Un impegno che dura tutto l anno
|
|
- Gilda Massaro
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Un impegno che dura tutto l anno Difficile distinguere fra cacciatori e bracconieri. Quello che li differenzia è l osservanza o l inosservanza della legge, che stabilisce quali specie si possano cacciare, in che quantità, in quali periodi dell anno e con quali mezzi. La stessa specie può essere cacciata in determinati mesi e bracconata in altri, spesso dallo stesso cacciatore. Quello che manca è un controllo efficace: su un territorio vastissimo e caratterizzato da tradizioni venatorie radicate e passionali, vigilano poche forze dell ordine ambientali, troppo poche per poter intervenire in difesa degli animali. Stiamo assistendo allo smantellamento delle polizie provinciali e della Forestale, alla perdita di molta professionalità e specializzazione nei reati ambientali. Le guardie venatorie delle associazioni protezionistiche vengono confinate ai reati di ambito zoofilo. Si dà via libera ai cacciatori, e i campi antibracconaggio organizzati dalla LAC sono attivi ormai tutto l anno, seguendo i tempi e i luoghi dei migratori. Dedichiamo quest anno il calendario a Guido de Filippo, segretario LAC, a anni dalla sua scomparsa. E stato fra i primi a dare il via alla campagna archetti, nel lontano, nelle Valli bresciane, quando ancora queste trappole si trovavano lungo ogni sentiero.
2 GENNAIO 0 0 anni di azioni sul campo La LAC ha iniziato ad occuparsi di bracconaggio alla metà degli anni 0, quando gli archetti nelle Valli bresciane si trovavano a migliaia indisturbati, benché illegali dagli anni 0. Da allora molte cose sono cambiate, abbiamo studiato i metodi di chi mette le trappole, i tempi, i luoghi. Abbiamo cercato il modo migliore di contrastare la cattura illegale degli animali selvatici, diversa di volta in volta a seconda del momento e delle tradizioni locali. Siamo sempre in stretto contatto con le forze di vigilanza ambientale a cui segnaliamo gli illeciti, in collaborazione con il CABS (Committee Against Bird Slaughter), associazione attiva in tutta Europa contro il bracconaggio. Chi volesse partecipare ai campi, può o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
3 FEBBRAIO L importanza delle piccole isole Milioni di uccelli migratori attraversano ogni anno il territorio italiano, in autunno da nord-est a sud-ovest e in primavera in direzione opposta. Sono le specie che nidificano nell Europa Centro Settentrionale e svernano in Africa e nel bacino Mediterraneo. Nelle regioni e nei periodi in cui si concentra il flusso migratorio si è sviluppata una serie di tecniche per la cattura degli uccelli che, nell ultimo secolo, sono divenute per lo più illegali. Soprattutto durante la migrazione primaverile, un importanza strategica è rivestita dalle coste tirreniche e in particolare dalle piccole isole e dai promontori, che sono la prima terra ferma raggiunta dai viaggiatori stanchi che hanno sorvolato larghi tratti di mare. La presenza dei volontari è importante per ostacolare sparatori e trappolatori. o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
4 MARZO 0 I campi primaverili All inizio della primavera, la macchia mediterranea è in fiore e offre nettare e insetti di cui gli uccelli migratori fanno largo uso per rifocillarsi dopo l attraversamento del Sahara e del Mediterraneo. I cacciatori li aspettano con fucili, reti e trappoline a scatto montate negli orti. Le isole tirreniche e quelle del Golfo di Napoli si trasformano in trappole micidiali per i migratori sfiniti. Tortore e quaglie vengono colpite dagli spari, nella notte si sentono ovunque i richiami registrati (proibiti) dei fonofil. I gruppi di volontari della LAC restano sul posto per almeno un mese per scoraggiare con la loro presenza le attività dei bracconieri, e segnalare spari e trappole al NOA, la sezione del Corpo Forestale specializzata in antibracconaggio. o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
5 APRILE Sep In uso su tutto il territorio nazionale, queste trappoline (o taglioline, o sep ), pensate per la cattura dei topi, vengono utilizzate in realtà per uccidere piccoli uccelli insettivori, con una camola come esca. Sono maggiormente usate nei punti in cui si concentra il passaggio primaverile di queste specie (pigliamosche, piccoli turdidi, cutrettole, averle, silvidi) e cioè sulle coste del Centro-Sud. Uccidono sul colpo. Sono messe in evidenza in cima ai montarozzi, piccoli rialzi nel terreno degli orti. Ogni anno la LAC organizza gruppi di volontari per individuare e segnalare la presenza di queste trappole nelle Isole tirreniche, e per promuovere un turismo ambientale responsabile. o chiamare il 0 Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
6 MAGGIO 0 I meleti trentini Dal luglio è vietato in Italia catturare con le reti gli uccelli migratori per farne dei richiami da caccia. I cacciatori possono così detenere legalmente solo i richiami vivi catturati prima del e quelli di allevamento. Ma la quantità di tordi allevati non è sufficiente, e così gli uccellatori hanno imparato a sfruttare il «serbatoio» ornitologico rappresentato dai meleti del Trentino Alto Adige, una immensa riserva di pulcini di tordo da rubare insieme ai nidi e da trasformare in richiami vivi. Per la LAC si è aperto quindi un nuovo fronte: insieme al CABS e in accordo con le forze di polizia territoriale, nel maggio abbiamo iniziato a perlustrare decine di chilometri quadrati di meleti. Quando abbiamo sorpreso l uccellatore, per poi consegnarlo ai carabinieri, aveva già impacchettato giovanissimi tordi. o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
7 GIUGNO 0 Cipro Tutte le nazioni che si affacciano sul Mediterraneo sono interessate dai flussi migratori, e in tutte si sono sviluppate tecniche di cattura degli uccelli, in primavera e in autunno. Il Cabs, con l apporto di numerosi volontari LAC, organizza ogni anno campi di sorveglianza anche a Malta, Cipro, Spagna e Francia. A Cipro, in particolare, i cacciatori godono di forti protezioni politiche: nonostante negli anni la situazione si sia evoluta grazie a una più stretta collaborazione con le forze di vigilanza ambientali, si trovano ancora moltissimi bastoncini ricoperti di vischio, micidiali per i piccoli uccelli, grandi impianti di reti e richiami acustici. scrivere a info@abolizionecaccia.it o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
8 LUGLIO Lacci per i mammiferi In numerose zone del mediterraneo si trovano lacci per la cattura dei conigli selvatici; sono per lo più freni da bicicletta a cui è stato praticato un nodo scorsoio; il laccio viene appeso a un ramo basso che attraversa il sentiero, e lungo le tracce percorse dai conigli. Se ne trovano molti anche per cinghiali e per i caprioli: l animale si dibatte cercando di liberarsi e il laccio penetra sempre più a fondo, un agonia terribile. Sicilia, Sardegna, Ponza, Giglio, il Grossetano o chiamare il 0 Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
9 AGOSTO 0 Schiacce Le schiacce sono una forma di caccia fra le più antiche conosciute per la cattura dei piccoli uccelli: una pietra piatta pesante è in bilico su legnetti posti in equilibrio precario. Quando un uccello entra sotto la pietra attratto dalle bacche messe ad esca o dall acqua, sfiora i bastoncini e fa crollare l intera costruzione, morendo schiacciato o soffocato. Fra le vittime non solo i tordi, ma anche pettirossi, cince, regoli, passere scopaiole. Vietate in quasi tutta Europa, se ne trovano però nel Massiccio Centrale francese, e sporadicamente a Maiorca e nelle Alpi Marittime francesi. In Italia sono state rinvenute in Puglia (qui nella foto), ma recenti segnalazioni sull Appennino fanno sospettare che il fenomeno sia più diffuso di quanto ci si immagini. o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
10 SETTEMBRE 0 Le Valli bresciane Le tre grandi valli che tagliano da nord a sud le Prealpi bresciane costituiscono una delle più importanti rotte migratorie per l avifauna europea. Ogni autunno attraverso i suoi valichi passano in volo milioni di piccoli migratori. In Valtrompia, Valcamonica e Val Sabbia gli uccelli vengono catturati con ogni mezzo: reti, archetti, sep, fucili. La tradizione della polenta e osei è ancora vivissima, e il mercato degli uccelli a becco fino, benché illegale, è in pieno vigore. Pure la situazione è molto cambiata dagli anni 0, quando la LAC ha cominciato a contrastare il fenomeno: le migliaia di archetti che si trovavano ad ogni uscita si sono ridotte a poche centinaia di trappole ben nascoste nei boschi; si trovano invece ancora molte trappoline a scatto (i sep) e reti illegali, che vengono segnalate alla Forestale permettendo la cattura del bracconiere. o chiamare il. Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
11 OTTOBRE 0 Basta con i richiami vivi! I roccoli, i grandi impianti da uccellagione per rifornire di richiami vivi i cacciatori da capanno sono stati chiusi nel luglio, perché le reti sono un metodo di cattura non selettivo. I capannisti possono però ancora detenere e utilizzare i richiami vivi, se li possedevano già prima del o se provenienti da allevamento. Abbiamo però visto come gli uccelli vengono prelevati nei nidi trentini, o catturati con reti illegali nascoste nei boschi. E urgente abolire del tutto la possibilità di detenere uccelli da richiamo, una pratica barbara che condanna uccelli nati liberi a vivere in gabbiette minuscole, con il ritmo biologico stravolto e soggetti a malattie e deformità per la costrizione in gabbia. Chi vuole diventare un volontario LAC, può o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
12 NOVEMBRE 0 Sardegna In Sardegna la LAC ha iniziato a contrastare il bracconaggio negli anni 0, con campi di raccolta trappole in novembre e dicembre nell entroterra cagliaritano. I metodi usati sono i lacci di crine a terra, innescati da una bacca di corbezzolo, e le serie di cappi a nodo scorsoio montati sui rami appositamente preparati della macchia mediterranea. Le vittime principali sono i tordi, ma anche silvidi, codirossi, balie, pettirossi. Oltre agli uccelli, vengono catturati anche cinghiali e cervi con i lacci e con le pericolosissime trappole a canna di fucile che sparano a chiunque passi sulla loro traiettoria. o chiamare il Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
13 DICEMBRE Le grive l bracconaggio è un attività illegale e distruttiva del patrimonio ambientale. Il giro di affari è di sensibili dimensioni: basti pensare che una sola griva (spiedo di tordi) costa al mercato illegale un centinaio di euro al dettaglio. Tuttavia fra i principali fruitori finali del bracconaggio sembrano proprio essere alcuni noti ristoranti del Cagliaritano nei confronti dei quali sono assolutamente necessari ispezioni e indagini. Da non tralasciare il controllo, nel periodo delle festività natalizie, dei mercati pubblici. Il fenomeno del bracconaggio in Sardegna appare comunque in sensibile diminuzione, grazie anche alla complessiva azione di contrasto da parte delle Forze di vigilanza ambientale e delle associazioni ecologiste. scrivere a info@abolizionecaccia.it o chiamare il. 0 Il tuo X00 a LAC ONLUS CF: 00 0
Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie
Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie Imbalsamazione Molte specie animali sono state pesantemente colpite per la moda dell'imbalsamazione
Dettaglicalendario lac, omaggio ai richiami vivi
calendario lac, omaggio ai richiami vivi I richiami vivi sono uccelli migratori nati liberi, catturati dalle reti di un roccolo e condannati a vivere in gabbia per attirare con il canto i loro simili,
DettagliQUESTIONARIO ISPRA 2015 SUL BRACCONAGGIO IN ITALIA
QUESTIONARIO ISPRA 2015 SUL BRACCONAGGIO IN ITALIA Al fine di ottenere un quadro aggiornato sul problema del bracconaggio nel nostro Paese, alla fine di luglio 2015 è stato inviato un apposito questionario
DettagliACCERTAMENTI IN MATERIA VENATORIA E LOTTA AL BRACCONAGGIO
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale Direzione Generale ACCERTAMENTI IN MATERIA VENATORIA E LOTTA AL BRACCONAGGIO Consuntivo
DettagliVIDEO SU
WWF Italia Via Tommaso da Cazzniga snc 20121 Milano Tel: 02831331 Fax: 0283133202 e-mail: lombardia@wwf.it sito: www.wwf.it CACCIA Apertura Stagione Venatoria. In Provincia di Brescia: ucciso un falco.
Dettagli150 animali lasciati a decomporsi in casa: scoperto il giardino degli orrori dal Corpo Forestale di Brescia.
150 animali lasciati a decomporsi in casa: scoperto il giardino degli orrori dal Corpo Forestale di Brescia. L' intervista di GeaPress e le foto del blitz. 12 luglio 2010 GEAPRESS Il Nucleo investigativo
DettagliMongolia: no time and space limit.
di Ganchimeg Tsevegdorj Mongolia: no time and space limit. Una densità tra le più basse del mondo fa della Mongolia un luogo incredibile, che regala paesaggi che per chilometri e chilometri non conoscono
DettagliTORDO BOTTACCIO Turdus philomelos. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.
TORDO BOTTACCIO Turdus philomelos Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn
DettagliVIGILANZA VENATORIA, DIVIETI E SANZIONI
VIGILANZA VENATORIA, DIVIETI E SANZIONI OPERATORI DI VIGILANZA La vigilanza in materia è demandata : - agli agenti delle Province e della Città Metropolitana ai quali èriconosciuta la qualifica di agenti
DettagliHOME SU 10/11/2001 Ancora reti nei boschi della Valsassina
SU 10/11/2001 Ancora reti nei boschi della Valsassina E' sabato. Da alcuni giorni le Guardie WWF di Lecco tengono sotto controllo un bosco di Perledo dove ignoti hanno teso delle reti per la cattura di
DettagliTORDO BOTTACCIO Turdus philomelos
TORDO BOTTACCIO Turdus philomelos Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn
DettagliGeografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n Sesamo 3 1 gennaio 2011
Geografia A2 Classi 3 a, 4 a, 5 a e secondaria Scheda n. 1 Nome... Classe... Data... ELEMENTI NATURALI E ANTROPICI Scrivi se gli elementi del paesaggio sono naturali o antropici. È un elemento 1. fiume...
DettagliRapporto attività di Vigilanza nella Provincia di Ancona Nuclei Vigilanza Venatoria WWF-Legambiente
2014 Rapporto attività di Vigilanza nella Provincia di Ancona Nuclei Vigilanza Venatoria WWF-Legambiente Si ringrazia per il supporto La Legambiente Marche Il WWF di Ancona Via IV Novembre 78 60018 Montemarciano
DettagliPagina 2 di 5 LUNEDÌ 8 DICEMBRE 2014 ORE IL DIRETTORE DELL UFFICIO RISCHI IDROGEOLOGICI ED ANTROPICI SILVANO MEROI
BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA NAZIONALE RIFE/./ DIRETTIVA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 27-2-2004: INDIRIZZI OPERATIVI PER LA GESTIONE ORGANIZZATIVA E FUNZIONALE DEL SISTEMA DI ALLERTAMENTO
DettagliC.r.a.s. L Assiolo Centro di Recupero Animali Selvatici
C.r.a.s. L Assiolo Centro di Recupero Animali Selvatici In collaborazione con: Amministrazione Provinciale di Massa Carrara Assessorato Caccia ASL 1 Massa Carrara - Sanità Animali Relazione anno 2005 Attività
DettagliCESENA Turdus pilaris. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.
CESENA Turdus pilaris Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva
DettagliElementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie
Elementi di etologia delle specie e di ecologia del territorio per il riconoscimento e trattamento delle specie Inquadramento normativo e competenze: Oggetto della tutela Sono tutelate le popolazioni di
DettagliI dati del report di BirdLife rivelano una realtà spaventosa, una vera e propria minaccia per la biodiversità. L 80% delle uccisioni stimate (pari a
TEONE 25 milioni di uccelli ogni anno uccisi nel Mediterraneo uccisi a colpi d arma da fuoco, catturati con le reti o incollati ai rami: sono 25 milioni gli uccelli selvatici uccisi illegalmente ogni anno
DettagliCESENA Turdus pilaris
CESENA Turdus pilaris Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva
DettagliTORDO SASSELLO Turdus iliacus. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.
TORDO SASSELLO Turdus iliacus Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn
DettagliAree protette: I parchi
AREE PROTETTE Le aree protette Le aree naturali protette, chiamate anche oasi o parchi naturali, sono parti di territorio che la legge tutela per l interesse naturalistico, ambientale o storico-culturale.
DettagliLa carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda.
La carta dei paesaggi italiani Colora la cartina dei grandi paesaggi italiani, seguendo le indicazioni della legenda. paesaggio alpino = verde paesaggio appenninico = rosso paesaggio padano = giallo paesaggio
DettagliDISEGNI DI LEGGE ORSI & CO. - Analisi Testo Unificato DDL Orsi - 01/04/ Scarica. - Disegno di legge Orsi 11/03/ Scarica
DISEGNI DI LEGGE ORSI & CO. - Analisi Testo Unificato DDL Orsi - 01/04/2009 - Scarica - Disegno di legge Orsi 11/03/2009 - Scarica - Ci vogliono fregare: il DDL Orsi è un esca per distrarci - Leggi - LISTA
DettagliBracconaggio. Come trovare e distruggere le TRAPPOLE
Bracconaggio Analisi di un fenomeno scandaloso che non accenna a diminuire. Una caccia illegittima e silenziosa che sfida le leggi dello stato e della natura Che viene praticata tutto l anno, ma che raggiunge
DettagliS E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 2755 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori LUBRANO di RICCO, PIERONI, BOCO, BORTOLOTTO, CARELLA, CORTIANA, DE LUCA
DettagliI Procellariformi delle Isole Pelagie
LIFE11 + NAT/IT/000093 Pelagic Birds Conservation of the main European population of Calonectris d. diomedea and other pelagic birds on Pelagic Islands I Procellariformi delle Isole Pelagie Le specie di
DettagliPROPOSTA DI LEGGE REGIONALE Norme per il prelievo venatorio e per la protezione della fauna selvatica omeoterma. Art. 1 Finalità
Gruppo Consiliare Forza Italia Consiglio regionale della Toscana Proposta di Legge n. 210 Prot. n. 10755/2.6 del 23.08.2007 PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE Norme per il prelievo venatorio e per la protezione
DettagliDove siamo nel mondo
L AFRICA Dove siamo nel mondo Dove siamo nel mondo Mari e confini Come si vede dalla carta, l Africa è bagnata a ovest dall Oceano Atlantico, a est dall Oceano Indiano, a nord dal Mar Mediterraneo, a nordest
DettagliPROVINCIA DI ROMA. Regolamento della caccia al cinghiale
PROVINCIA DI ROMA Regolamento della caccia al cinghiale Adottato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 41 del 13/09/2010 1 REGOLAMENTO DELLA CACCIA AL CINGHIALE NELLA PROVINCIA DI ROMA Art. 34
DettagliECONOMIA-MONDO e TRATTA DEGLI SCHIAVI
Schema di appoggio e sintesi del Cap. 10 ECONOMIA-MONDO e TRATTA DEGLI SCHIAVI Dal XV (15 ) al XVII (17 ) secolo le navi europee continuano a viaggiare tra l Europa e gli altri continenti. A Ovest la Spagna
DettagliCarta di identità Nome: tartaruga
Carta di identità Nome: tartaruga TARTARUGHE IN ITALIA In Italia, sono state importate nel corso dei decenni numerose specie diverse di tartarughe, ma le sole specie di tartarughe autoctone italiane sono:
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA
FEDERAZIONE ITALIANA DELLA CACCIA UFFICIO AVIFAUNA MIGRATORIA Dott. Michele Sorrenti Milano, 27 marzo 2014 CONSERVAZIONE DEGLI HABITAT DA PARTE DEI CACCIATORI DI PICCOLI PASSERIFORMI IN ITALIA SETTENTRIONALE
DettagliGli abitanti d Europa
Gli abitanti d Europa La popolazione POPOLO E POPOLAZIONE Un popolo è un gruppo di persone caratterizzate da: stesso modo di vivere stessa lingua e cultura. La popolazione è l insieme degli abitanti che
DettagliLo sviluppo della nostra società industriale, negli ultimi decenni, ha generato un
di Camilla Calvano e Mariachiara Calli Lo sviluppo della nostra società industriale, negli ultimi decenni, ha generato un aumento nella richiesta di beni e nella produzione delle merci più diverse che
DettagliPARASSITI d ITALIA Una rete al servizio del SSN Animali + Esseri umani = una sola salute ROMA ottobre 2011
L Echinococcosi Cistica (echinococcosi-idatidosi) animale in Italia Giovanni Garippa Sez. di Parassitologia e Malattie Parassitarie Dip. di Biologia Animale Facoltà di Medicina Veterinaria - Università
Dettagliincendi forestali e superficie, boscata e non, percorsa dal fuoco, nell anno 2013, in relazione alle regioni italiane;
Sommario In questo documento vengono riportate, con riferimento a [1], [2] e [3], le statistiche Istat e dei Vigili del fuoco relative agli incendi in Italia. I dati presi in considerazione riguardano
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DIREZIONE GENERALE DELL ORGANIZZAZIONE E METODO E DEL PERSONALE
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DIREZIONE GENERALE DELL ORGANIZZAZIONE E METODO E DEL PERSONALE ANNO XLI Numero 2/2004 NOTIZIARIO UFFICIALE DEL PERSONALE REGIONALE EDIZIONE STRAORDINARIA PARTE QUARTA ERRATA
DettagliArticoli Infrazione Sanzione Con recidiva specifica. Pene accessorie. arresto da tre mesi ad di orso, stambecco, ca-
TABELLA DELLE VIOLAZIONI AMMINISTRATIVE E SANZIONI ACCESSORIE Voce collegata: si veda alla voce Diritto delle armi la Tabella dei reati in materia di armi Articoli Infrazione Sanzione Con recidiva specifica
DettagliLa Valle d Aosta. il... (4 476 m). Il capoluogo di regione è...
La Valle d Aosta La Valle d Aosta confina a nord con la......, a est e a sud con il..., a ovest con la... È una regione completamente...... Le sue cime principali sono: il...... (4 810 m), il...... (4
DettagliCALENDARIO DEI CACCIATORI BRACCONIERI 2015-2016
CALENDARIO DEI CACCIATORI BRACCONIERI 2015-2016 DATA PROVINCIA / ISOLA FATTO FONTE 01/02/15 Vicenza Cacciatore abbattuto con due colpi alle gambe da 3 cacciatori intenti alla caccia alla volpe 01/02/15
DettagliCalendario del cacciatore bracconiere 2013-2014. Una rapida analisi della caccia illegale in Italia
Una rapida analisi della caccia illegale in Italia INDICE DEI CONTENUTI 1 INTRODUZIONE... 2 2 METODOLOGIA... 2 3 RISULTATI... 3 Authors: Andrea Rutigliano, Investigations Officer, CABS Contact Details:
DettagliCALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2002/2003
ALLEGATO 1 ALLEGATO A CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2002/2003 Articolo 1. (Caccia programmata). 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della
Dettaglis a b b i a b i a n c a m i r i f l e t t o s u l l o s p e c c h i o d a c q u a d e l l e p i s c i n e
c a s e a l m a r e s t o f a c e n d o c o l a z i o n e s u l l a m i a t e r r a z z a v e d o q u i s o t t o i l v e r d e d e i g i a r d i n i l a s a b b i a b i a n c a m i r i f l e t t o s u
DettagliUn percorso naturalistico a due passi da Napoli
Un percorso naturalistico a due passi da Napoli La Riserva dei Variconi si trova sulla riva sinistra della Foce del Fiume Volturno, a poca distanza dal centro storico del Comune di Castelvolturno, è un
DettagliAFRICA SETTENTRIONALE. Continente Africano
AFRICA SETTENTRIONALE Continente Africano DOVE SIAMO IN AFRICA Tra i 12 Stati che la compongono, ricordiamo per esempio: MAROCCO ALGERIA TUNISIA LIBIA EGITTO NIGER SUDAN La zona più a nord è delimitata
DettagliCAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017. Articolo 1 (Caccia programmata)
CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2016/2017 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della Liguria si applica
DettagliUNA CONDANNA PER USO DI LACCI IN ASSENZA DI FLAGRANZA
UNA CONDANNA PER USO DI LACCI IN ASSENZA DI FLAGRANZA A cura di Stefano Donfrancesco Coordinatore Servizio Sorveglianza Parco Naturale Regionale Monti Simbruini Con sentenza n. 237/07 del 15.11.2007 depositata
DettagliRelazione illustrativa
Allegato B Relazione illustrativa Il riordino istituzionale, con il quale la Regione ha riassunto a livello centrale tutte le funzioni amministrative in materia di caccia, prima attribuite alle province,
DettagliFORME DI CACCIA ED APPOSTAMENTI VENATORI
Associazione per la difesa e la promozione della Cultura Rurale - Onlus FORME DI CACCIA ED APPOSTAMENTI VENATORI Grazie Sergio Berlato per aver risolto in via definitiva il problema degli Appostamenti
DettagliLe rondini. e le loro migrazioni
Le rondini e le loro migrazioni Le rondini Con il termine rondine si identificano quattro specie della famiglia Hirundinidae: Rondine americana (Hirundo fasciata) Rondine comune (Hirundo rustica) Rondine
DettagliPROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL
PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 259 SEDUTA DEL 03-08-2009 L anno Duemilanove addì Tre del mese di Agosto alle ore 8:30 in Biella presso la sede della Provincia, si
DettagliLA RICOGNIZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE CANTIERABILI. In collaborazione con
LA RICOGNIZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE CANTIERABILI In collaborazione con 29 aprile 2015 L urgenza di investire in progetti per migliorare la qualità della vita 2 IL TERRITORIO ITALIANO È CARATTERIZZATO
DettagliQUAGLIA Coturnix coturnix. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.
QUAGLIA Coturnix coturnix Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva
DettagliTecniche di controllo del cinghiale
Tecniche di controllo del cinghiale Catture Selecontrollo da appostamento fisso Girata Selecontrollore Il selecontrollore deve essere dotato di: carabina a canna rigata con visore notturno proiettili non
DettagliREGOLAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA
REGOLAMENTO DEGLI ALLEVAMENTI DI FAUNA SELVATICA Approvato con deliberazione Consiliare n. 66 del 30 dicembre 2013 Pag. 1 di 5 ART 1. FINALITA 1. Il presente Regolamento disciplina l allevamento, la detenzione,
DettagliCOLOMBACCIO. Nome: Colombaccio Famiglia: Columbidae Nome scientifico: Columba palumbus COME RICONOSCERLO
COLOMBACCIO Nome: Colombaccio Famiglia: Columbidae Nome scientifico: Columba palumbus COME RICONOSCERLO Il colombaccio ha dimensioni medie e poco superiori a quelle di un Colombo torraiolo (chiamati piccioni
DettagliAAnno dopo anno il bene sicurezza assume sempre più per tutti noi una rilevanza
AAnno dopo anno il bene sicurezza assume sempre più per tutti noi una rilevanza paragonabile ai valori fondanti della convivenza sociale. Per una comunità, per ogni singolo cittadino la difesa della legalità,
Dettagliallocco E' un uccello della famiglia dei rapaci, notturno. Vive nei boschi, parchi, giardini e vicino alle case di campagna. E' un animale domestico,
allocco E' un uccello della famiglia dei rapaci, notturno. Vive nei boschi, parchi, giardini e vicino alle case di campagna. E' un animale domestico, può cioè essere allevato dall'uomo. anatra E' un uccello
DettagliREGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento agricoltura, turismo, formazione e lavoro Politiche della montagna e della fauna selvatica - Settore
CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2017/2018 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della razionale gestione delle risorse faunistiche sull intero territorio della Liguria si applica
DettagliNORMATIVA COMUNITARIA
NORMATIVA COMUNITARIA -1979. Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 02.04.1979. Conservazione degli uccelli selvatici. Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee n. L103, 25 aprile e s. m. i. -1982. Decisione
DettagliCALENDARIO VENATORIO
CALENDARIO VENATORIO 2010-2011 MODIFICATO in seguito all'ordinanza TAR Calabria Sezione II, 5/11/2010, n. 774. ************************************************ R E G I O N E C A L A B R I A ASSESSORATO
DettagliClimi e ambienti. Tempo atmosferico e clima
Climi e ambienti Tempo atmosferico e clima Il tempo atmosferico indica le condizioni meteorologiche di un luogo per un periodo di tempo molto breve. Quando in un luogo c è il sole, ad esempio, diciamo
DettagliImpatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA
CRES - Climaresilienti II INCONTRO: Misure di adattamento ai cambiamenti climatici Impatti dei cambiamenti climatici a livello locale LIGURIA Cosa è già cambiato Un riscaldamento globale medio di 0,74
Dettaglilessico di base in piccoli testi il rilievo
il rilievo Montagna /monte Catena montuosa Massiccio Vetta / cima Territorio Rilievo Colle / collina Pianura Sul livello del mare Forma / formare Comprendere Sul territorio vivono gli esseri viventi: uomini,
Dettagli1. L'EUROPA E L'ITALIA: CONFINI, COSTE, RILIEVI E PIANURE. Pearson Italia
1. L'EUROPA E L'ITALIA: CONFINI, COSTE, RILIEVI E PIANURE. L'Europa nel mondo L Europa è il quarto continente per dimensioni: solo l Oceania è più piccola. Dal punto di vista geografico è un estensione
DettagliArt.1) - L attività venatoria in Sardegna per la stagione 2010/11 è consentita secondo le disposizioni contenute nel presente decreto.
D E C R E T A Art.1) - L attività venatoria in Sardegna per la stagione 2010/11 è consentita secondo le disposizioni contenute nel presente decreto. Art.2) - I titolari di porto d arma per uso di caccia
DettagliIndagine cacciatori. Caratteristiche dell'intervistato. Sesso * Maschio. Femmina. Età * Regione di residenza. Abruzzo. Basilicata. Calabria.
Indagine cacciatori Caratteristiche dell'intervistato Sesso * Maschio Femmina Età * Regione di residenza Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli-Venezia Giulia Lazio Liguria Lombardia
DettagliUn caso pratico di cronaca conferma ancora una volta la piena attualità del furto venatorio
Un caso pratico di cronaca conferma ancora una volta la piena attualità del furto venatorio IL FURTO VENATORIO APPLICATO IN UNA VASTA OPERAZIONE ANTIBRACCONAGGIO IL CASO DI CRONACA: Comunicato stampa Corpo
DettagliCALENDARIO VENATORIO REGIONALE
REGIONE BASILICATA CALENDARIO VENATORIO REGIONALE 2010-2011 D.P.G.R. n. 211 del 30.07.2010 IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE DECRETA CALENDARIO VENATORIO REGIONALE 2010-2011 VISTO l art. 18 della Legge
DettagliCENTRI DI ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA
Servizio territoriale di Cagliari CENTRI DI ALLEVAMENTO DI FAUNA SELVATICA SITUAZIONE ATTUALE L Ente Foreste della Sardegna (E.F.S.) gestisce tre centri di allevamento di Pernice sarda (Alectoris barbara),
Dettagliclimaticamente questa vasta area ed eventualmente verificare se sono stati registrati cambiamenti significativi degli stessi
I CLIMI IN ITALIA: LE AREE TEMPERATE UMIDE CON ESTATE CALDA Introduzione Con questo articolo inauguriamo una rassegna sui climi italiani iniziando da quelli identificati, nella convenzione internazionale,
Dettagli7.1 Aree protette. La protezione della natura viene realizzata mediante. l istituzione di diverse tipologie di aree protette:
NATURA Pagina 200.1 Aree protette Figura.1 Grado di urbanizzazione dei comuni della provincia di Lecco 200 L istituzione di aree protette in provincia di Lecco deve tener conto della diversa situazione
DettagliL ANDAMENTO DELL ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI PESCARA
L ANDAMENTO DELL ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI PESCARA di Lucio Laureti L economia locale risente sempre più dell andamento dell economia internazionale a causa della sempre crescente globalizzazione e la
DettagliR E G I O N E C A L A B R I A
R E G I O N E C A L A B R I A ASSESSORATO AGRICOLTURA FORESTE FORESTAZIONE IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE VISTA la L.R. n 9/96; VISTA la L.R. n 1 del 11/01/2006 che all art. 12 comma 1 modifica la
DettagliIl ruolo della Guardia Costiera nell attivit. attività di monitoraggio e tutela delle Tartarughe Marine
Il ruolo della Guardia Costiera nell attivit attività di monitoraggio e tutela delle Tartarughe Marine C.C. (CP) Giuseppe MARZANO Capo Servizio Personale Marittimo, Attività Marittime e Contenzioso Capitaneria
DettagliDECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N DEL 08/03/2006 Identificativo Atto n. 212
DECRETO DIREZIONE GENERALE SANITA' N. 2492 DEL 08/03/2006 Identificativo Atto n. 212 Oggetto: URGENTI MISURE DI POLIZIA VETERINARIA CONTRO L'INFLUENZA AVIARIA DA ADOTTARE IN. Il Dirigente della Struttura
DettagliR E G I O N E C A L A B R I A
R E G I O N E C A L A B R I A ASSESSORATO AGRICOLTURA FORESTE FORESTAZIONE IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE VISTA la L. n 157/92; VISTA la L.R. n 9/96; VISTA la L.R. n 1 del 11/01/2006 che all art.
Dettaglimaggio 2016
PROVINCIA DI UDINE NOTIZIE PER LA STAMPA ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 31 maggio 2016 Fauna selvatica, raccolta multimediale
DettagliAPPOSTAMENTI E RICHIAMI VIVI. 58 lett. q L.R.3/94 100 50-300
Caccia da appostamento fisso non autorizzato dalla Provincia Mancato pagamento della tassa di concessione regionale dell app.to Accesso all app.to fisso con armi proprie, quale cacciatore opzionista lett.
DettagliCAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2014/2015. Articolo 1 (Caccia programmata)
Anno XLV - N. 16 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA Parte II 16.04.2014 - pag. 32 CAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2014/2015 Articolo 1 (Caccia programmata) 1. Ai fini della
DettagliREGIONE AUTÒNOMA DE SARDIGNA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PRESIDÈNTZIA PRESIDENZA
per l eradicazione della peste suina africana Determinazione prot. 554, n. 22 del 22.09.2016 Oggetto: Censimento cacciatori nelle zone bianche ai sensi dell art. 3, comma 3 della determinazione prot. 138,
DettagliCAPO I CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2013/2014
CALENDARIO VENATORIO REGIONALE PER LA STAGIONE 2013/2014. ARTICOLO 34, COMMA 4, LEGGE REGIONALE 1 LUGLIO 1994, N. 29 (NORME REGIONALI PER LA PROTEZIONE DELLA FAUNA OMEOTERMA E PER IL PRELIEVO VENATORIO)
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE. D E C R E T O N 9 del 03.07.2007
L Assessore D E C R E T O N 9 del 03.07.2007 Oggetto: Calendario venatorio 2007/08. Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; Vista la legge regionale 7/1/1977, n.1 art.14;
DettagliBECCACCIA Scolopax rusticola
BECCACCIA Scolopax rusticola Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva
DettagliLe pianure. Mondadori Education
Le pianure La pianura italiana più vasta e fertile è la Pianura Padana, che si estende da ovest verso est ai piedi delle Alpi. È una pianura di origine alluvionale, cioè si è formata in seguito al deposito
DettagliFocus sui prodotti di nicchia del turismo italiano
Focus sui prodotti di nicchia del turismo italiano Il 2010 è l anno delle scelte alternative alle destinazioni più tradizionali. E un anno dove il rapporto qualità prezzo diventa il fattore determinante
DettagliAUMENTA L IMPRENDITORIA STRANIERA: BOOM DI QUELLA CINESE
AUMENTA L IMPRENDITORIA STRANIERA: BOOM DI QUELLA CINESE In forte calo, però, le rimesse verso la Cina. In Lombardia, in Toscana, nel Veneto e in Emilia Romagna si concentra il 60 per cento circa degli
DettagliGrotte, ulivi, mare, boschi e. escursioni del fine settimana di Millenari di Puglia
Grotte, ulivi, mare, boschi e colline cistranesi: le escursioni del fine settimana di Millenari di Puglia Escursione verso la Grotta dei Millenari ad Ostuni ESCURSIONE ALLA GROTTA DEI MILLENARI LUNGO
DettagliPIANO DI CONTROLLO DEL CINGHIALE NELL OASI DI PROTEZIONE FAUNISTICA E DI CATTURA AZIENDA CRAS SAN MICHELE DONORI USSANA
PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DE CASTEDDU Assessorato Politiche Ambientali, Energia e Tutela del Territorio Settore Ambiente e Servizio Antinsetti Ufficio Protezione Fauna Selvatica Caccia - Agricoltura
DettagliMarocco - Bulgaria - Estonia sicilia - grecia
Marocco - Bulgaria - Estonia sicilia - grecia Marocco tortore Il Marocco occupa l estrema parte nord-ovest del continente africano ed è bagnato dal Mediterraneo e dall oceano atlantico. Una natura incontaminata,
DettagliLA SICILIA E LA SARDEGNA SONO LE DUE ISOLE PIÙ GRANDI DEL MAR MEDITERRANEO L ITALIA È CIRCONDATA PER 3 LATI DAL MAR MEDITERRANEO
LA SICILIA E LA SARDEGNA SONO LE DUE ISOLE PIÙ GRANDI DEL MAR MEDITERRANEO L ITALIA È CIRCONDATA PER 3 LATI DAL MAR MEDITERRANEO A SECONDA DEI TRATTI DI COSTA IL MAR MEDITERRANEO ASSUME DIVERSI NOMI: MAR
DettagliAPPOSTAMENTI E RICHIAMI VIVI. 6 L.R. 54/80 Recupero tassa evasa da parte della Regione
Caccia da appostamento fisso non autorizzato 59 Mancato pagamento della tassa di concessione regionale dell app.to 6 L.R. 54/80 Recupero tassa evasa da parte della Regione Accesso all app.to fisso con
DettagliProblemi e sfide. La povertà
Problemi e sfide La povertà LO SVILUPPO UMANO NORD OVEST ATLANTICO EST Molto alto Alto Medio Basso Dati non disponibili INDIANO SUD La ricchezza nel mondo non è distribuita in modo omogeneo. La povertà
DettagliDOSSIER VITTIME DELLA CACCIA STAGIONE VENATORIA
*la pubblicazione dei testi e dei dati raccolti dall'associazione Vittime della caccia, è di libera fruizione ma implica obbigatoriamente la CITAZIONE DELLA FONTE stessa. Grazie - ASSOCIAZIONE VITTIME
DettagliOsservatorio trimestrale sulla crisi di impresa
Settembre 212 Osservatorio trimestrale sulla crisi di impresa Secondo Trimestre 212 Nei primi sei mesi del 212 il numero di fallimenti si attesta sui livelli elevati dell anno precedente Secondo gli archivi
DettagliI numeri dell immigrazione
I numeri dell immigrazione Alessio Menonna, Fondazione Ismu Settembre 2015 Sono oggi presenti all interno dell Unione Europea 35 milioni di stranieri regolari, senza includere la più difficile contabilità
DettagliCalendario del cacciatore bracconiere
Calendario del cacciatore bracconiere 2014-2015 Una rapida analisi della caccia illegale in Italia Filippo Bamberghi INDICE DEI CONTENUTI 1 INTRODUZIONE... 2 2 METODOLOGIA... 2 3 RISULTATI... 3 3.1 IL
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO DELLA DIFESA DELL AMBIENTE. D E C R E T O N 16858/DecA/47 del
D E C R E T O N 16858/DecA/47 del 27.06.2008 Oggetto: Calendario venatorio 2008/09. Visto lo Statuto Speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; la legge regionale 7/1/1977, n.1 art.14;
DettagliP.O. Tutela e gestione della Fauna. Gennaio- febbraio 20166
P.O. Tutela e gestione della Fauna CORSO DI ABILITAZIONE ALLA QUALIFICA DI OPERATORE ADDETTO AL CONTROLLO DELLA FAUNA Volpe Corvidi i Piccione i e Storno L.R. 7/95 art. 25 PRESENTAZIONE DEL CORSO PRINCIPI
Dettagli