CODICE ETICO Rugby Mantova
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- Corinna Negri
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1 CODICE ETICO Rugby Mantova CODICE ETICO RUGBY MANTOVA s.r.l., Società sportiva dilettantistica è un documento approvato dal Consiglio d'amministrazione del Club in cui sono racchiusi i valori ed i principi in cui la Società si riconosce e che sono vincolanti per tutti coloro che operano per il club stesso nell'ambito delle rispettive competenze ed in relazione al proprio ruolo. 1. PREMESSA: Rugby Mantova (ora Rugby Mantova s.r.l. Società sportiva dilettantistica) è il club virgiliano della palla ovale che, dalla sua costituzione nel 1975, è stato il centro di diffusione della cultura rugbistica sul territorio mantovano. I valori espressi e tutelati dal presente Codice etico si richiamano a quanto enunciato nella Carta dei Valori del Rugby Mantova conformemente a mission e vision della compagine. L'obiettivo del Codice è di garantire il rispetto di tali valori in un ambiente in cui essi possano trovare naturale ed adeguata espressione: esso individua pertanto una serie di norme sostanziali e comportamentali che dovranno essere rispettate da tutti coloro che operano nell'ambito del Rugby Mantova, in considerazione delle rispettive competenze ed in relazione alla funzione svolta. 2. STRUTTURA Rugby Mantova è società sportiva dilettantistica attualmente costituita in forma di società a responsabilità limitata senza scopo di lucro come da atto costitutivo del 28 maggio 2011 ed allegato statuto, che rappresentano gli atti fondanti il sodalizio sociale. Tali atti sono posti a disposizione di tutti gli interessati e rappresentano il corredo necessario delle conoscenze che dovranno appartenere a tutti gli associati ad integrazione della presente semplificazione. L'organo amministrativo della società è il Consiglio d'amministrazione (c.d.a.) presieduto dal Presidente nominato, che decide sulle materie che non siano riservate all'assemblea dei soci così come stabilito nell'atto costitutivo e nello statuto.
2 L'attuale composizione del c.d.a. è la seguente: BRANCALEONI Massimo Presidente MORI Valerio Vice Presidente BARRETTA Simone Consigliere SPERINGO Simone Consigliere BERTI Antonello Consiegliere BOSI Francesco Consigliere GAZZONI Alberto Consigliere TONELLI Stefano Consigliere Il c.d.a. Può nominare uno o più amministratori delegati: l'attuale A.D. è TONELLI Stefano, al quale spetta la rappresentanza della Società. 3. AMBITO DI APPLICAZIONE DEL CODICE ETICO DEL RUGBY MANTOVA I principi e le disposizioni del presente Codice etico costituiscono specificazioni esemplificative degli obblighi generali di lealtà, correttezza e diligenza che dovranno accompagnare tutte le attività in ambito societario a pena dell'applicazione delle adeguate sanzioni disciplinari in caso di inosservanza. Tali principi e le disposizioni del Codice, oltre che per allenatori, giocatori, genitori ed accompagnatori per i quali valgono le regole più sotto specificate, sono vincolanti per tutti coloro che sono legati al Rugby Mantova da qualunque tipo di rapporto, inclusi sponsor, tifosi e tutti i collaboratori nell'interesse della società anche ad attività semplicemente collaterali. 4. PRINCIPI GENERALI - le disposizioni del presente Codice integrano le leggi civili, penali ed amministrative con lo scopo di indirizzare i comportamenti dei destinatari verso i principi di lealtà e correttezza. Esse si richiamano al Codice europeo di etica sportiva approvato dai ministri europei dello sport alla conferenza di Rodi il maggio tutte le attività sociali devono essere espletate conformemente alle norme statutarie e del presente codice, con impegno e consapevolezza delle proprie azioni; - tutti gli interessati devono essere a conoscenza delle normative che disciplinano i rispettivi ruoli; - nessuno può abusare del proprio ruolo o agire a danno della società per un proprio interesse personale; - nessuno può tenere comportamenti che, essendo contrari ai principi ispiratori del presente codice, possano ledere in qualsiasi modo l'immagine del Rugby Mantova
3 - comportamenti difformi da quelli espressi od indicati dai principi di cui al presente codice o da esso consigliati possono costituire infrazione disciplinare sanzionabile. 5. PRINCIPI PER I GIOCATORI - il gioco del rugby è prima di tutto divertimento: ai giocatori del Rugby Mantova è richiesto di rispettare lo spirito del gioco e di giocarlo nel rispetto delle regole; - i giocatori devono riconoscere l'impegno dell'arbitro e rispettarne le decisioni. E' vietato discutere con l'arbitro in relazione ad una decisione: domande e richieste di spiegazioni all'arbitro possono essere rivolte dal capitano e dagli allenatori; - i giocatori sono tenuti a tenere sotto controllo le proprie reazioni ed a giocare con autocontrollo; - il buon giocatore di rugby gioca con impegno, cercando di dare il massimo alla sua squadra, alla sua società e al suo sport; - essere un buon sportivo significa saper applaudire le buone giocate anche se fatte da un avversario; - i giocatori avversari meritano sempre rispetto: essi condividono la passione per il nostro sport, senza di loro non potrebbe esserci la partita; - è necessario comportarsi con gli avversari come vorremmo che loro si comportassero con noi: atteggiamenti arroganti, antisportivi o eccessivamente aggressivi sono sbagliati; - ogni giocatore di rugby ha il dovere di preoccuparsi dell'incolumità degli avversari: placcare duro è giusto, placcare per fare male è sbagliato e vietato; - vincere e perdere sono parti del gioco: i giocatori del Rugby Mantova vincono con umiltà e senza mortificare l'avversario, quando perdono lo fanno con dignità e rispetto; - alla fine della partita, comunque sia andata, è bene ringraziare gli avversari e l'arbitro; - il rugby è uno sport di squadra, tutti gli elementi sono importanti e vanno incoraggiati al miglioramento: è vietato criticare eccessivamente un compagno per errori di gioco o criticare pubblicamente l'allenatore per le scelte tecniche; - i giocatori si devono allenare con la massima continuità possibile, cercando di essere presenti agli allenamenti, ascoltando l'allenatore e collaborando con tutti gli elementi della squadra: - i giocatori del Rugby Mantova, in campo e fuori, rappresentano la propria squadra, la propria società e il proprio sport: è sanzionabile ogni comportamento illecito, indecoroso o che possa comunque ledere l'immagine del Rugby Mantova, sia in campo che fuori.
4 6. PRINCIPI PER I GENITORI E GLI ACCOMPAGNATORI DEI GIOCATORI - I ragazzi giocano a rugby per il loro divertimento, non per quello dei genitori; - i ragazzi vanno sempre incoraggiati a rispettare le regole del gioco; - i genitori dovrebbero insegnare che un comportamento corretto in campo è importante quanto una vittoria: il risultato di una partita non deve essere fonte di delusione; - i ragazzi vanno incoraggiati a migliorare le proprie qualità e le proprie abilità nel rispetto dello sport che praticano; - i genitori dovrebbero dare il buon esempio nell'apprezzare le buone giocate di tutte le squadre in campo; - è vietato e costituisce un grave errore il ridicolizzare, l'umiliare o comunque il disprezzare un giovane giocatore per un errore di gioco o per una sconfitta; - è sbagliato enfatizzare l'importanza della vittoria nei confronti dei ragazzi; -è sbagliato forzare un giovane a giocare a rugby: se vorrà giocare lo farà quando ne sentirà la voglia, anche attraverso l'incoraggiamento dei genitori; - è compito dei genitori sforzarsi di prevenire l'uso di forme verbali sconvenienti e scurrili, dando l'esempio ai propri figli: è vietato usare frasi scurrili o indirizzare abusi verbali a giocatori, allenatori e arbitri; - è compito dei genitori riconoscere il valore e l'importanza degli allenatori e degli arbitri: è vietato mettere in discussione il loro operato o la loro onestà pubblicamente o di fronte ai giovani; - i genitori sono richiesti di cercare di capire il valore del gioco di squadra e le buone qualità del gioco del rugby, riconoscendosi nei valori del gioco e supportandoli; - il contributo dei ragazzi alla società ed al gioco del rugby è di fondamentale importanza: i genitori dovrebbero esserne consapevoli ed orgogliosi.
5 7. PRINCIPI PER GLI ALLENATORI Tutti gli allenatori: - Gli allenatori devono essere consapevoli del potere che esercitano sui giocatori e del proprio ruolo di esempio: è vietato ogni ogni comportamento inadeguato a tale ruolo o discriminatorio; - l'allenatore deve lavorare per creare un ambiente armonioso all'interno della squadra: è opportuno impedire comportamenti aggressivi o disgreganti al suo interno; - i comportamenti positivi dei giocatori, in campo e fuori, vanno sempre riconosciuti ed evidenziati; - i giocatori devono essere incoraggiati al rispetto dei loro compagni e di sé stessi come individui indipendentemente dal loro livello di gioco; - i giocatori devono essere incoraggiati al rispetto degli arbitri: l'allenatore deve essere il primo a non protestare per le loro decisioni, a non discutere con loro e a riconoscerne l'impegno. - i giocatori devono essere incoraggiati al rispetto delle regole, che sono accordi consensuali per poter giocare: l'allenatore deve insistere sul gioco corretto e sulla disciplina, censurando comportamenti scorretti; -- è necessario avere pretese ragionevoli in termini di impegno e partecipazione, cercando di mantenere il giusto equilibrio nell'assegnare compiti ed allenamenti in considerazione dell'età, dell'esperienza, delle capacità e delle condizioni fisiche e psichiche dei giocatori; - l'allenatore deve mantenere un linguaggio accettabile; - l'allenatore deve scoraggiare l'uso di sostanze dopanti od illecite, nonché l'abuso di quelle lecite. In particolare per le Giovanili: - gli allenatori delle squadre giovanili agiscono anche in vece dei genitori ed hanno la responsabilità dei ragazzi: ad essi sono pertanto richieste attenzioni maggiori di quelle richieste agli allenatori dei ragazzi maggiorenni; - evitare l'eccessiva specializzazione dei ruoli: negli anni della formazione è opportuno che l'allenatore si concentri sull'abilità generale nel gioco e sull'accettazione delle regole dello sport; - l'allenatore dovrebbe prefiggersi dei traguardi realistici senza spingere eccessivamente i giovani verso la competizione tipica degli adulti; - l'allenatore deve essere di esempio: i giovani hanno bisogno di un allenatore che rispettano; - gli elogi meritati sono incoraggiati, è invece vietato umiliare ridicolizzare o insultare un giocatore per un errore di gioco o una partita persa; - gli allenatori devono sforzarsi di insegnare che le regole del gioco vanno sempre rispettate ed
6 insistere sula lealtà e sulla correttezza - è opportuno che tutti i giocatori a disposizione abbiano la possibilità di giocare; - è compito dell'allenatore far si che i ragazzi siano orgogliosi della loro squadra, della loro società e degli sforzi fatti nel corso della stagione. 8. PRINCIPI PER GLI SPETTATORI - Gli spettatori sono una parte determinante dello spettacolo che può essere offerto da una partita di rugby, è bene che si ricordino sempre i motivi per cui amano questo sport; - è vietato usare un linguaggio offensivo verso gli avversari, il loro tifosi o l'arbitro; - le giocate degli avversari vanno pure applaudite quando lo meritano; - gli avversari vanno sempre rispettati: condividono lo spirito del gioco e senza di loro non ci sarebbe partita; - siate orgogliosi della vostra squadra e incoraggiatela sempre.
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