RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Dalla 353/200 al piano regionale

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1 RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Dalla 353/200 al piano regionale

2 Normativa nazionale Legge 21 novembre 2000, n. 353 "Legge-quadro in materia di incendi boschivi" pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 280 del 30 novembre 2000

3 Legge 21 novembre 2000, n. 353 Art. 1. (Finalità e princìpi) 1. Le disposizioni della presente legge sono finalizzate alla conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale quale bene insostituibile per la qualità della vita e costituiscono principi fondamentali dell ordinamento ai sensi dell articolo 117 della Costituzione.

4 Legge 21 novembre 2000, n Per il perseguimento delle finalità di cui al comma 1 gli enti competenti svolgono in modo coordinato attività di previsione, di prevenzione e di lotta attiva contro gli incendi boschivi con mezzi da terra e aerei, nel rispetto delle competenze previste dal decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, nonché attività di formazione, informazione ed educazione ambientale.

5 Legge 21 novembre 2000, n. 353 Art. 2. (Definizione) 1. Per incendio boschivo si intende un fuoco con suscettività a espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture e infrastrutture antropizzate poste all interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi a dette aree.

6 Legge 21 novembre 2000, n. 353 Art. 3. (Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi) 1. Le regioni approvano il piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, sulla base di linee guida e di direttive deliberate, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Consiglio dei ministri,

7 Legge 21 novembre 2000, n. 353 Art. 4. (Previsione e prevenzione del rischio di incendi boschivi) 5. Le province, le comunità montane ed i comuni attuano le attività di previsione e di prevenzione secondo le attribuzioni stabilite dalle regioni.

8 Legge 21 novembre 2000, n. 353 Art. 7. (Lotta attiva contro gli incendi boschivi) 1. Gli interventi di lotta attiva contro gli incendi boschivi comprendono le attività di ricognizione, sorveglianza, avvistamento, allarme e spegnimento con mezzi da terra e aerei. 3. Le regioni programmano la lotta attiva ai sensi dell articolo 3, commi 1 e 3, lettera h), e assicurano il coordinamento delle proprie strutture antincendio con quelle statali istituendo e gestendo con una operatività di tipo continuativo nei periodi a rischio di incendio boschivo

9 Legge 21 novembre 2000, n. 353 Art. 10. (Divieti, prescrizioni e sanzioni) 1. Le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all incendio per almeno quindici anni. È comunque consentita la costruzione di opere pubbliche necessarie alla salvaguardia della pubblica incolumità e dell ambiente. In tutti gli atti di compravendita di aree e immobili situati nelle predette zone, stipulati entro quindici anni dagli eventi previsti dal presente comma, deve essere espressamente richiamato il vincolo di cui al primo periodo, pena la nullità dell atto. È inoltre vietata per dieci anni, sui predetti soprassuoli, la realizzazione di edifici nonché di strutture e infrastrutture finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive

10 Legge 21 novembre 2000, n. 353 Art. 10. (Divieti, prescrizioni e sanzioni) 2. I comuni provvedono, entro novanta giorni dalla data di approvazione del piano regionale di cui al comma 1 dell articolo 3, a censire, tramite apposito catasto, i soprassuoli già percorsi dal fuoco nell ultimo quinquennio, avvalendosi anche dei rilievi effettuati dal Corpo forestale dello Stato.

11 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI

12 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI INQUADRAMENTO TERRITORIALE Descrizione del territorio Cartografia di base Cartografia tematica Banche dati Individuazione delle Aree protette

13 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA I dati storici degli incendi boschivi in Lombardia Le cause di incendio Le conseguenze degli incendi Le aree percorse dal fuoco

14 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Le aree a rischio di incendi boschivi Analisi dei profili pirologici comunali Analisi dei profili pirologici delle Aree di Base Indicatori di pericolosità I supporti informatici per reperire la valutazione del rischio

15 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI DISTRIBUZIONE DEGLI INTERVENTI DA EFFETTUARSI NEL PERIODO DI VALIDITÀ DEL PIANO E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA Classi di intervento Ripartizione delle risorse e priorità degli interventi Analisi e valutazione delle attuali capacità operative del sistema antincendio boschivo in Lombardia Punti di forza e di debolezza del sistema AIB in Lombardia Miglioramento del sistema

16 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI LINEE GUIDA PER LE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E RIPRISTINO La previsione del pericolo d incendio Indici di Previsione del Pericolo di incendio (l indice FWI e l indice IREPI) La prevenzione diretta Selvicoltura preventiva Viali tagliafuoco Fuoco prescritto Approvvigionamento idrico Piazzole per l atterraggio degli elicotteri Viabilità operativa La prevenzione indiretta Il ripristino L avvistamento Avvistamento con strumenti nell infrarosso e nel visibile Il monitoraggio aereo e satellitare Indirizzi e procedure per l identificazione ed il monitoraggio delle superfici percorse dal fuoco

17 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI LA LOTTA ATTIVA AGLI INCENDI Le procedure operative della Regione Lombardia Il ruolo del CFS, delle Comunità Montane, delle Province, dei Parchi La Sala Operativa Antincendio Boschivo (S.O.U.P.) La consistenza e la localizzazione delle risorse disponibili Le attività di ricognizione, sorveglianza,ed estinzione con i mezzi aerei

18 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI IL VOLONTARIATO ANTINCENDIO BOSCHIVO Le disposizioni di legge e i provvedimenti vigenti Il ruolo delle Comunità Montane, delle Province, dei Parchi e Riserve Naturali Il ruolo del CFS nei confronti del volontariato

19 PIANO REGIONALE DELLE ATTIVITÀ DI PREVISIONE, PREVENZIONE E LOTTA ATTIVA CONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI LA FORMAZIONE, INFORMAZIONE E SICUREZZA I corsi di formazione della Regione Lombardia Le attività formative degli enti delegati e delle organizzazioni di volontariato Le norme di sicurezza per gli operatori Dispositivi di protezione individuali Linee guida per la predisposizione della valutazione del rischio da incendio boschivo

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21 GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Totale Media annua Numero Incendi Superficie totale percorsa ha 4861 ha Superficie boscata percorsa ha 2498 ha Superficie non boscata percorsa ha 2363 ha Superficie media percorsa dall'incendio / 13,2 ha Principali statistiche di sintesi per la serie storica analizzata ( )

22 numero di incendi GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Incendi : frequenze annue Media =

23 Superfici [ha] GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Incendi : superfici percorse annue (ha) Media = ha Boscata = ha Non boscata = ha Boscata Non boscata

24 Superfici [ha] GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Incendi : superfici medie per incendio negli anni (ha) 25 20,8 22,2 20 Media = 13,2 ha 15 14,9 13,7 10 8,7 9,8 11,3 10,5 10,7 11,9 5 5,6 5,

25 GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Incendi : frequenze medie mensili gennaio 29 febbraio 87 marzo 129 aprile 54 maggio 10 giugno 2 luglio 5 agosto 12 settembre 8 ottobre 2 novembre 9 dicembre numero di incendi

26 GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Incendi : superfici medie mensili (ha) gennaio 202,2 108,1 febbraio 387,9 486,0 marzo 867,3 1219,6 aprile 379,2 402,7 49,4 35,9 maggio 2,6 3,4 giugno 1,1 7,0 luglio 39,8 agosto 30,1 27,8 settembre 12,8 2,0 5,7 ottobre 34,9 novembre 105,0 Non boscata Boscata dicembre 319,9 130, Superfici [ha]

27 GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Incendi : superfici medie per incendio nei mesi (ha) gennaio febbraio 10,1 10,9 marzo 16,1 aprile 14,4 maggio 8,8 giugno 2,8 luglio 1,6 agosto 6,0 settembre 5,4 ottobre 4,2 novembre 15,3 dicembre 20, Superfici [ha]

28 GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA Incendi : frequenze relative per giorno della settimana DOMENICA 18,3% LUNEDI' 13,6% MARTEDI' 14,1% SABATO 15,8% VENERDI' 12,2% GIOVEDI' 12,9% MERCOLEDI' 13,0%

29 GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA INCENDI FORESTALI PER CAUSE NEL % 12% 1% 57% VOLONTARIE INVOLONTARIE NON CLASSIFICABILI NATURALI Frequenza incendi per cause a livello nazionale, anno 2000 (Fonte CFS)

30 GLI INCENDI BOSCHIVI IN LOMBARDIA INCENDI FORESTALI REGIONE LOMBARDIA PER CAUSE NEL % 11% 0% NATURALI VOLONTARIE INVOLONTARIE 77% NON CLASSIFICABILI Frequenza incendi per cause nella Regione Lombardia, anno 2000 (Fonte CFS)

31 Numero Area di Base IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Area di Base superficie territoriale (ha) superficie territoriale soggetta a incendio (ha) 1 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI BERGAMO 87520, ,91 2 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI BRESCIA , ,36 3 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI COMO 39864, ,36 4 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI CREMONA ,26 0,00 5 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI LECCO 22776, ,79 6 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI LODI 78334,74 0,00 7 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI MANTOVA , ,95 8 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI MILANO , ,29 9 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI PAVIA , ,86 10 AREA NON MONTANA PROVINCIA DI VARESE 76696, ,73 11 C.M. ALPI LEPONTINE 19905, ,16 12 C.M. ALTA VALTELLINA 89512, ,36 13 C.M. ALTO LARIO OCCIDENTALE 24066, ,49 14 C.M. ALTO SEBINO 10278, ,17 15 C.M. DEL LARIO ORIENTALE 17705, ,67 16 C.M. DEL MONTE BRONZONE E DEL BASSO SEBINO 9733, ,22 17 C.M. DEL SEBINO BRESCIANO 18221, ,15 18 C.M. DELLA VALCHIAVENNA 57523, ,09 19 C.M. DELLA VALCUVIA 10322, ,32 20 C.M. DI SCALVE 14116, ,68 21 C.M. DI VALLE CAMONICA , ,01 22 C.M. LARIO INTELVESE 18078, ,31 23 C.M. OLTREPO' PAVESE 48371, ,14 24 C.M. PARCO ALTO GARDA BRESCIANO 37282, ,88 25 C.M. TRIANGOLO LARIANO 25308, ,80 26 C.M. VAL CAVALLINA 11232, ,84 27 C.M. VALCERESIO 8820, ,77 28 C.M. VALGANNA E VALMARCHIROLO 5666, ,01 29 C.M. VALLE BREMBANA 64617, ,97 30 C.M. VALLE IMAGNA 11161, ,96 31 C.M. VALLE SABBIA 55274, ,63 32 C.M. VALLE SAN MARTINO 3690, ,23 33 C.M. VALLE SERIANA 19561, ,50 34 C.M. VALLE SERIANA SUPERIORE 46268, ,78 35 C.M. VALLE TROMPIA 38390, ,66 36 C.M. VALLI DEL LUINESE 17991, ,28 37 C.M. VALSASSINA, VALVARRONE, VAL D'ESINO E RIVIERA 37726, ,52 38 C.M. VALTELLINA DI MORBEGNO 49445, ,02 39 C.M. VALTELLINA DI SONDRIO 77759, ,12 40 C.M. VALTELLINA DI TIRANO 45349, ,59

32 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classi di rischio dei comuni Numero comuni Numero IB per anno ogni 10 Km 2 0,24 0,26 0,60 0,56 2,31 Numero IB > 24 ha per anno ogni 10 Km 2 0,00 0,19 0,05 0,12 0,34 Percentuale anni con IB Superficie media incendio [ha] 2,9 132,4 8,9 58,5 17,0 Superficie mediana incendio [ha] 2,4 95,8 3,7 6,5 6,7 Superficie massima percorsa da incendio [ha] 5,2 365,8 40,2 396,2 124,3 Numero incendi per anno 0,2 0, 2 0,8 1, 1 2,2 Numero incendi > 24 ha per anno 0,0 0,2 0,1 0,2 0,3 Superficie percorsa per anno[ha] 0, 59 37, 33 6, 68 49, 16 32,32

33 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 1: Incendi boschivi sporadici e di piccole dimensioni. In questa classe si raggruppano 332 comuni caratterizzati da eventi con frequenza rara e superficie estremamente ridotta. Tali condizioni sono tipiche della frazione fisiologica del fenomeno e richiedono prevalentemente attività di controllo.

34 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 2: Incendi di grande estensione, con frequenza molto ridotta. Si raggruppano in questa classe di rischio alcuni comuni caratterizzati da eventi di frequenza ridotta, ma di dimensioni elevate. Si sottolinea pertanto l opportunità di rivolgere l attenzione all organizzazione delle squadre per le operazioni di estinzione, che potrebbero essere convogliate da aree limitrofe piuttosto che non essere finalizzate al presidio stanziale. La bassa frequenza evidenzia che gli eventi si manifestano solo in condizioni eccezionali, pertanto in queste aree occorre dare particolare importanza alla previsione del pericolo ed al pre-allertaggio in corrispondenza di livelli di soglia medio alti.

35 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 3: Incendi di media frequenza e di estensione contenuta. Si raggruppano nella terza classe di rischio comuni con eventi di media frequenza, ma la cui estensione ed incidenza sul territorio richiedono il massimo collegamento di tutte le tappe della pianificazione antincendio boschivo. Questa porzione del territorio rappresenta infatti la realtà maggiormente impegnativa in termini di distribuzione delle attività AIB. In modo particolare deve essere assicurato il collegamento tra la previsione del pericolo e gli interventi di estinzione. Occorre però dare grande rilievo anche alle operazioni di prevenzione, da realizzarsi con cura proprio per l incidenza sul territorio degli eventi.

36 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 4: Incendi di media frequenza, e di incidenza sul territorio medio-alta. La frequenza e continuità di incendio nei comuni della classe 4 è comparabile a quella della classe precedente. Tuttavia in questo caso le superfici percorse assumono più spesso valori considerevoli, arrivando a toccare le masssime espressioni del fenomeno nella regione. L incidenza sul territorio del fenomeno in questa classe impone dunque attenzione.

37 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 5: Incendi di alta frequenza, continuità temporale e incidenza territoriale. In questa classe si raggruppano i comuni con il maggior numero di grandi eventi, nonché caratterizzati da alta frequenza e sistematicità nel tempo. A questi eventi deve essere rivolta la massima attenzione per la loro incidenza territoriale. Le attività preventive, previsionali e di ricostiuzione dovranno essere massimizzate.

38 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classi di rischio delle Aree di Base Numero Aree di Base Numero IB per anno ogni 10 Km 2 0,33 0,30 0,85 Numero IB > 24 ha per anno ogni 10 Km 2 0,01 0,04 0,12 Percentuale anni con IB (%) Superficie media incendio [ha] 4,5 20,1 15,5 Superficie mediana incendio [ha] 1,3 2,6 3,1 Superficie massima percorsa da incendio [ha] 85,2 625,5 347,1 Numero incendi per anno 7, 96 10, 10 14,18 Numero incendi > 24 ha per anno 0,22 1,35 2,21 Superficie percorsa per anno [ha] 33,71 194,89 240,66

39 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 1: Incendi di limitata superficie e relativamente episodici. Si raggruppano in questa classe di rischio le Aree di Base in cui il problema degli incendi è contenuto. Alle condizioni di generale basso rischio fa riscontro verosimilmente una maggiore facilità di estinzione.

40 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 2: Incendi frequenti, alcuni di grande estensione. Si raggruppano le Aree di Base caratterizzate da eventi che si verificano con frequenza e che per la loro estensione possono talvolta rappresentare un problema per le operazioni di estinzione. L elevata incidenza territoriale richiede la diffusione delle attività di prevenzione ed la massima attenzione nelle attvità di previsione.

41 IL RISCHIO INCENDIO BOSCHIVO Classe 3: Incendi numerosi, elevata frequenza e massima incidenza territoriale. Rientrano in tale classe di rischio le Aree di Base con eventi che, pur non raggiungendo le superfici percorse della classe di rischio 2, devono essere contrastati per la loro forte incidenza territoriale e per la frequenza con la quale superano la soglia del grande incendio. In tale porzione del territorio regionale occorre rendere massime tutte le attività antincendio.

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