L'uso razionale dell'energia nella Pubblica Amministrazione
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- Caterina Albanese
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1 L'uso razionale dell'energia nella Pubblica Amministrazione Enrico Biele, FIRE Risparmio energetico come soluzione alla crisi? L'uso razionale dell'energia nella P.A. 13/02/14, Firenze
2 Cos è la FIRE La Federazione Italiana per l uso Razionale dell Energia è un associazione tecnico-scientifica che dal 1987 promuove per statuto efficienza energetica e rinnovabili, supportando chi opera nel settore. Oltre alle attività rivolte ai circa 500 soci, la FIRE opera su incarico del Ministero dello Sviluppo Economico per gestire le nomine e promuovere il ruolo degli energy manager nominati ai sensi della Legge 10/91. La Federazione collabora con le Istituzioni, la Pubblica Amministrazione e varie Associazioni per diffondere l uso efficiente dell energia ed opera a rete con gli operatori di settore e gli utenti finali per individuare e rimuovere le barriere di mercato e per promuovere buone pratiche. Certificazione EGE Esperti in Gestione dell Energia UNI CEI Rivista Gestione Energia
3 Progetti e collaborazioni Fra i progetti conclusi: Enerbuilding - Eurocontract - ST-Esco Oltre a partecipare a progetti europei, la FIRE realizza studi e analisi di mercato e di settore su temi di interesse energetico, campagne di sensibilizzazione e informazione, attività formative a richiesta. Fra i soggetti con cui sono state svolte delle collaborazioni si segnalano l ENEA, il GSE, l RSE, grandi aziende, università, associazioni, agenzie ed enti fieristici.
4 energetica nella Pubblica Amministrazione La Direttiva 2006/32/CE, il D.Lgs. 115/08 con il quale viene recepita e la più recente Direttiva 27/2012/UE, assegnano un ruolo fondamentale alla P.A. che deve essere d'esempio verso il cittadino e le imprese.
5 energetica nella Pubblica Amministrazione
6 Alcuni strumenti Tecnologici Sensori e sistemi di misura a basso costo Telecontrollo e telegestione Innovazione nei componenti (e.g. led) Comportamentali e gestionali Programmi con il personale a condivisione dei risultati Dotarsi di un energy manager Analitici e procedurali Life Cycle Cost Analisys - LCCA Benchmark per centri di costo e KPI (key performance indicator) Sistemi di Gestione dell energia ISO Finanziari Certificati bianchi Conto termico Contratti a prestazioni garantite con ESCo Altri strumenti finanziari (fondi di garanzia, fondo Kyoto, etc.)
7 Stumenti FIRE Per informazioni: e
8 La figura dell energy manager La figura dell energy manager nasce nel settore industriale sulla spinta delle crisi energetiche degli anni 70. La figura si è affermata con la legge 10/91. Chi deve nominare? I soggetti consumatori di energia, pubblici o privati, persone fisiche o giuridiche, enti o associazioni sono obbligati ogni anno ad effettuare la nomina del tecnico responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia, qualora i consumi energetici annui superino le seguenti soglie: settore industriale: tonnellate equivalenti di petrolio per anno (tep/anno); altri settori (civile, terziario e dei trasporti): tep/anno.
9 L energy manager ai sensi della legge 10/91 Come e quando effettuare la comunicazione? Le nomine dei Responsabili devono essere reiterate ogni anno e comunicate al Ministero dello Sviluppo Economico tramite la FIRE e inviando una PEC all indirizzo fireamministrazione@pec.it (preferibile) o a mezzo raccomandata A/R a FIRE casella postale ROMA AD utilizzando un apposito modulo (Allegato 1 alla Circolare 226/F del 3 marzo 1993). La scadenza per l invio della nomina è fissata nel giorno 30 aprile di ogni anno. La modulistica e maggiori informazioni sono disponibili sul portale
10 Chi è l EM Punto 17 della circolare MICA 219/f del 1992: dal punto di vista del profilo culturaleprofessionale il tecnico responsabile per la conservazione e l uso razionale dell energia si configura idealmente come un soggetto con un bagaglio di conoscenze acquisibili mediante laurea in ingegneria, pluriennale attività tecnica professionale successiva alla laurea nel settore in cui l Organizzazione opera, esperienza nel campo degli studi di fattibilità e della progettazione di massima di sistemi per la produzione e l utilizzo dell energia, buona conoscenza delle tecnologie più avanzate nel settore. Per ricoprire l incarico, ed essere dunque nominati, non c è obbligo di corsi da seguire o esami da superare. Va da sé che la formazione, l esperienza siano i driver fondamentali per poter operare correttamente e massimizzare i benefici. La Circolare è disponibile al link:
11 Le nomine del responsabile della legge 10/91 per il 2013
12 Le nomine del responsabile della legge 10/91 Dati e stime FIRE sulle nomine 2012 della P.A.: " P.A. centrale: solo MSE, MIT e Agenzia del Territorio hanno l EM; " 7 regioni su 20; " 43 province su 110; " 7 su 10 città metropolitane; 36 comuni capoluogo su 110; " 69 altri comuni da confrontare con 954 comuni oltre i abitanti (soglia oltre la quale in genere si stima scatti l obbligo). Per fortuna nel privato va meglio, ma non mancano le inadempienze. "
13 Indagine di campo e-quem Il questionario (anno 2007) ha riguardato 118 imprese distribuite fra Nord Italia e Centro-sud e ripartite fra Industria, Servizi e Pubblica Amministrazione. Il campione è stato costituito su base empirica (ad esempio, sono state fatte rientrare nel settore della Pubblica Amministrazione le Agenzie Territoriali per l Energia) e comprende pertanto imprese selezionate rappresentative di diversi contesti produttivi e organizzativi. Le imprese esprimono indicazioni quantitative e qualitative in ordine alla gestione dell energia utili per delineare il campo di riferimento in cui inserire l azione dell Esperto in gestione dell energia e di conseguenza esprime il potenziale dell offerta della nuova figura professionale.
14 Indagine di campo e-quem L attuale situazione di alti prezzi dell energia ha reso più facile il suo ruolo di E.M.? Da quanti anni fa l E.M.?
15 Indagine di campo e-quem Gestisce un budget che può utilizzare per interventi di razionalizzazione energetica? Quanti collaboratori (interni e/o esterni) ha a disposizione per svolgere la sua attività di E.M.?
16 Indagine di campo e-quem Ha mai incontrato problemi di comunicazione interna?
17 Indagine di campo e-quem Nella struttura dove opera è attiva una procedura di contabilità analitica dei consumi e della spesa energetica con imputazione ai centri di costo? Le sono stati assegnati degli obiettivi da raggiungere?
18 Esperti in gestione dell energia EGE - UNI CEI D.Lgs. 115/08, «esperto in gestione dell'energia»: soggetto che ha le conoscenze, l'esperienza e la capacità necessarie per gestire l'uso dell'energia in modo efficiente; La prima motivazione per una norma sugli esperti in gestione dell energia (EGE) è la richiesta da parte del mercato di poter dimostrare le competenze acquisite sul campo. Ciò permette di certificare l esperienza e le capacità degli energy manager e degli altri professionisti che operano nel settore dell energia. Un EGE si propone come scelta ottimale per un azienda alla ricerca di un energy manager o come responsabile del sistema di gestione dell energia della norma EN UNI CEI "Gestione dell'energia. Esperti in gestione dell energia. Requisiti generali per la qualificazione" EGE
19 Chi rilascia la certificazione per gli EGE? La certificazione di parte terza può essere rilasciata da qualunque struttura ottenga l accreditamento presso Accredia (ex-sincert) secondo la norma ISO 17024, rispettando i requisiti indicati della UNI-CEI La FIRE, per rispondere alle esigenze del mercato, ha attivato una struttura interna, il SECEM per il riconoscimento degli EGE. Ad oggi sono 80 gli EGE certificati. SECEM è stato il primo OdC accreditato da Accredia ad operare sulla UNI CEI Info: info@secem.eu - tel
20 La certificazione EGE del Secem * La certificazione è volontaria, è aperta a tutti i soggetti che abbiano raggiunto un livello di esperienza minimo dipendente dal titolo di studio conseguito e che possono accedere alla procedura di valutazione dei titoli ed alle prove di esame. * Una volta ottenuta la certificazione rimane valida per 5 anni, dopodiché occorre procedere ad un nuovo esame con presentazione di eventuali crediti. * Tutti gli esperti certificati sono iscritti in apposito registro articolato in due elenchi separati corrispondenti alle due classi di macroattività (ovvero nell ambito di entrambe): * Settore industriale (Agricoltura e pesca, Industria manifatturiera, Industria dell Energia ed Acqua, Industria dei servizi, attività produttiva in generale); * Settore civile (Costruzioni pubbliche e private; Trasporti; Pubblica Amministrazione, Commercio, Servizi pubblici e privati in generale).
21 La certificazione EGE del Secem: requisiti minimi di accesso
22 Cos è una ESCo ESCo Come definito nel D.Lgs 115/08, una Energy Service Company (ESCo) è una persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti. D.Lgs 115/08 "Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE ESCo Valori aggiunti di una ESCo: ü servizi energetici integrati garantiti a livello contrattuale; ü finanziamento tramite terzi, tramite mezzi propri, o comunque assistenza nell accesso al credito. N.B: la Direttiva 2012/27, che abroga la 2006/32, parla invece di fornitore di servizi energetici.
23 ESCO - UNI CEI La norma (ad oggi volontaria) sulle ESCO è stata prodotta per rispondere ad una serie di richieste da parte del mercato, in primis ad un esigenza di chiarezza su cosa siano le ESCO e su come trovarle. La certificazione dovrebbe consentire infatti di: " costituire un elenco di operatori certificati; " assicurare che le aziende rispettino i requisiti previsti in termini di servizi energetici offerti; " dare ai soggetti interessati ad usufruire di un servizio energetico la possibilità di indicare fra i requisiti di gara il possesso della certificazione; " offrire agli istituti di credito una modalità per riconoscere in modo più semplice finanziamenti chirografari sulla base della certificazione UNICEI e della predisposizione di un contratto a garanzia dei risultati; " dare visibilità alle società che operano realmente come ESCO, differenziandole da quelle che non ne possiedono i requisiti. Per un elenco (non necessariamente esaustivo) di ESCO certificate:
24 per l efficienza energetica CAR-TLR energetica Rinnovabili termiche Rinnovabili elettriche Conto energia termico (D.M. 28 dicembre 2012) FER (D.M. 6 luglio 2012) Detrazioni fiscali 50% e 65% Certificati bianchi (D.M. 28 dicembre 2012) Fonte: FIRE. Altre opzioni (Elena, Jessica, EEEF, fondi strutturali, programmi locali, etc.) CAR: cogenerazione ad alto rendimento TLR: teleriscaldamento FER: fonti rinnovabili EEEF: European energy efficiency fund
25 Il meccanismo dei certificati bianchi Il meccanismo dei Titoli di Energetica (TEE) o Certificati Bianchi (CB) ha lo scopo di promuovere una sensibile riduzione del consumo di fonti primarie di energia mediante l incremento dell efficienza dei dispositivi di conversione energetica presso gli utenti finali. Autorità preposta Presenta i risultati in efficienza energetica Soggetto obbligato ü Effettua gli interventi ü Vende i risultati Verifica l obbligo, sanziona le inadempienze, gestisce il meccanismo Autorità per l energia elettrica e il gas, GSE Acquista i risultati Soggetto volontario Fonte figura: Distributori di energia elettrica e gas naturale con più di utenti connessi alla propria rete alla data del 31 dicembre di due anni antecedenti a ciascun anno d obbligo. Società di servizi energetici; Società collegate ai distributori; Soggetti con energy manager (L.10/91); Distributori sotto la soglia d obbligo; Dal 2013 anche i soggetti con energy manager volontario o con ISO
26 Gli attori: soggetti volontari 1/2 Oltre ai distributori obbligati, le società controllate dai distributori e i distributori sotto la soglia d obbligo possono richiedere i certificati bianchi anche i seguenti soggetti: Soggetto volontario Società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese le imprese artigiane e loro forme consortili. Fonte: allegato A alla delibera AEEG EEN 9/11 Soggetti con obbligo di nomina dell energy manager, che abbiano correttamente provveduto alla stessa.
27 Gli attori: soggetti volontari 2/2 Dal 2013 possono partecipare al meccanismo anche le imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici che provvedano alla nomina del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia applicando quanto previsto all'art.19, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, ovvero si dotino di un sistema di gestione dell'energia certificato in conformità alla norma ISO e mantengano in essere tali condizioni per tutta la durata della vita tecnica dell'intervento. Novità D.M. 28/12/12 Soggetto volontario Futuro obbligo di certificazione per SSE ed EM (ai fini dei TEE)
28 Le ESCo e le SSE ai fini dei certificati bianchi Società di servizi energetici L AEEG ha pubblicato in passato un utile elenco, a fini meramente informativi, delle società che hanno avuto almeno una richiesta di verifica e certificazione dei risparmi energetici approvata dall'aeeg stessa o da un soggetto da essa delegato. Fonte riquadro : AEEG
29 Schema soggetto volontario come attore I soggetti volontari (società collegate ai distributori, SSE, società con energy manager, distributori sotto la soglia d obbligo, soggetti con EM volontario/iso 50001) presentano i progetti. flussi di cassa rapporti fra le parti Fase I: Interventi trasferimento TEE GSE con ENEA/RSE richiede TEE Soggetto volontario accordo per realizzare intervento Utente Autorizza il rilascio GME Trasferisce i TEE Ricavi da minori consumi Fonte figura: Fase II: Compravendita TEE e presentazione TEE per annullamento e verifica obbligo Contrattazione bilaterale presenta TEE GSE Distributore obbligato N.B. ci si può riferire a una parte acquirente anche diversa dal D.O (es. sono ammessi anche i trader). acquisto TEE Borsa GME Soggetto volontario
30 Mercato e contratti bilaterali Il meccanismo è strutturato in maniera tale che i risparmi energetici divengano monetizzabili, e dunque contrattabili, vendibili, acquistabili, dando luogo alla possibilità di aprire un I) MERCATO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA O, in alternativa, alla possibilità di effettuare accordi bilaterali tra fornitori (in genere soggetti volontari) e acquirenti (in genere distributori sottoposti all obbligo) di titoli. II) CONTRATTI BILATERALI Parte acquirente (in genere distributore obbligato) Valore economico del TEE TEE Parte cedente (in genere soggetto volontario) Determinato dal mercato (tra /tep dal 2009) Gestore dei mercati energetici (GME): emette i titoli, organizza e gestisce la sede per la contrattazione dei titoli di efficienza energetica, traccia gli scambi.
31 Cumulabilità Standardizzata Metodologie di valutazione dei risparmi Analitica Consuntivo I certificati bianchi emessi per i progetti presentati dopo l'entrata in vigore del D.M. 28/12/12 non sono cumulabili con altri incentivi, comunque denominati, a carico delle tariffe dell'energia elettrica e del gas e con altri incentivi statali, fatto salvo, nel rispetto delle rispettive norme operative, l'accesso a: - fondi di garanzia e fondi di rotazione; - contributi in conto interesse; - detassazione del reddito d'impresa riguardante l'acquisto di macchinari e attrezzature.
32 I risultati Rapporto statistico AEEG dal 1 gennaio al 31 maggio 2012 Suddivisione percentuale dei risparmi per metodo di valutazione % di TEE emessi sul totale Tipologia di soggetto al 31 mag 2012 al 31 dic 2011 Distributori elettrici obbligati 5,8 % 6,5 % Distributori gas obbligati 5,7 % 6,2 % Distributori non obbligati 0,4% 0,5 % Società di Servizi Energetici 77,8 % 81,6 % Soggetti con Energy Manager 10,3 % 5,1 % Numero di soggetti che hanno ottenuto TEE Tipologia di soggetto al 31 mag 2012 al 31 dic 2011 Distributori elettrici obbligati 8 8 Distributori gas obbligati Distributori non obbligati Società di Servizi Energetici Soggetti con Energy Manager Elab. FIRE su dati del rapporto statistico intermedio dell AEEG per il secondo semestre 2012
33 Opportunità: soggetto con obbligo di nomina dell EM Soggetto con obbligo di nomina nel settore civile (es. comune con consumi superiori a tep/anno). Esempi di azioni: 1) Coibentazione e sostituzione di infissi con altri a doppi vetri negli edifici comunali e nelle scuole primarie (schede standardizzate 5T, 6T, 20T) 2) Solare termico ad integrazione delle caldaie a gas per la produzione di ACS (scheda standardizzata 8T). 3) E, in particolare, interventi di razionalizzazione dei consumi nella pubblica illuminazione, per cui esistono ben cinque schede standardizzate dedicate (17T, 28T, 29Ta, 29Tb, 46E). 4) Caldaie centralizzate eventualmente abbinate a sistemi di termoregolazione (Scheda analitica 26T). 5) Reti di teleriscaldamento, laddove possibile (scheda analitica 22T). Portale dedicato agli EM: 20 tep RNI 40 tep RNI
34 Decreto termico : le origini È stato recentemente approvato un nuovo schema di incentivazione per la promozione degli interventi di piccole dimensioni nei settori dell efficienza energetica e delle rinnovabili termiche. L incentivo trova copertura a valere sul gettito delle tariffe del gas naturale.
35 Conto termico Obiettivi Edifici esistenti o unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale Impianti termici per il condizionamento invernale e per l ACS Enti ed amministrazioni pubbliche Soggetti ammessi agli incentivi Solo per alcuni interventi: persone fisiche, condomini e inquilini, enti e soggetti titolari di reddito d impresa energetica Soggetti pubblici Rinnovabili termiche Soggetti pubblici Soggetti privati Efficientamento involucro Generatori di calore a condensazione Schermatura e/o ombreggiamento Pompe di calore Scaldacqua a pompa di calore Solare termico e solar cooling Generatori di calore a biomassa
36 Soggetti ammessi Sono ammessi agli incentivi previsti dal presente decreto: a) le amministrazioni pubbliche, relativamente alla realizzazione di uno o più degli interventi di cui all'art. 4; b) i soggetti privati, intesi come persone fisiche, condomini e soggetti titolari di reddito di impresa o di reddito agrario, relativamente alla realizzazione di uno o piu' degli interventi di cui all'art. 4, comma 2. I soggetti di cui al comma 1, ai fini dell'accesso agli incentivi, possono avvalersi dello strumento del finanziamento tramite terzi o di un contratto di rendimento energetico ovvero di un servizio energia, anche tramite l'intervento di una ESCo. Definizione di ESCo: D.Lgs. 115/08 Persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti.
37 ESCO ai fini del conto termico Sono considerate ESCO, ai fini del conto termico: ESCO ai sensi del D.Lgs. 115/08: «ESCO»: persona fisica o giuridica che fornisce servizi energetici ovvero altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica nelle installazioni o nei locali dell'utente e, ciò facendo, accetta un certo margine di rischio finanziario. Il pagamento dei servizi forniti si basa, totalmente o parzialmente, sul miglioramento dell'efficienza energetica conseguito e sul raggiungimento degli altri criteri di rendimento stabiliti ; Società di servizi energetici che possono partecipare al meccanismo dei titoli di efficienza energetica: società, comprese le imprese artigiane e le loro forme consortili, nel cui statuto societario sia presente l offerta di servizi energetici integrati per la realizzazione e l eventuale successiva gestione di interventi; I soggetti certificati UNI 11352, norma tecnica che definisce i requisiti delle ESCO.
38 Art. 4,6 interventi e durata Tipologia di intervento Isolamento termico di superfici opache delimitan2 il volume clima2zzato Sos2tuzione di chiusure trasparen3 comprensive di infissi delimitan2 il volume clima2zzato Sos2tuzione di impian3 di clima3zzazione invernale con generatori di calore a condensazione Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparen2 con esposizione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili Sos2tuzione di impian2 di clima2zzazione invernale esisten2 con impian2 di clima2zzazione invernale u2lizzan2 pompe di calore ele=riche o a gas, anche geotermiche con potenza termica u2le nominale: Durata Sogge5 ammessi dell incen3vo 5 anni 5 anni 5 anni 5 anni fino 35kW, 2 anni oltre 35kW fino a 1MW, 5 anni Sos2tuzione di scaldacqua elelrici con scaldacqua a pompa di calore 2 anni 2 anni fino a 50m2 Installazione di colle=ori solari termici, anche abbina2 sistemi di solar cooling, con superficie solare lorda: 5 anni oltre 50 fino a 1000 m2 Sos2tuzione (anche installazione per le sole aziende agricole) di impian2 di clima2zzazione invernale o di riscaldamento delle serre esisten2 e dei fabbrica2 rurali esisten2 con generatori di calore alimenta2 da biomassa con potenza termica nominale al focolare: P.A. Allegato I 2 anni fino 35kW 5 anni oltre 35kW fino a 1MW P.A. e priva2 Allegato II (elaborazione FIRE) Il GSE corrisponde l incentivo in rate annuali costanti, o in un unica rata se l incentivo è fino a 600
39 Cumulabilità e verifiche Cumulabilità L'incentivo può essere assegnato esclusivamente agli interventi che non accedono ad altri incentivi statali, fatti salvi i fondi di garanzia, i fondi di rotazione e i contributi in conto interesse. Limitatamente agli edifici pubblici ad uso pubblico, tali incentivi sono cumulabili con gli incentivi in conto capitale, nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale. Nei casi di interventi beneficiari di altri incentivi non statali cumulabili, l'incentivo previsto dal presente decreto è attribuibile nel rispetto della normativa comunitaria e nazionale vigente. Verifiche Sono previste verifiche documentali e in situ di 1% all anno minimo, con supporto di ENEA, di soggetti concessionari di pubblico servizio e di altri organi specializzati.
40 Esempio di calcolo dell incentivo Esempio Impianto installato: Pannelli solari termici 4 mq Incentivo spettante: Erogato in 2 anni Se il costo sostenuto è pari a 3.000, l impatto dell incentivo sul costo d investimento è, in prima approssimazione, pari a circa il 45%
41 Collegamenti utili Riferimenti utili: FIRE: ENEA: GME: GSE: Per tenersi aggiornati: Formazione Newsletter
42 Grazie per l attenzione
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