T E C N I C I C E N T R A L I

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1 COORDINAMENTO DEGLI ORGANI T E C N I C I C E N T R A L I " H O P E R C O R S O Q U E S T O L U N G O C A M M I N O... S F O R Z A N D O M I D I NON ESI TARE E H O F ATTO A L C U N I PA S S I FA L S I L U N G O LA V I A. M A H O S C O P E R T O C H E D O P O A V E R S C A L A T O U N A MON TAGNA CE NE SONO S E M P R E ALTRE DA SALIRE. ADESSO MI SONO FERM ATO U N I S T A N T E P E R R I P O S A R E, P E R V O L G E R E L O S G U A R D O A L L O S P L E N D I D O P A N O R A M A C H E M I CIRCONDA, PER GUARDARE LA STRADA C H E H O P E R C O R S O. M A P O S S O RIPOSARE SOLO QUALCHE ATTIMO...: IL MIO LUNGO CAMMINO NON E' ANCORA A L L A F I N E. " ( N E L S O N M A N D E L A )

2 COORDINAMENTO DEGLI ORGANI T E C N I C I C E N T R A L I COORDINAMENTO EDITORIALE: - Maurizio Dalla Libera RILETTURA E OMOGENEIZZAZIONE TESTI: - Giovanni Di Vecchia COORDINAMENTO AUTORI E REVISIONE STAMPE: - Lorenzo Maritan PROMOTORI E CUR ATORI: ALPINISMO GIOVANILE (WA LTER BRAMBILLA) ESCURSIONISMO (CARLO DIODATI) MEDICA (ADRIANO RINALDI ) PUBBLICAZIONI (GIOVANNI DI VECCHIA) SCIENTIFICO (M ATTIA SELLA) SCUOLA DI ALPINISMO SCI ALPINISMO E A R R A M P I C ATA L I B E R A ( M A U R I Z I O DALLA L I B E R A ) S E RV I Z I O VA L A N G H E ( A L E S S A N D R O S T E R P I N I ) SPELEO (ROSI MERISIO) T U T E L A A M B I E N T E MON TANO ( M I R A N D A B A C C H I A N I )

3 OBIETTIVI (dalla Presentazione del Presidente Generale) Divulgare culturale statutarie la conoscenza della montagna secondo il messaggio del CAI, basato sui valori fondanti espressi nelle carte e maturati in 150 anni di esperienza nel territorio. Dare un' informazione che, senza voler essere esaustiva delle singole materie, dia un quadro sufficientemente ampio e significativo della complessa realtà della montagna sia come entità naturale, sia in relazione alle interazioni con essa dell uomo, nel passato, nel presente e nel futuro, secondo i concetti della storia, dei comportamenti umani, della necessità della tutela dell ambiente. Fornire una guida alla conoscenza della montagna per viverla in m o d o r i s p e t t o s o q u i ndi s o s t e n i bile, e c o n s a p e v o l e q u i n d i responsabile, sia nei confronti della propria sicurezza che di quella della conservazione dell ambiente.

4 LA BASE CULTURALE e SCIENTIFICA COMUNE (Marizio Dalla Libera) Il manuale sviluppa una serie di argomenti che si possono suddividere in quattro diverse tipologie: temi di indirizzo etico, argomenti di carattere c u l tura l e, m a t e r i e d i n a t u r a s c i e n tifica e a s p e t t i l e g a t i a l la organizzazione e condotta di una escursione. Promotori e curatori sono tutti gli Organi Tecnici Centrali del Club Alpino Italiano i quali, grazie ad un rinnovato clima di dialogo e cooperazione, hanno sviluppato le materie di loro specifica competenza. Alcuni Consiglieri Centrali hanno curato i capitoli che riguardano le caratteristiche e gli orientamenti etici del Club Alpino Italiano. Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha visionato il capitolo sulla richiesta di soccorso organizzato inserendovi una nuova sezione dedicata ad un innovativo sistema di ricerca dei dispersi basato sulla tecnologia GPS. Sono presenti inoltre importanti collaborazioni da parte dell AINEVA e del Centro Valanghe di Arabba nei capitoli dedicati ai pericoli della montagna connessi al tempo e alle tematiche della neve e delle valanghe.

5 CONTENUTI (Marizio Dalla Libera) Il manuale, redatto con linguaggio divulgativo e con un approccio sintetico vari temi, si rivolge sia ai nostri soci sia ad un pubblico più vasto. ai E' particolarmente adatto sia ai formatori che agli allievi delle scuole perché riesce a raccogliere in un unico testo gli argomenti sui quali essi possono iniziare la loro preparazione. I singoli capitoli, trattati in forma riassuntiva, indirizzano il lettore che volesse un maggior approfondimento, a testi specialistici già presenti nella collana dei manuali CAI. Conoscere la montagna, rispettare l ambiente e mirare ad un impatto sostenibile, prendere consapevolezza della storia del Sodalizio e dei valori che sostiene, adottare comportamenti adeguati per organizzare una escursione e condurre un gruppo sono alcuni degli importanti temi trattati. Si tratta di un impegno culturale importante che ha visto la collaborazione convinta di tutti coloro che nel Club Alpino Italiano si dedicano con passione, entusiasmo e spirito di puro volontariato alla formazione e che hanno a cuore la diffusione, tra i soci e nella più ampia collettività, delle conoscenze, esperienze e gli imprescindibili valori propri del Sodalizio. Nell anno in cui si festeggiano i 150 anni del CAI, quest opera collegiale rappresenta un contributo concreto di idee e di stimoli per vivere con consapevolezza la montagna.

6 COME SI SVILUPPA IL MANUALE 1. Origine, principi ispiratori, identità e struttura del CAI (L. Frezzini, L. Maritan, M. Vaccarella, P. Valoti) 2. Il Bidecalogo 3. Montagna e responsabilità (V. Torti) 4. Etnografia e insediamenti umani (A. Salsa) 5. Cenni di storia dell'alpinismo (G. Fossati)

7 COME SI SVILUPPA IL MANUALE 6. Storia dell'esplorazione con gli sci (P. Piumatti) 7. Elementi di cartografia e orientamento (G. Perelli Ercolini) 8. Elementi di meteorologia (R. Pelosini e L. Renier) 9. Elementi di geologia (M. Sella) 10. Elementi di geomorfologia, glaciologia e carsismo (P. Tognini e M. Sella)

8 " M O N TAGNA D A V I V E R E MONTAGNA D A C O N O S C E R E " PER FREQUEN TARLA CON RISPETTO E CONSAPEVOLEZZA COME SI SVILUPPA IL MANUALE 11. La Speleologia (A. Assereto e R. Merisio) 12. Nozioni di geografia fisica (M. Dalla Libera, L. Frezzini, M. Sella) 13. Aspetti naturalistici degli ambienti montani (R. Valenti) 14. Etica ed Ecologia (G. Maresi, R.Valenti, R.Merisio) 15. Conoscenza del territorio e cambiamenti climatici (G. Maresi e M. Sella)

9 COME SI SVILUPPA IL MANUALE 16. La tutela dell'ambiente montano (G. Maresi) 17. Cultura dell'escursionismo (G. Oliveti, P. Zambon, D. Marcandalli, 18. Cultura dell'alpinismo (M. Dalla Libera e L. Frezzini) 19. Il giovane con noi (W. Brambilla e M. Girotti) 20. Libera frequentazione della montagna (M. Dalla Libera) M. Lavezzo)

10 " M O N TAGNA D A V I V E R E MONTAGNA D A C O N O S C E R E " PER FREQUEN TARLA CON RISPETTO E CONSAPEVOLEZZA COME SI SVILUPPA IL MANUALE 21. Principi di alimentazione (D. Benedini e M. Riosa) 22. Preparazione fisica (G. S. Roi) in montagna 23. Pericoli in montagna (S. Micheletti, G. Marigo, R. Pelosini e M. Dalla Libera) 24. Manto nevoso, pericolo valanghe e autosoccorso (A. Cagnati, A. Calderoli, M. Dalla Libera, S. Sterpini, R. Zasso, P. Zambon)

11 COME SI SVILUPPA IL MANUALE 25. Sentieristica (T. Deflorian e P. Zambon) 26. Pianificazione dell'escursione e conduzione del gruppo Zambon) (W. Brambilla, M. Dalla Libera, P. Lombardo, GL. Sironi e P. 27. Primo soccorso (A. Rinaldi e A. Calderoli) 28. La richiesta di soccorso organizzato (A. Calderoli, M. Barbiero, L. Giacomoni, F. Dovetti) GeoResQ: A. Molinu

12 PROSSIME AZIONI - inviarelettera (già in bozza) agli OTTO, alle Scuole, ai GR ed alle sezioni con invito a: A) adottare il manuale come testo di riferimento per la formazione di base; B) Impegnarsi per la massima diffusione del manuale in tutto il corpo sociale; - invito agli autori a predisporre lezioni tipo con file Power Point sugli argomenti trattati ad uso delle scuole.

13 "MON TAGNA DA VIVERE MONTAGNA DA CONOSCERE" PER FREQUEN TARLA CON RISPETTO E CONSAPEVOLEZZ A Milano, 11 Dicembre 2013 Sede Centrale, via Petrella Conferenza stampa di presentazione

14 "MON TAGNA DA VIVERE MONTAGNA DA CONOSCERE" PER FREQUEN TARLA CON RISPETTO E CONSAPEVOLEZZA Milano, 11 Dicembre 2013 Sede Centrale, via Petrella Conferenza stampa di presentazione

15 "MON TAGNA DA VIVERE MONTAGNA DA CONOSCERE" PER FREQUEN TARLA CON RISPETTO E CONSAPEVOLEZZA Milano, 11 Dicembre 2013 Sede Centrale, via Petrella Conferenza stampa di presentazione

16 "MON TAGNA DA VIVERE MONTAGNA DA CONOSCERE" PER FREQUEN TARLA CON RISPETTO E CONSAPEVOLEZZA NE HANNO PARLATO ANCHE: Corriere della Sera, pagine della Lombardia

17 Doveroso un esplicito ringraziamento ai Presidenti uscenti degli OTC: Miranda Bacchiani - Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano; Walter Brambilla - Commissione centrale Alpinismo giovanile; Maurizio Dalla Libera - Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo Sci alpinismo e Arrampicata libera; Giovanni Di Vecchia - Commissione Centrale Pubblicazioni; Carlo Diodati - Commissione Centrale Escursionismo; Rosi Merisio - Commissione Centrale Speleologia; Adriano Rinaldi - Commissione Centrale Medica; Mattia Sella - Comitato Scientifico Centrale; Alessandro Sterpini - Servizio Valanghe Italiano; che sono stati di esempio per aver costruito insieme, nel 150 CAI "la montagna unisce" un solido ancoraggio per il dialogo, la formazione e la trasversalità tra giovani, donne e uomini degli OTC, veri Ambasciatori del cambiamento e della comune identità per il CAI di domani.