Compositi SRP/SRG: caratteristiche, sperimentazione
|
|
- Orlando Venturi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Antonio Borri, Giulio Castori, Andrea Grazini, Andrea Giannantoni Ricerca Compositi SRP/SRG: caratteristiche, sperimentazione e applicazioni L articolo introduce una nuova tipologia di materiali compositi, già presenti in realtà da tempo sul mercato USA, illustrandone le principali caratteristiche meccaniche ed i vantaggi che presentano rispetto ai tradizionali FRP Lo sviluppo della ricerca e della tecnologia,a partire dal secondo dopoguerra, ha permesso di utilizzare, in vari settori industriali, materiali diversi da quelli tradizionali, frutto dell affinamento delle conoscenze della chimica, capaci di soddisfare al meglio le sempre maggiori richieste prestazionali.tale innovazione ha coinvolto, nell ultimo decennio, anche il settore dell edilizia attraverso l introduzione degli FRP (Fiber Reinforced Polymer). Anche se esistono aree e situazioni che vedono una certa diffusione di questa tecnologia, ancora oggi l uso dei compositi è comunque considerato innovativo, e appare limitato, nella sostanza, ai casi in cui i benefici sono nettamente superiori a quelli ottenibili con materiali e tecniche tradizionali. I compositi costituiscono di fatto una nuova generazione di materiali, con caratteristiche proprie e comportamento notevolmente diverso dai materiali usualmente utilizzati nell edilizia. Ciò naturalmente ha comportato (ed ancora comporta) la necessità di studi,sperimentazioni (e norme) adeguate a valutarne le caratteristiche e a verificarne le tecniche di applicazione,per poi poterli diffondere nella pratica corrente attraverso l aggiornamento delle conoscenze nel mondo professionale ed imprenditoriale. Negli ultimi anni, la riduzione dei costi ed una maggiore attenzione per le tecniche innovative hanno agevolato l utilizzo di questa tecnologia, permettendo così ai compositi di competere con le tecniche classiche, non solo in termini prestazionali, ma anche a livello economico, specie se si considerano i tempi e le attrezzature necessarie per l intervento. Le molte esperienze fatte sul campo nella ricostruzione post sismica in Umbria, ad esempio, hanno dimostrato la praticabilità e la convenienza di questa via, a condizione di assicurare una progettazione fondata su una effettiva comprensione delle possibilità e dei limiti degli FRP, e, ovviamente, di una più che corretta esecuzione. In questo scenario, si affaccia ora una nuova generazione di compositi basata sull impiego di fibre di acciaio: gli SRP (Steel Reinforced Polymer) e gli SRG (Steel Reinforced Grout) (1), capaci di assicurare gli stessi vantaggi degli FRP (facilità di applicazione,bassa invasività,ridotti tempi di intervento,ecc.),con ulteriori interessanti particolarità. Nel presente articolo, dopo una sintetica esposizione delle caratteristiche principali di questi materiali, vengono messe in evidenza le possibili applicazioni ed i principali vantaggi rispetto ai materiali compositi tradizionali, con particolare riferimento al consolidamento degli edifici esistenti. Caratteristiche fisico-geometriche Gli SRP/SRG rappresentano una famiglia notevolmente estesa di materiali che, pur avendo i medesimi elementi costituenti,ovvero sottili fili di acciaio ad alta resistenza (Ultra High Tensile Strength Steel), continui e intrecciati a formare trefoli, a loro volta assemblati in un tessuto e impregnati a mezzo di una matrice polimerica (SRP) o cementizia (SRG),presentano caratteristiche e quindi comportamenti diversificati. Molti sono i fattori fisico-geometrici capaci di influenzare la risposta meccanica del composito.tra questi, oltre alla classe di resistenza del filamento, è determinante la scelta del diametro del filo, seguita dalla tipologia di trefolo, differente per quantità di fili impiegati e loro intreccio, e quindi dalla densità del tessuto. In questa ottica è opportuno osservare come la vera e propria novità di questi compositi risieda nell acciaio utilizzato, 52 CIL 117
2 2. I tessuti presenti in commercio sono caratterizzati da tre diversi valori di densità: bassa (4 trefoli/pollice), media (12 trefoli/ pollice), alta (23 trefoli/pollice) (da [4]). 3. Nastro con il tessuto di trefoli. Nella pagina a fianco: 1. Sezione al microscopio elettronico di un trefolo in un composito SRP: a) matrice; b) fili in acciaio (da [3]). derivante dall evoluzione di un acciaio perlitico o ipereutettoidico (con contenuti di carbonio tra lo 0,8 e lo 0,96%) sottoposto ad un processo che può essere riassunto in una prima trafilatura, seguita da rinvenimento, placcatura in ottone o zinco, trafilatura fine e taglio. Il raggiungimento di classi di resistenza elevate (comprese, ad oggi, tra i 2400 ed i 4000 MPa) con diametri ridottissimi,idonei ad un utilizzo in un materiale composito, porta comunque ad una perdita di duttilità del filo, il quale, oltre ad esporsi al rischio di rottura fragile per delaminazione (2),evidenzia un minor allungamento a rottura rispetto a fili di diametro maggiore. I singoli fili sono prodotti in diametri di 0,20-0,48 mm e, nel complesso, il trefolo ha dimensioni variabili tra 0,89-1,02 mm (quindi,tipicamente,meno di un decimo del diametro minimo di un trefolo da precompressione). Le dimensioni così ridotte dei filamenti di acciaio sono, da un lato, funzionali alla realizzazione di laminati flessibili e di spessore contenuto (tra 1,19 e 1,32 mm); dall altro, risultano essenziali per il raggiungimento di resistenze sufficientemente elevate da consentire il loro utilizzo a fini strutturali. È infatti durante il processo di trafilatura con diametri così ridotti che si osservano quei mutamenti della microstruttura dell acciaio, da cui è possibile ottenere spiccate proprietà meccaniche. La scelta relativa alla tipologia di trefolo da adottare dipende invece dall esigenza, tipica dei materiali compositi, di garantire una adeguata aderenza meccanica tra matrice ed elemento di rinforzo: è auspicabile, infatti, realizzare un composito in cui la rottura del rinforzo preceda la sua espulsione dalla matrice.perché ciò avvenga diviene indispensabile un opportuno disegno della geometria del rinforzo. L utilizzo di singoli fili di diametro ridotto causerebbe, a questo proposito, un insufficiente resistenza all interfaccia con la matrice, limitando dunque il trasferimento delle tensioni al rinforzo. Si ricorre, pertanto, a trefoli ottenuti dall intreccio di più fili in strutture simili a corde, la cui geometria è tale da presentare una superficie corrugata che fornisce un adeguato valore dell aderenza. Un ulteriore fattore che influenza le caratteristiche prestazionali del rinforzo è rappresentato dalla densità del tessuto, ovvero dal numero di trefoli presenti per unità di lunghezza.tale parametro, oltre ad incidere sulla risposta meccanica del composito (in termini di resistenza meccanica, rigidezza, ecc.), ha una sua valenza aggiuntiva legata al fatto che, potendo far variare il passo dei trefoli,consente l uso di una più ampia gamma di matrici con diversi valori della viscosità: di qui, come già anticipato, la possibilità di affiancare agli SRP, caratterizzati dall impiego di matrici polimeriche a media e bassa viscosità,i cosiddetti SRG, impregnati a mezzo di malte cementizie, ovvero a mezzo di matrici con elevato valore della viscosità. Caratteristiche meccaniche Come detto,l uso di fibre di acciaio,e in particolar modo di acciai trafilati con prestazioni particolarmente elevate in termini di resistenza (tab.1),rappresenta la vera, sostanziale innovazione del composito ed appare interessante sotto più punti di vista. In primo luogo, infatti, l acciaio consente di incrementare la duttilità dell elemento rinforzato in misura maggiore rispetto ai tradizionali rinforzi in composito, favorendo quindi più ampie prospettive di utilizzo,soprattutto nell ambito delle problematiche sismiche. Altro elemento importante è la resistenza a taglio dell acciaio, 53 RICERCA
3 4. Fasi di preparazione delle prove su triplette. 5. Tripletta dopo la rottura. che, ad esempio, può semplificare notevolmente le problematiche relative alle connessioni e agli ancoraggi. L impiego di trefoli in acciaio non richiede poi l utilizzo di particolari tipologie di resine, come accade invece per il vetro e per il carbonio, poiché alta è la compatibilità con qualsiasi tipo di matrice polimerica termoplastica o termoindurente. Con tessuti di bassa e media densità è poi possibile, come visto, l impiego di malta cementizia, con notevoli benefici in termini di costo, di resistenza al fuoco e (elemento di grande rilievo) di semplicità operativa; fattori questi che, come noto, rappresentano un limite oggettivo per l utilizzo dei materiali compositi tradizionali. Per la resistenza al fuoco, infatti, mentre nel caso delle resine, superata una temperatura compresa tra i C (a seconda del tipo di resina), il comportamento meccanico, passando da fragile e duro a plastico e malleabile,subisce un decadimento con conseguente perdita della capacità di trasferimento dei carichi al rinforzo, nelle malte cementizie, data la loro capacità di trattenere al proprio interno percentuali di acqua di cristallizzazione, si ha la possibilità di raggiungere temperature ben più elevate prima di registrare un decadimento delle proprietà meccaniche del materiale. Altro parametro da non sottovalutare,soprattutto per le sue implicazioni in termini di costi e facilità di applicazione, è il peso del laminato finito e pronto all utilizzo.nel complesso gli SRP (ma anche gli SRG) risultano, come gli altri materiali fibrorinforzati, dalle tre alle sei volte più leggeri dell acciaio. Appare evidente quindi l innovazione introdotta da un simile materiale: il contemporaneo uso di matrici più o meno viscose e fili di acciaio con diametri così ridotti consente la realizzazione di un composito leggero, e pertanto analogo a quelli tradizionali, ma con un materiale più economico, più duttile e più lavorabile rispetto ai compositi fino ad ora utilizzati. Resta poi, certo non ultimo nella scala di importanza degli argomenti, l aspetto tecnologico della messa in opera: si può qui solo ripetere e sottolineare l importanza di una corretta realizzazione di un intervento con i materiali compositi, senza la quale viene disattesa ogni aspettativa di buon funzionamento. Ma è pur vero che nelle applicazioni agli edifici in muratura esistenti è inevitabile trovarsi di fronte a superfici irregolari,con frequenti dislivelli e rugosità del materiale di base. Così, se, da un lato, l incollaggio diretto sul laterizio o sul materiale lapideo rappresenta la soluzione ottimale ai fini della aderenza,dall altro, spesso, le irregolarità sono ineliminabili. Da qui la necessità, data la facilità di rottura a taglio degli FRP, di disporre uno strato di malta di allettamento, che diventa però l anello debole nella catena dell incollaggio tra fibre e muratura.un simile problema evidentemente non sussiste per gli SRG,sia per la resistenza a taglio di tali materiali, sia perché lo strato di allettamento diventa esso stesso la matrice del composito. Si può infine osservare un ulteriore vantaggio, ancora in tema di correttezza di applicazione dei compositi.molte volte,in applicazioni di FRP come rinforzo estradossale di archi e volte si assiste, a causa della mancanza di rigidezza di questi tessuti, a pose in opera che, nella sostanza, consistono nell affogare in 1 Proprietà meccaniche dei fili e trefoli impiegati per la realizzazione degli SRP/SRG3 (da [4]). Copertura F trefolo A trefolo E filo D filo E trefolo D trefolo (mm) (mm 2 ) (MPa) (MPa) (MPa) (MPa) 12x 0,889 0, x2 0,889 0, S 0,914 0, Sx 1,016 0, CIL 117
4 1 20 martinetto 114 piastra di costrasto piastre d ancoraggio nastro piastra di tenuta piastra di costrasto capochiave Layout della prova sui sistemi di ancoraggio e relativo particolare della dentatura presente nella piastra di ancoraggio (misure in mm). fiumi di resina nastri raggrinziti di fibre di vetro o carbonio, con evidente inutilità di tutto l intervento: il rinforzo entrerà in funzione solo dopo aver stirato le varie grinze resinate. La rigidezza dei tessuti formati dai trefoli di acciaio degli SRG impedisce questi orrori, garantendo che il rinforzo sia correttamente posizionato. Da tutto quanto precedentemente detto si può comprendere come questa nuova tipologia di materiali possa aspirare ad un ruolo di primo piano nel panorama dei materiali compositi già presenti sul mercato, avendo (ultima ma, forse più rilevante, qualità) anche l indubbio vantaggio di una maggiore familiarità nei confronti degli operatori e delle maestranze, e di una migliore semplicità operativa (si pensi alla elasticità nei tempi di messa in opera con una malta cementizia rispetto ai tempi imposti dall impiego di una resina epossidica). Sperimentazioni e prime applicazioni Vengono qui anticipati, in modo sommario, i risultati di alcune sperimentazioni eseguite e delle prime applicazioni effettuate, rimandando a successivi articoli la descrizione completa delle varie prove. Caratterizzazione dei materiali e prove di aderenza La caratterizzazione meccanica dei trefoli metallici ha evidenziato un sostanziale accordo con la scheda tecnica fornita dal produttore. Sono state caratterizzate anche le malte (di tipo commerciale) scelte per le successive sperimentazioni in programma. Attraverso una serie di prove di aderenza è stato poi sperimentato il collegamento mediante malta cementizia tra il materiale composito di apporto e la superficie muraria. I risultati delle prove effettuate verranno riportati in una successiva nota. Si può qui anticipare, comunque, che è stata evidenziata la difficoltà di trasferire per aderenza, attraverso la malta cementizia, uno sforzo congruente con quello di crisi per trazione dei nastri metallici. Nella maggior parte delle prove è avvenuto, infatti, il distacco delle fibre dalla muratura nell interfaccia nastro-malta.solo in alcuni casi il distacco della fibra metallica è stato determinato dalla crisi a taglio del laterizio (peeling profondo ). Per incrementare l aderenza tra nastro di SRG e muratura occorre quindi ricorrere a sistemi meccanici di collegamento,oppure diminuire la densità dei trefoli metallici nel nastro in SRG. Prove su triplette Una delle caratteristiche più importanti per i materiali SRG, sia per applicazioni sulla muratura che nel campo del laterizio lamellare [7][8],riguarda la resistenza a taglioscorrimento all interno del pacchetto nastro-malta.le prove di seguito descritte hanno avuto lo scopo di verificare se la presenza del nastro, costituito dai trefoli di acciaio affiancati tra loro, poteva portare o meno ad una più facile frattura proprio per la presenza di una superficie di discontinuità (i trefoli affiancati) nel pacchetto. Si è proceduto quindi alla realizzazione di prove su triplette realizzate in conformità a quanto prescritto dalla normativa europea per i metodi di prova sulle murature UNI-EN Sono state realizzate sei prove su triplette realizzate con elementi in laterizio e malta cementizia fibrorinforzata (fig. 4), tre con il nastro interposto e tre senza. I risultati hanno mostrato una sostanziale costanza del carico di rottura,sia in presenza che in assenza del nastro. 55 RICERCA
5 7. Layout della prova sui sistemi di pretensionamento e relativo particolare del dispositivo di tensionamento mediante chiave dinamometrica. Prospetto nord. 8. Edificio oggetto di intervento di cerchiatura e di rinforzo con gli SRG. Prospetto est. Prove di ancoraggio meccanico Un ulteriore campagna di prove è stata rivolta ad investigare l efficacia di un sistema di ancoraggio del nastro (fig. 6) e di un sistema di pretensionamento dello stesso (fig. 7), ottenuti con una semplice carpenteria metallica. Sostanzialmente si tratta, nel primo caso, di due piastre metalliche, con una superficie interna zigrinata per aumentare l aderenza, tra le quali vengono serrati i trefoli (con o senza interposto uno strato di resina),e,nel secondo caso,di un sistema di tensionamento simile a quello utilizzato nei camion per i cavi di trattenuta del carico trasportato. I test condotti hanno evidenziato il buon funzionamento di entrambi i dispositivi. Per quanto riguarda l ancoraggio, l aderenza meccanica garantita dal serraggio dei bulloni è stata sufficiente ad assicurare che la crisi avvenga al di fuori del dispositivo di ancoraggio per superamento della resistenza a trazione del nastro, verificando che la zigrinatura (fig. 6) non produce alcun fenomeno di tranciamento dei trefoli, anche in assenza di resina interposta. Nel caso del sistema di tensionamento, le prove effettuate hanno dimostrato la funzionalità e la tenuta del dispositivo. Dopo aver messo in tensione mediante chiave dinamometrica (fig. 7) il nastro, arrivando a circa un quarto del suo valore di crisi, è stato portato a rottura il nastro stesso attraverso un martinetto ed una piastra di contrasto disposta all altro estremo. La rottura è avvenuta nella parte libera del nastro e non nel sistema di tensionamento, che ha tenuto perfettamente. Cerchiatura e rinforzo flessionale di un edificio reale Su un edificio attualmente in corso di ristrutturazione e destinato a residenza privata, sito nel centro storico della città di Trevi (PG), è stata eseguito un intervento di miglioramento sismico utilizzando rinforzi con SRG. La costruzione, a torre su pendio,si trova in zona sismica di prima categoria,e per essa è stato progettato un intervento con due livelli di cerchiatura orizzontale e con rinforzi flessionali verticali. Le cerchiature orizzontali, posizionate in corrispondenza dei solai, hanno il compito di collegare mutuamente le murature d ambito, al fine di un coinvolgimento globale della struttura sotto il profilo della risposta alle azioni orizzontali. I rinforzi flessionali verticali hanno invece lo scopo di conferire qualità 2 Confronto per una striscia di 10 cm di nastro di SRP con nastri in fibra di vetro, aramide e carbonio ad alta grammatura. Tipologia A rinforzo /10 cm S rottura Q rottura E composito (mm 2 ) (MPa) (MPa) (MPa) SRP 12X SRP 12X SRP 12X GFRP AFRP CFRP CIL 117
6 9. Cerchiatura in SRG: vista del sistema di tensionamento nel cantonale, prima e dopo l operazione. 10. Cerchiatura in SRG: tensionamento del nastro mediante chiave dinamometrica, bloccaggio con piastrina, taglio del nastro SRG e successivo ricoprimento con malta (sia del nastro che della piastra di ancoraggio nel cantonale). Conclusioni Le sperimentazioni sin qui eseguite hanno dimostrato in modo evidente il buon funzionamento dei compositi basati su nastri con trefoli di acciaio UHTSS, aprendo nuove ed interessanti prospettive nel settore degli interventi di consolidamento delle costruzioni murarie esistenti. In questo ambito, vantaggi economici a parte, appare di particolare rilievo la possibilità degli SRG di superare molti dei problemi degli FRP tradizionali, mantenendone peraltro i vantaggi più significativi. Note 1. Gli SRP/SRG, prodotti dalla americana Hardwire con brevetto esclusivo, utilizzano materiale di base fornito dalla Goodyear e sono disponibili e già utilizzati sul mercato USA. 2. La rottura per delaminazione, cui si fa riferimento in questo contesto, è quella modalità di rottura tipica dei fili di piccolo diametro sottoposti a torsione, distinta dunque dalla delaminazione che può caratterizzare invece la rottura di elementi con rinforzo esterno mediante fogli di composito. 3. La riduzione delle proprietà meccaniche del trefolo rispetto al singolo filo è dovuta alla particolare configurazione geometrica del primo, agli inevitabili scorrimenti che si hanno con la sollecitazione e ad una comunque non uniforme distribuzione degli sforzi tra gli elementi costituenti. di muratura armata ai maschi murari resistenti, dotandoli di capacità di contrastare le azioni di pressoflessione mediante l accoppiamento muratura in pietrame-srg. La scelta degli SRG è stata dettata da molteplici fattori, quali l elevata resistenza del materiale, la compatibilità con malte di tipo tradizionale (evitando quindi l utilizzo delle resine epossidiche),la semplicità di impiego,la possibilità di ottenere un presidio attivo mediante il conferimento di una presollecitazione, importante soprattutto per poter contare da subito sul coinvolgimento delle fibre, già poste così in tensione. Per quanto concerne le nastrature verticali, il conferimento di una pur moderata presollecitazione ha l effetto benefico di incrementare la resistenza a taglio delle murature, senza alterare le masse in gioco. L applicazione sperimentata ha dimostrato la grande semplicità e praticità di impiego del materiale SRG rispetto ai compositi tradizionali in carbonio o vetro,lasciando alle maestranze tempi di applicazione del tutto congrui, grazie ai normali tempi di presa ed indurimento delle malte tradizionali impiegate. L altro vantaggio, come detto, consiste nell aver potuto mettere in tensione il rinforzo mediante dispositivi di semplice realizzazione e di pratico utilizzo (figg. 9 e 10). Bibliografia [1] X. Huang,V. Birman,A. Nanni, G.Tunis G., Properties and potential for application of steel reinforced polymer and steel reinforced grout composites, Composites, Part B: Engineering,Volume 36, Issue 1, January 2004, pagg [2] P. Casadei, A. Nanni,T. Alkhrdaji, J.Thomas J., Performance of Double-T Prestressed Concrete Beams Strengthened with Steel Reinforced Polymer Advan-ces in Structural Engineering, An International Journal (ASCE), Accepted January [3] F. Petruzzelli, Proprietà e applicazioni dei materiali compositi di fili d acciaio (SRP e SRG),Tesi di laurea, Università degli studi di Napoli Federico II, Facoltà di Ingegneria, [4] Hardwire IIC, 2002, What is Hardwire, Pocomoke City, MD. [5] A.Prota,G.Manfredi,A.Nanni,E.Cosenza,M.Pecce,Flexural Strengthening of RC Beams using Emer-ging Materials: Ultimate Behavior, Proceedings of the International Conference FRP Composites in Civil Engineering CICE 2004 Seracino (Ed.), 8-10 December 2004, Adelaide, Australia, ISBN , pp [6] E.Wobbe, P.F. Silva, B.L. Barton, L.R. Dharani,V. Birman,A. Nanni,T. Alkhrdaji, J.Thomas,T.Tunis, Flexural Capacity of RC Beams Externally Bonded with SRP and SRG, Proceedings of Society for the Advancement of Material and Process Engineering 2004 Symposium, May 2004, Long Beach, Ca., 20 pp. [7] A. Borri,A. Grazini, Dal Multistrato al Laterizio Lamellare. Parte I: la sperimentazione, l Edilizia, n. 127, marzo/aprile/maggio 2003, pp [8] A.Borri,A.Grazini,Dal Multistrato al Laterizio Lamellare.Parte II:la modellazione, l Edilizia, n. 128, giugno/luglio RICERCA
RINFORZO DI STRUTTURE MURARIE
CNR-DT 200/2004 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l utilizzo dicompositi Fibrorinforzati Materiali, strutture in c.a. e in c.a.p.,
Dettagli11. Criteri di analisi e di verifica
11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,
DettagliCONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH. Rapporto Attività di Ricerca. Prove ad impatto su laminati compositi con.
CONVENZIONE UNIVERSITÀ DI PERUGIA DELTATECH Rapporto Attività di Ricerca Prove ad impatto su laminati compositi con Ball Drop Tester Prof. L. Torre Fase 1: Terni 18/6/214 METODI Sono stati effettuati test
DettagliIl calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza
MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:
DettagliRAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:
Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO
DettagliALLEGATO A. RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia 1 Prove sperimentali sull efficacia di supporti in polipropilene per piastrelle Nella presente relazione tecnica si riportano
DettagliTECNICA DELLE COSTRUZIONI: PROGETTO DI STRUTTURE LE FONDAZIONI
LE FONDAZIONI Generalità sulle fondazioni Fondazioni dirette Plinti isolati Trave rovescia Esecutivi di strutture di fondazione Generalità Le opere di fondazione hanno il compito di trasferire le sollecitazioni
DettagliI materiali compositi negli interventi di consolidamento
ARCIDIOCESI DELL AQUILA UFFICIO BENI CULTURALI CORSO SEMINARIALE IL TERREMOTO ABRUZZESE DEL 6 APRILE 2009: DALLA DIAGNOSI DEI DISSESTI ALLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI SULL EDILIZIA STORICA Ricostruire
DettagliPRINCIPALI APPLICAZIONI DI MATERIALE FIBRO-RINFORZATO IN CARBONIO
pull PRINCIPALI APPLICAZIONI DI MATERIALE FIBRO-RINFORZATO IN CARBONIO - Sistema IDES-Wrap con Tessuto UNI-direzionale IDES-Wrap C-UNI/220 IDES-Wrap C-UNI/320 IDES-Wrap C-UNI/420 - Sistema IDES-Wrap con
Dettagliriabilitazione delle strutture
riabilitazione delle strutture Corso di laurea Magistrale in Ingegneria Civile per la Protezione dai Rischi Naturali Orientamento: Strutture e Rischio Sismico Crediti formativi: CFU 6 Docente: Gianmarco
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliParere d idoneità tecnica
Parere d idoneità tecnica Premessa UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell Involucro e dei Serramenti, attraverso le sue 12 divisioni, rappresenta circa 22.000 aziende,
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliINTERVENTI SULLE STRUTTURE
INTERVENTI SULLE STRUTTURE 1 - Intervento di adeguamento. 2 - Intervento di miglioramento. 3 - Riparazione o intervento locale. INTERVENTI SULLE STRUTTURE IN C.A. 8.4.1. Intervento di adeguamento. È fatto
Dettagli1 PREMESSE E SCOPI... 3 2 DESCRIZIONE DEI SUPPORTI SOTTOPOSTI A PROVA... 3 3 PROGRAMMA DELLE PROVE SPERIMENTALI... 5
DI UN SISTEMA DI FISSAGGIO PER FACCIATE CONTINUE 2 INDICE 1 PREMESSE E SCOPI... 3 2 DESCRIZIONE DEI SUPPORTI SOTTOPOSTI A PROVA... 3 3 PROGRAMMA DELLE PROVE SPERIMENTALI... 5 3.1 STRUMENTAZIONE UTILIZZATA...
DettagliTrasportatori a nastro
Trasportatori a nastro Realizzano un trasporto di tipo continuo, in orizzontale o in pendenza, di materiali alla rinfusa e di carichi concentrati leggeri. incastellatura di sostegno Trasporti interni 1
DettagliTecniche di rinforzo con materiali innovativi
Interventi di recupero del patrimonio edilizio, Roma, 29.1.09 Tecniche di rinforzo con materiali innovativi Zila Rinaldi Università di Roma Tor Vergata Dip. di Ingegneria Civile Introduzione Perchè si
DettagliCHRYSO Flexò la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico
la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico CHRYSO Flexò: la tecnologia avanzata per pannelli a taglio termico IL SISTEMA, COPERTO DA BREVETTO INTERNAZIONALE, PER OTTIMIZZARE LA PRESTAZIONE TERMICA
DettagliRinforzo di Strutture in Muratura tramite Materiali Compositi Fibrorinforzati (FRP) acuradi: ing.ernesto Grande e.grande@unicas.it
Università degli Studi di Cassino Progettazione Sostenibile bl di Strutture tt Rinforzo di Strutture in Muratura tramite Materiali Compositi Fibrorinforzati (FRP) acuradi: ing.ernesto Grande e.grande@unicas.it
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
Dettagliadditivato con fibre polimeriche strutturali nel mondo della
Comportamento del calcestruzzo additivato con fibre polimeriche strutturali nel mondo della prefabbricazione SandroMoro,BryanBarragan,BASFConstructionChemicalsItaliaSpa EmilioVendrame,DanieleCapoia,CostruzioniGeneralidiCapoiaDaniele
DettagliRipristino e consolidamento dei travetti portanti mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio FRP SYSTEM - FIBRE C-SHEET
S.r.l. Prodotti per l Edilizia e il Restauro - Tecnologie per l Ambiente e le Infrastrutture Ripristino e consolidamento dei travetti portanti mediante applicazione di tessuti in fibra di carbonio FRP
DettagliSOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI
SOLAIO A TRAVETTI TRALICCIATI PREFABBRICATI Il solaio a travetti tralicciati, noto anche come solaio bausta, è costituito da travetti tralicciati e da elementi di alleggerimento in laterizio. I travetti
DettagliDISPOSITIVI MECCANICI PER L ANCORAGGIO L LAMINE DI FRP NEGLI INTERVENTI DI RINFORZO A FLESSIONE O A PRESSOFLESSIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI DI C.A.
Materiali ed Approcci Innovativi per il Progetto in Zona Sismica e la Mitigazione della Vulnerabilità delle Strutture Università degli Studi di Salerno, 12-13 13 Febbraio 2007 DISPOSITIVI MECCANICI PER
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il
DettagliRINFORZO STRUTTURALE CON Fiber Reinforced Polymers
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI RIMINI S.E.I.CO. S.r.l. Interventi di Consolidamento Statico e Sismico di strutture esistenti RINFORZO STRUTTURALE CON Fiber Reinforced Polymers PROGETTAZIONE,
DettagliEdifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali
Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2011 2012 Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/
DettagliPARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON
PARTICOLARI COSTRUTTIVI MURATURA ARMATA POROTON La muratura armata rappresenta un sistema costruttivo relativamente nuovo ed ancora non molto conosciuto e le richieste di chiarimenti sulle modalità di
DettagliLe piastre Precompresse
Corso di Progetto di Strutture POTENZA, a.a. 2012 2013 Le piastre Precompresse Dott. Marco VONA Scuola di Ingegneria, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/ PIASTRE
DettagliAnalisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura
CORSO DI RECUPERO E CONSERVAZIONE DEGLI EDIFICI A.A. 2010-2011 Analisi e consolidamento di colonne e pilastri in muratura Resistenza a compressione (1) I materiali lapidei naturali ed artificiali raggiungono
Dettagliwww.rodacciai.it PROVA DI TRAZIONE L 0 = 5.65 S 0 PROVE MECCANICHE
PROVA DI TRAZIONE La prova, eseguita a temperatura ambiente o più raramente a temperature superiori o inferiori, consiste nel sottoporre una provetta a rottura per mezzo di uno sforzo di trazione generato
DettagliCorsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura. Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7.
Università di Pisa DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE Corsi di Laurea in Ingegneria Edile ed Edile-Architettura Costruzioni in Zona Sismica. Parte 7. Danneggiamento e riparazione di elementi strutturali
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliCapacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro)
Capacità di assorbire una deformazione plastica senza rompersi: alta=duttile (es. oro) bassa=fragile (es. vetro) E dipendente dalla temperatura:capacità di riposizionamento di difetti ed atomi (diffusione
Dettagliwww.lavoripubblici.it
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,
DettagliFRP PROFILES PROFILI STRUTTURALI IN MATERIALE COMPOSITO
FRP PROFILES 2008 FRP PROFILES PROFILI STRUTTURALI IN MATERIALE COMPOSITO COSA SONO I PROFILI PULTRUSI? I Profili Pultrusi sono elementi in profilo sottile di materiale composito ottenuti con la tecnica
DettagliCLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE
CLASSIFICAZIONE DELLE LAVORAZIONI MECCANICHE Le lavorazioni meccaniche possono essere classificate secondo diversi criteri. Il criterio che si è dimostrato più utile, in quanto ha permesso di considerare
DettagliALLEGATO H VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE DEI DIPENDENTI COMUNE DI CINISI Prov. Palermo
SCHEDA di 3 II Fattore di Valutazione: Comportamenti professionali e organizzativi e competenze Anno Settore Servizio Dipendente Categoria Profilo professionale Responsabilità assegnate DECLARATORIA DELLA
DettagliREGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.
DettagliMapeWrap FRP System. Certificato sulla qualità ed il controllo di accettazione dei materiali compositi fibrorinforzati FRP.
MapeWrap FRP System IL INNOVATIVO SISTEMA DI SISTEMA RINFORZO DI PROTEZIONE FRP CERTIFICATO, PASSIVA DEGLI EDIFICI NEI CONFRONTI PRIMO IN ITALIA DELLE AZIONI SISMICHE Certificato sulla qualità ed il controllo
DettagliLinee Guida AICQ Incollaggio Parte 5 Manutenzione e Riparazione
Direzione Tecnica Ingegneria Rotabili e Tecnologie di Base Tecnologie Meccaniche e Sistemi Frenanti - Sistemi e Componenti Meccanici - Sistemi Frenanti - Processi Speciali Autori: Nannini Andrea e-mail:
DettagliNUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI
ARCHITETTONICO NUOVA TIPOLOGIA ANTISISMICA DI EDIFICI INDUSTRIALI STRUTTURALE Pagina 1 di 9 Sommario SOLUZIONE TIPO :... 3 VANTAGGI RISPETTO AL SISTEMA USUALE DI CAPANNONI PREFABBRICATI :... 6 SCELTA TIPOLOGIA
DettagliDanni ed interventi su strutture in c.a. e muratura
CORSO CINEAS Valutazione dei danni da calamità naturali Palermo, 19 ottobre 2011 Danni ed interventi su strutture in c.a. e muratura Andrea Prota aprota@unina.it Ricercatore presso il Dipartimento di Ingegneria
DettagliBASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE. Footer Text
ARGOMENTI: MATERIALI E PRODOTTI DA COSTRUZIONE TIPOLOGIE STRUTTURALI E DETTAGLI COSTRUTTIVI AZIONI SULLE COSTRUZIONI RISPOSTA SISMICA E CRITERI DI PROGETTAZIONE BASATI SULLA GERARCHIA DELLE RESISTENZE
DettagliINDICE. introduzione prodotti capacità produttiva macchina macchine commerciali. macchine per quotidiano gruppo alimentazione.
ROTOOFFSET INDICE introduzione prodotti capacità produttiva macchina macchine commerciali macchine per quotidiano gruppo alimentazione gruppo bagnatura gruppo inchiostrazione sovrastruttura gruppo piega
DettagliRegole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori
Università IUAV di Venezia Regole che cambiano: accordi con i privati, perequazione, diritti edificatori Ezio Micelli Gli accordi con i privati Gli accordi con i privati nella Lr 11/04 Gli accordi con
DettagliEDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5
CORSO DI AGGIORNAMENTO SULLA NORMATIVA SISMICA DI CUI ALL ORDINANZA 3274 DEL 20 03 2003 EDIFICI ESISTENTI IN MURATURA parte 5 1 Interventi di riabilitazione di edifici esistenti in muratura in zona sismica.
DettagliFORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI
OGGETTO LAVORI Committente: FORMULE UTILIZZATE NEI CALCOLI Il Progettista Strutturale VERIFICA DELLE RIGIDEZZE. La rigidezza iniziale (K in ) si calcola con la formula: K = GAEl 2 h 3 G1,2hEl 2 dove: E,G
DettagliComune di CREMONA. Settore Progettazione MANUALE D USO E MANUTENZIONE PROGETTO ESECUTIVO
STUDIO INGEGNERIA STRUTTURALE MASSETTI CONSOLIDAMENTO EDIFICI STORICI, MONITORING PROGETTAZIONE SISMICA, STRUTTURISTICA CONSULENZA E DIREZIONE LAVORI PROGETTAZIONE EDIFICI CIVILI E INDUSTRIALI Via Brescia
DettagliRinforzo e messa in sicurezza di strutture in muratura mediante materiali compositi.
I materiali compositi nella riqualificazione strutturale ed antisismica. Normative, criteri di calcolo, verifiche strutturali, tecnologie ed interventi. Mantova, 4 Ottobre 2012 Rinforzo e messa in sicurezza
DettagliProve di aderenza su elementi in c.a. rinforzati con CFRP
Materiali ed Approcci Innovativi per il Progetto in Zona Sismica e la Mitigazione della Vulnerabilità delle Strutture Università degli Studi di Salerno & Consorzio ReLUIS Salerno 12-13 Febbraio 2007 Prove
DettagliLe fattispecie di riuso
Le fattispecie di riuso Indice 1. PREMESSA...3 2. RIUSO IN CESSIONE SEMPLICE...4 3. RIUSO CON GESTIONE A CARICO DEL CEDENTE...5 4. RIUSO IN FACILITY MANAGEMENT...6 5. RIUSO IN ASP...7 1. Premessa Poiché
DettagliNOBILIUM VEL. Velo per armatura di fibra NOBILIUM SCHEDA TECNICO-COMPARATIVA
NOBILIUM VEL Velo per armatura di fibra NOBILIUM SCHEDA TECNICO-COMPARATIVA Origine: Il velo è un prodotto relativamente nuovo nel settore edilizio ed è principalmente associato alla fibra di vetro e/o
DettagliMessa in sicurezza Rinforzi Strutturali Adeguamenti Sismici Resistenza al Fuoco Anticorrosione
News TECHNOLOGY MICROCALCESTRUZZI Duttili ad Elevata Energia di Frattura e Rapida o Rapidissima Agibilità Strutturale HPFRC - High Performance Fiber Reinforced Concretes UHPFRCC - Ultra High Performance
DettagliConsolidamento di edifici esistenti in cemento armato. 2S.I. s.r.l.
Consolidamento di edifici esistenti in cemento armato 2S.I. s.r.l. www.2si.it Ing. Marco Pizzolato Ing. Gennj Venturini 201310 Introduzione Una volta modellato un edificio esistente è possibile assegnare
DettagliLezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)
Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra
Dettagli63 7. Quale geometria per la computer grafica? 75 8. L omografia e l affinità nella digitalizzazione e georeferenziazione
Indice 7 Presentazione 9 Premessa 11 Introduzione 13 1. Rilevamento ed oggetto 19 2. La stazione totale 23 3. La procedura generale 33 4. Dai punti al modello tridimensionale 45 5. Il modello tridimensionale
DettagliAnalisi delle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali compositi, scelta di fibre e matrice, tecnologie di produzione.
Corso Tecnico Applicativo sull Utilizzo dei Materiali Compositi FRP SRG (Fibre di Carbonio, Vetro.) nel Settore Civile, dalla Conoscenza dei Materiali al Collaudo delle Opere Il corso Organizzato dal Centro
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
DettagliCorso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007
Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale
Dettagli6. Unioni bullonate. 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate. 6.1.1 Classificazione dei bulloni. (aggiornamento 24-09-2009)
6. Unioni bullonate (aggiornamento 24-09-2009) 6.1 Tecnologia delle unioni bullonate 6.1.1 Classificazione dei bulloni NTC - D.M. 14-1-2008 1 N.B. Il primo numero x 100 = f ub il secondo per il primo =f
DettagliI GRUPPI TRANSFRONTALIERI.
I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate
DettagliI L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A
I L A M I N A T I I N V E T R O R E S I N A Brianza Plastica, da oltre quarant anni, progetta e realizza esclusivamente prodotti per la copertura e il termoisolamento di edifici residenziali ed industriali.
DettagliBesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze
BesTec Rivestimenti spondali - Alta qualità per grandi esigenze BGS Ingenieurbiologie und ökologie GmbH ~ Dorfstraße 120 ~ 25499 Tangstedt 1 di 14 BesTec Materassi in pietra Tipo SKM BesTec Rulli in pietra,
DettagliTEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL
1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per
DettagliAutomazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it
Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliLe strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni
CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei
DettagliRegione Campania - Genio Civile
Regione Campania - Genio Civile Controllo di progetti relativi ad edifici in muratura Le tipologie strutturali degli edifici in muratura esistenti e la loro vulnerabiltà sismica B. Calderoni - D.A.P.S.
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
DettagliCarichi unitari. Dimensionamento delle sezioni e verifica di massima. Dimensionamento travi a spessore. Altri carichi unitari. Esempio.
Carichi unitari delle sezioni e verifica di massima Una volta definito lo spessore, si possono calcolare i carichi unitari (k/m ) Solaio del piano tipo Solaio di copertura Solaio torrino scala Sbalzo piano
DettagliCONSIDERAZIONI GENERALI
CONSIDERAZIONI GENERALI FUNZIONI DELLE FONDAZIONI La funzione delle fondazioni è quella di trasferire i carichi provenienti dalla struttura in elevazione al terreno sul quale l edificio poggia. La scelta
DettagliIl calcolo delle cerchiature per gli interventi locali
Il calcolo delle cerchiature per gli interventi locali Adriano Castagnone Davide Cerroni Indice Descrizione dell'intervento... 3 Descrizione della struttura... 3 Descrizione del calcolo tramite il modulo
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
Dettagliuredil tenuta Rinforzi strutturali sicurezza Tutti i vantaggi di una grande squadra Forza Sistemi di rinforzo composito a matrice epossidica
uredil Rinforzi strutturali Sistemi di rinforzo composito a matrice epossidica Forza tenuta sicurezza Tutti i vantaggi di una grande squadra Soluzioni certificate per i rinforzi compositi a matrice epossidica.
DettagliINTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca
INTERVENTO DI CLAUDIA RICCARDI PLASMAPROMETEO - Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano - Bicocca La ricerca come strumento per lo sviluppo aziendale: sinergia tra università e industria
DettagliI padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia.
APPLICAZIONI DEL CAPITOLO 8 : COSTRUZIONI ESISTENTI. I padiglioni A e C degli Spedali Civili di Brescia. Relatore: Ing. Alessandro Aronica (MSC Associati S.r.l. Milano) IL TEAM IMPRESA GENERALE DI COSTRUZIONI:
DettagliProgettaz. e sviluppo Data Base
Progettaz. e sviluppo Data Base! Progettazione Basi Dati: Metodologie e modelli!modello Entita -Relazione Progettazione Base Dati Introduzione alla Progettazione: Il ciclo di vita di un Sist. Informativo
DettagliRELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI
RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI pag. 1 / 12 SOMMARIO 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. STRATIGRAFIA E PARAMETRI GEOTECNICI ADOTTATI... 3 4. CARATTERISTICHE DEI MATERIALI... 5
DettagliVlt Volte e portali murari rinforzati con FRP
Roma, 29 gennaio 2009 Convegno Sika INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO: utilizzo di materiali fibrorinforzati e malte da ripristino Vlt Volte e portali murari rinforzati con FRP Ugo Ianniruberto
DettagliINTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO FASE 2 - DELLA SCUOLA SECONDARIA I "DANTE ALIGHIERI" DI COLOGNA VENETA
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI INTERVENTI Pag. 1 di 8 SOMMARIO 1 DESCRIZIONE DELL EDIFICIO... 2 2 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI... 7 2.1 INTERVENTI ESEGUITI IN FASE 1... 7 2.2 INTERVENTI PREVISTI IN FASE
DettagliNOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE
NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile
DettagliNota integrativa nel bilancio abbreviato
Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma
DettagliDRC - Formazione. la Diagnosi delle Strutture ed i Controlli Non Distruttivi. la Scuola di Specializzazione per. www.drcitalia.com www.eurosit.
la Scuola di Specializzazione per la Diagnosi delle Strutture ed i Controlli Non Distruttivi www.eurosit.com centro d esame RINA Cert. n IT 04/0428 mission Lavoriamo per in-formare e formare al meglio
DettagliCOPYRIGHT. Informazioni e permessi sui prodotti o parti di essi possono essere richiesti a:
COPYRIGHT Tutto il materiale contenuto nella confezione (CD contenente i files dei software, chiave di protezione, altri supporti di consultazione) è protetto dalle leggi e dai trattati sul copyright,
DettagliImpieghi avanzati per gli adesivi strutturali
Impieghi avanzati per gli adesivi strutturali Le barche a vela ed i motoscafi in composito vengono costruiti da decenni seguendo gli schemi tradizionali definiti dalle tecniche e dai materiali utilizzati
DettagliE mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo. Firenze, 12/03/2009
www.dicea.unifi.it Anno accademico 2008/2009 Ingegneria Sismica CIS Emanuele Del Monte E mail: emadelmo@dicea.unifi.it Web: www.dicea.unifi.it/~emadelmo Firenze, 12/03/2009 PRIMA PARTE CARATTERISTICHE
DettagliLavorazioni e trattamenti superficiali dei metalli.
Lavorazioni e trattamenti superficiali dei metalli. Cosa può offrire General Steel? General Steel rappresenta una realtà aziendale strategicamente diversificata in quanto l obbiettivo finale è quello di
DettagliRuredil linea. Sistemi di rinforzo e connessione strutturale con fibra in PBO. e matrice inorganica ecocompatibile
innovazione Ruredil mondiale linea Sistemi di rinforzo e connessione strutturale con fibra in PBO e matrice inorganica ecocompatibile specifici per supporti in calcestruzzo e muratura Rinforzi strutturali
DettagliGeneralità sui provvedimenti tecnici
14 Problemi Strutturali dei Monumenti e dell Edilizia Storica Immagini lezioni 2012 Generalità sui provvedimenti tecnici fuori piano arch. Mariateresa Guadagnuolo 1 Sintesi schematica di dissesti da sisma
DettagliVERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI
VERIFICA DI VULNERABILITA SISMICA DEGLI EDIFICI Verifica di vulnerabilità sismica Pagina 2 di 8 INDICE Premessa...3 Classificazione sismica...3 Vulnerabilità sismica...5 Indagini...5 Calcolo...6 Verifica
DettagliInnovation experience
Innovation experience Ricerca e Innovazione Tecnologica per lo Sport CENTROCOT: un valido supporto per la competitività e lo sviluppo delle imprese Con il contributo della Camera di Commercio di Varese
DettagliMService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto
MService La soluzione per ottimizzare le prestazioni dell impianto Il segreto del successo di un azienda sta nel tenere sotto controllo lo stato di salute delle apparecchiature degli impianti. Dati industriali
DettagliVia Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.
Via Don Angelo Scapin, 36 I-35020 Roncaglia di Ponte San Nicolò (PD) ITALIA Phone/Fax: +39 049 719065 - info@spinips.com www.spinips.com STUDI E VERIFICHE DI FATTIBILITÀ... 2 PROGETTAZIONE MECCANICA...
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO
ESTRATTO ATTUATORE CON VITE SENZA FINE PER TRAIETTORIE NON LINEARI E ALZACRISTALLI REALIZZATO CON IL MEDESIMO vittorio.scialla@strumentiperleaziende.com Attuatore per traiettorie non lineari dotato di
DettagliINDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8
2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
DettagliManuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051
Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø80 ZINCATO/INOX ART. 68050/68051 2 EDIZIONE GIUGNO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite
DettagliPiano di Manutenzione delle Parte Strutturale dell Opera
Piano di Manutenzione delle Parte Strutturale dell Opera (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) 1. Premessa Il presente Piano di manutenzione è relativo alle opere strutturali da eseguire per il ripristino
Dettagli