LA LEAF HOUSE. LA CASA RURALE

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1 Intervista a Enrico Loccioni, presidente Gruppo Loccioni LA LEAF HOUSE. LA CASA RURALE DIVENTA PULITA ED IPERTECNOLOGICA Condivisione, solidarietà, scambio di sapere sono gli interessi in gioco in un economia umana basata sulla fiducia verso gli altri

2 La Leaf House. La Casa Rurale 17 di Silvia Lambertucci energia più pulita è quella risparmiata. Il primo passo per il risparmio energetico e verso la riduzione di emissioni di CO2 è la progettazione effettuata seguendo i concetti e la saggezza delle costruzioni rurali che non disponevano di fonti di energia costanti e abbondanti. Un patrimonio immenso di conoscenze ha condotto, a tutte le latitudini del pianeta, a soluzioni ingegnose dal punto di vista funzionale e spesso molto significative anche a livello estetico e simbolico. Una vera e propria arte del costruire, di simbiosi tra clima locale, caratteristiche dell ambiente fisico e materiali da costruzione locali. La natura del terreno, l esposizione al sole e al vento, la presenza di vegetazione, il grado di umidità sono alcuni dei fattori che hanno condizionato insediamenti sostenibili di per sé, in ogni tempo e luogo. Il modello ispiratore della Leaf House è la casa colonica della tradizione mezzadrile marchigiana con il suo podere, un microcosmo autosufficiente e sostenibile, in cui ogni risorsa veniva sfruttata al massimo e nulla veniva sprecato. Tecnologia, territorio ed innovazione diventano quindi i punti chiave per la svolta verso la sostenibilità. Presidente Loccioni, com è scaturita l idea di progettare e di realizzare la Leaf House? «Per parlare della Leaf House occorre prima fare un breve excursus sulla storia del nostro Gruppo. La Loccioni nasce quarantuno anni fa come impresa produttrice di impiantistica industriale tecnica. Negli ultimi anni il settore dell edilizia industriale e civile è stato caratterizzato dall ottimizzazione dei costi attraverso l utilizzo di materie prime derivanti da fonti non rinnovabili. Nel corso degli anni la Loccioni ha cercato invece di raggiungere questo obiettivo attraverso un nuovo approccio cultuale: quello del risparmio energetico e dell utilizzo delle fonti rinnovabili. Abbiamo così scoperto che, a fronte di un risparmio materiale, non solo abbiamo avuto un ritorno in termini di business, ma siamo arrivati alla conclusione che per raggiungere un livello superiore di benessere non corrispondono necessariamente maggiori costi. Negli ultimi 10 anni il nostro lavoro ha dimostrato che si può vivere meglio spendendo meno, e che si può raggiungere un maggior comfort e sicurezza attraverso l utilizzo di nuovi impianti tecnologici, anche all interno delle abitazioni private. In questo contesto nasce la Leaf House, che racchiude in sé 40 anni di esperienza professionale ed il mio vissuto di uomo proveniente da un contesto rurale, quale era quello marchigiano di anni fa, dove le case non disponevano di fonti di energia costanti e abbondanti. Ed è proprio dall esempio della tipica abitazione rurale di una volta che scaturisce l idea di costruire una casa urbana con l ausilio di tec-

3 nologie che non erano presenti allora. Dall idea siamo passati alla progettazione e successivamente alla realizzazione della Leaf House: una casa capace di auto produrre energia. In tal modo abbiamo applicato il nostro core business - la tecnologia - ad un abitazione privata. E importante sottolineare che l acquisto di una casa con progetto Leaf House integrato non ha dei costi maggiori. Il costo medio superiore del 15%, infatti, si ripa- 18 Clean Economy 6 dicembre 2009

4 La Leaf House. La Casa Rurale 19 ga pienamente entro il sesto anno dall acquisto, dato che, trattandosi di un abitazione a costo zero, vale a dire priva di costi di gestione (luce, gas, riscaldamento), entro tale data si raggiungerà il punto di break even. Potrei anzi aggiungere che a partire dal settimo anno la casa stessa inizia ad autopagarsi». La LH ha da poco compiuto un anno di vita. I risultati attesi relativamente al risparmio energetico ed alla riduzione di emissioni di CO2 sono stati raggiunti? Può fornirci dei dati quantitativi? «A distanza di un anno dalla sua sperimentazione, i risultati sono già tangibili. L aspetto più importante a mio avviso è il recupero dell acqua, che viene restituita al vicino fiume Esino. Abbiamo infatti misurato che, nei primi 6 mesi del 2009, il risparmio idrico della LH è stato del 62% grazie alla raccolta dell acqua piovana. Durante lo stesso periodo il 51% del fabbisogno di acqua calda sanitaria è stato coperto dai pannelli termici, mentre il consumo medio elettrico al m2 è stato di 18 kwh/m2 rapportato ai 30 kwh/m2 di un abitazione tradizionale. L utilizzo di energie pulite, inoltre, ha permesso agli 8 inquilini della LH di evitare l emissione di kg di CO2. Notevole è anche il risparmio totale della LH ottenuto grazie all annullamento delle bollette e dal ricavo generato dal Conto Energia, che ammonta a euro». La LH è una casa di facile fruizione, oppure necessita di una specifica familiarità con la tecnologia domotica? «La Leaf House si presenta assolutamente come una casa normale, perfettamente vivibile e fruibile, in quanto le tecnologie presenti non sono visibili, benché siano stati inseriti ben 1200 sensori all interno di una superficie di m2 che le permettono di attivarsi intelligentemente integrando le varie tecnologie presenti (come nel mantenimento continuo della qualità dell aria senza aggiungere o disperdere calore). Nella LH sono stati installati anche 7 pannelli solari termici che garantiscono il riscaldamento dell acqua calda sanitaria, 115 pannelli fotovoltaici incorporati nel tetto che producono kwh all anno di energia elettrica. Le soluzioni di building automation permettono di gestire tutti gli impianti in modo semplice e funzionale. La climatizzazione è basata su pompa di calore geotermica e sistemi distribuiti di deumidificazione. Le acque meteoriche vengono recuperate e riutilizzate per scopi irrigui e scarichi e l isolamento acustico è garantito fino a 43 db». Prevedete di esportare in altre regioni ed in altri Paesi la LH? «La Leaf House e più in generale il progetto Leaf Community (la prima community ecosostenibile in Italia) è aperto a tutti coloro che vogliono emularlo o desiderano avvalersi delle nostre specifiche competenze avendo già alle spalle cinque anni di esperienze specifiche, di cui due anni di incubazione del progetto, due anni di progetta-

5 zione ed uno di realizzazione. Si tratta indubbiamente di un unicum scientifico, una sorta di laboratorio visitabile di sostenibilità e innovazione, tecnologie e nuovi stili di vita a disposizione di organizzazioni pubbliche e private e di tutta la comunità, che affonda le sue radici in un esigenza che è emersa con forza sempre maggiore nel corso degli ultimi decenni: a fronte di una crescita delle aree urbane a livello globale, si diffonde la consapevolezza che vivere in campagna migliora la qualità della vita. E noi non abbiamo fatto altro che riattualizzare in chiave tecnologica i principi della bioedilizia già noti nell XI secolo e riscontrabili, ad esempio, nell Abbazia romanica di Fonte Avellana: l esposizione dell edificio a sud per permettere il massimo sfruttamento degli apporti solari, il recupero dell acqua piovana, ecc. Tutto il nostro know how è incentrato nel recupero dei valori delle tradizioni: abbiamo tirato l arco indietro in una logica proiettata verso il futuro, in un ottica di lungo periodo». Poter acquistare una LH non è certo alla portata di tutti, soprattutto in un periodo di crisi. Quali prospettive future ci sono per far sì che la LH non resti un caso isolato? Lo Stato e le Regioni stanno interagendo in tale direzione? «Ci sono dei riscontri positivi e concreti da parte di alcune Amministrazioni. La Provincia di Trento, ad esempio, ha in cantiere un progetto per finanziare alcune imprese della sub-fornitura. 20 Clean Economy 6 dicembre 2009

6 La Leaf House. La Casa Rurale 21 Parallelamente stiamo sensibilizzando i Comuni a noi più vicini con un progetto chiamato Adotta il Comune volto a divulgare l utilizzo di tecnologie green affinché le scuole o le varie strutture comunali possano trasformarsi da centri di costo a centri eco-sostenibili. Il confronto con applicazioni già realizzate, qual i sono appunto la Leaf House e la Leaf Community diventano fondamentali per dimostrare che si può fare. Il valore aggiunto di questo progetto è che possiamo realmente misurare e dimostrare i risparmi ed i benefici che se ne ricavano sia in temini economici che sociali. L approccio a sistema della problematica ambientale è l unica possibilità fattibile». A suo avviso, l attenzione sempre maggiore da parte delle imprese ad investire nelle clean energies è il frutto di una maggiore responsabilità ambientale oppure di una strategia finalizzata a penetrare nuovi mercati? «Il tema della sostenibilità sta diventando trasversalmente importante, tanto a livello di enti pubblici quanto a livello di imprese private, rappresentando per queste ultime una grande opportunità di sviluppo di nuovi mercati. A mio avviso questo secolo sarà caratterizzato dalla ricerca di valorizzare e produrre cose nuove e maggiormente rispettose dell ambiente che ci circonda. La sostenibilità rappresenterà l obiettivo principe a cui tendere per poter giungere ad un avanzamento culturale e sociale.

7 In tale ottica mi auguro che la LH possa fungere da esempio per la riqualificazione energetica di edifici esistenti e per la progettazione di nuovi edifici sostenibili (sia civili che industriali)». Il 2009 è l anno Europeo dell Innovazione, in cui i giovani giocano un ruolo centrale all interno delle iniziative comunitarie. Ritiene che la Leaf House e più in generale il Gruppo Loccioni nel corso dell anno abbia contribuito a fornire il proprio valore aggiunto in tal senso? «La nostra filosofia d impresa colloca i giovani al centro di tutti i settori aziendali, dalla ricerca e sviluppo, alla comunicazione e alle risorse umane. In tal senso cerchiamo e continueremo a cercare di coinvolgere persone giovani che vogliano cogliere lo studio della Leaf House come un opportunità di laboratorio di ricerca in ambito energetico e sociologico per analizzare i consumi, l impatto economico e nuovi trend. Il Gruppo Loccioni offre opportunità di lavoro per laureandi o neolaureati italiani e stranieri e per tutti coloro che vogliono formarsi e confrontarsi sui temi dell energia e della sostenibilità. La nostra è una realtà che definirei piuttosto anomala rispetto al contesto che ci circonda, in quanto la Loccioni si presenta come una Company Open Source, che ospita ed assume giovani talenti nazionali ed internazionali disposti ad investire e a far crescere il proprio potenziale in questo piccolo grande angolo delle Marche». 22 Clean Economy 6 dicembre 2009

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