Rigurgito mortale per un bimbo All Interno

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1 in vendita obbligatoria OGGI Nuovo Molise + il Giornale OGGI Nuovo Molise Edizione della regione, del Cassinate e del Frentano Poste Italiane sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv.l.46/2004 art.1,c1,dcb CB Sant Apollonia Campobasso: Via San Giovanni 15/b - Tel Fax Isernia: P.zza della Repubblica, 29 - Tel Fax Anno 15 - N. 39-1,00 Pubblicità: N.C.P. srl Via San Giovanni 15/b Campobasso Tel Fax Termoli: C.so Nazionale, 10 - Tel Fax Martedì 9 febbraio 2010 DUE persone arrestate e una donna scomparsa. Due episodi indipendenti o i protagonisti di un viaggio verso la morte? Ieri conferenza stampa dei carabinieri per illustrare i dettagli della vicenda. Di Cecco a pagina 5 Viaggio senza ritorno per la testimone scomoda poi la scomparsa a Milano. Poche speranze per Lea Garofalo, in manette due presunti affiliati della Ndrangheta Da sinistra Lea Garofalo, l ex compagno Carlo Cosco e Massimo Sabatino TERMOLI - L inutile corsa all ospedale: aveva solo un mese di vita. Oggi verrà eseguita l autopsia Rigurgito mortale per un bimbo All Interno TERMOLI A volto coperto scippa i commercianti A pagina 19 AGNONE Strade bucate, i cittadini rimpiangono la Dc A pagina 13 ISERNIA Traffico di auto, scoperti 34 truffatori Tarasco a pagina 12 La mamma lo stava allattando, all improvviso il malore L ospedale San Timoteo di Termoli: oggi l autopsia sul neonato Manca l acqua A Campobasso esplode la rabbia A pagina 4 UN bimbo di appena un mese è deceduto ieri a seguito di un rigurgito. La mamma lo stava allantando quando si è accorta che il piccolo era diventato cianotico. L immediata la corsa al San Timoteo: a nulla però sono valsi i tentativi dei medici di rianimarlo. La ricognizione cadaverica non ha soddisfatto la Procura che ha disposto per questa mattina l esame autoptico che dovrà chiarire ogni dubbio della morte del neonato di appena un mese di vita. Bevilacqua a pagina 19 REGIONE Debito sanitario Romano: le tasse aumenteranno? Sammartino a pagina 2 CASO DON FELIX - Giro di vite del Papa: pedofilia nella Chiesa, la condanna A pagina 3

2 2 ATTUALITA NUOVO oggi MOLISE IL FATTO DEL GIORNO Gli esiti - mai ufficializzati - del tavolo tecnico che si è tenuto a Roma a fine gennaio Sanità, il deficit innalza le tasse Massimo Romano: disavanzo non coperto di 68 milioni Il consigliere regionale di Costruire Democrazia fa il punto sulla situazione debitoria e sull andamento lento del Piano di rientro Documentazioni inadeguate e insufficienti, mai adottate le prescrizioni: si useranno i fondi Fas per tappare i buchi? Gli effetti collaterali della voragine della Sanità molisana non sono magicamente spariti. Macchè, il silenzio non è di certo esplicativo della loro risoluzione. E il pensiero cattivo è frullato in testa anche a Massimo Romano (consigliere regionale di Costruire democrazia ) alla luce degli esiti del tavolo tecnico del 28 gennaio scorso. «Delle due l una: o tra venti giorni le tasse lieviteranno oppure il presidente chiederà al Governo nazionale - sempre che non l abbia già fatto - di utilizzare 86 milioni delle risorse del Fas per ripianare il disavanzo non coperto». E questa la ragione della lettera scritta e inviata ieri. Il pensiero cattivo non è nato per caso né tantomeno non ha addentellati con la realtà molisana. «Solo qualche giorno fa a Roma, il tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali in materia sanitaria tra i rappresnetanti del Governo e la Regione Molise avrebbe evidenziato risultati disastrosi anche se l esito dell incontro non è stato comunicato ufficialmente. Certo - continua Romano - nonostante le reiterate diffide ad adottare gli atti di razionalizzazione del sistema sanitario regionale e nonostante il maggior gettito fiscale derivante dall applicazione delle aliquote fiscali regionali tra le più alte d Italia, il Governo avrebbe accertato ulteriori numerosi inadempimenti da parte del Commissario nella gestione della sanità molisana. E quindi avrebbe preannunciato che da marzo scatteranno gli ulteriori aumenti delle aliquote fiscali oltre il massimo e fino a coperatura totale del disavanzo non coperto». Insomma, il Governo avrebbe smentito quello che l Esecutivo Iorio si è affannato a ripetere in questi ultimi mesi. Non ci sarà alcun aumento dell imposizione fiscale, aveva detto il Antonio D Alete: la crisi, adesso, è un alibi presidente Michele Iorio. E se così non fosse, come adombra Massimo Romano? L esito del tavolo tecnico tenutosi a Roma il 28 gennaio scorso avrebbe evidenziato la solita documentazione non sufficiente trasmessa relativamente agli adempimenti per il Non solo: avrebbe evidenziato che il disavanzo non coperto per gli anni ammonterebbe a 68 milioni. «Non sarebbero state mai trasmesse, e quindi neppure adottate, le prescrizioni relative all adempimento delle misure del piano di rientro concernenti gli interventi strutturali sull offerta dei servizi sanitari, la riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, gli interventi di razionalizzazione del personale e degli acquisti dei farmaci nonché quelli relativi ai procedimenti contabili e amministrativi. L inadeguatezza della documentazione trasmessa - continua ancora Romano - non avrebbe consentito al Governo di erogare alla Regione la quota del previsto 20% delle spettanze a tutto il 2008». Tutto questo, ancorato a documenti ufficiali che pubblicheremo in questi giorni, significa solo una cosa. Che qualora in sede di verifica annuale, previstaa nel prossimo mese di marzo, una volta confermata la sussistenza del disavanzo di 68 milioni, «ai sensi dell articolo 2 comma 86 della legge 191/2009, per il Molise scatterebbe l aumento automatico delle liquote fiscali oltre il massimo, ossia fino alla copertura del disavanzo non coperto. Fermo restando che la Regione Molise potrebbe anche aver fatto richiesta di utilizzare 86 milioni derivanti dai fondi Fas per ripianare questo debito non coperto. Certo, i fondi Fas notoriamente servono per le aree sottoutilizzate, non per tappare i buchi della Sanità colabrodo voluta e ideata dal presidente Iorio». Che il modello Molise in tema di Sanità faccia acqua da tutte le parti è argomento putroppo acclarato: è troppo spesso uno strumento di potere nelle mani di chi governa e la prova risiede anche nell intensa attività delle Commissioni speciali che si occupano di Sanità e connessi. Quella per l attuazione del Piano di rientro, presieduta dal consigliere Vincenzo Bizzarro (cugino del presidente Iorio), quella per l emergenza derivante dall Influenza A (presieduta da Quintino Pallante e nata dopo che l emergenza era fortunatamente finita). «Alcune non sono state nemmeno mai convocate - sbotta Romano - ma il dato negativo resta ed è lampante: altre strutture, altri presidenti di commissioni, altri costi - per le casse regionali - tutto sommato inutili. Ed è sconcertante che la commissione che ha come obiettivo il monitoraggio del Piano di rientro dal debito, alla luce degli esiti del tavolo tecnico di fine gennaio e considerando la possibilità che da marzo scatti una più gravosa imposizione fiscale, non è stata nemmeno convocata». Il rischio è serio ed è anche dietro l angolo, come sottolinea Romano. «Esattamente tra venti giorni, non fra anni, rischiamo di trovare questa bella sorpresa. Per questo credo sia il caso di capire immediatamente cosa potrebbe accadere. Altro che convocazioni del Consiglio inutili per gli ordini del giorno collegati alla Finanziaria oppure il National Prayer Breakfast...». Una situazione che, secondo Romano, non andava taciuta: per questo il presidente di Costruire Democrazia ha preso carta e penna ed ha scritto alle organizzaizoni del partenariato economico e sociale. lusa lucsam66@gmail.com Il capogruppo Pd, Tonino D Alete: si tagliano i servizi e così s incide sulla vita dei cittadini La mannaia dello spopolamento Consiglio regionale in seduta, varata la nuova legge. In aula gli odg ormai superati Piano Casa? Già segnalato al Governo «La riduzione dei servizi è costante ed inesorabile, di tutti i servizi, anche quelli essenziali. Una diminuzione che incide direttamente sulla qualità della vita dei cittadini e sulla permanenza di questi nei loro comuni di residenza» così il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Antonio D Alete, nell analizzare gli ultimi dati riferiti allo spopolamento dei comuni molisani. «La crisi economica si è trasformata, in molti casi, in un alibi per intervenire con tagli pesantissimi su spesa sociale e servizi territoriali che oggi cominciano a mostrare tutti i loro drammatici ed inevitabili effetti. Non aver arginato, ed in alcuni casi al contrario aver agevolato, l emorragia delle aree interne, non aver investito nella qualità della vita di quelle popolazioni, oggi compromette il futuro stesso di molti comuni molisani». E il prezzo altissimo che le popolazioni delle aree interne saranno chiamate a pagare a causa della riduzione di oltre un terzo delle risorse destinate al trasporto pubblico locale, il ridimensionamento della spesa per l adeguamento della rete viaria, la diminuzione delle risorse riferite ai servizi sociali di prossimità, come l assistenza domiciliare agli anziani ed alla maternità, oltre alla chiusura di uffici postali, istituti bancari e di tutte le altre amministrazioni che via via abbandonano le tradizionali sedi locali «se a tutto questo si aggiunge poi la cancellazione progressiva dei poli scolastici, primi e veri presidi contro lo spopolamento, con danni enormi sia per l offerta formativa che per i livelli occupazionali, si buttano le basi per il più efficace piano mai messo in campo dal Governo Iorio per la graduale desertificazione sociale delle zone più deboli della nostra regione. Eppure una norma specifica, anche se con limiti oggettivi, il centrodestra l approvò già all inizio del 2009 (L.R. n 9 "Incentivi a favore dei piccoli Comuni molisani atti a contrastarne lo spopolamento ed a favorirne la ripopolazione"), anch essa oggi è vittima dei tagli indiscriminati previsti dal bilancio regionale appena approvato. La programmazione del futuro dei nostri comuni passa per i maggiori investimenti che saremo capaci di liberare, per la promozione del territorio anche attraverso la valorizzazione della dimensione più umana e sana dei nostri borghi, passa per il sostegno ai servizi in rete ed integrati tra più municipi. Solo così potremo vincere la scommessa con la modernità tutelando le nostre radici». Passa il nuovo Piano Casa, nato - dopo l approvazione della legge - in Giunta regionale e transitato in Terza Commissione con una speditezza che dovrebbero avere molti degli argomenti parcheggiati a Palazzo Moffa. Ieri mattina, la nuova legge è stata illustrata dal presidente della III Commissione, il consigliere regionale Adelmo Berardo. Un passo indietro necessario, alla luce della possibile impugnativa - da parte del Governo nazionale - della legge 30 del 2009 passata in aula tra non poche polemiche. Oltre agli aggiustamenti necessari per evitare un forzato stop della legge, nel nuovo testo è stata inserita anche la norma intesa a favorire - nel comitato tecnico che dovrà supportare le Amministrazioni comunali - la rappresentanza delle Associazioni locali dei costruttori. Il consigliere regionale Massimo Romano, dopo aver chiesto inutilmente l abrogazione dell arricolo 13, comma 3, sulla monetizzazione degli standard, ha già segnalato all attenzione del Governo Berlusconi la possibilità di impugnativa anche di questa seconda legge. Il Consiglio ha poi affrontato i numerosi ordini del giorno collegati al Bilancio e alla Finanziaria 2010: pochissimi consiglieri presenti, alla luce della assoluta inutilità della discussioni e delle votazioni posto che la sessione finanziaria, come dichiarato dall assessore Vitagliano nella scorsa seduta, non sarà riaperta. Il che vuol dire che le somme stanziate potranno al massimo essere indirizzate in altri settori. Ma la giornata trascorsa in Consiglio ha consentito agli operatori dell informazione di prendere atto del restyling della zona riservata ai giornalisti accreditati: l area, in effetti un po angusta, è stata ampliata consentendo maggiori posti a sedere. Anche la sala stampa è stata dotata di altri supporti tecnologici utili ai giornalisti che da lì seguono i lavori. Il presidente del Consiglio, Michele Picciano, ha illustrato ai giornalisti le motivazioni di tali opere, utili a consentire a tutti di poter svolgere il proprio lavoro al meglio.

3 NUOVO oggi MOLISE ATTUALITA 3 IL FATTO DEL GIORNO Le dichiarazioni durante la plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia Pedofilia, la Chiesa denuncia Un tempismo che rende ancor più pressante la risoluzione del caso di don Felix Cini, il parroco di Cercemaggiore condannato per abusi su minori e al centro di una sorta di guerra santa che ha lacerato la comunità del piccolo paese. Ieri sera le agenzie di stampa riportavano con evidenza la decisa presa di posizione del Papa, Benedetto XVI, che ha preannunciato una lettera pastorale ai vescovi irlandesi relativa proprio ai casi di pedofilia nella Chiesa. Un duro atto d accusa che arriva direttamente dal soglio pontificio. «Alcuni membri della Chiesa hanno violato i diritti dell infanzia, un comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e Il monito di Benedetto XVI che ricorda: alcuni nostri membri hanno violato l infanzia La lettera ai vescovi condannare». Questa l affermazione del Pontefice nel corso dell assemblea plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia. «La tendenza e l insegnamento di Gesù - ha aggiunto il Papa che ha annunciato per le prossime settimane una lettera pastorale ai fedeli irlandesi dopo alcuni rapporti giudiziari su abusi compiuti dai religiosi - hanno sempre costituito un appello pressante a nutrire nei loro confronti profondo rispetto e premura. La Chiesa ha promosso la tutela della dignità e dei diritti dei minori e, in molti modi, si è presa cura di essi. Purtroppo in diversi casi alcuni dei suoi membri, agendo in contrasto con questo impegno, hanno violato tali diritti: un comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e condannare. Le dure parole di gesù contro chi scandalizzaa uno di questi piccoli impegnano tutti a non abbassare mai il livello di tale rispetto e amore». Parole importanti che cozzano con quanto invece affermato in queste ultime settimane dalla Chiesa molisana che ha chiesto silenzio e preghiera, ha invocato il perdono e poi ha lanciato pesanti accuse all indirizzo di chi ritiene invece che don Felix debba essere riportato allo stato laicale a fronte della condanna per abusi patteggiata nel 2004 quando 17 adolescenti raccontarono di aver subito attenzioni non lecite dal parroco che celebra messa a Cercemaggiore. lusa Vittime e carnefici, ruoli da non confondere Dimostri qualche uomo di Chiesa l esistenza di un complotto teso dalla magistratura di Grosseto, dai 17 minori, dai 34 genitori, dalla Polizia di Stato, dai Carabinieri e dal medico neurologo, neuropsichiatra infantile e psicoterapeuta che ritenne nel 2004 attendibili le rivelazioni dei bambini, e pregherò anch io per il prelato maltese, magari presenziando alle sue omelie. Invito tutti a non confondere, in questa ormai drammatica vicenda, i ruoli del carnefice e delle vittime; nessuno osi più denigrare l operato del Tutore dei Minori senza cognizione di causa. Nel Molise, in Puglia e in ogni luogo dove ho vissuto ho colorato il mio agire solo con lealtà, onestà e rettitudine; non ho mai incontrato nemici, né tantomeno considerato tale qualcuno. Le velate offese direttemi da qualche ecclesiastico non m intimidiscono e sono decisamente deplorevoli; non integrano ancora gli estremi di reato a differenza di quelle rilasciate dal Sig. Alfonso TESTA contro il quale, in data odierna, ho provveduto a depositare formale denunciaquerela presso la Procura della Repubblica di Campobasso. Ribadisco quanto riportato nella mia ultima missiva inviata ai cardinali Hummes e Levada: esprimo vicinanza al gran numero di fedeli di Cercemaggiore, gente sensibile nell animo, generosa e solidale la cui buona fede è indiscutibile e la solidarietà al sacerdote ammirabile. Reputo necessaria la riabilitazione di un condannato, peraltro contemplata dalla nostra Carta Costituzionale e recepita dall Ordinamento Penitenziario; non mi sono mai opposta a tale procedura di recupero. Ritengo, però, che la reintegrazione sociale dell adulto condannato per abusi sessuali a danno di Minori di età e per detenzione di materiale pedopornografico non debba avvenire in contesti che gli consentano di avviare relazioni interpersonali con Minori di età. Desidero fermamente porre fine pubblicamente a questa vicenda; ho osservato la legge istitutiva dell ufficio da me rappresentato inviando alle Autorità competenti civili ed ecclesiastiche quanto a mia conoscenza nel supremo interesse dei bambini e degli adolescenti, affinchè nessuno possa mai poter dire "non immaginavo, non sapevo..". Nunzia Lattanzio

4 La denuncia di un cittadino Personale in ferie E l ufficio chiude Lo sportello della Pubblica istruzione off limits : mancano gli impiegati Rubinetti a secco e strade allagate in via San Giovanni e via Vico CAMPOBASSO - L ufficio Scuola del Comune di Campobasso è senza personale e a subirne le conseguenze sono i cittadini. E questa, in sintesi, la segnalazione pervenuta al nostro quotidiano da un genitore che ieri mattina si è recato presso lo sportello della Pubblica istruzione del Comune di Campobasso per espletare alcune pratiche. Ma, secondo quanto segnala il cittadino, l ufficio era chiuso fino a data da destinarsi perché sprovvisto di personale, tanto che all asterno c era anche un gruppo di persone che discuteva animatamente. Alla richiesta di informazioni, al cittadino è stato risposto che dei due impiegati nel servizio, uno è andato in pensione, l altro è in ferie. E nessuno ha saputo dire, secondo il cittadino, quando sarebbe rientrato. ddc Rete idrica colabrodo Perdite e disagi agli utenti Ieri si sono verificate due rotture MEZZA città letteralmente a secco nella giornata di ieri, a causa di due grosse perdite alla rete idrica nella parte sud di Campobasso. Una prima rottura della conduttura idrica si è registrata in mattinata nella zona di via San Giovanni, dove le abitazioni sono rimaste senz acqua per diverse ore, fino al pomeriggio. Successivamente si è rotto un altro tubo principale in via Gian Battista Vico causando una grossa perdita che si è riversata in strada, allagando anche parte della tangenziale. Anche in questo caso diversi disagi per i cittadini che hanno visto interrompersi per tutto il pomeriggio l erogazione idrica nelle abitazioni, oltre a subire problemi relativi al riscaldamento e altri servizi essenziali. Gli operai del Comune e la Polizia municipale sono stati per ore al lavoro per sistemare le condotte idriche, ma l acqua dovrebbe tornare soltanto stamattina. ddc Un fiume in piena ha invaso via Vico. Il sopralluogo del sindaco Aveva chiesto l inserimento delle stazioni sciistiche locali Giovanni Varra ce l ha fatta: il Molise sul meteo di Sky L iniziativa nell ambito dell Unione province d Italia D Ascanio a colloquio con Fini e Schifani «PICCOLI interventi che a volte sortiscono effetti positivi». Così il consigliere provinciale di Campobasso Giovanni Varra definisce l inserimento del Molise e delle sue stazioni sciistiche nel meteo che quotidianamente va in onda su Sky, la maggiore televisione a pagamento non solo in Italia, dopo la sua segnalazione. «Credo - continua Varra - che ne saranno contenti soprattutto gli abitanti di quei centri, gli operatori economici e gli appassionati degli sport invernali. Penso anche che il nostro famoso gap di riconoscibilità, cioè la scarsa conoscenza che si ha della nostra terra, così come del nostro grande patrimonio di storia, cultura e tradizioni, derivi anche da una nostra forma di ritrosia. Però, ora come non mai, è ora di darsi una mossa, perchè le possibilità più forti di sviluppo sostenibile ed eco-compatibile possono venirci solo dall ambiente e dal turismo. Se continuiamo a svendere il nostro patrimonio comune per un tozzo di pane, come sta succedendo sul versante dell energia non lasceremo nulla alle generazioni che verranno dopo di noi». I componenti dell Ufficio di Presidenza dell U.P.I. - Unione delle Province d Italia - tra i quali il Presidente della Provincia Nicola D Ascanio, hanni incontrato ieri a Roma i presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, Renato Schifani e Gianfranco Fini. I rappresentanti delle Province italiane sono stati ricevuti rispettivamente alle ore dal Presidente Fini nella Biblioteca della Camera e alle dal Presidente Schifani a Palazzo Madama. Gli importanti incontri con le più alte cariche dello Stato verteranno sulle riforme utili all Italia che cambia. Il presidente D Ascanio si è solo da poco insediato nell ufficio di presidenza dell Unione province d Italia ma si è già dato molto da fare per promuovere l ente e rafforzare la sua rappresentatività e visibilità a livello nazionale. red.cb.

5 NUOVO oggi MOLISE CAMPOBASSO 5 La conferenza dei Carabinieri e del procuratore D Alterio. Stretta collaborazione con la direzione Antimafia (foto Stella) Dal tentativo di sequestro fallito in Molise alla scomparsa di una testimone scomoda Campobasso-Milano: solo andata AL momento è soltanto un ipotesi investigativa, ma vi sono davvero pochi dubbi sul collegamento tra l episodio del sequestro di Lea Garofalo, avvenuto a Campobasso il 5 maggio 2009, e la sua sparizione, verificatasi a Milano il 24 novembre dello stesso anno. Così come vi sono davvero pochi dubbi sulla sorte della 36enne, che con tutta probabilità è stata ammazzata. Perché aveva raccontato troppo. O, forse, semplicemente perché sapeva troppo, e doveva per questo essere messa a tacere. Una volta per tutte. E se questo collegamento fosse confermato, allora si dovrebbe anche ipotizzare che coinvolti nell omicidio sono i presunti mandante ed esecutore del tentato sequestro verificatosi a Campobasso. Episodio, quest ultimo, per il quale sono finiti in carcere Carlo Cosco, 40enne rinchiuso nel carcere di Crotone, e Massimo Sabatino, di 37 anni, che è stato invece raggiunto da ordine di custodia cautelare nel carcere di San Vittore a Milano, dove si trovava rinchiuso per un altro reato. Reati ed episodi che, al di là di un loro eventuale - e molto probabile - collegamento, evidenziano comunque come i tentacoli delle organizzazioni malavitose si sono ormai allungati in varie parti d Italia. A Milano - e questo non sorprende - ma forse anche in Molise. Una recente relazione antimafia, per esempio, ha ipotizzato probabili interessi di associazioni criminali in Molise. E ora l ombra della Ndragheta si fa ancora più chiara, nitida e, purtroppo, reale. L unica certezza, da cui ora partono gli investigatori per ricostruire l intera vicenda, è l arresto di Cosco e Sabatino per il tentato sequestro di Lea Garofalo, verificatosi il 5 maggio a Campobasso. Episodio illustrato nel dettaglio ieri mattina nel corso di una conferenza stampa presso il comando provinciale dell Arma alla presenza del procuratore Armando D Alterio. UNA NUOVA VITA A CAMPOBASSO Lea Garofalo era arrivata diversi anni fa a Campobasso, perché questa isolata e tranquilla cittadina era stata scelta quale luogo segreto della sua nuova vita. Quella di una collaboratrice di giustizia che aveva iniziato a raccontare scene e retroscene della vita nei clan della Ndragheta e che per questo, sin dal 2002, era stata Resi noti i dettagli che hanno portato all arresto di due presunti affiliati al clan calabrese Dubbi e sospetti senza risposta, mentre i tentacoli della Ndrangheta si allungano Viaggio (senza ritorno) di Lea Garofalo In manette Carlo Cosco, 40 anni, e il 37enne Massimo Sabatino inserita in un programma di protezione. Programma a tratti sospeso, perché la donna aveva violato le rigide regole che lo governano; era fuori protezione anche in occasione del tentato sequestro. Proprio per questo motivo, uscita dal piano di protezione - è l aprile aveva iniziato a rifrequentare Carlo Cosco, padre della sua amatissima figlia. Con lui era tornata a Campobasso ed era stato lui stesso ad affittare l appartamento in via Sant Antonio Abate, dove viveva con la ragazza, studentessa di un liceo in città. I due avevano anche tentato una convivenza, ma le liti erano continue e sempre più feroci: Cosco voleva sapere a tutti i costi cosa la donna avesse raccontato agli inquirenti rispetto alle attività del clan di Petilia Policastro, in provincia di Crotone. In particolare chiedeva delucidazioni sui racconti relativi agli omicidi del fratello della Garofalo, Floriano - per il quale lo stesso Cosco è sospettato - e per il delitto di Antonio Comberiati, compiuto a Milano nel E proprio a causa di quelle liti, non più gestibili, che il loro rapporto si era spezzato ancora una volta. Ma prima della rottura definitiva Carlo Cosco si era adoperato per aiutare Lea: saputo della rottura della lavatrice, infatti, lui si era rivolto all agenzia immobiliare che gli aveva affittato l appartamento: erano rimasti d accordo che il 6 maggio un tecnico sarebbe andato nell abitazione per la riparazione. Poi Cosco era andato via, Lea e la figlia erano partire per trascorrere qualche giorno a Roma. IL SEQUESTRO SCAMPATO Era stato studiato tutto nei minimi dettagli. Ogni pezzo del puzzle era stato incastrato alla perfezione. Orari, ruoli e azioni erano stati definiti con minuziosa precisione. Ma come in ogni delitto perfetto che si rispetti c è scappato l imprevisto. Imprevisto che ha nome e cognome: Denise Cosco. Lei, la figlia 17enne (all epoca dei fatti) figlia della vittima, Lea Garofalo, e del presunto mandante, nonché ex compagno della vittima, Carlo Cosco, ha impedito che il sequestro andasse a buon fine. L ha impedito fisicamente perché si è frapposta tra la madre e l aggressore - secondo la ricostruzione dei fatti, avvalorata anche dalle numerose impronte digitali lasciate in giro, Massimo Sabatino. Ma, soprattutto, l ha impedito perché la sua presenza non era stata prevista. La mattina del 5 maggio, qualche minuto dopo le 8.30, quando quello che si è spacciato per il tecnico che doveva riparare la lavatrice è entrato nella casa di via Sant Antonio Abate, Denise doveva essere a scuola. Ma era rientrata da Roma la mattina all alba, quindi la mamma le aveva permesso di restare a dormire. Così quando la ragazza ha difeso la Garofalo dal suo aggressore, quest ultimo non se l è sentita di aggredire pure lei, ed è scappato via. Se non si fosse verificato questo imprevisto, con tutta probabilità, il sequestro sarebbe andato a buon fine e la vicenda avrebbe preso un altra piega. LA (APPARENTE) QUIETE DOPO LA TEMPESTA Dopo il tentato sequestro di Campobasso, la vita di Lea Garofalo e la figlia riprende normalmente, per quanto normale si possa La donna aveva affittato un abitazione in via Sant Antonio Abate (a fianco) definire la quotidianità di una pentita. Nel frattempo la donna è tornata in Calabria, nel suo paese, Petilia Policastro, dove beneficia non più del programma di protezione ma della misura di vigilanza dinamica - una sorta di controllo radiocollegato - effettuata dai carabinieri del posto. A fine novembre i carabinieri cercano di contattarla per ascoltarla ancora una volta sui fatti di Campobasso, ma di lei nemmeno l ombra. Dalla collaborazione tra i Carabinieri di Campobasso, quelli di Milano e quelli calabresi, viene fuori la ricostruzione di quello che è forse l ultimo atto della vicenda. MILANO - ATTO FINALE? Da una veloce verifica viene fuori che è stato proprio Carlo Cosco a denunciare, il 25 novembre, la scomparsa della donna a Milano. Madre e figlia erano arrivate nel capoluogo lombardo da qualche giorno, dopo essere passate per Firenze, dove la 36enne era imputata in un processo. Il viaggio a Milano serviva per programmare il futuro della figlia Denise, ed è di questo che Lea Garofalo e Carlo Cosco dovevano parlare nel corso dell ultimo loro incontro. La sera stessa le due donne sarebbero dovute ripartire alla volta della Calabria, così Denise aveva deciso di andare a salutare gli zii. La madre preferiva aspettarla altrove, e poi incontrarsi alla stazione per prendere il treno la sera tardi. Con loro, in quegli ultimi istanti di cui si hanno notizie della vita di Lea Garofalo, c era anche Carlo Cosco. I tre dovevano appunto trovarsi alla stazione centrale di Milano. Ma la donna non ci andrà mai. Di lei si perde ogni traccia. Due, a questo punto, le ipotesi plausibili. La prima, ma forse la più assurda: la donna ha ricominciato a collaborare con la giustizia, per cui la sua scomparsa è soltanto una copertura. La seconda: la donna è stata uccisa e il suo corpo fatto sparire. Ipotesi, quest ultima, che è purtroppo la più probabile; lo stesso procuratore D Alterio ha ammesso che le speranze che Lea Garofalo è viva sono davvero labili. LE INDAGINI Per ora le indagini - a cui hanno collaborato, insieme ai Carabinieri, le direzioni investigative antimafia di Campobasso, Catanzaro e Milano - procedono per il tentato sequestro di Campobasso che ha portato all arresto, su disposizione del gip Teresina Pepe, di Cosco e Sabatino che, si ipotizza, sono rispettivamente mandante ed esecutore dell aggressione. Ma gli inquirenti sono al lavoro per rafforzare, e verificare, quella che ora è solo un ipotesi, cioè il collegamento con la scomparsa di Milano e, forse, l omicidio della donna. Ieri, intanto, c è stato l interrogatorio di garanzia di Cosco, rinchiuso a Crotone e difeso dall avvocato Francesco Garofalo. Il legale continua a proclamare l innocenza del suo assistito: avevano riiniziato a frequentarsi, sostiene, si preoccupavano del futuro della figlia; perché avrebbe dovuto sequestrarla, ed eventualmente ucciderla? La madre di Lea Garofalo, intanto, in un intervista al «Quotidiano della Calabria» accusa chi ha lasciato la figlia senza tutela, senza alcuna protezione. La Procura, dal canto suo, assicura di aver fatto tutto il possibiile per proteggere la donna. Tanti dubbi e sospetti tra i quali, però, si annida quella che appare sempre più una certezza: la fine, orribile, di Lea Garofalo. dadice

6 6 CAMPOBASSO NUOVO oggi MOLISE LA DENUNCIA «Legacoop» suona il campanello d allarme su presunte irregolarità e facilitazioni Operatore sanitario, corsi sospetti Ci sarebbero gravi violazioni riguardo al riconoscimento dei crediti Sotto accusa finiscono anche i programmi didattici adottati DENUNCIA della «Legacoop Molise» sui corsi di formazione per operatori socio sanitari. In una nota vengono spiegate tutte le anomalie registrate. «Giungono a questa organizzazione frequenti segnalazioni di irregolarità nello svolgimento dei corsi per Operatori Socio Sanitari autorizzati dalla Regione Molise e svolti da alcuni Enti Accreditati. Sono segnalate gravi illegittimità sul riconoscimento dei crediti e sul programma didattico svolto, in particolare alcuni Enti riconoscono crediti formativi, diversi da quelli previsti, al fine di abbreviare in modo illegittimo la durata dei corsi e stanno realizzando programmi didattici diversi da quelli professionalizzanti previsti dalla normativa. Legacoop Molise evidenzia che la figura di OSS è figura professionale riconosciuta a livello nazionale e pertanto gli unici crediti riconoscibili, e i programmi didattici da realizzare, sono tassativamente indicati dall accordo Stato Regioni del 22/02/201 e dalla delibera di G. R. n. 98 del di recepimento. Il comportamento adottato da alcuni Enti Formativi nella gestione dei corsi, oltre a dequalificare la figura professionale del OSS, espone gli studenti al rischio del mancato riconoscimento del titolo a seguito dei ricorsi che sicuramente saranno intentati da quanti avranno frequentato corsi regolari. A fronte di questa situazione Legacoop Molise invita l Assessorato Regionale alla Formazione cui spetta la vigilanza sui corsi per Operatore Socio Sanitario: 1) ad una verifica attenta dei crediti formativi riconosciuti e ad annullare tutti quelli difformi dalla citata normativa, 2) A verificare le materie di insegnamento svolte e invitare gli Enti ad eliminare, dal programma di studi, gli insegnamenti non professionalizzanti e a sostituirli con quelli previsti dalla normativa o, in alternativa, a non riconoscere le attività didattiche difformi. Si invitano altresì le Cooperative operanti nel settore Socio Sanitario, aderenti a Legacoop Molise, a verificare attentamente i titoli di OSS presentati al momento dell assunzione. Tale verifica appare necessaria per evitare l ingresso nella compagine sociale di persone in possesso di una qualificazione inadeguata e di un titolo formativo che potrebbe essere annullato. Stanziato un contributo per la costruzione di una scuola La solidarietà di Toro ai terremotati de L Aquila TORO - Si inaugura oggi la scuola elementare di Poggio Picenze, comune dell aquilano colpito dal sisma del 6 aprile La scuola è stata donata dalla Fondazione La Stampa Onlus di Torino. Anche l Amministrazione comunale di Toro insieme alle associazioni locali, quali la Pro-Loco Toro, "Il nostro Paese" e AS.RE.CUL.TO, hanno voluto dare un segno tangibile della loro generosità. L Amministrazione Comunale di Toro ha deliberato un contributo di mille euro, e le Associazioni locali hanno devoluto l intero incasso della manifestazione svoltasi nel maggio 2009 "Voler bene all Italia - Piccola Grande Italia", per ulteriori mille euro. Il Comune di Poggio Picenze ha concordato di utilizzare i fondi donati per l acquisto di attrezzature per la locale scuola (fotocopiatrice-scanner-fax e lavagna luminosa), che saranno consegnati oggi in occasione dell inaugurazione. "E un momento di condivisione, un gesto fortemente sentito che rievoca il disagio vissuto dai nostri ragazzi, ma nello stesso tempo un momento di gioia e di speranza con l augurio più sentito di un nuovo inizio... Sono orgoglioso di rappresentare una comunità sensibile e solidale alle problematiche altrui sempre pronta a prodigarsi per chiunque tende la mano, consapevole dei lunghi disagi che un evento disastroso come il sisma può arrecare." Dice il sindaco Angelo Simonelli, rimarcando che tutte le iniziative benefiche e di solidarietà sono sempre motivo di orgoglio per l intera Comunità Torese. Dichiarazioni inattendibili Claudio Pian attacca il figlio di Ciancimino SULLE recenti dichiarazioni rese dal figlio di Vito Ciancimino, riceviamo e volentieri pubblichiamo una nota di Claudio Pian, noto opinionista e commentatore politico, nonchè fondatore di Forza Italia in Molise. Ho visto nascere Forza Italia. Dalle cronache apprendiamo che il figlio di Vito Ciancimino ex sindaco di Palermo ha dichiarato nel corso di un processo al generale Mori che Forza Italia fu frutto della trattativa Stato - Mafia. Un affermazione che indigna e offende tutti coloro che sin dal 1994 in poi hanno con orgoglio militato e votato Forza Italia. Personalmente ho partecipato alla fase di gestazione del partito voluto da Silvio Berlusconi e con assoluta determinazione e certezza affermo che quelle dette tra l altro in un aula del tribunale sono solo menzogne della peggior specie. Forza Italia, fu uno straordinario movimento spontaneo che vide sin dalla prima avventura milioni e milioni di Italiani scendere in campo. In soli tre mesi respinse con il voto democratico degli Italiani moderati il progetto di una sinistra che sconfitta nelle ideologie voleva rifarsi con altri metodi che la storia ormai ha scoperto e portato a nudo. Claudio Pian

7 NUOVO oggi MOLISE CAMPOBASSO 7 MONDO DEL LAVORO Una nota dell Asrem sembra tracciare una probabile via d uscita per i dipendenti San.Stef.A.R., soluzione vicina? Possibile revoca dell accreditamento del gruppo Angelini Gestione diretta dei protocolli riabilitativi dei pazienti CAMPOBASSO - Due notizie, entrambe di ieri, riaccendono qualche flebile fiammella per i dipendenti della San.Stef.A.R., la struttura attiva nel campo della riabilitazione e appartenente al Gruppo Angelini. La prima novità giunge dall Abruzzo e si riferisce alla concessione della Cassa integrazione per i dipendenti della clinica «Villa Pini», fatto che lascia sperare per una analoga soluzione per i dipendenti della struttura molisana, circa novanta persone tra Campobasso e Termoli che da mesi attendono di ricevere lo stipendio. La seconda novità, invece, giunge da Campobasso e, più precisamente, dall Asrem. Con una nota diramata nel primo pomeriggio, l Azienda sanitaria regionale lascia intravedere una possibile via d uscita alla vicenda. Con una lettera dello scorso 3 febbraio - rendono noto l Asrem - il direttore generale Angelo Percopo «in seguito all episodio relativo al sigillo del gas-metano per mancato pagamento delle fatture alla ditta erogatrice da parte del Centro di riabilitazione, che ha determinato la sospensione dell erogazione delle prestazioni riabilitative, ha posto l attenzione sulla opportunità, seppur temporanea, della revoca dell accreditamento e correlata sospensione dei rapporti contrattuali tra Asrem e il Centro, fino all individuazione di soluzioni definitive. In questa ottica, sarebbe opportuno valutare la possibilità di una temporanea gestione diretta per non interrompere i protocolli terapeutici in essere». In parole povere, questo almeno a leggere tra le righe del comunicato stampa, l Asrem sembra paventare questa soluzione: revochiamo, seppur in via temporanea, l accreditamento ad La sede della San.Stef.A.R. Angelini e sospendiamo i rapporti contrattuali tra l Azienda sanitaria e il Centro di riabilitazione. Questo fino alla individuazione di una via d uscita definitiva, intanto, al fine di garantire la continuità delle prestazioni a favore dei pazienti, potrebbe essere la stessa Asrem ad assumere la gestione diretta dei medesimi protocolli terapeutici. Una soluzione, quest ultima, che verrebbe accolta con favore dai dipendenti della San.Stef.A.R. che vedrebbero a quale punto garantito lo stipendio che, seppur temporaneamente, verrebbe assicurato dall Asrem. E chiaro, però, che questa potrebbe essere una soluzione ponte in attesa che si paventi qualche altro scenario. Sulla falsariga di quello che sta avvenendo per «Villa Pini», in procinto di passare sotto l egida del Neuromed di Pozzilli, anche per San.Stef.A.R. potrebbero spuntare acquirenti interessati a rilevare quel ramo specifico di attività del gruppo Angelini. Le traversie di San.Stef.A.R sono state ricordate nella medesima nota dell Asrem di ieri: «Come è noto ormai da tempo - scrive l Azienda sanitaria - criticità, anomalie e ricorrenti disfunzioni, affliggono il Centro di Riabilitazione San.Stef.A.R. di Campobasso, struttura appartenente al Gruppo Angelini. Dal febbraio 2009 i 90 lavoratori (50 impiegati nella struttura di Campobasso, 40 in quella di Termoli) non percepiscono lo stipendio. Nonostante il grave disagio, i lavoratori del Centro di Riabilitazione San Stef.A.R. hanno sempre garantito il servizio, Tra Campobasso e Termoli sono novanta i dipendenti che da mesi sono senza stipendio e sull orlo della disoccupazione astenendosi in parte, ma assicurando comunque i trattamenti per gravi patologie, solamente dal 1 luglio al 21 settembre 2009, anche perché la problematica è stata sempre oggetto di attenzione costante attraverso il tavolo tecnico, di concerto con la Prefettura, con i rappresentanti aziendali di CGIL, CISL e UIL e la Direzione Generale dell Asrem, che ha sempre garantito la tutela delle posizioni di lavoro, delle professionalità delle maestranze e del servizio. Il Direttore Generale dell Azienda Sanitaria Regionale del Molise ha richiesto l interevento dell assessore Regionale Politiche per la Salute, evidenziando (28 gennaio 2010) come, il Centro di Riabilitazione San. Stef.A.R. non avesse fatto pervenire la documentazione attestante il possesso dei requisiti per la sottoscrizione degli accordi contrattuali anno 2010, così come prevede la Legge Regionale n.21 del 04/04/2009, richiesta questa inoltrata a tutti i Centri Accreditati il 13 gennaio 2010». La situazione quindi, per come evidenziata, a questo punto appare in evoluzione. Da un lato l intervento dell Asrem che sembra dire asta ad uno stato di cose decisamente incancrenito, dall altra la possibilità di una ripresa nell erogazione degli stipendi ai dipendenti. E una soluzione tampone, tuttavia, che non risolve in radice la questione. Solo l intervento di qualcuno interessato a rilevare la San.Stef.A.R. potrebbe effettivamente dare una svolta radicale alla delicatissima vicenda. Sono in gioco, va ricordato, i destini di novanta famiglie e quelli di moltissimi pazienti assolutamente bisognosi di cure. Pasquale Di Bello Fipe-Confcommercio Confermato Santangelo Secondo mandato come presidente Rinnovato impegno per il settore CAMPOBASSO - Paolo Santangelo rieletto Presidente della Fipe Confcommercio. Nei giorni scorsi, al termine di una partecipata e affollata assemblea, il giovane imprenditore di Campobasso Paolo Santangelo è stato riconfermato, per acclamazione, alla guida della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Confcommercio per un ulteriore mandato. Vicepresidente è stato indicato il signor Fernando Lafratta, mentre sono stati chiamati a far parte della Giunta gli imprenditori Giorgio Sprocatti, Roberto Ferraris e Raffaele Di Iorio. Il consiglio direttivo dell associazione sarà invece composto dai signori Sprocatti, Vincitorio, Lafratta, Di Iorio, Ferraris, Moschetti, Cerone, Raffone, Di Giglio, Casella, Pasquale e Amorosa. «Sono estremamente soddisfatto per la grande partecipazione alla riunione - ha dichiarato il neoeletto Presidente Santangelo - e per la fiducia che i colleghi hanno voluto nuovamente esprimere alla mia persona. L impegno, mio e di tutta la squadra dirigente, sarà quello di tutelare al meglio le ragioni di un settore, quello dei pubblici esercizi dei bar della ristorazione e dell intrattenimento, che crea occupazione ed è importante per l intera economia del territorio. Peraltro penso che, al di là delle cariche sociali, l importante sia svolgere un lavoro comune tra tutti noi imprenditori e vorrò quindi raccordarmi con l intera base associativa per discutere insieme ogni iniziativa e dare sempre più forza alla nostra azione sindacale». Saranno molti gli impegni che dovrà organizzare il nuovo organzigramma della Federazione di Confcommercio attiva nel settore dei pubblici esercizi. La Fipe-Confcommercio raggruppa infatti operatori attivi nel comparto di bar, pub, internet caffè, wine-bar e tutta una miriade di piccoli esercizi cui viene garantita assistenza sotto il profilo legale, cosulenziole, tributario e fiscale. Numerosissime sono le attività di genere anche sul nostro territorio e a queste Paolo Santangelo sarà chiamato a dare risposte.

8 8 CAMPOBASSO NUOVO oggi MOLISE Università e dintorni A consegnare le pergamente il rettore Giovanni Cannata «Toga e tocco» per 215 neo scienziati Ieri si è svolta la Giornata del Laureato per gli studenti di Scienze Umane e Sociali CAMPOBASSO - Ancora una volta in toga e tocco. Dopo le precedenti esperienze vissute dai laureati delle facoltà di Giurisprudenza, Agraria e Scienze MM.FF.NN., ieri anche i neo dottori della facoltà di Scienze Umane e Sociali hanno ricevuto, dalle mani del Magnifico Rettore Giovanni Cannata, le pergamene dei diplomi di laurea, conseguiti nello scorso anno accademico. Con parenti al seguito e visibilmente emozionati, i 215 laureati hanno sfilato dinanzi ai docenti e alle autorità accademiche, vivendo una tradizione tutta americana, che l Università del Molise ha voluto fare propria per celebrare nella giusta maniera il «futuro che avanza». Ospite della cerimonia è stato Giuseppe Roma, direttore generale del Censis (Centro Studi Investimenti Sociali), il quale ha eviden- Giuseppe Cardellini tra le docenti Fiorentino e Monceri Il party con l Erasmus Da Campobasso un viaggio... multiculturale ziato l importanza del rito come occasione per «rafforzare i legami e il senso di appartenenza all istituzione universitaria molisana». Tanta soddisfazione nelle parole del rettore, che ha sottolineato il buon funzionamento della facoltà, uno GLI studenti Erasmus dell Unimol ed i sapori dei loro paesi protagonisti nei giorni scorsi del primo party multiculturale dell ateneo molisano. Un «Multy-Culty Party» organizzato nei minimi dettagli dall Associazione universitaria degli studenti forestali (Ausf) presieduta da Giuseppe Cardellini e dal Centro linguistico di ateneo (Cla) e svoltosi, inoltre, in collaborazione con il collettivo studentesco «2Kappa- Otto». Un viaggio virtuale attraverso Spagna, Portogallo, Polonia, Marocco, Ungheria, Belgio, per giungere sino alle più lontane India e Turchia e questo grazie alle videoproiezioni realizzate dagli stessi Erasmus, ma soprattutto grazie ai gustosi piatti tipici da loro realizzati. Crepes belga, baccalà portoghese, chulas galiziane, tapas spagnole, solo alcune delle pietanze degustate nel corso della serata, tutto ovviamente accompagnato da bevande tipiche, sangria innanzitutto. «Un party all insegna dell accoglienza e dell integrazione - ha precisato la docente Giuliana Fiorentino, direttrice del Cla - il nostro modo per stabilire un contatto diretto con gli studenti, un orientamento inaugurato lo scorso dicembre con il primo party dell accoglienza, dedicato agli Erasmus appena giunti in Molise». Anto Di Spalatro anto.anto2004@libero.it dei punti di forza dell intero ateneo: «Il numero dei laureati in corso è abbastanza elevato, con delle percentuali per ogni corso di laurea di gran lunga superiori alla media nazionale». Dal professor Roma arriva un incoraggiamento particolare ai laureati in Scienze della Formazione primaria: «Dal punto di vista formativo, non è vero che ci troviamo in un paese statico. Gli alunni delle scuole primarie sono in netta crescita, e se oggi aumentano gli alunni, un giorno saranno anche studenti. Dunque chi l ha detto che non ci sarà più bisogno di insegnanti, chi l ha detto che bisognerà tagliare i docenti?». «Inoltre - continua Roma - in Italia esiste un grosso problema, quello delle lingue. Ci sarà sempre una grossa richiesta di competenze linguistiche ed in questo senso voi neolaureati siete fortunati perché siete voi che possedete queste capacità». Nel suo intervento, il professor Roma ha analizzato i problemi che attanagliano il nostro Paese, in particolare l allungamento della vita media che «non può non avere conseguenze sul piano sociale, con un taglio involontario di risorse ai giovani, causato dal fatto che oltre il 65% delle spese sociali sono destinate agli anziani». Il direttore generale del Censis, però, ha anche consigliando ai neodottori un ottima strada da imboccare per le loro carriere: «Troverete più spazio nel lavoro autonomo che in quello dipendente. Il lavoro di piccole imprese deve crescere soprattutto grazie a voi. Non è sicuro, ma voi dovete mettervi in gioco e dimostrare di saper mettere a frutto le conoscenze apprese. Non accontentatevi. Sfruttate al massimo quello che avete capito!». Dunque, non sono mancate le raccomandazioni. Paolo Mauriello, preside della facoltà di Scienze Umane e sociali, ha consigliato ai neo dottori: «Sappiate non solo applicare le vostre conoscenze, ma anche tener vivi gli interessi a conoscere, a conservare sempre la passione e lo spirito giovanile nel fare e nell apprendere nuove cose. Inoltre, siate sempre leali ed onesti intellettualmente. Nella vita è estremamente importante mantenere autonomia ed equità di giudizio». «Dovete aver voglia di futuro - ha aggiunto Roma - Il futuro non è uno spazio vuoto cui andare semplicemente incontro. Va costruito attraverso tante piccole azioni. Ed è importante che voi impariate già da ora che... l avvenire matura nel presente». Vincenzo Carrese Ospite della cerimonia il direttore del Censis, Giuseppe Roma Il consiglio ai giovani: «Non accontentatevi mai»

9 NUOVO oggi MOLISE BOJANO-AREA MATESINA 9 I FATTI DEL GIORNO Bojano - L amministrazione continua a contraddirsi clamorosamente: ecco le ultime novità Srt, le controversie della discordia Un contenzioso da 580mila euro, le sentenze e le bugie del sindaco: adesso il danno ammonta a più di 4 milioni BOJANO - Controversie Comune di Bojano ed SRT - Esattorie: l amministrazione Silvestri continua a contraddirsi clamorosamente. Il primo cittadino fino a poco tempo fa aveva detto pubblicamente che l ente municipale non aveva alcun debito con la Società Esattorie, invece, di recente la giunta comunale, assenti Antonio Romano e Carlo Perrella, ha deliberato all unanimità di affidare l incarico al responsabile del secondo settore Finanze e Tributi, Carlo Egidio Colalillo, di adempiere al pagamento delle somme spettanti a favore della stessa società, entro i termini specificati nel dispositivo della sentenza del Consiglio di Stato n.7251/2009. L incarico è stato affidato all Ufficio Ragioneria di Palazzo San Francesco affinché provveda ad effettuare tutti i conteggi e a liquidare l importo dovuto a favore della SRT al fine di evitare la nomina del commissario straordinario ed il conseguente aggravio di spese per l amministrazione municipale e la chiamata, come sancito dal Consiglio di Stato, alla responsabile contabile e cioè al pagamento delle spese commissariali. Il responsabile del settore avrà 60 giorni di tempo per ottemperare all incarico, decorrenti dalla data di notifica della sentenza avvenuta il 29 dicembre scorso. Il dispositivo della sentenza in questione prevede, infatti, che nel caso in cui il Comune di Bojano non ottemperi al pagamento del danno subìto dall Esattoria per la risoluzione anticipata della convenzione, nei termini previsti, il Prefetto di Campobasso provveda a nominare su richiesta della parte interessata un commissario ad acta. Il debito che il Comune avrebbe con la SRT soltanto per la questione innanzi detta, essendoci in piedi anche altre rivendicazioni da parte della società, ammonterebbe a più di euro. Visto che finora c erano state resistenze da parte del Comune di Bojano è stata necessaria una seconda sentenza per l esecuzione della precedente decisione del Consiglio di Stato, la n.236 del 27 gennaio In questi quattro anni il Comune, infatti, si era sempre opposto alle ingiunzioni di pagamento messe in atto dalla SRT sostenendo, per bocca del sindaco, di trattarsi di "somme che non solo non venivano minimamente giustificate, ma che addirittura risultavano già pagate dall Ente". Debiti che per il primo cittadino non esistevano affatto, come aveva risposto il 23 luglio scorso ad una delle tante interpellanze in merito proposta dalle opposizioni consiliari preoccupate per la vicenda. Anzi, a suo dire, Silvestri sosteneva che era tutto il contrario, in quanto l Ente municipale era in possesso di una "CTU che ha stabilito che la SR, a causa dei suoi inadempimenti, ha provocato un danno al Comune di ,23 euro". Era chiaro che Silvestri non sapeva quello che diceva, o non ricordava bene l intera problematica, oppure faceva finta di non essere a conoscenza della sentenza successiva del Consiglio di Stato (n.236/2006) che annullava la CTU dei ,34 euro derivanti da una precedente sentenza del Tar Molise poi riformata. La citata sentenza del Consiglio di Stato riconosce le responsabilità della giunta municipale presente nel dicembre 2002 a Palazzo San Francesco oltre quelle del dirigente di settore. Danni che sono riferiti non solo al mancato guadagno per la Società Esattorie, ma anche all ICI che il Comune non ha riscosso nel periodo perché caduta in prescrizione. Tutti i nodi prima o poi vengono al pettine, Silvestri e compagni fino a quando hanno potuto hanno cercato di nascondere ai cittadini i retroscena di questa vicenda scandalosa che sta lentamente venendo fuori, vicenda che alla fine comporterà per le casse comunali un ingente danno che si può già quantificare intorno ai 4 Milioni di euro pari a 7,5 Miliardi di vecchie lire. Somma quest ultima che scaturisce dai tributi ICI prescritti, più le spese legali e di giudizio, alle quali va aggiunto il mancato guadagno da parte della SRT per scioglimento anticipato della convenzione prima della scadenza contrattuale, oltre agli interessi che decorrono dal 1997 per i tributi prescritti, e dal 31 gennaio 2003 per i danni causato alla società. In questa vicenda consumata sulla pelle dei bojanesi l unico a guadagnarci è l Ente Poste subentrato alla Società Esattorie nella convenzione con il Comune, convenzione deliberata in giunta il 23 dicembre 2002, cioè lo stesso giorno in cui l esecutivo deliberava la risoluzione contrattuale con la SRT. Tra Tosap, ICI, acqua, rifiuti, eccetera, calcolando una media di operazioni annue allo sportello, le Poste in questi ultimi sette anni hanno incassato intorno a euro pari a poco meno di un Miliardo delle vecchie lire. L utente, infatti, se prima non pagava il servizio del bollettino all Esattoria, allo sportello postale è costretto a pagare 1,10 euro. Va sottolineato, altresì, come risulta dalla convenzione, che il Comune di Bojano versa all Ente Poste per ogni bollettino emesso da un minimo di 0,87 euro a 1,29 euro, a secondo della tipologia del tributo. Le Poste Italiane, quindi, per ogni bollettino incassato guadagnano oltre 2 euro. Per questi maggiori incassi provenienti dalla convenzione con Palazzo San Francesco, i dipendenti delle Poste bojanesi, compreso il direttore Gaetano Policella che è anche assessore al Comune di Bojano, ricevono un premio di produttività che viene erogato quadrimestralmente. Luz BOJANO Strade oppure trappole? L incuria causa due incidenti BOJANO - Ancora in primo piano la situazione critica delle strade cittadine che troppo spesso sono causa di danni a persone e mezzi che vedono i diretti interessati chiedere direttamente al Comune i relativi risarcimenti. In questi ultimi giorni si sono verificati due sinistri stradali le cui responsabilità sono da ricondurre alla mancanza di manutenzione delle arterie interne alla città. L altra mattina intorno alle ore 10 in località Pietre Cadute a causa del fondo ghiacciato, una Fiat Panda è finita contro un muretto riportando danni ingenti alla carrozzeria, fortunatamente il conducente non ha riportato alcuna ferita. In via Corte Vecchia, invece, alcune mattine orsono a causa di una buca profonda, una Ford Focus ha avuto danni notevoli sia alla carrozzeria che alle parti meccaniche. In entrambi i casi c è stato l intervento degli agenti di Polizia Municipale che hanno constatato la dinamica degli avvenimenti. Purtroppo non sono i soli incidenti che gli automobilisti e pedoni hanno subìto a causa della mancata manutenzione delle strade cittadine. In questi ultimi anni, infatti, si è formato un elenco nutrito di persone che spesso sono state costrette ad adire le vie legali per vedere riconosciuti i propri diritti a causa dell Assicurazione del Comune che non sempre è stata puntuale sia nel rispondere alle richieste che nel risarcire i danni. L ente municipale dal canto suo non avendo soldi in cassa non può far fronte ai lavori di sistemazione di strade e marciapiedi, per cui non passa giorno che qualcuno bussi al portone di Palazzo San Francesco chiedendo un risarcimento. Una situazione che comincia, ormai, a diventare onerosa anche per le assicurazioni che hanno stipulato polizze con il Comune. Luz

10 10 RICCIA-CERCE-JELSI NUOVO oggi MOLISE Riccia - Verso il raduno delle Fiat 500 On the road : testimone a Marco Mignogna Rinnovate le cariche RICCIA - Rinnovate le cariche del team "On the road" del gruppo Riccia corse, in vista della tredicesima edizione del raduno internazionale delle Fiat 500 nel Fortore, l iniziativa che attira tantissimi appassionati della mitica auto italiana a Riccia. Il raduno si svolgerà, come gli anni passati, l ultima domenica di aprile che quest anno coincide con la festa della Liberazione il 25 aprile. Il testimone del coordinamento è passato da Marisa Moffa a Marco Mignogna, giovane riccese, classe 1990, e si è rinnovato anche il team con la presenza importante dei giovani. Il gruppo è formato da Marco Mignogna, Giuseppe Fanelli, Francesco Petitti, Sabrina Fanelli, Maria Finelli, Simone Fanelli, Francesco Cirelli, Fabio Di Criscio, Vincenzo Sassano, Gianluigi Ciocca, Alessandro Moffa, Danilo Stavola e Antonio Di Criscio. La compagine ha ricevuto numerose richieste di iscrizioni al team e sarà il consiglio direttivo, in questi giorni, a decidere sul da farsi. Il presidente Giuseppe Fanelli ha espresso grande soddisfazione per le richieste di iscrizioni provenienti soprattutto dai giovani alla scuderia Riccia corse: «Vorrei ringraziare Marisa Moffa - ha spiegato il Presidente Fanelli - e il team per il lavoro svolto con impegno e professionalità negli anni passati. Vorrei, inoltre, porgere i migliori auguri di buon lavoro a Marco Mignogna e al suo nuovo team che sarà guidato dall occhio sempre vigile di Sabrina Fanelli». Emmeffe IN EVIDENZA Riccia - Sarà anche l occasione per approvare il Bilancio di previsione Assemblea ordinaria dell Avis Domenica prossima, con inizio alle ore 9, si procederà all elezione del presidente e del segretario della sezione RICCIA - E in programma domenica alle ore 9 l assemblea ordinaria dell Avis comunale di Riccia. La fiorente sezione riccese si riunirà nell aula consiliare del comune, in via Zaburri dove saranno affronttai diversi argomenti. In primis i soci prevvederanno all elezione del Presidente e del Segretario dell assemblea; poi verrà trattata la Commissione Verifica Poteri. I lavori procederanno con la elezione del Comitato elettorale. saranno poi letti la relazione associativa del Consiglio Direttivo, il bilancio consutivo relativo al 31 dicembre 2009 e la relazione del Collegio deo Revisioni dei Conti sul bilancio consuntivo L assemblea dei soci procederà anche alla discussione e approvazione della relazione associativa e del bilancio consuntivo Altro tema che sarà presentanto, discusso e approvato è il bilancio preventivo Per quanto riguarda l Assemblea Avis provinciale di Campobasso, i presenti decideranno il numero, le candidature e proclameranno i delegati che faranno parte dell organo provinciale. L asseblea si concluderà con la cerimonia della consegna delle benemerenze. Come prevede l articolo 5 del regolamento nazionale le benemerenze vengono assegnate in questo modo: distintivo in rame, dopo tre anni dall iscrizione Avis e la effettuazione di almeno sei donazioni, oppure al compimento di otto donazioni; distintivo in argento dopo 5 anni di iscrizione e almeno 12 donazioni, oppure al compimento di 16 donazioni; distintivo in argento dorato dopo 10 anni di iscrizione e almeno 24 donazioni, oppure al compimento di 36 donazioni; distintivo in oro dopo 20 anni d iscrizione e almeno 40 donazioni, oppure al compimento di 50 donazioni. Distintivo in oro con rubino dopo 30 anni di iscrizione e la effettuazione di almeno 60 donazioni, oppure al compimento di 75 donazioni. Distintivo in oro con smeraldo dopo 40 anni di iscrizione all Avis e la effetuazione di almeno 80 donazioni, oppure al aompimento di cento donazioni. Infine, il distintivo in oro con diamante viene consegnato alla cessazione dell attività di donazione sangue per raggiunti limiti d età oppore per motivi di salute e la effettuazione di almeno 120 donazioni. Per le donatrici fino a cinquant anni il numero delle donazioni, ai fini dell attribuzione delle benemerenze, viene considerato doppio. M Finella A gonfie vele il sito «Street View», cinquento contatti RICCIA - Ha ricevuto quasi cinquecento contatti nel giro di pochi giorni. E il servizio Google Street View, attivo finalmente anche a Riccia, sul sito www. ricciaspace.it curato da Gianluca Maglieri, sempre aggiornato sulle novità virtuali. Il nuovo servizio permette di effettuare il tour vituale per le vie cittadine attraverso il browser web. Partendo da piazza Umberto I i navigatori virtuali potranno girare per le strade del paese come se stessero realmente passeggiando per Riccia. Complimenti a Riccia Space per la nuova e originale iniziativa! MF

11 Il blitz dei carabinieri: elevata già una multa da 9mila euro Operai al lavoro in nero Multa per un imprenditore Sospesa l attività in un cantiere E i militari sequestrano le auto Denunciati 3 automobilisti brilli al volante ISERNIA - Proseguono senza sosta i controlli dei carabinieri all interno dei posti di lavoro. Questa volta a finire nel mirino dell Arma è stata una ditta che utilizzava manodopera in nero. I militari del Nucleo ispettorato del lavoro durante il controllo hanno scoperto che gran parte degli operai lavorava in nero, senza contratto e senza alcuna copertura assicurativa in caso di incidente. I lavori all interno del cantiere sono stati sospesi, a pagarne le conseguenze sotto il profilo penale e amministrativo è una ditta VERTENZA ITTIERRE abruzzese che si è vista applicare le norme del Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Il cantiere nella zona del Volturno così rimarrà chiuso per qualche giorno, nel frattempo le infrazioni contestate hanno prodotto un primo risultato. Una multa di euro per l imprenditore che dovrà rispondere anche di utilizzo di manodopera in nero. Le ispezioni del Nucleo dell ispettorato del lavoro continuano a far emergere situazioni d irregolarità all interno dei posti di lavoro. mpt ISERNIA - Tre automobilisti sono stati fermati e denunciati dai carabinieri durante il fine settimana. Un artigiano di 28 anni è stato sorpreso al volante sotto l effetto di sostanze stupefacenti, mentre un 30enne ed un 29enne avevano alzato il gomito. Per tutti e tre è scattata la denuncia, il ritiro della patente e il sequestro delle auto. Più volte le forze dell ordine hanno consigliato di evitare di mettersi alla guida dopo aver bevuto, il limite previsto dalla legge ha subito un ulteriore abbassamento per cui basta poco per vedersi togliere l auto. I sindacati sperano di poter conoscere il Piano di rilancio prima della riunione al tavolo nazionale del 15 febbraio Ittierre, incontro sindacale a Roma Cigl, Cisl, Uil, Ugl e Rsu a colloquio con i tre commissari straordinari ISERNIA - Si attendono novità dall incontro di oggi a Roma presso la sede della Cgil, tra le organizzazioni sindacali e i commissari. L incontro, in un primo momento aperto solo a Cgil, Cisl, Uil e Ugl, è stato allargato alle organizzazioni sindacali locali comprese le Rsu. Il confronto con i commissari che da un anno stanno lavorando al rilancio dell azienda di Pettoranello, dovrebbe portare i sindacati a conoscere almeno in parte il piano aziendale della fabbrica, sommersa dai debiti e che a breve vedrà andare all asta tre marchi: Malo, Ferrè e Ittierre. Un incontro per conoscere le strategie che si vogliono mettere in campo. La riunione di oggi pomeriggio a Roma dovrebbe essere preliminare a quella in programma per settimana prossima, il 15 febbraio sempre a Roma, ma questa volta presso il ministero dello Sviluppo Economico. E per quella giornata in cui si giocherà il futuro dell azienda tessile di Pettoranello, i lavoratori sono pronti a manifestare davanti al palazzo del ministero. Una manifestazione come quella svolta a Isernia. Ma per decidere le modalità delle forme di lotta da portare avanti è stata già fissata una riunione, l 11 febbraio, all interno dello stabilimento di Pettoranello. mpt Angelaccio (Idv) presenta una mozione in consiglio comunale Eliminare le strisce blu da studi medici e farmacie Davanti alla Corte d Assise stamane sfilano i testi della difesa Fortini torna in aula Riprende il processo per l omicidio di Marinalva Il processo a carico di Ignazio Fortini si avvia verso la conclusione. Nell udienza in calendario per la scorsa settimana l imputato di omicidio non si è sottratto all interrogatorio. Ignazio Fortini, accusato di aver ucciso Marinalva Costa e Silva, la prostituta brasiliana ritrovata senza vita il 7 marzo 2008 all interno del monolocale del centro storico di Isernia, ha voluto rispondere alle domande del pm Mattei. Oggi il ragazzo che ha trascorso quasi 19 mesi dietro le sbarre del carcere di Isernia, continuando a ripetere di essere innocente, torna nell aula della Corte d Assise di Campobasso. Davanti ai componenti della Corte saranno ascoltati una decina di testimoni individuati dalla difesa, rappresentata dai legali Sgambato e Stellato. mpt ISERNIA - La sua proposta di eliminare le strisce blu dagli studi medici, farmacie, presidi sanitari risale a qualche mese fa, ora il consigliere comunale di Isernia, Edmondo Angelaccio, ha deciso di presentare una mozione. Per quanto riguarda la città di Isernia sono 17 gli studi medici e 5 farmacie ad essere interessati al problema. La mozione - afferma Angelaccio - si prefigge di eliminare 60 parcheggi a pagamento nelle immediate vicinanze degli studi medici e 10 soste a pagamento davanti alla farmacie e presidi sanitari. Di tutto si aveva bisogno in città trane che una così invasiva forma di inasprimento delle sanzioni verso i cittadini e gli esercenti, riferisce il consigliere comunale dell Idv. Inoltre la mozione che potrebbe essere discussa già durante la riunione del consiglio comunale in programma per il 18 febbraio richiede di fornire i medici in visita a domicilio di un pass permesso di parcheggio in modo da non pagare il parcheggio per motivi di lavoro. L idea dell eliminazione delle strisce blu per motivi di lavoro piace, si vedrà però se passerà ai voti del consiglio. Prorogato il bando per i progetti europei La Direzione Centrale dei Servizi Civili del Ministero dell Interno ha reso noto che il termine per la presentazione delle proposte progettuali relative al Fondo Europeo per i Rifugiati e al Fondo Europeo per i Rimpatri è stato prorogato alle ore 18,00 del 12 febbraio 2010.

12 12 ISERNIA NUOVO oggi MOLISE La Polizia di Isernia ha ipotizzato una serie di reati: ricettazione, riciclaggio e truffa A giudizio 34 persone Chiusa l operazione Leasing Car 2, la Stradale identifica i componenti dell organizzazione ISERNIA - Trentaquattro persone, coinvolte nell operazione Car leasing 2, portata a termine della Polizia stradale di Isernia, sono state rinviate a giudizio dal tribunale di Cassino. I reati ipotizzati - a vario titolo - a carico degli indagati variano dalla ricettazione al riciclaggio, dalla falsità in scritture private alla truffa, simulazione di reato, false dichiarazioni a pubblici ufficiali. Ognuno dei componenti dell organizzazione criminale, di cui facevano parte importatori intracomunitari, agenzie di pratiche auto, broker finanziari, avvocati e prestanome, secondo quanto ricostruito dalla Polizia stradale, aveva un suo ruolo. L operazione prese il via nel gennaio 2007, quando la Polizia stradale, diretta da Paolo Mancino, scoprì il giro illecito fino al recupero di documentazione estera rubata in bianco e l estinzione di ingenti risarcimenti di furti e rapine di veicoli fittizi di alta gamma. Per la Stradale si tratterebbe di una vera e propria filiera che creava fittiziamente veicoli di alta gamma, questi venivano acquistati in leasing e successivamente ne veniva denunciato il furto, tra l altro mai consumato anche perchè le auto erano inesistenti. In questo modo si metteva in atto una truffa nei confronti delle società di intemediazione mobiliare, delle compagnie assicuratrici e dello Stato. Per quanto ricostruito dalla Polizia stradale di Isernia inoltre l organizzazione poteva contare sulla detenzione e gestione di documenti rubati in bianco in Germania e Belgio oltre che in Italia. Ma l attività investigativa della Polizia stradale ha messo fine al giro. «Le modalità operative, la reiterazione delle condotte e la distribuzione dei ruoli tra i vari componenti dell organizzazione, costituisce sicuramente un indizio dotato di sufficiente gravità circa l effettiva operatività di un gruppo criminoso, stabilmente organizzato, per la commissione di una serie indeterminata di delitti» ha affermato il vice questore aggiunto Paolo Mancino. mpt Il dirigente della Polstrada di Isernia, Paolo Mancino

13 NUOVO oggi MOLISE AGNONE-ALTO MOLISE 13 VIABILITA Le istantanee scattate ieri non hanno bisogno di commenti Agnone - Gli anziani: quando c erano loro queste cose non si vedevano. Magra consolazione AGNONE - Occupazione, sviluppo, infrastrutture, cavalli di battaglia quasi sempre sbandierati alla vigilia delle elezioni comunali. Promesse e proclami spesso mai mantenuti in passato e oggi giorno. Tuttavia, quando in paese governava la Balena Bianca esisteva un giuramento che la classe politica faceva con gli elettori e quasi sempre manteneva. Ovvero il ripristino delle strade urbane grazie a camion e camion di asfalto. Magra consolazione rispetto a quelle che erano le aspettative della gente, che avrebbe sognato un futuro migliore, ma per lo meno così si evitava di ingrassare i conti di meccanici e carrozzieri. Adesso, visto lo stato in cui versano le maggiori strade cittadine, la popolazione rimpiange quel partito. Basterebbe fare un giro in macchina per rendersi conto di una situazione che definire disastrosa è un eufemismo. Buche, crepe, rattoppi, tombini sprofondati, il quadro è presto che fatto. Via Fanti Manfredo, a poche centinaia di metri dal monumento di Libero Serafini e dunque a due passi dal centro. Circa trecento metri di strada dove si possono contare la bellezza di sedici sollecitazioni sugli ammortizzatori di qualsiasi mezzo che la percorre. Ma di esempi se ne potrebbero fare all infinito. Come la strada che conduce a Porta Berardicelli, ovvero la circonvallazione che collega il centro urbano al borgo antico. Le fotografie scattate parlano in maniera inequivocabile e non hanno bisogno di alcun commento. Il manto stradale è completamente sbriciolato e più che una strada sembra di percorrere una delle peggiori mulattiere di campagna. Le cose non vanno meglio nei quartieri periferici e le segnalazioni fatte dai residenti piovono a bizzeffe. Maiella, Cappuccini, Civitelle, Sant Antonio, San Bernardino, Agnone appare essere un percorso Strade urbane colabrodo In città rimpiangono la Dc Reportage tra buche, crepe e rattoppi La circovallazione che collega il centro abitato al borgo antico Dal centro storico alle Civitelle la radiografia è praticamente la stessa Un tombino sprofondato e sopra via Fanti Manfredo di guerra, un cantiere aperto 365 giorni all anno. Peccato che di lavori non se ne vedono neppure lontanamente. Per non parlare del centro storico, dove la regolarità dei sampietrini è pari a quella della montagne russe dei luna park. Ah, la vecchia Democrazia Cristiana! Quando c erano loro queste cose non si vedevano, sussurrano oggi i più anziani. Insomma, strade colabrodo che mettono a repentaglio - è non è una esagerazione - l incolumità dei pedoni e di automobilisti che a loro volta potrebbero rifarsi sulle casse comunali. Dopo tutto in un recente passato di casi del genere se ne sono già verificati. E allora perchè non investire qualche spicciolo per il rifacimento delle maggiori strade cittadine? Ah, dimenticavamo. La Dc non esiste più, peccato però che la stragrande maggioranza degli amministratori locali sia figlia di quel partito, ma probabilmente avrà rimosso quel tempo fatto di camion e camion di asfalto... Maurizio d Ottavio nuovomoliseisernia@ .it Lo denuncia il consigliere Marcovecchio Rinnovare: «Depuratore fermo Perché pagare quella tassa?» AGNONE - «Sarei curioso di sapere, come cittadino di Agnone e consigliere di minoranza al Comune, il perchè da anni, nonostante i cittadini ne paghino regolarmente i relativi tributi alla Comunità Montana, il depuratore in località "Sotto Maiella" non è in funzione. Magari oggi che il sindaco è anche il rappresentante per il Comune di Agnone in seno alla Comunità Montana potrà darci una risposta ed, almeno, evitare di far pagare ai cittadini un servizio che non viene reso». Lo lamenta Lorenzo Marcovecchio, capogruppo di «Rinnovare» a palazzo San Francesco. c.i. Carovilli - L associazione ha rinnovato le cariche sociali Il Glicine, Scarpitti presidente CAROVILLI - Prima Assemblea dell Associazione «Il Glicine». Obiettivo principale: studio e avvio di un museo della preistoria. L Associazione di iniziative culturali, sociali ed economiche «Il Glicine», nata a Carovilli lo scorso anno ha tenuto la prima assemblea. Lo Statuto impone di tenere l assemblea annuale entro il 28 febbraio, pertanto sono stati raccolti in un unica riunione sia l elezione di tutte le cariche associative, sia gli adempimenti annuali di normale amministrazione. Ad uno dei ruoli più significativi, quello di presidente onorario, che è stato istituito per avvicinare all associazione una personalità esterna rilevante in uno dei settori di interesse in cui viene svolta l attività dei soci, è stato eletto per acclamazione Pietro Campellone, medico dermatologo e Commissario straordinario dell Ente Provinciale del Turismo di Isernia, nonchè organizzatore di grandi eventi culturali di livello internazionale. Presidente del «Glicine» è stato confermato Luciano Scarpitti il quale ha tracciato anche un preciso quadro delle iniziative svolte nei primi sei mesi di attività ricordando le ben cinque conferenze organizzate tra luglio e dicembre che hanno portato a Carovilli personalità dell amministrazione e della cultura della Regione e della Provincia. Anche Jenny Iacovone è stata confermata nella carica di tesoriere ed ha presentato il rendiconto annuale. Il Consiglio direttivo sarà composto dai soci fondatori: Mauro Carano, Luigi Colitto, Antonio Falasca, Paolo Paolucci e Carlo Santini, e dai soci ordinari: Franco Cerulli, Elisa Ricchiuti, Stefano Testa, Guido Trozzi e Maurizio Venturini. Infine il presidente, Luciano Scarpitti, ha tenuto la relazione programmatica per il 2010 indicando quattro obiettivi principali: lo studio e avvio della realizzazione di un museo della preistoria, dal momento che sul territorio dell Alto Molise l Ispettore onorario della Soprintendenza, Bruno Paglione. L insediamento atteso per domenica Pietrabbondante, Scotti nomina il nuovo parroco Si tratta di padre Giorgio Altamirano PIETRABBONDANTE - Domenico Scotti, vescovo di Trivento, ha nominato padre Giorgio Altamirano amministratore parrocchiale di Santa Maria Assunta in Pietrabbondante. Domenica 14 febbraio, alle ore 11, ci sarà l insediamento. Durante la cerimonia religiosa sarà letta la bolla di nomina, redatta dal cancelliere vescovile don Erminio Gallo, parroco di Schiavi di Abruzzo e verrà espressa sentita gratitudine a mons. Giovanni Santangelo, il quale, per oltre quarantadue anni, ha retto la parrocchia del paese altomolisano. Padre Giorgio è nato a Concordia (Argentina) il 21 ottobre 1958 e venne ordinato sacerdote il 9 ottobre Ha esercitato per diversi anni il ministero sacerdotale presso il santuario diocesano della Madonna di Canneto: molto stimato ed apprezzato come confessore e direttore spirituale. Nel 2008 chiede di mettersi a servizio della Diocesi di Trivento, infatti da allora fino ad oggi ha svolto il ministero sacerdotale come aiuto del parroco di Maria di Costantinopoli in Agnone. Oggi a Poggio Sannita Fresilia, se ne discute in Consiglio POGGIO SANNITA - Torna a riunirsi il consiglio comunale di Poggio Sannita. L assise è stata convocata per il pomeriggio di oggi alle ore 17,30. Nove i punti all ordine del giorno tra cui spiccano: i provvedimenti inerenti il completamento della strada Fresilia (realizzazione del III lotto), il pagamento del debito fuori Bilancio con piano triennale di ripiano (in esecuzione della sentenza del Tar Molise), le modifiche allo Statuto comunale, l approvazione del Programma annuale degli incarichi, il dimensionamento rete scolastica.

14 IL FATTO DEL GIORNO Amministrative Venafro - Il ricorso dei coniugi Angiolillo al vaglio dei giudici Lavori in piazza Castello L utima parola al Tar Domani l udienza sul caso Jester club VENAFRO - Domani i lavori su di piazza Castello approdano al Tar di Campobasso. E infatti fissata l udienza sulla sospensiva dell esproprio del parcheggio del Jester club, un bar ristorante la cui proprietà si è opposta in sede amministrativa. Ma il legale dei coniugi Angiolillo, proprietari del Jester, potrebbe chiedere il rinvio del giudizio. Manca infatti la immissione in possesso del terreno, poichè tutte le procedure d esproprio sono state da tempo sospese. Si potrebbe allora decidere di entrare nel merito, ma passerà ulteriore tempo. Due o tre mesi, se non di più. Insomma la piazza rischia di rimanere così com è oggi, sporca e degradata. E senza che i lavori possano riprendere ed andare avanti. Sino a che, come spesso succede a Venafro, i soldi del finanziamento andranno definitivamente perduti. Non si è trovato alcun accordo bonario tra le parti (Comune di Venafro e coniugi Angiolillo) perchè mancherebbero i presupposti legali e tecnici. L avvocato Delia Di Meo, legale della famiglia Angiolillo, interpallata da Nuovo Molise ha confermato profonde irregolarità nella procedura d esproprio, suffragate anche da comunicazioni ufficiali del direttore dei Lavori Pubblici, Carlo Tatti. Ma non solo. «Manca il progetto definitivo. - dichiara l avvocato Di Meo - E stata approvata solo una delibera di Giunta su linee guida del progetto di variante. Manca l approvazione del Consiglio, come vincolo preordinato all esproprio, nè è stata approvata la seconda perizia di variante». Ma non finisce qui il lungo elenco di presunte irregolarità tecnico, legali e contabili, commesse nella fase procedurale. Di Meo tocca persino una questione di legittimità relativa alla nomina e alle funzioni del responsabile unico del procedimento, svolte dall architetto Franco Valente. E parla di soldi a disposizione (meno di 200mila euro) che sarebbero del tutto insufficienti per andare avanti nei lavori. Sino a toccare questioni tecniche, come l analisi geologica dei terreni e la messa in sicurezza dell area interessata agli scavi, non previste. Se tutte queste considerazioni fossero vere, ci troveremmo di fronte ad un cantiere senza fine. Destinato a rimanere come una ferita aperta, indefinitivamente, nel cuore del centro storico. Domani è fissata una puntata giudiziaria su questa storia infinita. In cui il potere politico ha l indubbia capacità di mischiare sempre di più le carte, sino alla follia. Con un cantiere fermo da tre anni e chissà ancora per quanto tempo, in una delle aree più incantevoli di tutto il Molise. Con procedure avviate ed interrotte ed un mare di carte e di atti giudiziari, da far concorrenza ad un Tribunale del sud Italia. Il decreto del Prefetto D Agostino Elezione dei sindaci, al voto a fine marzo Cittadini alle urne in sei comuni della provincia SESTO CAMPANO - Si torna al voto, a fine marzo, in diversi comuni del Venafrano e della provincia di Isernia. Il Prefetto di Isernia, Raffaele D Agostino, ha emesso il decreto con il quale sono stati convocati i comizi elettorali per il rinnovo dei Consigli comunali e l elezione dei sindaci. I centri interessati al voto sono Sesto Campano, Sessano del Molise, Roccasicura, Pozzilli, Montenero Val Cocchiara e Acquaviva d Isernia. Si torna al voto dunque domenica 28 e lunedì 29 marzo. Intanto circolano indiscrezioni in merito ad una cordata di imprenditori locali Geomeccanica, in attesa del vertice Tarda ad arrivare la convocazione al Ministero per i sindacati VENAFRO - Nessuna novità per la Geomeccanica. Con i sindacati che attendono una convocazione a Roma presso il Ministero per lo Sviluppo e l Industria, retto da Claudio Scajola. Intanto giovedì mattina, presso lo stesso Ministero, si è incontrata la proprietà dell industria con la società EGT di Parma, interessata all acquisizione della fabbrica. L incontro, cui ha presenziato l assessore regionale Franco Giorgio Marinelli oltre ad un funzionario di fiducia del ministro Scajola, è stato piuttosto interlocutorio. La EGT lavora nello stesso settore metalmeccanico dell industria venafrana e fa una produzione, complementare, di macchine escavatrici più piccole. Tecnicamente perciò ben si integra con la Geomeccanica. Rimane da vedere qual è la sua «forza» finanziaria. Intanto voci di corridoio riferiscono che è sempre interessata, all acquisizione della fabbrica, una cordata di imprenditori locali. Al cui vertice sarebbe la solida società Europea 92 del gruppo di Marciano Ricci. Ma tutte queste «attenzioni» al momento non sfociano ancora in nulla di concreto. Intanto gli operai rimangono in agitazione permanente e da sotto Natale hanno costituito un presidio fisso di fronte allo stabilimento. Vigilano sulla loro fabbrica, al freddo ed al gelo, per tenere alta l attenzione del mondo politico e dell opinione pubblica sulla loro tragica condizione. Sono oltre 95 famiglie di dipendenti della Geomeccanica, cui manca anche il conforto minimo di uno straccio di stipendio da almeno tre mesi. Sono in pieno tunnel e al momento non intravedono la luce dell uscita. C è poi un altro tragico aspetto della questione. I macchinari della Geomeccanica sono stati sequestrati su ingiunzione della Comaia, il principale creditore della società. Il giudice del Tribunale di Isernia ha assegnato questi macchinari in proprietà alla stessa Comaia, una società dell indotto con sede a San Vittore del Lazio. Ora sembra che la Comaia faccia parte della cordata di imprenditori locali e dunque sia direttamente interessata all acquisizione della storica fabbrica venafrana. Ma da qui ad andare oltre ce ne vuole. Un fatto appare certo: più passa il tempo e più il caso Geomeccanica s ingarbuglia. Ecco perchè soprattutto le Istituzione devono fare presto. Accellerando i tempi e trovando una soluzione definitiva. Anche per tutte queste considerazioni gli operai ed il sindacato potrebbero forzare la mano e tentare il tutto e per tutto. Con azioni e dimostrazioni dirompenti. Le prossime giornate appaiono decisive. Emmelle Per il degrado sulle strade Frazioni, protestano i residenti VENAFRO - Frazioni abbandonate. Non solo in Venafro capoluogo i cittadini lamentano una scrsa attenzione del potere politico ed amministrativo. Anche gli abiatanti delle Nazionali di danza sportiva, sul podio due atleti venafrani frazioni protestano e denunciano di venire considerati cittadini di serie B. Basti citare due annose questioni che si trascinano da anni ed anni, senza che nessuno vi ponga rimedio. La strada per Le Noci frana ogni giorno di più ed è impraticabile a causa delle siepi e delle erbacce che invadono la carreggiata. Il collegamente diretto per Venafro è interrotto da oltre un anno ed occorre fare un lungo giro per raggiungere la bella frazione. Nessuno provvede a tamponare la frana alle porte del paese. Nessuno fa pulizia per le strade. Una vergogna. Altra situazione paradossale riguarda la frazione di Ceppagna, dove è spenta l illuminazione, da mesi e mesi, nella grande piazza della frazione, intitolata a padre Pio. L unico luogo di socializzazione dei giovani, anche per la presenza di una sorta di Centro Sociale sotto la scalinata principale. Sono due esempi emblematici dello stato di abbandono in cui vengono lasciate due frazioni. E che stanno ad indicare che l esecutivo ed i responsabili pensano ad altro. Emmelle VENAFRO - Medaglia d argento per Stefano e Milena di Venafro, ancora una volta in evidenza nella danza sportiva. Si sono conclusi la scorsa domenica a Bastia Umbra, in provincia di Perugia, i campionati italiani assoluti di danza sportiva. Il centro fieristico della cittadina umbra ha ospitato numerosissimi atleti provenienti da tutta l Italia, regalando degli spettacoli di danza a dir poco esclusivi ed emozionanti. In questo scenario fantastico di luci e colori sabato sono scesi in pista i due ballerini venafrani, Stefano Crivellaro e Milena Moauro, che si sono esibiti nella disciplina liscio unificato categoria 19/34 anni classe A, portando in alto e con orgoglio, ancora una volta, il nome della propria regione. Ottima la performance finale dei due ballerini della scuola di ballo «Papillon 2002 Molise», che li ha visti esibirsi nei tre balli previsti dalla disciplina: mazurka, valzer viennese e polka. Stefano e Milena si sono messi in luce anche questa volta, sfiorando il gradino più alto del podio. Un ottimo risultato, frutto di un impegno costante da parte dei due atleti e di una preparazione agonistica sotto la guida impeccabile dei maestri Daniela Di Ianni e Franco Scarnecchia. Ennesimo traguardo per i nostri vice campioni italiani che non si concedono pause e che si stanno già preparando per il prossimo appuntamento previsto il 27 febbraio a Foligno. male nuovomoliseisernia@ .it

15 NUOVO oggi MOLISE CRONACA SINDACALE VENAFRO 15 Pozzilli - Inoltre smentite le notizie di un possibile trasferimento dell azienda fuori regione Unilever, previste nuove assunzioni Antonio Martone, segretario regionale dei chimici: «Il piano industriale investirà anche su tecnologie» Antonio Martone POZZILLI - La Unilever, azienda operante nel Consorzio Industriale Isernia- Venafro illustra il piano industriale Lo fa per bocca del segretario regionale Chimici, Antonio Martone che ha partecipato all incontro del 28 gennaio scorso, presso la sede dell Associazione Industriali di Isernia, con la dirigenza dell Unilever. In quella sede la società ha illustrato alle organizzazioni sindacali il Piano Industriale Nel documento sottoposto all attenzione di presenti la società ha messo per iscritto quelli che sono i programmi futuri che daranno alle maestranze la sicurezza del posto di lavoro e conseguente mantenimento del reddito connesso. Sono previsti investimenti per circa 4 milioni di euro per infrastrutture e miglioramenti tecnologici; investimenti sulle risorse umane (nuove assunzioni) e accrescimento della competività dello stabilimento. Le spese in conto capitale previste ammontano a circa 2 milioni di euro per la costruzione di un impianto di cogenerazione per la produzione di energia; miglioramenti tecnologi per aumentare la velocità degli impianti e per l ottimizzazione della capacità produttiva; stabilizzazione delle produzioni non più legate al mercato bensì allocate nello stabilimento; aumento della produzione mediante l allocazione di nuovi prodotti e una ottimizzazione degli interventi organizzativi per aeree. In questi giorni il segretario Martone insieme alle Rsu aziendali è impegnato nelle assemblee per illustrare il progetto ai lavoratori. La soddisfazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali è tangibile perchè, in un momento di crisi nazionale, parlare di programmi così impegnativi significa anche che l occupazioone può essere salvaguardata e rafforzata pur in assenza di soldi pubblici. Infine, stoccate all indirizzo di alcune testate giornalistiche regionali che nei giorni scorsi hanno riportato notizie dai toni allarmistici e da contenuti privi di qualsiasi riscontro reale. A lamentarsi sono stati i lavoratori, i sindacati. Dice Martone: «I lavoratori Unilever si chiedono come sia possibile pubblicare delle cose assolutamente false e che rappresentano delle bassezze in cui è ravvisabile un "attentato" alla tranquillità di numerose famiglie». Salvatore Roccia L appello del sindaco ai parenti delle vittime Foibe, Cotugno: «Chi ha vissuto quella tragedia si faccia avanti» VENAFRO - Giornata delle Foibe, il sindaco di Venafro, Nicandro Cotugno rende noto che «lo Stato Maggiore dell Esercito, anche attraverso gli enti comunali, intende conferire un riconoscimento ai congiunti di quanti furono vittime della tragedia delle foibe. Con l istituzione del "Giorno del ricordo", riconosciuto il 10 febbraio, si vuole celebrare e rinnovare la memoria dei tanti italiani, vittime di tale terribile massacro. A tal fine, si vuole riconoscere un attestato di merito anche ai parenti delle persone identificate come "infoibate", o come scomparse o soppresse. Per ottenere tale riconoscimento, è necessario presentare una domanda su modello disponibile presso il Comune di Venafro allegando la documentazione richiesta. Per tutte le informazioni del caso rivolgersi all Ufficio Segreteria del Sindaco».

16 16 VENAFRO-AREA VOLTURNO NUOVO oggi MOLISE DA FORNELLI In località Montagnola saranno installate le pale per la produzione di energia Soffia il vento su Fornelli Approvata la convenzione per il parco eolico che porterà nelle casse comunali dell amministrazione ingenti risorse FORNELLI - Approvata la convenzione per la realizzazione del parco eolico. Maggioranza ed opposizione collaborano per il raggiungimento di uno scopo comune. Entreranno soldi in cassa per l ente locale guidato dal sindaco Giovanni Tedeschi. Una seduta consiliare molto importante quella che si è svolta sabato 6 febbraio. Si è riunito nella mattinata di sabato 6 febbraio il Consiglio comunale di Fornelli convocato dalla presidente dell assise civica Silvia Iuliano in seduta straordinaria. Argomenti importanti quelli approvati dall amministrazione guidata dal sindaco Giovanni Tedeschi. Dopo la lettura e l approvazione dei verbali della seduta precedente si è passati al programma generale per affidamenti incarichi, argomento che riguarda l affidamento di un compito ad un tecnico che lavorerà per l ente locale per un anno con possibilità di rinnovo. In questo modo il comune potenzierà anche la struttura tecnica, come ha evidenziato il primo cittadino Tedeschi durante lo svolgimento del Consiglio. In aule naturalmente erano tutti presenti e tra i banchi dell opposizione si è respirato fin dall inizio un clima di serena e piacevole collaborazione che sta portando al raggiungimento di obiettivi d rilievo. Gli argomenti seguenti hanno interessato l approvazione conclusiva dei nuovi regolamenti riguardanti la fornitura di beni ed acquisizione servizi e le procedure per l esecuzione dei lavori. In questo caso la discussione è stata più animata e il regolamento per i lavori pubblici ha interessato un po tutti. Si è giunti ad una conclusione comune in aula, proposta da entrambe le parti, che sarà quella della creazione di un albo delle imprese di fiducia per l assegnazione dei lavori fino ad un massimo di 200- mila euro, a discrezione della struttura tecnica comunale. Proposta apprezzata in aula anche dai vari consiglieri d opposizione come Angelo Petrangelo, Durante l assise è stato creato l albo d imprese di fiducia per i lavori da eseguire che ha fornito consigli utili per stilare il regolamento. Il punto più importante discusso in aula è stato naturalmente quello riguardante l esame e l approvazione della convenzione per la realizzazione del parco eolico. L argomento è stato relazione a dovere dall assessore competente Gino Apollonio, che in questi mesi ha seguito la vicenda e si è rapportato con l azienda denominata Bi- Wind che andrà nel prossimo futuro ad installare le pale eoliche in località Montagnola. L assessore ha ricordato ai presenti che la stipula della convenzione apporta grandi vantaggi a tutta la comunità. Nelle casse comunali entreranno subito 100mila euro e nel corso degli anni ci saranno introiti vari come i 30mila euro una tantum che la società che andrà a realizzare il parco eolico stanzierà a favore del Comune per la promozione turistica, sportiva e culturale. Fondi importanti che, come ha ribadito anche il sindaco Giovanni Tedeschi, verranno utilizzati favore della collettività e della varie associazioni culturali che si occupano di promozione territoriale a Fornelli. Sul territorio di Fornelli, ben distanti dal centro abitato, dovrebbero essere installati dai 6 ai 10 pali in un periodo di 24 mesi dalla ratifica della convenzione, come precisato nel documento approvato durante il Consiglio. L assise civica si è poi conclusa con il parere negativo espresso dall assise civica sulla proposta formulata dall opposizione in merito alla aggregazione del comune di Fornelli al distretto socio-sanitario di Isernia e con la nomina di un rappresentante del gruppo di opposizione in seno al Consiglio dell Unione dei comuni Alto Volturno. michele visco I due sindaci si contendono la presidenza dell ente All Unione dei Comuni scontro tra Pizzone e Fornelli UNIONE dei Comuni Alto Volturno - In questi giorni si dovrà raggiungere l accordo sulla vicepresidenza dell ente. Un prossimo Consiglio dovrebbe essere convocato a breve. Scontro aperto tra Fornelli e Pizzone. La settimana che ha preso il via nella giornata di ieri e quella seguente saranno fondamentali per conoscere a fondi i nodi da sciogliere all interno dell Unione dei Comuni Alto Volturno. L ultimo Consiglio si è consumato nella serata di venerdì scorso durante il quale ci sono stati diversi nulla di fatto soprattutto sulla nomina della vicepresidenza. Se tutti sembrano ormai in sintonia sul nome del presidente che sarà l attuale L assessore Apollonio sindaco di Forlì del Sannio Antonio Sozio, restano ancora forti e seri dubbi sulla vicepresidenza che attualmente è contesa tra il comune di Pizzone e quello di Fornelli. Su questo fronte sarebbero tante le cose da dire ma in questi giorni le parti in causa si vedranno per trovare un accordo che accontenti tutti. E stato proprio il presidente in pectore Sozio a comunicare all assise la volontà di convocare a breve una giunta allargata per trovare una soluzione. A breve si provvederà anche alla riconvocazione del Consiglio durante il quale il presidente verrà votato ed entrerà a pieno diritto in carica. Il problema tra i comuni che si stanno contendendo la vicepresidenza riguarda promesse passate, problemi di persona e soprattutto l assenza di uno statuto vero e proprio dell Unione che determini i passaggi di presidenza e gli altri incarichi. Fino ad ora si è andati avanti sempre con accordi tra persone e con la successione ordinata dei comuni. Andando per logico uno dei centri più importanti dell Unione è proprio Fornelli, sia per abitanti che per numero di introiti, ma il centro di Pizzone però è stato sempre in attesa di un incarico importante e quindi ora toccherà a tutti decidere e raggiungere l accordo che permetterà al sodalizio formato da 8 comuni di poter lavorare con serenità. mi.vi. Nella scuola di Filignano torna il servizio mensa Il risultato ottenuto a termine dell incontro tra amministrazione comunale e genitori Il sindaco di Filignano, Romeo Pacitti FILIGNANO - Riapre i battenti la mensa scolastica. Dopo il periodo organizzativo un passo in avanti per i servizi offerti agli studenti. Soddisfatto il primo cittadino Romeo Pacitti. La giornata di ieri, 8 febbraio, è stata davvero importante per gli alunni della scuola elementare e dell infanzia di Filignano e soprattutto per i genitori di questi ultimi. Infatti, dopo tanti sforzi organizzativi dell istituto comprensivo e dell amministrazione comunale guidata dal sindaco Romeo Pacitti ha riaperto i battenti il servizio di mensa scolastica. Un passo importante per offrire un degno mondo scolastico ai piccoli studenti che potranno usufruire di questo servizio con pasti caldi e sempre di prima qualità. Negli ultimi giorni i genitori degli alunni hanno provveduto all acquisto dei buoni pasto presso gli uffici comunali e sono state sbrigate le ultime pratiche per avviare a pieno regime il servizio. Grande impegno nella vicenda è stato profuso anche dall amministrazione comunale del piccolo centro della Valle del Volturno che si è adoperata a favore del ripristino della mensa scolastica, dopo le richieste pressanti dei genitori degli alunni. Molto soddisfatto si è detto il primo cittadino Romeo Pacitti che considera la riapertura della mensa scolastica, dopo alcuni mesi di problemi e difficoltà superate ormai, un passo in avanti di rilievo. I bambini, ora, non dovranno necessariamente rientrare a casa per consumare un pasto caldo ma potranno sfruttare il servizio mensa attivo a pieno regime. michele visco

17 Termoli Qui centrosinistra «Chiedo di poter dare vita a un percorso comune ritenendo che un confronto sereno sia la via migliore per la città» Monaco e i "pensieri" messi nero su bianco L ex vicesindaco ed esponente del Pd scrive all IdV e spinge per essere appoggiato L ARTE della politica impone che i pensieri siano messi nero su bianco. A scanso di equivoci. E Filippo Monaco questa "buona regola" l ha presa alla lettera considerando che in meno di 12 ore ha redatto ben due note. La prima indirizzata ai giornalisti con la quale chiariva la sua posizione sia rispetto all appartenenza al Pd che alla candidatura a sindaco di termoli. «Alla luce delle vicende politiche che nelle ultime ore hanno riguardato la mia persona, lasciando intendere interpretazioni contrastanti e poco chiare ritengo utile e necessario dare un breve chiarimento: sono e resto un militante politico del Pd, che in questo momento ha sentito il bisogno di raccogliere le istanze che vengono dal territorio e soprattutto dai cittadini di Termoli, di cui intendo farmi conseguente interprete in ogni sede». La seconda, invece, è indirizzata agli esponenti di quell Italia dei Valori che dovrebbe appoggiarlo al soglio del Comune di Termoli. «Nel valutare le istanze del territorio e nell accettare la candidatura di Liberatermoli ho apprezzato i principi e le proposte del movimento, trovandoli in linea con i valori che ho sempre promosso nella politica e nella vita amministrativa. Resto un iscritto del Partito Democratico e sono convinto che il mio partito condivida questi valori e questi principi. E ritengo che molte di queste istanze siano condivise dall Italia dei Valori, da sempre impegnata nella difesa della legalità, dell ambiente, della salvaguardia della città dagli insediamenti dannosi, portatrice di politiche del territorio vicine alla popolazione. In considerazione di tutto questo e della sintonia amministrativa che c è stata, chiedo agli amici dell Italia dei Valori di poter dare vita a un percorso comune, ritenendo che un confronto sereno e costruttuvo sia la via migliore per il futuro amministrativo della città». Insomma un vero e proprio invito a sostenerlo. Che cambia del tutto gli orizzonti del centrosinistra. Dall essere Vincenzo Greco il candidato (o presunto tale) del centrosinistra, adesso è la figura di Monaco che si impone all orizzonte di un pre campagna elettorale che non vede ancora la parola fine. Infatti c è ancora da verificare quello che pensa di fare il Partito Democratico rispetto alla candidatura dell esponente di partito. Se, infatti, il segretario regionale del Pd, Danilo Leva, ha affermato a chiare lettere di non essere interessato al toto candidati («questo discorso non mi appassiona. Una cosa è certa non è che una persona sta nel partito solo se candidata»), da più parti si aspettano le decisioni del Pd. Soprattutto il nome che il partito deciderà di portare al tavolo di coalizione. Lo aspettano soprattutto gli esponenti dell Italia dei Valori che, invece, sembrano abbastanza soddisfatti della lettera fatta loro recapitare da Monaco. «La leggeremo con attenzione e decideremo - ha affermato il coordinatore cittadino Peppino De Lena - non aspetteremo che le decisioni vengano da Isernia come accade nel centrodestra - ha continuato - le scelte le faremo noi a Termoli». Rispetto agli altri nomi attualmente sul mercato, primo fra tutti quello di Antonio D Ambrosio, l IdV ha le idee ben chiare: «non abbiamo nulla da spartire con D Ambrosio - ha continuato De Lena - noi facciamo parte di un centrosinistra aperto e lavoriamo sui fatti. Una volta che arriveranno questi fatti, anche da parte del Pd, valuteremo e decideremo nel merito. Non si nega mai niente». Michela Bevilacqua «Nel Pd c è unità sui nomi?» «Non tollero che vengano prima questioni personali» L analisi del "caso Termoli" del segretario regionale Leva Le fughe in avanti? Devono essere contenute, riportate sui binari di quello che è l obiettivo ultimo. Vincere le elezioni. Ma questo imperativo, per il Partito democratico, non significa tout court che si possano prendere per buoni atteggiamenti forse un po fuori luogo, ai quali si è assistito in queste ultime ore. «In un partito non ci si sta solo se si è candidati, se non rimettiamo la discussione sui binari giusti il treno deraglia» il monito del segretario regionale Danilo Leva. Ieri sera, nella saletta dell Hotel Rinascimento a Campobasso, l assemblea regionale del Partito Democratico si è confrontata a lungo sul cammino che in questi mesi sta percorrendo il Pd. La relazione del segretario è stata apprezzata e condivisa. L aver riportato l attenzione sui temi importanti per la regione e per il suo futuro, l essere tornati in piazza, assieme ai lavoratori e ai molisani stanchi di sopportare scelte per pochi hanno riconsegnato al Pd quello che era scritto nel suo dna politico. Certo, nessuno dimentica che il Pd è il partito del 12% come è stato sottolineato spesso nel corso degli interventi che hanno animato e non poco l assemblea. Certo, l argomento caldo è quello che riguarda la tornata amministrativa dei Comuni di Termoli e di Montenero. Ma sono i due autocandidati che fanno riflettere e discutere. Antonio D Ambrosio e Filippo Monaco, una fuga in avanti che non può rimanere nel limbo. Il lavoro svolto fino ad oggi, la decisione di arrivare ad una candidatura condivisa con gli altri partiti del centrosinistra, la necessità di individuare il candidato migliore, che consenta di vincere la tornata elettorale, l apertura di un confronto nuovo con l Italia dei Valori: questo il cammino che ha portato alla rinuncia delle Primarie proprio perché tutti hanno compreso che non si vince con le imposizioni. E allora come inquadrare le posizioni di D Ambrosio e Monaco? «C è unità intorno a questi nomi nel Pd? - chiede Leva - Se non c è dentro il partito, è difficile che ci sia fuori, all interno dello schieramento di centrosinistra. L obiettivo è vincere e noi possiamo fare molto assieme alle altre forze del centrosinistra. Questo gruppo dirigente non ha mai escluso nessun nome. Né quello di D Ambrosio, né quello di Monaco né quello di Ettore Fabrizio. Ma non tollero che si antepongano le ragioni personali, in un partito non ci si sta perché si è candidati» ha sbottato Leva. Facciamo le Primarie, ha incalzato qualcuno seduto in platea. «Non si può morire di Primarie - ha replicato Leva - l idea di scegliere il candidato sindaco attraverso la consultazione degli elettori è servita a creare il clima di coesione necessario perché si arrivasse ad una candidatura condivisa. Oggi dobbiamo sforzarci di portare a casa il risultato. E quello che vale per i candidati sindaco vale anche per i candidati consiglieri. Perché ci sono componenti della direzione pronti a candidarsi con liste civiche». In linea con Leva anche Franco Scurti che però ha rivendicato la termolesità nella scelta del candidato sindaco. La replica è affidata a Luciano Sposato che ha sottolineato come sia importante convocare D Ambrosio e Monaco per evidenziare loro l errore fatto nella scelta di autocandidarsi. Ripristinare le regole, questo l aut aut di Gigino D Angelo che ha ribadito la necessità di «mettere in campo un profilo in grado di catturare altri consensi». Anche Augusto Massa ha evidenziato come le scelte così rilevanti per la comunità non possano prescindere dalle trattative che vanno portate avanti dal gruppo regionale. Scuote la testa Antonella Occhionero che rivendica un ruolo maggiore del circolo di Termoli. L assemblea è piena di spunti e di interventi, peccato che né D Ambrosio né Monaco abbiano scelto il luogo più giusto per esporre le loro tesi e spiegare i loro desideri. lusa

18 18 TERMOLI NUOVO oggi MOLISE Termoli Qui centro «Se fossi sindaco di Termoli mi adopererei per le priorità ambientali e strategiche» Intervista a tutto tondo con la giovane esponente di «Costruire Democrazia» Quando la politica è "novità" Manca poco alle amministrative a Termoli e avvicinare chi sarà parte della contesa è stata un occasione per conoscere una personalità nuova nel panorama politico regionale. Senza slittare nella propaganda, è chiaro. Parlare con Erminia Gatti è come ritrovarsi in una città che non conosci e scoprirne piano piano le piazze, i vicoli, i bar. La sua recentissima entrata in politica ne fa un personaggio puro e incontaminato, non foss altro per la sua, appunto, recente entrata in campo. Per un motivo simile abbiamo voluto sentire cosa ne pensa un giovane esponente e come si pone di fronte alla politica attiva una persona che deve comunque sfidare un mondo di compromessi e ombre, e di sotterranei. Erminia Gatti in qualche modo è pulita e fresca (per forza di cose), e così l abbiamo sentita in un bar del centro. Si spera che resti così per sempre, anche quando, magari, sarà chiamata ad amministrare e a gestire con poteri veri la cosa pubblica. Perché Erminia Gatti ha deciso da darsi alla politica? «Fin da quando ero ragazzina, ho nutrito una grande attenzione nei confronti delle dinamiche politiche, un attenzione che ritengo utile e importante per una partecipazione consapevole alla vita sociale, ai fatti di attualità e soprattutto per maturare un opinione vigile e responsabile. Ho accettato la sfida della politica perché credo nel valore profondo della democrazia, e ritengo che una democrazia sana abbia bisogno anche di persone con una storia da raccontare, con una professionalità da mettere a disposizione della collettività, con una reputazione priva di ombre, con la passione civile per il proprio Paese ed il desiderio di rappresentarlo al meglio. Sono consapevole che si tratta di una sfida impegnativa ma anche di un impegno necessario, perché la politica è un compito che non si può eternamente delegare agli "altri": è una funzione nobile che gli elettori stessi, con il loro potere, conferiscono a chi li rappresenta. E quando la politica non funziona, quando i politici dimenticano l origine del loro potere e si trasformano in specialisti del comando, quando il bene comune viene confuso con gli interessi particolaristici, i cittadini hanno il dovere e il potere di revocare il mandato». Cosa ha insegnato il voto delle primarie in Puglia? «A mio parere il voto delle primarie in Puglia rappresenta in modo straordinario il senso di un correttivo democratico, alla distanza che ormai regna fra il sentire del corpo elettorale ed i disegni strategici dei partiti, partoriti nelle segrete stanze. Una distanza dev essere colmata quanto prima da leader degni di questo nome, o l antipolitica Erminia Gatti, le amministrative e lo sguardo... al futuro diventerà la vera protagonista delle Terza Repubblica». Per una città come Termoli quali sono e saranno le priorità vere? «Termoli deve riappropriarsi della sua profonda identità: turistica, culturale, commerciale. Scelte sciagurate ormai risalenti, come quelle di politica industriale spinta e di uno sviluppo urbanistico privo di prospettiva hanno reso la nostra città ciò che oggi è sotto gli occhi di tutti. Una città che sopravvive dignitosamente grazie alla operosità ed all ingegno dei suoi abitanti, ma priva di una visione ambiziosa delle proprie potenzialità e del proprio sviluppo. Dunque, questione ambientale al primo posto: una riqualificazione che mette al primo posto la salute dei cittadini ed al tempo stesso offre una sostenibilità a fini turistici. Inoltre, è necessario lavorare alla pianificazione urbanistica strategica per lo sviluppo del territorio, di cui il Prg rappresenta il primo passo. Terzo, dotare l Amministrazione di una dirigenza competente, in grado di inserire Termoli nella rete della progettazione comunitaria diretta per quanto riguarda gli incentivi alle politiche sociali: cultura, innovazione, welfare, turismo». Come vede il Molise nei prossimi 10 anni? «Il Molise che verrà fra 10 anni sarà scritto nelle prossime tornate elettorali, proprio a partire da quanto accadrà a Termoli, se riuscirà a riassumere una leadership politica forte ed effettiva per tutto il basso Molise, e poi con l appuntamento regionale del Se avverrà la svolta che io mi auspico, oggi a Termoli e domani in Consiglio regionale, il Molise può sperare di diventare protagonista del proprio futuro: una regione in grado di produrre ricchezza puntando sulle proprie caratteristiche peculiari. Non occorre inventare ricette magiche di finanza più o meno creativa, scimmiottando modelli verso cui non siamo strutturati per competere. Turismo di nicchia, agricoltura di eccellenza legata ad uno stile di vita sostenibile a forte identità territoriale, innovazione e ricerca per i giovani, qualità del vivere sociale, programmati con senso di responsabilità per le sfide che il federalismo fiscale ci impegnerà a risolvere presto. Ma se questo cambiamento non ci sarà, il Molise che verrà sarà la naturale prosecuzione di quello che è oggi: un paese che invecchia, dove i giovani che partono per studiare scelgono di non tornare, con il più numeroso ed inefficiente apparato burocratico d Italia per densità di popolazione, clientelare, poco competitivo, dove gli agricoltori piantano pannelli fotovoltaici invece che ortaggi, dove lo Zuccherificio incenerirà rifiuti anzichè produrre zucchero, dove le piccole e medie imprese continueranno a ricevere solo le briciole delle risorse pubbliche destinate a maxi-operazioni di piani industriali prive di un serio ritorno occupazionale ed economico sul territorio». Perché vi siete allontanati dall IdV? «Perché ho preferito allontanarmi da una sigla che allontanarmi dalla vera ragione per cui ho scelto di fare politica attiva. Dovendo scegliere se stare dentro un bellissimo contenitore, dotato di una etichetta importante ma privo dei contenuti elencati in etichetta, oppure lavorare a quei contenuti a prescindere dall etichetta, io non ho avuto dubbi. Quando ho parlato ai miei elettori IdV di legalità, questione morale, meritocrazia, ricambio generazionale nella classe dirigente, ci credevo in prima persona, non recitavo slogan. Il giorno in cui ho percepito il dubbio sull attendibilità di quel messaggio, rispetto a singole scelte fatte, ho ritenuto necessario fare un passo indietro: l ho ritenuto un fatto di coerenza sostanziale e personale. Per il resto, la mia riconoscenza ad Antonio Di Pietro ed il rispetto per lo sforzo messo in campo a livello nazionale per contrastare il berlusconismo imperante, sono un fatto notorio». Se lei fosse Sindaco di Termoli cosa farebbe come prima cosa? «Mi applicherei seriamente, con tutti gli strumenti forniti dal tipo di studi che ho condotto (sono un avvocato specializzato in diritto amministrativo) alle priorità che ho elencato sopra per Termoli. Ambiente, piano strategico territoriale, programmazione specifica per i capitoli turismo e cultura». Ai suoi figli grandi dirà di restare in Molise o andare via? «Dipende da come sarà il Molise fra 10 anni! Io mi sto impegnando in prima persona perché i miei figli possano trovare una ragione di dignità e di orgoglio, nel restare in questa terra. E questo l augurio che faccio loro ed ai giovani che dovranno scegliere del proprio futuro: restare è un atto di amore verso una storia, familiare e sociale. Ma quando una classe politica non è in grado di garantire la più importante delle risorse, ossia la dignità della persona, mille volte meglio andar via». Secondo il suo parere ci sarà il nucleare in Regione? «Non mi stupirei se il governo regionale, in continuità politica con quello nazionale, finisse per cedere alle lusinghe della fantomatica bontà e sicurezza dell energia nucleare, in cambio dell innegabile ricaduta finanziaria di una simile scelta. Non mi fido di questo governo regionale, la centrale Tubogas mi pare un esempio abbastanza evidente dell affidabilità di coloro che a microfoni aperti hanno sempre detto "no"». E cosa ne pensa appunto del nucleare? «Io personalmente sono contraria, senza alcun dubbio. Ma mi rendo conto che possano esservi tesi scientificamente provate anche per i favorevoli. Noi molisani non dobbiamo dividerci strumentalmente sul "sì o no al nucleare". Dobbiamo dire "no al nucleare in Molise". E una regione cha ha già pagato un tributo altissimo sotto il versante della produzione energetica, una centrale nucleare a Termoli renderebbe impossibile qualunque tipo di sviluppo sostenibile, e non solo della costa. Il Molise è una regione sufficientemente piccola perchè un immagine compromessa o svuotata non si estenda automaticamente all intero territorio. Il nucleare in Molise impedirebbe lo sviluppo di qualunque vocazione diversa, a partire da quella turistica. Senza contare, perché lo ritengo sottinteso ed al primo posto di ogni priorità, la sicurezza per i cittadini, in termini di salute ed igiene ambientale». Cosa pensa di Michele Iorio? «Che è uno degli ultimi veri animali politici (nel senso aristotelico del termine) sulla scena molisana e non solo. Un uomo in grado di amministrare un potere inimmaginabile, non solo economico, ma anche di influenza, tra i "suoi". Ho usato apposta questa parola perchè lo stuolo di personaggi politici che contornano Iorio danno spesso questa impressione: di essere "suoi", non dotati di alcuna autonomia. Dovessi citare qualche assessore o personaggio all interno della sua maggioranza che si è distinto per l originalità del proprio pensiero o per il coraggio di una scelta personale capace di incidere sulle scelte del capo, francamente non mi viene in mente. Iorio ha trasferito in politica le doti del medico che è: un chirurgo che non può permettersi di perdere lucidità, fa le diagnosi, sceglie il rimedio e interviene con mano ferma. Asporta, taglia, ricuce, a seconda dei casi: gli altri passano i ferri, somministrano anestetico, suturano ad intervento avvenuto, e poco altro. Ma Michele Iorio porta e porterà sempre la responsabilità di non aver utilizzato per il bene del Molise questo immenso potere, d influenza ed economico: non dimentichiamolo, centinaia e centinaia di milioni di euro, transitati tra i fondi strutturali europei e quelli dell emergenza, terremoto ed alluvione, di cui nessuno ha visto i riflessi sull economia reale della Regione e sulla qualità della vita dei suoi abitanti. Sanità allo sfascio, occupazione in caduta libera, precariato giovanile ad uso e consumo delle pubbliche amministrazioni, operazioni incaute sulla politica industriale sono l eredità che Michele Iorio lascia al suo successore (perchè io non credo che Michele Iorio sarà il prossimo governatore della Regione...)». Non crede che esistano troppi compromessi che impediscono alla politica di essere decisiva nel territorio? «Ne sono convinta. Il conflitto d interessi, unito al mercimonio di poltrone, presidenze, commissioni, enti inutili, ha creato un cancro che sta intaccando i centri nevralgici della politica. Finché l economia, intesa come arricchimento senza scrupolo di alcuni a scapito di altri, e la politica non si staccheranno dall abbraccio letale in cui si sono cacciate, sarà difficile tornare a pensare all amministrazione come ad un attività degna di rispetto e credibilità». Come pensa di superare situazioni del genere? «Distinguere i ruoli strettamente politici, o di competenza politica, da quelli di carattere tecnico. Più concorsi, più trasparenza nel reclutamento del personale di alta amministrazione. Più attenzione, però, anche da parte dell opinione pubblica, che ormai è talmente assuefatta al malcostume politico che non si indigna più: e questo è un pessimo segnale. Riscoprire il valore della denuncia civile, pretendere il rispetto delle regole e non confondere i propri diritti con privilegi da elemosinare, sono i veri strumenti a disposizione dei cittadini per cambiare il corso delle cose». Lei rappresenta sotto molti aspetti il volto nuovo della politica regionale e dunque una speranza. E consapevole di simile grande responsabilità? «Avverto quotidianamente l affetto e la vicinanza della gente, e questo scalda il cuore. Certo, è una grossa responsabilità, ma la vivo con la serenità di sapere che mi sto impegnando per rappresentare la voce di tutti Erminia Gatti quelli che, proprio come me, credono che un futuro diverso sia possibile. Questa speranza è al tempo stesso la mia forza e l obiettivo del mio impegno». Tra lavoro e politica come riesce a conciliare la sua vita privata? «Ringraziando un marito straordinariamente comprensivo e tre figli meravigliosi che fanno festa quando mi vedono in tv o su un giornale! Per il resto, vivo sulla mia persona le lacune di una politica nazionale e locale disattenta alle pari opportunità, che non offre servizi e rende davvero difficoltosa la gestione di una famiglia per una donna che lavora (perché ho anche la mia professione, oltre la politica...) Io ho il privilegio di avere alle spalle l aiuto ed una famiglia presente, diversamente non sarebbero sufficienti neppure le lunghe nottate che molto spesso affronto per chiudere in tempo un atto o un intervento». Cosa augura ai molisani? «Di riscoprire la rabbia e l orgoglio, come direbbe Oriana Fallaci. Non tutto è perduto, se solo si tornerà a credere che il valore della democrazia sta nella partecipazione». E cosa si augura dalle prossime elezioni regionali? «Che vinca una squadra, non una persona. Sogno una giunta guidata da un Presidente giovane e preparato (se ad Obama bastano 50 anni per guidare la più grande potenza del mondo...) ed una squadra di assessori che rappresentano, ognuno per il proprio settore, una storia di eccellenza. Ed un Molise che finalmente riprende a camminare sulla proprie gambe, senza stampelle truccate». Il suo sogno vero? «Restare a vivere in questo Molise per scelta, non per rassegnazione. Ma se dovessi accorgermi che ho creduto in un sogno irrealizzabile, ne ho uno di riserva: trasferirmi in un un casolare in Provenza, dove aprire un piccolo b&b con ristorante, aperto solo su prenotazione (ho la passione dell arredamento e della cucina) e potermi dedicare ai miei hobby di sempre: la lettura e la musica». Pasquale Licursi

19 NUOVO oggi MOLISE TERMOLI 19 LA CRONACA La corsa in ospedale quando era diventato cianotico Bimbo cinese muore durante la poppata Il piccolo sarebbe rimasto soffocato forse a causa di un rigurgito Un giovane incappucciato avrebbe fatto razzìa in via Belgio A volto coperto deruba i negozi della zona Sabato sera "da incubo" a Termoli GIOVANE, robusto e con il volto coperto dal cappuccio del giubbotto. Sarebbe questa la descrizione del ragazzo che nella serata di sabato (anche se la notizia si è appresa solo nella giornata di ieri) avrebbe minacciato i commercianti della zona tra via Belgio e viale d Italia. Il giovane, stando alle dichiarazioni di alcuni commercianti, sarebbe entrato in azione all orario di chiusura degli esercizi commerciali. Avrebbe rapinato e malmenato alcuni proprietari dei negozi che si trovano nella zona, a pochi passi dalla caserma dei carabinieri, tanto che uno di loro sarebbe anche ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso dopo essersi spaccato la lingua nella colluttazione avvenuta con il giovane incappucciato. A quanto pare, stando alle voci raccolte nel quartiere, sarebbero stati cinque gli scippi portati a termine nel quartiere durante la serata di sabato. In particolare la proprietaria di una panetteria che si trova nella zona sarebbe stata aggredita all uscita dal suo negozio e le sarebbe stata strappata la borsa che conteneva i soldi provento dell incasso della giornata. Il bandito, probabilmente prima della rapina in viale d Italia ha preso di mira un altra attività, la panetteria che si trova in via Belgio, nella parte che si affaccia sul mercato coperto. Sembra infatti, dalla descrizione dei testimoni, sia stata la stessa persona. E allarme tra i commercianti e i residenti della zona, spaventati per quello che sarebbe successo. Avrebbe anche aggredito e malmenato la proprietaria di una panetteria Il provvedimento della Procura Garage irregolari Scattano i sigilli NON avrebbero rispettato le disposizioni in materia. E, soprattutto, nonostante la richiesta di messa in norma pare che i lavori non sarebbero mai stati portati a termine. E per questo motivo che gli agenti della Polizia Municipale, insieme ai vigili del fuoco, hanno apposto i sigilli a 25 garage del condominio «La Vela», ai numeri civici 12 e 16 di via Cuoco, nell immobile che si trova sotto l ex hotel Somerist. Il sequestro è stato effettuato nella mattinata di ieri ma sarà "operativo" dalla giornata di oggi quando gli inquilini non potranno più recarsi nei box. Il provvedimento è stato emanato dal gip della Procura della Repubblica di Larino Luca Venturi, dopo la denuncia sporta dalla proprietà dell ex Somerist, l hotel dismesso anni fa, oggetto di lavori di ristrutturazione per la realizzazione di residence. Ora sarà vietato l accesso fino a quando non saranno completati i lavori, e dopo il via libera dei vigili del fuoco che svolgeranno un nuovo sopralluogo. UNA tragedia. Sembra non ci siano altre parole per descrivere quello che è avvenuto in una famiglia cinese residente a Termoli. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, infatti, sembrerebbe che un bimbo di appena un mese sia rimasto vittima di soffocamento forse a causa di un rigurgito mentre la mamma lo stava allattando. Tutto è successo in pochi istanti e non ha lasciato scampo al piccolo. Durante la poppata, infatti, la mamma del piccolo si sarebbe accorta del colore cianotico che aveva assunto la pelle del bambino. Immediata è stata la corsa in ospedale dove il bimbo sarebbe arrivato già privo di vita. A nulla, infatti, sono valsi i tentativi dei medici del pronto soccorso di salvarlo. Il personale sanitario avrebbe fatto tutto quello che era in suo potere pur di salvargli la vita. Tutti i tentativi, però, sono stati vani. Dall ispezione cadaverica compiuta nell immediatezza dei fatti sul corpo del piccino sembrerebbe confermato il decesso del piccolo avvenuto per soffocamento. Nonostante questo, però, la Procura della Repubblica di Larino avrebbe disposto l autopsia sul corpo del neonato. L esame autoptico dovrebbe essere compiuto nella mattinata di oggi presso l obitorio del San Timoteo di Termoli. Non si conosce ancora la data dei funerali che sarà fissata dopo l autopsia che dovrà stabilire le cause esatte che hanno portato alla morte del piccolo. Mic. Bev. Durante la mattinata di oggi si terrà l esame autoptico I medici hanno provato di tutto pur di salvargli la vita. Ogni tentativo, però, è stato vano LO SPECCHIETTO TORNA il consueto appuntamento del martedì con la rubrica satirica sui fatti termolesi «Lo Specchietto». Buona lettura! VIGILI LUCCICANTI Fantastici, amici, proprio così. Uno spettacolo bellissimo quello offerto dai Vigili Urbani di tutta la Regione, riuniti nella nostra Cattedrale per celebrare la ricorrenza del Patrono: San Sebastiano. Scintillio di sciabole, cordelline, mantelli e caschi a dare lustro e luce alla cerimonia con la notevole presenza di numerosi cittadini. Uno spettacolo indubbiamente imponente nel quale si evidenziava la mano esperta di chi era stato preposto alla sua organizzazione. Onore al merito! Elogio quindi al Comando del Corpo termolese della Polizia Municipale, che sfruttando la evidente maestria del suo responsabile Giacentucci, si è sobbarcato l onere di mettere su l intera cerimonia. Bravissimi, non c è che dire! C erano tutti, da Venafro a Termoli, schierati alla base della gradinata all interno della Cattedrale con le loro grandi uniformi, che nella varietà di colori ed addobbi rendevano più scintillante tutto l ambiente.. Un batticuore nell entrare in Cattedrale, sopratutto per chi nella sua vita aveva avuto l onore di indossare l uniforme per vario tempo. Per costoro un gratificato ritorno al passato. Grazie! Una organizzazione perfetta da far invidia a quelle manifestazioni, che periodicamente si svolgono nelle varie caserme. Nelle prime file i vari comandanti dei centri molisani, anche loro nella coreografica grande uniforme, con rispettivi sindaci, ed i labari dei vari Comuni. Lungo la scalinata gli imponenti vigili termolesi, schierati con sciabola, mantello e voluminoso casco bianco d ordinanza. Ai lati dell altare, a rendere onore, due rappresentanti statuari con sciabola, cordelline, casco e mantello poggiato elegantemente e disinvoltamente sulle spalle. A destra dello stesso altare le autorità presenti con in prima fila, in sciarpa tricolore, il vice commissario prefettizio del Comune di Termoli dott. Canale con a fianco il segretario generale ed il responsabile del Comando Vigili Giacintucci. Nello stesso settore tutti i candidati sindaci della nostra cittadina, che non potevano di certo perdere questa dorata occasione, ed al centro in prima fila il neo assessore regionale Muccilli, con delega al settore delle Polizie municipali, a godersi compiaciuto lo spettacolo coreografico, soddisfatto fra l altro per aver constatato l adesione totale dei Comuni all invito, promulgato dal suo assessorato. «Bene, benissimo», avrà sicuramente pensato. «Sono compatti. Il compito che mi attende è perciò facilitato», sempre il suo pensiero. Ma, attenzione, perché da quello che si è potuto capire, qualche problemino lo dovrà pure risolvere e non è escluso che propria la circostanza di questa splendida manifestazione nella nostra cittadina glielo abbia messo in risalto. Tutti belli, dicevamo e tutto bene, carissimi! Anche se proprio la diversità delle varie fosforescenti divise, servite magari a rendere luminoso l ambiente, avevano mandato a farsi benedire quella uniformità formale, che trattandosi di appartenenti tutti alla stessa Regione, per di più paramilitari, avrebbe dovuto coesistere. Tranquilli! Conoscendo bene il neo assessore, vedrete che affronterà il problema così come, ne siamo certi, avrà notato che esclusivamente i vigili termolesi sfoggiavano alla cintura una voluminosa e costosa pistola. Perché questa diversità? Nessuno armato ad eccezione dei soli nostri Vigili? Risposta di qualcuno: «Oddio, vuoi vedere che per far rispettare le ordinanze ed i regolamenti comunali (compito precipuo di ogni Polizia Municipale) per i nostri concittadini, considerati evidentemente propensi a delinquere, è necessario sfoderare il pistolone? Vacci a capire qualcosa! Comunque che Iddio ci protegga e ci benedica! GIODI

20 22 BASSO MOLISE NUOVO oggi MOLISE Ambiente e territorio E UN «no», senza se e senza ma, quello che ribadisce la sezione di Campobasso del Movimento Consumatori relativamente all ipotesi del ritorno al nucleare, argomento che interessa in modo particolare il territorio bassomolisano dal momento che c è sempre il nome di Termoli tra quelli delle località che potrebbero ospitare nuove centrali atomiche. In un ultimo intervento, in particolare, il presidente della sezione campobassana Filippo Poleggi, approfondisce la decisione del Governo di impugnare dinanzi alla Corte Costituzionale le leggi regionali di Puglia, Campania e Basilicata, che impediscono l installazione di impianti nucleari nei territori regionali. «Un vero e proprio atto di forza», la definisce Poleggi. «Nonostante la quasi totalità delle Regioni italiane si sia dichiarata contraria al nucleare, si sta procedendo senza tener conto del ruolo delle Regioni stabilito dalla Costituzione. Consideriamo questa scelta - rimarca - in palese violazione della riforma del federalismo e auspichiamo che il rifiuto delle Regioni apra la strada ad un referendum, cui siano chiamati direttamente i cittadini a decidere se il nucleare debba gravare sulle loro tasche e innanzitutto sulla loro salute. Per quanto ci riguarda siamo contrari al nucleare anche per motivi economici. Le centrali nucleari non risolveranno il problema attuale, non entreranno in funzione prima di venti anni circa, i giacimenti di uranio si esauriranno presto, le centrali hanno una durata limitata, l evoluzione del sistema produttivo porterà allo sviluppo di settori nuovi o comunque meno consumatori di energia e ci sarà in termini più immediati la nuova produzione delle fonti rinnovabili. Il fabbisogno, come attestano gli studi scientifici, entrerà in equilibrio prima della realizzazione delle centrali, rischiamo di metterci in casa le centrali nucleari senza necessità». Un argomento sempre al centro dell interesse in Basso Molise Criticata la posizione governativa sulle installazioni di siti atomici Parere delle Regioni ignorato, «atto di forza» sul nucleare Movimento Consumatori in campo Sarà possibile seguire in diretta web la seduta sul sito internet del Comune adriatico Revisori dei conti in Consiglio La loro nomina all ordine del giorno dei lavori dell assise civica convocata nel pomeriggio a Campomarino CAMPOMARINO - Tornerà a riunirsi nel pomeriggio di oggi, per una seduta straordinaria, il Consiglio comunale di Campomarino. L appello dei consiglieri è fissato alle ore Tra gli argomenti inseriti all ordine del giorno dei lavori figura la nomina dei revisori dei conti. In agenda è stata fissata anche l approvazione dei verbali della seduta precedente dell assise civica cittadina ed ancora modifiche ed integrazioni allo Statuto comunale, determinazioni sulla legge regionale numero 30 dell (recante il rilancio settore edilizio, fonti di energie alternative e rinnovabili, edilizia sociale e scolastica) e sulla legge regionale n. 25 del (recante il recupero dei sottotetti, locali interrati e seminterrati e dei porticati). In chiusura della seduta del Consiglio è programmata l analisi di alcune interrogazioni. Sarà possibile seguire la diretta web dei lavori dell assise civica collegandosi al sito internet del Comune, all indirizzo rt Oddo Bernacchia, giovedì «Open Day», la scuola si apre ai futuri alunni PROSEGUONO, a Termoli, le varie iniziative di diverse scuole cittadine che si aprono a possibili nuovi alunni e loro famiglie attraverso i cosiddetti «Open Day». Giovedì 11 febbraio, dalle ore 16 alle 19, informa il dirigente scolastico prof. Giuseppe Colombo, sarà la volta della Scuola Secondaria di 1 Grado «Oddo Bernacchia». Tutto questo nell ambito del progetto accoglienza, che si terrà presso il plesso Schweitzer, al fine di favorire l ingresso degli alunni delle classi 5^ della Primaria alla Secondaria. Si darà spazio alla presentazione del piano di offerta formativa, visita alle aule, ai laboratori ed alla palestra e, infine, partecipazione al concerto dell orchestra della scuola a indirizzo musicale. GLI APPUNTAMENTI Sabato incontro con i giovani nel salone Giovanni Paolo II di Santa Maria degli Angeli Iniziative della diocesi in collaborazione con il volontariato La Settimana del Servizio alla Vita : gli eventi in corso UNA settimana dedicata alla Vita, alla sua importanza ed al suo Senso. E questo l evento che l Associazione Onlus Movimento per la Vita, in collaborazione con le associazioni di volontariato al servizio della persona ed alla diocesi di Termoli-Larino, ha ideato a partire da domenica 7 e fino al prossimo 14 febbraio attraverso un articolata serie di iniziative sul territorio. Oltre alla vendita delle primule (su offerta libera), svoltasi nelle parrocchie e nelle piazze dello stesso comprensorio diocesano, domenica mattina, che ha fruttato diverse migliaia di euro che andranno a finanziare e sostenere progetti e famiglie, si sono pensati diversi appuntamenti. Tra questi la processione con la statua della Madonna nei reparti dell ospedale San Timoteo di Termoli (domani alle ore 18.30), l adorazione eucaristica sempre al San Timoteo (domani alle 20.15). Giovedì alle 18 spazio alla fiaccolata dall ospedale alla chiesa di San Francesco e la successiva celebrazione di una Santa Messa. Un importante incontro si terrà, in particolare, sabato 13 febbraio e vedrà protagonisti i giovani delle scuole superiori. In una lettera il presidente della sezione termolese del Movimento per la Vita, Rita Colecchia, ha invitato i dirigenti scolastici e gli studenti a partecipare attivamente all incontro, dal titolo «La forza della vita», in programma dalle ore 10 alle 12 presso il salone Giovanni Paolo II della parrocchia di Santa Maria degli Angeli. «L obiettivo - scrive Rita Colecchia - è quello di far riflettere i giovani sulla bellezza della vita che, nonostante le difficoltà che essa talvolta ci presenta, è importante saper cogliere, nonché promuovere il senso di solidarietà e la bellezza del volontariato». Interverranno il prof. Gianluca Greco con l orchestra «A. Schweitzer», i coniugi Felice e Barbara Scarlatella dell associazione «La Quercia Millenaria» e quattro giovani del Movimento per la Vita di Cerignola. Stefano Maresca

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