REGOLAMENTO DEL COLORE

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1 REGOLAMENTO DEL COLORE (ALLEGATO AL REGOLAMENTO EDILIZIO VIGENTE) Adottato con Deliberazione n. del. Approvato con Deliberazione n. del. Via Bonfanti, 40 Codice Fiscale COLZATE (BG) Partita IVA Tel Fax

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3 PRESENTAZIONE Il mercato offre oggi all architettura una varietà di materiali, di tecniche e una gamma di colori praticamente infinita: prodotti sempre più perfezionati dal punto di vista delle prestazioni (dalla facilità di applicazione al comportamento in opera, dalla durabilità alla resistenza agli agenti atmosferici, ecc.) e sempre più variegati nella forma di rivestimento che offrono per l edificio (oltre a quelli tradizionali come intonaci e pitture: pietra ricostruita, reti, metalli, tessuti, vegetazione, ecc). Se però guardiamo all aspetto esteriore di alcune costruzioni del nostro territorio (e non solo), ai materiali utilizzati, e soprattutto alle scelte cromatiche, agli accostamenti, ci accorgiamo che tale disponibilità di mezzi e di tecnologie si rivela più spesso un problema, che una opportunità, se non adeguatamente disciplinata ed indirizzata. Attualmente, quando si devono scegliere la finiture esterne di un edificio, pensiamo ad esempio alla tinteggiatura delle facciate, il riferimento consolidato più diffuso è costituito dalle mazzette confezionate dalle aziende produttrici di pitture, vernici o di altri coloranti. Spesso la larga parte delle proposte presenti in tali mazzette hanno tinte, toni e saturazioni violente, sgargianti, emergenti, impensabili anche solo qualche decennio fa, completamente estranee alla tradizione cromatica locale. Quando la scelta del progettista, del committente o dell impresario (a seconda del grado di influenza che ognuno di essi può avere nel processo decisionale) ricade su soluzioni di questo tipo, quando si opta, coscientemente o meno, per cromie e accostamenti lontani da quelli tradizionali, il risultato è un architettura dal forte e immotivato impatto visivo, che stride con il contesto. Si potrebbe obiettare che si tratta di una fase transitoria, che occorre attendere che questa gara al rialzo coinvolga la gran parte del tessuto urbano, per valutarne gli effetti complessivi; tuttavia gli esiti di una tale visione, anche quando pianificata, appaiono fortemente incerti. Quartiere Las Palmitas, Pachuca - Messico Via Bonfanti, 40 Codice Fiscale COLZATE (BG) Partita IVA Tel Fax

4 In realtà, tale processo di svincolo complessivo (e spesso arbitrario) dalle tradizioni cromatiche e dai caratteri precipui e distintivi dell architettura storica locale ha compromesso l unitarietà, l identità e la riconoscibilità dei nostri centri abitati. Gli abitati di Colzate e Vertova Per secoli, e fino ad almeno la seconda metà del secolo scorso, l uso dei colori nelle finiture degli edifici si è caratterizzato per la carenza di vistosità, per lo smorzamento dei toni, per l impiego di materiali non chiassosi. Hans Memling, La Passione ( ) Non che nell uso del colore non vi fosse la volontà di una scelta espressiva, ma questa era sempre commisurata alle caratteristiche dei materiali (naturali) disponibili e ogni realtà locale aveva strumenti e prassi proprie, tramandate di generazione in generazione. I luoghi che hanno saputo preservare fino ad Via Bonfanti, 40 Codice Fiscale COLZATE (BG) Partita IVA Tel Fax

5 oggi questa identità sono esempi universalmente riconosciuti di armoniosità percettiva e di bellezza. Città Alta - Bergamo Nei nostri territori, ove questo patrimonio è andato purtroppo parzialmente perduto, è allora opportuno, innanzi tutto preservare quanto si è salvato, per recuperare l immagine e i valori che scaturivano dalle logiche progettuali del passato; ma soprattutto porre un argine a scelte che appaiono sempre più spesso affidate a mode passeggere o al gusto personale della committenza, del costruttore o del progettista. Da qui la necessità di dotarsi di un Regolamento in grado di disciplinare questo processo. Si è preferito parlare di Regolamento del Colore, piuttosto che di Piano del Colore, anche perché quest ultimo avrebbe comportato una serie di studi preliminari, di indagini e di informazioni di dettaglio attualmente non disponibili e che comunque avrebbero richiesto all Ufficio approfondimenti specifici, oltre che tempo ed impegno costanti. Al fine di individuare una corretta gamma cromatica da inserire nelle cartelle dei colori si è partiti da un approfondito rilievo fotografico, alla ricerca delle cromie permanenti e delle tracce di colorazione tradizionale, ancora presenti negli edifici di antica fondazione, nei centri storici e negli edifici rurali sparsi. L analisi si è estesa anche al territorio di Vertova, data la scarsità di tracce di colorazione superstiti in entrambi i territori: tra gli edifici individuati solo alcuni conservano le caratteristiche tipologiche e gli elementi morfologici originali di facciata, mentre la maggior parte risultano compromessi o irrimediabilmente alterati per interventi pregressi o di nuovo impianto derivato da sostituzione edilizia. Anche per tale ragione, e poiché non è stato possibile rilevare tradizioni strettamente locali nell uso del colore, si è scelto di integrare la base di lavoro con le tavolozza dei Colori del Piano di Bergamo. Tale Piano, redatto nel 2014 ed esteso ad una vasta porzione della zona storica di città bassa, individua una estesa varietà di tinte, da utilizzarsi per i fondi murari, i serramenti, le opere in ferro. Le cartelle dei colori ammessi dal Regolamento di Colzate è pertanto il frutto di una riduzione dell estesa ricerca fatta per Bergamo, combinata con gli esempi riscontrati in loco: sono individuate 82 tinte per le tinteggiature di facciata, 9 per le zoccolature, 13 per serramenti e sistemi oscuranti, 8 per i ferri, ritenute ricorrenti e idonee a caratterizzare la qualità del costruito locale. Tuttavia, il Regolamento contempla la possibilità, nel caso si rilevino tracce di coloriture originarie non Via Bonfanti, 40 Codice Fiscale COLZATE (BG) Partita IVA Tel Fax

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7 ARTICOLO 1 - DEFINIZIONE Il Regolamento Comunale del Colore disciplina le operazioni di coloritura, pulitura, restauro, risanamento delle facciate o di parti di esse. ARTICOLO 2 - OBIETTIVI Il Regolamento Comunale del Colore ha i seguenti obiettivi principali: Conservare e tutelare il patrimonio edilizio di antica fondazione; Riqualificare il patrimonio edilizio esistente; Ottimizzare l impatto estetico delle nuove costruzioni; Uniformare le procedure amministrative finalizzate all esecuzione delle opere di cui all articolo 1. ARTICOLO 3 INTERVENTI REGOLAMENTATI Il Regolamento Comunale del Colore indirizza e controlla attraverso specifico iter i seguenti interventi: Pulitura, tinteggiatura, coloritura in genere, rifacimento dell intonaco di facciate esterne o di parti di esse (per esempio: zoccolatura, piano porticato, ecc.); Pulitura, tinteggiatura, coloritura in genere, rifacimento dell intonaco di muri di recinzione, di sostegno, portali, ingressi, ecc. visibili da spazi esterni; Pulitura, verniciatura, coloritura in genere di serramenti, infissi in genere, portoni, serrande, cancelli, recinzioni, vetrine, gronde e sottogronde, inferiate, parapetti, ecc.; Non sono soggetti al presente Regolamento gli interventi di manutenzione ordinaria, come definiti dall articolo 3, comma 1, lettera a) del DPR 380/2001 e dall articolo 27, comma 1, lettera a) della LR 12/2005, che non alterano le caratteristiche originarie delle finiture delle costruzioni. Fatti salvi i casi di cui ai successivi articoli 8 e 9, è prescritta l eliminazione e l adeguamento delle finiture esistenti in contrasto con le disposizioni del presente regolamento. ARTICOLO 4 - AMBITO TERRITORIALE Il Regolamento Comunale del Colore si applica in tutto il territorio comunale, con esclusione delle aree produttive, come individuate dal PGT vigente. Gli interventi in area produttiva sono, comunque, soggetti alla presentazione della campionatura dei colori all Ufficio Tecnico, prima di procedere ad interventi di finitura esterna. ARTICOLO 5 - PROCEDURE PER LE DIVERSE TIPOLOGIE D INTERVENTO Opere di Manutenzione Straorinaria Gli interessati trasmettono al Comune specifica Comunicazione di Inizio Lavori asseverata (CILA), redatta sulla base della modulistica unificata e standardizzata di Regione Lombardia, corredata dei campioni colore scelti nell ambito della tinte previste nella gamma di colori, anch essa allegata al presente regolamento. I campioni delle coloriture o dei materiali devono in ogni caso essere concordati in loco con l'ufficio Tecnico comunale, prima dell inizio dei lavori. Opere di Risanamento Conservativo, Restauro, Ristrutturazione, Nuova Costruzione Gli interessati presentano istanza di Permesso a Costruire, Denuncia inizio attività o Segnalazione Certificata di Inizio Attività, corredata dei campioni colore scelti nell ambito della tinte previste nella gamma di colori, anch essa allegata al presente regolamento. I campioni delle coloriture o dei materiali devono in ogni caso essere concordati in loco con l'ufficio Tecnico comunale, prima dell inizio dei lavori. ARTICOLO 6 - VINCOLI E PRESCRIZIONI E vietato: Realizzare opere, come descritte all'articolo 3, senza avere presentato apposita Comunicazione di Inizio Lavori asseverata (CILA), Permesso a Costruire, Denuncia inizio attività o Segnalazione Certificata di Inizio Attività; Occultare, cancellare o compromettere le decorazioni dipinte e a graffito, ceramiche, ecc.; 5

8 L'uso di prodotti vernicianti sintetici per tinteggiare intonaci esistenti non compromessi da precedenti pitture sintetiche, in particolare quelli ancora tinteggiati a calce o con silicati di potassio; Scorticare o demolire totalmente gli intonaci originali di edifici di antica fondazione; Effettuare tinteggiature parziali o consolidamenti di parti pericolanti nelle facciate senza procedere alla successiva tinteggiatura. La tinteggiatura parziale di edifici e/o l'utilizzo di colori diversi per facciate unitarie anche se di diversa proprietà. La tinteggiatura o verniciatura di pietre, marmi, pietre artificiali, elementi litocementizi, cementi decorativi, laterizi e quelle parti destinate in origine a rimanere a vista; E obbligatorio: Eseguire i campioni delle coloriture o dei materiali e concordarli in loco con l'ufficio Tecnico; Avvisare gli organi competenti di tutela quando, nel corso delle demolizioni degli intonaci, compaiano tracce di antiche decorazioni o tracce di elementi architettonici preesistenti; Razionalizzare o eliminare gli impianti (telefoni, TV, energia elettrica, insegne e supporti, ecc.), soprattutto quando siano inservibili o dismessi, e le componenti degli stessi, seguendo le istruzioni impartite dalle aziende pubbliche o private responsabili; Rimuovere prontamente, dalle fronti degli edifici o dei manufatti come all'articolo 3 le deturpazioni (graffiti); ARTICOLO 7 CRITERI D INTERVENTO PER TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE Per le tinteggiature delle murature possono essere utilizzate pitture a base di calce, a base di silicati, a base di silossanici /acrilsilossanici. Non è consentito l uso di pitture a base di resina acrilica. L intervento di coloritura deve essere unitario e finalizzato a evidenziare l unità formale e tipologica dell edificio. Deve essere eseguito uniformemente e nello stesso tempo evitando tinteggiature parziali anche se queste corrispondono alle singole proprietà. Gli edifici privi di elementi architettonici e decorativi significativi devono prevedere una colorazione monocroma, ad esclusione della zoccolatura, di eventuali cornici delle finestre o del cornicione. E vietato mettere in evidenza con colori diversi gronde o solai in calcestruzzo, marcapiano o solette in aggetto, pilastri, sfondati. I colori scelti per i prospetti devono diversificarsi da quelli degli edifici adiacenti o contigui, in particolare quando quest ultimi presentano spiccata differenza nelle proporzioni e nelle partizioni di facciata. Per i serramenti e i sistemi di oscuramento la finitura deve essere generalmente opaca. E vietato l uso di colori diversi per i serramenti e i sistemi di oscuramento di uno stesso edificio; in particolare i portoni, anche delle autorimesse, dovranno essere dello stesso colore degli altri. E vietato l uso di colori diversi per i ferri di uno stesso edificio; nel caso di elementi in ferro battuto essi verranno mantenuti e trattati con vernici trasparenti. Una volta definita la tinta della facciata, il colore dei serramenti, dei sistemi di oscuramento e dei ferri deve essere compatibile con le schede degli accostamenti cromatici allegate al presente regolamento. Le parti in ferro di inferriate, parapetti e cancellate, dovranno sempre essere caratterizzate da colori più scuri di quelli indicati per i legni. ARTICOLO 8 CRITERI D INTERVENTO PER IL CENTRO STORICO E GLI EDIFICI ISOLATI DI ANTICA FONDAZIONE Qualora vengano eseguite indagini e ricerche che documentino la presenza di coloriture diverse o particolari è ammesso l'impiego di colori diversi da quelli contenuti nelle cartelle colori. Negli altri casi si opererà con colori scelti nell ambito della tinte previste nella gamma di colori allegata al presente regolamento. 6

9 Per le tinteggiature delle murature dovranno essere preferibilmente impiegati prodotti miscelati nell'intonaco, a base di minerali naturali, di calce o di silicati di potassio con pigmenti per colori tradizionali. Le tinte dovranno essere opache, di aspetto non uniforme, con effetti morbidi e patinati, preferibilmente con velatura e dovranno garantire la traspirabilità del supporto. Gli infissi e gli oscuramenti dovranno essere verniciati con pittura coprente opaca o satinata di tipo oleo-sintetica o smalto all'acqua, mantenendo il colore dell'infisso più chiaro di quello dell'oscuramento. Gli infissi in legno pregiato o antico possono essere lasciati a vista preferibilmente con tonalità scura e con effetto opaco tipo cera: i legni chiari non possono esser lasciati a vista. ARTICOLO 9 DEROGHE La deroga alle disposizioni, anche di carattere prescrittivo, contenute nel Regolamento è ammessa per i progetti riconosciuti di valenza architettonica, artistica, culturale. Tale valenza è riconosciuta dalla Commissione del paesaggio che si assume la responsabilità culturale delle scelte. I progetti in deroga dovranno essere accompagnati da una dettagliata relazione che identifichi i riferimenti culturali dell'intervento e motivi, dal punto di vista culturale e tecnologico, il ricorso a tecniche e materiali diversi da quelli previsti dal regolamento. ARTICOLO 10 SANZIONI In applicazione analogica dell articolo 6, comma 7 del DPR 380/2001, gli interventi disciplinati dal presente regolamento, eseguiti in assenza o in difformità della Comunicazione di Inizio Lavori asseverata (CILA), comportano la sanzione pecuniaria pari a euro. Tale sanzione è ridotta di due terzi se la comunicazione è effettuata spontaneamente quando l'intervento è in corso di esecuzione. Qualora gli interventi e le opere eseguite non risultino conformi alle nome del presente regolamento, gli stessi sono rimossi ovvero demoliti e resi conformi alle prescrizioni del presente regolamento, entro il congruo termine stabilito dal responsabile del competente ufficio comunale con propria ordinanza, decorso il quale l'ordinanza stessa è eseguita a cura del comune e a spese dei responsabili dell'abuso. ARTICOLO 11 CARTELLE DEI COLORI E ACCOSTAMENTI CROMATICI Le gamme dei colori da impiegare sono articolate nelle seguenti cartelle colori che sono parte integrante del presente Regolamento: Facciate; Zoccolature; Serramenti e sistemi di oscuramento; Elementi in metallo; Le cartelle colori individuano la gamma dei colori tramite riferimento al sistema di catalogazione PANTONE INC. reperibile anche on-line al seguente indirizzo: La finitura dovrà essere sempre e rigorosamente opaca. Per i ferri sono accettate anche le finiture micacee effetto ghisa, nero, bronzate e effetto rame. Sono parte integrante del presente regolamento le cartelle degli accostamenti cromatici fra i singoli colori di Facciata e quelli di Zoccolature, Serramenti e sistemi di oscuramento, Elementi in metallo. ARTICOLO 12 DISPOSIZIONE TRANSITORIA Non sono tenuti al rispetto del presente Regolamento ed alle disposizioni in esso contenute tutti coloro che abbiano già presentato Comunicazione di Inizio Lavori asseverata (CILA), Denuncia di inizio attività (DIA) o ottenuto Permesso di costruire, prima dell adozione del presente Regolamento, purché i lavori siano ultimati entro i limiti di legge. 7

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