LE CLASSIFICAZIONI DEL LEGNO VARIANO IN RELAZIONE:

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1 IL LEGNO TESSUTO FIBROSO, COSTITUITO DA CELLULE DI FORMA ALLUNGATA (ORIENTATE NEL SENSO PARALLELO ALL'ASSE DEL FUSTO O DEI RAMI) LE CELLULE SI DISPONGONO IN FASCI DI FIBRE TUBOLARI CAVE ALL'INTERNO DELLE QUALI SCORRE LA LINFA materiale organico prevalentemente composto da: 50% carbonio 45% ossigeno 5% idrogeno sotto forma di: cellulosa (molecole di glucosio a catena lunga C6H10O5) lignina (sostanza cristallina chimicamente complessa C41H32O6) LE CLASSIFICAZIONI DEL LEGNO VARIANO IN RELAZIONE: 1. area climatica di provenienza legni nostrani (di provenienza europea e nordamericana) legni esotici (paesi asiatici, americani e sudamericani). 2. specifiche caratteristiche legni resinosi (abete, larice, pino) legni di latifoglie (castagno, noce) 2. al tipo di impiego in cui viene più comunemente utilizzato

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3 PROCEDIMENTI DI TRASFORMAZIONE DEL LEGNO IN PRODOTTI SEMILAVORATI O FINITI dal tronco degli alberi scortecciato e lavorato (vengono normalmente eliminati gli ultimi due strati corticali, libro e corteccia, facilmente soggetti ad imputridimento) si ottengono: prodotti di prima lavorazione legname tondo o squadrato semilavorati tavolame, listelli, travicelli e tavole prodotti finiti serramenti, mobili e oggetti d'uso IL LEGNAME NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI VIENE DISTINTO IN: legname rotondo o tondame (composto da fusti interi o da parte di essi, lunghi 4 metri per le conifere e dai 2,5 ai 3 metri per le latifoglie) legname segato Spessore in cm. terzine 1 mezzanelle 1.5 scurette 2 tavole ordinarie* 2.5 assoni 4 palanche 5 tavole da ponte 6 *La larghezza delle tavole ordinarie è variabile dai 16 ai 30 cm e le sottomisure variano dagli 8 ai 15 cm, la lunghezza è di 4 metri.

4 IL LEGNAME DI PRIMA LAVORAZIONE È SOTTOPOSTO AD ESSICCAMENTO E STAGIONATURA ESSICCAMENTO processo (naturale o artificiale) di lenta disidratazione essiccamento naturale all'aria aperta - tempi lunghi accatastamento del legname segato in luoghi asciutti ed al riparo dalla pioggia e dal sole consentendo all'aria di circolare liberamente fra i vari pezzi essiccamento artificiale - tempi brevi (alcuni giorni) realizzato, con forni con circolazione forzata d'aria calda,in tre fasi: preriscaldamento (in ambiente saturo di vapore per evitare il formarsi di spaccature); essiccamento (riduzione graduale del1' umidità); condizionamento (riequilibrio della quantità idrica fra gli strati interni e quelli esterni della sezione) STAGIONATURA processo di lignificazione (indurimento delle cellule) (un anno per ogni centimetro di spessore) il legno raggiunge stabilità formale e dimensionale, diventa più leggero, migliora le prestazioni meccaniche e la resistenza allo attacco degli agenti saprofiti

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6 CARATTERISTICHE DEL LEGNO Il legno è un materiale con proprietà di: - alta igroscopicità - bassa conducibilità termica - contenuta conducibilità elettrica - contenuta conducibilita acustica - basso peso specifico (variabile secondo la tipologia dei vacui della struttura cellulare, risulta quasi sempre inferiore ad 1 kg/dm 3 ) LE PROPRIETÀ MECCANICHE DEL LEGNO - comportamento fortemente anisotropo - resistenza a sforzi di flessione, trazione, compressione, torsione e taglio variabili in relazione alla direzione delle fibre su cui sono applicate le sollecitazioni - ridotta plasticità (escluse alcune essenze) - proprietà per la quale il legno, sottoposto a compressione in direzione normale o longitudinale alle fibre si deforma permanentemente su tutta la superficie compressa DIFETTI CAUSATI DAI RITIRI E DALLE DEFORMAZIONI NELLA FASE DI STAGIONATURA ritiro variazioni di volume del legno nel passaggio tra ambienti a diverso grado di umidità. imbarcamento, curvatura della tavola nella direzione più corta falcatura deviazione dell'asse longitudinale arcuatura curvatura nel senso della lunghezza, svergolamento torsione della sezione della tavola

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8 DIFETTI DEL LEGNO MARCESCIBILITÀ (degradabilità in ambiente umido) INFIAMMABILITÀ VULNERABILITÀ ALL AGGRESSIONE DA PARASSITI DISOMOGENEITÀ a. Canastro alterazione per eccesso di compressione in fase di crescita (colorazione più scura) b. Cipollature distacchi di anelli contigui sia parziali che totali c. Cretti lesioni di tipo radiale d. Distacco di fibre effetto dello sbalzo rapido di temperatura o di umidità e. Fenditure rotture longitudinali profonde (in direzione radiale) f. Fibre contorte deviazione dall'asse geometrico delle fibre legnose g. Marciume (tenero, secco, umido) effetto di decomposizione da attacco fungino h. Marezzatura perimetro sinuoso del tronco tipico di alcune essenze (ulivo) i. Nodo parti più dure derivanti dalla diramazione dei rami dal tronco sani (rimangono solidali con la massa legnosa) cadenti (slegati dalla massa legnosa) l. Tacche di resina fenditure all'interno delle quali vi è resina m. Tarlo gallerie o fori prodotti da insetti

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10 I DERIVATI DEL LEGNO L'impiego dei derivati del legno è teso a ridurre o eliminare i probabili difetti migliorandone le caratteristiche, fino a conferirne nuove o superiori I principi che danno luogo a questi prodotti sono: sfibratura o disgregazione riduzione del legno a dimensioni molto piccole e successiva agglomerazione miglioramento tramite l'introduzione di altre sostanze all'interno delle fibre per imbibizione o particolari trattamenti si modificano la compattezza e la resistenza del prodotto finale compensazione ottenuta incollando fra loro più fogli di legno, di spessore contenuto in modo che i vari strati abbiano le fibre perpendicolari o inclinate fra loro SEMILAVORATI (TECNICHE DI SFIBRATURA O DISGREGAZIONE) (isolanti acustici e termici, pareti divisorie interne, controsoffittature, casseri a perdere) pannelli truciolari sfibratura di ramaglie, scaglie o segatura ricomposti mediante collanti naturali (proprietà adesiva della cellulosa) o artificiali pannelli di legno mineralizzato trucioli di legno e fibre inorganiche portati ad elevata temperatura in modo da carbonizzare le parti organiche inattaccabilità agli agenti patogeni pannelli di agglomerato ligneo sfilacciature di legno, paglia o lana di legno rese incombustibili, antisettiche ed imputrescibili mediante speciali impregnanti e quindi induriti mediante uno speciale impasto cementizio di tipo minerale o con resine sintetiche (Medium Density Fireboard)

11 SEMILAVORATI (TECNICHE DI MIGLIORAMENTO) legno ignifugato applicazione superficiale o saturazione del legno in autoclave con soluzioni saline o apposite vernici sviluppo di gas inerti con diluizione dei gas combustibili uscenti dal legno legno impregnato imbibizione con resine sintetiche (autoclave) aumento della resistenza agli agenti saprofiti legno pressato o laminato riduzione del volume con incremento della resistenza (pressatura o laminazione) processo completato mediante imbibizione di resine e collanti che svolgono funzione di agglutinanti SEMILAVORATI (TECNICHE DI COMPENSAZIONE) pannelli di legno compensato (o legno multistrato) strati di legno sfogliato sovrapposti orditi incrociati per la formazione dei pannelli il numero degli strati varia dai tre ai sette con uno spessore compreso fra 5 e 20 mm paniforti listelli a sezione quadrata o rettangolare accostati e/o incollati l'uno accanto all'altro, racchiusi tra due strati di compensati tamburato ottenuto dal rivestimento di un'intelaiatura in massello di legno oppure di una griglia in cartone a nido d'ape con due strati di pannelli di compensato o di laminato plastico PANNELLI E TRAVI DI LEGNO LAMELLARE pezzi di legno massello di dimensione regolare, prismi rettangolari, incollati mediante resine l'uno all'altro per formare sia pannelli che travi ed impiegati soprattutto nelle costruzioni edili

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15 I collegamenti fra vari elementi in legno possono essere eseguiti a secco o a collante tecnica a secco Incastri (a tenone e mortasa, a maschio e femmina, a ugnatura, a cuneo, a coda di rondine) chiodi e viti spinatura Le colle sfruttano il principio della penetrazione della sostanza collante per una profondità adeguata all'interno delle fibre e successivamente indurisca - Colla animale e colla forte (gelatina derivata dalla lavorazione delle ossa e delle pelli) - Colla alla caseina (prodotto base è la caseina, calce spenta e altri ingredienti) - colle ureiche (derivanti da urea sottoposta all'azione della formaldeide ad alta temperatura) - colle a base di resine sintetiche viniliche (poliacetato di vinile)

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