Vademecum dell allenatore di calcio
|
|
- Brigida Di Giacomo
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Vademecum dell allenatore di calcio Mister Ernesto Nani Settore giovanile Brescia Calcio Non si scrive per dire qualcosa, si scrive perché si ha qualcosa da dire. Francis Scott Fitzgerald
2 Vademecum dell allenatore di calcio ALLENATORI NON SI NASCE, SI DIVENTA!
3 Vademecum dell allenatore di calcio Che cosa ci vuole per essere un buon allenatore?
4 ALLENATORE EDUCATORE ORGANIZZATORE ANIMATORE PSICOLOGO MEDIATORE INSEGNANTE AMICO TECNICO GIUDICE GENITORE Vademecum dell allenatore di calcio
5 Vademecum dell allenatore di calcio sapere (CONOSCENZE) saper fare (CAPACITA ) saper essere (ATTEGGIAMENTO) saper far fare (MOTIVARE) Adeguata gestione del RUOLO
6 Questo schema è un sussidio indispensabile per capire quanto è importante sapere come il nostro atteggiamento, il nostro comportamento, l applicazione delle nostre conoscenze condizionano la seduta di allenamento.
7 ASPETTI POSITIVI SEZIONE DIDATTICA Preparazione del campo Capacita di utilizzo e scelta del materiale didattico Insegnarne ai bambini il corretto utilizzo Insegnare ai bambini di portare e ripristinare il materiale didattico Avere una corretta posizione in campo ( pos. ottimale di osservazione )
8 SEZIONE DI COMUNICAZIONE Uso corretto della voce Rapporto corretto con tutto il gruppo Comunicare con atteggiamenti e con un linguaggio adatti a quello dei bambini Farsi sentire presente da tutti!! Incoraggiare e riprendere tutti in egual misura e modo Essere naturali in tutti i momenti Essere sinceri Infondere sicurezza, essere punto di riferimento Essere sempre disponibili
9 SEZIONE PRATICA Arrivare sempre al campo con un predefinito programma dettagliato e mirato negli obiettivi Variare, modellare, adattare costantemente gli esercizi alle esigenze ed agli imprevisti Avere la capacità di proporre esercizi alla portata di tutti e che tutti ne siano coinvolti Tenere i bambini sempre impegnati, e fermi solo in una possibile fase di recupero Considerare le condizioni di luogo e tempo ( climatiche ) Seguire sempre la stessa filosofia di sistema di proposta Alimentare ed incoraggiare la fantasia e l estrosità di ognuno Stimolare la fattiva e presente partecipazione Seguire nel modello di allenamento una programmazione progressiva per gradualità e complessità Proporre esercizi polivalenti Proporre esercizi con obiettivi multilaterali Conoscere bene la materia e le varie definizioni di gioco, proporre sempre la logica comprensibile.
10 SEZIONE DI VALUTAZIONE Imparare ad osservare con senso critico positivo Non esprimere mai giudizi affrettati Migliorare quotidianamente le proprie capacità di valutazione ed effettuare sempre delle verifiche ( crearsi una casistica) Una volta conosciute le caratteristiche dei propri allievi adeguarsi ad esse nelle proposte migliorative di lavoro e di impostazione della squadra.
11 SEZIONE PERSONALE Avere sempre cura della propria persona Essere sempre puntuali Avere un buon rapporto con la dirigenza tutta Spiegare alle famiglie i programmi e gli obiettivi chiedendo collaborazione Essere disponibili al dialogo con tutti, famiglie, dirigenti, arbitri, personale della società, avversari ecc ecc. Sapersi mettere in discussione, con se stessi e con gli altri
12 VERIFICA ( partita ) Tenere un comportamento leale e serio Sapere valutare con obiettività le varie situazioni Rapportarsi con il gruppo in modo globale Difendere il buon nome della società con un comportamento adeguato Fair play in tutti i sensi Sportività innanzi tutto Espressioni di linguaggio consone al momento
13 ASPETTI NEGATIVI Tutti gli aspetti precedentemente esposti nella categoria positivi si non vengono attuati o addirittura sono assenti nel nostro modo di essere educatori, diventano automaticamente degli aspetti assolutamente negativi.
14 ASPETTI NEGATIVI Gli aspetti negativi che più di altri risaltano in ambito giovanile sono : Clima autoritario : ( io so!! tu non sai!! ) utilizzo sistematico del fischietto
15 ASPETTI NEGATIVI Cultura della giustificazione E colpa dell arbitro. Siamo stati sfortunati. Il campo era pesante. Ci mancavano dei giocatori importanti.. La società vuole solo vincere Quei genitori sono troppo invadenti. E.. smettiamola di giustificarci.. siamo solo patetici.!!!
16 Comunicazione Immagine sbagliata Abbigliamento Igiene Atteggiamento Linguaggio Puntualità e rispetto degli orari Promettere e non mantenere Stimolare solo il talento Non conoscere la definizione di talento e fuori classe Parlare troppo Perdere troppo tempo in spiegazione tecnico tattiche non adeguate a dispetto delle esperienze psico-fisico- motorie
17 Generali Avere informazioni limitate su quanto detto sopra delle varie sezioni elencate Approssimazione nella capacità di programmazione Finalizzare l allenamento solo in funzione della partita e del risultato Non conoscere i propri limiti Non prendersi le proprie responsabilità Non accettare confronti e consigli Non studiare e non prepararsi in continuazione alle novità ed ai cambiamenti che sono più veloci di quanto si creda ( non aggiornarsi).
18 CONCLUSIONE Tutto quanto scritto in questo breve riepilogo che mi sono permesso di fare è solo una riflessione a 360 di quello che noi siamo. Prendiamone atto, e con coscienza cerchiamo di evitare o di fare e di applicare questo vademecum semplice ma reale, vero perché vissuto. Forse cosi miglioreremo noi stessi e di conseguenza chi ci è dato da preparare al gioco più bello del mondo, sicuri di avere fatto il nostro dovere, di avere saziato la nostra voglia di insegnare e di sentirci realizzati, importanti ed essere fieri orgogliosi di noi stessi, alla faccia dei risultati che non sono tutto!!!. almeno nel settore giovanile.
19
20
REQUISITI FONDAMENTALI DELL ALLENATORE
L ALLENATORE Chi decide di allenare i ragazzi deve disporre di una forte passione per il calcio giovanile, poiché spesso ci si trova ad operare in condizioni di disagio quali, esempio: la gestione di un
DettagliFEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE
FEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE PROGRAMMAZIONE, SVOLGIMENTO, ANALISI DI UNA SEDUTA DI ALLENAMENTO San Marino, 4 febbraio 2015 La SEDUTA di allenamento Rappresenta una tappa
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Corso di Rugby Lezione N 2 Prof. Dadati Mario
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE Corso di Rugby Lezione N 2 Prof. Dadati Mario Metodologia e metodo Come insegnare il rugby 2 Il Rugby DEFINIZIONE: il Rugby è un gioco di squadra,
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE A.A Corso di Rugby Lezione N 3 Prof. Dadati Mario
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTA DI SCIENZE MOTORIE A.A. 2016-2017 Corso di Rugby Lezione N 3 Prof. Dadati Mario I cicli d apprendimento Chi è il principiante, quale rugby e quale approccio I
DettagliPROGETTO CEF LA GESTIONE DELLA PARTITA NEL SETTORE GIOVANILE DI BASE. San Marino, 25 gennaio 2017 SETTORE GIOVANILE DI BASE
PROGETTO CEF LA GESTIONE DELLA PARTITA SETTORE GIOVANILE NEL SETTORE GIOVANILE DI BASE DI BASE San Marino, 25 gennaio 2017 LA GESTIONE DELLA PARTITA NEL SETTORE GIOVANILE DI BASE COSA INTENDIAMO? In campionato
DettagliCORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI
CORSO PER TECNICI DELLA CAT. ESORDIENTI MODELLO DI SEDUTA DI ALLENAMENTO DI COSA PARLIAMO OGGI? Organizzazione di una seduta Modello Operativo Principi di un allenamento efficace Esempio di organizzazione
DettagliCORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016
CORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016 Quando vi siete impegnati al massimo in allenamento e in gara, quando avete dato tutto voi stessi sempre, allora l importante è partecipare. Pierre de Coubertain PERCHE SIETE
DettagliIl basket di domani: performance, preparazione atletica e formazione educativa negli Insegnanti e negli Allenatori. Prof.
Il basket di domani: performance, preparazione atletica e formazione educativa negli Insegnanti e negli Allenatori Prof. Maurizio Mondoni PREMESSA Il Sacro gioco della palla era un gioco molto popolare
DettagliClasse prima. Obiettivi Abilità Conoscenze
Ordine di scuola Scuola secondaria di primo grado Disciplina Competenza in chiave europea di riferimento Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado. (Indicazioni
DettagliIL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO
IL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO (Dott.ssa Cristina Marinelli) L istruttore è un facilitatore di apprendimenti. Si deve chiedere che cosa è riuscito a trasmettere agli allievi E deve Concettualizzare
DettagliAppunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello
Metodologia dell'insegnamento sportivo Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello a cura di Cristina Caprile http:// 11 1 Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento: Conoscere e riconoscere
DettagliALLENARE L ADOLESCENTE
ALLENARE L ADOLESCENTE A.S.D. AREA 361 Cambiago, 29 ottobre 2011 CLASSIFICA DEI VALORI LA FAMIGLIA LA SCUOLA GIOCO-SPORT-CALCIO RISPETTO DELLE REGOLE RISPETTO DI SE STESSI AMICIZIA-SOCIALIZZAZIONE EDUCAZIONE
DettagliConsapevolezza: Partecipazione attiva: Metodicità: Varietà e molteplicità: Principio della semplicità e chiarezza: Principio dell'evidenza:
LA METODOLOGIA OPERATIVA PER UNA NUOVA FUNZIONE DELL ALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE L allenatore che opera in un settore giovanile, oltre a dover essere un profondo conoscitore della materia calcistica,
DettagliAggiornamento I livello 2011/2012. L utilizzo delle esercitazioni a ranghi ridotti
Aggiornamento I livello 2011/2012 L utilizzo delle esercitazioni a ranghi ridotti NOI ALLENIAMO I NOSTRI GIOCATORI, MA CHI ALLENA NOI? ALLENARE I GIOCATORI A ESSERE EFFICACI Esigenze del gioco Capacità
DettagliIstituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative
Progettazione delle attività didattico-educative SCUOLA: SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Coordinare e utilizzare diversi schemi motori
DettagliIstituto Comprensivo Perugia 9. Progettazione delle attività didattico-educative
SCUOLA: SECONDARIA DI PRIMO GRADO CLASSE: PRIMA DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA 1. Il corpo, il movimento e le sue relazioni con l ambiente. Ha acquisito la consapevolezza della propria e altrui corporeità
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO A. GRAMSCI PIANO DI LAVORO ANNUALE
ISTITUTO COMPRENSIVO A. GRAMSCI PIANO DI LAVORO ANNUALE PER SINGOLA DISCIPLINA Competenze Europee Ordine di scuola e denominazione Classe Disciplina - Competenze sociali e civiche; - Imparare ad imparare;
DettagliIl fenomeno sportivo oggi in Italia
Promuovere la pratica sportiva Percorso formativo per Società sportive La gestione delle relazioni sportive dal punto di vista dei genitori Genitori a bordo campo Vincere, perdere, pareggiare (forse) con
DettagliAGGIORNAMENTO. AGONISMO. ASCOLTO. CONFLITTO. FAIR PLAY. FIDUCIA. INSEGNAMENTO. NONVIOLENZA. PUNTUALITA. REGOLA. TATTICA. VOCE.
APPENDICE DODICI PAROLE CHIAVE PER L ALLENATORE/TRICE IDEALE AGGIORNAMENTO. AGONISMO. ASCOLTO. CONFLITTO. FAIR PLAY. FIDUCIA. INSEGNAMENTO. NONVIOLENZA. PUNTUALITA. REGOLA. TATTICA. VOCE. 141 AGGIORNAMENTO
DettagliMETODO INSIEME. DR.SSA CHIUNG Responsabile dello Studio di Psicologia Salem
METODO INSIEME DR.SSA CHIUNG Responsabile dello Studio di Psicologia Salem info@studiosalem.it 1 2 3 RUOLO DELL INSEGNANTE IN RELAZIONE CON GLI ALUNNI: facilitatore dell apprendimento IN RELAZIONE CON
Dettagliio sottoscritto allenatore della società sportiva Dare il meglio di me per essere un vero educatore.
allenatore della società sportiva Dare il meglio di me per essere un vero educatore. Prestare la stessa cura ed attenzione educativa ad ogni atleta della squadra, indipendentemente dal livello tecnico
DettagliB) AREA DELLA TECNICA
UISP Lega Calcio Tabelle dei contenuti e delle ore di formazione da dedicare ad essi per la formazione delle figure previste dal Regolamento della Formazione della Lega Nazionale Calcio UISP, ad uso delle
DettagliA SCUOLA DI... SPORT
A SCUOLA DI... SPORT POTENZIALITA DELL ESPERIENZA SPORTIVA: IL POSITIVO ED IL NEGATIVO Relatore: Paolo ANSELMO PERSONE RESPONSABILI PER EDUCARE AD UNO SPORT A MISURA DI GIOVANI E NON DI ADULTI BISOGNA
DettagliPATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA della SCUOLA DELL INFANZIA (D.P.R. n.235, 21 novembre 2007, art. bis)
Allegato n. 3 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA della SCUOLA DELL INFANZIA (D.P.R. n.235, 21 novembre 2007, art. bis) Il contratto formativo si presenta come un patto tra chi fornisce e chi utilizza
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO A. GRAMSCI PIANO DI LAVORO ANNUALE
ISTITUTO COMPRENSIVO A. GRAMSCI PIANO DI LAVORO ANNUALE PER SINGOLA DISCIPLINA Competenze Europee Ordine di scuola e denominazione Classe Disciplina - Competenze sociali e civiche; - Imparare ad imparare;
DettagliPianificazione del piano annuale
Pianificazione del piano annuale La programmazione del lavoro costituisce il punto di partenza per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo e si realizza con queste fasi: Valutazione iniziale Determinazione
DettagliALLENAMENTO A TEMA: IL POSSESSO PALLA
ALLENAMENTO A TEMA: IL OSSESSO ALLA RUOLO: ortiere. ETA E CATEGORIA: da 8 a 10 anni (ulcini); valido anche per gli Esordienti. Da 2/3 portieri in su: allenamento valido anche per un numero elevato di portieri.
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ISTITUTO COMPRENSIVO CASALE PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE MOTORIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO a.s. 2016 2017 1 Docenti: Prof.ssa M PAIS Prof. M PELLE 2 UNITA DI APPRENDIMENTO Nr. 1 IL CORPO E LO SPAZIO
DettagliObiettivi generali. Contenuti. Educazione fisica (Sport, educazione corporea)
Educazione fisica (Sport, educazione corporea) Obiettivi generali Il corso d educazione fisica prevede 2 ore settimanali dal primo al terzo anno. Gli obiettivi generali sono i seguenti: L insegnamento
DettagliSTRATEGIA DEL SETTORE GIOVANILE
Annata Sportiva 2017 2018 2018-2019 STRATEGIA DEL SETTORE GIOVANILE aiutare il compagno a crescere migliora me stesso Responsabile Settore Giovanile Enrico Rocco 2 Sommario PROGETTO...3 CREARE GIOCATORI
DettagliPROGETTAZIONE SCIENZE MOTORIE CLASSI PRIME
PROGETTAZIONE SCIENZE MOTORIE CLASSI PRIME TRAGUARDI DI COMPETENZA CONOSCENZE ABILITA - Il corpo, il movimento e le sue relazioni con l ambiente. Ha acquisito la consapevolezza della propria e altrui corporeità
DettagliLINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE
LINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE stagione sportiva 2012-2013 Metodo di lavoro: PEDAGOGIA ATTIVA L istruttore è una guida, deve coltivare il carattere esplorativo dell allievo, deve stimolare la voglia di scoperta,
DettagliCLASSE IV -UNITA DI APPRENDIMENTO N 1 ASSE DEI LINGUAGGI VERBALI (Italiano, Inglese, Francese) TITOLO I like English
CLASSE IV -UNITA DI APPRENDIMENTO N 1 ASSE DEI LINGUAGGI VERBALI (Italiano, Inglese, Francese) TITOLO I like English COMPETENZE di asse (I traguardi sono riconducibili al Livello A1 del Quadro Comune Europeo
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO A. GRAMSCI PIANO DI LAVORO ANNUALE
ISTITUTO COMPRENSIVO A. GRAMSCI PIANO DI LAVORO ANNUALE PROF. ALBERTO SCHIAVON Competenze Europee Ordine di scuola e denominazione Classe Disciplina - Competenze sociali e civiche; - Imparare ad imparare;
DettagliAssociazione Sportiva Dilettantistica Polisportiva Mirafiori
FORMAZIONE MIRAFIORI A.S.D POLISPORTIVA MIRAFIORI Formazione Mirafiori UN RITORNO AI VALORI E AGLI IDEALI DELLO SPORT L obiettivo del progetto Formazione Mirafiori è quello di promuovere il calcio come
DettagliPIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE PRIMA
Istituto Comprensivo di Calderara di Reno Scuola Secondaria di Primo Grado Due Risorgimenti PIANO DI LAVORO ANNUALE a.s. 2014/2015 SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE
DettagliLINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE
LINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE Metodo di lavoro: PEDAGOGIA ATTIVA L istruttore è una guida, deve coltivare il carattere esplorativo dell allievo, deve stimolare la voglia di scoperta, è un motivatore che
DettagliPROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna
PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE Tecnico Nazionale Maurizio Castagna PIANIFICAZIONE DEL PIANO ANNUALE La Programmazione del lavoro
DettagliGSD AFFORESE Scuola Calcio Milan
GSD AFFORESE Scuola Calcio Milan PROGRAMMA TECNICO Direttore Sportivo Gianfranco Vitali Rev 1 Direttore Tecnico Alberto Guerriero Indice 1.0 Premessa 2.0 Struttura del programma tecnico 3.0 Torelli, possessi,
DettagliPROGRAMMA DI FORMAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE
FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO PROGRAMMA DI FORMAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE Società Delegazione Provinciale Comitato Regionale Stagione Sportiva 2014/2015 Pagina 1 di
DettagliSERATICENSE
Organizzazione e Programmazione Annuale Società: SERATICENSE 2016-2017 D.G. Demetrio Antonello 1 ORGANIZZAZIONE SOCIETARIA Scuola calcio Di BASE Società sportiva che organizza il servizio Attività Pre-agonistica
DettagliCURRRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO
CURRRICOLO DI EDUCAZIONE FISICA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA L allievo: è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti
DettagliWWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio LA FIGURA DEL RESPONSABILE TECNICO NELLA REALTA DILETTANTISTICA A cura di Ernesto Marchi Rispetto alla realtà professionistica, la figura del responsabile tecnico
DettagliLA SEDUTA DI ALLENAMENTO
LA SEDUTA DI ALLENAMENTO L ISTRUTTORE I PRESUPPOSTI ESSENZIALI CHE UN ISTRUTTORE DEVE NECESSARIAMENTE POSSEDERE: SAPERE Conoscenza delle problematiche dello sport specifico e di quello giovanile in particolare.
DettagliVIOLINO ALFONSO CORSO PER ISTRUTTORE DI ATLETICA LEGGERA: PRINCIPI GENERALI DELL ALLENAMENTO GIOVANILE IL RUOLO DELL ALLENATORE GIOVANILE
VIOLINO ALFONSO CORSO PER ISTRUTTORE DI ATLETICA LEGGERA: PRINCIPI GENERALI DELL ALLENAMENTO GIOVANILE IL RUOLO DELL ALLENATORE GIOVANILE IL RUOLO DEL TECNICO NELL ATTIVITA GIOVANILE Il tecnico dovrà inizialmente
DettagliPROGETTAZIONE PER COMPETENZE
PROGETTAZIONE PER COMPETENZE MODELLO DI PROGETTAZIONE PER COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO ANNO SCOLASTICO 2018/2019 CLASSE V AC DISCIPLINA DOCENTE SCIENZE MOTORIE CAPONIGRO GERARDO (n. ore sett.
DettagliUNIT 2 Seduta di allenamento ottimale
UNIT 2 Seduta di allenamento ottimale Introduzione Con l unit 1 capire i nostri Clienti abbiamo compreso che il nostro obiettivo come allenatori è creare un ambiente dove è ottimizzato l imparare e il
DettagliPROCESSO DI COSTRUZIONE E DI GESTIONE DI UNA SQUADRA
PROCESSO DI COSTRUZIONE E DI GESTIONE DI UNA SQUADRA negli sport di squadra il risultato non dipende dalla prestazione di una singola giocatrice ma dall integrazione dei comportamenti di tutte le giocatrici
DettagliLA PROGRAMMAZIONE NEL MINIBASKET
LA PROGRAMMAZIONE NEL MINIBASKET Avere conoscenza di troppe cose è una vera e propria malattia, il diretto e immediato frutto della troppa conoscenza è l inerzia, l incapacità di utilizzare tali conoscenze.
DettagliScuola Calcio. Genitori Eccellenti. 9 momenti per diventarlo. 1 aedizione
Scuola Calcio Genitori Eccellenti 9 momenti per diventarlo 1 aedizione PREMESSA Sono un genitore pentito. Ho avuto tre figli che hanno giocato a calcio e io mi sono comportato come la maggior parte dei
DettagliLINGUA INGLESE CLASSE PRIMA NUCLEI TEMATICI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE. Comprendere vocaboli, istruzioni, espressioni di uso quotidiano
LINGUA INGLESE (comprensione orale) Comprendere brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari Parlato (produzione e interazione orale) Descrivere oralmente, in modo semplice, aspetti del
DettagliMacroargomenti Competenze Conoscenze Abilità Attività di laboratorio (se
Disciplina: Scienze Motorie e Sportive Ore settimanali: 2 Classi: prima / seconda (primo biennio) Macroargomenti Competenze Conoscenze Abilità Attività di laboratorio (se La percezione di sé. Conoscere
DettagliPROCESSO DI COSTRUZIONE E DI GESTIONE DI UNA SQUADRA
PROCESSO DI COSTRUZIONE E DI GESTIONE DI UNA SQUADRA negli sport di squadra il risultato non dipende dalla prestazione di una singola giocatrice ma dall integrazione dei comportamenti di tutte le giocatrici
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTINA D AMPEZZO Scuola Media R.ZARDINI CORTINA D AMPEZZO Piano di lavoro annuale a.s. 2016/2017
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CORTINA D AMPEZZO Scuola Media R.ZARDINI CORTINA D AMPEZZO Piano di lavoro annuale a.s. 2016/2017 Docente CRISTINA NARDINI. Disciplina EDUCAZIONE FISICA.. Classe IIIA. UNITA DI
DettagliMASTER in FOOTBALL SCOUTING
MASTER in FOOTBALL SCOUTING Caro Amico, ecco il primo e unico in Italia percorso formativo articolato in 5 livelli - che lo staff della Cataliotti Football Workshop vuole proporti! Alla fine del percorso
DettagliISTITUTO TECNICO STATALE GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio Grafica e Comunicazione
ISTITUTO TECNICO STATALE GRAZIA DELEDDA - MAX FABIANI Chimica, Materiali e Biotecnologie Costruzioni, Ambiente e Territorio Grafica e Comunicazione DIPARTIMENTO Scienze Motorie e Sportive CURRICOLO DI
DettagliSCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO A.S. 2016/2017 SCIENZE APPLICATE BIAGIO PASCAL
SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO A.S. 206/207 Istituto scolastico proponente: ISTITUO TECNICO E LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE APPLICATE BIAGIO PASCAL Codice Meccanografico:
DettagliInsegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno
Mazara, 28 novembre 2017 Insegnare e apprendere attraverso modalità collaborative: come gestirle in classe per sviluppare e potenziare le competenze di ciascuno Angela Pesci Dipartimento di Matematica
DettagliPROGRAMMA DI FORMAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE
FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE E SCOLASTICO PROGRAMMA DI FORMAZIONE DEL SETTORE GIOVANILE Società Delegazione Provinciale Comitato Regionale Stagione Sportiva 2014/2015 Pagina 1 di
DettagliQUALE FUTURO PER LO SPORT NELL ORATORIO DEL TERZO MILLENNIO?
QUALE FUTURO PER LO SPORT NELL ORATORIO DEL TERZO MILLENNIO? La figura dell Educatore Sportivo in Oratorio Prof. Maurizio Mondoni E sempre tempo di educare Oggi educare non è facile, è estremamente impegnativo,
DettagliTraguardi di sviluppo delle competenze
UNITA DI APPRENDIMENTO N. 1 Disciplina: educazione fisica Utenti destinatari: CLASSE TERZA Denominazione: IL GIOCO SPORTIVO: PALLAVOLO Competenze chiave europee Consapevolezza ed espressione culturale
DettagliCORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE
CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE MODULO 3 METODOLOGIA 3 Principi metodologici nell organizzazione dell attività giovanile Principi della programmazione tecnica per le fasce d età giovanile
DettagliMATERIA: SCIENZE DELLA TERRA
MATERIA: SCIENZE DELLA TERRA PROGRAMMAZIONE INIZIALE ANNO SCOLASTICO: 2015-2016 INSEGNANTE: Bergonzi Antonella CLASSE: 1 B SETTORE: Servizi INDIRIZZO: Servizi commerciali FINALITA DELLA DISCIPLINA (finalità
Dettaglie ai colloqui individuali e/o generali; ritirare le schede di valutazione quadrimestrali;
PREMESSA La scuola rappresenta l ambiente educativo e di apprendimento più adeguato per sviluppare in tutti gli alunni ambiti sempre più ampi di autonomia, competenza, valori personali e sociali. La condivisione
DettagliProgrammazione e metodo di insegnamento per una scuola calcio
Programmazione e metodo di insegnamento per una scuola calcio INTRODUZIONE Da molti, troppi anni, l insegnamento sportivo e nella fattispecie nel calcio, punta l attenzione sullo sviluppo generale del
DettagliF.I.P.A.V. - COMITATO REGIONALE TRENTINO CENTRO QUALIFICAZIONE REGIONALE Settore Allenatori
PROGETTO TALENTI TRENTINI Mettendo a frutto le competenze e le esperienze maturate nell ambito del progetto nazionale Talenti Olimpici- Trentino 2011 2020 nasce il progetto Talenti Trentini cui il Comitato
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI 2 CIRCOLO CASTROVILLARI ANNO SCOLASTICO
QUESTIONARIO DOCENTI 2 CIRCOLO CASTROVILLARI ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Legenda: 1: per niente 2: poco 3: molto 4: moltissimo METODOLOGIA E DIDATTICA 1. Ritengo utile, nel programmare obiettivi e attività,
DettagliCom è iniziato? Tutta colpa di una tesi..
Com è iniziato? Tutta colpa di una tesi.. TOCCARE, MANIPOLARE, SPERIMENTARE, OSSERVARE, DISCUTERE, DIMOSTRARE PORTA AD UNA Sapi Corporation Il chimico motociclista T R A S F O R M A Z I O N E Chimeyf Siamo
DettagliSchede didattiche. il libro Parole appuntite, parole piumate arriva in classe.
Schede didattiche il libro Parole appuntite, parole piumate arriva in classe. Ululò e Ululè di Amélie Galé e Jack Tow, www.lo-ed.com https://pianetabambini.it/canzoni-diversita-bambini/ Ci sono bambini
DettagliDispositivo di osservazione / valutazione
Dispositivo di osservazione / valutazione Tavola delle competenze e abilità Competenze Progettare Abilità 1. Comprendere il significato delle consegne 2. Ricercare le informazioni necessarie 3. Valutare
DettagliIstituto Sabin a.s.2014-15
COS È: è un progetto educativo condiviso e continuo che esplicita sinteticamente l impegno della scuola e delle famiglie per promuovere il successo formativo di tutti è un contratto basato sulla corresponsabilità
DettagliDIPARTIMENTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
pag.1 DIPARTIMENTO DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE pag.2 OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI 1 BIENNIO Lo studente a conclusione del primo biennio deve acquisire le seguenti Competenze di base declinate nell ASSE
DettagliLA PREPARAZIONE FISICA: COSA DEVE SAPERE L ALLENATORE
CENTRO QUALIFICAZIONE NAZIONALE LA PREPARAZIONE FISICA: COSA DEVE SAPERE L ALLENATORE Marco Mencarelli 2º Allenatore e Preparatore Atletico Nazionale Femminile Seniores Alessandro Guazzaloca Preparatore
DettagliLiceo Scientifico P.S. Mancini - Avellino
Liceo Scientifico P.S. Mancini - Avellino Scienze motorie e sportive Primo biennio 1. Risultati di, conoscenze ed abilità Nel corso del primo biennio lo studente deve: cogliere le implicazioni e i benefici
Dettaglithe star Quality PA Diritto del bambino al gioco 3 lezione C. Pesce Metodi e didattiche delle attività Motorie e Sportive
Dallo sviluppo del corpo in movimento alla formazione del cittadino: Un modello olistico a quattro pilastri Quality PA Diritto del bambino al gioco the star Abilità di Vita 3 lezione C. Pesce Metodi e
DettagliCOME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO
COME MOTIVARE IL PROPRIO FIGLIO NELLO STUDIO Centro AP - Psicologia e Psicosomatica Piazza Trasimeno, 2-00198 Roma - Tel: 06 841.41.42 - www.centroap.it 1 Studiare non è tra le attività preferite dei figli
DettagliLE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE
LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE Polisportive Giovanili Salesiane CORSO I LIVELLO Modica aprile 2018 A cura del prof. Gianni Di Bella LA PROGRAMMAZIONE La programmazione è una procedura flessibile. E lo strumento
DettagliL ISTRUTTORE DEI PICCOLI AMICI
WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Concetti di Programmazione L ALLENATORE VA IN CAMPO CON I PICCOI AMICI A cura di Marco Stoini WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT PREMESSA Il seguente articolo è tratto dal
DettagliACCADEMIA. Grandi Eventi Sportivi per Grandi Allenatori EVENTI PER ALLENATORI SOCCER TOURS CAMP CALCISTICI
D AS ACCADEMIA ALLENATORI EVENTI PER ALLENATORI SOCCER TOURS CAMP CALCISTICI Grandi Eventi Sportivi per Grandi Allenatori ASDACCADEMIAALLENATORI.COM CHI SIAMO Accademia Allenatori A.s.d. è una associazione
DettagliLa nuova didattica del movimento
Maurizio Mondoni Cristina Salvetti La nuova didattica del movimento Laboratori di giocosport e giochi inclusivi 9. Il giocosport 9.1 Dal gioco individuale al gioco collettivo Il gioco nei primi anni di
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DELLA POLISPORTIVA
L Associazione dilettantistica Volley Albano riconoscere la pallavolo come un Occasione di Crescita e Sviluppo Umano e Sportivo di ragazzi e ragazze La Volley Albano si basa sull impegno volontario di
DettagliComprendere una richiesta orale Comprendere una richiesta scritta. Comprendere più richieste orali Comprendere più richieste scritte
COMPONENTE: ATTIVITÀ E PARTECIPAZIONE CAPITOLO: COMPITI E RICHIESTE GENERALI (TITOLO DELLE CATEGORIE) DIAGNOSI E OSSERVAZIONI INTRAPRENDER E UN COMPITO SINGOLO (CATEGORIE) OBIETTIVI A LUNGO TERMINE semplice
DettagliEDUCAZIONE FISICA. Conoscenze Abilità Competenze
EDUCAZIONE FISICA Competenza chiave europea: CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE Competenza specifica: CONOSCERE IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO I cinque sensi Il corpo Le parti
DettagliRiunione Tecnica Pre stagione 2018
Riunione Tecnica Pre stagione 2018 Rapporto Allenatori Arbitri nei campionati territoriali Centro di Qualificazione Regionale - Settore Tecnico Arbitri e Osservatori 1 Argomenti della lezione Arbitri territoriali
DettagliGMD 2 "La metacognizione"
GMD 2 "La metacognizione" DIDATTICA PER TUTTI ESEMPI PRATICI CONDIVISIONE NON DARE NIENTE PER SCONTATO SPUNTI DI RIFLESSIONE CLIMA POSITIVO CONFRONTO DI IDEE MIGLIORAMENTO SCAMBIO AUTORIFLESSIONE SUGGERIMENTI
Dettaglidr.ssa Lorella Gabriele
dr.ssa Lorella Gabriele Obiettivo del corso Fornire metodologie, strategie per riconoscere e decodificare il linguaggio del corpo. Parte teorica Parte laboratoriale Argomenti Linguaggio Linguaggio e Comunicazione
DettagliEDUCAZIONE FISICA CLASSE PRIMA
CLASSE PRIMA IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO L alunno/a acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel
DettagliPROGETTO DI SPERIMENTAZIONE REGOLAMENTO U14
PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE REGOLAMENTO U14 Cambi volanti a gioco fermo INTRODUZIONE La categoria dove i ragazzi incontrano maggiori difficoltà tecnico/tattico/strategiche è quella degli U14, è in questo
DettagliL Arbitro durante la gara
L Arbitro durante la gara Associazione Italiana Arbitri CRA Lazio Elaborazione contenuti e grafica: CRA Lazio L arbitro durante la gara Durante: preliminari L INGRESSO Ingresso nel recinto di gioco Ingresso
DettagliCURRICOLO DISCIPLINARE PER COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA I GRADO CLASSE PRIMA
SCUOLA SECONDARIA I GRADO CLASSE PRIMA Disciplina Competenza/e Europea/e EDUCAZIONE FISICA Consapevolezza dell importanza dell espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un ampia varietà di
DettagliObiettivi di apprendimento Educazione Fisica
Obiettivi di apprendimento Educazione Fisica Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Utilizzare gli schemi motori di base e posturali, con le loro interazioni, in attività motorie semplici.
DettagliIl passaggio dal Minibasket al Basket. Federazione Italiana Pallacanestro Settore Minibasket
Il passaggio dal Minibasket al Basket Federazione Italiana Pallacanestro Settore Minibasket Passaggio dal Minibasket al Basket: obiettivi della riflessione Condivisione di un comune impegno Consapevolezza
DettagliLa valutazione per l apprendimento
La valutazione per l apprendimento VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare
DettagliCorso istruttori I livello. Genova, ottobre 2016 SCUOLA VELA. Organizzazione Didattica Gestione staff. Relatore Benedetta Danti
Corso istruttori I livello Genova, 11 16 ottobre 2016 Organizzazione Didattica Gestione staff Relatore Benedetta Danti ORGANIZZAZIONE Step 1 Pubblicità Progetto vela a scuola Contatti ORGANIZZAZIONE Step
DettagliASPETTI PSICOLOGICI DELL EMERGENZA
ASPETTI PSICOLOGICI DELL EMERGENZA CORSO BASE PER VOLONTARI DI PROTEZIONE CIVILE Carate B.za 23 febbraio 2012 ESSERE VOLONTARI CONOSCERE Formazione teorica SAPER ESSERE La relazione SAPER FARE Formazione
DettagliSETTORE SQUADRE NAZIONALI. Progetto di Qualificazione Territoriale MOLISE
SETTORE SQUADRE NAZIONALI Progetto di Qualificazione Territoriale MOLISE 13-16 Gennaio 2010 1. Premessa Il Progetto di Qualificazione Territoriale rappresenta la prima fase del Progetto Giovanile del Settore
DettagliLa scuola calcio a misura di bambino
La scuola calcio a misura di bambino Immagini dell autore. Gianluca Ripani LA SCUOLA CALCIO A MISURA DI BAMBINO Sistema I.S.F. manuale per la scuola calcio Metodo Globale-Analitico Globale Giocostrada
DettagliStare vicino all azione
PREVENZIONE LA PRIMA PREVENZIONE E LA PRESENZA. Essere nel punto e nel momento giusto è la primaria arma dell arbitro. La prevenzione si mette in atto in tanti modi. Presenza, dialogo, controllo panchine,
Dettagli