IL RILEVAMENTO BIOMETRICO NEGLI UNGULATI. Paolo Montanaro

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1 IL RILEVAMENTO BIOMETRICO NEGLI UNGULATI Paolo Montanaro

2 UNGULATI Incremento numerico Espansione degli areali Aumento del prelievo venatorio DIFFUSIONE DEL RILEVAMENTO BIOMETRICO Approcci diversi Disomogeneità di tecniche

3 Lo scopo principale è: DOCUMENTARE LE CARATTERISTICHE FISICHE MEDIE DI UNA POPOLAZIONE e le sue variazioni nel tempo Controllare lo stato di salute di una popolazione Effetti negativi della densità Effetti negativi delle condizioni climatiche Errori nella gestione

4 PERCHE SONO IMPORTANTI I RILEVAMENTI BIOMETRICI NEL MONITORAGGIO DEGLI UNGULATI? I. Perchè manca ancora una descrizione delle caratteristiche medie e della variabilità delle diverse popolazioni italiane. II. Perchè gli Ungulati rispondono velocemente alle variazioni delle condizioni ambientali: quindi raccogliere di anno in anno i dati biometrici permette di tenere sotto continua osservazione le condizioni della popolazione. III. Perchè i dati biometrici uniti ad altri parametri come la fertilità o il tasso di sopravvivenza, consentono di comprendere meglio le storie vitali delle diverse specie

5 I. Perchè manca ancora una descrizione delle caratteristiche medie e della variabilità delle diverse popolazioni italiane. DATI BIOMETRICI + STIME DI ETA = DINAMICA ACCRESCIMENTO CORPOREO VELOCITA DI SVILUPPO DIMENSIONI FINALI Popolazioni con accrescimenti corporei lenti e dimensioni modeste in età adulta Popolazioni con accrescimenti corporei veloci e dimensioni finali notevoli Esemplari con accrescimento giovanile lento che compensano in età adulta mentre in altri lo fase iniziale condiziona tutta la vita

6 II. Gli ungulati rispondono velocemente alle variazioni delle condizioni ambientali: quindi raccogliere di anno in anno i dati biometrici permette di tenere sotto continua osservazione le condizioni della popolazione. TAGLIA Adattamenti ai vari habitat Capriolo Cervo Cinghiale Risposte ai cambiamenti di disponibilità alimentare Capriolo a Dourdan e Chizè Cervo in Francia Capriolo in Stiria

7 III. I dati biometrici consentono di comprendere meglio le storie vitali delle diverse specie. TAGLIA Sopravvivenza Riproduzione Biomassa Fabbisogni nutritivi DINAMICA DI POPOLAZIONE CARICO SU ECOSISTEMA CONSUMI OPERATI DAI PREDATORI SULLE PREDE IMPATTO SULLE RISORSE TROFICHE

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9 Le procedure devono essere: Chiare Ripetibili Uniformi ma lo sono davvero..? Misurazioni di palchi e corna Peso eviscerato Formulario Consiglio Internazionale della Caccia (C.I.C.) Scozia: senza eliminare i visceri toracici Scandinavia: tagliano prima le zampe Germania e Austria: tagliano prima la testa nei maschi di cervo e capriolo Comprensori Alpini italiani: non c e uniformità.

10 ma lo sono davvero..? MISURE LINEARI metro rigido o metro flessibile? Lunghezza del corpo Altezza al garrese Lunghezza del garretto Lunghezza della mandibola Partendo dal labbro superiore o dal rinario? Partendo dalla spina dorsale o dalla scapola? Fino all attaccatura dello zoccolo al bordo inferiore della muraglia dello zoccolo.alla punta dello zoccolo? Tre o quattro modalità diverse

11 Codificazione delle metodologie di rilevamento: Misure biometriche sui capi abbattuti Langvatn Rolf Criteria of physical condition, growth and developement in Cervidae suitable for routine studies. Nordic council of wildlife research. Stockholm Misure di palchi e corna Formulario Consiglio Internazionale della Caccia (C.I.C.) Misure di craniometria Compendio di von den Drisch (1976)

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13 Misure somatiche Circonferenza toracica: sull animale disteso a terra su un fianco, prima dell evisceramento,con un metro flessibile, passando attorno alla cassa toracica appena dietro la zampa anteriore; prima di leggere il valore, il metro va moderatamente tirato. Altezza al garrese: con un metro flessibile, dal punto più alto della scapola alla punta dello zoccolo, seguendo le curve del corpo, arrivando alla attaccatura della zampa, proseguendo sulla linea mediana fino allo zoccolo.lo zoccolo va disposto con la punta sullo stesso asse che passa sulla linea mediana della zampa tenuta perpendicolare al tronco. Per il rilevamento delle misure lineari l animale va adagiato su un fianco con le zampe perp. al tronco. Il rilevatore deve essere sempre aiutato da un altro operatore, per fare aderire sul copo dell animale il metro flessibile o per tenere teso il piede o lo zoccolo. Le misure di lunghezza vanno prese in centimetri con la precisione del millimetro

14 Misure craniometriche Lunghezza della manbibola: con un calibro, dal brdo anteriore dell alveolo del primo incisivo al punto più posteriore del processo angolare della mandibola. Lunghezza della fila dentaria: con un calibro, dal punto più anteriore del primo premolare al punto più posteriore del terzo molare. Lunghezza totale del (o massima) cranio: con un calibro, dal punto più anteriore al punto più posteriore del cranio. Lunghezza condilo-basale del cranio: con un calibro, dal punto più anteriore del cranio al punto più posteriore dei condili occipitali. Larghezza ectorbitale del cranio: con un calibro, la distanza tra i punti più esterni delle orbite.

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16 Pianificazione dei monitoraggi Inizialmente è meglio rilevare un buon numero di variabili su un ampio campione Capi abbattuti: pesi pieni ed eviscerati (in quanto la relazione che li lega in alcune specie non è lineare. Una volta tipizzata la popolazione si può continuare con monitoraggi di routine: peso,lunghezza del garretto e lunghezza della mandibola.

17 Pianificazione dei monitoraggi Lunghezza mandibola sensibile ai cambiamenti delle condizioni ambientali (Ellemberg 1974), buon stimatore delle condizioni corporee (Stubbe e Gleisch 1990) nei giovani di 1 anno di capriolo è buon indice dei cambiamenti di densità Lunghezza delle stanghe del palco Variazioni della lunghezza media dei cervi giovani di anno in anno è buon indice delle condizioni ambientali (Shmidt et al. 2001)

18 Pianificazione dei monitoraggi Rendimento in base a Condizione e Costituzione (Buchli 1979) Condizione = stato dell animale in un determinato momento in relazione alla situazione sanitaria, fisiologica e alimentare Costituzione = taglia dell animale in relazione alla sua condizione alla nascita e durante la fase di accrescimento valutabile dallo sviluppo scheletrico Variabili = peso eviscerato, lunghezza del garretto, lunghezza della mandibola, circonferenza toracica

19 Pianificazione dei monitoraggi Cervo femmina di 3 anni o più Indice di costituzione = 0,121 X lungh. garretto + 0,048 lunghezza mandibola + 0,083 X peso eviscerato 12,354 Tutti gli individui con punteggi superiore a valore soglia specifici classificati di buona costizione. La porzione di esemplari di buona costituzione nel campione permette di stimare la qualtà del campione.

20 Periodi di campionamento Gli Ungulati nel corso dell anno sono soggetti a: Meccanismi di risparmio energetico Variazioni delle risorse trofiche VARIAZIONI DI PESO Attività riproduttiva Accumulo e mobilizzazione delle riserve di grasso

21 Periodi di campionamento Campionamenti legati all attività venatoria possono dare risultati parziali e/o distorti Campionamento solo invernale descrive gli animali in un periodo critico Campionamento nel periodo prima degli amori descrive gli animali nel periodo migliore NELLA PRESENTAZIONE DEI DATI DEVE ESSERE INDICATO IL PERIODO DI CAMPIONAMENTO

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