NUOVO CONSUMO Il mensile per i soci Unicoop Tirreno euro 1,50 anno XVIII numero 186 maggio 2009

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1 Versamento sul c/c di Coop Centro Italia, MPS filiale di Chiusi, codice IBAN IT 21 O , causale Insieme per l Aquila. Donazione dei punti del collezionamento. Donazione al Punto Vendita nei presidi allestiti dai Soci nei prossimi giorni. Anche per gli utenti Coop Voce ogni SMS inviato al numero vale 1. NUOVO CONSUMO Il mensile per i soci Unicoop Tirreno euro 1,50 anno XVIII numero 186 maggio 2009 massima sicurezza Italiani più sicuri a tavola grazie a regole e controlli severi. L esperienza di Coop. In Abruzzo c è bisogno di tutto. E di tutti. Facciamo una donazione. Aiuta anche tu le popolazioni colpite dal terremoto. Coop per l Abruzzo I l t u o c o n t r i b u t o s i u n i r à a q u e l l o d i m i g l i a i a d i S o c i e c o n s u m a t o r i : un gesto di solidarietà dal cuore della cooperazione. più cooperativi intervista a Aldo Soldi, presidente Ancc-Coop caffè amaro il prezzo del caffè spina nel fianco campagna Coop sulla spina bifida le sorelle materassi guida all acquisto del materasso INSERTO convenienza da pag. pagg. 2933, a pag. 34, 35

2 NUOVO CONSUMO Direttore responsabile Aldo Bassoni Redazione Rita Nannelli Beatrice Ramazzotti Luca Rossi Barbara Sordini Cristina Vaiani Hanno collaborato Barbara Autuori Francesca Baldereschi Riccardo Banchi Barbara Bernardini Salvatore Calleri Ennio Colli Tito Cortese Eleonora Cozzella Eugenio Del Toma Silvia Fabbri Daniele Fabris Stefano Generali Maria Carla Giugliano Dario Guidi Silvia Inghirami Giovanni Manetti Simona Marchini Raffaele Mariano Chiara Milanesi Roberto Minniti Giorgio Nebbia Alessia Quiriconi Paola Ramagli Anna Somenzi Progetto grafico Cinzia Capitanio per Jack Blutharsky - Bologna Impaginazione Marco Formaioni per Studiografico M - Piombino Copertina Archivio Coop Impianti e stampa Coptip - Modena Direzione e redazione SS1 Aurelia Km 237 Frazione Riotorto Piombino (LI) Tel. 0565/ Fax 0565/24210 nuovoconsumo@unicooptirreno.coop.it Editore Vignale Comunicazioni srl Pubblicità Giemme Pubblicità di Graziella Malfanti via Pacinotti, Piombino (LI) tel fax graziella.malfanti@tiscali.it Responsabile pubblicità Roberta Corridori Registrazione del Tribunale di Livorno n 695 del 24/07/2001 Iscrizione ROC 1557 del 4/09/2001 Tiratura prevista: copie Chiuso in tipografia il 21/4/2009 Prodotto con carta premiata dalla European Union Eco-label n. reg. FI/11/1, fornita da UPM. il punto di Aldo Bassoni siamo fiscali! Indagini sul tenore di vita di chi vive nel lusso e dichiara poco. Cambierà in meglio la lotta all evasione fiscale? Ma guarda un po che scoperta. All Agenzia delle entrate hanno capito che, per stanare gli evasori fiscali, è utile indagare sul tenore di vita di quei contribuenti che dichiarano redditi spesso sotto la soglia della povertà, ma vivono ben al di là di quanto si potrebbe presupporre dalla loro dichiarazione dei redditi. La crisi dello stato fiscale non ammette più rinvii. Qualcuno, conti alla mano, si deve essere accorto che questa situazione non è più tollerabile, che il vecchio redditometro, da solo, non basta più e che, in tempo di crisi, il peso dei mancati introiti fiscali contribuisce ad accentuare le differenze tra i diversi strati sociali della popolazione, e chi ha poco ma paga le tasse fino all ultimo centesimo, si inquieta giustamente e chiede allo Stato di andare a pescare gli evasori uno per uno con l unico criterio di accertamento concreto: il reale tenore di vita delle persone fisiche. Finalmente da quest anno, con l introduzione di nuovi criteri di indagine, si smetterà di muovere solo le scartoffie pescando a tavolino qualche scontrino fiscale irregolare e lasciandosi sfuggire il grosso del bottino. Finalmente, per la prima volta, quello che i tecnici chiamano accertamento sintetico si farà semplicemente facendo due più due, cioè, se scorrazzi con il Suv e passi l inverno sulle spiagge delle Maldive è molto probabile che guadagni tanto. La caccia all evasore, dunque, dovrebbe diventare più incisiva ed efficace perché gli ispettori del Tesoro, dichiarazione dei redditi alla mano, cercheranno di capire come fa uno che vive con euro al mese a fare due o tre vacanze all anno, mandare i figli nelle scuole private, acquistare beni di lusso, opere d arte, gioielli, auto costose, moto di grossa cilindrata, barche di 10 metri e passa, frequentare centri benessere e circoli esclusivi. E magari godere anche di esenzioni e sconti tariffari. A noi piace questa svolta nella lotta all evasione fiscale che permetterà di sguinzagliare sul territorio nazionale decine di ispettori a caccia di informazioni. I quali, però, potranno ben poco se non avranno la collaborazione dei Comuni con la loro ingente mole di dati su case, contratti di gas e luce, affitti, residenze fittizie all estero e notizie varie su chi tiene un tenore di vita alto e dichiara poco. Ma attenzione. Lo stesso provvedimento che tende a rendere più efficace la lotta all evasione fiscale elimina alcune norme come la tracciabilità dei pagamenti e l elenco clienti-fornitori. Sarebbe un peccato se tutto si risolvesse nella solita pantomima all italiana.

3 in questo numero RUBRICHE 5 Il punto Siamo fiscali! 8 Lettere 9 Coop risponde 9 Previdenza vado oltre 10 Pace verde Crimini e misfatti 10 Evergreen 11 Chi protegge il cittadino Te lo assicuro 11 Ora legale Tolleranza zero 17 Controcanto mi domando e dico! 41 La merce muta un tanto al litio 42 Prodotto a marchio indice d ascolto 45 Sani & salvi 45 ABCibo il vecchio e il nuovo 49 Nel carrello 53 Presidi Slow Food Apriti sesamo! 56 A tavola ricette con i fiori 58 Semiseria un esempio di inciviltà 66 Consumi in scena Dentro e fuori 22 intervista Più cooperativi la parola a Aldo Soldi, presidente di Ancc-Coop. info 24 I viaggi di Mondovivo 25 Guidonia superstore 26 Serata di legalità 27 La vetrina dei soci 28 Parola di socio 29 INSERTO CONVENIENZA 37 dossier Caffè amaro tazzina quanto mi costi? 43 salute Spina nel fianco prevenzione e informazione sulla spina bifida. prima pagina Massima sicurezza pag NC PRODOTTI Guida all acquisto 46 Le sorelle materassi il materasso. Gli extra 48 Riflessi condizionati il condizionatore. Tipico 50 Fonti storiche le acque locali. Cotti & crudi 52 Il tempo delle fragole le fragole. Dal fornitore 54 I frutti del mestiere la frutta secca Noberasco.

4 fermo posta Redazione Nuovo Consumo SS 1 Aurelia Km Frazione Riotorto, Piombino (LI) nuovoconsumo@unicooptirreno.coop.it Coop per l Abruzzo Le Cooperative di consumatori del Distretto Tirrenico esprimono, anche a nome dei propri soci, partecipazione, cordoglio e solidarietà alle famiglie colpite dal lutto e alle popolazioni dell Abruzzo che, a causa del terremoto, stanno vivendo situazioni di drammatica emergenza. I soci di Unicoop Tirreno, in segno di vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite, possono indirizzare il loro contributo sul C/C bancario n , intestato a Coop Centro Italia, filiale di Chiusi del Monte dei Paschi di Siena, codice IBAN IT 21 O , causale INSIEME PER L AQUILA, per sostenere l impegno straordinario che Coop Centro Italia sta profondendo e per un immediato ed efficace utilizzo delle risorse in azioni di socialità e solidarietà verso la comunità aquilana. I soci possono anche donare i punti del collezionamento a beneficio dell Abruzzo (100 punti per 2 euro e 500 per 10 euro) oppure fare le donazioni direttamente al punto vendita presso i presidi allestiti dai soci. a che gioco giochiamo? In qualità di soci Coop scriviamo per esprimervi l entusiasmo per i vostri prodotti e per i controlli a cui sappiamo questi sono continuamente sottoposti. In particolare, siamo lieti di notare che la gamma dei prodotti biologici Coop venga costantemente ampliata e che parecchi prodotti Coop stiano ricevendo un ulteriore garanzia dal marchio FairTrade, assicurando una maggiore tutela sia della nostra salute che dei diritti dei lavoratori nel mondo. A questo proposito, ci piacerebbe segnalare quella che riteniamo una strana mancanza speriamo solo momentanea della Coop. Nelle Ipercoop di Roma mancano al momento linee di giocattoli per bambini che non siano prodotte in Cina. Naturalmente siamo consapevoli della necessità di offrire un ampia gamma di prodotti al consumatore medio a cui probabilmente sono indifferenti le condizioni di lavoro nelle fabbriche cinesi. Tuttavia un numero crescente di genitori, almeno nell acquisto di giocattoli, si sta orientando verso il consumo di In Abruzzo c è bisogno di tutto. E di tutti. Facciamo una donazione. Aiuta anche tu le popolazioni colpite dal terremoto. Versamento sul c/c di Coop Centro Italia, MPS filiale di Chiusi, codice IBAN IT 21 O , causale Insieme per l Aquila. Donazione dei punti del collezionamento. Donazione al Punto Vendita nei presidi allestiti dai Soci nei prossimi giorni. Anche per gli utenti Coop Voce ogni SMS inviato al numero vale 1. prodotti fabbricati in Europa, spesso per ragioni di sicurezza oltre che umanitarie. Perché la Coop Il tuo contributo si unirà a quello di migliaia di Soci e consumatori: un non gesto si di impegna solidarietà dal ad cuore offrire della cooperazione. almeno una linea di prodotti fabbricati in Europa, che avrebbe un senso ancora più profondo in questo periodo di recessione economica? Immaginando il costo di produrre una linea di giocattoli speciali per la Coop, ci permettiamo di suggerirvi un paio di marche i cui prodotti, particolarmente stimolanti, sono fabbricati in Germania con prezzi particolarmente competitivi: www. selecta-spielzeug.de. A Roma esistono alcuni negozi con una scelta molto limitata di queste marche, a prezzi più che doppi rispetto a quelli originali. Poter trovare questi prodotti fra gli scaffali delle vostre Coop sarebbe per noi un gran sollievo e per voi ne siamo certi una fonte di reddito sicura. Giorgio Coppola e Federica Amici, Fernando Carpi e Marina Pieri, Patrizia Pieri e Roberto Amici, Ida Di Marzio, Rita Doddi 8

5 coop risponde Servizio Filo Diretto di Unicoop Tirreno Numero verde leggera leggera Cosa intendete quando dite che la salsiccia di suino Coop è leggera? via La salsiccia a marchio Coop è una novità tra i freschi a marchio. È un prodotto confezionato presente nei nostri banchi frigo e, proprio come ha avuto modo di leggere, rientra nella gamma del suino leggero a marchio Coop insieme a braciole, stinco, costolette ecc. Tutti prodotti provenienti da suini di qualità superiore, alimentati senza proteine e grassi animali, senza ogm e con un contenuto di grassi inferiore del 9% rispetto al suino cosiddetto pesante. Gli allevatori hanno un rapporto diretto con Coop Italia che controlla poi rigorosamente tutti gli attori della filiera produttiva. La salsiccia Coop ha un prezzo molto conveniente e sarà inserita anche nel prontuario alimentare pensato per i celiaci. buone nuove Mi è capitato piuttosto spesso di vedere in Tv la pubblicità di prodotti alimentari nuovi, spesso anche interessanti, e di non trovarli nei supermercati Coop se non dopo un po di tempo, diversamente da quanto accade nei negozi della vostra concorrenza. Lettera Dobbiamo ammettere che i nostri processi di inserimento delle novità talvolta sono piuttosto lunghi per ragioni di prudenza e per la necessità di controlli adeguati del prodotto da inserire. Il nostro obiettivo è, da un lato, assicurare la genuinità, la salubrità, la sicurezza igienico-sanitaria dei prodotti in assortimento e, dall altro, quello di sensibilizzare sempre di più il mondo produttivo verso la tutela dei consumatori, tanto cara a Coop. Tuttavia, nel pieno rispetto degli standard che ci siamo imposti, ci impegniamo a rendere più rapido l inserimento delle novità. previdenza a cura di LiberEtà LiberEtà: redazione@libereta.it vado oltre Sono un impiegata e lavoro in modo continuativo dal 1 aprile del A seguito di comunicazione al mio datore di lavoro ho proseguito il rapporto di lavoro oltre il compimento del 60 anno di età. A settembre di quest anno compirò 65 anni di età con 24 anni di contributi. Mi trovo nella condizione di dover continuare a lavorare almeno fino al compimento del 67 anno di età, perciò desidero sapere quali adempimenti devo compiere nei confronti del datore di lavoro. Lettera 9 Se la nostra lettrice è dipendente di un amministrazione o di un ente pubblico può comunicare al datore di lavoro di voler proseguire l attività lavorativa per altri due anni, oltre il 65 anno di età, in base all articolo 16 del D.lgs. n. 503/1992. Il datore di lavoro, a seguito della modifica introdotta al citato articolo 16 del D.lgs. n. 503/1992 dall articolo 72 commi da 7 a 10 del D.l. n. 112/2008, può non accogliere la sua richiesta e licenziarla con effetto dalla data di apertura della finestra per la decorrenza della pensione di vecchiaia. Pertanto, nel caso in cui il datore di lavoro non accolga la sua richiesta, compiendo il 65 anno di età nel mese di settembre 2009, la prima decorrenza possibile della pensione di vecchiaia, ai sensi dell articolo 1, comma 5, lettera b della legge n. 247/2007, è il 1 gennaio 2010 e il licenziamento avverrà alla data del 31 dicembre Se il datore di lavoro è un privato, non vi è alcuna legge che gli impone di accogliere la sua richiesta. È nelle facoltà del datore di lavoro consentirle di proseguire il rapporto di lavoro anche oltre il 67 anno di età.

6 paceverde a cura di Greenpeace crimini e misfatti Con una doppia azione al porto di Ravenna e alla stazione metro Colosseo di Roma gli attivisti di Greenpeace hanno denunciato un crimine forestale. È una storia di scandali e ingiustizie. Al porto di Ravenna arriva un carico di legname sporco di sangue: Azobè tagliato illegalmente in Liberia. La maggior parte del carico viene acquistato dall azienda Interwood srl, che vince un appalto di 720mila euro con MeT.Ro Roma SpA, l azienda responsabile della gestione e dell ampliamento della metropolitana di Roma. Questo legname rischia, quindi, di finire sui binari della metro. Greenpeace entra in azione. A Roma alla stazione metro del Colosseo, climbers e attivisti srotolano un enorme striscione con il messaggio African forest destruction sponsored by Metro, informando i cittadini del rischio che, per i lavori di ristrutturazione e ampliamento della metropolitana, si usi questo legno incriminato. Nel frattempo, al porto di Ravenna gli attivisti si incatenano ai tronchi, marchiando il legname con il timbro forest crime e chiedono l intervento del Corpo Forestale dello Stato e dell ente certificatore FSC. L utilizzo di legname di provenienza illegale per il trasporto pubblico mette chiaramente in discussione anche gli impegni assunti dal Comune di Roma in quanto Città amica delle Foreste. Greenpeace ha chiesto a MeT.Ro SpA di impegnarsi a riformulare il bando vinto da Interwood e dimostrare inequivocabilmente che il legno illegale arrivato a Ravenna non verrà utilizzato. Dopo il blitz, il Corpo forestale dello Stato ha accolto formalmente le accuse di Greenpeace, impegnandosi a presentarle alla Procura generale della Repubblica. Met.Ro SpA ha aperto un canale diretto di comunicazione, garantendo di prendere atto delle accuse formulate nel rapporto di Greenpeace Anatomia di un crimine e mostrandosi disponibile a definire i parametri più opportuni per l acquisto del legname in questione ( Maria Carla Giugliano, ufficio stampa Greenpeace evergreen a cura di Stefano Generali acqua chiara the wall Un muro altro tre metri e lungo 11 chilometri circonderà presto i famosi morros, le colline verdi di Rio de Janeiro ai piedi delle quali sorge la favela di La Rocinha che, con i suoi 190mila abitanti, è la più moda da cani Continua a crescere il business legato agli animali domestici, in particolare ai cani, a cui padroni premurosi potranno regalare persino gli occhiali da sole di diverse taglie e colori. Secondo i produttori, gli La Toscana è la prima regione italiana a mettere regole ferree per lo sfruttamento delle acque minerali: un nuovo regolamento prevede, infatti, l obbligo di gara pubblica per il rilascio delle concessioni di sfruttamento. Ma soprattutto dispone che le imprese estrattrici paghino per l utilizzo delle sorgenti un canone basato sulla quantità di acqua imbottigliata e non, come avveniva fino ad ora, una cifra fissa spesso irrisoria. grande dell America Latina. La decisione è stata presa per proteggere la macchia atlantica dall espansione incontrollata delle favelas, ma ha suscitato forti critiche in tutto il Brasile. occhiali oltre che a dare un tocco di stile agli animali, servono a proteggerli dalla luce solare, dal riflesso della neve e dal vento che solleva polvere pericolosa per i loro occhi. 10

7 chi protegge il cittadino a cura di CittadinanzAttiva te lo assicuro Mi hanno detto che pago un assicurazione contro danni e infortuni legati agli incidenti causati da perdite di gas, ma io non ricordo di aver firmato alcun contratto di assicurazione. Com è possibile? Lettera Non tutti sono al corrente che ogni cittadino allacciato a una comune rete di distribuzione del gas, titolare di relativo contratto di fornitura, è anche titolare di una copertura assicurativa per qualsiasi danno derivante da incidenti causati dal mal funzionamento dell impianto e che i costi per tale copertura assicurativa sono contemplati nella bolletta del gas grazie a un importo fisso pari a 0,40 euro l anno. La copertura assicurativa, introdotta obbligatoriamente dall Autorità per l energia elettrica e il gas, si propone di tutelare l utente civile del gas, quale civilmente responsabile a titolo di risarcimento di danni causati a terzi, per morte, lesioni personali e danneggiamenti a cose, in relazione a proprietà, possesso e uso del tratto di tubazione del gas posto a valle del punto di consegna da parte dell azienda distributrice del gas, e degli apparecchi di utilizzazione del gas stesso e dei relativi collegamenti, incluse le strutture accessorie, nello stato e condizioni in cui si trovano e vengono utilizzati e indipendentemente dalla loro ubicazione, tipo di realizzazione ed età. La garanzia deve intendersi regolarmente prestata anche nei casi di negligenza, responsabilità e/o colpa grave degli utenti o degli utilizzatori degli impianti. L assicurazione vale anche per la responsabilità civile che possa derivare all assicurato da un fatto doloso di persone delle quali debba rispondere. L assicurazione vale anche per gli infortuni subiti dagli utenti stessi, loro familiari conviventi e/o dipendenti, che siano conseguenza diretta o immediata di fughe di gas, compresi i casi di negligenza o colpa grave. Sono inoltre compresi i casi d intossicazione e asfissia comunque provocati da gas, ossido di carbonio ecc. Ovviamente da tale copertura assicurativa sono esclusi coloro che usano le bombole. Info Comitato Italiano Gas (CIG): numero verde tutti i giorni lavorativi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 17; assigas@cig.it; fax: In caso di sinistro dovrà essere compilato il modulo di denuncia reperibile sul sito: Raffaele Mariano, Settore Energia e Ambiente CittadinanzAttiva CittadinanzAttiva-Pit Servizi: tel (da lun. a ven.: ore ) fax pit.servizi@cittadinanzattiva.it ora legale a cura di Salvatore Calleri presidente Fondazione Caponnetto tolleranza zero Una mattina mi sono svegliato... acido e iroso. Capita a tutti ogni tanto ed è capitato anche a me di svegliarmi con il piede storto. Acido, iroso e quindi intollerante. Non tollero la televisione spazzatura che parla a sua volta di altra televisione spazzatura. Non tollero gli amministratori locali che non sanno affrontare in modo saggio la questione dei cani randagi con delle strutture idonee e si lamentano delle autorità che non intervengono. Non tollero i genitori che in auto non mettono sul seggiolino i propri figli, i Suv parcheggiati a cavallo degli angoli delle strade, i pedoni che sono fermi sulle strisce perché aspettano qualcuno e quindi non attraversano mai. Per non parlare dei banchieri americani, lamentosi per il fatto che gli tagliano i bonus, che fanno venire dei veri e propri attacchi d ira all opinione pubblica Usa. Non tollero i troppi colonnelli della classe politica italiana che si contrappongono ai pochi leader di spessore. Non tollero i carri attrezzi parcheggiati contromano, come se a loro fossero concesse delle deroghe. Non tollero 11 le auto sportive dotate di permesso invalidi davanti ai locali di tendenza in centro, le auto mi piacciono ma l invalidità dei conducenti la verificherei per bene. Ovviamente non tollero i conducenti delle biciclette sui marciapiedi, contromano, arroganti in quanto il codice per loro non esiste. Adoro le moto ma non i motociclisti quando scambiano la strada per la pista. Non sopporto i cliché di sinistra o di destra che ti obbligano a identificarti in uno stile. Sono allergico agli atei devoti mentre adoro i cattolici anticlericali. Sono allergico a Facebook e a MySpace. Non tollero più i reality e i giovani che vogliono tutto e subito... Senza sapere dove andare e senza il giusto grado di sudore. Non tollero chi urla sempre e comunque e soprattutto... Senza un motivo. Non tollero chi vuole avere sempre ragione. Insomma, non tollero. Dopo aver espresso tutta quest acidità mi sento meglio e sono pronto ad affrontare un nuovo giorno con la tranquillità e la tolleranza di sempre.

8 massima sicurezza Regole più severe e controlli più accurati: l Italia è al primo posto sul fronte della sicurezza alimentare. Ma guai ad abbassare la guardia, soprattutto per i prodotti importati. Come Coop insegna. di Dario Guidi prima pagina A vederla in positivo si può parlare di un sistema di controlli che, cifre alla mano, dimostra di funzionare decisamente bene ed è ritenuto il migliore d Europa. Composto da una rete (legata strettamente alle strutture europee) che comprende aziende sanitarie, l Istituto zooprofilattico, i Nas dei Carabinieri e tanti altri tasselli. Ma a vederla in negativo la stessa realtà parla della continua scoperta di scandali, truffe e problemi legati a ciò che mangiamo, a prodotti rischiosi per la nostra salute, venduti senza rispettare le regole. E allora si capisce che spesso cittadini e consumatori non dormono sonni granché tranquilli. al sicuro Per questo torniamo a parlare di sicurezza alimentare. Per provare a fare il punto della situazione. L elenco di vicende che hanno allarmato i consumatori, dalle mozzarelle alla diossina in giù, è molto lungo. Anche se a volte, tra gli annunci catastrofisti con cui i problemi vengono presentati sugli organi di informazione e la realtà delle cose una qualche differenza (in meglio) capita che ci sia. Ma rispetto ad alcuni anni fa la situazione è migliorata? «Una serie di crisi che hanno interessato alcuni paesi dell Unione Europea hanno imposto regole sanitarie più rigide e un livello di controlli sempre più professionale e di elevato contenuto scientifico-tecnologico afferma Aldo Grasselli, presidente del Comitato nazionale per la sicurezza alimentare. Oggi possiamo dire che mangiamo più pulito di vent anni fa e che il settore argoalimentare nazionale si posiziona al top della sicurezza non solo per una consolidata tradizione, ma anche per poter accedere a mercati molto selettivi quali gli USA e il Giappone. Naturalmente, così

9 come si esportano alimenti, se ne importano altri che ormai provengono da ogni parte del globo. Il primo elemento di garanzia dei consumatori è la rintracciabilità delle materie prime e dei prodotti e del loro percorso dal campo (o dal mare) alla tavola». degni di notifica Vediamo qualche cifra, concentrandoci sul versante della prevenzione-repressione. L Italia è al primo posto nell Unione Europea per quanto riguarda la sicurezza alimentare, grazie al monitoraggio quotidiano da parte di medici e di veterinari specialisti in sicurezza alimentare che operano nel Servizio Sanitario Nazionale, come dimostra la Relazione sul sistema di allerta comunitario per il 2008 pubblicata sul sito del Ministero della Salute con tutte le notifiche pervenute dai paesi comunitari su alimentazione umana o animale risultata contaminata. Complessivamente nel 2008 l UE ha trattato notifiche; di queste, hanno riguardato prodotti già distribuiti sul mercato, mentre i respingimenti ai confini sono stati L Italia di notifiche ne ha effettuate 468 (pari al 15,4 per cento) risultando, come nel 2007 e nel 2006, il primo paese per numero di segnalazioni inviate. Dopo l Italia viene la Germania (439 notifiche), la Gran Bretagna (343), seguite da Olanda, Polonia, Spagna e Francia. Per quanto riguarda l origine i prodotti italiani risultati irregolari (sempre secondo gli osservatori UE) sono stati 99 (70 nell anno precedente), pari al 3,3 per cento di tutte le notifiche, risultando così l Italia il terzo paese comunitario per numero di notifiche ricevute dopo la Germania e la Spagna. Considerando, invece, anche i paesi non europei, lo stato che ha ricevuto il maggior numero di notifiche per prodotti non regolari è la Cina (complessivamente 513) seguita da Turchia, Iran, India e Stati Uniti. Per quel che concerne l attività di vigilanza in ambito nazionale sono giunte 118 segnalazioni dagli Assessorati alla Sanità, dalle Asl e dai Carabinieri per la Sanità (107 nel 2007 e 186 nel 2006). Si assiste pertanto a un numero di notifiche praticamente stazionarie rispetto all anno precedente. Gli uffici periferici del Ministero della Salute hanno notificato 350 irregolarità (389 nell anno 2007). Nell ambito delle classi di alimenti analizzate, le irregolarità riscontrate sono sia di natura igienico sanitaria (contaminanti microbiologici, residui di antiparassitari, metalli pesanti, micotossine, stato di conservazione, additivi e coloranti) sia di natura formale-merceologica e anche un etichettatura non conforme dal punto di vista sanitario. in piena regola Oltre ad un efficiente sistema di controlli per prevenire i comportamenti fraudolenti occorrono forse norme più restrittive e precisi accordi internazionali in materia. «Un importante elemento di rischio per il nostro paese, che ha una straordinaria capacità di trasformare le materie prime in capolavori gastronomici, riguarda l importazione spiega Grasselli. Dobbiamo selezionare i fornitori extranazionali ed extraeuropei per evitare che materie prime di scarsa qualità possano danneggiare anche solo occasionalmente dei consumatori e con essi, in modo irrimediabile, il valore commerciale attribuito universalmente all Italian food. Nel nostro mercato dobbiamo estendere la tracciabilità e la rintracciabilità delle produzioni alimentari per evitare che partite sottratte al controllo fiscale vadano sul mercato prive anche del controllo sanitario. Gli alimenti che circolano in nero non possono offrire tutte le necessarie garanzie sanitarie». Insomma occorre mantenere un forte ruolo regolatore dello Stato. stato di allerta I maggiori contaminanti chimici riguardano la presenza di micotossine, residui di fitofarmaci, metalli pesanti e migrazioni di materiali destinati a venire a contatto con gli alimenti. Si è assistito, inoltre, ad un aumento della contaminazione da melamina in prodotti alimentari, con un numero di notifiche di allerta in notevole incremento (58 notifiche contro le 14 dell anno precedente che riguardavano solo l alimentazione animale). Per quanto riguarda la presenza di alcuni additivi, si segnalano in particolare le 70 notifiche per presenza di elevati livelli di solfiti. Le irregolarità, segnalate nel 2008, riguardano 14

10 in modo preponderante merce con etichettatura non regolamentare dal punto di vista sanitario, assenza di certificazioni sanitarie, cattivo stato di conservazione. Tra queste notifiche si segnalano le importazioni illegali di prodotti alimentari (10), l immissione sul mercato di novel food non autorizzati e la presenza di ogm non autorizzati (34 notifiche). fattori di rischio Sui principali fattori di rischio parla Grasselli: «ogni giorno in Italia si consumano 180 milioni di pasti. Se consideriamo i turisti si tratta di oltre 60 miliardi di pasti l anno, molti di questi consumati fuori casa. I rischi sono molteplici, ma in termini epidemiologici possiamo dire che nessuno dei potenziali fattori di rischio è fuori controllo. Le intossicazioni e le tossinfezioni alimentari sono i più classici eventi patologici che si riscontrano tra i consumatori. Molto spesso possiamo dire che queste patologie dipendono da una cattiva conservazione degli alimenti, in molti casi dovuta a una cattiva gestione del frigorifero di casa. Nel mondo occidentale stanno aumentando intolleranze e allergie alimentari: ciò non dipende, però, dalla salubrità degli alimenti, ma dalla maggiore reattività verso alcune loro componenti antigeniche. A volte questo può dipendere da alimenti nuovi, importati, che agiscono in modo non prevedibile su consumatori non ancora adattati a nuovi stimoli». Materia abbondante per un nuovo campo di ricerca che deve riuscire a chiarire i rapporti tra residui indesiderati negli alimenti e alterazioni metaboliche, disfunzioni ormonali e neoplasie. «Sono molte le sostanze chimiche che la nostra società, non solo l industria, libera nell ambiente conclude Grasselli. Se l ambiente è contaminato, oltre l aria anche tutti gli alimenti, a cominciare dall acqua, possono portare al nostro organismo piccole quantità di sostanze che nel tempo potrebbero generare effetti indesiderati sulla salute». n 15 sorvegliati speciali Leggere attentamente l etichetta sul prodotto, conservarlo in modo adeguato, essere informati. Per una tavola sicura il consumatore può fare la sua parte. A volte leggere un etichetta può sembrare noioso, invece deve diventare il primo modo di esercitare il diritto ad avere alimenti sicuri. A volte può addirittura salvare la vita se si scopre in tempo che in qualche prodotto sono presenti sostanze alle quali siamo allergici. Ci sono esempi di reazioni anafilattiche violente che si possono evitare attraverso etichette chiare. Il consumatore deve scegliere i prodotti con consapevolezza, sapendo che sul cibo agiscono negativamente diversi fattori: la freschezza, le modalità di conservazione, la tenuta della catena del freddo. Solo una certa esperienza consente di sospettare che un prodotto alimentare non sia idoneo al consumo, ma neppure l occhio più allenato riesce a rilevare contaminazioni che richiedono esami di laboratorio sofisticati. Perciò il consumatore deve soprattutto chiedere che lo Stato mantenga costantemente attivi ed efficienti i sistemi di sorveglianza e di controllo di tutte le fasi della produzione alimentare, dal campo alla tavola. Negli acquisti quotidiani, invece, dovrebbe servirsi abitualmente da negozianti di fiducia. La Grande Distribuzione è generalmente un buon partner del consumatore perché ha una elevata professionalità nel selezionare i fornitori e perché con ogni prodotto che va sui banchi di vendita mette in gioco la credibilità di un marchio e la conseguente fiducia e fedeltà dei consumatori. Ogni non conformità riscontrata o sospetta deve essere segnalata ai servizi medici e veterinari dei dipartimenti di prevenzione delle Asl, l Autorità Competente in Sicurezza Alimentare su tutto il territorio nazionale.

11 prima pagina la sicurezza alimentare secondo Coop A colloquio con Maurizio Zucchi, responsabile qualità di Coop Italia. Ci racconta brevemente cosa significa la sicurezza per Coop? «Quasi tutti i giorni leggiamo sui giornali o sentiamo alla Tv di frodi alimentari e di prodotti sequestrati, purtroppo anche di possibili rischi per la salute dei consumatori. Coop ha fra i suoi obiettivi fondanti quello di garantire ai propri soci e consumatori merci sicure. Questo ha comportato l investimento di somme ingenti per il controllo dei fornitori e dei prodotti e la creazione di una struttura qualità che non ha paragoni nel panorama italiano della distribuzione: stiamo parlando di oltre 80 persone che tutti i giorni lavorano per garantire la sicurezza delle merci e un investimento di 11 milioni di euro all anno». Quali sono le garanzie sui prodotti a marchio Coop? «La cosa fondamentale è individuare produttori seri e affidabili: li scegliamo solo dopo avere ispezionato lo stabilimento di produzione, verificando se hanno la capacità di rispettare tutti gli standard Coop richiesti nei nostri rigorosi capitolati». Qualche esempio di standard più restrittivi rispetto a quelli previsti dalle leggi? «No coloranti (presenti in prodotti della concorrenza), no additivi a rischio, 50% del limite di legge su micotossine, produzione integrata e residui inferiori al 30% anche nei prodotti industriali, no ogm nei prodotti e anche nell alimentazione animale. Su numerose filiere critiche di latte, uova, salumi, pomodoro, olio, carni e ortofrutta Coop inizia il controllo con la selezione reale dei produttori, delle materie prime per l alimentazione degli animali, quindi veramente un controllo dal campo alla tavola». Ci sono altri elementi specifici del sistema di controllo Coop? «Siamo gli unici ad aver sottoposto al giudizio e alla certificazione di un occhio esterno l affidabilità dell intero sistema di garanzie che copre tutti i prodotti a marchio Coop, gli unici a pubblicare i dati delle proprie attività (il bilancio è disponibile su it), gli unici ad avere un laboratorio che fa analisi sui rischi emergenti, mantiene relazioni di alto livello con il mondo scientifico, che ad oggi conta oltre 50 relazioni consolidate con università ed enti di ricerca. Un sistema di garanzie che non ha dunque paragone per ampiezza, articolazione, strumentazione e risultati». Quali sono gli impegni di Coop nel prossimo futuro? «Nonostante l evoluzione normativa e l impegno delle aziende, dobbiamo prendere atto del moltiplicarsi di scandali alimentari. Nei produttori di qualità c è una diffusa preoccupazione per un aumento del rischio sulla sicurezza delle materie prime acquistate. Nell ultimo anno sono emerse frodi in comparti importanti quali l olio, il vino, i latticini. È chiaro che questi non sono episodi, esiste un economia sommersa basata sulla truffa. La conclusione che deve essere tratta è che la sicurezza alimentare è un requisito ancora non raggiunto e Coop deve ulteriormente alzare la guardia, in particolare si intende rinforzare il presidio sulle materie prime e sui relativi fornitori, sui sistemi di verifica e prevenzione di potenziali frodi». Si parla molto di rischi emergenti, ci può spiegare che cosa significa e che cosa sta facendo Coop? «La sicurezza alimentare assume oggi contorni diversi rispetto al passato, sono mutate le condizioni socio-economiche, la globalizzazione degli approvvigionamenti, le metodologie di indagine sempre più sofisticate che rilevano nuovi contaminanti. Pertanto, come Coop, abbiamo deciso di destinare maggiori risorse sia nella ricerca sia nella gestione dei rischi emergenti allestendo all interno del laboratorio una sezione analitica ad hoc partendo dal tema delle contaminazioni dovute agli imballaggi e rafforzando i rapporti con il mondo scientifico». n 16

12 controcanto di Tito Cortese mi domando e dico! Troviamo una risposta alla domanda perché odio i rumeni?. 17 «A dottó mi dice l imbianchino che mi tinteggia le finestre di casa me aiuti a capì na cosa: io c ho na cultura de sinistra, ho fatto il 77, perché adesso li odio, sti rumeni?». Bella domanda, Pasquà... C entra qualcosa, certo, la guerra tra poveri, la paura di vedersi sottratto quel poco di lavoro che resta, dalla concorrenza di chi si offre per poco più di niente, specie nell edilizia e nell indotto: c entra, ma non basta a dare una risposta vera. Perché, se no, anche la vecchia amica colta e sensibile e senza assilli economici, da sempre schierata in difesa dei valori della solidarietà e della comprensione reciproca, militante fedele e lucida della sinistra, confessa di detestarli anche lei, sti rumeni, di averne in fondo un oscura paura? Spiegazioni ne leggiamo e ascoltiamo tutti i giorni, dai politici, dai sociologi, dai tuttologi del cicaleccio televisivo, e alcune sono persino convincenti: ma neanche queste bastano a fare, tutte insieme, una risposta vera. E neanche noi, che crediamo di vederla bene e di saperla respingere senza tentennamenti, la dissennatezza di prendersela con quelli poco o tanto diversi da noi, siano oggi rumeni o rom come ieri albanesi e polacchi, e l altro ieri magari ebrei, e domani e domani l altro arabi e neri e che altro... beh, anche da noi, caro Pasquà, è difficile che tu ti possa aspettare una risposta vera. Altrimenti sapremmo definire le ragioni delle guerre di ieri, di oggi e di domani, degli omicidi che tutti i giorni si compiono da che esiste la civiltà umana, della pena di morte ancora applicata in tante parti del mondo, di tutti i fanatismi e le intolleranze che da sempre dilagano nel nome dei valori più sacri, degli dei di ogni versione. No, non ce l abbiamo, la risposta, ma sappiamo questo sì che dobbiamo continuare a cercarla, fuori e dentro di noi, senza smettere mai, per poter sperare di sopravvivere come persone, perché l umanità nel suo insieme sopravviva come tale. Fino a quando te la poni, questa domanda, Pasquà ma perché li odio, sti rumeni? vuol dire che stai cercando anche tu una risposta vera, al di là di tutte quelle legittime e parziali dei motivi economici, sociali, culturali, geopolitici e religiosi e via dicendo, e che la stai cercando in te, nella tua responsabilità, anche per tutti quelli che le domande non se le pongono affatto, e la responsabilità sanno addossarla solo agli altri. Alla tua domanda non so rispondere, ma mi aiuta a sperare.

13 Ai soci Coop riserviamo solo il meglio. 15% DI SCONTO SU TUTTE LE PROPOSTE RISERVATE AI SOCI COOP SU È l occasione che tu e la tua famiglia stavate aspettando. La migliore per scoprire un mondo incontaminato dove il meglio della natura sposa la più alta qualità della vita. Entrerai in contatto con ottimi cibi e vini, tradizioni secolari unite a moderni festival di teatro e musica, spa e terme meravigliose e potrai praticare tutti gli sport che desideri. REGISTRATI SU O CHIAMA IL N. VERDE DAL 15 MAGGIO AL 30 GIUGNO PUOI VINCERE 15 VACANZE DI 7 GIORNI PER 4 PERSONE. Concorso riservato ai Soci Coop. Montepremi Regolamento completo sul sito.

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17 più cooperativi L Associazione nazionale delle cooperative di consumatori (Ancc- Coop) ha tenuto a Milano la sua assemblea congressuale proprio nel pieno della crisi economica. Nel parlare di quest assemblea con Aldo Soldi, che di Ancc è stato riconfermato presidente, siamo partiti proprio dalla difficile situazione che tocca tante famiglie. intervista Soldi, come Coop ha affrontato sin qui la crisi economica? «In una situazione di crisi come quella che sta attraversando il paese bisogna prima di tutto sapere da che parte stare. Coop lo sa: dalla parte del consumatore. E questo ha attivato e orientato tutti i suoi comportamenti. Siamo stati i primi ad abbassare i prezzi quando sono diminuiti quelli delle materie prime. Siamo stati i primi e gli unici nella Grande Distribuzione a denunciare i comportamenti dei produttori che pretendevano richieste di aumenti ingiustificati fino a decidere di smettere di vendere certi prodotti. Siamo stati i primi a promuovere una forte campagna di convenienza su un gran numero di prodotti a marchio Coop, molti dei quali indispensabili nella spesa quotidiana. La crisi sta colpendo il potere d acquisto di una parte importante della popolazione; a questa Coop deve dare risposte concrete in termini di qualità, di sicurezza e soprattutto di convenienza. E nell auspicare incisivi interventi governativi per favorire la ripresa economica, Coop non chiede sostegni per le proprie imprese (come molti altri fanno) ma auspica interventi a sostegno del reddito delle famiglie di lavoratori dipendenti, pensionati, disoccupati. Come è stato detto nel corso dei lavori dell assemblea la crisi accentua le differenze sociali e colpisce maggiormente le categorie sociali più deboli: dobbiamo sentire come Coop il dovere di stare a fianco di queste persone». L assemblea ha anche rappresentato il completamento di un nuovo modello di governance. Quali obiettivi vi ponete con i nuovi assetti che vi siete dati? «Le cooperative operano autonomamente nei loro territori, però devono fare molte cose assieme, condividere scelte e assumere iniziative comuni. Abbiamo allora avviato un processo che, modificando sia il governo che le competenze degli organismi nazionali (Ancc e Coop Italia), faciliti lo stare assieme e lo renda più produttivo. Occorrono decisioni rapide e con responsabilità chiare, occorrono meccanismi di funzionamento efficienti e meno costosi. Con i nuovi assetti si concentrano in Coop Italia le competenze e le responsabilità commerciali, in Ancc i compiti di rappresentanza, tutela, controllo sulle cooperative e di coordinamento di alcune politiche nazionali. L assemblea nazionale ha sancito le novità che ora devono rapidamente divenire operative e produrre i loro effetti. Con un obiettivo chiaro: essere ancora più competitivi a difesa del consumatore, fare ancora meglio il nostro dovere». Questa crisi è anche la crisi di un mercato senza etica e responsabilità. Il modello Coop, rispetto a questo contesto, può rivendicare una diversità positiva? «Se ce ne fosse stato ulteriore bisogno, questa crisi ha dimostrato tutta la pericolosità di un modello di impresa basato sulla ricerca del profitto a breve, dei facili guadagni, su una finanziarizzazione eccessiva e distorta. E ha anche 22

18 dimostrato quanto sia pericoloso un sistema economico basato su un unico modello di impresa, quello capitalista. Un sistema dove convive una pluralità di forme di impresa, fra cui l impresa cooperativa, è non solo più democratico, ma anche più sicuro. Imprese come quelle cooperative che pensano non al profitto immediato, ma alle future generazioni, che fanno della trasparenza e dell onestà i propri valori, che rispettano le persone e le regole sono utili per un paese. E ancora una volta si dimostra tutta la miopia di chi ha lavorato per colpire e indebolire l impresa cooperativa». Dalla crisi uscirà presumibilmente un mondo diverso e dei consumatori diversi. Che problemi pone ciò a una catena della Grande Distribuzione? «Se guardiamo un po più avanti, oltre la crisi, è facile prevedere che questa cambierà stili di vita e di consumo di tante persone. Non è facile fare previsioni, ma si può ragionare sulle tendenze in atto. Dalla crisi uscirà presumibilmente un consumatore più attento agli sprechi, più attento alla sostenibilità ambientale, molto sensibile al prezzo ma preoccupato della sicurezza, in particolare dei prodotti alimentari. Un consumatore che non rinuncia agli aspetti anche valoriali del suo agire e che fa del consumo un atto di cittadinanza. Un consumatore poco fedele e che cambia con maggiore flessibilità la gerarchia dei suoi bisogni e la conseguente allocazione di risorse. Un consumatore difficile, ma con il quale Coop può dialogare probabilmente meglio di altri. Anche in questo periodo, in cui le difficoltà di troppe famiglie impongono alla Coop di stare al loro fianco, noi l abbiamo fatto abbassando i prezzi ma lavorando anche su una nostra convenienza distintiva che, partendo dal prodotto a marchio Coop, non parla solo il linguaggio del prezzo più basso (cosa sempre importante e ancora più di questi tempi), ma parla anche il linguaggio della sicurezza, della qualità, dell eticità». Qual è lo stato di salute del sistema Coop oggi? E per continuare e restare leader quali sono gli aspetti del modello Coop su cui occorre lavorare e su cui c è bisogno di innovare? «Coop si conferma come un importante e sicuro punto di riferimento per la produzione nazionale e per il consumatore. Quella di Coop è una presenza che segna, per la parte che le compete, l economia e la società italiana. La lunga storia di Coop ci consegna imprese importanti (anche le piccole sono importanti) e un marchio che gode di stima, fiducia, rispetto. Nella necessaria evoluzione quindi non dobbiamo mai perdere di vista la coerenza fra i valori dichiarati e i comportamenti reali, la partecipazione dei soci, il costante arricchimento dello scambio con i soci in termini di servizi, convenienza, concretezza, le forti relazioni con i territori. I comportamenti socialmente responsabili che hanno identificato l azione di Coop sono importanti nella crisi e lo saranno sicuramente per costruire il futuro». Dunque quali sono le priorità individuate per il prossimo futuro? «Queste in estrema sintesi: rendere funzionale il nuovo modello per guadagnare efficienza, snellire l organizzazione, favorire il ricambio generazionale investendo nei giovani e promuovendo pari opportunità, sviluppare nuove alleanze, far crescere la cooperazione, adottare politiche di maggiore coinvolgimento del personale dipendente. Una riflessione particolare l assemblea l ha sollecitata sulla presenza al Sud. Una presenza molto impegnativa e che riguarda oggi sette delle nove grandi cooperative. Quasi mezzo milione di soci e oltre 5mila dipendenti. Ciò che su questo tema è in discussione non è dunque se stare al Sud ma come stare al Sud, con quali alleanze fra cooperative, con quali strumenti, con quali rapporti col territorio. Una cosa comunque mi sembra evidente: non ci siamo fatti intimorire o paralizzare dalla crisi economica mondiale. Dobbiamo farci i conti, ma dobbiamo trarne stimoli per lavorare meglio. C è più bisogno di cooperazione». n 23

19 info donne... di servizio Un gruppo di dipendenti, socie e consigliere di Unicoop Tirreno, in partenza per Corleone a lavoro nei campi confiscati alla mafia. di Beatrice Ramazzotti L idea è nata nel luglio 2008 in occasione della visita ai terreni confiscati alla mafia nei pressi di Corleone da parte di una delegazione di Unicoop Tirreno: tornare un anno dopo con l intento di dare una mano concretamente, mettendo a disposizione tempo ed energie sui campi gestiti dalle coraggiose cooperative che insieme rappresentano l associazione Libera di don Luigi Ciotti. È nato così un gruppo di volontarie, tutto al femminile, guidato dalla responsabile del canale Ipercoop Tirreno, Giuliana Giuggioli. In pochi giorni Giuggioli ha messo in piedi una squadra di quindici donne che, pagandosi il viaggio e utilizzando le proprie ferie, dal 3 al 9 maggio, saranno a Corleone al fianco dei ragazzi della piccola cooperativa Lavoro e non solo, tra vigne, stabilimenti di confezionamento e turni in cucina. Il gruppo delle Corleonesse è formato da nove dipendenti: Giuliana Giuggioli, Lidia Zanaboni, Monica Agostini, Laura Alberti, Fiorenza Dini, Lucilla Ciuchi, Angela Grasso, Elisabetta Falsettini, Luana Chiappafreddo; tre consigliere di amministrazione: Daniela Levantino, Germana Monni e Marilù Ricci; due ex-dipendenti: Anna Mencarelli e Diva Malotti. Con loro, a rendere l esperienza ancora più viva, ci sarà anche una bambina di cinque anni, Domitilla, figlia di Lucilla Ciuchi. i viaggi di Mondovivo Sì viaggiare... con Unicoop Tirreno. Mondovivo accontenta tutti, chi preferisce viaggiare in famiglia, solo o in coppia, chi si diverte a fare comitiva, chi sceglie di essere responsabile anche con la valigia in mano. E lo fa proponendo viaggi organizzati da tour operator di qualità a prezzi convenienti, trasparenti e soprattutto stabiliti prima della partenza, onde evitare spiacevoli sorprese. Prezzo chiaro e Tutto incluso le formule che garantiscono ciascun viaggio Mondovivo. Tre sono le tipologie dei viaggi realizzati in collaborazione con ITC. Dopo il successo del viaggio in Calabria e della crociera a Barcellona, si può ripartire in Comitiva Coop viaggi riservati ai soli soci di Unicoop Tirreno a prezzi vantaggiosissimi alla volta dei soggiorni la vita nel deserto La nuova immagine dei viaggi Coop. mare in villaggio turistico in Puglia a luglio o in Sardegna a fine settembre. Grandi occasioni per il socio anche con le Partenze scontate individuali o con famiglia al seguito fino a un massimo del 30 per cento come nel caso della crociera in Grecia, in partenza a giugno, del valore di euro che diventano 737 per il socio Coop. Infine c è la possibilità di fare i Turisti solidali aderendo ai viaggi per viaggiatori etici e responsabili, destinazione Piemonte, Isole d Elba e Pianosa, Senegal e naturalmente Burkina, nei luoghi del Progetto Matteo, per offrire un sostegno in più alla comunità locale. Sul sito le proposte di viaggio e le tariffe sempre aggiornate, la rete delle agenzie convenzionate. Per informazioni: Gli strumenti e le attrezzature dell ex reparto maternità dell Ospedale S. Andrea di Massa Marittima (GR) sono stati donati a Unicoop Tirreno che in ottobre li spedirà a Gorom Gorom, il villaggio nel deserto del Burkina Faso. Qui, grazie al Progetto Matteo, nel gennaio 2008 è stata aperta una sala parto, unico presidio nel raggio di centinaia di chilometri in un luogo dove venire al mondo è ancora la principale causa di morte per donne e bambini. In un anno ricordiamo alla sala parto di Gorom sono nati più di cinquanta bimbi e le ostetriche hanno seguito in tutto centocinquanta gravidanze. Grazie alla generosità della dirigenza ospedaliera e al lavoro del Comitato soci di Massa Marittima il prossimo container in partenza per il Burkina porterà quindi un carico prezioso (ecografi, culle, lettini, lampade ecc.) per le cure e l assistenza di donne e neonati. (B.R.) 24

20 info Guidonia superstore Internet point, spazio consulenza finanziaria, possibilità di prenotare artigiani per i piccoli lavori di casa. Sono alcune delle novità che caratterizzano il Superstore Coop inaugurato a Guidonia (Roma) il 2 aprile all interno del TiburTino Shopping Center (SS5, via Tiburtina, Km 20) mq di superficie, 16 casse e 87 dipendenti il Superstore rappresenta una novità nel panorama della Grande Distribuzione italiana: un evoluzione del format supermercato in cui, a una vasta offerta di prodotti freschi, si aggiunge un maggiore assortimento di prodotti industriali, con elementi di specializzazione (cibo per animali, cura della persona, vini), preparazioni da asporto e un ventaglio di servizi al consumatore che rendono il punto vendita simile a un ipermercato che consente sia la spesa veloce quotidiana che quella settimanale con un alto livello di accoglienza e servizi al cliente. «Per Unicoop Tirreno aprire un superstore di queste dimensioni è un autentica novità commenta il responsabile rete supermercati di Unicoop Tirreno Fabrizio Pasquini. Una nuova importante sfida anche perché a Guidonia sperimentiamo nuove soluzioni commerciali e organizzative appositamente studiate per inserirsi economicamente e socialmente nel territorio». Quanto ai servizi sono presenti lo sportello del Prestito Sociale, uno spazio ristoro, il Post Vendita, un internet point di prossima apertura, promotori finanziari e 100 Mani per istallazioni e riparazioni a domicilio con qualità e tariffe Coop. Attualmente a Guidonia ci sono circa soci Coop che fanno riferimento alla Sezione Roma Colli Aniene. (B.R.) atto terzo Aperto un IperCoop a Catania, il terzo realizzato in Sicilia, dopo Ragusa e Milazzo. Tre Ipercoop in due anni. È il frutto del lavoro di Ipercoop Sicilia, la società formata da quattro delle grandi cooperative di consumatori (Coop Consumatori Nordest, Coop Adriatica, Coop Liguria e Coop Lombardia) che sta realizzando un impegnativo piano di sviluppo nell isola. Dopo l Iper di Ragusa, aperto nel 2007 e quello di Milazzo nel 2008, ad aprile 2009 ha aperto Catania, mentre a Palermo Coop arriverà nel Finora sono circa 500 le persone assunte. Il piano complessivo parla di nuovi posti di lavoro e di un investimento pari a 600 milioni di euro. Una grande struttura di vendita completa di centro commerciale, reparti all avanguardia (tra questi anche Coop Salute) e la nuova linea di abbigliamento Joyful, frutto dell accordo fra Coop e Olympias, società del gruppo Benetton. L InCoop di via Emilia a Grosseto inaugurato il 27 marzo. 25