LA PROGRAMMAZIONE NEL MINIBASKET
|
|
- Liliana Rosa
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA PROGRAMMAZIONE NEL MINIBASKET Avere conoscenza di troppe cose è una vera e propria malattia, il diretto e immediato frutto della troppa conoscenza è l inerzia, l incapacità di utilizzare tali conoscenze. (Y.Dostoevskij).
2 PERCHE PROGRAMMARE? è una competenza dell Istruttore! L ISTRUTTORE OSSERVA L ISTRUTTORE PARTECIPA L ISTRUTTORE COMUNICA L ISTRUTTORE COINVOLGE L ISTRUTTORE MOTIVA L ISTRUTTORE PENSA L ISTRUTTORE ORGANIZZA L ISTRUTTORE PROGRAMMA L ISTRUTTORE VIVE E FA VIVERE IL MINIBASKET
3 COSA PROGRAMMARE? è il senso di ciò che facciamo! Il valore educativo della nostra azione Il progetto pedagogico di riferimento Le procedure operative I contenuti e i metodi Le conoscenze, le abilità, le competenze
4 Il valore educativo della nostra azione. è un valore che va riconosciuto è l elemento su cui si fonda la programmazione è un problema di coscienza personale!
5 Il progetto pedagogico di riferimento. centralità della persona modello neocognitivo crescita in tutti gli ambiti pensiero, emozione e azione giocosport educativo e formativo situazione di apprendimento ideale emozione, scoperta e gioco conoscenze, abilità e competenze progetto educativo del minibasket di chi insegna e di chi apprende
6 Saper Insegnare. Conoscere e governare la teoria e la metodologia dell insegnamento e dell allenamento delle attività motorie e sportive. Saper trasmettere le conoscenze Far apprendere abilità Accompagnare l acquisizione delle competenze Saper Programmare l Insegnamento. Condividendone valori e principi fondanti!
7 Le procedure operative : FASI della programmazione. RIPIANIFICAZIONE FINALITA GENERALI VALUTAZIONE ANALISI SITUAZIONE INIZIALE OBIETTIVI SPECIFICI DEFINIZIONE OBIETTIVI SCELTA MEZZI E STRUMENTI SCELTA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI SCELTA E ORGANIZZAZIONE DEI METODI
8 Le domande che aspettano risposte. Chi sono e come sono i miei allievi? ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE Dove voglio portarli? Quali competenze possono raggiungere? DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Cosa devo far fare? Come devo fare? Cosa mi serve? SCELTA ED ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI SCELTA ED ORGANIZZAZIONE DEI METODI SCELTA DEI MEZZI E DEGLI STRUMENTI Cosa devo osservare? VALUTAZIONE (IN CORSO E FINALE)
9 Le procedure operative : dalla programmazione alla lezione. La programmazione Generale Definizione del progetto educativo-motorio Il modello Annuale Periodica Definizione degli obiettivi Ripartizione degli obiettivi in sottoperiodi Linee Guida come riferimento Della lezione Preparazione della lezione
10 I contenuti della programmazione. LE CAPACITA SENSO PERCETTIVE GLI SCHEMI MOTORI DI BASE LE CAPACITA MOTORIE LA CAPACITA DI GIOCO I FONDAMENTALI DI GIOCO COME STRUMENTI EMOZIONE CONOSCENZE SCOPERTA ABILITA GIOCO COMPETENZE
11 Alcuni consigli utili. PARTIRE DAI BISOGNI DEI BAMBINI CONOSCERE E CONDIVIDERE LE LINEE GUIDA DEL SETTORE DEFINIRE I TRAGUARDI DI COMPETENZA DEI PROPRI GRUPPI DI ATTIVITA INDIVIDUARE IL PERCORSO D INSEGNAMENTO SIA SUL PIANO ORIZZONTALE CHE SU QUELLO VERTICALE PIANIFICARE SEQUENZE DIDATTICHE PROGRESSIVE ORGANIZZARE LE AZIONI PROGRAMMATE VIVERE IL MINIBASKET CHE SI INTENDE DESCRIVERE... E STUDIARE! (AGGIORNARSI COSTANTEMENTE)
12 ERRORE CORREZIONI E RINFORZI
13 PAROLA CHIAVE
14 PERCHE I BAMBINI FATTORI INTERNI Timidezza Ansia Paura Scarsa attenzione Scarsa motivazione Carenze senso percettive Carenze a livello motorio SBAGLIANO? FATTORI ESTERNI Errata spiegazione da parte dell istruttore Presenza dei genitori o del pubblico Inadeguatezza della proposta
15 Esempio di una situazione LA SPIEGAZIONE POSIZIONE INFORMAZIONE VERBALE DIMOSTRAZIONE
16 CORREZIONE CORREZIONE DIRETTA Gli errori compiuti vengono mostrati e spiegati immediatamente e vengono dati i consigli e le istruzioni necessarie su come deve cambiare l esecuzione nella successiva ripetizione dell esercizio CORREZIONE INDIRETTA Si utilizzano dei mezzi esterni che agiscono sull atleta in modo tale da portarlo a correggere l errore tali attrezzi possono essere Attrezzi di forma diversa, allegggeriti ecc Posso variare le informazioni sensoriali Posso abbassare l asticella
17 A PROPOSITO DI INFORMAZIONI VERBALI FEEDBACK ESTRINSECO Informazione sensoriale proveniente da una fonte esterna in aggiunta a quella che normalmente si ottiene dall esecuzione dei movimenti (cioè feedback intrinseco) viene detto anche feedback aggiuntivo
18 FEEDBACK ESTRINSECO Conoscenza dei Risultati Informazione aggiuntiva di solito di tipo verbale, che viene fornita al termine dell esecuzione dell azione e dà indicazioni sulla misura in cui è stato eseguito correttamente il movimento desiderato o è stato raggiunto un dato obiettivo ambientale Se la CR fornisce la stessa informazione già veicolata dal feedback intrinseco, che gli individui possono rilevare e interpretare autonomamente, essa è di poco valore e può essere a volte irritante
19 FEEDBACK ESTRINSECO Conoscenza della prestazione Informazione aggiuntiva che fornisce informazioni riguardo alla qualità dell esecuzione motoria. informa gli allievi sui loro progressi, generalmente fa si che si esercitino con maggiore impegno CP può creare dipendenza che induce gli individui a fare affidamento in modo eccessivo sul feedback, provoca un peggioramento della prestazione quando viene eliminato il feedback
20 RIASSUMENDO SE DECIDIAMO DI FORNIRE UN FEEDBACK DOVREMMO FARE ATTENZIONE A. Quali informazioni deve contenere Quante informazioni deve contenere Quanto precisa dovrebbe essere l informazione Con quale frequenza dovrebbe essere fornito
21 Che cosa avresti potuto fare per? Come mai secondo te non sei riuscito a? Cosa è successo? Maggiore è l interattività migliori sono le capacità di riflettere dei ragazzi che quindi possono arricchire le strategie e le analisi del controllo dei propri processi di apprendimento
22 CHI CORREGGERE? IL SINGOLO O IL GRUPPO?
23 RINFORZO POSITIVO Evento che segue la risposta di un individuo e che aumenta la probabilità che tale comportamento venga ripetuto in circostanze simili
24 Bravo ma...
25 RINFORZO NEGATIVO Evento che segue la risposta di un individuo e che consiste nella rimozione di uno stimolo spiacevole incrementando in tal modo la probabilità che la persona ripeta in futuro la stessa risposta in circostanze simili
26 INDICAZIONI DIDATTICHE PEDAGOGICHE Non farsi influenzare da modi di pensare non scientifici: l approccio positivo è fortemente confermato dalle sperimentazioni Con i giovani utilizzare più osservazioni e feedback positivi che rimproveri e feedback negativi Non apprezzare un azione e criticarne un altra (va bene ma)
27 GESTIONE DELLA DISCIPLINA Problema non personale ma professionale L istruttore dovrebbe: Specificare le regole di comportamento e la loro funzione Mantenere un atteggiamento coerente nel rispettare e nel far rispettare le regole
28 Durante le attività motorie e sportive problemi disciplinari si verificano più facilmente nei momenti di inattività per: attesa del proprio turno spostamenti degli attrezzi tempi lunghi di spiegazione attività o giochi ad eliminazione attenzione eccessiva dell'insegnante su singoli ragazzi attività poco motivanti, proposte troppo facili o troppo difficili (Fonte L. Bortoli)
29 INDICAZIONI DIDATTICHE PEDAGOGICHE SE SI UTILIZZANO RIMPROVERI Essere sicuri che i ragazzi possiedano le abilità necessarie Specificare il comportamento indesiderato, il perché non va bene il comportamento richiesto Non perdere il controllo
ERRORE, CORREZIONI E RINFORZI
Corso Istruttori Minibasket 2^ annualità... sbagliando... si impara! ERRORE, CORREZIONI E RINFORZI UNA PAROLA CHIAVE? PERCHE I BAMBINI SBAGLIANO? FATTORI INTERNI Timidezza Ansia Paura Scarsa attenzione
DettagliL ERRORE E LA CORREZIONE
L ERRORE E LA CORREZIONE PESARO CORSO ISTRUTTORI II ANNO ROBERTA REGIS PARLEREMO DI.. ERRORE FEEDBACK CORREZIONE RINFORZO ERRORE Ogni deviazione o differenza rispetto al modello o alle indicazioni da seguire,
DettagliLa correzione dell errore motorio
La correzione dell errore motorio Corso Aggiornamento Insegnanti Scuola Secondaria di 1 grado Marco Tamantini I Ferri del mestiere Errore: ogni deviazione o differenza rispetto al modello o alle indicazioni
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Minibasket. Maurizio Cremonini
FEDERAZIONE ITALIANA PALLACANESTRO Settore Minibasket Maurizio Cremonini cosa ci possiamo portare cosa non può mancare e se rimane un po di spazio... cosa ci dobbiamo portare Cosa faremo oggi! La Cucina
DettagliL errore nel processo di apprendimento Corso allenatore di primo grado. Relatore : Roberto Romani
Corso allenatore di primo grado Relatore : Roberto Romani Parliamo di ERRORE L ERRORE possiamo definirlo in diversi modi : - Allontanamento dalla verità, una azione svantaggiosa. - In metrologia la differenza
DettagliL errore nel processo di apprendimento
Corso di primo grado Cremona 20 Gennaio 2013 Relatore : Roberto Romani Parliamo di ERRORE L ERRORE possiamo definirlo come esecuzione non corretta del gesto tecnico, come una DEVIAZIONE dal modello tecnico
DettagliQUELLI CHE INSEGNANO. devono saper insegnare
QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare devono saper insegnare SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE e sulle ABILITA, cioè sul SAPERE, SAPER FARE, SAPER
DettagliQUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare
QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 04.2011 devono saper insegnare SAPER INSEGNARE A questo sapere corrispondono COMPETENZE maturate attraverso le CONOSCENZE e
DettagliA cura di Fabrizio M. Pellegrini SAPER INSEGNARE
QUELLI CHE INSEGNANO devono saper insegnare A cura di Fabrizio M. Pellegrini 02.2009 SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa COMPETENZA se viene costruito sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA,
DettagliCORSO PER DIRIGENTI DEI CENTRI MINIBASKET. Le conoscenze. Prof. Pierpaolo Varaldo Formatore Prov. Genova
CORSO PER DIRIGENTI DEI CENTRI MINIBASKET Le conoscenze Prof. Pierpaolo Varaldo Formatore Prov. Genova IL MINIBASKET: obiettivi e finalità Il Minibasket si occupa della fascia di età che va dai 5 agli
DettagliCOLLEGIO MAESTRI DI SCI DEL LAZIO
Risultati dell indagine sul Cliente AL AR AS CO FA MA TOT % ottimo insegnante 54 55 42 45 47 61 304 53,90% ottimo insegnante bravo sciatore 14 20 13 12 15 18 92 16,30% bravo sciatore simpatico 12 5 20
DettagliALLENARE PERSONE: Dar loro strumenti per imparare
ALLENARE PERSONE: Dar loro strumenti per imparare Siena, 15 Settembre 2009 IMPARARE NON È SOLO TROVARE UNA RISPOSTA, IMPARARE SIGNIFICA ORGANIZZARE LE CONOSCENZE. "Gli insegnanti ideali sono quelli che
DettagliMETODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO SPORTIVO
METODOLOGIA DELL INSEGNAMENTO SPORTIVO Davide Sartini Bologna 22 Novembre 2014 Le competenze del tecnico Competenze tecniche Conoscenza dei regolamenti di gioco Conoscenza della tecnica dei fondamentali
DettagliLa Metodologia dell Insegnamento Sportivo: le competenze didattiche del tecnico di pallavolo. Claudio Mantovani Corso Allenatori di terzo grado
La Metodologia dell Insegnamento Sportivo: le competenze didattiche del tecnico di pallavolo Claudio Mantovani Corso Allenatori di terzo grado Cavalese, 21 giugno 2019 Metodologie e strategie dell'insegnamento
DettagliCorso di Aggiornamento Istruttori Minibasket LA SPEZIA 2007 I PRESUPPOSTI DEL MINIBASKET : DALL EMOZIONE AI FONDAMENTALI.
Corso di Aggiornamento Istruttori Minibasket LA SPEZIA 2007 I PRESUPPOSTI DEL MINIBASKET : DALL EMOZIONE AI FONDAMENTALI. GIOCARE A MINIBASKET PALESTRA GENITORI ISTRUTTORE emozione GIOCHI BAMBINI PALLLA
DettagliSpelzini Gigliola. Gigliola Spelzini Docente Scuola Primaria Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Master DSA Ossuccio, gennaio 2017
Gigliola Spelzini Docente Scuola Primaria Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Master DSA Ossuccio, gennaio 2017 DIFFICOLTÀ AD APPRENDERE 1. Rilevazione del bisogno 2. Segnalazione alla famiglia e
DettagliCOMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO
COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO INTRODUZIONE Gli insegnanti: GRANDI COMUNICATORI Insegnare bene significa comunicare efficacemente La comunicazione è efficace se raggiunge lo scopo Voi siete il centro della
DettagliCORSO ISTRUTTORE REGIONALE MINIBASKET ANCONA
CORSO ISTRUTTORE REGIONALE MINIBASKET ANCONA La Commissione Provinciale Minibasket di Ancona organizza un corso per Istruttore Regionale. L iter del corso è illustrato alla fine di questa informativa.
DettagliGestire classi difficili
Gestire classi difficili Cosa vuol dire difficili? Stabilire e condividere tra gli insegnanti degli standard, cioè delle condotte che essi si aspettano dagli allievi relativamente all autonomia, alla responsabilità,
DettagliDALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET
DALLA PROGRAMMAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA DI EASY BASKET EASYBASKET SEMPLICE EMOZIONANTE A MISURA DI BAMBINO ALLA PORTATA DEGLI INSEGNANTI ma di TUTTI gli insegnanti e di TUTTI i bambini
DettagliINSEGNARE IL MINIBASKET
Si riportano le linee guida del settore Minibasket riferite agli ambiti motorio-funzionale, socio-relazionale,tecnico e cognitivo tratte dalla dispensa tecnica per i partecipanti ai corsi istruttori minibasket
DettagliFEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE
FEDERAZIONE SAMMARINESE GIUOCO CALCIO SETTORE GIOVANILE DI BASE PROGRAMMAZIONE, SVOLGIMENTO, ANALISI DI UNA SEDUTA DI ALLENAMENTO San Marino, 4 febbraio 2015 La SEDUTA di allenamento Rappresenta una tappa
DettagliAPPRENDIMENTO MOTORIO. L'apprendimento motorio è il processo che consente l'acquisizione di un abilità motoria.
APPRENDIMENTO MOTORIO L'apprendimento motorio è il processo che consente l'acquisizione di un abilità motoria. ABILITA MOTORIA Per abilità motoria s intende un attività umana cosciente, che: si mostra
DettagliProgramma, programmazione e progettazione. da un PPT del Prof. Pier Giuseppe Rossi Università degli Studi di Macerata
Programma, programmazione e progettazione da un PPT del Prof. Pier Giuseppe Rossi Università degli Studi di Macerata Cenni storici sulla programmazione H. Parkhurst (tra il 1905 e il 1922) iniziò a pensare
DettagliIL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE
IL PROFILO PROFESSIONALE DEL DOCENTE Anno di prova e di formazione per docenti neoassunti e con passaggio di ruolo della provincia di Sondrio a.s. 2016/17 Elisa Gusmeroli IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE
Dettagli2.3. I compagni Il personale scolastico La famiglia Gli specialisti... 27
INDICE 1. CONOSCERE L AUTISMO... 9 1.1. Le dimensioni peculiari dell autismo... 9 1.2. La costruzione della carta di identità dell alunno... 10 1.3. La tutela del benessere a scuola... 13 1.4. La formazione
DettagliOBBLIGATORI: educazione e sviluppo del sistema senso motorio, degli schemi motori e posturali,
2 anno corso istruttori minibasket, Siracusa Gli OBIETTIVI didattico-educativi OBBLIGATORI: educazione e sviluppo del sistema senso motorio, degli schemi motori e posturali, capacità e abilità motorie
DettagliLa Metodologia dell Insegnamento sportivo
La Metodologia dell Insegnamento sportivo Claudio Mantovani Corso Istruttori secondo grado Metodologie e strategie dell'insegnamento Sportivo Area molto interdisciplinare con contributi multipli: psicologia
DettagliMINIBASKET A SCUOLA. a.s. 2014/2015. L istruttore che quest anno svolgerà le lezioni facenti parte del progetto- scuola sarà:
C.A.S. SAN PIO X Via Niccolini, 2 20154 Milano Tel. 02.33100449 Cod. Affiliazione F.I.P. 000814 www.spiox.com MINIBASKET A SCUOLA a.s. 2014/2015 Il progettoscuola viene proposto anche per l anno scolastico
Dettaglidue parole sul METODO
due parole sul METODO Uno dei punti cardine del complesso processo dell insegnamento apprendimento è il problema metodologico. COME INSEGNARE? Come cioè organizzare ed attuare tutte le proposte che serviranno
DettagliLE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE
LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE Polisportive Giovanili Salesiane CORSO I LIVELLO Modica aprile 2018 A cura del prof. Gianni Di Bella LA PROGRAMMAZIONE La programmazione è una procedura flessibile. E lo strumento
DettagliDALLA VALUTAZIONE AL PROGETTO
Gruppo insegnanti DALLA VALUTAZIONE AL PROGETTO ABILITA PUNTO DI PARTENZA per stendere un Progetto Individualizzato (Importanza sottolineata da tutte le linee guida internazionali sull autismo) Valutazione
DettagliSenza Zaino. Ricerc-azione Valutazione Formativa. Mariella Groppi Formatrice Senza Zaino
Ricerc-azione Valutazione Formativa Perché le bambine e i bambini vengono a scuola? Perché cercano di impegnarsi, di darsi da fare, di studiare? 1 - Perché ricercano semplicemente buoni voti, la nostra
DettagliPALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE. Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente.
PALLAVOLO SPORT DI SITUAZIONE Sport di situazione: richiede capacità di adattamento a situazioni che si modificano rapidamente e continuamente. 1 Nella pallavolo l azione è regolata dall interazione tra
DettagliL INCONTRO TRA IL MINIBASKET E IL BASKET. Maurizio Cremonini
L INCONTRO TRA IL MINIBASKET E IL BASKET. Maurizio Cremonini Minibasket e Basket. due ambiti tecnici federali accompagnano lo sviluppo delle competenze dei giocatori di minibasket prima e di pallacanestro
DettagliLe attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione. 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia
Le attività laboratoriali: progettazione, organizzazione e valutazione 10 marzo 2017 Prof. Giuseppe Elia Nella metodologia della didattica laboratoriale abbiamo affermato che il docente non è più colui
DettagliCORSO PER TECNICO DI BASE I COMPITI DEL TECNICO
CORSO PER TECNICO DI BASE I COMPITI DEL TECNICO Ogni allenatore è un insegnante L insegnante deve essere soprattutto un: facilitatore dell apprendimento cioè deve saper esporre in modo efficace e significativo
DettagliSAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica
SAMS Metodologia dell insegnamento della tecnica MODULO 3 L esercizio analitico,sintetico e globale nel sistema di allenamento tecnico-tattico OBIETTIVO GENERALE DEL MODULO Dal riconoscimento della centralità
DettagliL ISTRUTTORE DEI PICCOLI AMICI
WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT Scuola Calcio Concetti di Programmazione L ALLENATORE VA IN CAMPO CON I PICCOI AMICI A cura di Marco Stoini WWW.CENTROSTUDICALCIO.IT PREMESSA Il seguente articolo è tratto dal
DettagliREQUISITI FONDAMENTALI DELL ALLENATORE
L ALLENATORE Chi decide di allenare i ragazzi deve disporre di una forte passione per il calcio giovanile, poiché spesso ci si trova ad operare in condizioni di disagio quali, esempio: la gestione di un
DettagliProgrammazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA FILONE N 5: APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO
INDICATORE ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI Programmazione didattico-educativa di classe SCUOLA PRIMARIA classi 3^A-B a.s. 2017-2018 FILONE N 5: APPLICAZIONE DEL PENSIERO MATEMATICO E SCIENTIFICO
DettagliVALUTAZIONE E OSSERVAZIONI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA. Mandelli Infanzia Neoassunti
VALUTAZIONE E OSSERVAZIONI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA Mandelli Infanzia Neoassunti 2018-2019 1 LA VALUTAZIONE FORMATIVA La valutazione formativa accompagna il percorso di apprendimento, si basa sul feedback
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società
Anno Accademico 2017 2018 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2017/18 M-PSI/01 Psicologia generale Il settore si interessa all attività scientifica e didattico
DettagliCOMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO
COMUNICAZIONE & INSEGNAMENTO INTRODUZIONE Gli insegnanti: GRANDI COMUNICATORI Insegnare bene significa comunicare efficacemente La comunicazione è efficace se raggiunge lo scopo Voi siete il centro della
DettagliRELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Istituto paritario di Istruzione Secondaria Superiore Ivo de Carneri Civezzano Istituto Tecnico settore Tecnologico articolazione Biotecnologie Sanitarie RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE
DettagliPROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI
PROGETTO: I COLORI DELLE EMOZIONI L apprendimento nella scuola dell infanzia deve essere attivo, costruttivo e cooperativo e deve stimolare nei bambini la voglia di conoscere. Dai tre ai sei anni, infatti,
DettagliConsapevolezza: Partecipazione attiva: Metodicità: Varietà e molteplicità: Principio della semplicità e chiarezza: Principio dell'evidenza:
LA METODOLOGIA OPERATIVA PER UNA NUOVA FUNZIONE DELL ALLENATORE DI SETTORE GIOVANILE L allenatore che opera in un settore giovanile, oltre a dover essere un profondo conoscitore della materia calcistica,
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO CAPRI Patto di Corresponsabilità Diritti e doveri di Alunni, Docenti, Genitori IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
ISTITUTO COMPRENSIVO I. NIEVO CAPRI Patto di Corresponsabilità Diritti e doveri di Alunni, Docenti, Genitori IL PATTO DI CORRESPONSABILITÀ COSTITUISCE COINVOLGE IMPEGNA La dichiarazione esplicita dell
DettagliFinalità della disciplina SCIENZE MOTORIE nel corso del quinto anno
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE NICOLA MORESCHI Materia: SCIENZE MOTORIE a.s. 2015/16 Classi: 5 Liceo Scientifico ed Istituto Tecnico Commerciale Finalità della disciplina SCIENZE MOTORIE nel corso del
DettagliL EMOZIONE, LA SCOPERTA, IL GIOCO. Maurizio Cremonini
E A S Y B A S K E T : L EMOZIONE, LA SCOPERTA, IL GIOCO. Maurizio Cremonini Desideriamo accompagnarvi all incontro ed alla conoscenza con l Easybasket; analizzare insieme a voi alcuni aspetti, di un percorso
DettagliLa Metodologia dell Insegnamento sportivo
La Metodologia dell Insegnamento sportivo Claudio Mantovani Corso Istruttori primo grado Metodologie e strategie dell'insegnamento Sportivo Area molto interdisciplinare con contributi multipli: psicologia
DettagliCORSO ISTRUTTORI MINIBASKET 2010/2011 NORME DI REALIZZAZIONE. Primo anno di Corso
CORSO ISTRUTTORI MINIBASKET 2010/2011 NORME DI REALIZZAZIONE Il Corso Istruttori Minibasket ha durata biennale, con frequenza obbligatoria, con 20 ore di lezioni teoriche e pratiche per ogni anno di Corso,
DettagliLe scuole primarie del 1 Istituto Comprensivo stipulano con la famiglia dell alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale
Patto di corresponsabilità educativa scuola primaria (Si riporta di seguito il Patto di corresponsabilità scuola famiglia elaborato nell anno scolastico 2008/2009 come integrazione al piano dell offerta
DettagliPROGETTO LA SCUOLA VA IN ACQUA. ISTITUTO SCOLASTICO PARITARIO DON Mauro CORSO ITALIA, VILLARICCA (NA)
PROGETTO LA SCUOLA VA IN ACQUA ISTITUTO SCOLASTICO PARITARIO DON Mauro CORSO ITALIA, 609-80010 VILLARICCA (NA) IN COLLABORAZIONE CON LA PISCINA EUROPA Il Progetto è rivolto alle classi 1-2-3 Media e alle
DettagliPROGETTO SCUOLA PYTHONS
PROGETTO SCUOLA PYTHONS a.s. 2017/2018 Debutta il progetto-scuola per l anno scolastico 2017/2018 dal Centro Formazione della Pallacanestro Monteclarense Asd, con l intento di facilitare l approccio al
DettagliLa metodologia dell Insegnamento:
La metodologia dell Insegnamento: Le competenze didattiche del tecnico di beach volley Claudio Mantovani Formia, 12 aprile 2019 Metodologie e strategie dell'insegnamento Sportivo Area molto interdisciplinare
DettagliDidattica applicata alle scienze motorie. A.A Prof. Bergamaschi Giuliano
Didattica applicata alle scienze motorie A.A. 2015-2016 Prof. Bergamaschi Giuliano 1 La gestione della classe Gestire la classe significa agire in modo che ogni allievo possa trovare le corrette attenzioni
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MEZZOLOMBARDO PIANI DI STUDIO D ISTITUTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Biennio: PRIMO (classe prima e seconda scuola primaria) COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE Traguardi di sviluppo della competenza a fine biennio 1. Conoscere e padroneggiare il proprio corpo (consapevolezza
DettagliCORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016
CORSO ISTRUTTORI TRENTO 2016 Quando vi siete impegnati al massimo in allenamento e in gara, quando avete dato tutto voi stessi sempre, allora l importante è partecipare. Pierre de Coubertain PERCHE SIETE
DettagliConsapevolezza sui propri problemi di studio. Obiettivi.?
Consapevolezza sui propri problemi di studio Obiettivi.? Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio = componente critica nell ambito delle abilità di studio. Soprattutto in ambito
DettagliLA TRASPOSIZIONE E LA MEDIAZIONE DIDATTICA. 25 marzo 2014
LA TRASPOSIZIONE E LA MEDIAZIONE DIDATTICA 25 marzo 2014 Attori non neutri I manuali I programmi Percorsi didattici..portaparole di coloro che li hanno inventati e costruiti Territorio di mezzo Èil terzo
DettagliParte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo. A cura di Cristina Caprile
Parte Generale 2 CONI PG2 Appunti di Teoria e metodologia dell'insegnamento Sportivo A cura di Cristina Caprile - Abilità di progettazione - motivazione alla e programmazione competenza - abilità di comunicazione
DettagliCORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS
CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE: - elementi della comunicazione o mittente, messaggio, ricevente o la pragmatica della comunicazione - fattori di inefficacie
DettagliLa valutazione per l apprendimento
La valutazione per l apprendimento VALUTAZIONE PER L APPRENDIMENTO tutte quelle attività intraprese dagli insegnanti e/o dagli alunni che forniscono informazioni da utilizzare come feedback per modificare
DettagliLa Scuola Primaria e Secondaria di 1º Grado devono pertanto:
5. METODOLOGIA Insegnamento e apprendimento: centralità dell alunno Le Indicazioni Nazionali, emanate dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca (M.I.U.R.) nel novembre 2012, sottolineano
DettagliDAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE
DAGLI SCHEMI MOTORI DI BASE ALLE ABILITÀ TECNICHE SPECIFICHE Davide Sartini wwww.davidesartini.jimdo.com Come si sviluppa la motricità Capacità senso-percettive Schemi motori di base Capacita motorie Abilità
DettagliQUESTIONARIO DOCENTI 2 CIRCOLO CASTROVILLARI ANNO SCOLASTICO
QUESTIONARIO DOCENTI 2 CIRCOLO CASTROVILLARI ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Legenda: 1: per niente 2: poco 3: molto 4: moltissimo METODOLOGIA E DIDATTICA 1. Ritengo utile, nel programmare obiettivi e attività,
DettagliLezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione
DettagliLe Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo 1 Questo Corso di preparazione
DettagliProgetto per la promozione del Minibasket e del Basket nella Scuola Primaria.
Progetto per la promozione del Minibasket e del Basket nella Scuola Primaria. A.Franzin Val Noce a.s.d. tel. 334.9766479 - fax 0121.353115 Email: franzinvalnocebasket@libero.it IL PROGETTO ASPETTI FONDANTI
DettagliIL RUOLO DELL ISTRUTTORE
IL RUOLO DELL ISTRUTTORE corso minibasket genova 2012 Ruolo: da rotolus (lat.): gobbo dell attore (rotolo su cui scorrevano le battute da recitare in scena COMPITI REGOLE STRUMENTI ESSERE: APPARIRE: la
DettagliPROGETTAZIONE ANNUALE - a.s. 2018/2019 EDUCAZIONE FISICA - CLASSI 3 a A - 3 a F - 3 a E - 3 a G ins. Paola Cicolini - ins.
PROGETTAZIONE ANNUALE - a.s. 2018/2019 EDUCAZIONE FISICA - CLASSI 3 a A - 3 a F - 3 a E - 3 a G ins. Paola Cicolini - ins. Agata Liotta Premessa Nel primo ciclo l educazione fisica promuove la conoscenza
DettagliCQIA SCUOLA INTERNAZIONALE DI DOTTORATO IN FORMAZIONE DELLA PERSONA E DIRITTO DEL MERCATO DEL LAVORO
ALLEGATO 1. QUESTIONARIO Indagine sulle Scienze Motorie e Sportive 01= docente di scuola dell infanzia 02= docente di scuola primaria 03= docente di sec 1 grado 04= docente di sec 2 grado 05= docente universitario
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO. Accoglienza. La nostra scuola come un ponte. Conoscere, esprimersi, comunicare
ISTITUTO COMPRENSIVO DON GIULIO TESTA VENAFRO Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado Accoglienza La nostra scuola come un ponte Conoscere, esprimersi, comunicare Progettualità educativa
DettagliCorso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa
Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa progetto proponente Descrizione delle tematiche proposte (Titolo del percorso) Destinatari (Specificare ordine di scuola) Scuola Sede del Corso
DettagliCapitolo 1 La didattica della vela
Prefazione Questo libro è rivolto a tutti coloro che si occupano dell insegnamento della vela in corsi di tutti i livelli e sui diversi supporti: deriva, cabinato e catamarano. Crediamo che ci si debba
DettagliIMPEGNI STUDIO LUN MAR MER
ORE ATTIVITA STUDIO IMPEGNI LUN MAR MER Capacità di organizzare e pianificare la propria attività di studio = componente critica nell ambito delle abilità di studio. Soprattutto in ambito universitario
DettagliSCHEDA DISCIPLINARE. Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica
SCHEDA DISCIPLINARE Area Disciplinare : Linguistico-Storico-Filosofica Disciplina: Scienze Umane (Psicologia e Metodologia della Ricerca) Docente: Antonella Ciappetta Classe : II sez.a I Quadrimestre a.s.
DettagliAppunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello
Metodologia dell'insegnamento sportivo Appunti per i Corsi istruttori FSN-DSA di 1 livello a cura di Cristina Caprile http:// 11 1 Unità di apprendimento Obiettivi di apprendimento: Conoscere e riconoscere
DettagliLa Metodologia dell Insegnamento Sportivo: le competenze didattiche del tecnico di pallavolo. Claudio Mantovani Corso Allenatori di terzo grado
La Metodologia dell Insegnamento Sportivo: le competenze didattiche del tecnico di pallavolo Claudio Mantovani Corso Allenatori di terzo grado Cavalese, 9 giugno 2018 Metodologie e strategie dell'insegnamento
DettagliMETODOLOGIE E TECNOLOGIE DIDATTICHE M-PED/03. UNIPI a.a. 2018/ P.F. 24 Donatella Fantozzi -
METODOLOGIE E TECNOLOGIE DIDATTICHE M-PED/03 UNIPI a.a. 2018/2019 - P.F. 24 Donatella Fantozzi - donatella.fantozzi@unipi.it DEFINIZIONE DI DIDATTICA DIDAKTIKÓS (dal Greco): CIÒ CHE SI RIFERISCE ALL INSEGNARE
DettagliIl ruolo della FORMAZIONE E INFORMAZIONE
Il ruolo della FORMAZIONE E INFORMAZIONE La formazione organizzativa: Attività educativa negli adulti, volta non solo all incremento di conoscenze e informazioni, ma anche all affinamento di competenze,
DettagliPIANI DI STUDIO D'ISTITUTO SECONDO CICLO ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRIMIERO
PIANI DI STUDIO D'ISTITUTO SECONDO CICLO ISTITUTO COMPRENSIVO DI PRIMIERO Corso: tutti i corsi dell Istituto Superiore Disciplina: Scienze Motorie e Sportive - primo biennio del secondo ciclo CONOSCENZE
DettagliIL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO
IL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO (Dott.ssa Cristina Marinelli) L istruttore è un facilitatore di apprendimenti. Si deve chiedere che cosa è riuscito a trasmettere agli allievi E deve Concettualizzare
DettagliCURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI
Allegato A CURRICOLO PER COMPETENZE TRASVERSALI Ambito individuale: favorire la crescita, l'autonomia e la fiducia in se stessi termine della Prende coscienza di sé, riconosce i propri pensieri, i propri
DettagliUniversità degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze dell Uomo e della Società
Anno Accademico 2016 2017 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2016/17 M-PED/01 Pedagogia Generale e Sociale Pedagogia della prevenzione e della salute 72 NO Classe
Dettaglidalla teoria alla pratica
dalla teoria alla pratica funzione certificativa; funzione regolativa in grado di consentire, sulla base delle informazioni via via raccolte, un continuo adeguamento delle proposte di formazione alle reali
DettagliL ORGANIZZAZIONE identità autonomia competenza cittadinanza identità autonomia competenza
L ORGANIZZAZIONE La scuola dell infanzia vede il bambino in un processo di continua interazione con i pari, gli adulti e la cultura. A tale proposito l organizzazione si propone di promuovere la formazione
DettagliISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAJORANA Via Ada Negri, MONCALIERI (TO) Codice fiscale
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE MAJORANA Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI (TO) Codice fiscale 84511990016 Sezione Liceale E.Majorana Scientifico Linguistico - Classico Via Ada Negri, 14 10024 MONCALIERI
DettagliRELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
Allegato A Istituto paritario di Istruzione Secondaria Superiore Ivo de Carneri Civezzano Indirizzo Istituto Tecnico settore Economico indirizzo Turismo RELAZIONE E PROGRAMMA FINALE DI SCIENZE MOTORIE
DettagliScheda progetto didattico Piano dell Offerta Formativa dell anno scolastico 2018 / 2019
M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Istituto Comprensivo Gian Battista Puerari Via IV Novembre,34 26048 Sospiro CR Telefono : 0372 623476
DettagliScienze Motorie Sportive Programmazione dipartimentale A.s. 2018/19
I.I.S. G. CENA Scienze Motorie Sportive Programmazione dipartimentale A.s. 2018/19 Gli insegnanti, dopo aver confrontato le proprie esperienze didattiche, concordano in sede di dipartimento, che per l
DettagliL INCONTRO TRA IL MINIBASKET E IL BASKET:
BRESCIA 12 febbraio 2007 L INCONTRO TRA IL MINIBASKET E IL BASKET: DALL EMOZIONE AI FONDAMENTALI. Maurizio Cremonini Responsabile Tecnico Federale Settore Minibasket FIP ... conoscere il Minibasket è fondamentale.
DettagliPROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE. Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE ANNAULE DIDATTICA
PROGETTAZIONE FORMATIVA ANNUALE DocentI Plessi SBRANA-LAMBRUSCHINI-TENUTA Classe III Disciplina EDUCAZIONE FISICA Tavola di sintesi delle unità di apprendimento da svolgere nel corrente a.s. 2015/16 PROGETTAZIONE
DettagliCorso di perfezionamento in:
Corso di perfezionamento in: Strategie didattiche per promuovere un atteggiamento positivo verso la matematica e la fisica Relazione laboratori 1 e 2 atteggiamento degli studenti e atteggiamento degli
DettagliCORSO DI EDUCATORE CINOFILO
CORSO EDUCATORE C I NOFILO 2018-2 019 EVENTO CORSO DI EDUCATORE CINOFILO DURATA 220 ORE IN 14 INCONTRI ORGANIZZATORE SERVICE DOG RILASCIO TESSERINO TECNICO E DIPLOMA CSEN LUOGO EVENTO LOC. MONTE SOPRA
Dettaglile competenze didattiche del tecnico di pallavolo
La Metodologia dell Insegnamento Sportivo: le competenze didattiche del tecnico di pallavolo Claudio Mantovani 13 Corso Allenatori terzo grado Cavalese, 12-13 giugno 2016 Metodologie e strategie dell'insegnamento
DettagliINTERVENTI DIDATTICI
DES - EDUCABILITÀ NEURONALE INTERVENTI DIDATTICI Generare la possibilità dell educazione FUNZIONI COGNITIVE INPUT ELABORAZIONE OUTPUT OUTPUT APPROFONDIMENTO NECESSARIO in condizioni di non educabilità
DettagliPedagogia dei processi di insegnamento e apprendimento (2) Roberta Piazza Università degli studi di Catania TFA
Pedagogia dei processi di insegnamento e apprendimento (2) Roberta Piazza Università degli studi di Catania TFA 2012-2013 Azione intenzionale di chi promuove e motiva l apprendimento, attraverso la partecipazione
Dettagli