"CONFERENZA SEMINARIO FORMATIVO
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- Abele Meli
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1 Verso una gestione innovativa del Territorio nella Regione Marche Il contributo delle buone pratiche agroforestali e geologico-ambientali al governo del territorio ed alla prevenzione del dissesto idrogeologico "CONFERENZA SEMINARIO FORMATIVO Venerdì 30 Gennaio 2015, ore 09:00 DA SMART CITY A SMART LAND: APPROCCI INNOVATIVI DI GESTIONE TERRITORRIALE IN AMBITO FLUVIALE E DI VERSANTE Docente di Progettazione Geologico Ambientale Università di Urbino UNIVERSITA POLITECNICA DELLE MARCHE Aula Magna - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Via Brecce Bianche 10, Monte Dago - ANCONA
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4 1960 terreni agricoli mantenuti dagli attivi in agricoltura pari al 90% sup. Paese. Dopo 50 anni riduzione presenza sul 50% territorio, abbandono di kmq 1/3 del Paese fuori controllo, clima fuori controllo Riduzione di manutenzione su ¾ aree montane e collinari, le più fragili vanificati piani e programmi urbanistici, ambientali, agricoli, di settore,. Sviluppo! Riduzione addetti agricoltura: 8 milioni 1950 > del 2011 In montana e collina vive il 10% popolazione del Paese con 40 ab/kmq la stessa per governare il 40% del territorio, densità media >200 ab/kmq Tassi di erosione t/ha/anno e perdita di suolo fino 1,5-3,0 mm/anno
5 SMART CITY CAMBIAMENTI CLIMATICI SMART LAND... aree esondabili: il Candigliano a monte della Gola del Furlo...
6 Uno Smart Land come scenario di riferimento, permettere valutazioni migliori e strategiche per la governance del territorio PREVENZIONE PREVISIONE RISCHI TUTELA AMBIENTE MANUTENZIONE SICCITA INCENDI BOLLE DI CALORE AREE URBANE VALORIZZAZIONE ADATTAMENTO AI CAMBIAMENTI CLIMATICI TERRITORIO SICUREZZA IDROGEOLOGICA PAESAGGIO FRANE ALLUVIONI INQUINAMENTI GESTIONE POST EMERGENZA D.lgs 49/2010 GESTIONE EMERGENZA D.lgs 49/2010 Il Paese è caratterizzato da piccoli centri urbani: città diffusa occorrono logiche smart in ACC passando da realtà urbane intelligenti (Smart City) a territori intelligenti (Smart land) considerata la liquefazione delle Provincie e Comunità Montane sostituite dalle città metropolitane e Unione dei Comuni
7 Quadro complesso o un coacervo incomprensibile? Piani Gestione Bacini Idrografici e rischio di Alluvioni, Piano di Bacino Distrettuale, PAI (Piano per l Assetto Idrogeologico), Piano di Tutela delle Acque, Piani Straordinari, Piani Urgenti di Emergenza, PTA Piano Tutela Acque, Piani d Ambito AATO, PPAR in revisione, PTC provinciali, PRG Entro il 2015 Piani di Gestione del Rischio di Alluvioni (AdB) D.lgs. 49/ /60/CE 1 agg. Piano Gestione delle acque (2010) gestione integrata bacini idrografici (fino al 2021). Nodi e conflitti istituzionali: Autorità di Distretto/Bacino dimensioni,ruoli,sovra regionali/regionali, dotazioni, strumenti Nuove opportunità nella pianificazione Fondi Europei (FSE- FESR-PSR) PORU - LR22/2011 CdF (Contratti di Fiume) Progetti Generali Gestione corsi d acqua LR 31/12 (Linee Guida Del. 100 del 29/04/2014) nuova legge sul consumo suolo/sulla difesa suolo/sul governo acque?? Ma su tutto: partecipazione, concertazione, dibattito pubblico, efficacia strumenti attuazione per messa in sicurezza Vera priorità: gestione dell emergenza e post emergenza crescita sensibilità, conoscenza e consapevolezza su temi VITALI!! Modesta conoscenza e consapevolezza da parte di amministratori e cittadini di fenomeni complessi, ruolo e potenzialità della pianificazione nella gestione di bacino, difesa del suolo e tutela delle acque organizzazione del territorio e maturo governo dei bacini idrografici Criticità sconfortante nella normalità difesa suolo e messa in sicurezza territorio mai al vertice agenda politica locale e nazionale
8 Piano di adattamento al cambiamento climatico sperimentazione misure concrete da attuare a livello locale rendere il territorio, le città, la società ed i sistemi economici resilienti, meno vulnerabili, capaci di re-agire in caso di alluvioni, siccità, carenze idriche, incendi, bolle di calore, nevicate eccezionali e altre conseguenze del mutamento climatico Da Smart City a Smart Land in adattamento ai cambiamenti climatici per costruire in un territorio intelligente, sostenibile, inclusivo Città /campagna Città ricca/campagna florida - Vs - povera? Montagna viva e non abbandonata
9 BEST PRACTICES CASI STUDIO PROGETTO ANCONAPACO Analisi delle condizioni del patrimonio naturale, ambientale e paesaggistico delle aree di collina, pianura e costiere INTERREG IIIA Transfrontaliero REGIONE MARCHE REGIONE DURAZZO Albania Un contributo metodologico per sviluppare un sistema di indicatori qualitativi e quantitativi, in grado di caratterizzare gli andamenti in atto, e l impatto di questi sul territorio
10 POTENZIALITA DELL ANALISI MORFOLOGICA Il DEM riesce ad evidenziare molto bene le forme presenti sul territorio come ad esempio alternanze di aree concave e convesse Grazie al buon dettaglio del modello digitale del terreno è stato possibile ricavare un efficace modello di suscettività al dissesto dei versanti delle aree costiere. 12
11 IL MODELLO SPERIMENTALE DI SUSCETTIVITA (MSS) La metodologia adottata è l analisi statistica multivariata. DEM A ciascun parametro considerato influente sulla generazione dei dissesti si assegna un peso, calcolato in base alla frequenza dei dissesti nelle aree di studio Uso del suolo Pendenze Ciò permette di far interagire tra loro, tramite formule statistiche, i parametri stessi con i propri "pesi", in modo da evidenziare l instabilità potenziale di un versante su base probabilistica. Curv. Isoipse Curv. profilo SUSCETTIVITA 13
12 LA SUSCETTIVITA AL DISSESTO: il modello applicato all area costiera METODOLOGIE E STRUMENTI JGRASS - AGNPS a scala di bacino Rappresenta l applicazione a tutta l area del progetto ANCONAPACO (per la Regione Marche) dei modelli sviluppati e testati sulle aree pilota 14
13 LA SUSCETTIVITA AL DISSESTO: il modello applicato all area costiera APPLICAZIONE DEL MODELLO ALLE AREE DI FALESIA (MSSF) DAL GENERALE AL PUNTUALE DAL PUNTUALE AL GENERALE PARTICOLARE AREA FIORENZUOLA DI FOCARA Pesaro 16 Falesia del S.Bartolo
14 APPLICAZIONE DEL MODELLO ALLE AREE DI FALESIA (MSSF) ferrovia PARTICOLARE Falesia Monte Ardizio Pesaro
15 permettetemi una digressione. 31 mar 2013
16 permettetemi una digressione.
17 ANCONAPACO: APPORTO SOLIDO ED EVOLUZIONE DELLA LINEA DI COSTA Bacino del fosso Sejore AGNPS è un modello numerico per lo studio del deflusso superficiale e del trasporto di inquinanti, a scala di bacino e in simulazione continua. Bacino del Il modello simula le quantità di deflusso idrico, sedimenti, nutrienti e torrente pesticidi Arzilla prodotte dai versanti ed il loro percorso attraverso il bacino lungo la rete drenante. L erosione Bacino dai del versanti è stimata utilizzando l Equazione Universale dell Erosione del Suolo (RUSLE) torrente Aspio I calcoli vengono eseguiti con un passo temporale giornaliero. Bacino del torrente Asola 20
18 AGNPS i progetti dei bacini sperimentali: TASSO DI EROSIONE SCHEMA USO DEL SUOLO SCHEMA PEDOLOGICO SCHEMA GEOLITOLOGICO 21
19 EROSIONE MEDIA ANNUA NEL BACINO DEL T. ARZILLA (PESARO) Erosione media: t/anno Trasporto solido in sospensione alla foce: t/anno 22
20 Cause e effetti del dissesto: accelerazione con il cambiamento climatico Relazione sulle connessioni dirette fra scorretto uso del suolo nei bacini minori (fossi), con conseguenze di dissesto che si riflettono immediatamente a valle nelle aree agricole, nelle zone urbanizzate, fino alla costa
21 EROSIONE E TRASPORTO TORBIDO BACINO DEL FOSSO SEJORE (PESARO) EROSIONE E TRASPORTO TORBIDO BACINO DEL T. ASPIO (ANCONA) Abbiamo ottenuto valori elevati preoccupanti Bacino Area Tasso di erosione Erosione Perdita di suolo Idrografico Bacino (km 2 ) (t/ha/anno) (t/anno) (mm/anno) Genica (PU) 23, ,9 1,7 Sejore (PU) 5, ,5 1,7 Arzilla (PU) 103, ,8 2,8 Aspio (AN) 165, ,1 1,8 Asola (MC) 33, ,6 2,1 N.B. TOLLERANZA FAO/USDA 2.5 t/a - 0.7mm/a!! EROSIONE E TRASPORTO TORBIDO BACINO DEL T. ASOLA (ANCONA)
22 MONITORAGGI E BUONE PRATICHE Perché? Monitoraggio a scopo scientifico DAL GENERALE AL PUNTUALE Monitoraggio a scopo di indagine Dove? Come? DAL PUNTUALE AL GENERALE Monitoraggio a scopo di allerta Quando?
23 BEST PRACTICES CASI STUDIO DAL GENERALE AL PUNTUALE DAL PUNTUALE AL GENERALE PREVENZIONE - MONITORAGGIO MESSA IN SICUREZZA - GESTIONE DEL RISCHIO www. consulenzaeprogetto.it
24 Opere di protezione esistenti e punti da mettere in sicurezza
25 Suscettibilità/Pericolosità geomorfologica via Flaminia
26 Rischio su via Flaminia
27 SCHEDE ANCONA VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO SCHEDE
28 SCHEDE ANCONA VERSO UNA GESTIONE INNOVATIVA DEL TERRITORIO MARCHIGIANO
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