LA PREVIDENZA INPS ex gestione INPDAP (liquidazioni)
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- Giuseppe Bettini
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1 LA PREVIDENZA INPS ex gestione INPDAP (liquidazioni) INDENNITA DI BUONUSCITA ex ENPAS (personale dello Stato) INDENNITA PREMIO FINE SERVIZIO ex INADEL (PERSONALE Enti Locali - Sanità) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (privati e pubblici) AGGIORNATO ALLA LEGGE 148/2011 e 214/2011 A cura di Luigi GRASSI UILFPL Torino
2 TRATTAMENTO DI FINE SERVIZIO: I.B.U. L'indennita' di buonuscita per i lavoratori dipendenti dello Stato viene erogata dall'inpdap (ex ENPAS). L'iscrizione all ENPAS e' obbligatoria oltre che per il personale di ruolo, anche per quello avventizio che abbia maturato almeno un anno di servizio anche non continuativo indipendentemente dal raggiungimento del diritto a pensione. L'indennita' di buonuscita spetta anche ai superstiti dell'iscritto che muoia in attivita' di servizio. Ne hanno diritto, nell ordine tassativo di precedenza: il coniuge, se solo o con orfani minorenni nella misura del 100%; il coniuge con orfani dei quali non abbia la rappresentanza legale, ovvero orfani maggiorenni, nella misura che segue: a) se concorre un solo orfano: 60% al coniuge e 40% all'orfano; b) se concorrono piu' orfani: 40% al coniuge e 60% agli orfani. Per orfani soli l'indennita' e' suddivisa in parti uguali; Per i genitori l'indennita' e' attribuita al padre, salvo che all'atto del decesso dei dipendenti la madre viva effettivamente separata dal marito senza riceverne gli alimenti; in tal caso l'indennita' e' suddivisa in parti uguali; Per fratelli e sorelle l'indennita' e' suddivisa in parti uguali
3 I.B.U. COME SI CALCOLA L'indennita' di buonuscita e' ragguagliata a tanti dodicesimi della base contributiva alla cessazione - costituita dall'80% dello stipendio - comprensiva della tredicesima mensilita' nonche' delle indennita' e degli assegni pensionabili fissi,continuativi e pensionabili - per quanti sono gli anni di servizio effettivi con iscrizione al Fondo compresi quelli computabili, esclusi i periodi di aspettativa per motivi di famiglia o personali. Retribuzione annua lorda x 80% : 12 x n anni liquidabili Si rammenta che la frazione di 6 mesi e un giorno viene arrotondata all anno intero, mentre frazione inferiore viene esclusa.
4 Detassazione indennità di Buonuscita I criteri di tassazione dell'indennita' di buonuscita sono fissati dalla Legge 482/85. Il regime fiscale che ha effetto retroattivo all' e la sentenza della Corte Costituzionale n.178 hanno prodotto effetti positivi per il personale statale in quanto dal per la determinazione dell'aliquota si deve tener conto che dall'imponibile da assoggettare ad IRPEF deve essere detratta una somma pari alla percentuale dell'indennita', corrispondente dal rapporto esistente fra il contributo del 2,5% a carico del lavoratore e l'aliquota complessiva che e' pari al 9,6% - del contributo previdenziale. Il risultato da' una detassazione pari al 26,04%. Oltre a quanto sopra è prevista una ulteriore detrazione della base imponibile pari a 309 Euro per ogni anno utile ai fini della buonuscita.
5 PERIODI RICONOSCIBILI AI FINI DELL INDENNITA DI BUONUSCITA Gli iscritti al Fondo di previdenza hanno la facoltà di chiedere, agli effetti della liquidazione della buonuscita, la valutazione dei servizi statali civili e militari prestati, valutabili, riscattabili o comunque riconoscibili ai fini del trattamento di pensione a carico dello Stato, non coperti dal contributo previdenziale obbligatorio. Servizi valutabili: i servizi statali prestati senza iscrizione al Fondo e quelli non statali purché non vi sia stata corresponsione di indennità di fine servizio; corso di laurea e di pecializzazione; dottorato di ricerca; borsista, assegnista, contrattista ed assistente universitario; abilitazione ed iscrizione ad albo professionale; servizio militare, aumenti per campagne di guerra ed altri servizi speciali, cioè quei servizi prestati in condizioni di particolare disagio per i quali si giustifica il riconoscimento di una maggiorazione valutabile ai fini della pensione (impiego operativo, servizi di confine, di volo, ecc.).
6 TRATTAMENTO DI FINE SERVIZIO: I.P.S. L'indennita' premio di fine servizio per i lavoratori degli Enti Locali e della Sanita' viene erogata dall'inpdap (ex INADEL). L'iscrizione all'inadel e' obbligatoria dal 2 aprile 1968, oltre che per il personale di ruolo, anche per quello avventizio che abbia maturato almeno un anno di servizio continuativo e sia adibito a lavoro di carattere permanente, indipendentemente dal conseguimeto del diritto alla pensione. L'indennita' premio di fine servizio spetta anche ai superstiti dell'iscritto che muoia in attivita' di servizio purche' abbia maturato una anzianita' di almeno un anno. I superstiti aventi diritto, in ordine di precedenza, sono: il coniuge superstite ed i figli; i genitori; fratelli e sorelle; gli eredi testamentari; gli eredi previsti dal Codice Civile.
7 I.P.S. COME SI CALCOLA L'indennita' premio di servizio e' ragguagliata a tanti quindicesimi della base contributiva media degli ultimi dodici mesi - costituita dall'80% dello stipendio - comprensiva della tredicesima mensilita' nonche' delle indennita' e degli assegni pensionabili fissi,continuativi e pensionabili - per quanti sono gli anni di servizio effettivi con iscrizione al Fondo compresi quelli computabili, esclusi i periodi di aspettativa per motivi di famiglia o personali. Retribuzione annua lorda x 80% : 15 x n anni liquidabili Si rammenta che la frazione di 6 mesi e un giorno viene arrotondata all anno intero, mentre frazione inferiore viene esclusa.
8 Detassazione indennità fine servizio INADEL Ai criteri di tassazione dell'indennita' di fine servizio INADEL, fissati dalla Legge 485/85, vanno aggiunte le modalita' sulla detassazione della parte di contribuzione obbligatoria posta a carico del pubblico dipendente, previste, per gli iscritti all'inadel, dall'art. 4 della Legge 13 maggio 1988 n.154. Pertanto per la determinazione dell'aliquota si deve tener conto che dall'imponibile da assoggettare ad IRPEF deve essere detratta una somma pari alla percentuale dell'indennita', corrispondente dal rapporto esistente tra il contributo del 2,5% a carico del lavoratore e l'aliquota complessiva che e' pari al 6,10% del contributo previdenziale. Il risultato da' una detassazione pari al 40,98%. Oltre a quanto sopra è prevista una ulteriore detrazione della base imponibile pari a 309 Euro per ogni anno utile ai fini della buonuscita.
9 VOCI UTILI PER IL T.F.S. - stipendio tabellare ( per tredici mensilità); - R.I.A. ( per tredici mensilità ); - Importo relativo alla differenza della IIS in godimento da parte del personale della categoria B e D rispetto all importo conglobato nello stipendio ( per 13 mensilità); - indennità di vigilanza ( per dodici mensilità); - indennità corrisposta al personale educativo e docente scolastico di cui all art. 37 comma 1, lettere c d ed e del CCNL e successivi incrementi ( per dodici mensilità); - indennità di direzione e di staff, già corrisposta ai sensi dell art. 45 comma 1 del DPR 333/90 al personale dell ex qualifica VIII e attualmente ricompresa nella retribuzione di posizione. - Indennità specifica per il personale appartenente alla ex III e IV qualifica professionale ( 64 e 56 annui per 12 mensilità).
10 Riscatto Periodi ai fini I.P.S. Il riscatto è l'istituto mediante il quale, previo pagamento di un onere a totale carico del dipendente, determinati periodi e/o servizi, altrimenti non valutabili, diventano utili ai fini dell'ips. Servizi riscattabili: servizi non di ruolo resi presso Enti Locali anteriormente al 2/4/68; servizi di ruolo o non di ruolo prestati dal personale municipale nelle ex colonie italiane prima del 29/3/55; servizi di ruolo o non di ruolo prestati dai dipendenti delle Comunità Israelitiche anteriormente al 31 / 12/62; servizi non di ruolo prestati alle dipendenze di Enti Locali in territori non più italiani; servizio militare di leva terminato prima del 30/1/87; servizi non di ruolo prestati prima del 2/4/68 presso lo Stato sempre che gli stessi non abbiano dato luogo ad iscrizione o non siano stati già riscattati presso l'enpas; servizio prestato presso l'arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, nel corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza e degli agenti di custodia e nell'esercito, qualunque sia la sua durata, purché sia stato effettuato prima del 2/4/68 e non abbia dato luogo ad iscrizione presso l'enpas; servizio di assistente volontario prestato dai sanitari presso Enti ospedalieri: si può riscattare per un massimo di 2 anni (legge 409/54); servizio reso in qualità di assistente volontario nelle Università: si riscatta l'intera durata del servizio prestato prima del 2/4/68; servizio non di ruolo prestato, sempre prima del 2/4/68, presso Enti di diritto pubblico, per i quali gli interessati non abbiano maturato o percepito alcun trattamento di fine rapporto; servizio civile reso dagli obiettori di coscienza (legge 772/72): si riscatta l'intero periodo riportato sul foglio matricolare; servizio civile presso Comuni colpiti da calamità naturali (legge 953/70): si riscatta solo il periodo corrispondente alla ferma di leva documentata sul foglio matricolare; servizio di volontario civile nei Paesi in via di sviluppo (legge 1222/71): si riscatta il periodo corrispondente alla ferma di leva; servizi equiparati al servizio militare in tempo di guerra; servizio militare da richiamato alle armi in tempo di guerra ad eccezione di quello reso dai dipendenti che all'epoca del richiamo prestavano servizio con iscrizione ENPAS o INADEL; servizio militare prestato col grado di sergente maggiore o equipollente delle Forze Armate prima del 1/7/56; servizio militare reso presso l'arma dei Carabinieri e Corpi Speciali non coperto da iscrizione previdenziale ENPAS.
11 Altri periodi riscattabili Sono riscattabili i seguenti periodi purché non contemporanei a servizi con iscrizione previdenziale ex INADEL: periodo del corso di laurea; periodo del corso di specializzazione post - laurea; periodo dei corsi per il conseguimento di diplomi universitari (laurea breve); periodo dei corsi di dottorato di ricerca; periodi non inferiori ad un anno corrispondenti alla durata legale dei corsi di formazione professionale, seguiti dopo il conseguimento del titolo di studio di istruzione secondaria superiore e riconosciuti dallo Stato, dalle Regioni o dalle Province Autonome di Trento e di Bolzano purché il relativo diploma sia prescritto per l'ammissione al posto ricoperto: sono riscattabili dal 10/9/91; periodi di tirocinio pratico per sanitari e farmacisti: sono riscattabili dal 10/9/91; periodo per il conseguimento del diploma di infermiera professionale e vigilatrice d'infanzia; periodo per il conseguimento del diploma di assistente sociale: è riscattabile dal 10/10/90; periodo per il conseguimento del diploma di tecnico fisioterapista e della riabilitazione: è riscattabile dal 3/4/91; periodi di iscrizione agli albi professionali: riscattabili dal 10/9/91 ed esclusivamente per gli anni esplicitamente richiesti dal bando di concorso o dal Regolamento Organico dell'ente come condizione necessaria per l'ammissione al posto ricoperto; periodi di assenza dal servizio per il personale cessato e successivamente riammesso in servizio a domanda ai sensi della legge 537/93.
12 A decorrere dal 12 luglio 1997 ai sensi del D. lgs. 184/97 i periodi per il conseguimento della laurea, della specializzazione post-lauream, del diploma universitario (laurea breve) e del dottorato di ricerca sono riscattabili anche se i relativi titoli non sono previsti per il posto ricoperto durante la carriera. I periodi sopra elencati possono essere riscattati per intero (es.: totale durata legale dei corsi di studio) o parzialmente.
13 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Il "trattamento di fine rapporto", in sigla Tfr, e' la somma che spetta al lavoratore dipendente al termine del lavoro in un'azienda. Conosciuta, specie in passato, piu' popolarmente come "liquidazione", e' una prestazione al cui pagamento è tenuto il datore di lavoro nel momento in cui cessa il rapporto stesso. Sull'argomento è intervenuta recentemente la Corte di Cassazione, precisando che tale erogazione è dovuto dal momento della cessazione del rapporto solo se sono conosciuti tutti i dati necessari per il calcolo. Pertanto anche la maturazione degli interessi e la rivalutazione monetaria, in caso di ritardato pagamento, maturano dal giorno in cui il credito potrà essere liquidato nel suo intero ammontare.
14 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Per i lavoratori a tempo indeterminato assunti dall' ( DPCM ) e per quelli a tempo determinato assunti dopo o in atto il (DPCM ), si applica il trattamento del settore privato (legge 297/82). I periodi di lavoro prestato a tempo determinato in essere al 30 maggio 2000, che non abbiano nel frattempo dato luogo ad eventuali liquidazioni da parte delle Amministrazioni di appartenenza, sono oggetto di TFR ai sensi dell'art del C.C. Qualora il periodo compreso tra l'inizio del rapporto ed il 30 maggio 2000 abbia fatto maturare il diritto ad una prestazione di fine servizio, questa costituisce il montante, che unitamente alle quote di TFR maturate nel periodo compreso tra il 31 maggio 2000 ed il termine del rapporto di lavoro, formerà complessivamente il trattamento di fine rapporto. Qualora, invece, al 30 maggio non si sia maturato il diritto alla prestazione, secondo le vigenti normative, per l'intero periodo dovrà essere versato il TFR.
15 Notizie utili I contratti di lavoro subordinato a tempo determinato con conferimento di incarichi dirigenziali rientrano nella più vasta categoria dei rapporti di lavoro a tempo determinato, quindi, ai fini dell'applicazione della disciplina del TFR vale quanto sopra specificato. Non si configura come rapporto di lavoro a tempo determinato il conferimento al personale dirigente di un incarico di durata predeterminata da parte delle amministrazioni di appartenenza.
16 VOCI UTILI AI FINI T.F.R. Per il personale pubblico, in linea con quanto previsto dall'art del codice civile, la retribuzione utile per il calcolo degli accantonamenti contiene le seguenti voci: l'intero stipendio tabellare; la retribuzione individuale di anzianità; Indennità posizione organizzativa; gli altri emolumenti considerati utili ai fini del calcolo dell'indennità di fine servizio comunque denominata ai sensi della preesistente normativa. Ulteriori voci retributive potranno essere considerate nella contrattazione di comparto.
17 T.F.R. Come si calcola Il trattamento di fine rapporto prevede una quota di accantonamento annuale pari al 6,91% della retribuzione utile. Gli importi accantonati sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5% in misura fissa e dal 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo (Istat). Il recente decreto legislativo sulla tassazione dei fondi pensione, ha modificato l'imposizione fiscale sul Tfr e, di fatto, anche il valore degli accantonamenti annui. Il provvedimento infatti introduce, a partire dal primo gennaio 2001, una tassazione dell'11% sulla rivalutazione annua delle somme accantonate, riducendo cosi' il valore della rivalutazione netta e quindi della rivalutazione finale.
18 N O T A Si rammenta che il D.L. 185/2012 ha abrogato quanto era stato previsto dal comma 10 dell art.12 del D.L , convertito in Legge , che prevedeva il passaggio al sistema di calcolo del TFR di tutti i dipendenti pubblici a decorrere dal pro-rata. Quanto sopra in applicazione della sentenza della Corte Costituzionale 223/2012 che ne stabiliva l illegittimita. In parole povere tutto è ritornato alla situazione vigente alla data del in attesa della conversione del suddetto D.L.
19 MODALITA DI PAGAMENTO Nuove modalità di pagamento si applicano alle prestazioni da corrispondere per le cessazioni dal servizio a partire dal 31 maggio 2010 (articolo 12 della legge 122 del 2010). In particolare, la norma dispone che l indennità sia corrisposta: in unico importo se l ammontare complessivo lordo è pari o inferiore a euro; in due importi se l ammontare complessivo lordo è superiore a euro ma inferiore a euro. In questo caso la prima somma da liquidare è pari a euro e la seconda è pari all importo residuo. La seconda somma verrà corrisposta dopo 12 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento; in tre importi se l ammontare complessivo lordo è uguale o superiore a euro. In questo caso la prima somma da liquidare è pari a euro, la seconda è pari a euro e la terza è pari all importo residuo. La seconda e la terza somma saranno pagate rispettivamente dopo 12 e 24 mesi dalla decorrenza del diritto al pagamento. I termini di pagamento della 1 quota decorre secondo quanto previsto dalla L.148/11 e per le fattispecie indicate nella L.214/11, con conseguente riconoscimento del secondo e del terzo importo annuale,rispettivamente, dopo dodici mesi e ventiquattro mesi dal riconoscimento del primo importo. (slide successive)
20 TERMINI DI PAGAMENTO DEL TFS/TFR a decorrere dal 13 Agosto 2011 (D.L.138/2011 conv.in L.148/2011). (In vigore) TERMINE DI 24 MENSILITA L art. 1 c.22 L.148/2011 modifica quanto stabilito dall art.3 c.2 Legge 140/1997 specificando che alla liquidazione dei trattamenti di fine servizio,comunque denominati, dei dipendenti pubblici, loro superstiti o aventi causa che ne hanno titolo per le cause di volontarie dimissioni con o senza diritto a pensione (pensioni anticipate riforma Monti L.214/11, recessi volontari senza diritto a pensione secondo la normativa vigente) o recesso da parte del datore di lavoro (licenziamento, destituzione dall impiego, ecc), l ente erogatore provvede decorsi 24 mesi dalla data di cessazione del rapporto di lavoro. N.B.: La corresponsione agli aventi diritto avverrà entro i successivi tre mesi (che si aggiungono ai termini precedenti per un totale di 27 mesi), decorsi i quali sono dovuti gli interessi.
21 NOTA ESPLICATIVA ALLA SLIDE PRECEDENTE Dal 1 gennaio 2012, venendo meno sia la possibilità di conseguire il diritto a pensione con 40 anni di anzianità contributiva a prescindere dall età per chi non ha già maturato tale requisito al , sia la nozione di anzianità contributiva massima (40 anni di contribuzione ovvero un minor numero di anni con riferimento ad alcuni regimi speciali), tipica del sistema di calcolo retributivo, alle cessazioni con 40 anni di anzianità contributiva non potrà più essere applicato il termine di 6 mesi (o quello di 105 giorni previsto dalle deroghe del D.L. 138/2011 ) per il pagamento delle prestazioni di fine servizio. Pertanto, per il personale interessato dalle nuove regole di accesso e calcolo della pensione (pensioni anticipate con 41a e n. mesi per le donne 42a e n. mesi per gli uomini- riforma Monti L.214/11 art.24) e che cessa dal servizio senza aver raggiunto i limiti di età previsti dal proprio ordinamento di appartenenza, i trattamenti di fine servizio e fine rapporto non possono essere messi in pagamento prima di 24 mesi dall interruzione del rapporto di lavoro.
22 SEGUE TERMINI TERMINE DI 6 MENSILITA Nei casi di cessazioni dal servizio per raggiungimento dei limiti d età o di servizio previsti dagli ordinamenti di appartenenza, per collocamento a riposo d'ufficio a causa del raggiungimento dell'anzianità massima di servizio prevista dalle norme di legge o di regolamento applicabili nell'amministrazione, nonché le cessazioni dal servizio a seguito di estinzione del rapporto di lavoro a tempo determinato per raggiungimento della scadenza prevista dal contratto individuale (circ,inpdap n 30 del 1 agosto 2002 che ha chiarito l equiparazione all ipotesi di cessazione per limiti di servizio), l ente erogatore provvederà decorsi 6 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro. N.B.: La corresponsione agli aventi diritto avverrà entro i successivi tre mesi (che si aggiungono ai termini precedenti per un totale di 9 mesi), decorsi i quali sono dovuti gli interessi.
23 Termine di 105 gg Segue termini Come previsto dall art.1 c.23 D.L.138/2011- L.148/11 trovano applicazione nei casi di cessazione dal servizio per inabilita' derivante o meno da causa di servizio, nonche' per decesso del dipendente. Nei predetti casi l'amministrazione competente e' tenuta a trasmettere, entro quindici giorni dalla cessazione dal servizio, la necessaria documentazione all'ente previdenziale che dovra' corrispondere il trattamento di fine servizio nei tre mesi successivi alla ricezione della documentazione medesima, decorsi i quali sono dovuti gli interessi.
24 DEROGHE Non sono interessate dai termini sopra indicati le seguenti tipologie di dipendenti per i quali continua a trovare applicazione la disciplina previgente all art. 1, comma 22, del decreto legge 13 agosto 2011, convertito con modificazioni dalla legge 14 settembre 2011, n. 148: - lavoratori che hanno maturato i requisiti contributivi ed anagrafici per il pensionamento, sia di anzianità che di vecchiaia (raggiunti limiti di età o di servizio) prima del 13 agosto 2011; - personale del comparto scuola e delle istituzioni di alta formazione artistica e specializzazione musicale (AFAM) interessato all applicazione delle regole sulla decorrenza della pensione (rispettivamente dal primo settembre e dal primo novembre) di cui all art. 59, comma 9, della legge 27 dicembre 1997, n. 449 e che matura i requisiti per il pensionamento entro il 31 dicembre 2011; rientra nella disciplina derogatoria anche il personale docente dipendente da istituzioni scolastiche comunali a condizione che le stesse abbiano recepito nei propri regolamenti le disposizioni relative all ordinamento dei docenti della scuola statale. Per il personale interessato dalle deroghe sopra indicate, pertanto, i termini rimangono i seguenti: 1) termine di 105 giorni per le cessazioni dal servizio per inabilità, decesso, limiti di età o di servizio previsti dagli ordinamenti di appartenenza (comprese le cessazioni per limiti di età o raggiungimento della massima anzianità contributiva a fini pensionistici, a condizione che i relativi requisiti siano stati maturati entro il 12 agosto 2011, con eccezione del personale della scuola e AFAM i cui requisiti devono essere stati maturati entro il 31 dicembre 2011) e per le cessazioni dal servizio conseguenti all estinzione del rapporto di lavoro a tempo determinato per raggiungimento del termine finale fissato nel contratto stesso; 2) non prima che siano decorsi 6 mesi dalla cessazione del rapporto di lavoro per tutte le altre casistiche. In relazione al punto 1), secondo quanto precisato nella citata nota prot. n del 22 febbraio 2012 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, la deroga di cui all art. 1, comma 23, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138, illustrata nel punto 3.5 Deroghe della circolare n. 16 del 9 novembre 2011, va intesa nel senso che per i lavoratori che alla data del 12 agosto 2011 abbiano maturato i requisiti congiunti di età ed anzianità contributiva (cosiddetta quota ) ma non abbiano ancora raggiunto il limite di età previsto dall ordinamento di appartenenza ovvero l anzianità contributiva massima, il Tfs/Tfr è erogato dopo sei mesi, anche qualora il lavoratore abbia successivamente raggiunto, al momento della cessazione, i predetti requisiti di accesso per limiti di età ovvero di anzianità contributiva massima (es. 40 anni).
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