Caratterizzazione geotecnica e amplificazione sismica nella zona industriale di Catania

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1 Caratterizzazione geotecnica e amplificazione sismica nella zona industriale di Catania Paola Capilleri, Salvatore Grasso, Michele Maugeri Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale. Università di Catania. Viale A. Doria 6, 92 Catania. Antonio Cavallaro CNR-IBAM. Palazzo Ingrassia, Via Biblioteca 4, 924 Catania. ANIDIS29BOLOGNA Keywords: Catania, modulo di taglio, smorzamento, bedrock convenzionale, amplificazione sismica. SOMMARIO Nel presente lavoro sono riportati i risultati relativi alla caratterizzazione statica e dinamica di un sito ricadente nella zona industriale della Piana di Catania, zona ad elevato pericolo di amplificazione del moto al suolo e quindi ad alto rischio sismico. L utilizzo di un apparecchiatura di Colonna Risonante/Taglio Torsionale Ciclico, mediante l esecuzione di prove di laboratorio su campioni prelevati dal sito, ha permesso di ottenere risultati sui valori del modulo di taglio G e sullo smorzamento D del terreno e quindi di ricavare le leggi di degradazione di G e di incremento di D in funzione della variazione del livello di deformazione. Successivamente, sulla base dei risultati ottenuti, si è proceduto, attraverso l utilizzo di un codice di calcolo monodimensionale, all analisi della risposta sismica locale facendo uso di registrazioni accelerometriche relative al terremoto della Sicilia Orientale del (M=.6) e di sismogrammi sintetici relativi al terremoto della Val di Noto del 693 (M=7.3), eventi sismici significativi che hanno gravemente danneggiato Catania ed altre città della Sicilia Orientale. INTRODUZIONE La costa orientale della Sicilia, sulla base della storia sismica recente e passata ed a causa della tipologia delle costruzioni civili ed delle attività industriali svolte, è considerata una delle zone d Italia caratterizzate da un elevata pericolosità sismica. La storia sismica di tale area è lunga e ricca di eventi. I cataloghi storici riportano, tra i terremoti più disastrosi, il terremoto di Catania del 4 febbraio 69 di intensità XI MCS, il terremoto del dicembre 42 con intensità IX MCS, il terremoto dell gennaio 693 della Val di Noto (Postpischl, 98) ed infine il terremoto della Sicilia Orientale del 3 dicembre 99. Il terremoto della Val di Noto del 9- gennaio 693 è ricordato come uno dei più intensi eventi sismici nel territorio italiano (Barbano e Cosentino, 98). Il terremoto della Sicilia Orientale del 3 dicembre 99 ha interessato la zona sud-est della Sicilia Orientale con M =.6 ed epicentro in mare a km dalla costa di Augusta. Tale terremoto ha provocato gravi danni agli edifici ed alle infrastrutture e causato 9 morti con un intensità MKS pari a VII (De Rubeis et al., 99). Importanti dati sulle caratteristiche di questo terremoto vengono riportati da Azzaro et al. (998) e da Boschi et al. (99a, 99b). Figura. Mappa modificata delle strutture sismogenetiche della Sicilia Orientale.

2 La sismicità di questa zona della Sicilia trova origine nelle condizioni geologiche dell area (Altopiano Ibleo), che è il punto di contatto tra l Africa e la placca Euroasiatica (Barbano et al., 979, Bianchi et al., 987). Ad est quest area confina con la scarpata Ibleo-Maltese (Figura ), ad ovest con la faglia Scicli-Ragusa, a nord-ovest con la faglia Scordia-Lentini ed a sud con il Graben del Canale di Sicilia. 2 CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA Per valutare le caratteristiche geotecniche dei terreni ricadenti nel territorio comunale di Catania sono state effettuate prove in sito e di laboratorio, tra cui: N 22 Sondaggi; N Prove Penetrometriche Dinamiche (SPT); N Prove Penetrometriche Statiche (CPT); N Prove Cross-Hole (CHT); N Prove Down-Hole (DHT); N Prove Dilatometriche (DMT); N Prove Edometriche; N 8 Prove di Taglio Diretto; N 4 Prove Triassiali CD; N 7 Prove Triassiali CU; N 7 Prove Triassiali UU; N Prove Taglio Torsionale Ciclico (CLTST); N 7 Prove di Colonna Risonante (RCT). Il programma di indagine è stato effettuato in sette diverse zone di Catania, identificate come segue:. Piana di Catania sito nella zona S-E della città; 2. Cabina ENEL (Ente Nazionale di Energia Elettrica) sito nella zona industriale della Piana di Catania, nella zona S-E della città; 3. Plaja situato lungo la costa meridionale di Catania; 4. Tavoliere sito nella zona N-W della città;. Via Stellata situato nella zona centrale di Catania; 6. Piazza Palestro situato nella zona centrale di Catania; 7. San Nicola alla Rena situato nella zona centrale di Catania La Piana di Catania è costituita da depositi alluvionali (Maugeri, 983; Carrubba e Maugeri, 998a, 998b; Maugeri et al., 988a; Maugeri et al., 988b), la cui frazione argillosa assume valori compresi tra il 4 % e l 8 %. Questa percentuale scende tra - % alla profondità di circa 7 m dove si può osservare una frazione di materiale sabbioso tra 8-9 %. I valori del contenuto naturale d acqua w n negli strati argillosi si localizzano tra 3 e 4 %, mentre nella strato di sabbia si ha w n = 3 %. I valori caratteristici per i limiti Atterberg sono compresi tra: w L = 7-8 % e w P = 3-4%, con un indice di plasticità PI = 3-46 %. La variazione della resistenza alla punta q c con la profondità mostra chiaramente l'esistenza di uno strato di sabbia, con caratteristiche meccaniche molto diverse. Gli strati argillosi assumono valori di q c compresi tra. e.3 MPa. Tali depositi possono essere classificati come argille inorganiche di media-alta plasticità. Il sito Cabina ENEL è situato nella zona della Piana di Catania (Frenna e Maugeri, 99). I terreni della Piana di Catania risultano costituiti da strati di terreno alluvionale argilloso e argillo-limoso piuttosto estesi, con intercalazioni di sabbie e ghiaie. I livelli che costituiscono la stratificazione ricorrente del deposito non risultano sempre orizzontali, ma possono manifestare ondulazioni e variazioni topografiche presumibilmente imputabili al succedersi dei cicli di sedimentazione dei fiumi che attraversano la Piana di Catania. In particolare è possibile osservare che per il sito in esame si hanno valori del contenuto d acqua pari a circa il 3 % e valori caratteristici dei limiti di Atterberg, w L = 44 % e w P = 26.7 %, con un indice di plasticità IP = 7.29 %. Il valore del peso specifico dei grani G s ottenuto e pari a 2.6. Il sito Plaja è ubicato lungo la costa meridionale di Catania ed è caratterizzato da sabbia fine con sottili intercalari di ghiaia. Nel presente sito la falda freatica si trova a circa 2 m al di sotto del piano di campagna (Cascone, 996). I valori di γ min = 4,% e γ max = 6,8% sono stati ottenuti utilizzando rispettivamente i metodi della normativa ASTM e della deposizione pluviale (Lo Presti, 987). Il peso specifico dei grani G s ottenuto con il metodo ASTM D8, ha valore pari a La zona del Tavoliere è principalmente costituita da lava fratturata, con strati di orizzontali di lava coriacea, blocchi di lava, lava rifusa e rocce vulcanoclasti (Castelli et al., 2; Cavallaro et al., 999; Cavallaro et al., 22). Inoltre in tale area gli strati di lava e di tufo sono intercalati con lenti di suolo di spessore variabile, principalmente costituito da sabbia e ghiaia (GC dal 2 al %) per i primi m di profondità, mentre da argilla limosa da a 7 m. Questi

3 strati argillosi hanno un w n tra il 3 e il 4% e valori caratteristici dei limiti di Atterberg pari a w L = -6 % e w P = %, con un indice di plasticità PI = %. La zona centrale di Catania è costituita da depositi alluvionali con lenti di sabbia e ghiaia negli strati superiori (Cavallaro et al., 999; Cavallaro et al., 2b; Maugeri e Cavallaro 2). Nella zona centrale di Catania, per il sito di Via Stellata i depositi sono costituiti principalmente da argilla limosa con un contenuto d acqua w n tra il 2 e il 27 %. Mentre per il sito di Piazza Palestro ubicato sempre nella zona centrale di Catania, i depositi sono costituiti da lava fratturata, sabbia limosa con un contenuto d acqua w n di circa 26-3 %. Infine per il sito di San Nicola alla Rena (Cavallaro et al., 2), può osservarsi che esso è caratterizzato da strati di lava o tufo con lenti di spessore variabile, principalmente costituite da sabbia e ghiaia (GC, dal al 26). Sono assenti in questo sito strati argillosi mentre è presente una frazione limosa con percentuali variabili tra.3 e 4.6 %. I blocchi di lava, recuperati per una profondità compresa tra 9.2 e 29.3 m, sono stati sottoposti a prove di compressione assiale, per i quali si è ottenuto un valore di RQD (Rock Quality Designation) variabile tra il 4 e il %. Le caratteristiche fisiche, le proprietà indice ed i parametri di resistenza principalmente riscontrati in questi depositi sono riportati nella Tabella. Per quanto riguarda i parametri di resistenza al taglio riportati in Tabella, può osservarsi che i valori di c' (Coesione) e φ' (Angolo di resistenza al taglio) sono stati calcolati da prove triassiali C- D e prove triassiali C-U per il sito della Piana di Catania, da prove triassiali C-D per il sito del Tavoliere e da prove di taglio diretto per i siti di Cabina ENEL, Plaja, Via Stellata, Piazza Palestro e San Nicola alla Rena. Tabella. Caratteristiche meccaniche dei siti test per l area di Catania Sito γ [kn/m 3 ] w n [%] e IP c' φ' CARATTERIZZAZIONE DINAMICA DEL SITO CABINA ENEL 3. V s da prove Down-Hole Il profilo della velocità delle onde di taglio V s è stato ricavato in sito attraverso una prova Down Hole. I risultati ottenuti sono riportati in Figura 2. E possibile osservare come la variazione dell andamento del modulo di taglio evidenzi la presenza di intercalazioni di sabbie e ghiaie in corrispondenza di livelli di profondità rispettivamente pari a circa 27, 34 e 36 m, dove è possibile osservare valori di V s compresi tra circa 384 e 394 m/s. H [m] V s [m/sec] Figura 2. Profilo di velocità delle onde di taglio Vs per il sito Cabina ENEL. 3.2 Modulo di taglio e rapporto di smorzamento da prove di laboratorio Il modulo di taglio equivalente G eq ed il rapporto di smorzamento D sono stati determinati in laboratorio, per i campioni indisturbati prelevati presso il sito Cabina ENEL attraverso prove di colonna risonante (RCT) eseguite utilizzando l apparecchio di Colonna Risonante/Taglio Torsionale in dotazione presso il Laboratorio di Geotecnica del Dipartimento di

4 Ingegneria Civile e Ambientale della Facoltà di Ingegneria di Catania. G è il modulo di taglio di scarico-ricarico valutato attraverso le prove RCT e CLTST, mentre G o è il valore massimo od anche il valore di plateau osservato nella curva G-log(γ). Generalmente G è costante fino a quando non viene superato un certo valore limite di deformazione. Questo limite è chiamato soglia di deformazione elastica e si ritiene che per deformazioni inferiori a tale soglia il terreno esprima un comportamento elastico. La rigidezza e elastica per γ < γ t è così il già definito G o. Nel caso di prove RCT il rapporto di smorzamento è stato determinato utilizzando il metodo del decremento logaritmo, valutando il rapporto di smorzamento durante il decremento delle vibrazioni libere. Il tipo di prova eseguita in laboratorio ed i valori ottenuti per il modulo di taglio a piccole deformazioni G o sono riportati nella Tabella 2. Generalmente uno stesso campione è stato prima sottoposto ad una prova CLTST e, dopo un periodo di riposo di 24 ore a drenaggio aperto, ad una prova RCT. I provini sono di forma cilindrica con raggio di 2 mm ed altezza di mm, ad eccezione dei provini del sito Cabina ENEL, che hanno sempre forma cilindrica ma dimensioni diverse, precisamente il diametro è pari a 7 mm mentre l altezza è di 4 mm. I risultati sperimentali dei campioni (Figura 3) per il sito Cabina ENEL sono stati utilizzati per determinare i parametri empirici dell equazione: G(γ) = () β G o + αγ(%) Tabella 2. Condizioni di prove per i terreni coesivi. Sito Prova H σ' vc e IP CLTST G o () G o (2) No. [m] [kpa] RCT [MPa] [MPa]. 3. U U U U U U U U U U U U - 9 dove U = Non drenato. G () da CLTST, G o o (2) da RCT. G/Go Test N. 2 Yokota et al. (98) ENEL box RCT..... γ [%] Figura 3. G/G o γ da prove RCT per il sito Cabina Enel. proposta da Yokota et al. (98) per descrivere il decadimento del modulo di taglio, in cui: G(γ) = modulo di taglio; γ = deformazione a taglio; α, β = costanti del suolo. L espressione () consente di valutare la degradazione completa del modulo di taglio con il livello di deformazione. Per il campione del sito Cabina ENEL sono stati ottenuti i valori di α = 2.8 e β =.67. Sulla base di quanto proposto da Yokota et al. (98), la variazione inversa dello smorzamento rispetto al modulo di taglio normalizzato assume un andamento esponenziale secondo quanto riportato nella Figura 4: ( γ) G D( γ)(%) = η exp λ (2) G o in cui: D(γ) = smorzamento dipendente dalla deformazione; γ = deformazione di taglio; η, λ = costanti del terreno Per il campione del sito Cabina ENEL sono stati ottenuti i valori η = 2.4 e λ =.83. L equazione (2) assume valore massimo D max = 2.4 % per G(γ)/G o = e valore minimo D min = 2.49 % per G(γ)/G o =. D [%] Test N. 2 Yokota et al. (98) ENEL box RCT G/Go Figura 4. D-G/G o da prove RCT per il sito Cabina ENEL.

5 Quindi, l equazione (2) può essere riscritta nella seguente forma normalizzata: D(γ) D(γ) G = exp λ max G o ( γ) (3) Nella Tabella 3 sono riportati, infine, i valori dei parametri dell equazione di Yokota et al. (98) ottenuti per gli altri siti della città di Catania (Carrubba e Maugeri 988a, b; Cascone 996; Castelli et al., 2; Cavallaro et al., 999; Cavallaro et al., 2b; Maugeri et al., 988). Tabella 3. Costanti dei terreni ricadenti nell area di Catania. Sito α β η λ VALUTAZIONE DELLA RISPOSTA SISMICA LOCALE -D Nello studio degli effetti di sito per la zona della Cabina ENEL nella zona industriale della Piana di Catania si è scelto di utilizzare il codice di calcolo -D EERA (Bardet et al., 2), che permette di valutare la risposta dinamica del terreno in campo monodimensionale piano. In tale modello, infatti, le differenti litologie sono disposte secondo strati di terreno orizzontali, paralleli ed infinitamente estesi. Il codice di calcolo EERA (Bardet et al., 2), sviluppato in Fortran 9, è un moderno sviluppo del concetto di analisi lineare-equivalente per risposta sismica su depositi di terreno, sviluppato in precedenza nelle due versioni di SHAKE (Schnabel et al 972). EERA è integrato completamente tramite un foglio di calcolo in EXCEL e fornisce un gran numero di caratteristiche all utente come dati di output. Tra queste, un numero illimitato di dati con cui l utente può descrivere le caratteristiche del suolo e gli strati del terreno; inoltre il codice prevede la possibilità di inserire puntualmente i risultati ottenuti dalle prove di colonna risonante per ciò che riguarda le leggi di variazione del modulo di taglio e dello smorzamento, che verranno successivamente utilizzate durante l elaborazione. La schematizzazione come profilo -D del sito Cabina ENEL, situato nella zona della Piana di Catania, costituito da strati di terreno alluvionale argilloso e argillo-limoso piuttosto estesi, con intercalazioni di sabbie e ghiaie, è avvenuta mediante la definizione di strati di terreno di diverso spessore, caratterizzati da peso dell unità di volume γ = 8.3 kn/m 3 e da valori di V s -G ricavati da prova Down-Hole (Figura 2). Per quanto riguarda la determinazione degli input sismici per il calcolo della risposta sismica, un primo studio è stato effettuato sulla base delle registrazioni del sisma di Santa Lucia del 3/2/99, evento tra le manifestazioni sismiche più rilevanti dopo quella disastrosa che ha colpito la città di Catania e zone limitrofe nel 94 (Frenna e Maugeri, 99). Il terremoto della Sicilia Orientale del 3/2/99 ha attivato otto accelerografi della rete sismica dell ENEL; l ubicazione degli accelerografi e le caratteristiche geologiche dei siti sono indicati in Figura. Gli studi passati sul terremoto della Sicilia Orientale (Rovelli et al., 99; Frenna e Maugeri, 99) hanno evidenziato come abbiano giocato un ruolo determinante i fenomeni di amplificazione della risposta sismica locale. Tali fenomeni sono stati riscontrati molto chiaramente nella località Saline della città di Augusta, nonché nella Piana di Catania. Durante il terremoto, infatti, nella stazione accelerometrica dell ENEL ubicata nella zona industriale della Piana di Catania nel sito cabina ENEL (sigla CAT in Figura ), su terreno soffice, è stata registrata una accelerazione massima di 2.43 m/s 2, notevolmente maggiore di quella di. m/s 2, registrata nella stazione di Sortino (sigla SRT in figura ), posta su roccia ed ubicata ad una distanza epicentrale comparabile con quella della stazione di Catania, circa 3 Km. Figura. Ubicazione delle stazioni sismometriche ed accelerometriche disponibili nell area e caratteri geologici dell area: () Depositi continentali e marini del Quaternario; (2) Vulcaniti basiche dell Etna e degli Iblei; (3) Sequenza carbonatica dell Avanpaese Ibleo (da Rovelli et al., 99).

6 Per quanto riguarda le leggi di variazione dei parametri dinamici, modulo di taglio e smorzamento, in funzione della deformazione angolare, si è dunque fatto uso delle equazioni proposte da Yokota et al. (98) con i parametri empirici ricavati dalle prove di colonna risonante (RCT) eseguite sui campioni indisturbati prelevati presso il sito Cabina ENEL (Figure 3 e 4). La deconvoluzione dell accelerogramma in superficie (a max = 2.42 m/s 2 ) (Figura 6) nella stazione di Catania al sito Cabina ENEL ha consentito di ottenere l accelerogramma di input al livello del basamento rigido. L analisi, infatti, ha consentito di attestare l esistenza di tale basamento rigido alla profondità di circa 36 m, profondità alla quale peraltro si evidenzia l esistenza di uno strato sabbioso di base (Frenna e Maugeri, 99). L analisi -D mediante EERA (Bardet et al., 2), effettuata mediante deconvoluzione dell accelerogramma registrato in superficie, ha restituito pertanto l accelerogramma al basamento rigido (Figura 7) alla profondità di circa 36 m e con una accelerazione massima pari a.2 m/s 2. Acceleration (g),3,2, -, -,2 -,3 2 2 Time (sec) Figura 6. Accelerogramma (a max = 2.42 m/s 2 ) ottenuto mediante deconvoluzione/risposta in superficie della componente N-S dell accelerogramma registrato nel sito Cabina ENEL nella Piana di Catania. I risultati di tale analisi di risposta sismica locale in termini di profilo delle accelerazioni massime con la profondità, fattore di amplificazione e spettro di risposta sono riportati rispettivamente nelle Figure 8-. E da notare come abbiano giocato un ruolo determinante i fenomeni di amplificazione della risposta sismica locale. Depth (m) Maximum Acceleration (g),,2, Figura 8. Profilo dei valori massimi di accelerazione indotti dal sisma in uno strato rigido di profondità H = 36 m. Amplification Ratio Frequency (Hz) Figura 9. Fattore di amplificazione massimo tra superficie e basamento (H = 36 m) indotto dal sisma.,6 Acceleration (g),,, -, Spectral Acceleration (g),,4,3,2, -, 2 2 Time (sec) Figura 7. Accelerogramma (a max =.2 m/s 2 ) ottenuto mediante deconvoluzione al basamento rigido (prof. 36 m) della componente N-S dell accelerogramma registrato in superficie nel sito Cabina ENEL della Piana di Catania.,, Period (sec) Figura. Spettro di risposta in superficie (smorzamento %) all azione dell accelerogramma (a max =.2 m/s 2 ) al basamento rigido (H = 36 m).

7 Ciò si evidenzia nella quasi perfetta coincidenza tra i valori di accelerazione massima di. m/s 2, registrata nella stazione di Sortino posta su roccia, e di.2 m/s 2 dell accelerogramma al basamento rigido del sito della cabina ENEL della Piana di Catania su terreno soffice, ottenuto mediante deconvoluzione dell accelerogramma in superficie (a max = 2.42 m/s 2 ). Un ulteriore studio di risposta sismica locale è stato effettuato utilizzando come input i sismogrammi sintetici (Grasso et al., 2) relativi alla simulazione del terremoto di scenario della Val di Noto del 693 (M=7.3). Come input al basamento rigido di base (H = 36 m) è stato quindi utilizzato un sismogramma sintetico (a max = 2.6 m/s 2 ) (Figura ) ottenuto su roccia alla profondità di 3 m attraverso la simulazione effettuata da Priolo (2) mediante il codice 2-D SPEM agli elementi spettrali del terremoto massimo credibile di scenario del 693. I risultati di tale analisi di risposta sismica locale in termini di sismogramma in superficie, profilo delle accelerazioni massime con la profondità, fattore di amplificazione e spettro di risposta sono riportati rispettivamente nelle Figure 2-. Acceleration (g),2,2,,, -, -, -, -,2 2 2 Time (sec) Figura. Sismogramma (a max = 2.6 m/s 2 ) ottenuto attraverso la simulazione effettuata da Priolo (2) mediante il codice 2-D SPEM agli elementi spettrali del terremoto massimo credibile di scenario del 693. Acceleration (g),4,3,2, -, -,2 -,3 -,4 2 2 Time (sec) Figura 2. Sismogramma (a max = 3.7 m/s 2 ) ottenuto in superficie attraverso l analisi di risposta sismica locale mediante il codice -D EERA. Depth (m),2, Maximum Acceleration (g) Figura 3. Profilo dei valori massimi di accelerazione indotti dallo scenario del sisma del 693 in uno strato rigido di profondità H = 36 m. Amplification Ratio Frequency (Hz) Figura 4. Fattore di amplificazione massimo tra superficie e basamento (H = 36 m) indotto dallo scenario del sisma del 693. Spectral Acceleration (g),2,8,6,4,2,, Period (sec) Figura. Spettro di risposta in superficie (smorzamento %) all azione del sismogramma sintetico (a max = 2.6 m/s 2 ) al basamento rigido (H = 36 m). È da notare come siano state apprezzate maggiori amplificazioni della risposta sismica locale attraverso l analisi del terremoto moderato della Sicilia Orientale del 3/2/99 di quelle computate attraverso l analisi del terremoto massimo credibile della Val di Noto del 693.

8 CONCLUSIONI Nel presente lavoro vengono riportati i risultati della caratterizzazione geotecnica statica e dinamica di un sito caratteristico della città di Catania. Tali risultati sono stati inoltre raccolti e riportati assieme a quanto già ottenuto, in altri sei siti caratteristici, sia in termini di proprietà meccaniche dei terreni sia per quanto riguarda la definizione dei parametri di degradazione del modulo di taglio e di incremento dello smorzamento. La valutazione della risposta di terreni stratificati in presenza di strati molto deformabili risulta fortemente condizionata dalla scelta della profondità dello strato rigido di base. Le caratteristiche dell accelerogramma che si pone alla base del basamento esercitano una notevole influenza sulla risposta sismica. Il terremoto della Sicilia Orientale del 3/2/99 di modesta intensità e modesto periodo di vibrazione ha presumibilmente eccitato uno strato di terreno di modesto spessore (H = 36 m), facendo registrare forti amplificazioni sismiche nella zona della Piana di Catania. Il terremoto di scenario del 693, con periodo di vibrazione presumibilmente più elevato, potrebbe porre in vibrazione strati di maggiore spessore, causando, in quel caso, amplificazioni sismiche maggiori di quelle computate nell ambito di questo studio. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Azzaro, R., Barbano, M.S., Moroni, A., Mucciarelli, M., Stucchi, M., 998. The Seismic History of Catania. Journal of Seismology. Barbano, M.S., Cosentino, M., 98. Il Terremoto Siciliano dell Gennaio 963. Rend. of Ital. Geol. Soc., (4), pp Barbano, M.S., Carozzo, M.T., Caverni, P., Cosentino, M., Fonte, G., Ghisetti, F., Lanzafame, G., Lombardo, G., Patanè, G., Riuscetti, M., Tortorici, L. and Vezzani, L., 979. 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