LE FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI"

Transcript

1 OSSERVATORIO ECONOMICO SUI SERVIZI PUBBLICI LOCALI LE FORME DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI NEL MEZZOGIORNO In collaborazione con Confservizi e Unicredit Corporate Banking Luglio 2009

2 Sommario Sommario... 2 Considerazioni di sintesi Regione Calabria Le imprese pubbliche locali nella Regione Calabria Il processo di societarizzazione dei servizi pubblici locali in Calabria Modalità di finanziamento delle local utilities L efficienza della gestione dei servizi pubblici locali Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale Il trasporto pubblico locale La distribuzione del gas naturale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di Provincia: l impatto sulla spesa pubblica Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni Tab. 1.9 Quale è l impatto dei SPL nel bilancio dei comuni? dati Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Dati di sintesi: livello di sviluppo delle IPL calabresi Regione Basilicata La gestione dei servizi pubblici I modelli di governance istituzionale dei servizi pubblici locali Il processo di societarizzazione dei servizi pubblici locali Modalità di finanziamento delle IPL La gestione dei servizi pubblici locali: efficacia ed efficienza Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale La distribuzione del gas naturale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di Provincia: l impatto sulla spesa pubblica Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Dati di sintesi: livello di sviluppo delle IPL lucane Regione Puglia Le imprese pubbliche locali nella Regione Puglia: principali caratteristiche La gestione dei servizi pubblici locali: efficacia ed efficienza Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale La distribuzione del gas naturale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di provincia: l impatto sulla spesa dei comuni Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni capoluogo di provincia Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Dati di sintesi: livello di sviluppo delle IPL pugliesi Regione Abruzzo Le imprese pubbliche locali nella Regione Abruzzo Il processo di societarizzazione dei servizi pubblici locali La gestione dei servizi pubblici locali: efficacia ed efficienza Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale La distribuzione del gas naturale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di Provincia: l impatto sulla spesa pubblica Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni / 129

3 Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Dati di sintesi: livello di sviluppo delle IPL abruzzesi Regione Molise La gestione dei servizi pubblici locali: efficacia ed efficienza Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale La distribuzione del gas naturale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di Provincia: l impatto sulla spesa dei comuni Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Regione Campania La gestione dei servizi pubblici locali: efficacia ed efficienza Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale La distribuzione del gas naturale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di Regione: l impatto sulla spesa pubblica Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Regione Sardegna Le imprese pubbliche nella Regione Sardegna La gestione dei servizi pubblici locali: efficacia ed efficienza Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di provincia: l impatto sulla spesa pubblica Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni Tav Quale è l impatto dei SPL nel bilancio dei comuni? dati Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Dati di sintesi: livello di sviluppo delle IPL sarde Regione Sicilia La gestione dei servizi pubblici locali: efficacia ed efficienza Servizio idrico integrato Servizio di igiene ambientale La distribuzione del gas naturale La gestione dei servizi pubblici nei Comuni Capoluogo di Regione: l impatto sulla spesa pubblica Impatto dei SPL nel bilancio dei comuni Le forme di gestione del servizio idrico e del servizio di igiene ambientale Indagine su un panel di Enti Locali del Mezzogiorno sulla gestione dei Servizi Pubblici Locali Obiettivi e descrizione del panel dei Comuni intervistati Gli effetti delle esternalizzazioni sull organizzazione dell ente locale L incidenza delle esternalizzazioni sul bilancio degli enti locali Proprietà delle reti ed investimenti Bibliografia e fonti di consultazione / 129

4 Considerazioni di sintesi La presente indagine ha per oggetto la rilevazione delle forme di gestione e di organizzazione dei servizi pubblici locali nelle regioni del Sud Italia, con particolare riferimento ai comuni capoluogo di provincia. Obiettivo dell analisi è quello di evidenziare le principali caratteristiche di tali servizi nei territori di pertinenza e il livello di sviluppo delle aziende che gestiscono tale comparto. L idea di focalizzare l analisi nelle regioni localizzate nel Sud Italia nasce dall esigenza di colmare il gap conoscitivo che investe diffusamente la gestione dei servizi in queste aree, attraverso il ricorso di alcuni indicatori sintetici tesi a misurare l economicità e l efficienza dei servizi pubblici locali. Se nel Centro - Nord Italia sono presenti realtà imprenditoriali, che iniziano ad acquisire una massa critica competitiva anche a livello internazionale, nel Mezzogiorno, invece, il processo di industrializzazione e di societarizzazione è nella maggior parte dei casi in una fase di start up, caratterizzato da gestioni in economia, soprattutto nei comuni di piccole dimensioni, o da imprese pubbliche locali prevalentemente monoservizio che travalicano raramente i confini comunali. Infatti i dati Confservizi evidenziano che su local utilities censite, il 34% delle imprese è situato nel Nord Ovest, il 24,7% nel Nord Est, il 24,9% nel Centro e il 16% nel Sud 1. Se si esamina il valore della Produzione complessivo delle local utilities di circa 46 miliardi di euro, il valore generato dalle imprese, ad esempio del Nord Est, è pari a 15 miliardi di euro (34%), mentre quello del Sud è pari a 3,4 miliardi di euro (7,5% del totale). Tale valore indica un potenziale di crescita molto elevato nel Mezzogiorno sia in termini di aumento del numero delle imprese e sia in termini di crescita del volume delle attività svolte. Naturalmente tale processo dipenderà in misura rilevante dall evoluzione dei modelli di gestione che verranno strutturati in tale regioni, a partire dalla situazione attuale. Per quanto riguarda la gestione dei servizi pubblici locali nel Mezzogiorno, i dati istituzionali 2 evidenziano alcuni aspetti. Il processo di aziendalizzazione, sebbene abbia caratteristiche e forme diverse tra le regioni del Sud, è in media piuttosto evoluto nei capoluoghi di regione e di provincia. Il servizio di raccolta e spazzamento rifiuti è gestito in economia dal 47% dei comuni capoluogo di provincia e regione, mentre il servizio idrico risulta gestito in economia solo dal 18,4% dei comuni capoluogo di provincia e regione (dati Co.Vi.Ri, Confservizi, Ministero dell Interno). Tale risultato dipende anche dai tempi di attuazione delle strategie di sviluppo del servizio ambientale programmate dai piani provinciali di gestione dei rifiuti (PPGR) che sono in ritardo rispetto all attuazione dei piani d ambito del settore idrico. 1 Si rimanda al rapporto sulla Gestione dei servizi pubblici locali: indagine sulle strategie di sviluppo di un panel di local utilities operanti nel Centro-Nord Italia dell Osservatorio economico per l analisi dei dati. 2 Banca d Italia, Istat, Co.vi.Ri, Ministero dell Interno, Ministero dello Sviluppo Economico, Cnel, Utilitatis, Confservizi. 4 / 129

5 Fig.1 - Forme di affidamento del Servizio Idrico Integrato, 2007 Fig Forme di affidamento del Servizio di Igiene Ambientale 18,4% gestioni in economia 47,4% gestioni in economia 81,60% affidamento a società 52,63% affidamento a società Fonte: elaborazione su dati Confservizi, Co.VI.Ri., Ministero dell Interno Per quanto riguarda l efficienza dei servizi pubblici, ed in particolare del servizio ambientale, i dati istituzionali (Banca d Italia 2008) indicano differenze molto marcate tra aree geografiche: infatti la raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti assumono nelle regioni meridionali valori ben distanti dalla media nazionale, ed in particolar modo dal Nord Italia. Se infatti nelle regioni del Nord, la percentuale di raccolta differenziata sui rifiuti prodotti è pari al 39,9%, nel Meridione la percentuale media è pari al 10,2%. Anche lo smaltimento in discarica assume percentuali molto elevate nel Sud, pari al 77,3% (sui rifiuti prodotti), rispetto al dato medio nazionale pari al 62% e quello del Nord pari al 36%, riflettendo così la necessità di rendere più efficiente la gestione del servizio attraverso la realizzazione di investimenti. Nel Meridione le imprese aggreganti sono generalmente monoservizio, essendo il modello maggiormente diffuso nel Sud. Declinando i dati per regione, emerge un valore piuttosto esiguo del valore della produzione per abitante delle imprese calabresi, sicule, sarde, molisane e lucane rispetto al valore medio del Sud. In Calabria è pari a 82,2 euro per abitante, in Sicilia e Sardegna a 78,6 euro pro capite e in Molise e Basilicata a 11,6 euro pro capite (dati Confservizi, ). Ciò dipende dal fatto che almeno in Calabria, in Molise e in Basilicata lo sviluppo delle IPL è ancora in una fase embrionale. Le regioni che presentano invece dati sopra la media del Sud sono la Puglia (203,6 euro per abitante), la Campania (294,5 euro) e l Abruzzo (229,5 euro) In Puglia sono presenti soprattutto local utilities monoservizio, di piccole e medie dimensioni, ad eccezione dell Acquedotto Pugliese di proprietà della Regione Puglia. 5 / 129

6 Fig. 3. Valore della produzione per abitante, 2007 (migliaia di euro) Le forme di gestione dei servizi pubblici locali nel Mezzogiorno Media Nazionale 863 Media Sud 169,7 Sardegna e Sicilia Calabria 78,6 82,2 Campania 294,5 Molise e Basilicata 11,6 Puglia Abruzzo 203,6 229,5-200,0 400,0 600,0 800, ,0 Fonte: elaborazione su dati Confservizi Per quanto riguarda gli effetti della gestione dei servizi pubblici locali nei bilanci dei Comuni capoluogo di provincia 3, emerge che i proventi dei servizi pubblici sul totale delle entrate, che rappresentano il ricavato registrato dai comuni per la fornitura dei servizi di pubblica utilità, 4 sono più elevati in Puglia e in Campania rappresentando rispettivamente il 19,7% e il 15,2% delle entrate correnti. Per quanto riguarda gli utili derivanti dalle imprese pubbliche locali, si rileva una quota percentuale marginale rispetto alle entrate correnti, pari allo 0,3% e allo 0,4%, che dipende dall esiguità del numero delle imprese esistenti e dalle performance delle stesse. Basti pensare come solo a Bologna, che incorpora in quota parte gli effetti della gestione del gruppo Hera (quotato in Borsa) l incidenza degli utili netti delle imprese pubbliche locali rappresenti circa il 2,4% delle entrate correnti (bilancio consuntivo 2007, gestione in c/competenza). L indagine diretta presso alcuni comuni capoluogo di regione conferma che la gestione dei servizi pubblici è affidata all esterno, in genere a società partecipate, rigorosamente attraverso l affidamento diretto, in house. Gli effetti delle esternalizzazioni indicano un miglioramento dell organizzazione complessiva del comune e della gestione dei LSU (Lavoratori Socialmente Utili), però evidenziano un peggioramento nella gestione dei controlli e del contenzioso. Tale aspetto coincide con la complessità del quadro regolatorio evidenziato dalle local utilities del Centro Nord. Note metodologiche. La rilevazione della presenza di aziende e società di gestione dei servizi pubblici locali articolata per regione è stata effettuata attraverso la consultazione della banca dati dei Conti Pubblici Territoriali del Ministero dello Sviluppo Economico e la raccolta delle monografie regionali (per la Calabria, la Sardegna, l Abruzzo, la Basilicata e la Puglia). 3 La composizione delle entrate correnti dei comuni capoluogo aggregati per regione è stata rilevata attraverso il database del Ministero dell Interno. Sono stati estrapolati dai bilanci consuntivi i dati delle entrate tributarie, dei trasferimenti e delle entrate extra tributarie, nelle quali è possibile rilevare la TARSU (Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani). La rilevazione riguarda i dati di competenza dei bilanci consuntivi dei comuni capoluogo aggregati per regione Il valore percentuale esprime il rapporto con le entrate correnti e rappresenta la media dei comuni capoluogo di provincia suddivisi per regione. 6 / 129

7 In particolare, la banca-dati del Ministero dello Sviluppo Economico ha permesso di ricostruire, per tutti gli enti afferenti al Settore Pubblico Allargato (SPA), i flussi di spesa e di entrata a livello regionale, desumibili dai bilanci consuntivi e di comprenderne il peso relativo e la sua evoluzione nel tempo 5. Tali dati quindi hanno permesso di evidenziare il processo di sviluppo delle aziende partecipate dagli enti pubblici (societarizzazione), mentre rimane esclusa dalla rilevazione la componente privata. L analisi, articolata per regioni, ha approfondito la gestione dell acqua, dell igiene ambientale e del gas, e in un caso del trasporto pubblico locale, rielaborando le informazioni desumibili dalle ricerche effettuate da Cittadinanzattiva, Istat, Banca d Italia, Utilitatis. La terza parte dell analisi regionale si è concentrata sulla gestione dei servizi pubblici nei comuni capoluogo di provincia, attraverso l analisi dell impatto dei SPL sulla spesa e sulle entrate dei comuni. Tale rilevazione è stata svolta attraverso i dati di Conto Consuntivo della banca dati del Ministero dell Interno che ha permesso individuare la tipologia di entrate afferenti ai SPL e delle spese. Nell ultimo capitolo del report viene proposta una indagine diretta su un panel ristretto di Comuni capoluogo di regione e di provincia del Mezzogiorno ritenuti significativi per l indagine, con l obiettivo di comprendere le modalità di esternalizzazione e le ricadute in termini organizzativi ed economici sugli enti locali. 5 Per gli enti pubblici, sono stati rilevati i dati di tipo finanziario e di cassa, mentre per le società sottoposte al regime privatistico - è stata applicata una metodologia di conversione dalla contabilità economica in contabilità finanziaria. Sono stati compresi, convenzionalmente, nel Settore pubblico allargato, tutti i soggetti partecipati dall ente pubblico con una partecipazione al di sopra del 30%. 7 / 129

8 1. Regione Calabria 1.1. Le imprese pubbliche locali nella Regione Calabria Il processo di societarizzazione dei servizi pubblici locali in Calabria Secondo recenti ricerche 6, nella regione Calabria sono operanti imprese pubbliche locali di piccole dimensioni, nella quasi totalità dei casi, che si occupano esclusivamente dell erogazione di una singolo servizio (monoservizio) 7. Il processo di societarizzazione dei servizi nella regione è avvenuto in ritardo rispetto al processo di riforma su scala nazionale: infatti il passaggio dal modello delle municipalizzate o delle aziende speciali, di tipo pubblicistico, al modello delle società per azioni, di tipo privatistico, si è realizzato in Calabria soltanto nel corso di questi ultimi anni, secondo le informazioni desumibili dai Conti Pubbici Territoriali 8. La trasformazione dei soggetti gestori in società per azioni è avvenuta con due modalità differenti 9 : la privatizzazione di servizi preesistenti generalmente gestiti da comuni; la creazione ex novo di servizi non presenti negli ambiti locali (es. il caso di Locride Ambiente). Lo sviluppo delle IPL in Calabria risulta attualmente in una fase di start up: l analisi dei conti pubblici 10 rileva che le imprese pubbliche locali calabresi dipendono in larga misura dai trasferimenti dalla pubblica amministrazione, a causa di una scarsa efficienza nell attività di vendita di beni e servizi, che rappresenta invece nelle imprese più evolute la fonte di entrata maggiore. Comunque, a partire dal 2002, si osserva un incremento della spesa erogata dalle società pubbliche locali, che può essere interpretata come un aumento progressivo delle attività svolte da parte delle IPL nel settore dei servizi pubblici. Il ritardo del processo di societarizzazione è legato anche alla lentezza con cui è stato avviato il percorso di decentramento territoriale delle competenze, dall amministrazione centrale a quella locale, che ha mantenuto la regione in una posizione di ritardo rispetto al resto del Paese. Una riflessione che emerge da una prima lettura dei dati dei conti pubblici territoriali, riguarda il tipo di attività che viene svolto dalle imprese pubbliche locali presenti nella regione Calabria che attualmente è fortemente sbilanciato verso le Attività produttive e opere pubbliche che assorbono il 70,2% delle risorse, in misura ben maggiore rispetto al dato medio nazionale (pari al 19,2%). La particolare composizione della spesa delle IPL in questa regione, rispetto al resto del paese, trova una sua giustificazione nella particolare concentrazione dell economia nei settori dell Agricoltura, dell Industria e artigianato e dell Edilizia abitativa. Al contempo emerge in Calabria la limitata presenza delle local utilities che si occupano di reti infrastrutturali, mobilità e servizio idrico integrato. In particolare si può notare che: 6 A.A.ster, Dal municipalismo alla rete competitiva, Una eccezione è rappresentata da Lamezia Multiservizi, multiutility, che ha sviluppato le proprie attività anche attraverso il supporto di Sviluppo Italia ed e dall apporto di soggetti privati. 8 La banca dati dei Conti Pubblici Territoriali (CPT) ricostruisce per tutti gli enti appartenenti al Settore Pubblico Allargato (SPA) i flussi di spesa e di entrata a livello regionale, desumibili dai bilanci consuntivi. Il dato degli enti pubblici è di tipo finanziario e di cassa. Per le società è stata applicata una metodologia di conversione dalla contabilità economica in contabilità finanziaria. Sono stati compresi, convenzionalmente, nel Settore pubblico allargato, tutti i soggetti partecipati da ente pubblico con una partecipazione al di sopra del 30%. 9 Aaster, Banca dati dei Conti Pubblici Territoriali (CPT). 8 / 129

9 IL settore delle reti infrastrutturali: a livello nazionale rappresenta il 27% della spesa delle IPL mentre in Calabria non supera il 3% della spesa corrente; La mobilità: a livello nazionale rappresenta il 23% della spesa delle IPL, nel Sud il 28% e in Calabria si attesta al 14%. Il servizio idrico integrato: a livello nazionale rappresenta il 10% della spesa delle IPL, nel Sud il 12% e in Calabria si attesta al 2%. Il settore dei rifiuti: le IPL calabresi sono operative quasi esclusivamente nella fase dello smaltimento dei rifiuti. La spesa erogata a favore di questo settore rappresenta circa il 10%. Le rilevazioni 11 indicano che per raggiungere un livello soddisfacente di aziendalizzazione dei servizi pubblici in Calabria occorre che il fenomeno di aziendalizzazione venga esteso a tutti i settori di attività, con particolare riferimento ai Servizi Pubblici Locali a rilevanza economica e alle attività di infrastrutturazione. Fig Composizione della spesa in corrente delle Imprese Pubbliche Locali in Calabria (valore medio ) Reti infrastrutturali 3% Ciclo idrico integrato 2% Ambiente 10% Mobilità 14% Att. produttive e opere pubbliche 70% Fonte: Conti Pubblici Territoriali, 2008 Per evidenziare il percorso di societarizzazione delle local utilities in Calabria, si presenta nel grafico successivo l andamento della spesa delle società e degli enti a carattere regionale e locale presenti nel territorio calabrese. Tale grafico vuole mettere in evidenza il peso delle società di tipo privatistico rispetto ad altri soggetti a rilevanza locale di tipo pubblicistico e soprattutto il trend, indipendentemente dal tipo di attività gestito. Si può notare come l incremento della spesa da parte delle società sia in progressivo aumento tra il 1996 e il 2006, soprattutto negli anni più recenti, superando i 100 milioni di euro, pur rimanendo comunque inferiore rispetto alla spesa degli enti a rilevanza regionale e locale. 11 Banca dati dei Conti Pubblici Territoriali (CPT). 9 / 129

10 Fig Spesa degli enti a rilevanza regionale e locale (ml di euro a prezzi costanti 2000) Fonte: Conti Pubblici Territoriali, 2008 Al fine di comprendere il peso delle Imprese pubbliche locali rispetto agli altri soggetti operanti in regione (Imprese pubbliche nazionali, Amministrazioni pubbliche), si può fare riferimento ai dati CPT che permettono di declinare la spesa complessiva del Settore Pubblico Allargato per i singoli enti. Da ciò emerge che la quota maggiore di spesa pubblica in Calabria, pari al 57% del totale, viene erogata dallo Stato, mentre la Regione eroga il 16,9% a fronte di un intervento più limitato di comuni e delle imprese pubbliche locali. Nel dettaglio, le imprese pubbliche locali calabresi erogano l 1,8% della spesa pubblica complessiva regionale, confermando che il processo di decentramento delle funzioni dall amministrazione regionale a quella locale e alle imprese pubbliche locali in Calabria è ancora in fase iniziale, soprattutto se tale processo viene messo a confronto con i dati medi nazionali (la spesa delle IPL nazionali è pari al 4,3% del totale). Anche i dati medi del Mezzogiorno rilevano un apporto maggiore da parte delle IPL pari al 2,7% della spesa complessiva evidenziando come in altre aree dell Italia meridionale il processo di societarizzazione sia in una fase più avanzata rispetto a quella calabrese. Per quanto riguarda il valore della spesa delle imprese pubbliche nazionali (IPN), c è una marcata differenza territoriale nel valore assoluto della spesa pro capite che, se nel periodo nel Nord Italia è pari a euro, nel Sud è pari a euro, confermando il fenomeno della concentrazione della spesa delle Imprese pubbliche nazionali nel Centro Nord, soprattutto per il macrosettore Reti infrastrutturali. In termini percentuali, il valore della spesa erogata dalle IPN oscilla tra il 15,2% della spesa complessiva calabrese al 16,7% della spesa complessiva nazionale. Tali percentuali esprimono la media dei valori nel periodo / 129

11 Tav Spesa pubblica per livello di governo (valori % media ) Spesa per livelli di governo Calabria Sud Italia Amministrazione Centrale 57% 55,10% 57,20% Regione 16,90% 15,70% 12,40% Comune 9,10% 9,90% 9,40% Imprese pubbliche nazionali 15,20% 16,60% 16,70% Imprese pubbliche locali 1,80% 2,70% 4,30% Fonte: Elaborazioni su dati dei Conti Pubblici Territoriali, 2008 Il grafico successivo evidenzia l andamento della spesa erogata dalle Imprese pubbliche locali tra il 1996 e il 2006, rispetto al totale del settore pubblico allargato, nel periodo considerato declinata per aree territoriali: Calabria, Sud e Italia. Le IPL calabresi presentano nel periodo un andamento della spesa in controtendenza con il dato nazionale: in particolare dagli anni 2001 in poi, se a livello nazionale si segnalano incrementi di spesa, a livello regionale si registra una riduzione della stessa. I dati confermano che in media nelle regioni del Sud il processo di esternalizzazione risulta più avanzato rispetto a quello calabrese: la spesa delle IPL nel Mezzogiorno è pari a 315 euro pro capite in leggera crescita negli ultimi anni, mentre in Calabria risulta lievemente superiore a 200 euro pro capite. In Italia invece il valore medio della spesa pro capite delle IPL si aggira intorno ai 750 euro pro capite con un andamento in forte crescita nel periodo considerato. Fig Spesa totale pro capite delle Imprese Pubbliche Locali (euro a prezzi costanti) Fonte: Conti Pubblici Territoriali, 2008 Gli investimenti delle imprese pubbliche locali riguardano soprattutto le attività produttive e le opere pubbliche, pari al 75,5%, mentre il 18,3% sono riferiti al settore mobilità, il 2,9% al servizio idrico integrato, il 3% al settore ambientale e lo 0,3% alla sanità. La ripartizione degli investimenti erogati dalle IPL si 11 / 129

12 mantiene sostanzialmente in linea con la composizione della spesa corrente fortemente concentrata sulle attività produttive. Fig Spesa in c/capitale delle Imprese Pubbliche Locali in Calabria (valore medio ) Servizio idrico 2,9% Ambiente 3,0% Sanità 0,3% Mobilità 18,3% Att. produttive e opere pubbliche 75,5% Fonte: Conti Pubblici Territoriali, Modalità di finanziamento delle local utilities I dati dei Conti Pubblici territoriali evidenziano che le imprese pubbliche locali calabresi dipendono fortemente dai trasferimenti pubblici, a causa del limitato apporto delle entrate da vendita dei beni e servizi che invece a livello nazionale sono prevalenti. L indicatore di autonomia finanziaria misurato dal rapporto tra vendita di beni e servizi e la somma di questi con i trasferimenti dalla pubblica amministrazione assume valori al di sotto del 50%, evidenziando la limitata autonomia delle imprese calabresi, a causa probabilmente di una struttura imprenditoriale non ancora evoluta. Per quanto riguarda i trasferimenti a favore delle IPL calabresi, la quota principale proviene dall amministrazione regionale, intorno all 80% dei trasferimenti totali, mentre il restante 20% proviene dallo Stato. I finanziamenti dai comuni e dalle province sono molto limitati. Sebbene lo sviluppo delle IPL sia ancora in fase di start-up nella regione Calabria, dal 2004 comunque si nota una inversione di tendenza. Infatti, dal 2002 si rileva un aumento dei ricavi di vendita contestualmente alla diminuzione dei trasferimenti. Nel invece si registra un aumento sia dei ricavi derivanti dalla vendita dei beni e servizi e sia dei trasferimenti derivante dalle maggiori erogazioni in conto capitale da parte dello stato. Certamente lo sviluppo imprenditoriale dei servizi pubblici locali non risulta favorito dalla situazione socioeconomica calabrese che è piuttosto fragile - nel 2007 il PIL pro capite del Mezzogiorno è ancora pari al 57,5% di quello del Centro Nord - così come dal minor grado di competenze finanziarie del sistema locale 12. L aspetto finanziario, così come quello industriale rappresenta un elemento fondamentale in un contesto in cui lo sviluppo finora ha fatto affidamento soprattutto sui fondi pubblici. Tali aspetti dovrebbero essere 12 Banca d Italia, / 129

13 accompagnati anche da una politica regionale unitaria dei SPL, coadiuvata da strategie integrate per poter giungere ad una gestione unificata dei servizi. Fig Trasferimenti alle IPL calabresi (valori %) Fonte: Conti Pubblici Territoriali, 2008 Fig Calabria: Composizione delle entrate: ricavi e trasferimenti delle IPL (ml euro a prezzi costanti 2000) Fonte: Conti Pubblici Territoriali, 2008 Per quanto riguarda le entrate delle IPL in Calabria, emerge che un valore esiguo rispetto al dato medio nazionale, pur registrando una crescita nei periodo analizzato, passando da 52 euro pro capite del 1996 a 108 euro pro capite nel Il valore delle entrate procapite delle IPL a livello nazionale è ben superiore a quello locale, attestandosi nel 2006 a circa 600 euro pro capite. Tale dato però può essere letto, non tanto come un limite delle IPL calabresi, quanto come un obiettivo di sviluppo da raggiungere nei prossimi anni. 13 / 129

14 Fig Entrate correnti pro capite delle IPL (euro a prezzi costanti 2000) Fonte: Conti Pubblici Territoriali, L efficienza della gestione dei servizi pubblici locali Servizio idrico integrato Il servizio idrico integrato in Calabria è regolato dalla legge regionale n. 10/97 Norme in materia di valorizzazione e razionale utilizzazione delle risorse idriche e di tutela delle acque dell inquinamento. Delimitazione degli ambiti territoriali ottimali (ATO) per la gestione del servizio idrico integrato, ed è organizzato in cinque ATO corrispondenti alle 5 province: ATO n 1 Cosenza; ATO n 2 Provincia di Catanzaro; ATO n 3 Crotone; ATO n 4 Vibo Valentia; ATO n 5 Reggio Calabria. Nel 2003 la Regione Calabria ha costituito la Società Risorse Idriche Calabresi Spa (SORICAL), società mista a capitale pubblico e controllata al 51% dalla Regione Calabria e al 49% da Acque di Calabria, con la quale è stata stipulata nel giugno 2003 una convenzione per l affidamento della gestione degli acquedotti regionali della Calabria e del relativo servizio di erogazione di acqua per usi idropotabili. L obiettivo in Calabria è quello di diminuire le gestioni in economia: infatti si può notare che dal 1999 al 2007 è aumentata la percentuale di popolazione residente nei comuni caratterizzati da gestioni non comunali, passando dal 10,7% nel 1999 al 38,9% nel La gestione non comunale comprende tutte le forme di gestione effettuate da enti specializzati. Nella gestione comunale, il comune è l unico soggetto gestore dei servizi idrici presenti nel territorio, mentre nella gestione mista i servizi sono gestiti dal comune e da uno o più enti gestori (fonte Istat). 14 / 129

15 I dati Istat 14 rilevano, in termini di popolazione residente, che il 61,4% della popolazione calabrese è residente in comuni in cui è il servizio è stato affidato ad un gestore, mentre il restante 38,6% risiede nei comuni in cui non è attivo l affidamento (a livello nazionale la popolazione che risiede nei comuni in cui il servizio non è stato ancora affidato è pari al 22%) (dati Bluebook, Utilitatis 2008). Secondo la rilevazione Bluebook/Utilitatis 15, a livello nazionale il 37% della popolazione risiede in comuni in cui il servizio idrico è gestito da SpA pubbliche, il 22% della popolazione da SpA miste, il 5% da concessioni a terzi e il 14% da affidamenti transitori, plurigestioni in salvaguardia. Nel Mezzogiorno vi è un sostanziale equilibrio tra gestioni affidate a SpA pubbliche e miste, mentre vi sono 9 ATO senza affidamento (dati Bluebook). Fig Servizio Idrico Integrato: % popolazione residente nelle gestioni comunali e non comunali 100,0% 90,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 10,7% 13,8% 38,6% 89,3% 86,2% 61,4% comunale o mista non comunale Fonte: Istat, 2008 Tav Popolazione residente nei comuni in cui è presente i servizi di distribuzione dell acqua e di fognatura per tipologia di gestione e area geografica, 2007 Servizio di distribuzione dell'acqua Servizio di fognatura gestione non comunale gestione comunale o mista gestione non comunale gestione comunale o mista 1-Cosenza 12,6% 87,4% 6,3% 93,7% 2-Catanzaro 20,4% 79,6% 20,4% 79,6% 3-Crotone 100,0% 0,0% 100,0% 0,0% 4-Vibo Valentia 17,2% 82,8% 17,2% 82,8% 5-Reggio Calabria 71,7% 28,3% 71,7% 28,3% Calabria 38,6% 61,4% 36,4% 63,6% Fonte: Elaborazioni su dati Istat, La rilevazione dei dati Istat è stata effettuata presso le Autorità d Ambito territoriale ottimale con riferimento al 31 dicembre 2007 ed è stata condotta su gestori specializzati e in economia di cui 112 sono affidatari del servizio idrico integrato. 15 L indagine Bluebook riguarda 96 dei 99 Piani d ambito approvati che corrispondono alla pianificazione di 77 Ambiti Territoriali Ottimali. 15 / 129

16 Tav Comuni e popolazione residente per operatività dei gestori del SII e area geografica, 2007 Comuni con gestori SII operativi Comuni senza gestori SII operativi Totale comuni Numero Pop. Residente Numero Pop. Residente Numero Pop. Residente 1-Cosenza Catanzaro Crotone Vibo Valentia Reggio Calabria Calabria (tot n ) Calabria (tot%) 17,8% 25,5% 82,2% 74,5% 100,0% 100,0% Fonte: Elaborazioni su dati Istat, 2008 Le dinamiche del settore dipendono dall Accordo di Programma Quadro Tutela delle acque e gestione integrata delle Risorse idriche. L AQP originario stipulato nel 1999 si poneva come obiettivo la realizzazione degli interventi necessari per adeguare le infrastrutture idriche, completare le dighe già avviate sul territorio regionale e adeguare le reti urbane di distribuzione idrica, fognaria e di depurazione. Questi investimenti sono stati ripresi e ridefiniti nel nuovo AQP stipulato nel Tra gli investimenti effettuati nel settore in questi ultimi anni, si mette in evidenza la realizzazione di un unico depuratore nell area di Gioia Tauro (che nel 1995 risultava sprovvista) che copre il servizio in più comuni. Le analisi fanno emergere il problema dell abusivismo degli scarichi che impattano sull inquinamento del sistema fluviale locale 16. Per quanto riguarda le risorse pubbliche destinate ai sevizi pubblici locali in Calabria, i dati CPT evidenziano che la spesa per il servizio idrico integrato è pari allo 0,9% del totale, in linea con il dato del Sud e con quello medio nazionale. In particolare, il servizio idrico integrato presenta una spesa media annua (generata dal Settore Pubblico Allargato) in Calabria, nel periodo , di 175 milioni di euro, concentrata soprattutto nelle fasi di depurazione e di fognatura. In effetti questo settore evidenzia una carenza di risorse pubbliche rispetto al fabbisogno reale della gestione corrente e degli investimenti: attualmente la Calabria presenta la percentuale più alta in Italia di famiglie che denunciano irregolarità nell erogazione dell acqua. A tale fine sono stati attribuiti al servizio idrico 76 milioni di euro finalizzati soprattutto al rafforzamento di interventi urgenti nel settore della depurazione. Le indagini 17 rilevano la necessità di progettare e realizzare una politica di infrastrutturazione del territorio anche per ambiti distrettuali sovra-locali, con l obiettivo di migliorare la rete di distribuzione dell acqua che registra perdite piuttosto consistenti pari al 52% (% acqua distribuita su acqua immessa in rete) (fonte Istat, 2008). La valorizzazione dell acqua, infatti, è un tema di centrale interesse per la regione, anche in considerazione della presenza di una delle dighe più importanti d Europa, la diga del Metramo, che consente l utilizzo anche per fini non civili. Le perdite della rete risultano differenti tra i comuni calabresi: se infatti il dato medio della Regione Calabria è pari al 52%, a Cosenza le perdite sono superiori, pari al 70%, a Vibo Valentia al 60%, mentre a Crotone sono più limitate, pari al 26% 18. Ciò significa che nelle città di Cosenza e Vibo Valentia più della metà dell acqua che viene immessa in rete non viene distribuita agli utenti a causa di problemi tecnici delle condutture, comportando notevoli disagi sia per la cittadinanza - in quanto limita la possibilità di consumo di una risorsa scarsa e sia per l amministrazione a causa dell impatto sulle spese correnti. 16 Aaster A.a.ster Fonte Cittadinanzattiva, Legambiente. I dati di Catanzaro e Reggio Calabria non sono rilevabili. 16 / 129

17 Tav. 1.4 Spesa media annua del Servizio Idrico Integrato, 2007 (valori in euro) Calabria Acquedotto Depurazione Fognatura Quota fissa Totale Fonte: Elaborazioni dati Cittadinanzattiva, 2008 Perdita della rete Cosenza % Catanzaro nd Crotone % Vibo Valentia % Reggio Calabria nd Calabria (Media) % Sud % Italia % Per quanto riguarda la dotazione infrastrutturale, le ricognizioni effettuate per la redazione dei Piani d Ambito evidenziano una rete acquedottistica nella regione Calabria, così come nel territorio nazionale, piuttosto estesa: infatti il servizio acquedotto copre il 96,5% della popolazione (percentuale che rappresenta la media ponderata della popolazione residente). Lo sviluppo del servizio fognatura e della depurazione è minore, servendo rispettivamente l 88,3% e il 74,5% della popolazione residente. E interessante anche notare il livello di densità di infrastruttura (calcolato come il rapporto tra km della rete di acquedotto per abitante) che in Calabria è minore rispetto alla media nazionale: pari a 9,9 km di rete per abitante rispetto al dato medio nazionale di 8,4 km di rete pro capite. Tav. 1.5 Copertura del servizio e densità delle reti Copertura Copertura Copertura Km rete acq. pro Km rete fogn. pro Dati medi acquedotto (%) fognatura (%) depurazione (%) capite (km/ab) capite (km/ab) Calabria 96,5% 88,3% 74,5% 9,9 5,4 Sud 97,3% 77,8% 57,4% 9,5 4,4 Media nazionale 95,8% 84,2% 69,1% 8,4 4,0 Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati da Piani d Ambito Sulla base dei documenti di pianificazione dei Piani d Ambito, si può rilevare la serie storica prevista fino al 2020 del costo medio per abitante e del costo medio per metri cubi erogati. Nel dettaglio la previsione del costo medio operativo in Calabria è in flessione per poi crescere tra il 2015 e il Nel 2007 il costo medio risulta pari a 0,79 euro al metro cubo, valore inferiore al costo medio nazionale (0,83 euro al metro cubo). 17 / 129

18 Fig Previsione dei costi operativi al metro cubo erogato (Euro/mc) 0,88 0,86 0,84 0,82 0,8 0,78 0,76 0,74 0,72 0,7 0, Calabria Sud Media nazionale Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati da Piani d Ambito Fig Previsione dei costi operativi pro capite (Euro/mc) Calabria Sud Media nazionale Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati da Piani d Ambito 18 / 129

19 Fig Incidenza del costo del personale sul totale dei costi operativi 38,0% 37,0% 36,0% 35,0% 34,0% 33,0% 32,0% 31,0% 30,0% 29,0% Calabria Sud Media nazionale Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati da Piani d Ambito Servizio di igiene ambientale Un elemento che caratterizza il settore ambientale in Calabria è la frammentarietà delle gestioni non solo tra i singoli comuni, ma soprattutto in relazione alle singole fasi del ciclo dei rifiuti (raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti), che sono spesso gestite da soggetti differenti. L integrazione del processo, a livello orizzontale ma anche verticale, potrebbe consentire di fornire al cittadino un servizio qualitativamente maggiore e probabilmente anche più efficiente, come dimostrano le analisi sulla gestione dei servizi pubblici locali nel Centro Nord Italia. Recenti ricerche 19 evidenziano, rispetto al dato medio nazionale, che la Calabria necessita di razionalizzare la produzione dei rifiuti, di incrementare la raccolta differenziata e contestualmente di trovare altre forme di smaltimento dei rifiuti alternative alla discarica. Infatti la percentuale di smaltimento in discarica è ancora elevata nella regione, pari al 66,8% del totale dei rifiuti prodotti, soprattutto se raffrontata con il dato medio del nord pari al 36%. La percentuale della raccolta differenziata sul complesso dei rifiuti prodotti nel 2008 risulta pari all 8%, rispetto al dato medio del nord del 39,9%. Tali percentuali sono ancora piuttosto esigue, se vengono poi confrontate con la soglia minima di raccolta differenziata che nel 2009 risulta pari al 50%. Accanto agli indicatori che misurano l efficacia del servizio, il parametro che indica il livello di prevenzione dei rifiuti, ossia la capacità di diminuire la produzione degli stessi, risulta pari a 109,2, rispetto alla media nazionale pari a 100. Tali risultati dipendono anche dalle politiche regionali di settore che dovrebbero essere orientate a parificare il livello di efficienza della produzione e dello smaltimento tra regioni. 19 Banca d Italia, L economia delle regioni italiane nel 2007, / 129

20 Fig Indicatori di efficacia del servizio di igiene ambientale, ,0% 80,0% 70,0% 60,0% 50,0% 40,0% 30,0% 20,0% 10,0% 0,0% 8,0% 10,2% Fonte: Banca d Italia, ,9% 23,4% 66,8% 77,3% 36,0% 61,9% % raccolta differenziata % smaltimento in discarica Calabria Media Sud Media nord Media Nazionale Tav Raccolta differenziata, percentuali minime indicate dalla normativa, 2008 Raccolta differenziata Soglia minima di raccolta differenziata (%) Fonte: Utilitatis, elaborazione da D.lgs 152/06 e L. 296/06 Fig Andamento dei costi per abitante valori costanti (Euro 2005/ab.) Calabria Sud Italia Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati Ministero dell Interno - CCC 20 / 129

21 Fig Andamento dei costi a tonnellata valori costanti (Euro 2005/t) Calabria Sud Italia Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati Ministero dell Interno - CCC Tav Costi e Ricavi del ciclo dei rifiuti, 2005 (Euro) Indice di produzione = 100 Costi per abitante Costi per tonnellata Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati Ministero dell Interno CCC, Cnel e Banca d Italia, 2008 Tarsu e Tariffa per abitante Grado di copertura dei costi Nord Ovest 113,8 118,4 224,5 115,7 97,0% Nord est 113,8 112, ,7 96,4% Centro 145,4 226,7 132,9 91,4% Calabria 109,2 81,2 174,4 74,9 92,3% Sud 90,7 112,2 231, ,5% Italia (media) 100,0 120,5 221,0 110,3 91,5% 21 / 129

22 Fig Andamento dei proventi per abitante valori costanti (Euro 2005/Ab.) Calabria Sud Italia Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati Ministero dell Interno - CCC Fig Andamento dei costi e dei ricavi per abitante - valori costanti (Euro 2005/Ab.) Costi per abitante Proventi per abitante Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati Ministero dell Interno - CCC La frammentarietà delle gestioni nel settore ambientale si può riscontrare dalla lettura dei dati del Cnel 20 che misurano l incidenza delle gestioni in economia rispetto alla percentuale della popolazione servita. La tabella evidenzia che il 36% della popolazione calabrese viene servita attraverso le gestioni in economia, ossia direttamente dai comuni, a fronte di un dato medio nazionale del 14% e di un dato medio del Nord Italia pari al 6%. Tale confronto conferma il fatto che nella regione Calabria il settore ambientale viene gestito ancora in modo frammentato e con diverse modalità (in economia, tramite aziende pubbliche), prevalentemente a livello municipale, pur comunque registrando una evoluzione nel corso degli anni esaminati a favore del processo di esternalizzazione dei servizi. 20 CNEL, / 129

23 La frammentazione delle gestioni in Calabria è rilevabile anche analizzando l indicatore che misura il livello di tonnellate per operatore che risulta pari a tonnellate prodotte per operatore a fronte di un dato medio del Nord Italia che indica tonnellate per operatore. Tale dato può aiutare a capire la dimensione delle imprese operanti nel territorio, soprattutto se viene raffrontato con le imprese del Nord Italia. Anche la tariffa di igiene ambientale (TIA), considerata come uno strumento di modernizzazione del sistema gestionale del servizio, perché incentiva il grado di copertura dei costi, risulta presente solo nell 1% dei casi, a fronte di una diffusione molto maggiore nel Centro Italia (45,2% dei comuni) e del Nord Italia (33,5% dei comuni). L analisi di trend evidenzia un lieve aumento tra il 2000 e il 2001 dei comuni calabresi che hanno adottato la tariffa da 4 a 7, in linea con il dato medio delle regioni del Sud che rileva un progressivo aumento delle gestioni, passando da 12 a 28. Tav La tipologia della gestione dei rifiuti: incidenza delle gestioni in economia e della tariffa, 2004 % su pop. Servita tariffa (% su comuni) N. gestori (pubblici e privati) Calabria 39,0% 1,1% 254 Media Nord 6,0% 33,5% Media Centro 10,0% 45,2% 778 Media Sud 26,0% 2,7% Media nazionale 14,0% 24,7% Fonte: Cnel e Banca d Italia, 2008 Fig Tonnellate prodotte in media per soggetto gestore, Calabria Media Nord Media Centro Media Sud Media nazionale Tonnelate prodotte / gestore Fonte: Cnel e Banca d Italia, / 129

24 Fig Andamento delle gestioni dirette, Gestioni dirette Fonte: Utilitatis, elaborazioni su dati Ministero dell Interno - CCC Fig Comuni che applicano la tariffa di igiene ambientale (n. comuni), Calabria Sud Fonte: Utilitatis, elaborazione su dati Ministero dell interno - CCC Il trasporto pubblico locale La mobilità in Calabria viene considerata uno dei settori fondamentali per promuovere la crescita regionale tanto da realizzare negli ultimi 10 anni diversi interventi di politica pubblica, attraverso: 1. Piano regionale dei trasporti approvato dal Consiglio Regionale della Calabria n. 191 / 1997; 2. Studio relativo all aggiornamento e all adeguamento del Piano Regionale dei Trasporti contenente le strategie e gli obiettivi, che deve ancora essere approvato. Tra gli obiettivi individuati si cita: Il superamento della situazione di perifericità della regione rispetto all Italia e all Europa; 24 / 129

25 Il sostegno alla politica degli investimenti pubblici e alla mobilitazione di investitori privati per l ammodernamento delle reti e dei servizi; 3. Istituzione di un Fondo Unico Regionale a cui affluiscono le risorse trasferite dallo Stato alla Regione e quelle proprie della Regione e da cui essa stessa attinge per assegnare ed erogare le risorse alle province; 4. Piano Triennale dei Servizi di Trasporto Pubblico Locale, in corso di approvazione, con l obiettivo di costruire un sistema di trasporti integrato. Per quanto riguarda lo sviluppo delle IPL, gli interventi a livello regionale hanno l obiettivo di definire i bacini di traffico quale base per la predisposizione dei piani provinciali di trasporto, con l ottica di razionalizzare la rete di servizi e di organizzare le attività di gestione. Il riassetto organizzativo delle aziende di TPL è stato avviato nel 1997, periodo in cui 90 aziende municipalizzate e concessionarie svolgevano il servizio di trasporto urbano ed extraurbano nella regione, per concludersi nel dicembre 2004 con il completamento dei processi di aggregazione delle aziende concessionarie che sono diventate in tutto cinque: 4 società partecipate e un consorzio 21. Anche se nel settore del TPL, le imprese pubbliche locali hanno raggiunto un livello di societarizzazione più avanzato rispetto ad altri comparti dell economia, le amministrazioni centrali continuano a registrare la quota più alta di spesa, a fronte di una quota delle IPL pari al 3% della spesa totale. Tale percentuale inoltre risulta decisamente inferiore al dato medio nazionale e del Sud Italia, pari al 22%. In particolare, esaminando i dati di trend, si rileva che tra il 1996 e il 2000, la spesa effettuata dalle IPL è rimasta invariata, mentre dal 2002 inizia la crescita, frutto di investimenti per l ammodernamento delle strutture e dell acquisto di nuovi autobus. Nel 2005 tali investimenti sono stati pari a 30 milioni di euro. Le 4 società per azioni, attualmente operative nel trasporto pubblico locale, sono: l Azienda per la mobilità della Città di Catanzaro (A.M.C. Spa), l Azienda per l area metropolitana Reggio Calabria (ATAM spa), l AMACO spa di Cosenza e la Piana Palmi Multiservizi spa (PPM). Queste società si occupano di trasporto di persone e di mobilità urbana, del servizio di scuolabus, del servizio di noleggio e gestiscono anche i parcheggi a pagamento. La lettura dei dati di spesa di queste società nel periodo rileva la consistenza della spesa corrente rispetto a quella in conto capitale rispettivamente pari all 88% e al 96%, con l unica eccezione di AMACO spa di Cosenza che registra una spesa corrente pari al 79,9%. Il dato di AMACO spa riflette una minore incidenza delle spese del personale, pari al 40,5% delle spese complessive. Gli investimenti, secondo i dati di spesa (CPT), sono piuttosto limitati e carenti e soprattutto dipendono dai contributi regionali. E questo è il caso di AMACO spa che ha acquistato nuovi bus nel 2005 con una spesa in beni mobili e macchinari pari a circa 8 milioni di euro, rinnovando il parco mezzi. Tali imprese quindi presentano da una parte un punto di forza che è quello di aver iniziato ad operare con una logica imprenditoriale (redazione della carta dei servizi, rilevazione della soddisfazione dell utente, certificazione ISO), dall altra però non presentano ancor quelle capacità economiche e finanziarie tali da poter programmare e realizzare investimenti senza il supporto delle amministrazioni regionali. 21 Regione Calabria, Documento di programmazione Economica e Finanziaria / 129

La gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007

La gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007 21 Luglio 2008 La gestione dei servizi idrici in Italia al 31 dicembre 2007 Ufficio della comunicazione Tel. 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel. 06 4673.3105 Informazioni e chiarimenti:

Dettagli

LO STATO DEL SERVIZIO IDRICO IN ITALIA*

LO STATO DEL SERVIZIO IDRICO IN ITALIA* LO STATO DEL SERVIZIO IDRICO IN ITALIA* Prospettive per la crescita di un settore vitale per il benessere del Paese ADOLFO SPAZIANI Senior Advisor di Utilitalia Sirmione, 20 novembre 2017 *Le informazioni,

Dettagli

La spesa del Settore Pubblico Allargato (SPA) nel sistema dei Conti Pubblici Territoriali in Umbria

La spesa del Settore Pubblico Allargato (SPA) nel sistema dei Conti Pubblici Territoriali in Umbria La spesa del Settore Pubblico Allargato (SPA) nel sistema dei Conti Pubblici Territoriali in Umbria L analisi - elaborata utilizzando la Banca dati del Progetto Conti Pubblici Territoriali e di seguito

Dettagli

1. Come si vive e lavora in Umbria: il posizionamento della regione nell ultimo decennio

1. Come si vive e lavora in Umbria: il posizionamento della regione nell ultimo decennio Estratto dal capitolo 1 della Relazione sullo stato di attuazione del programma di governo e sull amministrazione regionale RESOCONTO DI LEGISLATURA (Pubblicata nel S.S. del B.U.R. n. 10 del3 marzo 2010)

Dettagli

Ambiente della Camera dei Deputati

Ambiente della Camera dei Deputati Audizione informale presso VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati PdL A.C. 52 PdL A.C. 773 1 Chi siamo ANFIDA, Associazione Nazionale fra gli Industriali degli Acquedotti, costituita nel 1974,

Dettagli

Indice del volume Roma, 30 novembre 2009

Indice del volume Roma, 30 novembre 2009 1 Indice del volume Visione d insieme Sintesi dei principali risultati PARTE I ASSETTI ISTITUZIONALI Riforma dei servizi pubblici locali a rilevanza economica Modelli di governance dei rifiuti in Italia

Dettagli

LA SPESA PUBBLICA IN SICILIA DAL 1996 AL 2007 SECONDO I CONTI PUBBLICI TERRITORIALI

LA SPESA PUBBLICA IN SICILIA DAL 1996 AL 2007 SECONDO I CONTI PUBBLICI TERRITORIALI on lliine REGIONE SICILIANA Servizio Statistica LA SPESA PUBBLICA IN SICILIA DAL 1996 AL 27 SECONDO I CONTI PUBBLICI TERRITORIALI La Banca Dati Conti Pubblici Territoriali (CPT) è il risultato di un progetto

Dettagli

Servizio idrico, Blue Book 2017: per l acqua strada ancora in salita

Servizio idrico, Blue Book 2017: per l acqua strada ancora in salita Servizio idrico, Blue Book 2017: per l acqua strada ancora in salita ROMA E elevato il gap infrastrutturale del settore idrico rispetto al contesto europeo. In base all analisi del Blue Book lo studio

Dettagli

#Utilitalia Green Book 2018, ecco i dati sulla gestione dei rifiuti urbani in Italia

#Utilitalia Green Book 2018, ecco i dati sulla gestione dei rifiuti urbani in Italia #Utilitalia Green Book 2018, ecco i dati sulla gestione dei rifiuti urbani in Italia Alcuni scatti dell evento di presentazione del Green Book 2018, realizzato per #Utilitalia dalla Fondazione Utilitatis

Dettagli

L Osservatorio. Findomestic Consumi I MERCATI DEI BENI DUREVOLI E LE NUOVE TENDENZE DI CONSUMO

L Osservatorio. Findomestic Consumi I MERCATI DEI BENI DUREVOLI E LE NUOVE TENDENZE DI CONSUMO L Osservatorio Findomestic Consumi I MERCATI DEI BENI DUREVOLI E LE NUOVE TENDENZE DI CONSUMO Osservatorio Osservatorio dei Consumi dei Consumi 2018 2018 / LO SCENARIO / DATI REGIONALI ECONOMICO DATI REGIONALI

Dettagli

L andamento del mercato dei lavori pubblici: lo scenario nazionale e regionale

L andamento del mercato dei lavori pubblici: lo scenario nazionale e regionale L andamento del mercato dei lavori pubblici: lo scenario nazionale e regionale Cagliari, 12 aprile 218 Annalisa Giachi Promo PA Fondazione 1 1. Il quadro della spesa attivata Fonte: elaborazione Sportello

Dettagli

Roma, 21 settembre 2010

Roma, 21 settembre 2010 Roma, 21 settembre 2010 Palazzo Torino, Marini, 17 Sala gennaio delle 2012 Conferenze Indice del volume Assetti Istituzionali Modelli di governance ATO e Pianificazione Forme di organizzazione e gestione

Dettagli

di Maria Nicoletta Spiezia

di Maria Nicoletta Spiezia LA MONOGRAFIA DELLA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA: UNO STRUMENTO DI ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE di Maria Nicoletta Spiezia Obiettivi dell'intervento Sottolineare le potenzialità del Conto

Dettagli

Grandi e medie imprese toscane e gruppi d impresa

Grandi e medie imprese toscane e gruppi d impresa Grandi e medie imprese toscane e gruppi d impresa Firenze, 16 maggio 2012 Unioncamere Toscana - Ufficio Studi Riccardo Perugi Massimo Pazzarelli (elaborazioni) 1) I gruppi d impresa in Toscana: una visione

Dettagli

La spesa del Settore Pubblico Allargato (SPA) nel sistema dei Conti Pubblici Territoriali in Umbria

La spesa del Settore Pubblico Allargato (SPA) nel sistema dei Conti Pubblici Territoriali in Umbria La spesa del Settore Pubblico Allargato (SPA) nel sistema dei Conti Pubblici Territoriali in Umbria La prima parte dell analisi - elaborata utilizzando la Banca dati del Progetto Conti Pubblici Territoriali

Dettagli

Indagine su un campione di imprese associate. a Confservizi Emilia Romagna. Economia, Ambiente, Società. Convegno

Indagine su un campione di imprese associate. a Confservizi Emilia Romagna. Economia, Ambiente, Società. Convegno Indagine su un campione di imprese associate a Confservizi Emilia Romagna Convegno Economia, Ambiente, Società Bologna, 12 ottobre 2010 Barbara Da Rin barbara.darin@nomisma.it Principali obiettivi dell

Dettagli

Il quadro nazionale dei servizi di fognatura e depurazione

Il quadro nazionale dei servizi di fognatura e depurazione Il quadro nazionale dei servizi di fognatura e depurazione A cura di Paola Matino QUALI ESIGENZE PER IL SETTORE Mappatura territorio Integrazione attività servizio idrico Regolazione coerente Sostenibilità

Dettagli

STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI

STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI 27 novembre 2014 Anno 2012 STRUTTURA E COMPETITIVITÀ DEL SISTEMA DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E DEI SERVIZI Nel 2012, le imprese attive dell industria e dei servizi di mercato sono 4,4 milioni e occupano

Dettagli

L economia del Lazio nel 2009

L economia del Lazio nel 2009 L economia del Lazio nel 2009 Evidenza dai conti regionali Istat pubblicati il 28 settembre 2010 Servizio Analisi e Finanza Sviluppo Lazio L economia del Lazio nel 2009 1. Premessa Il 28 settembre, l Istat

Dettagli

Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro. Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015

Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro. Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015 Il settore dell igiene urbana in Italia: inquadramento e focus sul costo del lavoro Rivoltella del Garda, 9-10 Luglio 2015 La Fondazione Utilitatis UTILITATIS pro acqua energia ambiente nasce nel 1995

Dettagli

LA SPESA PUBBLICA NELLA REGIONE UMBRIA PER SETTORI DI INTERVENTO E LIVELLI DI GOVERNO

LA SPESA PUBBLICA NELLA REGIONE UMBRIA PER SETTORI DI INTERVENTO E LIVELLI DI GOVERNO LA SPESA PUBBLICA NELLA REGIONE UMBRIA PER SETTORI DI INTERVENTO E LIVELLI DI GOVERNO MIRELLA CASTRICHINI Nucleo CPT Regione Umbria 3 ottobre 2008 - Relais Borgo Brufa - Brufa di Torgiano (PG) IL PROGETTO

Dettagli

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI

RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Ottobre 2008 Conti economici territoriali Anno 2008 I dati resi noti dall ISTAT relativamente ai principali aggregati dei conti economici regionali

Dettagli

Figura 10.1: Produzione dei rifiuti urbani 1

Figura 10.1: Produzione dei rifiuti urbani 1 CAPITOLO 10 La produzione totale dei rifiuti urbani ha fatto rilevare, tra il 2006 e il 2007, una sostanziale stabilità, con una crescita dello 0,1% circa. Produzione e raccolta differenziata dei rifiuti

Dettagli

Investimenti e nuovo capitalismo pubblico in Toscana: il caso dell acqua. Enrico Conti e Patrizia Lattarulo

Investimenti e nuovo capitalismo pubblico in Toscana: il caso dell acqua. Enrico Conti e Patrizia Lattarulo Investimenti e nuovo capitalismo pubblico in Toscana: il caso dell acqua Enrico Conti e Patrizia Lattarulo Firenze, 19 febbraio 2016 Il peso dei Servizi Pubblici nell economia toscana I numeri delle Public

Dettagli

Roma, 15 aprile Decreti Madia Novità e prospettive per le imprese dei Servizi Pubblici Locali. Fabio Bulgarelli Direttore Generale, Utilitalia

Roma, 15 aprile Decreti Madia Novità e prospettive per le imprese dei Servizi Pubblici Locali. Fabio Bulgarelli Direttore Generale, Utilitalia Roma, 15 aprile 2016 Decreti Madia Novità e prospettive per le imprese dei Servizi Pubblici Locali Fabio Bulgarelli Direttore Generale, Utilitalia Le società a partecipazione pubblica: un ruolo rilevante

Dettagli

Sintesi del Contesto Statistico

Sintesi del Contesto Statistico Regione Liguria Sintesi del Contesto Statistico Elaborazioni statistiche a cura di ARSEL Liguria - Agenzia regionale per i servizi educativi e per il lavor Osservatorio sul Mercato del Lavoro 1. Il quadro

Dettagli

Il Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005

Il Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005 29 novembre 2006 Il Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005 L Istat presenta i principali risultati della rilevazione Sistema delle indagini sulle acque Anno 2005 (SIA2005). La rilevazione, che si

Dettagli

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO

Dettagli

Acquedotto, fognatura e depurazione: la gestione economica di un servizio di pubblica utilità

Acquedotto, fognatura e depurazione: la gestione economica di un servizio di pubblica utilità Acquedotto, fognatura e depurazione: la gestione economica di un servizio di pubblica utilità Agenda 1. GEOGRAFIA DELLE GESTIONI 2. ACQUEDOTTO, FOGNATURA E DEPURAZIONE: CRITICITA 3. INVESTIMENTI Gestori

Dettagli

Senato della Repubblica - 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali)

Senato della Repubblica - 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) Roma, 28 giugno 2016 Senato della Repubblica - 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) Audizione Utilitalia sul disegno di legge AS2343 "Princìpi per la tutela, il governo e

Dettagli

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE

SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE Dicembre 2017 - n 23 Direzione Generale dei Sistemi Informativi, Innovazione Tecnologica, Monitoraggio dati e Comunicazione SISTEMA DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE ATTIVAZIONI Nel terzo trimestre 2017

Dettagli

La spesa totale consolidata del Settore Pubblico Allargato Giacomo Frau Assistenza tecnica Nucleo CPT Regione Umbria

La spesa totale consolidata del Settore Pubblico Allargato Giacomo Frau Assistenza tecnica Nucleo CPT Regione Umbria La spesa totale consolidata del Settore Pubblico Allargato Giacomo Frau Assistenza tecnica Nucleo CPT Regione Umbria IL PROGETTO CPT: L UNIVERSO DI RIFERIMENTO I CPT producono informazioni con riferimento

Dettagli

Il Decreto Madia sulle Società Partecipate I dati del settore dei servizi pubblici. Fabio Bulgarelli Direttore Generale, Utilitalia

Il Decreto Madia sulle Società Partecipate I dati del settore dei servizi pubblici. Fabio Bulgarelli Direttore Generale, Utilitalia Roma, 15 aprile 2016 Il Decreto Madia sulle Società Partecipate I dati del settore dei servizi pubblici Fabio Bulgarelli Direttore Generale, Utilitalia Obiettivi e principi ispiratori della riforma su

Dettagli

I FABBISOGNI STANDARD PER I COMUNI E PER LE PROVINCE

I FABBISOGNI STANDARD PER I COMUNI E PER LE PROVINCE TITOLO CONVEGNO DELLA UTIFAR PRESENTAZIONE I FABBISOGNI STANDARD PER I COMUNI E PER LE PROVINCE Inserisci RICCIONE 2 il APRILE sottotitolo 2011 BERGAMO 12 MAGGIO 2014 1 I FABBISOGNI STANDARD I Fabbisogni

Dettagli

CREDITO :21 Pagina 171. Economia Provinciale - Rapporto Credito

CREDITO :21 Pagina 171. Economia Provinciale - Rapporto Credito CREDITO 26-06-2006 10:21 Pagina 171 Economia Provinciale - Rapporto 2005 171 Credito CREDITO 26-06-2006 10:21 Pagina 172 CREDITO 26-06-2006 10:21 Pagina 173 Credito 173 Distribuzione degli sportelli Secondo

Dettagli

Approvato in Consiglio di Amministrazione e presentato all Assemblea dei Soci insieme al Bilancio di Esercizio.

Approvato in Consiglio di Amministrazione e presentato all Assemblea dei Soci insieme al Bilancio di Esercizio. Strumento di gestione, rendicontazione, comunicazione. Approvato in Consiglio di Amministrazione e presentato all Assemblea dei Soci insieme al Bilancio di Esercizio. Verificato da un ente terzo in conformità

Dettagli

17. Le province della Calabria

17. Le province della Calabria 17. Le province della Calabria Assemblea Annuale Upi 2014 Pag. 127 di 157 17 Le province della Calabria 17.1 Analisi generale della regione Calabria L andamento della popolazione residente in Calabria

Dettagli

9. I consumi delle famiglie

9. I consumi delle famiglie 9. I consumi delle famiglie Nelle principali province italiane, la percentuale del reddito disponibile destinata ai consumi, e quindi all acquisto di beni e servizi necessari a soddisfare i propri bisogni,

Dettagli

IL SISTEMA DEI TRASFERIMENTI NELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO NEGLI ESERCIZI FINANZIARI

IL SISTEMA DEI TRASFERIMENTI NELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO NEGLI ESERCIZI FINANZIARI XXXIII CONFERENZA ITALIANA DI SCIENZE REGIONALI IL SISTEMA DEI TRASFERIMENTI NELLE REGIONI A STATUTO ORDINARIO NEGLI ESERCIZI FINANZIARI 2007-2009 Roberta DI STEFANO 1, Cinzia PUGLISI 2 SOMMARIO Il contesto

Dettagli

Regole chiare, coerenti e stabili: investire nell acqua, investire in sviluppo

Regole chiare, coerenti e stabili: investire nell acqua, investire in sviluppo Regole chiare, coerenti e stabili: investire nell acqua, investire in sviluppo Donato Berardi Direttore Laboratorio SPL REF Ricerche Ecomondo Rimini 4 novembre 2015 Le infrastrutture idriche: un patrimonio

Dettagli

IL MERCATO IMMOBILARE RESIDENZIALE: LE COMPRAVENDITE

IL MERCATO IMMOBILARE RESIDENZIALE: LE COMPRAVENDITE IL MERCATO IMMOBILARE RESIDENZIALE: LE COMPRAVENDITE I dati pubblicati nel Rapporto Immobiliare Residenziale 2018 dall Agenzia delle Entrate OMI confermano l andamento positivo del 2017. Il trend in crescita

Dettagli

Statistica e Osservatori

Statistica e Osservatori Statistica e Osservatori NOTIZIESTATISTICHE 3 - Agosto 2008 (La gestione dei servizi idrici in Italia: Estratto da Istat - Statistiche in brave e pubblicato il 21 luglio 08) LA GESTIONE DEI SERVIZI IDRICI

Dettagli

Il ruolo dei Servizi Pubblici Locali nelle economie territoriali

Il ruolo dei Servizi Pubblici Locali nelle economie territoriali Il ruolo dei Servizi Pubblici Locali nelle economie territoriali Luigi Scarola Nomisma S.p.A. Verona, 02 dicembre 2011 I TEMI Il modello di analisi e la consistenza delle relazioni attivate: o Interconnessioni

Dettagli

la provincia autonoma di Trento mostra diversi punti di forza Pil pro capite della provincia è superiore alla media nazionale di ben il 26,3%

la provincia autonoma di Trento mostra diversi punti di forza Pil pro capite della provincia è superiore alla media nazionale di ben il 26,3% 2 Pil procapite ben al di sopra della media Italia Bassa disoccupazione Basso livello di invecchiamento demografico Basso rapporto sofferenze/impieghi Questa nota di sintesi riguarda il Report sulla provincia

Dettagli

PROVINCIA DI CREMONA Settore Agricoltura e Ambiente

PROVINCIA DI CREMONA Settore Agricoltura e Ambiente PROVINCIA DI CREMONA Settore Agricoltura e Ambiente LO STATO DI FATTO E LE CRITICITA DELL ATTUALE SISTEMA GESTIONALE VERSO IL NUOVO PIANO PROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI 19/02/2013 1 2 Nel periodo

Dettagli

Ufficio Studi. Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche

Ufficio Studi. Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche Ufficio Studi Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche Il Valore Aggiunto: dati e analisi per ripartizioni geografiche e attività economiche Il report è stato

Dettagli

Invecchiamento demografico. Presenza straniera. Bassa diffusione imprenditoriale. Più imprese rosa. Meno imprese giovanili. Più imprese straniere

Invecchiamento demografico. Presenza straniera. Bassa diffusione imprenditoriale. Più imprese rosa. Meno imprese giovanili. Più imprese straniere 2 Invecchiamento demografico Presenza straniera Bassa diffusione imprenditoriale Più imprese rosa Meno imprese giovanili Più imprese straniere Questa nota di sintesi riguarda il Report sulla regione Friuli

Dettagli

Il contributo del compostaggio di comunità al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo. Andrea M.

Il contributo del compostaggio di comunità al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo. Andrea M. Il contributo del compostaggio di comunità al raggiungimento degli obiettivi di raccolta differenziata e di riciclo Andrea M. Lanz Produzione RU (1.000*t) 29.863,7 30.033,8 31.150,0 31.663,0 32.510,5 32.541,8

Dettagli

Il Sud (e il Nord) di Gianfranco Viesti (Università di Bari) Scuola per la democrazia Aosta, 9 ottobre 2010

Il Sud (e il Nord) di Gianfranco Viesti (Università di Bari) Scuola per la democrazia Aosta, 9 ottobre 2010 Il Sud (e il Nord) di Gianfranco Viesti (Università di Bari) Scuola per la democrazia Aosta, 9 ottobre 2010 1. Il divario di reddito 2. Produttività e occupazione 3. Le determinanti 4. Le politiche 1.

Dettagli

Autorità di Ambito n. 2 Basso Valdarno. Effetti del sistema di Controllo e Benchmarking dell AATO 2 Basso Valdarno. Dott.

Autorità di Ambito n. 2 Basso Valdarno. Effetti del sistema di Controllo e Benchmarking dell AATO 2 Basso Valdarno. Dott. Autorità di Ambito n. 2 Basso Valdarno Effetti del sistema di Controllo e Benchmarking dell AATO 2 Basso Valdarno Dott. Sabatino Caso 17 gennaio 28 Sommario Gli strumenti di controllo e benchmarking elaborati

Dettagli

I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006)

I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006) I PUBBLICI ESERCIZI IN ITALIA Distribuzione dei p.e. (valori assoluti - giugno 2006) Regioni Ristoranti (U.L.) Bar (U.L.) Piemonte 7.544 12.708 Valle d'aosta 589 646 Lombardia 13.165 27.552 Trentino 2.635

Dettagli

Servizio Idrico Integrato e efficienza energetica e gestionale

Servizio Idrico Integrato e efficienza energetica e gestionale Potenza, 11 Novembre 2016 Servizio Idrico Integrato e efficienza energetica e gestionale Giordano Colarullo Direttore Generale IL CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA E SFIDE GESTIONALI Slide 2 di 10 Il consumo

Dettagli

L andamento delle local utilities in Italia

L andamento delle local utilities in Italia OSSERVATORIO ECONOMICO SUI SERVIZI PUBBLICI LOCALI L andamento delle local utilities in Italia Sintesi In collaborazione con Confservizi e Unicredit Corporate Banking Napoli, 4 marzo 2011 Anche nel 2009,

Dettagli

LA SPESA PUBBLICA NELLA REGIONE UMBRIA PER POLITICHE DI INCENTIVAZIONE ALLO SVILUPPO

LA SPESA PUBBLICA NELLA REGIONE UMBRIA PER POLITICHE DI INCENTIVAZIONE ALLO SVILUPPO LA SPESA PUBBLICA NELLA REGIONE UMBRIA PER POLITICHE DI INCENTIVAZIONE ALLO SVILUPPO CARLO CIPICIANI Nucleo CPT Regione Umbria 3 ottobre 2008 - Relais Borgo Brufa - Brufa di Torgiano (PG) COS È LA SPESA

Dettagli

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2015 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO

Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2015 NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A MAGGIO Erogazioni (milioni ) Compravendite (media mobile) Erogazioni (milioni ) Compravendite (media mobile) Osservatorio sul Mercato Immobiliare, Luglio 2 P A L E R M O NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE

Dettagli

Bologna, 16 giugno 2011

Bologna, 16 giugno 2011 Bologna, 16 giugno 2011 Yellow Book 2011 Indice del volume Assetti istituzionali Scenario comunitario Disciplina della distribuzione del gas naturale Nuovi scenari della distribuzione di gas naturale Aspetti

Dettagli

La funzione del Confidi tra mercato e normativa. Marco Nicolai 17 settembre 2011

La funzione del Confidi tra mercato e normativa. Marco Nicolai 17 settembre 2011 La funzione del Confidi tra mercato e normativa Marco Nicolai 17 settembre 2011 1 Evoluzione del sistema dei Confidi italiani 1200 1045 1000 800 600 400 118 927 916 92 824 792 755 88 85 704 670 486 64-35,5

Dettagli

11. Dati finanziari e bancari

11. Dati finanziari e bancari 11. Dati finanziari e bancari La presenza di sportelli bancari viene considerata come un indicatore indiretto della ricchezza di un territorio. Di fatto, nella provincia di Roma la distribuzione bancaria

Dettagli

La dinamica del debito pubblico italiano: un analisi territoriale

La dinamica del debito pubblico italiano: un analisi territoriale La dinamica del debito pubblico italiano: un analisi territoriale 1 Preessa La Banca d Italia fornisce periodicamente informazioni di dettaglio sul debito ( e ) delle Amministrazioni pubbliche e locali.

Dettagli

IL RUOLO DEL CONSIGLIO DI BACINO VERONESE E LE ATTIVITA DI CONTROLLO. Dott. Ing. Luciano Franchini Dott. Ing. Laura Sandri

IL RUOLO DEL CONSIGLIO DI BACINO VERONESE E LE ATTIVITA DI CONTROLLO. Dott. Ing. Luciano Franchini Dott. Ing. Laura Sandri IL RUOLO DEL CONSIGLIO DI BACINO VERONESE E LE ATTIVITA DI CONTROLLO Dott. Ing. Luciano Franchini Dott. Ing. Laura Sandri «La governance del settore idrico in Italia» - PISA, 17 APRILE 2015 A.T.O. ed Enti

Dettagli

Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano

Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano 1. Le imprese attive Alla fine del 2011, in Sicilia erano attive poco meno di 381.000 imprese (le registrate erano oltre 463.000), in contrazione

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI

PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI PUBBLICI Le elaborazioni seguenti, frutto della collaborazione tra i Settori della Giunta Regionale della Campania Opere Pubbliche e Sistemi Informativi,

Dettagli

L'Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali

L'Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali Nucleo Regionale dei Conti Pubblici Territoriali della Regione Sardegna Elisabetta Mallus, Valentina Tagliagambe, Silvano Castangia L'Italia secondo i Conti Pubblici Territoriali La spesa in conto capitale

Dettagli

Economia Provinciale - Rapporto Credito

Economia Provinciale - Rapporto Credito Economia Provinciale - Rapporto 2006 185 Credito Credito 187 Distribuzione degli sportelli bancari Secondo i dati del Bollettino Statistico redatto dalla Banca d Italia, in provincia della Spezia al 31/12/2006

Dettagli

Francesca Perotti Area Rapporti con il Territorio

Francesca Perotti Area Rapporti con il Territorio Gestione efficace ed efficiente dei rifiuti e degli imballaggi Francesca Perotti Area Rapporti con il Territorio Bologna 9 luglio 2007 Il sistema Conai-Consorzi di Filiera 2 CONAI - Consorzio Nazionale

Dettagli

10 IL MERCATO DEL LAVORO

10 IL MERCATO DEL LAVORO IL MERCATO DEL LAVORO 10.1 Il quadro nazionale L andamento del mercato del lavoro nel contesto nazionale può essere un utile strumento per meglio inquadrare le dinamiche occupazionali conosciute a livello

Dettagli

IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA NEL 2009

IL MERCATO DEL LAVORO IN SICILIA NEL 2009 on lliine REGIONE SICILIANA Servizio Statistica ed Analisi Economica Notiziario di Statistiche Regionali a cura del Servizio Statistica della Regione na in collaborazione con ISTAT Anno 2 n. 2/1 IL MERCATO

Dettagli

LABORATORIO di DIRITTO Acqua Pubblica o Privata? Quale forma di gestione per garantire il BENE COMUNE?

LABORATORIO di DIRITTO Acqua Pubblica o Privata? Quale forma di gestione per garantire il BENE COMUNE? LABORATORIO di DIRITTO Acqua Pubblica o Privata? Quale forma di gestione per garantire il BENE COMUNE? IIS G.Mendel Villa Cortese (Mi) Diritto 1^ F / U.D.A. ACQUA COME DIRITTO O BISOGNO? DIRITTO UMANO

Dettagli

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI

UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI UNA LETTURA DEL 15 CENSIMENTO GENERALE DELLA POPOLAZIONE E DELLE ABITAZIONI a cura del Centro Studi sull Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa Tecnoborsa torna ad affrontare i temi dell ultimo Censimento

Dettagli

Il mercato degli appalti in Sardegna

Il mercato degli appalti in Sardegna A due anni dal nuovo Codice degli appalti pubblici Il mercato degli appalti in Sardegna Cagliari, 21 giugno 2018 Vincenzo Francesco Perra 1 1. Il quadro della spesa attivata Fonte: elaborazione Sportello

Dettagli

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009

Il divario Nord-Sud. di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 Il divario Nord-Sud di Gianfranco Viesti (Università di Bari) FSP, Bologna 29 marzo 2009 IL DIVARIO DI REDDITO Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 Fonte: Daniele V, Malanima,P. 2007 PIL pro capite nelle

Dettagli

10 Le aziende di igiene urbana

10 Le aziende di igiene urbana 10 Le aziende di igiene urbana 10.1. L'universo 2000 Le tabelle 10.1.1 e 10.1.2 illustrano le grandezze e gli indicatori del servizio di igiene urbana nel 2000 con i dati scomposti per tipologia e classe

Dettagli

Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014

Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014 Direzione generale centrale Organizzazione, Personale, Sistemi Informativi e Telematica Servizio statistica e informazione geografica Consumi e povertà in Emilia-Romagna. Anno 2014 Bologna, 11 maggio 2015

Dettagli

RAPPORTO SVIMEZ 2013 SULL ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO. Adriano GIANNOLA Presidente della SVIMEZ

RAPPORTO SVIMEZ 2013 SULL ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO. Adriano GIANNOLA Presidente della SVIMEZ RAPPORTO SVIMEZ 2013 SULL ECONOMIA DEL MEZZOGIORNO Adriano GIANNOLA Presidente della SVIMEZ Catanzaro, 18 novembre 2013 PIÙ FORTE LA CRISI IN ITALIA RISPETTO AL RESTO D EUROPA Fig. 1. Tassi di crescita

Dettagli

GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI

GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI GLI EFFET TTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Dicembre 2014 GLI EFFETTI DELLA

Dettagli

NOMISMA Area Politica Industriale e Sviluppo Territoriale. Autori: Barbara Da Rin Maria Luisa Santella

NOMISMA Area Politica Industriale e Sviluppo Territoriale. Autori: Barbara Da Rin Maria Luisa Santella ANALISI DELL ECONOMICITÀ E DELL AUTONOMIA FINANZIARIA DELLE IMPRESE DI GESTIONE DEI SERVIZI PUBBLICI LOCALI E IMPATTO SULLA FINANZA LOCALE Sintesi dell indagine su un campione di imprese di pubblica utilità

Dettagli

Captazione/adduzione e potabilizzazione Riguardano l insieme delle attività di estrazione della risorsa dal territorio fino alla distribuzione

Captazione/adduzione e potabilizzazione Riguardano l insieme delle attività di estrazione della risorsa dal territorio fino alla distribuzione LOMBARDIA 1 Captazione/adduzione e potabilizzazione Riguardano l insieme delle attività di estrazione della risorsa dal territorio fino alla distribuzione Distribuzione e vendita Si realizza tramite rete

Dettagli

I flussi commerciali con l estero III Trimestre 2015

I flussi commerciali con l estero III Trimestre 2015 I dati relativi ai flussi commerciali della provincia di Reggio Calabria segnalano, per il terzo trimestre 2015, un ulteriore peggioramento della bilancia commerciale, tracciando un andamento al ribasso

Dettagli

GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI

GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI GLI EFFETTI DELLA CRISI SULLE IMPRESE DI COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio 2016 a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO

Dettagli

XX rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone Anno 2014

XX rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone Anno 2014 XX rapporto sulla raccolta differenziata di carta e cartone Anno 2014 Carlo Montalbetti Direttore Generale Comieco Milano, 6 luglio 2015 1 Obiettivo RD 50% 1985-2015 Comieco motore dello sviluppo della

Dettagli

Lo stato dell acqua dello Stato Alessandro RUSSO, vicepresidente

Lo stato dell acqua dello Stato Alessandro RUSSO, vicepresidente Roma, 5 dicembre 2018 Lo stato dell acqua dello Stato Alessandro RUSSO, vicepresidente Utilitalia: chi siamo UTILITALIA Nata dalla fusione di Federutility e Federambiente riunisce 471 Aziende di Ambiente,

Dettagli

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE

DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE DIREZIONE AFFARI ECONOMICI E CENTRO STUDI ABITAZIONI: L ANDAMENTO DEI PERMESSI DI COSTRUIRE ESTRATTO DALL OSSERVATORIO CONGIUNTURALE SULL INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI DICEMBRE 2011 ABITAZIONI: L ANDAMENTO

Dettagli

Politiche nazionali e politiche di sviluppo a livello territoriale RELAZIONE ANNUALE CPT 2017

Politiche nazionali e politiche di sviluppo a livello territoriale RELAZIONE ANNUALE CPT 2017 Politiche nazionali e politiche di sviluppo a livello territoriale RELAZIONE ANNUALE CPT 2017 Catanzaro 21 luglio 2017 Mariella Volpe - Responsabile Sistema CPT presentazione diffusa della Relazione annuale

Dettagli

MED & Italian Energy Report Un monitor sulle regioni italiane

MED & Italian Energy Report Un monitor sulle regioni italiane MED & Italian Energy Report Un monitor sulle regioni italiane Alessandro PANARO Responsabile Maritime & Energy - SRM Napoli, 3 Aprile 2019 Outline 1 L energia nelle regioni italiane Lo sviluppo delle rinnovabili

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 LA DEMOGRAFIA... 3 LA RICCHEZZA PRODOTTA... 3 L APERTURA

Dettagli

RELAZIONE ANNUALE SULLO STATO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL A.A.T.O.N.2 MARCHE CENTRO ANCONA

RELAZIONE ANNUALE SULLO STATO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL A.A.T.O.N.2 MARCHE CENTRO ANCONA Autorità di Ambito Territoriale Ottimale RELAZIONE ANNUALE SULLO STATO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELL A.A.T.O.N.2 MARCHE CENTRO ANCONA Ing. Massimiliano Cenerini Direttore A.A.T.O. n.2 I TEMI PRINCIPALI

Dettagli

TOP 500 Romagna. Faenza, 13 Dicembre Prof. Giuseppe Savioli Dott.ssa Silvia Gardini. Scuola di Economia e Management - Campus di Forlì

TOP 500 Romagna. Faenza, 13 Dicembre Prof. Giuseppe Savioli Dott.ssa Silvia Gardini. Scuola di Economia e Management - Campus di Forlì TOP 500 Romagna Faenza, 13 Dicembre 2018 Prof. Giuseppe Savioli Dott.ssa Silvia Gardini Scuola di Economia e Management - Campus di Forlì Note metodologiche IL CAMPIONE Top500 Romagna prende in esame le

Dettagli

Andamento dei prezzi e dei costi nella GDA

Andamento dei prezzi e dei costi nella GDA Panel agroalimentare Indagini congiunturali Panel Agroalimentare Ismea Andamento dei prezzi e dei costi nella GDA II semestre 25 Risultati dell indagine L indice della ragione di scambio nella GDA Analisi

Dettagli

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009

Economie regionali. L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Economie regionali L'andamento del credito nelle regioni italiane nel terzo trimestre del 2009 Roma gennaio 2010 2 0 1 0 21 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione

Dettagli

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Rete autostrade per 1.000 km2 di superficie territoriale, per regione Anni 2001-2006 (in km) REGIONI 2001 2002 2003 2004 2005 2006 Liguria 69,3 69,2 69,2 69,2 69,2 69,2 Valle

Dettagli

I dati finanziari dei Comuni SINTESI

I dati finanziari dei Comuni SINTESI I dati finanziari dei Comuni SINTESI Il Rapporto è stato curato dalla Direzione Scientifica dell IFEL Curatore dell opera: Silvia Scozzese Direttore Scientifico IFEL L opera è stata realizzata da Stefano

Dettagli

I principali risultati

I principali risultati FINANZA LOCALE: ENTRATE E SPESE DEI BILANCI CONSUNTIVI (COMUNI, PROVINCE E REGIONI). ANNO 2014 1 I principali risultati 1 Comuni Nel prospetto 1 sono riportati i principali risultati finanziari di competenza

Dettagli

Monitoraggio delle tariffe del Servizi Idrico Integrato nella Regione Liguria. Genova, 3 dicembre 2013

Monitoraggio delle tariffe del Servizi Idrico Integrato nella Regione Liguria. Genova, 3 dicembre 2013 Monitoraggio delle tariffe del Servizi Idrico Integrato nella Regione Liguria Genova, 3 dicembre 2013 La spesa per SII è molto eterogenea in Italia Spesa annua nei Comuni capoluogo di Italia, Anno 2012

Dettagli

La spesa dei soggetti a rilevanza regionale e locale Silvano Castangia Nucleo Regionale CPT Sardegna

La spesa dei soggetti a rilevanza regionale e locale Silvano Castangia Nucleo Regionale CPT Sardegna La spesa dei soggetti a rilevanza regionale e locale Silvano Castangia Nucleo Regionale CPT Sardegna Collocazione dei soggetti nei livelli di governo AMMINISTRAZIONI CENTRALI IMPRESE PUBBLICHE NAZIONALI

Dettagli

Reggio di Calabria. ISTRUZIONE E FORMAZIONE Il livello di istruzione e formazione. Speranza di vita alla nascita per sesso (in anni) Anno 2010

Reggio di Calabria. ISTRUZIONE E FORMAZIONE Il livello di istruzione e formazione. Speranza di vita alla nascita per sesso (in anni) Anno 2010 I NUMERI DEL TERRITORIO Capoluogo Provincia Abitanti al 9.1.211 18.817.967 Superficie (km 2 ) 236, 3.183,2 Densità (ab. per km 2 ) 766,1 173,1 a cura dell Ufficio Statistica del Comune di Reggio di Calabria

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Struttura istituzionale e organizzativa per la gestione delle acque in Italia Workshop Gli obblighi

Dettagli

Le società partecipate nel trasporto pubblico locale e regionale

Le società partecipate nel trasporto pubblico locale e regionale Le società partecipate nel trasporto pubblico locale e regionale Roma, 15 aprile 2016 Dr. Emanuele Proia Direttore Finalità, struttura e nota metodologia (1/2) Finalità La struttura del documento La presente

Dettagli

L EVOLUZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ITALIANO: QUARANT ANNI DI ABITAZIONI ATTRAVERSO I CENSIMENTI ISTAT

L EVOLUZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ITALIANO: QUARANT ANNI DI ABITAZIONI ATTRAVERSO I CENSIMENTI ISTAT L EVOLUZIONE DEL PATRIMONIO ABITATIVO ITALIANO: QUARANT ANNI DI ABITAZIONI ATTRAVERSO I CENSIMENTI ISTAT a cura di Alice Ciani e Lucilla Scelba Tecnoborsa 1. Introduzione I Quaderni di Tecnoborsa, tornano

Dettagli

RIFORMA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO MODIFICA LR 26/2003

RIFORMA DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO MODIFICA LR 26/2003 RIFORMA DEL MODIFICA LR 26/2003 ACQUA PUBBLICA TARIFFE TRASPARENTI E PIÙ BASSE MENO BUROCRAZIA Ing. FABIO ALTITONANTE - CONGLIERE : CHE COS È 2 QUADRO NORMATIVO 1/2 Normativa UE Direttiva 91/271/CE Direttiva

Dettagli