzializzazione: l attivazione della centrale abiliterà i rivelatori d intrusione generando un allarme qualora dovessero essere violati. Dovrà essere possibile attivare tutto l impianto o una singola area (zona perimetrale, singole stanze interne etc..). Uscite utili: in aggiunta alle normali operazioni, dovrà essere possibile eseguire attivazioni/disattivazioni di dispositivi elettrici direttamente tramite codice programmabile o funzione di attivazione di comandi dal menù utente. Ritardo di entrata/uscita: il sistema dovrà incorporare anche un sistema di entrata/uscita ritardata che permette di entrare ed uscire senza causare allarmi, avendo il tempo per inserire o disinserire l impianto. La centrale d allarme dovrà essere comandata distanza, da un numero telefonico abilitato attraverso codici sms e/o un menù vocale interattivo che guida l utente per le operazioni di: inserimento/disinserimento dell impianto; verifica stato sistema; memoria allarmi; attivazione delle uscite; programmazione numeri telefonici; 3.2 Sensoristica I sensori dovranno essere posizionati in modo da poter riconoscere condizioni anomale e informare la centrale dello stato di ogni porta, finestra, corridoio, stanza o area sotto protezione. Dovranno essere distinti due principali categorie di sensori: Sensori per esterno: portata minima 12/15 mt, alta immunità ai falsi allarmi, funzionamento in doppia tecnologia apertura d area fino ad un massimo di 90, sensibilità regolabile, custodia protettiva dagli agenti atomosferici (minimo IP54).

7 Sensori per interno: portata minima 10/12 mt, funzionamento in doppia tecnologia in modalità AND/OR/EI programmabile direttamente sul sensore, apertura regolabile fino ad un massimo di Segnalazione degli eventi La segnalazione di eventuali intrusione dovrà avvenire localmente attraverso sirene ed in remoto attraverso l invio di messaggi vocali ed sms su telefoni abilitati. Sirena esterna: posizionata sull esterno della struttura in una posizione di almeno 2,5 mt di altezza, autoalimentata, con gabbia antimanomissione, antisfondamento, antischiuma ed in grado di resistere agli agenti atmosferici. Il combinatore PSTN dovrà fornire messaggi vocali sullo stato dell impianto, permettere di trasmettere messaggi vocali di allarme a numeri telefonici di privati e, allo stesso tempo, di inserire o disinserire la centrale di allarme anche a distanza da un numero telefonico abilitato. Un'altra funzione importante dovrà essere quella della FUNZIONE DI ASCOLTO AMBIENTALE mediante la quale si potrà ascoltare per minimo 1 minuto ciò che sta avvenendo nella zona in cui si trova il combinatore. Il modulo GSM dovrà utilizzare un opportuna SIM scelta tra gli operatori presenti sul mercato in base a due caratteristiche fondamentale: - La massima potenza del segnale presente nella zona - Il minor costo per l invio degli sms Si dovrà controllare a distanza lo stato del modulo GSM (stato batteria, livello segnale e credito residuo), inviando da un qualsiasi telefono cellulare abilitato un messaggio SMS, con opportuni codici, in modo che la centrale dopo aver verificato che il numero è abilitato all interrogazione remota invierà un messaggio SMS di risposta contente almeno le seguenti informazioni: intensità del segnale della rete GSM, credito residuo, e verifica della scadenza della sim. 3.4 Cablaggio Nel sistema di antintrusione tutti i sensori e gli attuatori dovranno essere collegati via cavo (conduttore a 6 coppie 2x0,70 + 4x0,22) alla centrale. Eventuali tagli, manomissioni del cavo e/o dei sensori e attuatori dovranno essere immediatamente segnalati dalla centrale come un tentativo di antintrusione ed inviare immediatamente l allarme al personale preposto. 3.5 Certificazioni La centrale dall allarme deve essere conforme alle seguenti direttive dell Unione Europea: - R&TTE 1999/5/CE - 89/336/CEE - 73/23/CEE - CEI 79-2

8 Al fine di soddisfare i requisiti essenziali della direttiva 99/55/CE il dispositivo dovrà inoltre essere fabbricato nel rispetto delle seguenti normative: - GSM (Spettro radio): EN EMC (Compatibilità elettromagnetica): EN e EN SAFETY (Sicurezza Elettrica information technology): EN visualizzazione ciclica su monitor esterno. Esportazione file immagini: per singoli JPG (funzione snapshot), in AVI/MPEG4. Capacità di riconoscere automaticamente il numero di targa delle auto che passano nel campo visivo delle telecamere. 4.2 Archiviazione delle immagini L archiviazione delle immagini deve essere di tipo digitale con possibilità di scelta di diversi dispositivi di memorizzazione: Hard disk interno al sistema di registrazione digitale Supporti magneto-ottici, riscrivibili e non (CD e DVD aderenti a vari standard) Supporti usb (penne, hard disk esterni ) L archiviazione in formato digitale richiede la compressione del flusso di dati, in modo da aumentare l efficienza in fase di trasmissione e memorizzazione dei dati. Altri parametri da tenere in considerazione nella memorizzazione sono: registrazione 24h su 24h; programmazione per fasce orarie; registrazione per attivazione del rilevamento di movimento su ogni telecamera (motion detect) con livelli di sensibilità regolabili dall utente. registrazione continua e su motion detect contemporanea; registrazione con tour dei preset (servizio ronda) su telecamere speed dome IP; variazione della velocità di registrazione su attivazione motion detect; ricerche immagini per data o per evento (tipologia di allarme) salvataggio immagini in varie risoluzioni: 320x240, 640x480, 758x562, 1280x960, ecc; velocità di registrazione 150fps (320X240); velocità di riproduzione 1,4,8 volte. 4.3 Caratteristiche tecniche minime delle Telecamere La scelta delle telecamere deve essere fatta per garantire un elevata qualità delle immagine video visualizzabile sia localmente che da remoto. Per quanto riguarda le 6 telecamere da installare sulla struttura dell'edificio della Capitaneria di Porto a controllo dell'area recintata dotranno essere già in custodia a tenuta stagna con IR integrati a risoluzione di 1 megapixel. Il collegamento dovrà essere POE (ovvero Power Over Ethernet, alimentabili tramite la rete LAN). Questa caratteristica POE faciliterà molto il lavoro dell'installatore

9 che potrà tirare un unico cavo (minimo categoria 5) per fare contemporaneamente la trasmissione delle immagini e portare l'alimentazione alle 6 telecamere. Questi cavi dalle telecamere dovranno essere collegati ad uno switch POE (apparecchiatura in grado di dare alimentazione alle telecamere). La lunghezza del cavo categoria 5 tra telecamera e switch deve essere al massimo di 100 metri. Per quanto riguarda le telecamere speed-dome installate in vari punti del porto dovranno essere dotate di custodia e collare da palo, avere uno zoom ottico di 35x, Day&Night con illuminazione 0,008 in bianco e nero, brandeggio di 360 gradi e risoluzione 704x576 pixel. Insieme alle telecamera speed-dome dovrà essere possibile utilizzare un joystick (da collegare al PC tramite USB) per facilitare spostamenti e zoom dell'operatore. Le caratteristiche tecniche minime che le telecamere devono avere sono: Telecamere Fisse: autoiris elettronico, ottica compresa. Obiettivo Day 43mm e obiettivo Night 43mm. Risoluzione: 3 Megapixel in modalità Day, 2048x1536, 1 Megapixel in modalità Night, 1280x960, CMOS (IRsensitive). Sensibilità colori: 1 lux / 0,05 lux, sensibilità B/W: 0,1 lux/ 0,005 lux. Telecamere speed dome: Sensore CCD 1/4" Sony ExView Had Progressive Scan. Brandeggio 360 orizzontale, 180 verticale, zoom motorizzato ottico 35x, zoom digitale 12x, 100 punti di preset. Risoluzione max. 704x576. Illuminazione da 0,5 Lux colori, 0,008 in b/n. Custodia per esterno con cupola trasparente per telecamere Speed Dome, grado di protezione IP66 completa di sbrinatore/riscaldatore, tettuccio parasole e staffa. 4.5 Modalità di gestione e connessione remota al sistema di Videosorveglianza Il sistema di videosorveglianza basato su molteplici telecamere deve essere gestito da un centro di controllo locale e/o remotizzato. Le tecnologie di comunicazione devono essere digitali e devono includere la possibilità di gestione avanzata dei flussi video, provenienti dalle telecamere. In questo ambito, è necessario ricordare che la trasmissione video richiede un elevata banda trasmissiva, che chiaramente richiederà un corretto dimensionamento delle reti di comunicazione, ovvero scelta del tipo di dispositivi da usare e individuazione del loro numero e distribuzione sul territorio. Nel progetto dovrà essere garantito la possibilità di gestire il sistema di videosorveglianza attraverso due modalità di comunicazioni distinte: - Un principale che utilizza la linea ADSL attualmente presente - Una di backup che, in mancanza della linea ADSL, utilizzi una linea GSM/UMTS In ambito locale il sistema oltre ad avere una postazione autonoma dovrà collegarsi alla rete dati presente all interno della Capitaneria di porto. Al sistema potranno accedere, sia da locale che da remoto solo utenti autorizzati ed a cui devono essere rilasciati dei codici di accesso (username e password). Deve essere inoltre garantita la sicurezza delle immagini che transitano su Internet attraverso sistemi di Crittografia e Cifratura delle immagini. 4.6 Cablaggio del sistema di Videosorveglianza

10 Nel sistema di Videosoroveglianza grande importanza riveste il tipo di cavo che deve essere utilizzato per il collegamento fra le telecamere e la centrale di controllo. Infatti la qualità delle immagini è direttamente proporzionale alla qualità e lunghezza del cavo utilizzato. Quanto più lungo sarà la distanza tra telecamere e sistema di registrazione, tanto maggiore sarà la possibilità che la qualità di immagine ne risenta. La scelta del mezzo trasmissivo deve quindi essere fatta seguendo alcuni parametri fondamentali: Tipologia di Telecamera scelta (digitale over IP) Distanza tra telecamera e sistema di registrazione Possibilità di interferenze elettromagnetiche che potrebbero sporcare il segnale video diminuendo la sua qualità Disponibilità di tubazioni dedicate per il passaggio dei cavi. Per il collegamento e la trasmissione delle immagini delle telecamere con il sistema di registrazione della Capitaneria di Porto ci sono 2 possibilità: - cablaggio in fibra dell'area (per riuscire ad arrivare fino al punto della telecamera più distante, circa 800 metri); - collegamenti wireless. Questo dovrà essere realizzato attraverso 7 ponti radio 5 collegati alle 5 telecamere speed-dome e i restanti 2 in prossimità dell'edificio della Capitaneria di Porto, uno punterà verso le 2 telecamere di nord/ovest mentre l'altro raccoglierà il flusso immagini delle 3 telecamere di sud/est (vedi figura 4). 4.7 Illuminazione Le telecamere dovranno possedere caratteristiche che le rendono capaci di garantire un ottima visione in condizioni di scarsa illuminazione. Tuttavia è fondamentale per garantire un efficace ed efficiente funzionamento del sistema garantire la sufficiente illuminazione a tutte le telecamere del sistema soprattutto nelle ore notturne attraverso un illuminazione artificiale. Nell area portuale sono presenti pali di illuminazione che sarà necessario attivare per garantire una buona soluzione al problema. 4.8 Certificazione dei prodotti Tutti prodotti devono soddisfare i requisiti essenziali previsti dalle Direttive: 89/336 CEE del 3 maggio 1989 con successive modificazioni (Direttiva 92/31/CEE del 28 aprile 1992 e Direttiva 93/68/CEE del 22 luglio 1993); 73/23/CEE del 19 giugno 1973 con successive modificazioni (Direttiva 93/68/CEE del 22 luglio 1993) e sono conformi alle seguenti Norme Armonizzate: CEI EN Apparecchi per la tecnologia dell informazione. Caratteristiche di radio disturbo. Limiti e metodi di misura CEI EN Compatibilità elettromagnetica (EMC). Parte 3: Limiti. Sezione 2: Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso 16

11 A per fase) CEI EN Compatibilità elettromagnetica (EMC). Parte 3: Limiti. Sezione 3: Limitazioni delle fluttuazioni di tensione e del flicker in sistemi di alimentazione in bassa tensione per apparecchiature con corrente nominale 16 CEI EN Apparecchiature per la tecnologia dell informazione. Caratteristiche di immunità. Limiti e metodi di misura CEI EN Apparecchiature per la tecnologia dell informazione comprese le apparecchiature elettriche per ufficio. 3. Sala di Controllo La sala di controllo è il punto di controllo e gestione dei sistemi di sicurezza (antintrusione e videosorveglianza), raccolta dei dati ed elaborazione. I componenti fondamentali della sala dovranno essere: La Centrale antintrusione dotata di combinatori GSM e PSTN e collegata alla linea telefonica Sistema di registrazione e visualizzazione delle immagini Rete LAN: Apparati (switch etc..) per consentire tramite le postazioni PC della rete la connessione al sistema di Videosorveglianza. Router/Modem: per consentire l accesso al sistema di videosorveglianza da postazioni remote tramite la linea ADSL Firewall di rete per la protezione delle immagini trasmesse su Internet UPS (gruppi di continuità): opportunamente dimensionati ed in grado di proteggere da sbalzi di tensione e di fornire, a tutti i sistemi di sicurezza (telecamere comprese), un tempo minimo di sopravvivenza di 1h in caso di mancanza di energia elettrica Monitor LCD minimo 21, collegato direttamente al sistema di registrazione per la visualizzazione delle immagini provenienti da tutte le telecamere Postazioni client: stazioni operatore, dotata di PC con applicativi operatore, 4. Manutenzione del sistema La manutenzione degli apparati e del sistema nel suo complesso è un aspetto rilevante per garantire il corretto funzionamento e prevenire eventuali guasti. Le principali attività di manutenzione periodica da prevedere per il sistema di videosorveglianza sono:

12 Smontaggio e ri-montaggio di tutte le telecamere interne ed esterne, pulizia degli obiettivi e dei vetri di protezione. Controllo dell efficienza del circuito elettronico anti-appannamento. Messa a punto dei parametri di focale, sensibilità e automatismi. Verifica dei livelli dei valori come da parametri dichiarati dalla casa costruttrice. Verifica e controllo dei parametri e dei livelli dei valori dei monitor come da specifiche della casa costruttrice. Controllo e verifica della periferica di trasmissione delle immagini, della presenza e dell'efficienza del vettore di comunicazione. 5. Privacy Pur nel rispetto delle esigenze di progettazione volte a realizzare un sistema completo,efficiente ed efficace per gli scopi proposti, è necessario garantire il rispetto delle norme legali e dei requisiti dettati del garante per i sistemi di videosorveglianza. In particolare il sistema dovrà rispettare le seguenti norme minime: Principio di liceità (finalità) Trattamento dei dati Notifica al garante Avvisi/segnaletica Divieto di controllo a distanza dei lavoratori Principi di pertinenza e non eccedenza Periodo di conservazione delle immagini Designazione responsabili Divieto uso improprio e comunicazione a terzi dei dati Limitazioni per impianti di rilevazione traffico

13 6. Analisi dei costi Nella tabella qui sotto viene riportata una stima di massima dei costi per l installazione completa dei sistemi di Videosorveglianza ed Antintrusione descritti in questo progetto. VOCE VIDEOSORVEGLIANZA composto da: Sistema di registrazione Telecamere esterne fisse varifocali e custodia protettiva Speed Dome esterne Sistema per il collegamento delle telecamere al sistema tramite Ponte Radio Gruppo di continuità per il sistema e tutte le telecamere Materiale vario (cavi, connettori etc..) ANTINTRUSIONE composto da: Centrale antintrusione (interfacce, inseritori, chiavi, combinatori, sirene) Sensoristica (interna e perimetrale) Gruppo di continuità Materiale vario (cavi, connettori etc..) TOTALE FORNITURA MERCE COSTI (IVA esclusa) , , ,00 SERVIZI Progettazione, direzione lavori, configurazione e collaudo di tutti i sistemi. Configurazione delle postazioni locali e 2.400,00 remote, formazione del personale* Realizzazione Cablaggio ed installazione parti attive ** 9.000,00 Manutenzione per tre anni (eventualmente rinnovabile) 2.000,00 TOTALE SERVIZI ,00 TOTALE (MERCE + SERVIZI) ,00 Note: Il Totale relativo alla Fornitura della merce è stato effettuato considerando il massimo livello di qualità di tutti i sistemi (registratore, telecamere etc) e considerando un collegamento tra telecamere e sistema di registrazione, realizzato attraverso un ponte radio. Questa soluzione presenta dei costi più elevati rispetto ad un collegamento in fibra ottica che è da preferire, qualora fosse possibile effettuarlo, sia per il minor costo e sia perché garantisce una maggiore affidabilità rispetto al ponte radio. Il calcolo dei servizi è stato fatto con una certa approssimazione non potendo conteggiare in questo momento un numero esatto di giornate uomo. * Sono state ipotizzate minimo 8 giornate uomo (4 giorni lavorativi per due persone) con un costo di 300,00 per giornata uomo. ** Sono state ipotizzate minimo 45 giornate uomo (15 giorni lavorativi per tre persone ) con un costo di 200,00 per giornata uomo. Tutti i costi sono IVA esclusa.

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