ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA MEDICA. Bimestrale di informazione medica

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1 ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica Bimestrale di informazione medica - anno XLVIII n. 4 SETTEMBRE Sped. in a.p. - 70% - Poste Italiane S.p.A. - op. postale CONTIENE I.R. In questo numero: Convocazione Assemblea Annuale degli iscritti ed approvazione del bilancio... pag. 25 Giornata del Medico 2013 Nuova Edizione... pag. 13 Quando il medico è chiamato a testimoniare... pag. 30 Galeno: tutti prosciolti!... pag SETTEMBRE 2013

2 Ottima opportunità Incentivo Governativo di Euro entro il 2013 per info: Seguici su Via del Lavoro 18 Valgatara di Valpolicella (VR) Tel Via Varini 50 Marco di Rovereto (TN) Tel info@ballarini-interni.com

3 SOMMARIO EDITORIALE 5 7R2 7RQ 6R2 NOTIZIE DALL ORDINE 6 Verbali del Consiglio e delle Commissioni 9 La Federazione Regionale degli Ordini richiama l attenzione della Regione sul problema dell assicurazione R.C. 25 Convocazione Assemblea Ordinaria Bilancio ALBO ODONTOIATRI 11 Verbali della Commissione Odontoiatri CONVEGNI E CONGRESSI 13 Convegni e Congressi LETTERE AL DIRETTORE 15 Certificazioni di idoneità sportiva: dubbi AGGIORNAMENTO 16 Pillole di prevalenza e di gestione pratica dell anziano diabetico in medicina generale PROFESSIONE E LEGGE 20 Decreto Fare. Sì definitivo della Camera. Ora è legge. 22 Medici di famiglia Convenzionati: non sono assoggettabili all IRAP 23 Cassazione. Il medico che non dissente da decisioni errate è responsabile di omicidio colposo 24 Prescrizioni a carico del SSN di medicinali nella terapia del dolore: chiarimenti 30 Quando il Medico è chiamato a testimoniare ATTUALITÀ 33 Di notte...! 34 Galeno : tutti prosciolti! 36 Boom dei contenziosi: effetto del decreto Bersani? STORIA DELLA MEDICINA 37 Linea Ultima rerum FNOMCeO 41 Responsabilità professionale: il Consiglio Nazionale FNOMCeO chiede una Legge organica 42 Cure palliative: discipline equipollenti ENPAM 43 Enpam: nel 2012 avanzo di 1,29 miliardi. Si lavora al nuovo statuto 44 Enpam: i medici pensionati devono pagare il 6,25 di contributo previdenziale ASSOCIAZIONI 45 Congresso Nazionale della Federspev GIOVANI E PROFESSIONE 46 S.O.S. - Sostituzioni TEMPO LIBERO 48 Chi cerca... trova ORDINE DEI MEDICI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VR Nuovo Orario di Apertura della Segreteria dell Ordine Lunedì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Martedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (Continuato) Mercoledì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Giovedì dalle ore 9,00 alle ore 17,00 (Continuato) Venerdì dalle ore 9,00 alle ore 13,00 Sabato chiuso VERONA MEDICA 3

4 VERONA MEDICA Bimestrale di informazione medica Bollettino Ufficiale dell Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Verona Anno XLVIII n. 4 Settembre 2013 Sped. in a.p. - 70% - Filiale di Verona Registrazione del Tribunale di Verona n. 153 del 20/3/1962 ORDINE DEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI VERONA VERONA - Palazzo Vitruvio Cerdone - Via Locatelli, Verona tel / fax web: Direttore Responsabile Roberto Mora Comitato di Redazione Renzo Bassi, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara, Alessandro Dalla Riva, Carlo Marchi, Roberto Mora, Francesco Orcalli, Alberto Peroni, Carlo Matteo Peruzzini, Gelmino Tosi Consiglio Direttivo Presidente: Roberto Mora Vice-Presidente: Roberto Fostini Segretario: Lucio Cordioli Tesoriere: Fabio Marchioretto Consiglieri Giorgio Accordini, Francesco Bovolin, Giorgio Carrara, Fabio Facincani, Alfredo Guglielmi, Giuseppe Lombardo, Annamaria Molino, Francesco Orcalli, Francesco Oreglia, Carlo Matteo Peruzzini, Carlo Rugiu, Claudio Salvatore, Francesco Spangaro Revisori dei Conti Vania Teresa Braga, Mario Celebrano, Giuseppe Costa Revisore dei Conti Supplente Elena Piazzola Commissione Odontoiatri Francesco Oreglia, Elena Boscagin, Francesco Bovolin, Gino Cavallini, Gianpaolo Paoletti Fotocomposizione Videoimpaginazione e stampa Girardi Print Factory Via Maestri del Lavoro, Z.I. Legnago (Vr) tel info@girardiprintfactory.it Foto di Copertina Roberto Mora Autunno Inserzioni pubblicitarie sul Bollettino Spazio 1 uscita 3 uscite 5 uscite 1/2 pagina interna (bianco e nero) 400,00 300,00 (per uscita) 250,00 (per uscita) 1 pagina interna (bianco e nero) 500,00 400,00 (per uscita) 350,00 (per uscita) 2ª e 3ª pagina di copertina (a colori) 800,00 600,00 (per uscita) 500,00 (per uscita) 4ª pagina di copertina (a colori) 1000,00 800,00 (per uscita) 600,00 (per uscita) 4 VERONA MEDICA

5 editoriale 7R2 7RQ 6R2 Il mio amico Mario, come me medico di famiglia, è indignato! Così ha appeso nella sala d attesa del suo ambulatorio un cartello che dice: Scoperte migliaia di false esenzioni ticket : furbizia o cattiveria? Decine di falsi poveri in questo sciagurato paese, ottenuta una esenzione ticket fraudolenta, contribuiscono a togliere ai veri malati bisognosi quel poco di cui veramente avrebbero bisogno, in un momento di grave crisi economica e di scarse risorse del Servizio Sanitario. Analisi. Esami strumentali costosi, visite specialistiche, prestazioni al Pronto Soccorso non necessarie vengono reclamate con prepotenza quando ai malati terminali a casa non si può dare quanto di cui hanno bisogno. VERGOGNA! Nella con cui mi comunicava la cosa diceva: Vedo che i pazienti al momento non sono scappati, quindi non avvertono ancora la mia pericolosità sociale!. Che in nostro sistema fi scale non sia proprio equo è cosa nota a tutti; e va da sé che se a questo si aggancia il sistema delle esenzioni dal ticket sanitario la cosa diventa ancora più intollerabile. Chi fa Il medico di famiglia conosce il tenore di vita dei pazienti che popolano i nostri studi e dal momento che il sistema delle esenzioni, nei casi previsti, fa riferimento al reddito dichiarato, capita di restare, in qualche caso, stupiti, talora anche costernati, o come è successo a Mario, essere proprio indignati. Il sistema di classifi cazione delle esenzioni prevede vari codici che fanno riferimento al reddito. Quello più frequente è il 7R2 che viene assegnato a chi ha compiuto i 65 anni e ha un reddito inferiore ai euro. Poi c è il 6R2 che viene assegnato a chi è più giovane di quell età ma ha un reddito inferiore ai euro ed il 7RQ che identifi ca chi ha un reddito inferiore ai euro. Si tratta, si badi bene, non del reddito individuale, ma di quello familiare. Con l avvento dei sistemi informatici e con l incrocio dei dati, negli ultimi tempi la guardia di fi nanza ha scoperto molti falsi poveri che usufruivano dell esenzione (spesso autocertifi cata) indebitamente. Lo annunciavano i giornali qualche mese fa. Il problema dell equità fi scale, nel nostro paese, è un problema vecchio e cronicamente insoluto. Anni fa l Agenzia delle Entrate aveva tentato l esperimento di mettere on line i redditi dichiarati dagli Italiani. La cosa aveva scatenato un putiferio di proteste, oltre che la spaccatura degli Italiani in chi era favorevole e chi era contrario. Tra i favorevoli quelli che si sentivano tartassati, tra i contrari quelli che forse tartassati non erano. Tra le ragioni dei contrari il fatto che così si aiuta la criminalità organizzata. Come se questa guardasse al reddito dichiarato e non ai patrimoni reali.! Quel che è certo è che i fi les scaricati durante la prova hanno viaggiato in lungo ed in largo nella Rete prima del retromarcia dell Agenzia delle Entrate e della bacchettata del Garante della Privacy che minacciò pesanti sanzioni contro chi si fosse azzardato ad utilizzare i dati scaricati. Viene da chiedersi perché mai molti italiani considerino il reddito un dato riservato al pari di una informazione sanitaria o una abitudine sessuale. Tra i più scocciati c erano stati quelli che portavano a casa 400 e dichiaravano 40 e che erano stati l oggetto dell indignazione di molti. Indignazione che era scattata più per le dichiarazioni di questi sconosciuti piuttosto che per quanto risultavano guadagnare le poche dozzine di attori, veline e calciatori. Un editorialista del Corriere della Sera commentava che forse per arrivare alla decenza fi scale, dovremo passare attraverso l indecenza dei dati in Rete. A dire che potrebbe valere di più la vergogna di essere considerato, da parenti, amici, conoscenti e clienti come evasore fi scale, che le varie sanzioni penali e amministrative, per spingere le persone a comportarsi in modo corretto. Perché uno che fornisce al fi sco la giustifi cazione per alzare le aliquote, complicare le norme, aumentare i controlli è alla fi ne uno che ti sorride, ma ti frega. Ricordo che un editorialista, allora, scriveva che chi si arrabbia per la pubblicazione dei redditi va capito. Ma prima di regalargli la vostra solidarietà, chiedetegli, privatamente s intende, quanto dichiara, quante case ha in giro, quante barche e che auto tiene in garage. La privacy è una cosa importante, ma è altrettanto importante rompere un imbarazzante tradizione che vuole l Italia, unica tra le grandi democrazie, campione dell evasione fi scale. Negli USA ed in Gran Bretagna nessuno si è mai sognato di mettere i redditi in Rete, ma da loro il fenomeno dell evasione non ha certo le dimensioni che ha da noi, in Italia. Nel frattempo a Mario ho consigliato di tenere i nervi saldi, di ricordarsi dell articolo 10 del nostro Codice Deontologico (Segreto Professionale), e di considerare anche che, di questi tempi, schierarsi pro o contro gli evasori fi scali, è diventata una scelta politica. ROBERTO MORA VERONA MEDICA 5

6 NOTIZIE DALL ORDINE Verbali del Consiglio e delle Commissioni VERBALE SEDUTA DI CONSIGLIO DEL 22 MAGGIO 2013 Presenti: Mora, Fostini, Marchioretto, Accordini, Carrara, Facincani, Guglielmi, Lombardo, Molino, Orcalli, Oreglia, Peruzzini, Salvatore, Spangaro Revisori dei Conti: Celebrano, Costa, Piazzola Direttore: Cerioni Avvocato: Gobbi Assenti Giustificati: Cordioli, Bovolin, Rugiu, Braga Il Presidente constatata la presenza del numero legale dichiara aperta la seduta. In assenza del Dr. Cordioli, funge da Segretario il Dr. Peruzzini. 1) LETTURA ED APPROVAZIO- NE VERBALI DEL e Il Verbale di Consiglio del 29 gennaio 2013, viene riproposto ed approvato con alcune precisazioni. Il Verbale di Consiglio del 16 aprile 2013, viene approvato all unanimità. 2) DELIBERA AMMINISTRATIVA Viene approvata la delibera amministrativa per la liquidazione di spese di gestione. COMUNICAZIONI Viene approvata la delibera amministrativa per la liquidazione di spese di gestione. 5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI a) Il Presidente da lettura della comunicazione n. 21 della FNOMCeO nella quale vengono stabilite le regole riguardanti il Piano triennale della prevenzione e corruzione sezione trasparenza, nei siti web istituzionali degli Ordini provinciali, di cui al D.L. n. 32 del , recante Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità e trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. Il Presidente sull argomento, comunica che c è stata una presa di posizione da parte del Presidente della Fnomceo, Sen. Bianco, con la quale esprimeva riserve circa il ruolo degli Ordini quali pubbliche amministrazioni, trattandosi di enti che si finanziano autonomamente mediante gli iscritti, e non da parte del Ministero delle Funzione Pubblica. Il Dr. Mora, in ogni caso, ritiene sia opportuno pubblicare sul sito dell Ordine, tutto ciò che è riferibile ai costi sostenuti, compresi i compensi percepiti da Consiglio come gettone di presenza e dal Direttivo come indennità di carica. Si rimane comunque in attesa delle repliche da parte del Ministero, alle interrogazioni formulate dal Presidente della Fnomceo. b) Il Dr. Mora illustra le comunicazioni n. 23 e 27 della Fnomceo, riguardanti i regolamenti in materia di Società Professionali. Interviene il Dr. Lombardo che dà lettura del documento da Lui predisposto in materia, parte integrante del presente verbale, contenente le norme e tutti gli adempimenti finanziari e burocratici, riferiti alle medesime Società. Il Consiglio, prima di attivarsi in merito, delibera di attendere le ulteriori normative che dovranno essere approvate dal Gruppo Tecnico costituito nello specifico dalla Fnomceo, inerente in modo particolare le quote per le iscrizioni all albo specifico da istituirsi presso i singoli Ordini provinciali. c) Il Dr. Mora comunica sulla sentenza del Consiglio di Stato n. 1890/13 riguardanti le prestazioni fisioterapiche. d) Il Presidente illustra le modifiche e le integrazioni apportate alle tabelle A e B del Decreto , relative ai servizi ed alle specializzazioni equipollenti al fine della regolamentazione concorsuale per il personale medico dirigente del S.S.N., dedicato alle cure palliative. e) Il Consiglio delibera di autorizzare la Fnomceo a trasmettere alle autorità competenti (come da previsione di legge) l elenco degli indirizzi di posta elettronica certificata relativo ai propri iscritti f) Il Dr. Mora informa relativamente alla vicenda della segnalazione inviata alla Procura della Repubblica, ai NAS e al Servizio Igiene della ASL 21 a carico di una parafarmacia in cui si praticavano attività configurabili come atto medico. A carico della struttura il Servizio Igiene e Sanità dell ULSS 21 di Legnago ha predisposto un controllo. g) Su proposta del Vice Presidente, Dr. Fostini, e a recepimento dei contenuti dell art. 5 del Codice di Deontologia Medica, il Consiglio approva la costituzione e la composizione del Gruppo per lo Studio e la Promozione della Salute individuale e collettiva negli Ambienti di Vita e di Lavoro. Il Gruppo, che verrà coordinato dallo stesso Dr. Fostini, si prefigge gli scopi di promuovere, coordinare ed attuare iniziative informative e formative a tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro, rivolte alla classe medica veronese e di rappresentare, altresì, interlocutore specifico del Consiglio sui temi sopra citati. Il Consiglio approva. h) Il Consiglio tenuto conto delle dimissioni presentate dal Prof. Antonio Balestrieri da componente la Commissione Psicoterapeuti dell Ordine, costituita allo scopo di valutare le domande presentate dai Medici per l inserimento nell elenco degli Psicoterapeuti, incarica il Prof. Guglielmi di acquisire eventuali disponibilità presso il reparto di Psichiatria del Policlinico. f) Il Consiglio incarica il Dr. Fostini ed il Dr. Spangaro, di valutare la possibilità di ottenere una sala idonea, di almeno 400 posti, dove svolgere la cerimonia della premiazione dei colleghi che hanno raggiunto i 50 anni di laurea ed il giuramento dei colleghi neoiscritti. La giornata è fissata per il 26 ottobre c.a. 3) ISCRIZIONI PSICOTERAPEUTI Il Consiglio dell Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Verona, VISTO l art. 35 della Legge n. 6 VERONA MEDICA

7 NOTIZIE DALL ORDINE 56 e successive modifiche, concernente l individuazione dei requisiti per l inserimento in apposito elenco dei Medici Psicoterapeuti iscritti all Ordine dei Medici C. e O. di Verona; VISTE le domande presentate all Ordine dai Sanitari per l iscrizione in tale elenco; VISTA la relativa documentazione vagliata dalla Commissione di Studio dell Ordine per la Formazione dell elenco dei Medici Psicoterapeuti, ed accertata la regolarità della procedura - CON VOTI UNANIMI ESPRESSI NEI MODI DI LEG- GE DELIBERA di approvare le iscrizioni nell elenco dei seguenti Medici Psicoterapeuti: Dott. CALI Stefano POSITIVO Dr.ssa VALLET Ilaria Helene Maria POSITIVO 4) RUOLI PROPOSTA NUOVO GESTORE RISCOSSIONI Il Tesoriere porta all esame del Consiglio, la proposta di cambiare il Gestore della riscossione delle quote versate dagli iscritti. Il Consiglio, considerato che le condizioni economiche, contrattuali e di gestione illustrate risultano più favorevoli di quelle applicate da Equitalia, delibera di disdire il rapporto in essere con Equitalia stessa e di approvare il contratto con la Soc. Italriscossioni. 5) ISCRIZIONI E CANCELLAZIONI Le iscrizioni e cancellazioni vengono approvate all unanimità. MEDICI - CHIRURGHI Iscrizioni per trasferimento da altro Ordine: Dott. BUONFRATE Dora da RIMINI Dott. CASTELLANO Sebastiano da CUNEO Dott. SEVERINA Margherita da TRENTO Dott. USSIA Alfonso da CROTONE Doppie Iscrizioni: Dott. VIVIANI Renzo Cancellazioni per decesso: Dott. CASTELLARIN Tarcisio Dott. OPPICI Franco Dott. SASSI Irene Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine: Dott. AUROLA Pierpaolo a BRESCIA Dott. LAZZAROTTO Francesca a VICENZA Dott. PECCI Elisabetta a BRESCIA Dott. TORRI Emanuele a TRENTO Cancellazioni su richiesta: Dott. BALESTRIERI Antonio Dott. PASSI Corrado Reintegro: Dott. MERRINO Michelangelo ODONTOIATRI Reintegro: Dott. MERRINO Michelangelo Cancellazioni per trasferimento ad altro Ordine: Dott. PEREZ NICOLAS Isabel Consolacion Cancellazioni su richiesta: Dott. PASSI Corrado 6) VARIE ED EVENTUALI a) Il Dr. Mora comunica che è in via di completamento la stesura, presso la Fnomceo, del nuovo Codice di Deontologico. Invita i Consiglieri, ai quali verrà inviata la bozza dello stesso con le variazioni apportate, di far pervenire alla segreteria entro il 30 luglio p.v.- eventuali modifiche e/o suggerimenti. b) Il Presidente chiede di valutare la possibilità di pubblicare un numero speciale di Verona Medica in occasione del 50 Anniversario della sua costituzione. Il numero potrebbe ospitare una serie inedita di poesie del Poeta Dott. Beppi Sartori. c) Il Tesoriere propone di predisporre un dispositivo UBS da distribuire ai neo-abilitati in occasione dell Assemblea Annuale, contenente informazioni sull avviamento alla professione integrato con le ultime novità proposte dalla Commissione Giovani Medici. Il Consiglio approva. PRIMA DI PROCEDERE ALLE RE- LAZIONI ISTRUTTORIE, ESCONO DALLA SALA I CONSIGLIERI ODON- TOIATRI, I REVISORI DEI CONTI, IL DIRETTORE E L AVVOCATO. RELAZIONI ISTRUTTORIE La Commissione ha deliberato: n. 3 archiviazione provvedimento n. 2 apertura e sospensione procedimenti in attesa sentenza Magistratura n. 1 proseguimento indagine DOCUMENTO IN MATERIA DI SO- CIETà PER L ESERCIZIO DEL- L ATTIVITà PROFESSIONALE RE- GOLAMENTATE NEL SISTEMA ORDINISTICO Riferimenti normativi: Modelli societari regolati dai titoli V e VI del libro V del C.C. L. 12/11/2011, art. 10, commi da 3 a 11 ATTO COSTITUTIVO Per le Società cooperative il numero dei soci non è inferiore a tre. Vi si deve prevedere: 1) L esercizio esclusivo dell attività professionale da parte dei soci. 2) L ammissione alla società solo per i professionisti iscritti ad Ordini, Albi o Collegi, per i cittadini comunitari se in possesso di titolo di studio abilitante, di soggetti non professionisti solo per prestazioni tecniche o di investimento. 3) Il numero dei soci professionisti deve determinare la maggioranza dei due terzi nelle delibere societarie. 4) La mancanza di quest ultimo requisito, in qualsiasi momento della vita della società, costituisce causa di scioglimento e di cancellazione dall Albo. È facoltà della società di ristabilire l osservanza della prevalenza dei due terzi individuata al punto n. 3 entro il termine perentorio di sei mesi 5) Criteri e modalità perché l incarico professionale sia eseguito solo dai soci in possesso dei requisiti per l esercizio della prestazione professionale richiesta dall utente 6) Che l utente possa scegliere il professionista. 7) Se l utente non si avvale della facoltà di scegliere il professionista, il nominativo del professionista a cui è affidato l utente deve essere comunicato per iscritto all utente stesso. 8) L obbligo di polizza assicurativa R.C.P. 9) Che la denominazione sociale contenga l indicazione di Società tra professionisti. 10) L esclusività della partecipazione del socio ad una sola forma associativa. VERONA MEDICA 7

8 NOTIZIE DALL ORDINE 11) Professionisti e società sono tenuti all osservanza del Codice Deontologico e all iscrizione all Ordine Provinciale. 12) Che il singolo professionista possa opporre il segreto di ufficio agli altri soci. La società può essere costituita anche per l esercizio di più attività professionali. CONFERIMENTO DELL INCARICO Le prestazioni oggetto dell incarico possono essere eseguite solo da soci in possesso dei requisiti richiesti per l esercizio della professione svolta in forma societaria. OBBLIGO DI INFORMAZIONE Al fine di garantire il diritto del cliente di scegliere i professionisti la società deve consegnare al cliente l elenco scritto dei singoli soci professionisti, con l indicazione dei titoli e delle qualifiche professionali nonché l elenco dei soci con finalità d investimento. Al cliente deve essere garantito: a) Il diritto di chiedere che l esecuzione dell incarico sia affidato ad uno o più professionisti da lui scelti. b) Che il socio che esegue l incarico abbia i requisiti richiesti per svolgerlo. c) La possibilità di conoscere i soci non professionisti in modo da poter valutare l eventuale esistenza di conflitti di interesse tra cliente e società determinata dalla presenza dei soci con finalità di investimento. d) Al fine di consentire la libera scelta, la società consegna al cliente l elenco scritto dei singoli soci professionisti con l indicazione di titoli, qualifiche professionali individuali e l elenco dei soci con finalità di investimento. e) Predisposizione di atto scritto dal quale risulti la prove dell adempimento all obbligo di informazione. ESECUZIONE DELL INCARICO Il socio professionista può avvalersi, sotto la propria direzione e responsabilità, della collaborazione di figure ausiliarie i cui nominativi devono essere comunicati al cliente. Per esigenze imprevedibili può avvalersi di sostituti. Questa esigenza deve essere comunicata al cliente assieme al nome del o dei sostituti. È facoltà del cliente di comunicare per iscritto il proprio dissenso entro tre giorni dall avvenuta comunicazione. INCOMPATIBILITà Un professionista non può partecipare a più società professionali. Si applica per tutta la durata dell iscrizione della società all Ordine di appartenenza. Il socio con finalità di investimento non è incompatibile se: a) è in possesso dei requisiti di onorabilità previsti per l iscrizione all Albo professionale cui la società è iscritta (cioè la mancata applicazione, anche in I grado, di misure di prevenzione personali o reali). b) Non abbia riportato condanne definitive per una pena pari o superiore a due anni di reclusione per un reato non colposo, salvo intervenuta riabilitazione. c) Non sia stato cancellato da un Albo professionale per motivi disciplinari. I motivi di incompatibilità si applicano anche ai legali rappresentanti e agli amministratori delle società. L omesso rilievo o la mancata rimozione di una situazione di incompatibilità costituiscono illecito disciplinare per la società e per il singolo professionista. REGISTRO DELLE IMPRESE Vige l obbligo di iscrizione con la specifica di Società tra professionisti ALBO PROFESSIONALE Obbligo di iscrizione in una sezione speciale di Albi o Registri. L Albo o il Registro a cui la società si deve iscrivere viene identificato dall attività prevalente dichiarata nello statuto o atto costitutivo. DOMANDA DI ISCRIZIONE Va rivolta all Ordine o Collegio professionale della circoscrizione della sede legale della società. DOCUMENTI RICHIESTI 1) Atto costitutivo e statuto societario in copia autentica. 2) Certificato di iscrizione al Registro delle imprese. 3) Certificato di iscrizione all albo, elenco, registro, dei soci professionisti non iscritti presso l Ordine o Collegio cui è rivolta la domanda. Se la società è costituita come società semplice al posto dell atto costitutivo e statuto della società di cui al punto 1, può essere presentata una dichiarazione autenticata del socio professionista con qualifica di amministratore. Il Consiglio dell Ordine o del Collegio, verificata la correttezza dei documenti presentati, iscrive la società professionale in una sezione speciale dell Albo. Sull Albo deve essere specificata: - Ragione o denominazione sociale. - Oggetto professionale unico o prevalente. - Sede legale. - Nominativo del legale rappresentante. - Nomi dei soci iscritti. - Nomi dei soci iscritti presso albi o elenchi di altre professioni. L avvenuta iscrizione all albo o registro deve essere annotata anche sul registro delle imprese. Qualsiasi variazione costitutiva o statutaria, del contratto sociale, della composizione sociale devono essere comunicati all Ordine o Collegio competente per le relative annotazioni nella sezione speciale dell Albo o Registro. DINIEGO DI ISCRIZIONE Va comunicato tempestivamente al legale rappresentante della società prima della formale adozione del provvedimento. La comunicazione deve manifestare i motivi del diniego. Entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, la società presenta le sue eventuali osservazioni e documenti. Il mancato accoglimento delle osservazioni e documenti deve essere comunicato al legale rappresentante il quale ha facoltà di ricorrere all Autorità Giudiziaria. CANCELLAZIONE DALL ALBO Nel rispetto del principio del contraddittorio, il Consiglio dell Ordine o Collegio procede alla cancellazione se viene meno uno dei requisiti previsti e la società non provveda a regolarizzarsi nel termine perentorio di tre mesi dal momento in cui si è verificata l irregolarità. REGIME DISCIPLINARE Socio professionista e società rispondono disciplinarmente all Ordine o Collegio di iscrizione. Le responsabilità del socio iscritto ad altro Ordine concorrono con quella della società. 8 VERONA MEDICA

9 NOTIZIE DALL ORDINE La Federazione Regionale degli Ordini richiama l attenzione della Regione sul problema dell assicurazione R.C. Alla cortese attenzione Del Presidente della Regione Veneto dott. Luca Zaia Dell Assessore alla Sanità dott. Luca Coletto Del Segretario per la Sanità dott. Domenico Mantoan Egregi Signori, appropriatezza e Sicurezza delle cure in un momento sociale, economico e organizzativo in rapida e spesso drammatica evoluzione, devono coniugarsi con le alte aspettative dei Cittadini e con la Qualità di offerta dei Servizi. La FROMCeO vuole porre all attenzione della Regione, nel suo ruolo attivo di garante degli equilibri tra i bisogni di Salute e le risposte dei Professionisti della salute, alcuni temi urgenti e ineludibili. La FROMCeO ritiene di aver sviluppato con la Regione Veneto una proficua partnership istituzionale che deve oggi prevedere una svolta paradigmatica: dalla risposta a problemi emergenti, alla ricerca dei bisogni assistenziali, alla pianificazione di nuovi modelli organizzativi e assistenziali alla loro traduzione in obiettivi formativi. La Professione medica pone alla nostra Regione la questione della Responsabilità medica come priorità che unifica le considerazioni sopra riportate: la sicurezza del personale sanitario è strettamente collegata alla sicurezza delle cure; la serenità di questi professionisti è la condizione senza la quale non è possibile ottenere quel cambiamento culturale e organizzativo che prevede il nuovo Piano socio-sanitario regionale e la riorganizzazione ospedaliera e territoriale. L art. 3 del decreto legge 138 del 13 agosto 2011 prevede: a tutela del cliente, il professionista è tenuto a stipulare idonea assicurazione per i rischi derivanti dall esercizio dell attività professionale. Il professionista deve rendere noti al cliente, al momento dell assunzione dell incarico, gli estremi della polizza stipulata per la responsabilità professionale e il relativo massimale. Le condizioni generali delle polizze assicurative di cui al presente comma possono essere negoziate, in convenzione con i propri iscritti, dai Consigli Nazionali e dagli enti previdenziali dei professionisti. Tale previsione ha avuto poi ulteriori specificazioni nell ambito della legge 24 marzo 2012 n. 27. L entrata in vigore di questa norma è stata posticipata al 13 agosto 2013, per tutte le professioni. La scadenza ravvicinata e i molti punti ancora oscuri ci obbligano, anche alla luce delle incerte notizie che giungono dal livello nazionale, di chiedervi con assoluta urgenza alcuni chiarimenti. Per rendere davvero effettiva la garanzia avrebbe dovuto essere prevista l obbligatorietà a contrarre per le assicurazioni che possono beneficiare dello schermo processuale del professionista, soprattutto in ambito penale. Vanno aggiunte due ulteriori riflessioni: 1. I rapporti patrimoniali tra azienda e dipendente. La rivalsa sembrerebbe limitata alla colpa grave, tuttavia non mancano nella giurisprudenza della Corte dei Conti pronunce nelle quali la gravità dell imprudenza, negligenza, imperizia appare assai opinabile o comunque ancorata a incerti criteri di giudizio. 2. Le prospettive di conflittualità tra aziende e dipendenti. L obbligo di assicurazione per tutti i medici, anche dipendenti, si presta ad essere inquadrato in un disegno che ipotizza la esternalizzazione di una parte del rischio di risarcimento; da più parti si osserva come la decisione di molte Aziende o intere Regioni di non ricorrere più alla copertura assicurativa aziendale o a ricorrervi con franchigie molto alte, potrebbe trovare una utile sponda nella copertura dei medici dipendenti. Riteniamo che questa riflessione sia infondata ma non possiamo non rilevare come le Aziende possano avere un concreto interesse alla attivazione di una copertura a carico dei medici dipendenti direttamente coinvolti in una richiesta di risarcimento. 3. Attualmente non risulta chiaro quale sia la copertura assicurativa che le Aziende ulss della nostra Regione hanno in atto: la mappatura delle singole coperture è essenziale per dare dati certi ai medici nel delicato ambito della Responsabilità Civile e Penale in ambito Professionale; non si vede come i medici possano attivare coperture assicurative senza conoscere nel dettaglio gli elementi contrattuali inseriti nelle polizze assicurative previste dalle aziende. 4. Chiediamo alla Regione, capofila delle Regioni italiane, una precisa e urgente attività istituzionale che, a livello nazionale, ponga la questione della proroga della scadenza dei termini previsti dal legislatore: non è possibile che venga imposta una norma che sconvolgerà completamente il panorama assicurativo in ambito medico senza svolgere le opportune riflessioni. 5. Si sottolinea come la polizza RCT VERONA MEDICA 9

10 NOTIZIE DALL ORDINE colpa grave non sia a tutela dell azione di rivalsa per colpa grave; se da un lato le Aziende ulss hanno l obbligo, come datore di lavoro pubblico, di segnalazione alla Corte de Conti cui spetta la eventuale azione di rivalsa dall altra il professionista sarà sempre assoggettabile all azione di rivalsa della parte attrice; quindi la polizza assicurativa verso terzi non è per colpa grave da rivalsa come tutela dall azione della Corte ma è polizza verso Terzi (il privato cittadino): è questo l obbligo che deriva al professionista dal Decreto Legge 138/2011 convertito nella Legge 148/ Si pone urgentemente la questione se i medici dipendenti che abbiano optato per l attività intramuraria (art. 47 co. 1 lett. E del TUIR) siano coperti totalmente dalla azione di rivalsa da Terzi e non abbiano obbligo nello stipulare in modo autonomo la polizza assicurativa obbligatoria prevista dall art. 3, comma 5, del D.L. 13 agosto 2011, n. 138, convertito in L. 14 settembre 2011, n. 148.; sembrerebbe quindi inconfutabile che il medico che abbia optato per la libera professione intramuraria debba essere considerato esente da tale obbligo assicurativo. 7. Tutta questa cornice rischia di alimentare un pernicioso contenzioso giuslavoristico e disciplinare; d altra parte potrebbe verificarsi il coinvolgimento per chiamata in causa dei dirigenti da parte delle strutture anche laddove il danneggiato (o presunto tale) dovesse limitarsi a formulare domanda di risarcimento nei confronti delle sole Aziende. Crediamo non sia necessario sottolineare come la drammaticità di questa incerta cornice ponga gravi limiti alla sicurezza del sistema delle cure. Nel nostro ruolo istituzionale di controllo di Qualità della Professione a garanzia della sicurezza del Cittadino poniamo questa interrogazione urgente per sgombrare il campo da incertezze normative, giuridiche e assicurative che potrebbero imporre alla classe medica comportamenti di medicina difensiva che avrebbero inevitabili ripercussioni sui modelli organizzativi e sui costi del Servizio. Crediamo anche nello sviluppo di politiche diffuse di gestione del rischio clinico nelle Aziende ULSS e nel Territorio della Regione Veneto. In tal senso la Federazione Regionale degli Ordini è disponibile ad affiancare la Regione Veneto nel promuovere interventi omogenei e strutturati sia di gestione reattiva che proattiva del rischio clinico anche attraverso percorsi di formazione specifici per i medici veneti. Grati per l attenzione siamo a disposizione per qualsiasi chiarimento e per una pronta collaborazione. Con i più cordiali saluti. I Presidenti degli OMCeO di: Padova: dott. Maurizio Benato Treviso: dott. Giuseppe Favretto Verona: dott. Roberto Mora Rovigo: dott. Francesco Noce Belluno: dott. Umberto Rossa Vicenza: dott. Michele Valente Venezia: dott. Maurizio Scassola (Presidente della FROMCeO) Radiografie a casa tua PRENOTA IL TUO ESAME DOMICILIARE allo Cell Radiografie refertate con sistema di TELERADIOLOGIA (consegna immediata in formato digitale) Appuntamenti giornalieri compresi festivi. La soluzione per i pazienti che hanno problemi di mobilità permanente oppure temporanea. Il nostro staff tecnico sanitario di radiologia medica, effettuerà la radiografia direttamente a casa tua con tecnologie e strumentazioni all avanguardia. Per conoscere tutte le tipologie di esami che effettuiamo collegatevi a: 10 VERONA MEDICA

11 ALBO ODONTOIATRI Verbali della Commissione Odontoiatri VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DELL 11 GIUGNO 2013 Presenti: Bovolin, Boscagin, Cavallini, Oreglia Assente giustificato: Paoletti Approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato all unanimità. Comunicazioni del Presidente a) Viene data informazione della proposta di legge n. 471 a firma senatori Marinello, Ruvolo. Mazzoni, Torrisi e Pagano per l incremento delle pene ora previste dalla legge 348 C.P. per l esercizio abusivo di una professione. La CAO apprezza l iniziativa e spera in una sua realizzazione. b) Viene distribuito ai presenti copia del documento preparato dal Consigliere Dott. G. Lombardo che riassume quanto previsto dal decreto legge 8 febbraio 2013 in tema di regolamento in materia di società per l esercizio dell attività professionale regolamentate nel sistema ordinistico. Si accende un dibattito su alcuni aspetti contenuti nel regolamento stesso. La CAO seguirà l iter applicativo della norma. c) Il Presidente illustra il contenuto di alcune Comunicazioni della Federazione Nazionale (le n. 7, 36 e 42) sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Dato l interesse diffuso tra gli odontoiatri per i contenuti delle comunicazioni, si decide per la loro pubblicazione nella sezione Albo Odontoiatri del sito dell Ordine. d) Il Presidente illustra ai presenti il documento elaborato dalla Dott. ssa Camera e da lei recentemente pubblicato in occasione dell Assemblea dei Presidenti CAO tenutasi a Roma lo scorso 24 e 25 maggio. Per la rilevanza dei contenuti ogni membro della Commissione avrà copia telematica del documento. e) Sempre il Presidente illustra infine il documento che EURES ha preparato e il dott. Renzo presentato a Roma nella medesima occasione. In esso vengono illustrati i numeri riferibili all esercizio abusivo, in Italia, della professione odontoiatrica. Il Presidente ne approva la stesura quale punto di riferimento importante per possibili campagne politiche che contrastino il fenomeno. RELAZIONI ISTRUTTORIE a) A seguito del ricevimento da parte della CAO del documento della Procura della Repubblica che informa dell apertura di procedimento penale nei confronti del Prof. XX e Prof. YY, iscritti all albo medici e odontoiatri di Verona, per sospetti episodi di corruzione, il Presidente si è adoperato per definire, con la collaborazione dell avv. nostro consulente, quali possano essere i capi di incolpazione ascrivibili ai Colleghi. Il dott. Cavallini porta all attenzione dei presenti la scadenza dei termini di azione, agosto 2014, sollecitando quindi operatività della CAO in termini utili. b) In merito a nostra richiesta alla Proc. della Rep. di Verona per conoscere lo stato di avanzamento di azione penale nei confronti del dott. K e sig. G, ci viene comunicato che l azione penale a oggi è già stata richiesta. c) È stato ricevuto pochi giorni orsono esposto da parte della Sig. ra JJ la quale accusa il dott. HH di averla offesa e maltrattata verbalmente nel corso di perizia assicurativa eseguita presso il suo Centro dentistico, ledendone la dignità. Il Presidente, per intanto, risponderà personalmente all accusante per informarla dell interessamento della Commissione. d) Il Presidente legge lettere della dott.ssa GG e della Dott.ssa ZZ che informano di accettare la soluzione conciliativa loro proposta a seguito di reciproca insoddisfazione dopo trattamento odontoiatrico. Il Presidente invierà alle Colleghe lettera di riscontro dell avvenuta accettazione. e) Viene ripercorsa dai presenti la vicenda Apollonia / Direttore Sanitario dott. J per l episodio di cure odontoiatriche negate presso il centro dentale di. a pazienti HIV positivi. Il Dott. Oreglia si interesserà personalmente del caso consultandosi telefonicamente, col Pres. Di Trieste Dott. Paschina per ogni possibile azione utile. VERBALE DELLA COMMISSIONE ODONTOIATRI DEL 16 LUGLIO 2013 Presenti: Boscagin, Bovolin, Cavallini, Oreglia, Paoletti Approvazione verbale precedente: il verbale della seduta precedente viene approvato all unanimità. Comunicazioni del Presidente 1. Il Presidente informa i presenti di aver avuto un incontro con la responsabile del progetto un dentista per amico dell associazione Smile Mission Onlus, Dott.ssa Annalisa Bonizzato, la quale ha spiegato il senso dell associazione. Il progetto un dentista per amico è quello di promuovere attività di volontariato nel mondo delle cure odontoiatriche tramite l adesione di volontari disponibili a lavorare per far avere cure odontoiatriche a bambini fra i 9 e i 17 anni in gravi condizioni economico-sociali. La richiesta fatta all Ordine è quella di ottenerne l appoggio per incrementare la visibilità dell iniziativa. Si apre un ampia discussione alla fine della quale la commis- VERONA MEDICA 11

12 ALBO ODONTOIATRI sione decide di non poter agire nel senso richiesto non essendo pertinente ai compiti istituzionali dell Ordine. Ne verrà data comunicazione all organizzazione. 2. Il Presidente informa di aver inviato al NAS una segnalazione pervenuta a questa CAO da parte del Sig. EB su un caso di presunto abusivismo. 3. Il Presidente informa di aver inviato richiesta alla Guardia di Finanza sul caso del dott. DD per aver maggiori informazioni su quanto i militari hanno riscontrato durante il sopralluogo. 4. Caso Dott.ssa Z/Dott.ssa GG: il Presidente informa di aver concluso la vertenza economica che si era venuta a creare fra le parti. 5. Società fra professionisti: prende la parola il Dott. Francesco Bovolin per ottenere, dalla CAO, l autorizzazione a sviluppare il progetto di un convegno (ipoteticamente previsto per il prossimo 12 ottobre), da tenersi in collaborazione con l Ordine dei commercialisti, sulla neo-introdotta legislazione che regolamenta le società tra professionisti. La CAO approva. Relazioni istruttorie: 1. Il Presidente informa i presenti che è pervenuta all Ordine una comunicazione da parte della Procura della Repubblica per favoreggiamento di esercizio abusivo della professione odontoiatrica nei confronti degli imputati sanitari Dott. HJ, JH e KJ. Viene deciso di invitare a colloqui i sanitari per chiarimenti. 2. Dott.ssa ZX: il Presidente ripercorre il caso e informa che la Dott. ssa ha chiesto un incontro con il Presidente per chiarimenti ulteriori circa il suo caso. Dopo ampia discussione, esaminati i documenti in possesso e sviluppata la cronologia degli eventi, viene deciso di non dar luogo a procedere. 3. Dott. YB: il Presidente espone il caso e informa i presenti della segnalazione pervenuta dall Ordine di Savona per pubblicità effettuata dal Dott. YB. L Ordine di Savona lamenta il fatto che il Sanitario, inviato a colloquio, non si è mai presentato ne giustificato. Il Dott. YB è stato invitato a colloquio dal Dott. Oreglia. Viene letto il verbale di audizione. Viene deciso un approfondimento di indagini e di rispondere al Presidente Cao di Savona per dare notizia delle decisioni prese a seguito della sua denuncia. In ultimo, considerate le numerose denuncie presentate sia da pazienti o legali rappresentanti che da colleghi, giacenti in attesa di godere del necessario iter che le porti a conclusione, la CAO decide di svolgere una riunione straordinaria lunedì 29 p.v. per studiare e accelerare le necessità riguardanti i procedimenti disciplinari. 12 VERONA MEDICA

13 CONVEGNI E CONGRESSI Giornata del Medico 2013 Una Edizione tutta nuova Un edizione completamente nuova, che cercherà di assomigliare più ad uno spettacolo che ad una cerimonia. Sono previsti momenti musicali e di Poesia. La sala potrà ospitare fi no a 500 presenti. Le prenotazioni sono riservate ai premiati e ad Nuovi Colleghi. Tutti sono invitati e potranno partecipare. Cambia quest anno la tradizionale Giornata del Medico. La cerimonia che vede premiati i Colleghi che hanno raggiunto i 50 anni di Laurea e nella quale i Medici Neolaureati e Nuovi Iscritti pronunceranno il Giuramento Professionale, si terrà, quest anno, disgiunta dall Assemblea Annuale. Questo perché, mentre l Assemblea dove si discuterà ed approverà il bilancio dell Ordine si terrà, nella mattinata di Sabato 26 Ottobre (ore 10.00) nella Sala Riunioni dell Ordine intitolata a P.M. Fazzini, la cerimonia delle premiazioni e del Giuramento si celebrerà, sempre Sabato 26 Ottobre, al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Brà (con inizio alle ore 17.00). 3-4 OTTOBRE 2013 Aggiornamenti in Epatologia e Gastroenterologia Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona U.O. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva (Direttore Dott. L. Biti) Verona Sala Convegni della Gran Guardia Piazza Brà Inizio lavori ore OTTOBRE 2013 Le Società tra Professionisti in Ambito Sanitario Ordine dei Medici e Odontoiatri di Verona in collaborazione con l Ordine dei Commercialisti e Contabili di Verona Verona Sala Riunioni P.M. Fazzini dell Ordine (entrata da Via Giberti 1) Inizio lavori ore OTTOBRE 2013 XIV Congresso della Sezione Triveneta S.I.S.A. Aggiornamenti in prevenzione e trattamento dell arteriosclerosi Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Dipartimento ad Attività Cardiovascolare e Toracico, Unità Operativa Complessa di Riabilitazione Vascolare (Direttore E. Arosio) Verona Aula Didattica 1 Lente Didattica Policlinico Universitario G.B. Rossi, Borgo Roma Inizio lavori ore 8.30 VERONA MEDICA 13

14 CONVEGNI E CONGRESSI SABATO 19 OTTOBRE 2013 IL TUTORE E L AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO La tutela della salute dell anziano non autosufficiente Ordine dei Medici e Odontoiatri di Verona Sala Riunioni P.M. Fazzini dell Ordine (entrata da Via Giberti 11) Inizio lavori ore 9.00 L incontro si prefi gge poi l ambizioso obiettivo di creare una profi cua rete di collaborazione con tutte le persone e le professionalità coinvolte e, quindi, di ben comprendere il rapporto tra il Medico, il Giudice Tutelare e l Amministratore di sostegno. Il Convegno a cui siete invitati non ha un oggetto bensì un soggetto, la persona in diffi coltà che va vestita con un abito su misura, l amministrazione di sostegno, modellato nel corso della vita in base ai bisogni, alle necessità e alle aspirazioni del benefi ciario. 25 OTTOBRE Convegno Ipertensione Arteriosa Polmonare Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, Dipartimento di Medicina Generale e DAI Medico Generale, UOC Medicina Interna B, USO Malattie Autoimmuni Verona Aula Magna G. De Sandre Lente Didattica del Policlinico Universitario G.B. Rossi Inizio lavori ore Quest anno si svolgerà il V Memorial Cavaliere, sabato 7 dicembre, presso la Sala Convegni dell Ospedale di San Bonifacio, organizzato in collaborazione con il Reparto di Pediatria diretto dal Dott. Mauro Cinquetti. Il corso è gratuito ed accreditato per tutte le professioni sanitarie e tratterà in modo esaustivo le necessità di cura del bambino con Trisomia 21. Per informazioni ed iscrizioni contattare il Servizio di Odontostomatologia per Disabili Ruggero Cavaliere, P.le Lambranzi 1, Marzana, Verona, Tel , Fax , odontoiatria.speciale@ulss20.verona.it DICEMBRE 2013 Convegno Annuale Fondazione Rosa Gallo: Attualità Chirurgiche nelle Malattie del Colon-Retto. Fair Play e Qualità di Vita Verona Aula Magna G. De Sandre Lente Didattica del Policlinico Universitario G.B. Rossi PRESENTAZIONE A quasi 10 anni dall entrata in vigore della legge n. 6/2004, istitutiva dell amministrazione di sostegno, l Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Verona ha ritenuto utile organizzare un Convegno per comprendere appieno quale ruolo, il legislatore prima e la prassi poi, hanno voluto affi dare al medico. Il punto di partenza, ricco di risvolti deontologici e giuridici, riguarda l obbligo del medico di proporre il ricorso per l applicazione della misura di protezione dell amministrazione di sostegno. Infatti l art. 406 codice civile, che individua i soggetti abilitati a proporre il ricorso, al terzo comma recita: I responsabili dei servizi sanitari e sociali direttamente impegnati nella cura e assistenza della persona, ove a conoscenza di fatti tali da rendere opportuna l apertura del procedimento di assegnazione dell amministrazione di sostegno, sono tenuti a proporre al giudice tutelare il ricorso di cui all articolo 407 o a fornirne comunque notizia al pubblico ministero. 7 DICEMBRE 2013 V MEMORIAL RUGGERO CAVALIERE Il bambino con Sindrome di Down: percorsi terapeutici integrati medici e odontostomatologici Il Professor Ruggero Cavaliere al CERRIS 13 DICEMBRE 2013 Le Anemie in Età Pediatrica: Diagnosi, Clinica e Terapia Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona U.O.C. di Oncoematologia Pediatrica Verona Aula Magna G. De Sandre Lente Didattica del Policlinico Universitario G.B. Rossi Inizio lavori ore DICEMBRE 2013 A Proposito di Acromegalia: Cosa c è di nuovo Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Clinica di Medicina Interna D (Direttore G. Francia) Verona Policlinico Universitario G.B. Rossi Inizio lavori ore VERONA MEDICA

15 LETTERE AL DIRETTORE Certificazioni di idoneità sportiva: dubbi Buon giorno, sono Alessandro Leso, un MMG che lavora in Lessinia, chiedo vostra delucidazione su certificati per attività sportiva non agonistica. Il decreto Balduzzi obbliga accompagnare alla visita, anche un ECG negli alunni che svolgono attività fisico-sportive organizzate dalla scuola, e così anche nel caso di partecipanti ai giochi sportivi studenteschi nelle fasi precedenti a quella nazionale. Come sapete, gli alunni si presentano ogni inizio anno scolastico, nei nostri ambulatori con un modulo, che il medico compila dopo la visita atta a rilasciare idoneità all attività fisica svolta all interno dell ambito scolastico come sopradetto. Questa visita avviene in totale gratuità economica in quanto inserita per convenzione nel contratto ACN dei medici convenzionati. Ora mi chiedo, se io eseguo la visita e la integro con un esame strumentale come l ECG come mi devo comportare con l eventuale onorario? Se il tutto deve essere eseguito gratuitamente diventa spontaneo inviare tutti i pazienti presso i centri medici sportivi della città ospedalieri e/o non ospedalieri. Inoltre mi chiedo, tutti i medici di medicina generale che non fanno uso dell ECG in ambulatorio (che sono la grande maggioranza del totale) dove invieranno tutti i loro assistiti per tutte le certificazioni che necessiteranno? Riusciranno i centri medici sportivi ad assorbire tutta la popolazione che verrà inviata per le certificazioni per attività sportiva non agonistica ed amatoriale? Quale costo dovrà affrontare il cittadino per queste certificazioni? (perchè è ovvio che dovremo anche dare spiegazioni in questo senso ai nostri assistiti). Chiedo il vostro gentile parere riguardo a ciò che ho esposto sopra. Il medico di medicina generale che esegue l ECG nel suo studio ha tutto il diritto di farsi pagare direttamente dall assistito l esame stesso (informando prima il paziente sul costo della prestazione). L esecuzione dell ECG non rientra infatti tra le prestazioni che il MMG esegue per convenzione nel suo studio. In alternativa il medico può chiedere l esecuzione dell ECG nei centri che lo eseguono. Rimane il dubbio se tale prestazione sia o no coperta dal SSN. Si tratta cioè di prestazione medico legale (come per le prestazioni specialistiche per il rilascio della patente di guida?) o di prestazione finalizzata alla prevenzione-cura? Propenderei per questa seconda interpretazione. Se si dovesse trattare di prestazione medico legale la fatturazione dovrebbe, infatti, contenere l indicazione dell IVA e risultare non erogabile in convenzione da parte del SSN. Non è indispensabile la visita di un centro di medicina sportiva nei casi in cui il certificato venga rilasciato per l attività sportiva amatoriale o non competitiva. La consulenza in tali centri, o presso lo specialista di branca, va riservata ai soggetti che presentino patologie che ne consiglino l esecuzione. ROBERTO MORA Norme comportamentali per i medici che effettuano sostituzioni Si ricorda che all atto dell affidamento/accettazione dell incarico di sostituzione devono essere sottoscritti i seguenti punti: Il Medico Sostituto deve garantire il pieno rispetto degli orari d ambulatorio e può modificarli solo previo accordo col Medico Titolare, tenuto conto dei disagi dell utenza. Il Medico Sostituto deve garantire lo stesso periodo di reperibilità telefonica attiva che viene garantita dal Medico Titolare (in genere ore 8-10 con risposta diretta del titolare o di altra persona). Nelle giornate di sabato e nei giorni prefestivi il Medico Sostituto deve rispettare gli impegni del Medico Titolare, deve effettuare la reperibilità telefonica e/o l ambulatorio qualora fosse prevista attività ambulatoriale e deve effettuare le visite richieste anche se dovesse comportare un prolungamento dell orario oltre le ore 10 del mattino. Il Medico Sostituto si impegna a sostituire un solo medico per volta, salvo casi particolari -dichiarati- nello stesso ambito di scelta, per garantire agli utenti una presenza effettiva nella sede d attività del tutto simile a quella del titolare. Eventuali accordi tra Medico Titolare e Medico Sostituto al di fuori di questo regolamento devono comunque tenere presente che interesse principale è anche evitare disagi e servizi di scarsa qualità agli assistibili. VERONA MEDICA 15

16 AGGIORNAMENTO Pillole di prevalenza e di gestione pratica dell anziano diabetico in medicina generale ANGELO GUARINO Medico di Medicina Generale Legnago (VR) Secondo i dati dell Osservatorio epidemiologico cardiovascolare, raccolti a partire dal 1998 e pubblicati sul sito del Progetto Cuore, in Italia attualmente il 10% degli uomini e il 7% delle donne risulta essere diabetico, l 8% degli uomini e il 4% delle donne è in una condizione borderline o intolleranza al glucosio; addirittura il 23% degli uomini ed il 21% delle donne è affetto da sindrome metabolica. Ma tra gli anziani (età compresa fra 65 e 74 anni), risultano diabetici il 20% degli uomini e il 15% delle donne. Inoltre il 12% delle donne in menopausa è diabetica, ovviamente le percentuali crescono andando su con l età. È evidente come con il progredire dell età si assista ad un progressivo aumento della prevalenza delle malattie metaboliche e, tra esse, del diabete di tipo 2: in quest ultimo caso, infatti, si passa da una prevalenza media del 6-7% a 50 anni a circa il 14% a 70 anni. A costoro va aggiunto un altro 7% circa di soggetti nei quali la malattia non è diagnosticata o scoperta precocemente ma in cui si registra comunque un aumento delle complicanze micro e macrovascolari. Considerando che gli ultra65enni rappresentano già oggi oltre il 12% della popolazione generale e questa percentuale aumenterà in maniera signifi cativa nei prossimi anni (si stima saranno almeno 1 su 5 già nel 2020), ci si rende conto come questa condizione diverrà presto un importante problema di salute pubblica con una enorme ricaduta sui costi dell assistenza. È noto come gli anziani diabetici abbiano un più elevato tasso di morte prematura, disabilità funzionali, patologie Fig. 1 - La prevalenza del diabete nel nostro poliambulatorio coesistenti (ipertensione, cardiopatia ischemica, ictus) rispetto agli anziani non diabetici e sono anche a più alto rischio di sindromi geriatriche, depressione, alterazioni cognitive, incontinenza urinaria, rischi di cadute, uso di più farmaci rispetto agli altri anziani. Le fasce d età nella nostra ULSS risultavano così suddivise al 30/06/2012: 0-64 anni 80%, anni 9,8% >75anni 10,2%, denotando una popolazione leggermente più vecchia rispetto alla media italiana. La prevalenza generale e per fasce d età del diabete tipo 2 nella popolazione assistibile della nostra medicina di gruppo, composta da 3 medici MG con bacino d utenza di 4410 assistiti al , risulta la seguente: 439 diabetici totali ovvero 9,95% di prevalenza generale. Da 0 a 64 anni i diabetici risultano essere 130/3114 pz totali con prevalenza pari al 4,2%. Dai 65 a 74 anni 124/599 con prevalenza uguale a 20,7% mentre dai 75 anni in su arriviamo a 185/697 ovvero ad una prevalenza pari al 26,5. Quest ultimo dato ci conferma che, tra i nostri assistiti, 1 ultra 75enne su 4 soffre di diabete 2 diagnosticato ed è verosimile che nella nostra ULSS un massimalista abbia in carico dai diabetici di tipo 2, soggetti che notoriamente comportano un impegnativo carico assistenziale. Se a ciò si aggiunge che spesso il diabetico ha altre patologie cardiovascolari associate, oltre ad un età adulta-anziana, risulta evidente l impatto di tali pazienti sull attività del medico di medicina generale. Dall interrogazione del nostro database, tramite software dedicato MilleGPG, emerge anche come un diabetico anziano acceda in media, per visita e/o consulto, nell ambulatorio del curante volte all anno, cioè ogni 2 settimane. Tale frequenza risulta pressoché doppia rispetto ad un non diabetico, così come la necessità di esami, indagini e visite speciali- 16VERONA MEDICA

17 AGGIORNAMENTO Fig. 2 - La prevalenza del diabete nel nostro poliambulatorio in rapporto alle fasce d età massimalista equivale a circa ore nell arco dell anno ovvero oltre 1 mese e mezzo di attività annuale da dedicare esclusivamente al diabetico. Coinvolgere un soggetto ad alto rischio nel cambiamento dello stile di vita, monitorare i pazienti conclamati al fi n di ridurre le complicanze e la disabilità, coinvolgere attivamente le persone nel percorso di cura sono azioni che richiedono tempo non solo tecnico, ma anche di relazione. Realizzare cambiamenti comportamentali richiede il tempo per entrare strategicamente nei meccanismi decisionali delle persone, aiutandoli a mettere in atto le azioni a favore della propria salute: le diffi coltà di realizzazione e il tempo da dedicare saranno ovviamente maggiori nel paziente anziano per cause facilmente intuibili, alcune delle quali riassunte nella tabella riportata sotto. stiche da parte di questa categoria di pazienti. Probabilmente l aumento della prevalenza dei pazienti diabetici dell ultimo decennio trova anche riscontro in una maggiore attenzione da parte dei MMG nell individuare i soggetti ad alto rischio di sviluppo del diabete e nel monitorare le persone che si trovano in condizioni a rischio di sviluppare diabete o abbiano già mostrato un alterata glicemia a digiuno. Ciò deriva dall implementazione delle Linee Guida Nazionali e Internazionali che hanno portato alla luce alcuni concetti chiave, in particolare la necessità di una gestione integrata del paziente attraverso protocolli diagnostico terapeutici condivisi da tutti gli operatori sanitari interessati. In tali protocolli viene assegnato al MMG il compito dell identifi cazione precoce dei pazienti e del monitoraggio degli stessi in collaborazione con il Centro Antidiabetico di riferimento e la raccolta dei dati clinici in opportune cartelle informatizzate. Sulla base delle Linee Guida numerose Aziende Sanitarie hanno sviluppato progetti locali di gestione integrata: nella nostra Azienda ULSS nel Patto Aziendale con la medicina generale triennio è stato sviluppato un progetto di gestione integrata del paziente diabetico che prevede un percorso di presa in carico a tappe con la compilazione di una scheda per ogni paziente in carico suddivise in presa in carico iniziale, follow-up e diabete di nuova diagnosi. La stima approssimativa, ma calcolata in base a direttive e linee guida di gestione territoriale del paziente diabetico, del tempo che il MMG dedica alla diagnosi, prevenzione e cura del paziente diabetico è mediamente di 1,5-2 ore/anno a diabetico: per un Il trattamento del diabete nell anziano: approccio razionale, benefici e rischi potenziali: Ancora oggi non tutti gli autori sono d accordo sui benefi ci e/o i rischi di un controllo glicemico stretto nei soggetti anziani anche perché non esistono grossi studi su pazienti di età superiore a 65 anni: infatti quasi tutti i trials che evidenziano l importanza di un controllo stretto della glicemia per la prevenzione delle complicanze croniche sono stati condotti in pazienti relativamente giovani. Nell intraprendere una terapia, ra- Tab. 1 - I Problemi e la variabilità terapeutica nei pazienti diabetici anziani Notevole eterogeneità clinica e funzionale dei soggetti esaminati (diabetici dall età adulta o neodiagnosticati, presenza o meno di complicanze e durata della malattia). Elevata prevalenza di comorbidità cardiometabolica associata ma anche di stati depressivi, alterazioni cognitive. Limitazioni dello stato funzionale, abitudini alimentari ed idratazione irregolari. Uso concomitante di molti farmaci (interferenza farmaco/farmaco e farmaci/ patologie). Aumentato rischio di ipoglicemie legato ad una ridotta funzionalità renale ed epatica, ad alterati meccanismi di controregolatori, ad alimentazione ed idratazione frequentemente incongrue e ad un rallentato assorbimento intestinale. Problemi e variabilità legati ai caregivers. VERONA MEDICA 17

18 AGGIORNAMENTO gionevole e razionale, per l anziano diabetico è indispensabile ponderare attentamente 3 fattori su tutti: 1. la mortalità legata al diabete è particolarmente elevata nei pazienti anziani (62,3/1.000 persone/anno nelle donne e 81,8 negli uomini); 2. esistano diversi rischi associati ad un controllo aggressivo; 3. una persistente iperglicemia può peggiorare le patologie spesso associate al diabete nell anziano (ictus, infarto, nefropatia, arteriopatia, disfunzioni cognitive, etc.) e se si considera che un paziente di 65 anni oggi ha un aspettativa media di vita di oltre 18 anni si comprende come egli potrebbe avere il tempo di sviluppare le classiche complicanze diabetiche. È palese quindi come differenti problematiche legate alla specifica tipologia di tali pazienti possano condizionare le scelte di trattamento: tutto ciò può condurre, come non di rado accade, ad obiettivi di trattamento talora inappropriatamente meno intensivi (solo un terzo dei pazienti tra 65 e 74 anni presenta una HbAlc <7,0%) con aumentato rischio di sviluppo delle complicanze croniche del diabete e peggioramento delle patologie spesso associate. Gli obiettivi pratici principali del trattamento del diabete nel paziente anziano sono stati ben delineati dall European Diabetes Working Party far Older People (EUROAGE) nel 2004 e sono: 1. mantenimento delle capacità cognitive; 2. riduzione dei sintomi depressivi e miglioramento dell aderenza al trattamento; 3. mantenimento dello stato funzionale e riduzione del rischio di ricadute; 4. mantenimento di una indipendenza nella vita quotidiana. In definitiva anche nell anziano la terapia del diabete dovrebbe esser la più mirata e sartorializzata al singolo individuo. In quest ottica, possiamo ritenere di grande interesse pratico per la medicina di famiglia e dei servizi, l atteggiamento suggerito dall American Geriatric Society che individua fondamentalmente due categorie di soggetti: 1 - Pazienti diabetici anziani in buone condizioni generali dove coesistono: a. Buona aspettativa di vita (>5 anni); b. Assenza di complicanze micro e macro-vascolari; c. Normali funzioni cognitive; d. Normale stato funzionale; e. Adeguato supporto sociale; f. Breve durata del diabete. 2 - Pazienti diabetici anziani fragili (3% della popolazione tra 65 e 70 anni) a. Storia di ipoglicemie gravi; b. Limitata aspettativa di vita 5 anni); c. Complicanze micro e macro-vascolari avanzate; d. Comorbidità gravi; e. Lunga durata del diabete. Va da se come gli obiettivi di trattamento da perseguire debbano essere diversi per questi due gruppi (Fig. 4) e l aspettativa di vita costituisca uno dei principali elementi decisionali. Un aspettativa di vita maggiore di 5 anni giustifica un controllo intensivo della glicemia. In ogni caso è opportuno raggiungere rapidamente, ed in sicurezza, gli obiettivi glicemici e cambiare rapidamente la terapia quando gli obiettivi non vengono raggiunti. Certamente il trattamento del diabete Fig. 3 - Suddivisione pratica dei diabetici anziani nell anziano rappresenta una condizione nella quale la gestione integrata tra medico di medicina generale e servizio di diabetologia è indispensabile. Prima di iniziare il trattamento bisogna: 1. fare una valutazione attenta dello stato funzionale e dell aspettativa di vita del paziente; 2. decidere quali sono le priorità con di videndole possibilmente con il paziente stesso; 3. stabilire obiettivi individuali che garantiscano comunque al paziente la massima autonomia ed una buona qualità di vita. Una delle prime cose da tener a mente e che negli anziani vige ancor più la regola del prima non nuocere e dunque bisogna preferire sempre i farmaci con ridotto rischio di ipoglicemie e nel caso di pazienti più complessi o fragili la gestione dovrebbe contemplare sempre uno stretto supporto e continuo contatto dei servizi specialistici di diabetologia. Scelta del trattamento L anziano diabetico può essere trattato con gli stessi schemi terapeutici di un soggetto più giovane, ma bisogna fare particolare attenzione nella prescrizione e nel monitoraggio della terapia farmacologia perché possono essere presenti diverse condizioni 18 VERONA MEDICA

19 AGGIORNAMENTO (stati depressivi, alterazioni cognitive, limitazioni dello stato funzionale, polifarmacoterapia) che rendono più complicata la scelta del trattamento. Come per tutti gli altri pazienti diabetici, i criteri di scelta di un farmaco ipoglicemizzante debbono tener conto dell effi cacia nel ridurre la glicemia, della capacità di intervenire sui meccanismi patogenetici della malattia, degli effetti extraglicemici sulle complicanze croniche, della sicurezza (negli anziani è aumentato il rischio di ipoglicemie) e della tollerabilità. Anche per questa categoria di soggetti possono essere applicate le linee guida proposte dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) e dall Associazione Medici Diabetologi (AMD). Intervento sullo stile di vita Come per gli altri pazienti affetti da diabete l intervento sullo stile di vita (dieta ed attività fi sica) rappresenta una componente essenziale del trattamento. Fig. 4 - Gli obiettivi del trattamento Terapia farmacologia: Se l intervento sullo stile di vita, da solo, non è in grado di raggiungere gli obiettivi di trattamento si dovrà associare una terapia farmacologia adattata al paziente che si ha di fronte. In questi casi si consideri che la metformina, che secondo la maggioranza delle linee guida dovrebbe essere usata sempre in tutti i soggetti con diabete di tipo 2 che non hanno una specifi ca controindicazione al farmaco (creatinina plasmatica >1,4 mg/dl, grave insuffi cienza respiratoria o grave insuffi - cienza circolatoria) e l insulina giocano ancora un ruolo fondamentale nell anziano. La terapia farmacologica sarà oggetto di specifi co trattamento in un prossimo articolo. BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE AMD - SlD - Diabete Italia. Standard italiani per la cura del diabete mellito. Linee-guida e raccomandazioni Infomedica. Durso S.C. Using clinical guidelines designed for older adults with diabetes mellitus and complex health status. JAMA 2006;295: Squatrito S. Il trattamento del diabete nel paziente anziano. Diabete & cuore. Anno 3, numero 1, Gambert SR, Pinkstaff S. Emergine epidemie: diabetes in older adults: demography, economic impact, and pathophysiology. Diabetes Spectrum 2006; 19: California healthcare Foundation/ American Geriatrics Society Panel on Improving Care for Elders with Diabetes: Guidelines for improving the care of the older person with diabetes mellitus. JAGS 2003;51:S265-S80. huang ES, Zhang Qi, Niren Mandra BA, Marshall h, Meltzer DO. The effect of comorbid illness and functional status on the expected benefi ts of intensive glucose control in older patients with type 2 diabetes: a decision analysis. Annals of internal Medicine 2008;149:11-9. Neumiller JJ, Setter SM, Gates BI, Sonnet TE, Dobbins EK, Campbell K. Pharmacological management of glycemic control in the geriatric patient with type 2 diabetes mellitus. Consult Pharm 2009;24: avviso agli iscritti Si invitano gli iscritti a voler comunicare alla segreteria dell Ordine l eventuale variazione di residenza o del recapito presso il quale si desidera ricevere le comunicazioni dell Ordine, dell Enpam e della Federazione Nazionale. Si rammenta che questo è previsto dall art. 64 del codice di deontologia medica ed è previsto anche dalle nuove norme riguardanti le pubbliche amministrazioni. L inadempienza a tali disposizioni può dar corso alle procedure di cancellazione dall albo professionale con gravi conseguenze in ambito civile e penale, ma anche a gravi rischi sulla copertura assicurativa per l attività svolta. È infatti fatto obbligo all ordine di avviare le procedure di cancellazione dall albo nei confronti degli iscritti che non risultano più reperibili. La Segreteria dell Ordine VERONA MEDICA 19

20 PROFESSIONE E LEGGE Decreto Fare. Sì definitivo della Camera. Ora è legge. Il testo e tutte le norme sulla sanità L Aula di Montecitorio ha approvato definitivamente il DL Fare senza apporre ulteriori modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato. Il provvedimento ha avuto il voto favorevole di 319 parlamentari, 110 sono stati i no e 2 gli astenuti. Molte le novità in campo sanitario. La Camera ha approvato in via definitiva in terza lettura il disegno di legge, già approvato dalla Camera e modificato dal Senato, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell economia, Dl Fare. Per la sanità le modifiche riguardano essenzialmente il Fascicolo sanitario elettronico, l ulteriore soppressione di certificati inutili e una gestione più razionale dei medicinali nei casi di modifiche apportate al bugiardino. Sul Fse slittano i tempi per la partenza del progetto al 31 dicembre In più un emendamento prevede che per favorire la qualità, il monitoraggio, l appropriatezza nella dispensazione dei medicinali e l aderenza alla terapia ai fini della sicurezza del paziente, è istituito il dossier farmaceutico quale parte specifica del FSE, aggiornato a cura della farmacia che effettua la dispensazione. Per i certificati inutili è soppresso l obbligo, previsto del decreto Balduzzi, di certificazione per l attività ludicomotoria e amatoriale. Resta l obbligo di certificazione presso il medico o pediatra di base per l attività sportiva non agonistica. Saranno i medici o pediatri di base a stabilire se i pazienti necessitano di ulteriori accertamenti. E poi modifiche al bugiardino. Nell ottica di una razionale gestione dei medicinali è stabilito che, nei casi di modificazioni apportate al foglietto illustrativo, l Aifa possa autorizzare la vendita al pubblico delle scorte, subordinandola alla consegna al cliente, a cura del farmacista, di un foglietto sostitutivo conforme a quello autorizzato. Farmaci orfani e di eccezionale rilevanza terapeutica L emendamento proposto dal governo, approvato dalla Camera in prima lettura e non modificato dal Senato, che modifica il decreto Balduzzi, prevede una corsia preferenziale per i farmaci orfani e di eccezionale rilevanza terapeutica (i cosiddetti salvavita ). L Aifa tramite sedute straordinarie delle competenti commissioni avrà massimo 100 giorni per il completamento delle procedure per il loro inserimento nel prontuario a carico del Sistema sanitario nazionale. Sempre su questo articolo, nell ottica di una razionale gestione dei medicinali, è stato introdotto un emendamento che stabilisce che, nei casi di modificazioni apportate al foglietto illustrativo, l Aifa possa autorizzare la vendita al pubblico delle scorte, subordinandola alla consegna al cliente, a cura del farmacista, di un foglietto sostitutivo conforme a quello autorizzato. Fascicolo sanitario elettronico Il progetto del Fse deve essere realizzato entro il 31 dicembre Per questo è autorizzata una spesa di 10 milioni per il 2014 e di 5 milioni per il Le Regioni e le Province autonome presenteranno all Agenzia per l Italia digitale e al Ministero della Salute il piano di progetto per la realizzazione del Fse, redatto sulla base delle linee guida rese disponibili dalla medesima Agenzia e dal Ministero della Salute, anche avvalendosi di enti pubblici di ricerca. Alla realizzazione del FSE sono tenute le regioni e le province autonome per l accesso al finanziamento integrativo a carico del Ssn. Inoltre per favorire la qualità, il monitoraggio, l appropriatezza nella dispensazione dei medicinali e l aderenza alla terapia ai fini della sicurezza del paziente, è istituito il dossier farmaceutico quale parte specifica del FSE, aggiornato a cura della farmacia che effettua la dispensazione. Abrogazione dei certificati inutili Sono eliminate tutte le certificazioni mediche oggi necessarie per accedere a impieghi pubblici e privati, limitatamente alle professioni non a rischio. Per promuovere la pratica sportiva e per non gravare cittadini e Ssn di ulteriori onerosi accertamenti e certificazioni, è soppresso l obbligo di certificazione per l attività ludico-motoria e amatoriale previsto dall articolo 7, comma 11, del decreto Balduzzi. Resta l obbligo di certificazione presso il medico o pediatra di base per l attività sportiva non agonistica. Sono i medici o pediatri di base a stabilire se i pazienti necessitano di ulteriori accertamenti. Donazione degli organi I Comuni trasmetteranno i dati relativi al consenso o al diniego alla donazione degli organi al Sistema informativo trapianti. Il consenso confluirà poi nel Fascicolo sanitario elettronico. Obbligo assicurazione professioni sanitarie Limitatamente agli esercenti le professioni sanitarie l obbligo di assicurazione viene prorogato al 13 agosto Stop alla visite di controllo per invalidi gravi L emendamento all articolo 42/bis che esclude dalle visite di controllo 20 VERONA MEDICA

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