Epistemetec Un modello per le Digital libraries

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1 Epistemetec Un modello per le Digital libraries di Alessandro Capra Ringraziamenti: Luca Secchi, Rossano Atzeni, Alessandro Chessa, 1

2 Agenda: My I introduce... Cybersar? Alcune riflessioni su cosa è una Digital Library Cybersar e le Digital Library: Modello E-pistemetec Il cuore della DL: Islandora Conclusioni 2

3 May I introduce... 3

4 Cosa è Cyberar? Cybersar è un consorzio per il supercalcolo, la modellistica computazionale e la gestione di database di grandi dimensioni i cui membri sono le università italiane, centri di ricerca e imprese private. Il consorzio comprende molte competenze importanti in diversi campi della ricerca applicata come farmaceutico computazionale, fisica, intelligenza artificiale e pattern recognition, la chimica computazionale, l'astrofisica, la biomedicina, ingegneria elettronica e meccanica e campo di simulazione 4

5 Cybersar e le Digital Library Cybersar sta sviluppando tecnologie e competenze nel campo della realizzazione di biblioteche digitali (Digital Library) accessibili via web. Le principali linee di sviluppo in campo sono legate all'utilizzo di sistemi multilingue, innovativi rispetto alle forme di disseminazione e di coinvolgimento degli utenti. Sul piano infrastrutturale Cybersar fa leva sulla propria competenza nelle tecnologie di calcolo distribuito per ospitare il sistema su sistemi cloud altamente scalabili. 5

6 Digital Library? 6

7 Cosa è una digital library? Per digital library si intende secondo DELOS: Un'organizzazione, che può essere virtuale, che colleziona, gestisce e preserva sul lungo periodo contenuti digitali di valore e offre alle proprie comunità di utenti, su quegli stessi contenuti, funzionalità specifiche di qualità misurabile mediante politiche codificate Si tratta di un settore in forte espansione sia al livello europeo che mondiale grazie a progetti di vasta portata, tra gli altri citiamo Europeana, Project Gutenberg, Google Book Search, Internet Archive, Cornell University. 7

8 Perché una digital library? I vantaggi di una biblioteca (mediateca) digitale rispetto alla sua controparte fisica sono diversi: Non ci sono limiti fisici: presenza virtuale Non ci sono limiti temporali (accessibilità alle informazioni 24/7) Accesso multiplo alle risorse informative: possibilità di gestire problemi di copyright attraverso sistemi DRM (Digital Right Mangement) Recupero delle informazioni facilitato (search, link ) Preservazione e conservazione: accesso a surrogati digitali, problemi legati ai contenuti nati-digitali (born-digital) Spazio: ottimizzazione gestione spazi di archiviazione Valore aggiunto: miglioramento certe caratteristiche degli oggetti (es. qualità immagini, ritocchi digitali...) 8

9 Nuovi scenari e nuovi problemi. La natura digitale degli oggetti conservati ci pone di fronte a nuove potenzialità nella gestione della conoscenza ma ci propone nuove sfide tecnologiche e culturali: Preservazione (Digital Preservation): i contenuti digitali devono essere accessibili anche in un futuro remoto a prescindere dall'obsolescenza delle tecnologie o dei formati digitali utilizzati (si veda Un archivio digitale 'spaziale' per la Biblioteca Vaticana, La Repubblica 20 Aprile 2010) Copyright e licenze: le forme di disseminazione digitale si basano sulle regole dell'abbondanza e permettono una replicazione esatta e a costi marginali vicini allo zero aprendo complesse questioni legali La creazione dei meta-data (informazioni descrittive per la catalogazione degli oggetti digitali) comporta dei costi in termini di risorse umane coinvolte nel processo 9

10 Cybersar e le Digital Library 10

11 Il progetto E-pistemetec Cybersar ha il compito di realizzare una nuova Digital Library entro il Programma di Cooperazione Interregionale Italia-Francia Marittimo. Il progetto ha come scopo la valorizzazione del patrimonio scientifico, tecnico e naturale nella zona del medio e alto Tirreno mediante la realizzazione di una digital library. Il progetto si propone di esplorare le potenzialità di modalità formative e ludiche nella divulgazione culturale e scientifica utilizzando le tecnologie web. 11

12 Le caratteristiche della DL E-pistemetec Multilingue In grado di accogliere diverse tipologie di rappresentazioni digitali degli oggetti e di recuperare efficacemente le informazioni archiviate Visitabile attraverso uno o più siti multilingue Arricchita dalle attività e dai prodotti di una comunità di utenti operanti in network Connesse a una piattaforme di didattica on-line Interamente ospitata su infrastrutture cloud 12

13 Scenari tecnologici. La gestione di oggetti digitali e dei meta-dati associati comporta la memorizzazione, elaborazione e il trasferimento in rete di notevoli quantità di dati. Il coinvolgimento degli utenti e la loro collaborazione attiva per accrescere la base informativa attraverso l'utilizzo degli oggetti digitali (folksonomie, relazioni, commenti, aggregazioni...) Le infrastrutture ICT a supporto delle digital library: devono garantire prestazioni e scalabilità, devono adottare standard aperti (interoperabilità e preservazione) 13

14 Sulle spalle dei giganti 14

15 Non dimenticate il copyright... 15

16 Intellectual Property Rights ovvero... i veri problemi Nella costruzione di una digital library i problemi più difficili riguardano i diritti d'autore e le licenze d'uso Nel progetto E-pistemetec si è deciso di puntare con forza sulle licenze Creative Commons e sul Public Domain. Non sempre le istituzioni coinvolte sono pronte culturalmente su questi temi. La libera circolazione della rappresentazione digitale di un bene materiale viene percepita come una perdita e si confonde l'oggetto con la sua controparte digitale. 16

17 Preservazione o diffusione? Le istituzioni deputate alla conservazione dei beni culturali e le biblioteche sono fortemente legate alla dimensione materiale e spesso la riproducibilità del digitale viene vissuta come un pericolo. Spesso si trasferisce la logica della scarsità che vige nel mondo materiale al mondo digitale dove al contrario regna la regola dell'abbondanza. La vera sfida è superare questi limiti culturali a cui corrispondono altrettanti limiti giuridici, retaggio dell'era pre-digitale. 17

18 Ma il museo diffonde cultura? I musei devono rilasciare autorizzazioni per la riproduzione dei beni custoditi e lo fanno in cambio di denaro e sempre entro condizioni restrittive in quanto a durata della concessione e ambito di utilizzo. I reali benefici economici sono tutti da dimostrare però l'effetto di questa politica sul materiale concesso a una Digital Library può generale innumerevoli problemi: uso di meccanismi DRM limite alla diffusione su internet impedisce l'interazione vera con l'utente una DL in scadenza? ma quel contenuto lo posso usare per? 18

19 Content is the king Senza contenuti non ha senso una digital library. Ma se i contenuti non sono liberi che senso ha una Digital Library? 19

20 Architettura 20

21 Il cuore della DL Dalla University of Prince Edward Island 21

22 Fedora Repository + Drupal = Islandora La scelta della soluzione Islandora è stata fatta valutando le soluzioni leader al livello mondiale nel campo dei repository open source anche in termini di comunità di sviluppatori e utenti a supporto. Tra questi sono emersi chiaramente due prodotti: DSpace Fedora Repository La scelta è caduta su Fedora per alcune sue caratteristiche salienti: flessibile e studiato per integrarsi con software esterni mediante web service (REST e Soap) già integrato con Drupal e facilmente adattabile per sviluppare community web già sperimentato su ambienti cloud (Duraspace) dotato di estensioni semantiche (Mulgara come store RDF) 22

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24 Modulo Drupal Islandora Il modulo Islandora consente al CMS Drupal di visualizzare e gestire gli oggetti digitali salvati su Fedora. Drupal come front-end per: inserimento, cancellazione, gestione datastream, ricerca e navigazione tra gli oggetti della collezione. Nessun dato di Fedora è salvato nel db di Drupal. Islandora si connette a Fedora come utente Drupal 24

25 Il prototipo Il prototipo finora realizzato è basano sul progetto Islandora e integra due potenti software opensource, Fedora-commons e Drupal, all'interno di un'infrastruttura di cloud computing e consente di: definire collezioni di item digitali stabilire la tipologia di contenuti accettati e validati inserire i contenuti (ingestion) attribuire metadati descrittivi e relazioni semantiche tra gli oggetti indicizzare e ricercare contenuti nella DL presentare e gestire i contenuti all'interno di un sistema CMS potente e flessibile (Drupal) scalare dinamicamente all'interno del cloud in risposta al carico sul sistema 25

26 Modello E-pistemetec Estensione del modulo Islandora con la sincronizzazione di alcuni campi tra Fedora e Drupal La scelta dei campi da sincronizzare è fatta sulla base delle esigenze dell'utente che partecipa alla community di riferimento Integrazione con Moodle per la creazione di percorsi didattici 26

27 Scenari di utilizzo 27

28 Fedora 28

29 Fedora + frontend 29

30 Community Votare La community manifesta preferenze, tendenze, gusti. Esprime consenso, partecipa in tempo reale 30

31 Community Taggare Ri-cataloga dal basso i contenuti Crea altri percorsi di navigazione Aggiunge senso 31

32 Community Commentare Partecipa aggiungendo contenuto Discute attorno ai contenuti 32

33 Community Gestione preferiti Aggiunge i contenuti tra i propri preferiti per successive consultazioni, per creare personali collezioni o per semplice memo 33

34 Didattica 34

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37 Ipotesi di estensione a Islandora l progetto E-pistemetec si propone di estendere le funzionalità di Islandora mediante: la creazione di una relazione biunivoca tra i contenuti gestiti da Fedora e i nodi Drupal al fine di realizzare un sistema di social publishing utilizzare tecnologie di indicizzazione evolute basate su Apache Solr combinando le esistenti integrazioni per Fedora e Drupal utilizzare tecnologie di front-end innovative per l'utilizzo di dispositivi tablet/mobile (ipad, iphone, Android, etc) in ambito didattico Non è ancora ben chiaro se questo comporterà un fork del progetto Islandora o potrà essere accolto nel suo alveo visto che ancora il modulo non è stato pubblicato ufficialmente su drupal.org. 37

38 Design grafico Separazione tra contenuti e rappresentazione grafica Possibilità di usare differenti temi grafici ognuno ottimizzato per un particolare tipo di device 38

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41 Studio grafico del front-end -1 41

42 Studio grafico del front-end -2 42

43 Studio grafico del front-end -3 43

44 Domande? 44