IPOTESI PROGETTUALE DI UNA STRUTTURA PER L EMERGENZA CAPITOLO 2

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1 IPOTESI PROGETTUALE DI UNA STRUTTURA PER L EMERGENZA CAPITOLO 2

2 Capitolo 2 STRUTTURA Sagomatura dei coils La struttura portante, in acciaio, è costituita da profilati piegati a freddo di spessore variabile secondo le dimensioni e i carichi accidentali previsti; l assemblaggio dei vari componenti strutturali è ottenuto mediante collegamenti di tipo a incastro o rivettati (quindi senza saldatura). Il progetto si è proposto di studiare i sistemi di produzione e utilizzo di profilati formati a freddo anche per le strutture principali, quali pilastri, travi di copertura, travi di solaio, ottenendo il vantaggio di utilizzare nello stabilimento di produzione unicamente coils in lamiera zincata, di piccolo spessore, opportunamente tagliata a misura attraverso un sistema di controllo automatizzato. L estrema semplicità del sistema e il contenuto peso di ogni singolo pezzo, permettono di montare la struttura in tempi assai brevi e con il solo aiuto di una piccola gru mobile, e, in un secondo tempo, consentono di poterla smontare, trasportare e rimontare con semplicità ed economia, dato il recupero quasi completo della struttura. Schema del sistema di sagomatura attraverso la piegatrice 10

3 Capriate Profili usati nella costruzione 11

4 COPERTURA La copertura può essere realizzata tramite finti coppi in lamiera zincata o piano non calpestabile. Il SUPERCOPPO è il primo pannello che imita la sagoma delle coperture tradizionali in laterizio realmente prodotto con ciclo continuo. Questa modalità produttiva lo differenzia profondamente da prodotti analoghi realizzati in semicontinuo o discontinuo, infatti SUPERCOPPO garantisce monoliticità e superiore coesione tra supporti metallici e poliuretano, maggiore portata a parità di peso, assenza assoluta di ponti termici ed elevato isolamento termico ed acustico. Il sistema garantisce: Pesi ridotti Maggiore portata a parità di peso Assenza assoluta di ponti termici Elevati coefficienti di isolamento termico Isolamento costante nel tempo P Il pannello precoibentato SUPERCOPPO è costituito da due supporti metallici collegati tra loro da una resina poliuretanica PUR a celle chiuse 95 98% con densità Kg/m3 colata in continuo fino a riempimento. Il supporto metallico esposto agli agenti atmosferici viene realizzato in acciaio FE E250G, zincato a caldo (200 gr/m2), protetto con preverniciatura poliammidica di alta qualità e sulla parte esterna si presenta con una particolare finitura superficiale con rugosità simile a quella del coppo in laterizio delle coperture tradizionali. I contenimenti laterali sono costituiti da due differenti guarnizioni ad elasticità differenziata. Il pannello può essere installato su coperture inclinate con pendenza minima del 12%. SUPERCOPPO, può essere fornito nelle versioni CFB, AG e VTR. Questi tre modelli sono caratterizzati da una grande versatilità d impiego e dalla loro economicità. Le versioni CFB, con supporto interno in cartonfeltro bitumato cilindrato, ed G, con lato inferiore in alluminio goffrato (spessore 0,08 mm.), vengono usate nei casi di installazione in cui la faccia dell intradosso della copertura non sia a vista, come nei tetti con struttura portante in C.A., su orditure con tavolato in legno, oppure quando la 12

5 distanza tra gli appoggi è minima e non sussista un consistente carico uniformemente distribuito sulla copertura. SUPERCOPPO VTR, con supporto inferiore in resina poliestere rinforzata con fibre di vetro tessile (sp. 0,5 mm), è particolarmente adatto per l impiego nel settore agricolo, idoneo per la realizzazione di coperture di stalle ed ambienti dove si svolgono attività che possono generare sostanze aggressive per il metalli. SUPERCOPPO garantisce un sensibile risparmio senza rinunciare all estetica di un tetto in laterizio, offrendo ulteriori benefici, tra i quali: la riduzione di peso della copertura, in questo modo non vengono sovraccaricate le strutture sottostanti, facendolo diventare il materiale ideale per gli interventi di risanamento e ristrutturazione; i tempi di posa vengono abbattuti rispetto al sistema tradizionale con tegole o coppi in laterizio, con costi di installazione più bassi e aumento della produttività; gli interventi di manutenzione ordinaria vengono ridotti al minimo rispetto ai problemi che possono insorgere con una copertura tradizionale in coppi durante la stagione invernale; eliminazione dei problemi dovuti ad uccelli ed insetti nel sottotetto. Il pregio estetico di questo pannello rivoluziona il settore delle coperture metalliche rispondendo alle richieste dei progettisti più esigenti che propongono soluzioni tecniche innovative pur rimanendo nel rispetto della tradizione. Per quanto riguarda la copertura piana non pedonabile, con supporto in lamiera grecata si è utilizzato lo schema NORDPOL per la sua semplicità di posa in opera. Potendosi fissare alla struttura permette un ottima impermeabilizzazione e resistenza. I suoi elementi sono: 13

6 1. Pannelli coibenti sagomato greca, in polistirene espanso sinterizzato a cellule chiuse, posati a partire dal punto più basso. 2. PRIMER V70 sulla lamiera di supporto del dettaglio di bordo. 3. Pannelli in perlite espansa e leganti cellulosici, posati partendo dal punto più basso e con linee di giunzione sfalsate sui pannelli di NORDPOL sagomato greca. 4. Fissaggi meccanici (viti) CRS con rondella. Le norme UEAtc consigliano almeno quattro fissaggi per pannello. 5. NORDFLEX 4 mm membrana bitume polimero elastomero (BPE) certificata ICITE, armata con poliestere da filo continuo, posata a fiamma in totale aderenza e saldata con cura sulle sormonte. 6. Fissaggio meccanico della membrana di base NORDFLEX 4 mm mediante viti CRS con rondella. 7. Strato a finire NORDFLEX MINERALE membrana bitume polimero elastomero (BPE) certificata ICITE, armata con poliestere da filo continuo e autoprotetta con scaglie di ardesia, posato con adeguata ricchezza e nello stesso senso della membrana di base ma con i teli a cavaliere dei giunti del 1 strato, a fiamma e in totale aderenza. 8. Protezione aggiuntiva rinnovabile ANTISOL, vernice all'alluminio in veicolo resino-bituminoso. E 14

7 PARETI ESTERNE E COIBENTAZIONE I pannelli esterni saranno di tipo sandwich, aventi supporto esterno in lamiera di acciaio zincata preverniciata colore Bianco Grigio spessore 6/10, supporto interno in lamiera di acciaio zincata preverniciata colore Bianco Grigio, spessore 6/10, superfici micronervate, con supporto coibente isolante a base di resine poliuretaniche aventi comportamento al fuoco secondo normative DIN Il poliuretano espanso inserito tra i supporti, conferisce una perfetta coibentazione ed adesione tra i supporti. I pannelli verranno fissati alla struttura in acciaio tramite viti autofilettanti con una distanza di 60 cm permettendo un ancoraggio sicuro. Il sistema di aggancio tra i 15

8 pannelli non permette ad acqua ed agenti atmosferici di penetrare all interno della camera d aria. 16

9 ISOLAMENTO TERMICO Isolamento termico, oltre ad essere una vera e propria esigenza, oggi è considerato condizione indispensabile nella realizzazione di ogni costruzione che possa dirsi in linea con le vigenti normative ed al riparo da deprezzamenti in sede di valutazione economica. Isolare termicamente significa impiegare particolari dispositivi, detti termoisolanti, che hanno la capacità di ridurre la trasmissione di calore tra due facciate o ambienti a differenti temperature. Isolare termicamente ed acusticamente con materiali che realmente ne posseggono i requisiti implica inoltre: - un ottimizzazione del confort abitativo - un risparmio economico - un risparmio energetico - una riduzione di emissione di agenti inquinanti nell atmosfera. CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MATERIALI IMPIEGATI Di seguito abbiamo ritenuto opportuno per una più approfondita conoscenza, riportare tutte le informazioni utili relative ai materiali impiegati nel progetto. Detti materiali nello specifico sono: 1. Poliuretano espanso 2. Cartongesso 3. Lana di vetro Alla descrizione di ciascuno di essi troviamo inoltrer allegata una relativa tabella che ne riporta i cosiddetti valori tecnici. Poliuretano espanso Le pareti perimetrali e la copertura saranno realizzate con pannelli isolanti in poliuretano espanso, costituiti da due supporti metallici ricavati, mediante profilatura, da nastri in acciaio zincato a caldo, con procedimenti sendzimir. 17

10 All interno dei supporti viene colata in continuo: - resina pollureatana (PUR) autoestinguente; - schiuma pollisoclanurata (PIR) o additiva con ritardanti di fiamma. La densità media della schiuma isolante è di Kg/m 3. Il modulo dei pannelli sarà di mm. 80, tale da garantire un coefficiente di trasmissione k = 0,250 W/m 2 K. Le micro curvature dovranno essere ottenute con lavorazione di tipo nocracking system atte ad evitare fenomeni di microfessurazione dello stato metallo vernice. 18

11 PARETI DIVISORIE INTERNE Posa in opera La struttura delle pareti realizzate con pannelli tipo sandwich, è costituita da profili metallici T.B.S. Gli elementi che compongono l'orditura metallica sono: 1 Guida "U": da porre in orizzontale sia a pavimento (guida inferiore) sia a soffitto (guida superiore) per consentire l'inserimento dei montanti. Lo stesso profilo, guida a vertebra, appositamente modificato è utilizzato per le pareti curve. 1 Montante "C": Profilo da porre in posizione verticale a coprire tutta la distanza tra pavimento e soffitto meno 1 cm. La larghezza del montante risulta essere leggermente inferiore a quella della guida per garantire il perfetto assemblaggio degli stessi, tramite semplice rivettatura. Inoltre questo tipo di profilo presenta sul dorso dei fori asolati per consentire il passaggio degli impianti elettrici, idrici, ecc. 19

12 Schema di realizzazione: traccia di acqua in superficie. La guida a pavimento, in funzione del tipo di supporto su cui dovrà essere montata la parete, viene vincolata mediante fissaggio meccanico o incollaggio: il piano di adesione e di vincolo deve essere convenientemente pulito prima dell opera e non deve recare Fissaggio con dispositivo ad espansione Fissaggio per incollaggio con nastro polietilene espanso monoadesivo per l isolamento della struttura Posa della guida superiore: La guida superiore deve essere vincolata meccanicamente al soffitto, con fissaggio distanziato di 50/60 cm l uno dall altro, tenendo ugualmente conto della natura del supporto. 20

13 Posa in opera dei montanti: I montanti devono essere tagliati nella giusta misura esistente tra la guida superiore e la guida inferiore, 1 cm di riduzione è considerato ottimale per il loro inserimento, al fine di permettere le normali deformazioni del solaio. È importante che i montanti siano posizionati in modo tale che il lato aperto del profilo sia disposto nel senso di posa delle lastre. Essi sono dotati di fori o di asole per il passaggio degli impianti tecnici. Qualora sia necessario un prolungamento, i montanti devono essere sovrapposti per un altezza pari a 10 volte la dimensione dell anime e vincolati con viti sulle loro ali. Le giunzioni così realizzate devono trovarsi sfalsate le une rispetto alle altre. Nei casi in cui si presenti la necessità di un rinforzo della struttura, i montanti possono essere raddoppiati e solidarizzati tra di loro mediante avvitature ogni 100 cm o semplicemente inscatolati per tutta la loro lunghezza. La successione di posa deve essere ad interasse massimo di 60 cm o sottomultipli 120 cm in funzione dell altezza. In corrispondenza dei vani porta la guida inferiore deve essere interrotta a circa 10 cm dall ultimo punto di fissaggio. Nella figura seguente sono evidenziati la disposizione dei montanti (fg.1), il fissaggio della guida e del rinforza a pavimento (fg.2), ed il regolo in legno sul resto del montante d estremità del vano. 21

14 Fissaggio delle lastre: Le lastre, posizionate con il lato maggiore parallelo ai montanti (posa verticale), si solidarizzano alla struttura metallica con apposite viti autoperforanti. La loro lunghezza deve essere pari alla distanza tra pavimento e soffitto meno di 1 cm, da lasciare alla base per facilitarne l operazione di posa. La giunzione delle lastre deve avvenire sempre in mezzeria dell ala del montante, avendo la precauzione di sfalsare i giunti di un parametro del divisorio rispetto all altro. La stessa disposizione vale nel caso di pareti a due o più lastre per lato, dove i giunti del secondo strato e dei successivi vanno sfalsati rispetto a quelli dello strato precedente. Allo scopo di garantire una maggiore resistenza meccanica, le teste delle vite ad avvitatura ultimata, devono presentarsi a filo rispetto alla superficie delle lastre condizione che andrà ad agevolare la successiva operazione di stuccatura. Supporti per sanitari e scatole elettriche: Tutte le pareti realizzate a orditura metallica ammettono l inserimento di eventuali canalizzazioni tecniche previste dalle esigenze progettuali. L intercapedine della parte permette la distribuzione delle guaine elettriche e dei tubi per l alimentazione e l evaquazione verticale e orizzontale con fluidi, la cui introduzione deve avvenire prima della chiusura del tramezzo. L inserimento delle canalizzazioni all interno delle pareti consente l agevole intervento da parte degli operatori ed il controllo della distribuzione prima ancora che la parete venga completata. Le fasi di lavorazione degli impianti e di montaggio della lastre risultano in tal modo ben distinte, senza sovrapposizione e necessità di più addetti contemporaneamente presenti. 22

15 VESPAIO SVELTO Posa in opera VESPAIO SVELTO è un elemento di forma rettangolare, dotato di un versatile sistema di incastro con la sovrapposizione modulare di un elemento con il successivo. Su ogni modulo sono presenti frecce direzionali che indicano il corretto verso di posa. La messa in opera dei moduli risulta rapida e semplice e non necessita di manodopera specializzata. Il VESPAIO SVELTO è dotato di un particolare sistema di collegamento ad incastro che consente una posa facile e rapida, mentre la sua forma cava permette di posizionare al di sotto tubazioni, condutture e cavi in ogni direzione. La forma rettangolare è stata progettata per limitare i tagli durante la posa, quindi è bene identificare il lato di partenza più favorevole per poi proseguire a file orizzontali. Va comunque sottolineato che la scelta di posizionare il VESPAIO SVELTO su un sottofondo di calcestruzzo magro di adeguato spessore è molto importante ai fini della portata finale del pavimento. Infatti a titolo di esempio si rileva che mentre con una soletta dello spessore di cm. 3 con rete elettrosaldata Ø6 maglia 20x20 e un sottofondo magro di cm. 5, si ottiene un sovraccarico utile di Kg./Mq. 1000, con lo stesso spessore di pavimento ma raddoppiando quello del sottofondo, il sovraccarico sarà di Kg./Mq Aerazione Il vespaio realizzato con il sistema VESPAIO SVELTO necessita, nel limite del possibile, di una efficiente aerazione e, a questo scopo, si consiglia di posizionare sulle pareti laterali (travi di fondazione) dei fori di ventilazione del diametro di mm a una distanza di mt. 3,50-4,00, contrapposti e ad altezze diverse e cioè più alta sul lato sud e più bassa sul lato nord del fabbricato. Il diametro e il numero di questi fori cambia in relazione alle dimensioni e alle localizzazioni del vespaio stesso. Inoltre, il VESPAIO SVELTO forma una barriera contro la risalita capillare dell'umidità dal terreno, rendendo il pavimento impermeabile e, grazie all'aerazione, evita anche il pericoloso accumulo di GAS RADON, riconosciuto agente cancerogeno. 23

16 Edilizia Antisismica Il VESPAIO SVELTO è indicato anche per l impiego in costruzioni in zone sismiche. Infatti la soletta del vespaio realizzato con il sistema VESPAIO SVELTO denota un comportamento a lastra rigida nel suo piano esaltato dalla forma a cupola degli elementi e dai numerosi appoggi sul piano di fondazione. La posa di ferri d armatura realizza un efficace collegamento delle fondazioni isolate, evitando costose travi. Il sottofondo in magro di calcestruzzo poi dovrà essere dosato a ql./mc. 2 e in taluni casi essere anche armato Elemento indispensabile per l'utilizzo dei Vespai di altezza è l'anello. Tale elemento, fornito come complemento, viene posizionato alla base delle gambe del Vespaio per evitare la deformazione delle stesse durante il getto. VESPAIO SVELTO è prodotto in 17 misure di altezza a partire da 10 cm fino a 90 cm, così da soddisfare le diverse esigenze costruttive. 24

17 Cassero "VESPAIO SVELTO" Dimensioni Peso Sup. di appoggio per elemento Consumo di cls cm Kg cm 2 m 3 /m 2 H x 58 x 10 1, ,2 0,024 H x 58 x 15 2, ,029 H x 58 x 20 2, ,033 H x 58 x 25 2,32 805,6 0,038 H x 58 x 30 2,43 742,4 0,041 H x 58 x 35 2,54 685,6 0,047 H x 58 x 40 2, ,05 H x 58 x 45 2, ,052 H x 58 x 50 2, ,058 H x 58 x 55 2, ,06 H x 58 x ,6 0,062 H x 58 x 65 3,12 454,4 0,064 H x 58 x 70 3, ,065 H x 58 x 75 3,3 386,8 0,066 H x 58 x 80 3,34 354,8 0,067 H x 58 x 85 3, ,068 H x 58 x 90 3,55 294,4 0,069 rete spessore descrizione categoria carichi carichi spessore elettrosaldata in del permanenti accidentali cappa spessore sottofondo di cappa ** Kg/mq Kg/mq cm mm/cm cm 1 - Residenza Uffici Ristoranti - Cinema Autorimesse Piccola industria* Grande industria* Piazzali 1 categoria* Ø 5 maglia 20 x 20 Ø 5 maglia 20 x 20 Ø 5 maglia 15 x 15 Ø 6 maglia 20 x 20 Ø 6 maglia 15 x 15 Ø 8 maglia 20 x 20 Ø 8 maglia 15 x

18 Realizzazione di vespaio areato con l'ausilio di casseri a perdere in polipropilene riciclato di tipo VESPAIO SVELTO 1. Formazione del piano di posa: realizzazione di un sottofondo in calcestruzzo magro di cm ( N.B. lo spessore varia a seconda dell'applicazione, vedere tabella "Categorie di applicazione") 2. Posa o traccia di tutti gli impianti, tubazioni e canalizzazioni sotterranee 3. Predisposizione, nelle pareti perimetrali, di fori di opportuno diametro ed ad altezza adeguata, per permettere la naturale ventilazione dei locali. 4. Fornitura e posa in opera, sopra il sottofondo precedentemente preparato, dei casseri a perdere di tipo VESPAIO SVELTO, a base rettangolare, di dimensioni 77 x 58 cm ed altezza h di Cm. Gli elementi sono dotati di incastro sia sul lato lungo che su quello corto: sarà la planimetria dell'area da riempire a dettare il verso di posa migliore. Gli elementi si posano per file facendo attenzione a seguire le frecce direzionali impresse su ogni modulo. 5. Fornitura e posa in opera di idonea rete elettrosaldata cm..x cm, adeguata alla categoria di applicazione ed alle sollecitazioni previste in esercizio. 6. getto di calcestruzzo RCK >250 per il riempimento a raso del colmo dell elemento VESPAIO SVELTO e per la fornitura della cappa di cm.(spessore variabile in dipendenza del tipo di applicazione prevista). 26

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20 SERRAMENTI Le finestre esterne sono in alluminio anodizzato argento o verniciato. Le loro dimensioni variano a secondo delle specifiche esigenze, ma comunque le misure standard sono: larghezza mm 800, 1600, 2400, altezza fissa 1200 mm o 1500 mm. Le porte hanno telaio in alluminio anodizzato argento o verniciato. CONTROSOFFITTO I controsoffitti possono essere di due tipologie : 1. in pannelli di sfibrato di legno nobilitato (come le divisioni e le pareti perimetrali), appoggiato su una struttura metallica a vista, di colore uguale al pannello, con maglia di cm 60 x in pannelli di agglomerato minerale, posati su un'orditura metallica a vista, di colore bianco, con maglia di cm 60 x 120 e con finitura estetica tipo "travertino" (resistenza al fuoco REI 120/180). Per tutti i due sistemi, la coibentazione è di lana di vetro resinata ed imbustata in polietilene. Nelle zone con una grande concentrazione di umidità (cucine e bagni) o su specifica richiesta del cliente, sono previsti pannelli di tipo resistente all'umidità. Altezza interna prevista m 2,7. IMPIANTO IDRAULICO L'impianto idraulico è studiato appositamente per permettere una veloce posa ed una facile manutenzione mediante canaline prefabbricate, dove alloggiano tutti i tubi di adduzione di rubinetteria in ottone cromato delle migliori marche italiane. Il riscaldamento dell'acqua è previsto con boiler elettrici di varia potenza. Su richiesta del cliente viene fornito l'arredo bagno completo 28