UNO STRANO OGGETTO. Fotografie di Antonio Piscitelli; di Mario Reggio sono il testo e l elaborazione elettronica delle immagini

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Samuele Franchini
8 anni fa
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1 UNO STRANO OGGETTO Fotografie di Antonio Piscitelli; di Mario Reggio sono il testo e l elaborazione elettronica delle immagini Settembre Sulla mail del Museo arriva una segnalazione da parte di Antonio Piscitelli: Salve sono in possesso di uno strano oggetto prodotto da E. Balzarini e C. Milano. E' una scatola di legno di dimensioni 30-35cm di altezza 20 cm di profondità e circa 30 35cm di larghezza.ha un coperchio in legno che si apre a ribalta.... Il nome della ditta Balzarini ha subito suscitato il mio interesse: si tratta della stessa ditta specializzata in apparecchiature elettromedicali che ha prodotto l apparecchio radiologico militare della prima guerra mondiale ampiamente illustrato in altre pagine di questo stesso Museo ( ). In un primo momento mi è risultato difficile capire di cosa si trattasse, ma alla fine (dopo qualche anno...) mi è venuto in aiuto il sito internet dell ASPAD (Association de Sauveguarde du Patrimoine de l Art Dentaire, ) che nel corso di una mostra di antichi apparecchi a raggi X ed elettromedicali ha esposto un dispositivo molto simile al nostro oggetto misterioso: si tratta di un elettrostimolatore mediante correnti faradiche (Coffret pour faradisation, Chardin 1872), ossia correnti oscillanti utilizzate per stimolare la muscolatura normalmente innervata, o anche per produrre localmente effetti anestetici. Una volta compreso l utilizzo del dispositivo, ho provato ad analizzarne le varie parti tramite le immagini fotografiche fornite dal Piscitelli, dopo averle rielaborate specificatamente per questa presentazione. Non avendo fisicamente a disposizione l oggetto, non posso escludere qualche imprecisione od errore di interpretazione

E' una scatola di legno di dimensioni 30-35cm di altezza 20 cm di profondità e circa 30 35cm di larghezza.ha un coperchio in legno che si apre a ribalta.

2 Il cofanetto visto di fronte e visto di tre quarti. Il cilindro metallico sporgente (scorrevole) è un dispositivo di regolazione per variare l intensità di corrente dell alta tensione pulsata, modificando il flusso magnetico prodotto dal nucleo del Rocchetto di Ruhmkorff (si vedano le immagini successive), mentre il vano in basso a destra, era dedicato ad un cassetto (ora mancante) per il contenimento degli elettrodi e di altri accessori.

corrente dell alta tensione pulsata, modificando il flusso magnetico prodotto dal nucleo del Rocchetto di

3 Nella pagina precedente: il cofanetto aperto presenta una certa complessità di comandi ed uno strumento di misura. Sul coperchio, tra le viti di fissaggio della maniglia per il trasporto, il marchio della ditta costruttrice. Sulla sinistra del pannello di controllo un milliamperometro aperiodico prodotto dalla stessa Balzarini. Un poco sotto lo strumento, sulla destra, una levetta per invertire la polarità della corrente inviata ai morsetti degli elettrodi (V. qui sopra a destra il dettaglio). Sulla sinistra del deviatore una targhetta avverte: Per evitare guasti si prega di alzare ed abbassare ben adagio l elevatore

Sulla sinistra del pannello di controllo un milliamperometro aperiodico prodotto dalla stessa Balzarini.

4 Per comprendere il significato di questo avvertimento, occorre mettere a nudo l interno dello strumento: L asta dell elevatore consente di sollevare una serie di bicchieri cilindrici, contenenti una soluzione elettrolitica, appoggiati sul cassetto inferiore collegato all asta dell elevatore. In questo modo gli elettrodi fissati nella parte superiore del dispositivo (e che si possono intravedere attraverso le pareti in vetro) vengono gradualmente immersi nella soluzione elettrolitica, originando una adeguata differenza di potenziale e consentendo presumibilmente con questo meccanismo di regolare l intensità di corrente al valore voluto in base al grado di immersione degli elettrodi. L asta può quindi venir fissata in posizione mediante una apposita vite (la lunga vite in direzione obliqua che si può vedere più sopra, nella fotografia del pannello di comando).

In questo modo gli elettrodi fissati nella parte superiore del dispositivo (e che si possono intravedere attraverso le pareti in vetro) vengono gradualmente immersi nella soluzione elettrolitica,

5 Il meccanismo può essere compreso più facilmente osservando il dettaglio riportato qui sotto. Questa parte dell elettrostimolatore rappresenta la sezione di alimentazione a bassa tensione (idonea a produrre correnti continue di tipo galvanico, aventi, per esempio, effetto analgesico al polo positivo ed effetto trofico al polo negativo), mentre sulla destra (V. più avanti) si trova la parte del circuito, sempre alimentato dalla stessa batteria di pile, destinato alla generazione della alta tensione oscillante, producendo quindi correnti di tipo faradico, con effetti, per esempio, di analgesia in tessuti più profondi o di stimolazione muscolare. Sempre nella parte relativa alla bassa tensione è presente un vistoso regolatore: probabilmente un reostato e, sempre probabilmente, deputato anch esso al controllo della intensità di corrente. A sinistra si intravede l anello dell elevatore e il perno obliquo per il suo fissaggio; a destra, in basso, la targhetta con le sigle G ed F, presumibilmente indicative di Galvanica e Faradica.

positivo ed effetto trofico al polo negativo), mentre sulla destra (V.

6 Sulla destra del pannello di controllo, il settore dedicato alla generazione dell alta tensione pulsata. Nella parte anteriore i due morsetti per il collegamento degli elettrodi, in basso a destra si intravede il pomello per la regolazione del cilindro metallico estraibile per la regolazione dell intensità di corrente generata dal rocchetto di Ruhmkorff (si veda anche la seconda figura all inizio di questa presentazione). Il rocchetto si trova immediatamente sotto il ruttore (dietro il pannello), su cui agisce tramite il campo magnetico che genera. Esaminiamo ora l interno di questa sezione. Nell immagine riportata qui sotto si possono individuare: a) Il rocchetto di Ruhmkorff (il cilindro metallico di regolazione si inserisce nella estremità in alto) b) L alloggiamento per la messa a riposo dell elettrodo della batteria secondaria (il cilindro nero verticale a sinistra della bobina) c) L estremità dell elettrodo della batteria (la sottile asta di alluminio che sporge verticalmente dalla base in legno, al centro)

intensità di corrente generata dal rocchetto di Ruhmkorff (si veda anche la seconda figura all inizio di questa presentazione).

7 Vista dei componenti del circuito dell alta tensione (fotografia in alto) e del loro alloggiamento (in basso). In evidenza (in basso) il cilindro di regolazione; nel vano a sezione quadrata si colloca la vaschetta della batteria secondaria.

In evidenza (in basso) il cilindro di regolazione; nel vano

8 Nella foto in alto la vaschetta in vetro della batteria secondaria, parzialmente estratta, in basso l elettrodo (probabilmente di zinco) estratto dall alloggiamento dove viene riposto quando non è in uso.

9 Queste ultime immagini sono state riprese da Piscitelli dopo un primo sommario intervento di pulizia dello strumento, ma, vista la loro utilità descrittiva sono state comunque inserite in questa presentazione nonostante la abbondante presenza di polvere. Mi pare anzi doveroso illustrare lo stato di questa apparecchiatura al momento del suo ritrovamento. Appendice Esempio di ruttore detto a martello, del tipo impiegato in questa apparecchiatura (sopra, la vista di lato; sotto la vista dall alto). Nel caso illustrato, il rocchetto di Ruhmkorff si trova immediatamente sotto il pannello di legno (immagine tratta da L elettricità nei suoi principi fondamentali, G. Marchi, 1913).

Mi pare anzi doveroso illustrare lo stato di questa apparecchiatura al momento del suo ritrovamento.

10 Illustrazioni dell elettrostimolatore tratte dal catalogo del 1912 della ditta Balzarini (V. qui sotto)

12 Ringraziamenti: Si ringrazia Antonio Piscitelli per la segnalazione di questo antico dispositivo e per la dettagliata documentazione fotografica pazientemente effettuata su nostra richiesta. Un ringraziamento tutto particolare va al prof. Paolo Brenni, che con le sue indicazioni e suggerimenti ha consentito di correggere alcuni fondamentali errori interpretativi riguardanti la sezione a tensione pulsata di questa apparecchiatura ed ha fornito le interessanti scansioni del catalogo della Ditta Balzarini. (Paolo Brenni, dell Istituto e Museo di Storia delle Scienze di Firenze, è specializzato nella storia degli strumenti scientifici e dell industria di precisione. Autore di vari saggi e volumi in questo campo è ricercatore presso il CNR di Firenze, ed è attualmente vicepresidente della Scientific Instrument Commission dell International Union of the History and Philosophy of Science). Riferimenti: - Per trovare in internet oggetti simili a quello illustrato, si suggerisce di effettuare le ricerche mediante le parole chiave coffret de faradisation, o di accedere in particolare al sito dell ASPAD - Se si desiderano ulteriori informazioni sull impiego dell elettricità in medicina, si suggerisce di visitare il sito in cui viene presentata una bella mostra virtuale dedicata alla medicina elettrica con rare immagini ed esempi di elettrostimolatori appartenenti a collezioni private

Paolo Brenni, che con le sue indicazioni e suggerimenti ha consentito di correggere alcuni fondamentali errori interpretativi riguardanti la sezione a tensione pulsata di questa apparecchiatura ed ha

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