INDICAZIONI TECNICO FUNZIONALI PER LA PROGETTAZIONE DI PUNTI DI ASSISTENZA NELLE STAZIONI PER LA CLIENTELA CON DISABILITA E A RIDOTTA MOBILITA

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2 2 /22 PARTE I I.1 SCOPO Il punto di riferimento delle Ferrovie dello Stato per tutte le esigenze di viaggio dei clienti con disabilità è costituito dalle Sale Blu, che organizzano un adeguato servizio di assistenza. La Sala Blu dispone i servizi per: le informazioni la prenotazione di posti ordinari ed attrezzati l eventuale messa a disposizione della sedia a ruote la guida in stazione e l accompagnamento al treno la guida fino all uscita di stazione o ad altro treno coincidente la salita e la discesa con carrelli elevatori (laddove disponibili) l eventuale servizio, su richiesta, di portabagagli (un collo). Il presente documento LINEE GUIDA SALA BLU - INDICAZIONI TECNICO FUNZIONALI PER LA PROGETTAZIONE DI PUNTI DI ASSISTENZA NELLE STAZIONI PER LA CLIENTELA CON si occupa di definire i criteri funzionali, normativi ed architettonici delle Sale Blu, garantendo l uniformità tipologica in tutte le stazioni ove questi locali sono previsi. Dal punto di vista architettonico, tali ambienti, salvo contesti particolari ove emerga la necessità di singolari caratteristiche, dovranno prevedere soluzioni standardizzate ed omogenee improntate alla essenzialità, alla manutenzione semplice ed economica, alla durabilità nel tempo e nel rispetto dell ambito urbano circostante e delle normative vigenti. Le presenti linee guida non possono essere considerate esaustive rispetto ai temi trattati e vanno correlate ad altre linee guida, prescrizioni e circolari emanate da RFI nonché a norme di legge europee, nazionali e locali, vigenti o di prossima emanazione. I.2 CAMPO D APPLICAZIONE Le presenti Linee guida per la progettazione delle Sale Blu saranno utilizzate nei nuovi interventi o in quelli di adeguamento. I.3 PRINCIPALI DOCUMENTI CORRELATI

3 3 /22 - LG Accessibilità nelle stazioni- Superamento delle barriere architettoniche FS - Divisione Infrastruttura 2000 ; - LG Illuminazione nelle stazioni con tecnologia led pensiline e sottopassaggi 30/11/2010; - LG Percorsi tattili per disabili visivi Divisione Infrastruttura e relative integrazioni; - LG Arredi di stazione - 1^e 2^ parte, indicazioni tecnico funzionali per l uniformità tipologica RFI ; - LG Sistema Segnaletico - Divisione Infrastruttura 2000; - LG Progetto di variante al sistema segnaletica FS e RFI - 28 /10/ Prevenzione incendi e antincendio Installazione, manutenzione, verifica e uso dei mezzi fissi e mobili per l estinzione degli incendi; - Procedura RFI DSR SIGS P13 Gestione delle emergenze. - Ordine di Servizio n. 102 Bollettino Ufficiale FS n. 24 del 31 dicembre 1988 Norme per l installazione, la manutenzione, la verifica e l uso dei mezzi fissi e mobili per estinzione incendi. - Commissione Mista F.S. - C.N.VV.F. Dipartimento Protezione Civile Istruzioni tecniche per le stazioni ferroviarie con superficie al chiuso, aperta al pubblico, superiore a 5000 mq (DM 10/03/1998 e DM 8/9/1999) del 6 magio Istruzioni tecniche per le stazioni ferroviarie RFI Centostazioni Piani di Emergenza e Progettazione Prevenzione Incendi del 1 marzo Procedura Operativa Direzionale Gestione del servizio di assistenza in stazione ai passeggeri disabili e a ridotta mobilità (PRM) RFI DPR PD ORG 008 A del I.4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Principali norme relative all accessibilità da parte di persone con disabilità - Decisione della Commissione 21 dicembre Specifica Tecnica di Interoperabilità concernente le persone a mobilità ridotta nel sistema ferroviario trans-europeo convenzionale e ad alta velocità ( STI PMR). - D.M. 14 giugno 1989, n. 236, pubblicato in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff. 23 giugno 1989, n Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche. - Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici." (Pubblicato in S.O. della G.U. 27 settembre 1996, n Principali norme relative alla prevenzione incendi, all emergenza ed alla sicurezza del lavoro - Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e s.m.i.. - Decreto Legislativo n.233 del 12 giugno 2003 Attuazione della direttiva 1999/92/CE relativa alle prescrizioni minime per il miglioramento della tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori esposti al rischio di atmosfere esplosive. - Decreto del Ministero dell Interno del 10 marzo 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro. - Decreto 8 settembre 1999 Modificazioni al decreto ministeriale 10 marzo 1998 recante: "Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro". - Legge n. 191 del aprile 1974 Prevenzione degli infortuni sul lavoro nei servizi e negli impianti gestiti dall'azienda autonoma delle ferrovie dello Stato. - Decreto del Ministero dell interno e del Ministero dell Ambiente e di Tutela del Territorio del 27 gennaio 2006 Requisiti degli apparecchi, sistemi di protezione e dispositivi utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva, ai sensi della direttiva n. 94/9/CE, presenti nelle attività soggette ai controlli antincendio. - Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari. - Decreto del Presidente della Repubblica n. 126 del 23 marzo 1998 Regolamento recante norme per l'attuazione della direttiva 94/9/CE in materia di apparecchi e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva. - Legge n. 186 del 1/03/1968 Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazione e impianti elettrici ed elettronici. - Decreto del Ministero dell Interno del 10 marzo 2005 Classi di reazione al fuoco per i prodotti da costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali e' prescritto il requisito della sicurezza in caso d'incendio e s.m.i.. - Decreto del Ministero dell Interno del 30 novembre 1993 termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi.

4 4 /22 - Circolare del Ministero dell Interno n. 4 del 1 marzo 2002 Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili. - Circolare del Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile n. 720/4122 sott. 54/9 del 29 maggio 2008 Porte scorrevoli orizzontalmente munite di dispositivi automatici di apertura a sicurezza ridondante. Chiarimento. - Circolare del Ministero dell Interno n. 880/4122 sott. 54/3C del 18 agosto 2006 La sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili: strumento di verifica e controllo (check-list). - Linea guida del Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Il soccorso alle persone disabili: Indicazioni per la gestione dell emergenza - Legge 5 febbraio 1992 n Legge quadro per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate Principali Norme tecniche. - UNI 11306:2009 Panchine - Requisiti di sicurezza e metodi di prova. - D.M. 14 gennaio 2008: Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi. - UNI EN :2009 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione - Parte 1: Classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco. - UNI Ferrovie. Accessibilità delle persone ai sistemi di trasporto rapido di massa. Parte 2: Criteri progettuali per ferrovie. I.5 PROFILI DI UTENZA CONTEMPLATI NEI CRITERI PROGETTUALI Persone a ridotta mobilità (PRM): persona (viaggiatore) la cui mobilità sia ridotta, nell uso del trasporto, a causa di qualsiasi disabilità fisica (sensoriale o locomotoria, permanente o temporanea), disabilità o handicap mentale, o per qualsiasi altra causa di disabilità, o per ragioni di età, e la cui condizione richieda un attenzione adeguata e un adattamento del servizio fornito a tutti i passeggeri per rispondere alle esigenze specifiche di detta persona [v.art.3.15del Reg.(CE) 1371/2007]. I servizi di assistenza RFI sono rivolti a: persone che si muovono su sedia a ruote, persone con problemi agli arti o con difficoltà di deambulazione, persone non vedenti o con disabilità visive, persone non udenti o con disabilità uditive, persone anziane, donne in gravidanza.. I.6 DEFINIZIONI E ABBREVIAZIONI Sala Blu: Ambiente presente nelle principali stazioni ferroviarie idoneo per organizzare una adeguata assistenza per tutte le esigenze di viaggio dei clienti con disabilità. Spazio Calmo: Luogo sicuro: Luogo sicuro statico contiguo e comunicante con una via di esodo verticale od in essa inserito. Tale spazio non dovrà costituire intralcio alla fruibilità delle vie di esodo ed avere caratteristiche tali da garantire la permanenza di persone con ridotte o impedite capacità motorie in attesa dei soccorsi. Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto o filtri a prova di fumo avente caratteristiche idonee a ricevere e contenere un predeterminato numero di persone (luogo sicuro statico), ovvero a consentirne il movimento ordinato (luogo sicuro dinamico).

5 5 /22 PARTE II II.1 DOTAZIONI FUNZIONALI DELLE SALE BLU Le Sale Blu per le stazioni ferroviarie saranno dotate di: Postazione di lavoro principale con scrivania idonea per i colloqui con i clienti, con telefono fisso, p.c. collegato in intranet ed in internet, stampante; Altra (altre) postazioni di lavoro di supporto; Elementi arredo idonei a contenere specifico materiale informativo e/o promozionale; Sedute per l attesa degli accompagnatori dei clienti con disabilità, conformi alle normative con barra di sostegno come richiesto dalle STI PMR; Bacheche per informazioni ferroviarie/trasportistiche e/o messaggi promozionali. Le bacheche per arrivi e partenza avranno una dimensione netta di 100cm x 70 cm e saranno posizionate in modo da essere leggibili da una persona su sedia a ruote (bordo inferiore a 100cm da terra); Eventuale bagno per il personale. Qualora sia possibile usufruire di tale servizio in altri ambienti ferroviari vicini, disponibile per gli stessi orari di lavoro, il bagno potrà essere omesso. eventuale magazzino per lo stoccaggio delle sedie a ruote. Potranno essere utilizzati porzioni di magazzino già presente in stazione; Eventuale ambiente per lo stazionamento dei carrelli elevatori qualora presenti; spazi polifunzionali, idonei per la manovra e lo stazionamento di persone su sedia a ruote; Idonea illuminazione, preferibilmente con lampade a led; Idonea segnaletica a messaggio fisso, dall accesso alla stazione fino alla Sala Blu; Percorsi tattili per persone con disabilità visive, dall accesso alla stazione fino alla Sala Blu ed anche all interno della sala stessa se ritenuto necessario, mappe e targhette tattili; Attrezzature e/o impianti antincendio; Segnaletica di sicurezza; Planimetria ed indicazioni secondo il Piano d Emergenza. II.2 ACCESSIBILITA E SPAZI DI MANOVRA Il D.M. 236/89 definisce gli spazi di manovra per le sedie a. STI PMR percorso privo di ostacoli deve essere presente un percorso privo di ostacoli fra i seguenti punti e servizi ove presenti: (.) punti di assistenza passeggeri. PUNTO DEL DM SPAZI DI MANOVRA CON SEDIA A RUOTE Gli spazi di manovra, atti a consentire determinati spostamenti alla persona su sedia a ruote, sono i seguenti:

6 6 /22 A Rotazione di 360 B Rotazione di 180 (Inversione di direzione) (Cambiamento di direzione) C Rotazione di 90 D Svolta di 90 E Inversione di direzione con manovre combinate

7 7 /22 Nei casi di adeguamento e per consentire la visitabilità degli alloggi, ove non sia possibile rispettare i dimensionamenti di cui sopra, sono ammissibili i seguenti spazi minimi di manovra (manovra combinata) DM 14 giugno 1989 n. 236: F G H Pavimento. Il pavimento dovrà essere di materiale duraturo, di facile manutenzione ed incombustibile. Sono da preferire materiali lapidei. In conformità alle normative sul contenimento energetico, per le nuove realizzazioni si dovrà prevedere un isolamento termico ed acustico. I pavimenti devono essere di norma orizzontali e complanari tra loro e non sdrucciolevoli. Il pavimento deve avere superficie unita ed impermeabile e pendenza sufficiente per avviare rapidamente eventuali liquidi verso i punti di raccolta e scarico. Il pavimento deve essere mantenuto in buone condizioni di pulizia e non deve presentare rischi di inciampo od essere scivoloso. Eventuali differenze di livello devono essere contenute ovvero superate tramite rampe con pendenza adeguata in modo da non costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote. Nel primo caso si deve segnalare il dislivello con variazioni cromatiche; lo spigolo di eventuali soglie deve essere arrotondato. Gli strati di supporto della pavimentazione devono essere idonei a sopportare nel tempo i sovraccarichi previsti nonché ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione

8 8 /22 stessa. Gli elementi costituenti una pavimentazione devono presentare giunture inferiori a 5 mm, stilate con materiali durevoli, essere piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2. La sala blu deve essere individuata dall esterno da percorso tattile e riportata sulle mappe tattili. All interno della sala, il bancone dovrà essere servito da percorso tattile in gomma. Porte Le porte di accesso, dovranno avere una larghezza conforme ai calcoli secondo il DM ed alle eventuali prescrizioni impartite, ove richiesto, dal Comando provinciale dei VVF, tali da consentire un agevole transito anche da parte di persona su sedia a ruote e garantire l esodo in caso di pericolo; il vano della porta e gli spazi antistanti e retrostanti devono essere complanari. Per dimensioni, posizionamento e manovrabilità la porta deve essere tale da consentire una agevole apertura delle ante da entrambi i lati di utilizzo; sono consigliabili porte scorrevoli o con anta a libro, mentre devono essere evitate le porte girevoli, quelle a ritorno automatico non ritardato e quelle vetrate se non fornite di accorgimenti per la sicurezza. Le porte vetrate devono essere facilmente individuabili mediante l'apposizione di opportuni segnali conformi alle prescrizioni societarie e deve essere apposta l apposita segnalazione indicante le vie di fuga e le eventuali misure di tutela come previsto al titolo V e dall All. XXVIII del D.Lgs. 81/08 e smi. Gli ostacoli trasparenti porte a vetro o pareti trasparenti sui principali percorsi utilizzati dai passeggeri o lungo tali percorsi devono essere contrassegnati da almeno due strisce risaltanti composte da segnali, logo, emblemi o decorazioni: una striscia deve essere posta a un altezza compresa tra 1500 mm e 2000 mm, l altra tra 850 e 1050 mm. I contrassegni devono risaltare sullo sfondo. Le strisce devono avere un altezza minima di 100 mm. (STI PMR 2007). Si ricorda che ai sensi del DM 10/03/1998, l utilizzo di porte scorrevoli è ammesso se la porta è del tipo ad azionamento automatico e può essere aperta nel verso dell'esodo a spinta con dispositivo opportunamente segnalato e restare in posizione di apertura in mancanza di alimentazione elettrica. Tali porte, qualora siano adottate, devono rispettare le indicazioni fornite dalla Circolare del Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile n. 720/4122 sott. 54/9 del 29 maggio Sono da preferire maniglie del tipo a leva opportunamente curvate ed arrotondate. Le singole ante delle porte (nel caso di porte a 2 ante almeno una) debbono avere una larghezza non inferiore a 80cm (preferibilmente 90cm) ed una altezza libera di almeno 2,10m. Eventuali parti vetrate preferibilmente saranno collocate ad una altezza di almeno 40 cm dal piano del pavimento. In ottemperanza alla STI PRM, la forza richiesta per aprire o chiudere una porta manuale, in assenza di vento, non può superare i 25 N. Per aprire o chiudere una porta manuale, la maniglia deve poter essere azionata con il palmo della mano esercitando una forza non superiore a 20 N. I maniglioni antipanico devono essere conformi alla UNI EN 1125 e le maniglie o piastre a spinta conformi alle norme di sicurezza, come la UNI EN 179. I dispositivi di apertura delle porte devono essere posti a un'altezza compresa fra 800 mm e mm dal pavimento. Le porte che si aprono a battente, devono essere munite di appositi dispositivi di arresto per essere assicurate in posizione di apertura. La soglia delle porte e degli accessi non può essere più alta di 25 mm. Le soglie devono essere di un colore che risalti sullo sfondo circostante. Le caratteristiche delle porte e dei relativi spazi antistanti e retrostanti rappresentano importanti parametri da considerare per garantire la mobilità, sia per quanto concerne il ruolo delle porte stesse, ovvero come ostacolo al loro attraversamento e/o alla mobilità di persone che si muovono nelle

9 9 /22 immediate vicinanze (condizione negativa) da parte di persone con disabilità motorie o sensoriali, sia per la funzione di contenimento degli eventuali affluenti di un incendio (condizione positiva). Pertanto devono essere preferite soluzioni nelle quali la persona con disabilità possa essere resa autonoma nello svolgimento delle azioni legate all apertura, attraversamento e chiusura delle porte. Indicazioni riportate dal DM 236/89 e dalla Circolare Nota: Si evidenzia che in ambito ferroviario la larghezza minima della porta è di 0,8 m. Partizioni e porte, qualora completamente vetrate, dovranno essere dotate di serigrafie come indicato nelle prescrizioni societarie. Le superfici vetrate, devono rispettare anche quanto previsto ai punti 1.3.6, , e 4.3 del D.Lgs. 81/08 e smi, pertanto le pareti trasparenti o translucide ed in particolare le pareti interamente vetrate, devono essere: chiaramente segnalate; costituite da materiali di sicurezza a tutta altezza; separate da zone di lavoro e vie di circolazione; prese tutte le tutele necessarie affinché le persone, in caso di urto da parte di persone o mezzi, non vadano in frantumi, per evitare che le persone rimangano ferite; tenute costantemente in buone condizioni di pulizia e di efficienza.

10 10 /22 L attacco a terra di pannelli e/o tamponature fragili dovrà essere provvisto di idonee protezioni da urti provocati da carrelli e/o trolley. Le pareti vetrate devono essere tali da evitare un soleggiamento eccessivo dell area interessata. Aperture finestrate I meccanismi di apertura e chiusura di eventuali finestre devono essere facilmente manovrabili e percepibili e le parti mobili devono poter essere usate esercitando una lieve pressione. Le aperture devono garantire una adeguata aerazione all ambiente in accordo alla normativa vigente. Eventuale rampa per accesso Sala Blu L accesso all eventuale pavimento rialzato deve essere garantito da rampe per persone con disabilità la cui a larghezza minima deve essere di 0,90 m per consentire il transito di una persona su sedia a ruote; Qualora al lato della rampa sia presente un parapetto non pieno, la rampa deve avere un cordolo di almeno 10 cm di altezza. Gli spigoli devono essere smussati. La pendenza delle rampe non deve superare l'8%.

11 11 /22 Soffitto e copertura Il dislivello tra pavimento e soffitto non dovrà essere inferiore a 2,70 m salvo diverse disposizioni locali. L eventuale controsoffitto sarà realizzato con materiale non combustibile. II.3 ELEMENTI DI ARREDO L'arredo e gli elementi isolati devono risaltare rispetto allo sfondo e avere bordi arrotondati. Devono essere collocati in modo da non ostacolare le persone non vedenti o con problemi di vista e devono essere individuabili da i non vedenti che utilizzano un bastone. Gli elementi a sbalzo collocati al di sotto di mm di altezza, che sporgono di oltre 150 mm, devono essere indicati da un ostacolo, a un'altezza massima di 300 mm, che possa essere individuato da i non vedenti che utilizzano un bastone (STI PMR 220). Schema di seduta tipo Per assicurare l accessibilità gli arredi fissi non devono costituire ostacolo o impedimento per lo svolgimento di attività anche da parte di persone con ridotte o impedite capacità motorie. In particolare: - i banconi e i piani d appoggio utilizzati per le normali operazioni del pubblico devono essere predisposti in modo che almeno una parte di essi sia utilizzabile da persona su sedia a ruote, permettendole di espletare tutti i servizi; - eventuali sistemi di apertura e chiusura, se automatici, devono essere temporizzati in modo da permettere un agevole passaggio anche a persone con disabilità su sedia a ruote; - ove necessario deve essere predisposto un idoneo spazio di attesa con posti a sedere (DM 236/89 art arredi fissi).

12 12 /22 In ogni caso eventuali dislivelli devono essere superati da idonee rampe per garantire l abbattimento delle barriere architettoniche. Gli spazi interni e la disposizione degli arredi dovranno rispondere ai requisiti di legge e normativa in materia di sicurezza ed ergonomia degli ambienti di lavoro e di accessibilità ai PMR. Gli elementi di arredo devono avere una reazione al fuoco compatibile con quanto riportato al punto III.4 e non devono rilasciare in condizioni d uso normali sostanze tossiche nell ambiente.

13 13 /22 II. 4 SEGNALETICA A MESSAGGIO FISSO Fig. 1 - Bandiera 40 x 40 cm Fig. 2 - Insegna 70 x 220 cm

14 14 /22 Fig. 3 - Totem 200 x 80 PARTE III III.1 ACCESSORI E IMPIANTI MECCANICI Il locale dovrà essere dotato di idoneo sistema di riscaldamento/raffrescamento correlato all impiego di pannellature in materiali compositi a bassa dispersione termica. Sono vietati dispositivi di riscaldamento elettrici, alimentati a gas o con liquidi infiammabili. In ogni caso si deve garantire una adeguata ventilazione naturale (rapporto tra superficie calpestabile e superfici apribili non inferiore a 8) eventualmente integrata da un impianto meccanico secondo quanto prescritto dalle normative vigenti relative alla salute e all igiene sui luoghi di lavoro. Gli impianti di meccanici dovranno essere dimensionati e realizzati secondo le norme di legge e le normative tecniche vigenti; in particolare: - Legge 10/91, DPR 412/93 e s.m.i., DLgs 192/05 e s.m.i. e DLgs 115/08 per quanto riguarda l uso efficiente di energia; - DLgs 152/06 per quanto riguarda le norme in materia ambientale - DM 1 dicembre 1975 e DLgs 93/2000 riguardanti le attrezzature in pressione

15 15 /22 - DM 23 novembre 1982, DM 37/08 e Decreto per quanto riguarda gli impianti e la sicurezza - Legge 447/95, DPCM 14 novembre 1997, DPCM 1 marzo 1991 e DLgs 194/05 riguardanti l inquinamento acustico degli ambienti - UNI 7357, UNI 5364, UNI EN 832, UNI EN ISO 13790, UNI 10345, UNI 10346, UNI 10347, UNI 10348, UNI 10349, UNI 10355, UNI riguardanti gli impianti termici e le metodologie di calcolo e dimensionamento - UNI 10339, UNI /2, UNI ENV e UNI 8199 riguardanti gli impianti aeraulici e le reti delle condotte - UNI 9182,UNI /2/3/4/5 e UNI 8065 riguardanti gli impianti idrico-sanitari nonché tutte le normative applicabili riguardanti le tubazioni metalliche e plastiche. E raccomandato, ove possibile, l utilizzo di impianti ad energia da fonte rinnovabile, come ad esempio il solare termico. III.2 ILLUMINAZIONE E IMPIANTI ELETTRICI Il locale dovrà essere dotato di idoneo impianto elettrico capace di soddisfare in pieno le necessità degli occupanti siano essi lavoratori che viaggiatori/fruitori del servizio. L impianto dovrà essere completamente sfilabile e facilmente ampliabile per far fronte alle modifiche o agli ampliamenti che nel tempo potranno essere necessari. L illuminazione sarà tale da garantire un valore diffuso di 400/500 lux misurato a 85cm dal pavimento e una temperatura di colore di circa 3700/4000 K. E auspicabile l utilizzo di fonti di illuminazione a sorgente LED. Illuminazione di sicurezza e d emergenza Dovrà essere realizzata l illuminazione d emergenza conformemente alla norma UNI 1838, il cui periodo di funzionamento dovrà essere commisurato al tempo necessario per la corretta gestione delle emergenze e comunque non inferiore ad 1 ora. L illuminazione di sicurezza dovrà garantire livelli luminosi sufficienti per garantire lo sfollamento delle persone in condizioni di assoluta sicurezza. Gli impianti di elettrici dovranno essere dimensionati e realizzati secondo le norme di legge e le normative tecniche vigenti; in particolare: DL 81/08 Legge 186/68 DM 37/08 UNI CEI EN CEI 64-8 per ambienti a maggior rischio di incendio CEI EN /4 III.3 COLORE Per quanto riguarda i colori, ci si dovrà attenere alla compatibilità con l aspetto cromatico degli altri elementi della stazione. E espressamente vietato usare colori e luci che possono creare confusione con la segnaletica a messaggio fisso e a messaggio variabile. Per l identificazione dei colori, la norma tecnica UNI indica il sistema Munsell. Sono di uso pratico le codifiche RAL (Reichs-Ausschuss für Lieferbedingungen Comitato per lo Stato tedesco sulle condizioni di consegna), Pantone, RGB (Red,Green, Blue), NCS (Natural Color System). In Internet è

16 16 /22 facile trovare tabelle di conversione per i diversi codici. Per le sale Blu possono essere utilizzati i seguenti colori: Bianco Pantone 705 RAL 9003 Giallo Pantone 109 cv RAL 1021 Rosso Pantone 180 RAL 3016 Verde Pantone 329 RAL 6026 Blu Pantone 286 RAL 5002 Arancio Pantone 1655C2 RAL 2004 Azzurro Pantone 293 RAL 5005 (5022 secondo STI) III.4 MISURE ANTINCENDIO Criteri generali Le misure antincendio dovranno essere realizzate conformemente alle norme tecniche di prevenzione incendi applicabili al contesto nel quale è inserita la sala blu e conformemente alle eventuali prescrizioni impartite dal competente Comando Provinciale dei VVF. Si rammenta che la Sala Blu è un elemento sensibile dal punto di vista della prevenzione incendi, in quanto sono presenti persone a mobilità ridotta, pertanto occorre adottare misure di sicurezza supplementari, al fine di garantirne la riduzione dei rischi ai quali sono esposte a causa della loro disabilità. Difatti il D.Lgs. 81/08, il DM e le circolari esplicative emanate dal Ministero dell Interno hanno richiamato all attenzione sulla redazione della valutazione del rischio nel caso in cui siano presenti persone con ridotte od impedite capacità motorie, sensoriali o mentali. I criteri generali da adottare sono stabiliti dal DM , chiariti dalle Circolare n. 4 del e del , ed indicati dalla Linea Guida del Ministero dell Interno Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile. La progettazione, la scelta dei materiali, la realizzazione e la manutenzione degli impianti dovranno essere conformi alle norme italiane CEI, UNEL ed UNI, conformemente al DM 37/08 ed ove richiesto alle disposizioni degli Enti ed Organismi competenti. La realizzazione degli impianti in specie, i materiali, i singoli componenti ed apparecchiature dovranno risultare conformi a tutte le norme di legge e regolamentazioni tecniche in quanto applicabili. In particolare, ove richiesto, dovranno essere rispettate eventuali disposizioni e/o prescrizioni dei locali Comandi dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile o delle Autorità comunali, provinciali e regionali per gli eventuali aspetti di competenza. Valutazione dei rischi e misure gestionali Si rammenta che nel caso delle sale blu ci si trova in presenza di persone estranee al luogo di lavoro, pertanto devono essere attuate tutte le precauzioni del caso, per cui si rende necessaria una specifica

17 17 /22 analisi del rischio incendio, conseguendo adeguati standard di sicurezza, senza creare alcuna forma di discriminazione alle persone con disabilità. Lo scopo della valutazione e della conseguente scelta delle misure di sicurezza si intende raggiunto se nei luoghi considerati risultano risolte, anche attraverso i sistemi di gestione, tutte quelle condizioni che rendono difficile od impossibile alle persone con limitazioni alle capacità fisiche, cognitive, sensoriali o motorie il movimento, l orientamento, la percezione dei segnali d allarme e la scelta delle azioni da intraprendere al verificarsi di una condizione d emergenza. L analisi dei rischi dovrà considerare anche le caratteristiche inerenti la mobilità, l orientamento, la percezione del pericolo e/o allarme e l individuazione delle azioni da compiere in caso d emergenza, al fine di valutare le soluzioni progettuali ottimali. Le misure di carattere gestionale da prevedere nella redazione dei Piani d Emergenza (da redigere conformemente alle procedure in uso presso RFI ed al piano di emergenza di stazione), in ottemperanza al DM , dovranno integrare e compensare le misure edilizie ed impiantistiche adottate per raggiungere gli obiettivi di sicurezza imposti dalla legge, individuando le necessarie ed adatte misure di contenimento ed abbattimento del rischio. Si rammenta che le misure gestionali devono prevedere personale appositamente formato per assistere le persone con disabilità o temporaneamente incapaci a mettersi in salvo durante l emergenza. Le misure gestionali dovranno prevedere tutte le misure atte affinché le persone con disabilità possano raggiungere in sicurezza un luogo sicuro in funzione dei percorsi orizzontali e/o verticali presenti, anche considerando l eventuale dotazione di particolari attrezzature e/o ausili per facilitare le operazioni d esodo. Segnaletica di sicurezza La sala Blu dovrà essere dotata della segnaletica di sicurezza conformemente al D.Lgs. 81/08 e s.m.i. elaborando, ove necessario, modalità di segnalazione che utilizzino più caratteri sensoriali, che deve essere oggetto di valutazione da parte del responsabile della sicurezza. La segnaletica di sicurezza dovrà essere installata idonea segnaletica orizzontale e verticale come da disposizioni di legge, anche secondo i criteri riportati dal Ministero dell Interno con le Circolari n. 4 del e del Misure edilizie Le misure edilizie ed impiantistiche devono essere realizzate conformemente alla normativa vigente e secondo il DM ed i criteri forniti dalla Circolare n. 4 del e dallacircolare del , per facilitare la mobilità, l orientamento, la percezione dell allarme e del pericolo e per agevolare la determinazione delle azioni da compiere in caso d emergenza. La resistenza al fuoco delle strutture saranno dipendenti dal contesto in cui le Sale Blu sono inserite all interno del fabbricato, con il rispetto delle norme tecniche di prevenzione incendi applicabili, ed in assenza di tali norme il livello prestazionale dovrà essere definito con il Committente e concordato con i VVF.

18 18 /22 Le misure di protezione passiva ed attiva dovranno essere rispondenti a quanto previsto dalla normativa vigente di riferimento e compatibili con l analisi dei rischi (D.Lgs. 81/08, DM , DPR 577/82, ecc.) e dalle regole tecniche di prevenzione incendi applicabili. Le vie di fuga dovranno consentire la rapida e sicura evacuazione delle persone presenti e le vie d esodo dovranno essere opportunamente segnalate e dimensionate ai sensi del DM 10/03/98. Le strutture e gli impianti dovranno rispettare, ove richiesto, tutte le misure di sicurezza antisismica, come da normativa vigente. L analisi dei rischi, anche per adempiere, ove richiesto, al punto 4.6 del DM 236/89, dovrà valutare se la Sala Blu dovrà possedere i requisiti di spazio calmo, salvo che ciò non sia stato prescritto dal Comando provinciale dei VVF. In tal caso dovrà essere progettata: con le idonee caratteristiche architettoniche e costruttive; per garantire, al suo interno, condizioni sostenibili, per tutto il tempo necessario a far giungere i soccorsi e portare a termine il salvataggio delle persone presenti, in ragione del numero ragionevolmente prevedibile di utenti; per permettere a chi si trova al loro interno di comunicare con chi coordina o indirizza i soccorritori. Misure impiantistiche Gli impianti devono essere realizzati, installati e certificati in conformità al DM 37/08 e L. 186/68, ovvero a regola d arte e secondo le regole tecniche di prevenzione incendi applicabili. Gli impianti elettrici, ai fini della prevenzione degli incendi, devono avere le seguenti caratteristiche: non costituire causa primaria di incendio o di esplosione; non fornire alimento o via privilegiata di propagazione degli incendi; il comportamento al fuoco della membratura deve essere compatibile con la specifica destinazione d uso dei singoli locali od aree; essere suddivisi in modo che un eventuale guasto non provochi la messa fuori servizio dell intero sistema garantendo comunque la sicurezza dei soccorritori; disporre di apparecchi di manovra ubicati in posizioni protette e riportare chiare indicazioni dei circuiti cui si riferiscono disporre delle idonee misure di sicurezza contro le scariche atmosferiche. Le sale Blu dovranno essere dotate di illuminazione di sicurezza e d emergenza ed, ove necessario, anche dei seguenti impianti di sicurezza: allarme incendi e generale; rivelazione e spegnimento incendi; impianto di spegnimento o contenimento incendi; impianto di diffusione sonora.

19 19 /22 Attrezzature antincendio Le sale Blu dovranno essere dotate di idonei mezzi portatili antincendio (estintori portatili, coperte antifiamma, ecc.) posizionati e scelti dalle risultanze dell analisi dei rischi e dagli adempimenti normativi da adempiere. Le attrezzature antincendio devono essere realizzate, installate e mantenute a regola d arte, conformemente alle vigenti norme di buona tecnica. L agente estinguente degli estintori portatili dovrà essere compatibile ed idoneo con gli scenari d incendio ipotizzati nell analisi rischio incendio. Gli estintori portatili e/o carrellati dovranno essere dislocati ed opportunamente segnalati secondo le risultanze dell analisi dei rischi, dal DM 10/03/98 e dalle regole tecniche di prevenzione incendi applicabili). Reazione al fuoco Le strutture dovranno essere realizzate mediante materiali non combustibili. I materiali degli arredi dovranno essere preferibilmente incombustibili, oppure, previa verifica mediante analisi del rischio, potranno avere classe di reazione al fuoco prevista per i prodotti da installare lungo le vie di fuga, come riportato all art. 4 del DM Ambiente per lo stazionamento dei carrelli elevatori Tale ambiente deve essere soggetto di una valutazione dei rischi per stabilire quali apprestamenti adottare, in particolar modo se viene effettuata la ricarica delle batterie. Si rammenta che qualora la ricarica delle batterie generi dei gas infiammabili (ad esempio idrogeno), sono da effettuarsi le verifiche previste dal D.Lgs. 233/2003, per valutare l eventuale presenza di atmosfere esplosive per attuare le opportune misure di sicurezza previste dalla normativa di riferimento, conformemente al DM ed al DPR 126/98. In tal caso l area di stazionamento non dovrà costituire un pericolo per la Sala Blu e per le persone in transito. PARTE IV IV.1 ALLEGATI PROGETTUALI Si riportano, per garantire livelli di omogeneità di immagine e funzionalità sulla rete, le caratteristiche di alcuni elementi di arredo e delle finiture che si raccomanda di utilizzare con i necessari adattamenti in funzione degli spazi a disposizione e tenuto conto dei eventuali vincoli riguardanti gli specifici siti.

20 20 /22 INGRESSO SALA BLU (es. Milano C.le) Deve essere installata all esterno una pulsantiera ad un altezza di 80 cm dal pavimento, (richiesta delle Associazioni disabili per persone su sedia a ruote con problemi agli arti superiori). Inoltre deve essere installata una targhetta tattile riportante in Braille e con caratteri a rilievo Sala blu suonare il campanello. Il tasto deve avere caratteristiche di individuabilità (colore per gli ipovedenti e identificabile al tatto).

21 21 /22 BANCONE SALA BLU (es. Milano C.le) SALA BLU bancone tipo

22 22 /22 LAY OUT (es. Milano C.le) a- nuova pavimentazione in laminato grigio (da adottare nei casi in cui la pavimentazione esistente non sia di particolare pregio) b- pareti area attesa color grigio chiaro e parete retro bancone colore blu (RAL 5015) c- nuovo banco assistenza/informazioni d- porte esistenti preferibilmente con apertura automatica e- nuova controsoffittatura in cartongesso color grigio chiaro f- nuovo impianto illuminazione g- nuovo impianto riscaldamento/raffrescamento h- sedute per attesa ergonomiche con schienale e mancorrente (vedi Arredi di stazione - 1^ parte indicazioni tecnico funzionali per l uniformità tipologica (codifica: RFI DPR TES LG IFS 003 A) )

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