DPR 177/11. Come garantire la sicurezza utilizzando il "Permesso di Lavoro in Ambiente Confinato".
|
|
- Aniella Pagano
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro S.P.I.S.A.L. DPR 177/11 Come garantire la sicurezza utilizzando il "Permesso di Lavoro in Ambiente Confinato". Con il termine ambiente confinato si intende un luogo/ambiente circoscritto, totalmente o parzialmente chiuso, che non è stato progettato e costruito per essere occupato da persone, né destinato normalmente ad esserlo, ma che all occasione può essere impegnato per l esecuzione di interventi lavorativi quali l'ispezione, la manutenzione o la riparazione, la pulizia, l installazione di dispositivi tecnologici. In genere si tratta di ambienti che presentano un rapporto fra volume e dimensioni dell apertura tale per cui gli scambi naturali dell atmosfera all interno con l aria esterna risultano particolarmente ridotti. L'implementazione di una procedura di sicurezza basata sull'impiego del Permesso di Lavoro in ambiente confinato può essere una misura decisiva per garantire una corretta gestione dei rischi di questa lavorazione. Tuttavia potrà garantire la sicurezza dei Lavoratori solamente se la procedura di emissione del Permesso di Lavoro è ricavata da un'analisi e valutazione approfondita dei rischi con conseguente individuazione e registrazione delle Misure di Prevenzione. E' compito del DdL curare in prima persona (compito non delegabile!!) l'esecuzione e la registrazione della Valutazione e Gestione del Rischio. S.P.I.S.A.L.: Direttore: dott. Adolfo Fiorio Via Kennedy, Arzignano Telefono: Fax PEC: spisal@cert.ulss5.it orario apertura al pubblico: da lunedì a venerdì dalle 9.00 alle C.F.e P.I Adolfo Fiorio2012
2 Questa valutazione dovrà essere predisposta per ogni singolo ambiente confinato dell'azienda dove devono entrare, anche saltuariamente, dei Lavoratori Dipendenti o Ditte Appaltatrici. Per supportare i DdL in questa Valutazione del Rischio abbiamo prodotte delle Indicazioni Operative che, insieme a molti altri documenti sul medesimo argomento, sono reperibili all'indirizzo web: Particolarmente utili per la messa a regime dell'uso del Permesso di Lavoro in Ambienti Confinati ci sembrano le Linee guida sui Permessi di lavoro pubblicate nel 2002 da Federchimica. Descrive in dettaglio il percorso da seguire per implementare un efficace sistema di Permessi di Lavoro. Tuttavia il documento di Federchimica contiene in allegato A un esempio di Modulo che non consente di registrare le fasi principali del processo pur dettagliatamente descritte nelle Linee Guida e riassunte negli allegati successivi da B a E dello stesso documento! Per questo motivo riteniamo utile aggiungere alcuni suggerimenti su come dovrebbe essere strutturato il Modulo di Permesso di lavoro. Ovviamente queste note per essere interpretate efficacemente devono essere precedute da un'attenta lettura delle Linee Guida della Federchimica. Il Permesso di Lavoro dovrebbe consentire di registrare la sequenza del processo nelle sue fasi distinte: l'affidamento del lavoro, la sua esecuzione e la restituzione all'operatività normale dell'ambiente confinato. Deve inoltre permettere di registrare chi e come ha eseguito e controllato la corretta esecuzione delle misure di Prevenzione così come previste (prescritte!) dal DdL nel DVR. In particolare i riferimenti alle indicazioni Operative di Sicurezza che il DdL ha deciso di applicare per l'accesso in quello specifico Ambiente Confinato completi delle modalità per trasferimento delle Responsabilità Operative secondo la Procedura di Sicurezza. Adolfo Fiorio
3 Considerato quanto prescrive l'articolo 3 del DPR 177/11, anche nel caso di affidamento dell'intervento a Ditte Appaltatrici si ritiene che sia necessario procedere secondo queste indicazioni e che quindi sia utilizzabile lo stesso modulo di Permesso di Lavoro. Infatti l'obbligo per il DdL Committente di comunicare i rischi e le procedure di sicurezza dello specifico ambiente confinato in cui si richiede all'appaltatore di intervenire, comporta evidentemente che sia lo stesso DdL Committente a valutare il rischio e a decidere le misure di Prevenzione che si dovranno mettere in atto e che saranno poi registrate nella Procedura di cui al comma 3 del DPR 177/11. La Ditta Appaltatrice dovrà quindi attenersi alle modalità descritte in questa Procedura, inoltre sarà compito del DdL, tramite il Rappresentante previsto dal comma 2 dell'art 3, vigilare che tutto si svolga come prescritto dalla Procedura. La prima parte del Permesso di lavoro deve consentire di registrare le decisioni del DdL circa le modalità operative da utilizzare per l'esecuzione dell'intervento nell'ambiente confinato specifico come individuato nell' Elenco generale degli Ambienti Confinati. A partire dalle operazioni preliminari e preparatorie per finire con l'indicazione delle caratteristiche che dovranno avere i luoghi per essere restituiti al responsabile dell'uso normale. (vedi Appendice B: Pianificazione dei Lavori. Linee Guida Federchimica) Questa Prima Parte del Permesso sarà compilata dal DdL che potrà anche limitarsi a sottoscrivere: a) i riferimenti alla Procedura di Sicurezza come definita nel DVR per la gestione dei rischi rilevati per lo specifico ambiente e per la specifica operazione da eseguire. b) il giorno e l'ora prevista per l'intervento. c) le generalità del Responsabile Operativo dell'intervento. Nel caso di Ditta Appaltatrice, questo responsabile Operativo è anche il Rappresentante del DdL previsto dal comma 2 dell'art 3 DPR 177/11. E' forse superfluo ricordare ancora che in questa prima parte del Permesso di lavoro saranno indicate la/e Sezione/i specifica/he del Documento di valutazione dei rischi (art 17 e art 28 TU 81/08 e DPR 177/11) che contengono i Adolfo Fiorio
4 dettagli della procedura di sicurezza complete di DPI; Idoneità sanitaria, Addestramento, Gestione delle emergenza, ecc. Saranno indicati in dettaglio le caratteristiche di tutti i materiali, gli strumenti, gli attrezzi che saranno utilizzati. Le procedure di isolamento idraulico ed elettrico (Lock out - Tag-out), le analisi preliminari dell'atmosfera e i relativi strumenti.. Il DdL trasferirà formalmente le sue decisioni consegnando il Permesso di Lavoro Prima Parte al Responsabile Operativo che firmerà per ricevuta. Il DdL conserverà 1 copia.. La Seconda Parte del Permesso di Lavoro comprenderà una Check List predisposta sulla base della Procedura redatta dal DdL che dovrà essere "spuntata" dal Responsabile Operativo incaricato dal DdL dell'esecuzione di quanto il DdL ha deciso nella Prima Parte. Dovrà essere concepita in modo da registrare anche l'avvenuta esecuzione di quanto contenuto nelle Appendici C e D delle Linee Guida Federchimica:Esecuzione dei lavori e Responsabilità di chi emette il Permesso di lavoro). In particolare il Responsabile Operativo dovrà: a- individuare, e registrarne i nomi sul Permesso di Lavoro, i lavoratori che intende utilizzare per l'intervento scegliendoli nell'elenco degli Idonei Autorizzati per interventi in Ambienti confinati (Idoneità sanitaria e Addestramento). Nel caso di Lavoratori di ditta Appaltatrice riceverà dal DdL di questa Ditta l'elenco scritto di questi nomi insieme alla certificazione delle idoneità sanitarie e alla certificazione del completamento del ciclo di formazione e addestramento. b- verificare lo stato dei luoghi in cui è previsto intervenire e predisporre tutto quanto definito. Sarà il Responsabile Operativo a compilare la Check list relativa a questa fase. c- curare l'esecuzione delle fasi preparatorie: risultati delle analisi dell'atmosfera, predisposizione attrezzature per emergenza, DPI, ecc. Adolfo Fiorio
5 d - la sottoscriverà e la farà sottoscrivere al lavoratore incaricato dell'accesso, 1 che ne conserverà una copia su di se. e- sorvegliare che tutto sia eseguito secondo la procedura prevista. La Terza Parte del Permesso di Lavoro sarà sottoscritta dal Responsabile Operativo per certificare l'avvenuta conclusione dell'intervento che ha richiesto l'accesso e che i Luoghi restituiti al Responsabile della loro gestione si trovano in condizioni idonee per il loro utilizzo. Arzignano agosto I Lavoratori devono essere addestrati a negare l intervento all operativo se non hanno ricevuto copia del Permesso di Lavoro e controllato che tutto è OK e che è stato registrato nel Permesso di lavoro che conserveranno su di sé. (vedi addestramento) Adolfo Fiorio
Ambienti sospetti di inquinamento o confinati D.P.R. n.177 del 14 settembre 2011 (G.U. 08/11/11). Dlegvo 81/08 art.li 66 e 121. Allegato IV, punto 3.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro S.P.I.S.A.L. Ambienti sospetti di inquinamento o confinati D.P.R. n.177 del 14 settembre 2011 (G.U. 08/11/11). Dlegvo
DettagliQuali sono i compiti che il DdL. nella sua Azienda?
Quali sono i compiti che il DdL deve eseguire direttamente per assicurare il raggiungimento degli obiettivi dell organizzazione della prevenzione nella sua Azienda? 1 a - definire gli obiettivi: Far conoscere
DettagliFASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i.
FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. 17 Aprile 2013 28 Maggio 2012 Dott. Ing. Silvio Spadi FASCICOLO DELL OPERA Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obbiettivo prevedere,
DettagliData: Prot.: Ogg: Gestione rischio ambienti confinati DPR 177/11. Dlegvo 81/08art.li 66 e 121 Allegato IV, punto 3.
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro S.P.I.S.A.L. Egr. DdL Ditta Data: Prot.: Ogg: Gestione rischio ambienti confinati DPR 177/11. Dlegvo 81/08art.li 66
DettagliPROCEDURA PER L APPLICAZIONE. DELL ART. 26 DEL D. Lgs. 81/08 e s.m.i.
U.O.C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE RESPONSABILE: ING. ALESSANDRO SELBMANN Tel. 0746/279748 FAX 0746/279774 PROCEDURA PER L APPLICAZIONE DELL ART. 26 DEL D. Lgs. 81/08 e s.m.i. 1 PROCEDURA PER LA
DettagliIl Fascicolo Tecnico dell Opera
Il Fascicolo Tecnico dell Opera Art. 91 del D. Lgs. 81-2008 Obblighi del coordinatore per la progettazione 1. Durante la progettazione dell opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle
DettagliConvegno: Requisiti di sicurezza per l inserimento al lavoro D. LGS. 81/08
Convegno: Sportello ausili per l integrazione lavorativa risultati e prospettive Requisiti di sicurezza per l inserimento al lavoro A cura di: Marco Bassi Crescenzo Tiso ASL della Provincia di Varese Dipartimento
DettagliIL DIRIGENTE E IL PREPOSTO RUOLI CHIAVE DEL SISTEMA DI PREVENZIONE
LE AREE DI VALUTAZIONE informazioni generali incarichi dirigenti e preposti organigramma della sicurezza la formazione il dvr (documento valutazione rischi) e relative misure segnalazioni del preposto
DettagliPrincipali riferimenti normativi relativi alla pianificazione di sicurezza e salute abrogati dal D.Lgs.n.81/2008 smi
Principali riferimenti normativi relativi alla pianificazione di sicurezza e salute abrogati dal D.Lgs.n.81/2008 smi 1 D.P.R. 7.01.1956 N. 164 Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle
DettagliINDAGINE INFORTUNIO SIGNIFICATIVO. Alcune regole generali per indagare gli incidenti
Alcune regole generali per indagare gli incidenti E indispensabile che tutti gli interessati ed in particolare chi e incaricato di condurre le indagini e di formulare le relative conclusioni siano convinti
DettagliALLEGATO 14. A. Allegato D.U.V.R.I.
Pag. 1 di 9 RACCOLTA E GESTIONE DEI RIFIUTI E SERVIZI DI IGIENE URBANA CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO Maggio 2009 ALLEGATO 14. A. Allegato D.U.V.R.I. 1 Pag. 2 di 9 APPALTATORE SUBAPPALTATORE (CROCETTARE
Dettagliefpe SCUOLA EDILE di reggio emilia
aggiornamenti al ruolo SICUREZZA IN CANTIERE: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA E CORRETTIVO D:LGS 106/2009 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO E FASCICOLO DELL OPERA: LEGGIBILITA E CONTESTUALIZZAZIONE tema
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 ESTRAZIONE GAS, PETROLIO, CARBONE, MINERALI E LAVORAZIONE PIETRE Processo Estrazione di gas e petrolio
DettagliModello per la redazione del PIMUS
Modello per la redazione del PIMUS (con utilizzo linea vita FOL) Committente: dato ricavabile dal PSC o dal cartello di cantiere. Impresa appaltatrice: dato ricavabile dal PSC o dal cartello di cantiere
DettagliCOMUNE DI VILLORBA SCUOLA PRIMARIA G. PASCOLI SAN SISTO DI VILLORBA LAVORI DI ADEGUAMENTO SISMICO E SOSTITUZIONE CALDAIA FASCICOLO TECNICO
prot. DC500-15-0092 COMUNE DI VILLORBA SCUOLA PRIMARIA G. PASCOLI SAN SISTO DI VILLORBA LAVORI DI ADEGUAMENTO SISMICO E SOSTITUZIONE CALDAIA Il committente Il Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione
DettagliSICUREZZA NEI CANTIERI EDILI SI DEVE E SI PUÒ!
SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI SI DEVE E SI PUÒ! Strumenti operativi per la prevenzione e la protezione dai rischi Reggio Emilia 10.10.2007 Gli adempimenti documentali per la corretta gestione degli appalti
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI)
DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) ai sensi dell art. 26 del D.Lgs. 9 aprile 2008 n 81 e s.m.i. Datore di lavoro committente Responsabile Area Fruizione Gianbeppe COLOMBANO
DettagliAmbienti Confinati. Lavori in ambienti Sospetti di Inquinamento o Confinati
Ambienti Confinati Lavori in ambienti Sospetti di Inquinamento o Confinati Normativa di riferimento: DLGS 81 / 2008 ( Testo Unico ) DPR 177 / 2011 ( Decreto Spazi Confinati) è un REGOLAMENTO recante norme
DettagliDITTA APPALTATRICE DITTA SUBAPPALTATRICE
1. Modello 1 Raccolta informazioni per la redazione del DUVRI (da compilare e firmare per ciascun appaltatore) DITTA APPALTATRICE DITTA SUBAPPALTATRICE RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE C.F. P. IVA TELEFONO/FAX
DettagliAzienda USL della Romagna
SEMINARIO AZIENDA USL DELLA ROMAGNA Dipartimento di Sanita Pubblica Sicurezza sul lavoro nei cantieri privati: rapporti tra Committenza e Coordinatori Rimini 25 Novembre 2016 Relatore: Marino Casadio UOPSAL
DettagliFASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n.
Comune di Sommacampagna Dicembre 2015 FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106) INTERVENTI PER IL CONTENIMENTO
DettagliFASCICOLO DELL OPERA
DENOMINAZIONE MANUFATTO:....... FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: IL RESPONSABILE DEI LAVORI:.... COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:.. I FASCICOLO DELL
DettagliPIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI. Decreto Legislativo 626/94 applicazione dell art. 7
CITTÀ DI ALESSANDRIA SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE PPI IAAZZZZAA DDEELLLLAA LLI IBBEERR TTÀÀ nn... 11 PIANO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4 D. Lgs. 626/94 e S.M.I.) Decreto Legislativo 626/94
DettagliSISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA E AMBIENTE
SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA E AMBIENTE LOGO AZIENDA D444 ELENCO DOCUMENTI SGSA OHSAS 18001 UNI EN ISO 14001 Argomento Linee Guida UNI INAIL Numerazione manuale EASYGEST Procedure Moduli Documenti
DettagliDalla vigilanza per adempimenti a quella per processi:
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Sistema di Gestione per la Qualità ISO 9001 Servizio Prevenzione e Sicurezza Dalla vigilanza per adempimenti a quella per processi: LUNEDI14 FEBBRAIO 2011 Finalità primaria:
DettagliALLEGATO XVI FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA
ALLEGATO XVI FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA I. Introduzione. Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva
DettagliLO STRESS LAVORO CORRELATO Il documento di valutazione del rischio: modalità operative
ing. Domenico Mannelli www.ingmannelli.com LO STRESS LAVORO CORRELATO Il documento di valutazione del rischio: modalità operative La prevenzione dello stress lasciare ai lavoratori il tempo necessario
Dettagli- Prescrizioni e Limitazioni - Gestione del servizio pulizie negli ambienti a rischio.
Documento di valutazione dei Rischi da interferenza Art. 26 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Impresa/ Affidatario: con sede in Via.. Oggetto dell affidamento: Appalto per servizi di pulizia, compresi i materiali
DettagliCon determina di aggiudicazione n. 625 del la gara è stata aggiudicata alla ditta SIPIE di Umberto Ghinelli e C. s.a.s.
DIREZIONE REGIONALE TOSCANA Ufficio attività Strumentali Processo Lavori e Manutenzioni Al sig. Direttore regionale Oggetto: affidamento diretto, ai sensi dell'art. 36 comma 2 lettera a) del d.lgs 50/2016
DettagliArticolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate:
SCHEDA AUDIT N : 04/2013 Azienda USL auditata: USL 6 Livorno Articolazioni organizzative che si occupano di sicurezza alimentare auditate: Strutture organizzative del Dipartimento di Prevenzione della
DettagliD.U.V.R.I. Documento Unico Valutazione Rischi Interferenza
D.U.V.R.I. Documento Unico Valutazione Rischi Interferenza Il D.lgs 81/08 all art.26 relativo agli obblighi connessi ai contratti d appalto o d opera o di somministrazione stabilisce che il Datore di Lavoro,
DettagliLa Sicurezza nei lavori in presenza di rischio elettrico
Questa presentazione ha l unico scopo di supportare l illustrazione verbale dell argomento. Essa non è completa né esaustiva ed i concetti espressi hanno valore di esempio e promemoria e non di trattazione
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Dipartimento Struttura Servizi Generali Facoltà di Agraria
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI Dipartimento Struttura Servizi Generali Facoltà di Agraria DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE Art. 26 del D.Lgs. 9/04/2008 n. 81 INDIVIDUAZIONE
DettagliCOMUNE DI SORRENTO PROVINCIA DI NAPOLI
1 COMUNE DI SORRENTO PROVINCIA DI NAPOLI MIGLIORAMENTO DELLE CARATTERISTICHE DI STABILITÀ E SICUREZZA DEL TERRITORIO: Interventi urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico in ambito urbano PROGETTO
DettagliLa tabella seguente riporta la distribuzione percentuale delle prescrizioni per riferimento legislativo e per anno.
3.2 ATTI AMMINISTRATIVI E DI POLIZIA GIUDIZIARIA Gli atti di polizia giudiziaria contenenti prescrizioni e disposizioni sono emessi dai Servizi di Prevenzione quando nel corso dei controlli si riscontrano
Dettaglidi Maria Capozzi ispettore del lavoro presso la Direzione Territoriale del Lavoro di Bologna *
D.P.R. 77 del 4.09.0 Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati. di Maria Capozzi ispettore del lavoro
DettagliIL DLgs 81/08: QUALI OBBLIGHI? leo morisi
IL DLgs 81/08: QUALI OBBLIGHI? leo morisi 1 Struttura Il DLgs 81/08 è composto da 305 articoli, 51 allegati + di 20 decreti o linee guida o regolamenti delegati Abroga: Il DPR 547/55 Il DPR 164/56 Il DPR
DettagliCORSO DI FORMAZIONE. 2) Lo sviluppo dei cicli sussidiari: : la manutenzione,, le operazioni di carico-scarico. scarico,, le possibili interferenze
CORSO DI FORMAZIONE La valutazione dei rischi secondo le procedure standardizzate Argomenti: 1) Il ciclo lavorativo principale: descrizione, identificazione delle fasi di lavoro e delle relative mansioni,
DettagliComune di Città di Castello DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI ALLEGATI
Comune di Città di Castello DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (Art. 26 comma 3 ter D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) ALLEGATI Oggetto dell appalto: FUNZIONI AUSILIARIE CONNESSE AL SERVIZIO DI
DettagliApplicazione dell articolo 26
Associazione DIMteatroaperto Via Bach, 25 37029 San Pietro in Cariano (VERONA) Applicazione dell articolo 26 Documento unico di valutazione dei rischi derivanti da attività affidate ad imprese appaltatrici
DettagliCOMUNE DI NOVARA SERVIZI SOCIALI, EDUCATIVI E POLITICHE GIOVANILI
COMUNE DI NOVARA SERVIZI SOCIALI, EDUCATIVI E POLITICHE GIOVANILI PER L APPALTO DI: GESTIONE DEI SERVIZI DI TRASPORTO SCOLASTICO, SVOLTI CON AUTOBUS O SCUOLABUS, NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI NOVARA PERIODO:
DettagliAzienda U.S.L. ROMA H
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO Piazza della Rotonda 4 00041 ALBANO (RM) Tel. 06/93275330 Fax 06/93275317 Prot. Albano NOTA INORMATIVA PER L UTENTE AUTORIZZAZIONE
DettagliValutazione casi reali Indicazioni per una corretta redazione DVR
AMIANTO: criteri per una corretta valutazione del rischio professionale Modena, novembre 2016 Valutazione casi reali Indicazioni per una corretta redazione DVR A cura di Anna Ricchi Coordinatrice Gruppo
DettagliProfessioni NUP/ISTAT correlate Meccanici motoristi e riparatori di veicoli a motore
Denominazione Figura / Denominazione Profilo Tecnico meccatronico delle autoriparazioni Edizione 2017 Indirizzi (se presenti indirizzi della Figura/ Profilo) Professioni NUP/ISTAT correlate 6.2.3.1.1 Meccanici
DettagliFASE DI PROGETTAZIONE DELL OPERA
PREMESSA La presente relazione è stata elaborata in ottemperanza a quanto disposto dall art. 17, comma 1, lettera f) del D.P.R. 207/2010 (Regolamento di esecuzione ed attuazione del D.lgs. 163/2006) nell
DettagliCOMUNE DI CERVIGNANO DEL FRIULI
COMUNE DI CERVIGNANO DEL FRIULI Linee guida per la concessione in uso del Centro civico di proprietà dell Ente ad Associazioni, Enti o Privati sia per attività di pubblico spettacolo sia per altri eventi.
DettagliD.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE ai sensi dell art. 26 comma 3 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.
PAGINA 1 di 10 ALLEGATO G.1 Sistema di Gestione della Sicurezza sul Lavoro Azienda Committente Sede Legale Sede Operativa FTSA Piazza Cavour 2, Poggibonsi (SI) Via Piave 40, Poggibonsi (SI) D.U.V.R.I.
DettagliIl contratto d appalto e d opera
Il contratto d appalto e d opera come strumento di prevenzione dei rischi Avv. Roberto Sammarchi Parma & Sammarchi - Studio Legale Associato www.parmasammarchi.it 1 1 Le recenti modifiche all art. 7 Comma
DettagliREGOLAMENTO GRUPPI DI LAVORO AZIENDALI PER LA SICUREZZA (GLAS) REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO. rev Data
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE! Via S. Lorenzo, 101 01100 VITERBO O761-339608 FAX 0761-226472 e.mail: dir.spp@asl.vt.it GRUPPI DI LAVORO AZIENDALI PER
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 D.Lgs. n. 81/2008 e D.Lgs. n. 106/2009)
Comune di Bologna Servizio di Prevenzione e Protezione PIAZZA MAGGIORE n 6 40124 BOLOGNA TEL. 051.219.3570 FAX 051.219.3348 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 D.Lgs. n.
DettagliFASCICOLO DELL OPERA
Comune di Santena Provincia di Torino FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 art. 91 c. 1 lettera b) OGGETTO: Interventi di manutenzione straordinaria per miglioramento sismico e consolidamento
DettagliPROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni
Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni
DettagliAVVISO LAVORI DI FORNITURA E POSA IN OPERA ASCENSORI NELL AMBITO DELL INTERVENTO DI RIFUNZIONALIZZAZIONE DEL MERCATO COPERTO
Prot. n. 2016.0135512 del 26.07.2016 AVVISO AVVISO PER INDAGINE DI MERCATO PROPEDEUTICA ALL ESPLETAMENTO DI PROCEDURA NEGOZIATA EX ART. 36 2 comma lett b) DEL D.LGS. 50/2016, PER L AFFIDAMENTO DEI LAVORI
DettagliLa gestione degli appalti di forniture di beni e servizi Il DUVRI. M.G. Marchesiello Firenze
La gestione degli appalti di forniture di beni e servizi Il DUVRI M.G. Marchesiello Firenze 20.01.2010 Evoluzione normativa D.Lgs. 626/94, art. 7 contratto d appalto o d opera Vengono introdotti gli obblighi
DettagliTecnico meccatronico delle autoriparazioni - Elettrico/Elettronico
Tecnico meccatronico delle autoriparazioni - Elettrico/Elettronico Corsi Riconosciuti 2015 - Normale - Verificato Codice identificativo: Profilo professionale di riferimento: ID128817 Tecnico meccatronico
DettagliI Modelli di organizzazione e di gestione (MOG) con efficacia esimente ex art. 30 DLgs 81/08: il punto di vista delle Regioni
Seminario: Dai modelli organizzativi e di gestione alla responsabilità sociale di impresa Bologna, 03 maggio 2011 I Modelli di organizzazione e di gestione (MOG) con efficacia esimente ex art. 30 DLgs
DettagliCOMUNE PERANO. (Provincia di Chieti) GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE
COMUNE PERANO (Provincia di Chieti) Committente: Amministrazione Comunale di Perano Oggetto: GESTIONE INTEGRATA IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SUL TERRITORIO COMUNALE PRIME INDICAZIONI E MISURE FINALIZZATE
DettagliIter del provvedimento
Confindustria - Area Relazioni Industriali, Sicurezza e Affari Sociali DPR n. 177 del 14 settembre 2011 Regolamento per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti
DettagliCaratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Caratteristiche percorso scala fissa. Luogo di sbarco
Caratteristiche percorso scala fissa Caratteristiche percorso scala fissa L 0,60 corrimano Gradini a sviluppo rettilineo H 0,90 1,00 D 1,00 Scala a chiocciola 89 90 Caratteristiche percorso scala fissa
DettagliDUVRI. Esempio di Stampa Azienda Committente: Ragione sociale esempio
INDIVIDUZIONE DEI RISCHI E MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE LE INTERFERENZE Art. 26 comma 3, 3-bis, 3-ter, 5 D. Lgs 9 aprile 2008, n. 81 (modificato dal D. Lgs 3 agosto 2009, n. 106) Azienda Committente:
DettagliALBO FORNITORI DELL AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA MAGGIORE DELLA CARITA PER L ESECUZIONE DI LAVORI IN ECONOMIA
S.C. TECNICO PATRIMONIALE tel. 0321 3733400 - fax 0321 3733581 tecnpatr@maggioreosp.novara.it ALBO FORNITORI DELL AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA MAGGIORE DELLA CARITA PER L ESECUZIONE DI LAVORI IN ECONOMIA
DettagliFAC-SIMILE DUVRI PRELIMINARE DATI DELL INSEDIAMENTO IN CUI SI SVOLGONO I LAVORI
FAC-SIMILE DUVRI PRELIMINARE INDIRIZZO SITO OPERATIVO DATI DELL INSEDIAMENTO IN CUI SI SVOLGONO I LAVORI TELEFONO 02895201 RSPP REFERENTE AZ. INCARICATO PREPOSTO --- ORARIO DI LAVORO AZIENDALE ADDETTI
DettagliLISTA DI CONTROLLO PER LA VIGILANZA SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI APPALTI DI SERVIZI
LISTA DI CONTROLLO PER LA VIGILANZA SULLA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEGLI APPALTI DI SERVIZI Ragione sociale della Ditta COMMITTENTE: sede legale: unità locale oggetto del sopralluogo: Attività svolta
DettagliSpazi ed ambienti confinati
Spazi ed ambienti confinati Informazione e formazione dei lavoratori D. Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 art. 66 e DPR n. 177/2011 2016 AiFOS Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione, la distribuzione
DettagliVERBALE DELLA RIUNIONE PRELIMINARE ALL'AFFIDAMENTO DEI LAVORI IN APPALTO RISCHI (ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs 81/08).
VERBALE DELLA RIUNIONE PRELIMINARE ALL'AFFIDAMENTO DEI LAVORI IN APPALTO RISCHI (ai sensi dell'art. 26 del D.Lgs 81/08). Il data / / tra la ditta con sede in via a di seguito denominata "committente" e
DettagliAllegato A al Decreto n. 946 del 22/12/2014 pag. 1/7
giunta regionale Allegato A al Decreto n. 946 del 22/12/2014 pag. 1/7 AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO: MECCANICA, IMPIANTI E COSTRUZIONI Denominazione della figura Denominazione del profilo proposto
DettagliAPPALTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI UFFICI COMUNALI
COMUNE DI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) (ART 26 DEL Decreto Legislativo 81/08) APPALTO PER IL SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI UFFICI COMUNALI C.I.G (ALLEGATO ALLA DETERMINA
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI DI CUI ALL ART.26 D.LGS 81/08
INTERFERENTI DI CUI ALL ART.26 D.LGS 81/08 Data.. Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti ai fini dell applicazione dell articolo 26 del Decreto Legislativo 81/08 COMMITTENTE Consiglio Nazionale
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI
COMUNE DI FOLIGNO AREA CULTURA TURISMO SPORT E SERVIZI COLLETTIVI ----------- DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (art. 26 comma 3 D.Lgs. 81/08) Oggetto : SERVIZI TURISTICI DI FRONT
DettagliSettori di attività economica
VADEMECUM SINTESI PROCEDURE PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO DELLA CAMERA DI COMMERCIO, INDUSTRIA, ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI VITERBO (ex art. 12 della L. n. 580/1993 e successive modifiche e/o integrazioni
DettagliOPERATORE ELETTRICO. Descrizione sintetica della figura
OPERATORE ELETTRICO Descrizione sintetica della figura L operatore elettrico, interviene, a livello esecutivo, nel processo di realizzazione dell impianto elettrico con autonomia e responsabilità limitate
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI AREZZO CORSO DI AGGIORNAMENTO C.S.E.
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI AREZZO CORSO DI AGGIORNAMENTO C.S.E. LA LEGISLAZIONE IN TEMA DI SICUREZZA D.U.V.R.I. Dr.ssa STOLZUOLI Stefania Arezzo, 05 maggio 2011 1 Contratto d opera art.
DettagliROAD MAP PER IL SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA IN SANITÀ. Franco Pugliese, Orazio Serio
ROAD MAP PER IL SISTEMA DI GESTIONE SALUTE E SICUREZZA IN SANITÀ Franco Pugliese, Orazio Serio Genova, 2 maggio 2012 Art. 30, DLgs 81/2008 e s.m.i (Modelli di organizzazione e di gestione) 1. Il modello
DettagliISTRUZIONE OPERATIVA PER INSTALLAZIONE E MONTAGGIO GRU A TORRE
GRU POTAIN - mod. MC 68C (PFR-P12C) Pagina 1 di 35 prima dell arrivo della gru a PER INSTALLAZIONE E MONTAGGIO GRU A TORRE Costruttore : POTAIN S.p.A Modello: CITY CRANE MC 68C (PFR-P12C) Altezza massima:
DettagliFASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. Dott. Ing. Pierfrancesco Bruschi
FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. Dott. Ing. Pierfrancesco Bruschi FASCICOLO DELL OPERA Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obbiettivo prevedere, pianificare e programmare
DettagliIISS E. Bona. Copia controllata
Pagina 1 di 6 Copia controllata 1. Scopo e Campo di Applicazione La presente procedura stabilisce le responsabilità e le modalità per l efficace gestione delle non conformità riscontrate durante la progettazione,
DettagliCOMUNE DI TORGIANO Provincia di Perugia AREA EDILIZIA
PROTOCOLLO COMUNICAZIONE INIZIO LAVORI (ai sensi del comma 3, art. 121, del comma 6 art. 125 della L.R. 1/2015 e del comma 9, art. 90 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) La presente comunicazione, debitamente
DettagliFASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA D.Lgs. 81/2008 Titolo IV art. 91 e all. XVI
DEPOSITO AUTOBUS IN VIA POLVERIERA A TREVISO NUOVA CABINA ELETTRICA SPOSTAMENTO GRUPPO ELETTROGENO ADEGUAMENTO DELLA RETE ELETTRICA PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA
DettagliSISTEMA PREVENZIONISTICO
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA - SERVIZIO PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI LAVORO Direzione Servizio: via Novara,3 20033 Desio (MB) Tel. 0362 304872-3-4-6-7 - fax 0362 304836 Sede operativa: via Foscolo,
DettagliCONTRATTI D APPALTO / D OPERA - ART. 26 DEL D.LGS N. 81/2008 E S.M.I
CONTRATTI D APPALTO / D OPERA - ART. 26 DEL D.LGS N. 81/2008 E S.M.I OBBLIGHI DEL COMMITTENTE Elenco dei documenti da richiedere all impresa esecutrice o al lavoratore autonomo in caso di contratti d appalto
DettagliIng. Francesco Bini Verona NUOVO CONTESTO NORMATIVO. D. Lgs. 231/01, Legge 123/07, Testo Unico D.Lgs. 81/08
Sistemi di Gestione Sicurezza del Lavoro (SGSL) METODOLOGIA PRATICA E CASI APPLICATIVI : Ing. Francesco Bini Verona NUOVO CONTESTO NORMATIVO D. Lgs. 231/01, Legge 123/07, Testo Unico D.Lgs. 81/08 1 Scritta
DettagliA7.1a. Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Dalla valutazione dei rischi alla gestione della sicurezza MODULO A Unità didattica A7.1a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs.
Dettagli10. IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI ESECUZIONE
10. IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI Committente: S.E.A. S.p.A. Società Esercizi Aeroportuali Pagina 128 Viene definito Coordinatore della Sicurezza per l'esecuzione dei Lavori (C.S.E.) il soggetto
DettagliLA DOCUMENTAZIONE DI CANTIERE 21 MAGGIO 2012
LA DOCUMENTAZIONE DI CANTIERE 21 MAGGIO 2012 LA DOCUMENTAZIONE DI CANTIERE 1) DOCUMENTAZIONE SULLA REGOLARITA DEI RAPPORTI DI LAVORO 2) DOCUMENTAZIONE DI ATTUAZIONE DEL D. LGS 81/08 3) DOCUMENTAZIONE INERENTE
DettagliPREMESSA. Le parti che lo costituiscono, oltre alla presente premessa, sono appresso elencate:
PREMESSA Funzioni del fascicolo dell'opera Secondo quanto prescritto dall'art. 91 del D. Lgs. 81/2008, il fascicolo dell'opera è preso in considerazione al lato di eventuali lavori successivi sull'opera
DettagliGestione, Formazione e ispezione delle imbragature anticaduta
SEMINARIO DI SVILUPPO PROFESSIONALE DEI FORMATORI IPAF 2016 Gestione, Formazione e ispezione delle imbragature anticaduta Ezio Cantamessa Bologna, 21 Gennaio 2016 Savoia Regency Hotel Pianificazione Corso
DettagliCEI EN CEI ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI. AEI - SEZIONE PUGLIESE - Bari, 18 settembre Prof. Ing. Giuseppe CAFARO - 1
CEI 11-48 ESERCIZIO DEGLI IMPIANTI ELETTRICI AEI - SEZIONE PUGLIESE - Bari, 18 settembre 2001 - Prof. Ing. Giuseppe CAFARO - 1 PROCEDURE PER L ESERCIZIO NORMALE PROCEDURE DI LAVORO PROCEDURE DI MANUTENZIONE
DettagliOPERATORE DEL BENESSERE
Denominazione Figura / Profilo / Obiettivo Indirizzi OPERATORE DEL BENESSERE 1 - ACCONCIATURA 2 - ESTETICA Area professionale Sottoarea professionale Descrizione SERVIZI ALLA PERSONA Servizi alla persona
DettagliCITTA DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA
PROT. N. 38230 DEL 25/11/2016 CITTA DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA Settore 3 - Sviluppo infrastrutturale Via Milano, 7 35020 Albignasego (PD) OGGETTO: SERVIZIO ANNUALE DI GESTIONE OPERATIVA DELL IMPIANTO
DettagliGazzetta Ufficiale n. 261 del
Gazzetta Ufficiale n. 261 del 07-11-1998 MINISTERO DELL'AMBIENTE DECRETO 20 ottobre 1998. Misure di sicurezza per gli scali merci terminali di ferrovia non ricompresi nel campo di applicazione del decreto
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA
CANTIERE DEI LAVORI DI MIRANO (VE) PRESSO I.P.A.B. LUIGI MARIUTTO DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA ai sensi dell art. 26 del Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 come modificato
DettagliDocumento unico di valutazione dei rischi da interferenza (DUVRI) Ai sensi dell Art.26; comma 2 lettera b, comma 3 del D.Lgs.81/08
Pagina 1 di 5 DUVRI PRELIMINARE DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZA Ai sensi dell Art.26; comma 2 lettera b, comma 3 del D.Lgs.81/08 Committente: ISS - EOMM Ditta appaltatrice: Oggetto
DettagliGrandi opere infrastrutturali
Grandi opere infrastrutturali Misure tecniche ed organizzative per la prevenzione e la tutela della salute dei lavoratori. L esperienza delle Aziende USL e le proposte di Linee Guida Nazionali I L S I
DettagliOperatore alla riparazione dei veicoli a motore. Standard della Figura nazionale
Operatore alla riparazione dei veicoli a motore Standard della Figura nazionale 73 Denominazione della figura OPERATORE ALLA RIPARAZIONE DEI VEICOLI A MOTORE Indirizzi della figura Riparazione parti e
DettagliLA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO
LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO 15 dicembre 2008 ing. Claudio BALDANI - Ministero per i Beni e le Attività Culturali 1 I riferimenti normativi (norme prescrittive) D.P.R. 27.04.1955 n. 547 Norme
DettagliDOCUMENTO DI GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SICUREZZA E
DOCUMENTO DI GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SICUREZZA E PREVENZIONE NEGLI APPALTI, CONTRATTI D'OPERA, FORNITURE E SERVIZI E NELLE ATTIVITÀ ESTERNE. Sommario Art. 1 - Finalità e campo di applicazione... 2 Art.
Dettaglib) che la Direzione Lavori è stata affidata a (2) con studio in - via iscritto all Albo professionale di al n., C.F/ P.I. ;
DICHIARAZIONE DI INIZIO LAVORI Allo SPORTELLO UNICO PER L EDILIZA del Comune di CALIZZANO l sottoscritt nat a il - - residente in via/piazza n. codice fiscale tel. / fax per conto: proprio della ditta
Dettaglisoccorso tecniche speciali Nato nel 2005, il servizio di Soccorso con Tecniche Speciali
Nato nel 2005, il servizio di Soccorso con Tecniche Speciali (STS) erogato dalla Unitec, trova ispirazione in una branca dei soccorsi cui fa capo l associazione Italiana della Croce Rossa; contraddistinta
DettagliOrganismo di Vigilanza e reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro
Organismo di Vigilanza e reati in materia di salute e sicurezza sul lavoro Torino, 3 marzo 2016 avv. Ugo Lecis La colpa in organizzazione fondamento della responsabilità dell ente Ogni ente deve dimostrare
Dettagli(servizi di manutenzione e riparazione gruppi elettrogeni - parte elettrica (art. 1 comma 3 lettera f e comma 6)
Avviso pubblico del 02/08/2012 Indagine di mercato formale ad evidenza pubblica propedeutica alla costituzione dell elenco ufficiale degli operatori economici per la prestazione dei servizi di manutenzione
Dettagli