Investimenti e nuovo capitalismo pubblico in Toscana: il caso dell acqua. Enrico Conti e Patrizia Lattarulo

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1 Investimenti e nuovo capitalismo pubblico in Toscana: il caso dell acqua Enrico Conti e Patrizia Lattarulo Firenze, 19 febbraio 2016

2 Il peso dei Servizi Pubblici nell economia toscana I numeri delle Public Utilities : 1,9 miliardi di euro il fatturato medio annuo. 1,5 miliardi di euro il PIL generato (1,4% del totale), 18 mila Unità di Lavoro attivate. Oltre 440 milioni di euro di investimenti (3% del totale) La metà circa degli investimenti afferisce al Servizio Idrico Integrato (Acqua) Impatto del SII sul PIL regionale 0,6% medio annuo Fatturato e investimenti medi annui (milioni di euro ) ACQUA RIFIUTI ENERGIA TRASPORTI CASA Investimenti : peso dei settori sul totale ACQUA 46% RIFIUTI 9% CASA 16% TRASPORTI 8% ENERGIA 20% Fatturato Investimenti

3 È una lunga storia: il sistema prima e dopo la Legge Galli 36/94 Prima della Legge Galli Circa 200 gestioni per la maggior parte in economia, poche le aziende speciali. Dopo l applicazione della Galli Concentrazione per aggregazione delle piccole gestioni in gestori di media dimensione nascono 6 SPA a capitale misto a maggioranza pubblica degli enti locali (tranne GAIA, pubblica al 100%). Tariffa full recovery cost. Remunerazione del capitale investito al 7%. Ripartono gli investimenti dopo 2 decenni di sottoinvestimento. Aumentano le tariffe.

4 Investimenti nel servizio idrico per km 2 di superficie (prezzi costanti 2008) Campania Lombardia Lazio Liguria Friuli Venezia Giulia Sicilia Veneto Emilia-Romagna ITALIA: Basilicata Trentino-Alto Adige Puglia Sardegna Valle d'aosta Calabria Piemonte Abruzzi Marche Molise Toscana Umbria Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT

5 Investimento medio annuo pro-capite (euro costanti 2008) Valle d'aosta Basilicata Trentino-Alto Adige Sardegna Friuli Venezia Giulia Molise Lazio Sicilia Emilia-Romagna Abruzzi ITALIA: Calabria Lombardia Pistoia Campania Veneto Massa-Carrara Pisa Liguria Puglia Grosseto Piemonte Marche Livorno Lucca Arezzo Toscana Siena Umbria Firenze Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT 20 anni di mancati investimenti hanno determinato: obsolescenza e aumento delle perdite di rete ritardo nell adeguamento della depurazione 69.1

6 Investimenti pre e post Galli (euro costanti 2008) Investimento annuo pro-capite pre e post Galli Investimento annuo euro/km ACQUE Publiacqua ACQ. DEL FIORA Acque S.p.A PUBLIACQUA 6 48 GEAL Totale Toscana 9 46 Totale complessivo NUOVE ACQUE 9 37 Gaia ASA ASA GEAL 9 28 Nuove Acque GAIA Acquedotto del Fiora Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT, AIT, Gestori

7 S.I.I. Toscana: Investimento lordo pro-capite (euro correnti) In ITALIA: 27 euro ad abitante è l investimento procapite (netto) obbiettivo della programmazione 2014/ In TOSCANA: 57 euro ad abitante Perdite % nelle reti di distribuzione: anno % 33% 37% 38% 24% 28% 35%. il fabbisogno è ancora molto elevato Gaia Geal Acque Publiacqua Nuove Acque Asa Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT, AIT, Gestori Acq. Fiora

8 S.I.I Toscana Immobilizzazioni materiali (euro) pro-capite è il valore medio italiano delle infrastrutture pro-capite. La Toscana ha colmato la distanza dalla media italiana, resta ancora tanto da fare. (Inghilterra euro pro-capite) Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT, AIT, Gestori

9 tariffe e utili consistenti e crescenti 1,21 1,23 1, Tariffa Reale Media (euro/metro cubo) 2,78 2,96 2,87 3,06 1,69 Acque Asa Fiora Nuove Acque Gaia 2,29 2,49 ROE delle gestioni del S.I.I. in Toscana ,15 Publiacqua Fonte: nostre elaborazioni su dati ISTAT, AIT, Gestori TRM: 5 euro a Berlino >3 euro a Parigi

10 Il mancato impatto del referendum giugno 2011 E ora chi paga per l acqua? si domandava Carlo Scarpa dando due scenari possibili di uscita dal Referendum: 1.La fine degli investimenti nel S.I.I, 2.Maggiore carico fiscale. Se non pagano i consumatori pagheranno i cittadini (costo opportunità-servizi alternativi), 3.La terza via? Abolire la remunerazione del capitale investito ma non il suo costo (come previsto dalle normative europee). La nascita dell AEEGSI ( ) ha limitato l impatto del referendum e ha comportato una chiarificazione progressiva del quadro regolatorio stabilendo che ciò che deve essere coperto dalla tariffa è il costo standard della provvista finanziaria, ossia il costo degli oneri finanziari che un azienda efficiente sosterrebbe, più un 2% che corrisponde al time lag con cui l autorità riconosce (a posteriori) il costo dell investimento ai gestori. Il merito del referendum è stato quello di obbligare ad un intervento normativo/regolatorio chiarificatore.

11 Il fabbisogno attuale e i piani di intervento In ITALIA: AEEGSI indica in almeno 65 miliardi di euro le esigenze di investimento per i prossimi 30 anni, circa 2,1 miliardi l anno. Sono invece meno di 40 miliardi quelli attualmente incorporati nella pianificazione d ambito. In Toscana: criticità concentrate nella depurazione e per obsolescenza reti acquedottistiche Per il triennio : Investimenti programmati finanziati dalla tariffa in Toscana 798 milioni di euro, 57 euro ad abitante (al netto dei contributi pubblici) contro i 27 della media nazionale. Oggi il costo di investimento vale circa il 30% dei costi complessivi e il solo ammortamento incide per il 20% circa sulla TRM. Aumento degli investimenti = aumento dell incidenza sulla tariffa, già elevata. Si pone un problema di sostenibilità sociale delle tariffe: in termini verticali (affordability, regressività), in termini orizzontali ( iniqua penalizzazione delle famiglie numerose). Forward: su questo tema IRPET ha condotto uno studio specifico

12 CONCLUSIONI Il nuovo capitalismo pubblico-privato delle P.U. appare un volano importante di innovazione e crescita economica attraverso il rilancio degli investimenti. Il caso dell acqua chiarisce bene l importanza di costruire un quadro regolatorio chiaro, che incentivi i soggetti deputati ad investire e che permetta la sostenibilità del finanziamento dei piani di investimento. Perseguire la sostenibilità nell utilizzo dei beni comuni conduce ad aumentare investimenti e tariffe. Nel medio periodo si pone un problema di sostenibilità sociale. Politiche pubbliche che puntino a valorizzare il ruolo di questo importante segmento di capitalismo pubblico-privato devono pertanto: incentivare l efficienza del gestore (anche/non solo attraverso fusioni e aggregazioni) ed evitare per quanto possibile la cattura del regolatore (sovraprofitti di monopolio), garantire affordability e equità orizzontale delle tariffe trattandosi di beni di merito.

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