per l utilizzo del legno massiccio MH COMUNITÀ DI PRODUTTORI MH MASSIVHOLZ AUSTRIA
|
|
- Lazzaro Damiani
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Informazioni tecniche per l utilizzo del legno massiccio MH COMUNITÀ DI PRODUTTORI MH MASSIVHOLZ AUSTRIA
2 2 1. Comunità di produttori Massivholz Austria La comunità di produttori MassivHolz Austria si impegna all utilizzo responsabile e sostenibile di un materiale naturale di elevato pregio qual è il legno. I membri della comunità di qualità MassivHolz Austria sono piccole e medie imprese a conduzione familiare operanti nell industria delle segherie, che soddisfano massimi requisiti in fatto di qualità e affidabilità. Le segherie con il marchio MH MassivHolz producono legname di altissima qualità unico per i controlli della precisione del taglio e della stabilità, destinato all utilizzo portante nelle costruzioni in legno. Proprio in un epoca dove la valutazione ecologica dei prodotti di costruzione acquista un significato sempre maggiore, viene sviluppato il legno massiccio MH, ricavato da un tronco senza l aggiunta di adesivi, fino ad essere trasformato in un prodotto di qualità superiore per le costruzioni in legno moderne. In ogni metro cubo dei prodotti in legno massiccio MH viene immobilizzata in media una tonnellata di Co 2. L effetto di immobilizzazione del carbonio significa che in un m 3 di legno (densità a secco circa 0,55g/cm 3 ) vengono immobilizzate 0,28 tonnellate di C, il che equivale a una tonnellata di CO 2. Attraverso la trasformazione dei materiali e dell energia di altre materie prime e vettori energetici (utilizzo a cascata) è possibile evitare per 1 m 3 di legno emissioni di CO 2 per un valore medio di circa 1,1 tonnellate. Prof. Dr. Arno Frühwald Università di Amburgo I prodotti in legno massiccio MH rappresentano l alternativa biologica perfetta ai prodotti in legno lamellare trattati chimicamente. L elevato pregio naturale del materiale legno si rispecchia anche nella produzione: nel corso della lavorazione, prestiamo particolare attenzione alla creazione di valore aggiunto regionalizzato e alla minimizzazione delle distanze di trasporto. Ing. Johannes Reisecker Segheria Holz Reisecker La classificazione della qualità nelle fabbriche MH -MassivHolz dotate di marchio CE garantisce prodotti in legno che superano lo standard della norma austriaca I controlli interni propri delle aziende secondo la norma austriaca ÖNORM EN e le verifiche esterne condotte dall ente accreditato alla supervisione e al controllo garantiscono l alta qualità sostenibile del trasformatore. DI Johannes Blinzer Presidente del Comitato tecnico di controllo di MH -MassivHolz Austria, Centro tecnico per il legno di Kuchl
3 3 2. Descrizione del prodotto I prodotti MassivHolz vengono incisi in un unico tronco fuori cuore o almeno a cuore spaccato, rinunciando completamente a giunzioni a pettine, incollamenti o ad altri additivi chimici. Una volta essiccato e classificato in base alla resistenza, il legno massiccio MH rientra nella qualità di prima classe in fatto di precisione del taglio, per qualsiasi impiego nella costruzione. A seconda dell applicazione, siamo in grado di fornire diverse superfici (grezzo, calibrate o piallate) così come sezioni e lunghezze personalizzate. Legno massiccio MH : legno da costruzione essiccato e classificato in base alla resistenza, dalla precisione del taglio definita, per l utilizzo in strutture a vista o di sostegno. I tipi di legno più comuni sono: l abete rosso, l abete, il larice e il pino. ABETE ROSSO (Picea abies Karst.): la specie arborea più comune in Europa centrale e in Scandinavia e di conseguenza il principale tipo di legname da costruzione; legno maturo, vale a dire che non si sviluppano coloriture nel nucleo; legno bianco-giallastro. ABETE (Abies alba Mill.): molto simile al legno dell abete rosso per le sue caratteristiche e per il suo aspetto; privo di canali resiniferi e di vesciche di resina; esigua durabilità naturale. LARICE (Larix decidua Mill.): durame di color bruno-rossastro, maggiore durabilità rispetto all abete e all abete rosso; spesso impiegato in ambienti esterni esposti agli agenti atmosferici (ponti, terrazze, facciate). PINO (Pinus silvestris L.): tipo di legno con durame particolarmente scuro, anch esso piuttosto più durevole rispetto al legno dell abete rosso; alburno di facile impregnatura.
4 4 Il legno massiccio MH viene prodotto in 3 diverse categorie di qualità: plus Fotos Anwendungen???? MH MASSIVHOLZ. MASSIMA QUALITÀ IN TRE VARIANTI PLUS taglio a cuore spaccato, essiccato tecnicamente, superficie piallata e smussata, senza giunzioni a pettine e incollaggio. FIX taglio a cuore spaccato, essiccato tecnicamente, superficie calibrata e smussata, senza giunzioni a pettine e incollaggio. NATURA taglio possibilmente fuori cuore, essiccato tecnicamente, superficie grezza, senza giunzioni a pettine e incollaggio. essiccato tecnicamente e classificato dopo l essiccazione. umidità del legno 20 %, (in FIX, PLUS 15 ± 3 %). marchio CE secondo norma austriaca ÖNORM EN categoria di classificazione almeno S10 TS secondo norma austriaca. classe di resistenza almeno C 24 secondo ÖNORM EN 338. categorie di utilizzo 1, 2 e 3 secondo norma austriaca ÖNORM EN lunghezze e dimensioni personalizzate; legname da costruzione secondo elenco
5 5 Tabella 1: Categorie di qualità del legno massiccio MH MH Plus MH Fix MH NaturA Categoria di classificazione Classi di resistenza Utilizzo Umidità del legno Tipo di incisione Smussatura Precisione di taglio della sezione secondo norma austriaca ÖNORM EN 336 Condizioni nodi Nodosità Incisione corteccia Incrinature radiali da ritiro Vesciche di resina Scoloriture Attacchi da insetti C 24 Standard C 30 opzionale Classe di utilizzo 1,2 e 3 15 ± 3 % A cuore spaccato o senza cuore Non permessa Classe di tolleranza dimensionale 2 10 cm = ± 1 mm > 10 cm = ± 1,5 mm Nodi sciolti e nodi cadenti con diametro superiore a 20 mm non permessi S 10: A 2 / 5 S 13: A 1 / 5 Non permessa Larghezza incrinature 3 % limitata a 6 mm; con sezioni superiori a 10 / 20 cm 5 % Larghezza b 5 mm Non permesse Non permessi almeno S 10 TS C 24 Standard C 30 opzionale Classe di utilizzo 1,2 e 3 15 ± 3 % A cuore spaccato o senza cuore Misurata in obliquo 10 % sul lato di sezione più piccolo Classe di tolleranza dimensionale 2 10 cm = ± 1 mm > 10 cm = ± 1,5 mm Categoria di classificazione S 10 S 10: A 2 / 5 S 13: A 1 / 5 Permesse Permesse gallerie di insetti da legno fresco fino a 2 mm di diametro C 24 Standard C 30 opzionale Classe di utilizzo 1,2 e 3 20 % Fuori cuore, ove possibile tecnicamente Classe di taglio A secondo DIN Classe di tolleranza dimensionale 1 10 cm = +3 / -1 mm > 10 cm = +4/-2 mm Categoria di classificazione S 10 S 10: A 2 / 5 S 13: A 1 / 5 Permesse Permesse gallerie di insetti da legno fresco fino a 2 mm di diametro Torsione Curvatura longitudinale Con taglio a cuore spaccato 8 mm / 2 m; con taglio senza cuore 4 mm / 2 m Caratteristiche della superficie Piallata e smussata calibrata e smussata grezza
6 6 Tabella 2: Categorie di utilizzo secondo la norma austriaca ÖNORM EN Esempi del campo di applicazione Categorie di utilizzo secondo ÖNORM EN 338 Umidità condizionata del legno in condizioni di utilizzo Descrizione del campo di applicazione Esempio di utilizzo Categoria di utilizzo 1 - Ambienti secchi Nella norma u m 12 % (compresa tra 5 bis 15 %) Elementi strutturali completamente chiusi e riscaldati Soffitto con travi di legno, in particolare costruzioni a vista Categoria di utilizzo 2 - Ambienti umidi u m 20 % (compresa tra 10 bis 20 %) Struttura aperta riparata da tetto Elementi strutturali protetti di un carport Categoria di utilizzo 3 - Ambienti esterni u m > 20 % (compresa tra 12 bis 24 %) Struttura all aperto esposta agli agenti atmosferici Elementi strutturali non protetti di un balcone Possibile applicazione del legno massiccio MH
7 7 3. Proprietà caratteristiche di resistenza e rigidità Il legno da costruzione classificato secondo la resistenza per scopi portanti con sezione rettangolare deve soddisfare le disposizioni della norma ÖNORM EN Poiché la norma ÖNORM EN non contiene regole di classificazione valide a livello europeo, la classificazione secondo la resistenza deve continuare ad essere effettuata in base alle regole di classificazione riconosciute a livello nazionale, in Austria viene applicata la norma. Nella norma ÖNORM EN 1912, le classi di classificazione che si basano sulle relative norme nazionali vengono indicate in relazione al sistema di classi di resistenza europeo della norma ÖNORM EN 338. Poiché il legno massiccio MH soddisfa come livello minimo i requisiti della classe S 10 ai sensi della norma, ne risulta la seguente indicazione. Tabella 3: Indicazione per classi a vista in base a classi di resistenza per legno massiccio ai sensi della norma ÖNORM EN 1912: Tipo di legno Abete rosso, abete bianco, pino, larice Abete rosso, abete bianco, pino, larice Classe ai sensi della norma Classe di resistenza ai sensi ÖNORM EN 338 S 10 C 24 S 13 C 30 Dalla norma ÖNORM EN 338 possono essere rilevati tutti i valori caratteristici di resistenza e rigidità per i calcoli relativi a costruzioni in legno, vedi parzialmente Tabella 5. Prodotto in legno massiccio MH Severi controlli di qualità per il legno massiccio MH
8 8 Tabella 4: Profilo di resistenza del legno massiccio MH (min. C 24): LEGNO DI CONIFERA C 14 C 16 C 18 C 20 C 22 C 24 * C 27 C 30 Proprietà di resistenza (in N/mm²) Flessione ƒ m,k Trazione parallela ƒ t,0,k Trazione ad angolo retto ƒ t,90,k 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 0,4 Compressione parallela ƒ c,0,k Compressione ad angolo retto ƒ c,90,k 2,0 2,2 2,2 2,3 2,4 2,5 2,6 2,7 Taglio ƒ v,k 3,0 3,2 3,4 3,6 3,8 4,0 4,0 4,0 Proprietà di rigidità (in kn/mm²) Valori medi del modulo di elasticità parallelo E 0,mean , ,5 12 Quantile 5% del modulo di Elasticità parallelo E 0,05 4,7 5,4 6,0 6,4 6,7 7,4 7,7 8,0 Valore medio del modulo Elasticità ad angolo retto E 90,mean 0,23 0,27 0,30 0,32 0,33 0,37 0,38 0,40 Valore medio del modulo di Spinta G mean 0,44 0,5 0,56 0,59 0,63 0,69 0,72 0,75 Densità (in kg/m³) Densità ρ k Valore medio della densità ρ mean * Requisito minimo per prodotti in legno massiccio MH
9 9 4. Sezioni trasversali preferenziali per legno massiccio MH Il legno massiccio MH è fondamentalmente disponibile, in base alle diverse applicazioni, nelle più diverse dimensioni come da liste. Le sezioni trasversali preferenziali consentono tuttavia una gestione delle scorte più pratica e contribuiscono quindi al contenimento dei costi. Tabella 5: Sezioni trasversali comuni del legno massiccio MH : Legno massiccio MH Sezione trasversale in cm X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Legno massiccio MH in ambienti esterni Legno massiccio MH in ambienti interni
10 10 5. Calcoli relativi al legno massiccio MH in base a Eurocodice 5 Dimensionamento e progettazione di strutture in legno Con l introduzione della nuova norma relativa alle strutture in legno ÖNORM EN Cenni generali Regola e regole generali per l edilizia nonché il documento interpretativo nazionale ÖNORM B : 2009, viene definito un nuovo processo per il dimensionamento di strutture portanti in legno, ovvero il dimensionamento in base al concetto di sicurezza probabilistico con coefficienti di sicurezza parziale. Mediante il nuovo processo di dimensionamento viene effettuata una diversificazione per quanto riguarda le prove di sicurezza strutturale e idoneità all uso. Nella verifica della sicurezza strutturale deve essere garantito che i valori di calcolo degli effetti (E d ) non siano superiori in alcuna situazione di rilevamento alla resistenza dell elemento costruttivo (R d ). Per la rilevazione dei valori di calcolo vengono moltiplicati gli effetti caratteristici provocati da carichi fissi e variabili (G k ovvero Q k ) per i coefficienti di sicurezza parziale γ G ovvero γ Q. In maniera analoga, dalla resistenza caratteristica dell elemento costruttivo R k viene sottratto il coefficiente di sicurezza parziale del materiale γ M. Per il legno massiccio MH, il coefficiente di sicurezza parziale corrisponde a γ M = 1,3. Esecuzione della verifica di portata Valore di calcolo della sollecitazione Valore di calcolo della sollecitabilità E d R d E d = γ G x G k + γ Q x Q k R d = k mod x R k / γ M Il fattore k mod tiene in considerazione le particolari caratteristiche del materiale legno che dipendono dalle condizioni ambientali prevalenti e dalla durata dell applicazione del carico. Tabella 6: Valori per k mod di legno massiccio MH dalla tabella 3.1 norma ÖNORM EN Materiale costruttivo Norma Legno massiccio MH EN Classe d uso Classe di durata del carico Effetto costante lungo medio breve molto breve 0,60 0,60 0,50 0,70 0,70 0,55 0,80 0,80 0,65 0,90 0,90 0,70 1,10 1,10 0,90
11 11 6. Esempio di calcolo Il legno massiccio MH può essere impiegato per varie applicazioni, come pareti, soffitti o elementi di copertura. Sulla scorta di un semplice esempio, il calcolo viene chiaramente rappresentato in base alla nuova norma ÖNORM EN ( Eurocodice ). 1. Sistema e dimensioni dell elemento costruttivo Travi di legno come trave ad una campata in classe d uso 1 in base alla norma ÖNORM EN : , par Distanza montanti Distanza appoggi Materiale Sezione trasversale e = 0,625 m l = 4,5 m Legno massiccio Classe S 10 in base a : corrisponde a classe di resistenza C24 in base a ÖNORM EN 338: , tab. 1 e ÖNORM EN 1912: , tab. 1 b = 10 cm, h = 24 cm Sistema statico q h b l LEGENDA e = Distanza montanti l = Distanza supporti q = Carico utile b = Larghezza h = Altezza
12 12 2. Effetti caratteristici Carichi costanti (Carico proprio) g k = 1,75 kn/m² Carichi variabili Carico utile in base a ÖNORM B : , tab. 2 Supplemento parete divisoria in base a ÖNORM EN : , Abs (8) q k,n = 2,00 kn/m² q k,t = 0,80 kn/m² q k = 2,80 kn/m² 3. Combinazioni di condizioni di carico per verifica di portanza Combinazione di condizioni di carico 1: solo carichi costanti g g d = 1,35 * g k = 1,35 * 1,75 g d =2,36 kn/m² con classe di durata dell effetto del carico = costante e classe d uso 1» k mod = 0,6 in base a ÖNORM EN : , tab. 3.1 Combinazione di condizioni di carico 2: carico costante e variabile g & k q d = 1,35 * g k + 1,5 * q k = q d = 6,56 kn/m² con classe di durata dell effetto del carico = medio e classe d uso 1» k mod = 0,8 in base a ÖNORM EN : , tab. 3.1 È determinante la combinazione di condizioni di carico 2, di seguito documentata. 4. Proprietà di resistenza e rigidità Valori caratteristici Resistenza alla flessione caratteristica in base a ÖNORM EN 338: , tab. 1 f m,k = 24,0 N/mm² Resistenza al taglio caratteristica in base a ÖNORM EN 338: , tab. 1 f v,k = 4,0 N/mm² Modulo di elasticità in base a ÖNORM EN 338: , tab. 1 E 0,mean = N/mm² Valori di calcolo in base a ÖNORM EN : , par Coefficiente sicurezza parziale legno massiccio γ m = 1,3 in base a ÖNORM EN : , tab. 2.3 Coefficiente di modificazione per combinazione di condizioni di carico 2 k mod = 0,8 Valore di calcolo della resistenza alla flessione f m,d = k mod * f m,k / γ m = 0,8 * 24,0 / 1,3 Valore di calcolo della resistenza al taglio f v,d = k mod * f v,k / γ m = 0,8 * 4,0 / 1,3 f m,d = 14,77 N/mm² f v,d = 2,46 N/mm²
13 13 5. Dimensioni di taglio e reazioni d appoggio Momento nominale di una trave per combinazione di condizioni di carico 2 M d = q d * e * l² / 8 = 6,56 * 0,625 * 4,5² / 8 Forza trasversale nominale di una trave per combinazione di condizioni di carico 2 Q d = q d * e * l / 2 = 6,56 * 0,625 * 4,5 / 2 Forze di appoggio nominali di una trave separate da effetto costante o variabile per combinazione di condizioni di carico 2 A g,d = 1,35 * g k * e * l / 2 = 1,35 * 1,75 * 0,625 * 4,5 / 2 A q,d = 1,5 * q k * e * l / 2 = 1,5 * 2,8 * 0,625 * 4,5 / 2 M d = 10,38 knm Q d = 9,23 kn A g,d = 3,32 kn/m A q,d = 5,91 kn/m 6. Rilievi preliminari Modulo di resistenza necessario W y,req = M d / f m,d = 10,38 / 14,76 * 10³ W y,req = 703 cm³» selezione: taglio trasversale 10 / 24 cm² W y,vorh = 960 cm³ 7. Prove in stato limite di portanza Calcolo flessione σ m,y,d = M d / W y = 10,38 / 960 * 10³ Prova: σ m,y,d / f m,d = 10,81 / 14,77 = 0,73 < 1 σ m,y,d = 10,81 N/mm² Prova fornita. Calcolo conclusivo τ d = 3/2 * Q d / A ef = 3/2 * 9,23 / (10 * 0,67 * 24) * 101 τ d = 10,81 N/mm² con A ef = b ef * h = b * k cr * h k cr = 0,67 per legno massiccio in base a ÖNORM EN : , Abs Prova: τ d / f v,d = 0,86 / 2,46 = 0,35 < 1 Nota: carico continuo su bordo superiore Prova fornita.» prova di compressione non necessaria.
14 14 8. Prove in stato limite di idoneità all uso In base alla norma ÖNORM EN : e ÖNORM B : , par , devono essere documentate le tre condizioni di deformazione a) Deflessione a seguito di carico variabile w q,inst w q,inst l/300 b) Deflessione a seguito di tutti i carichi con effetto di scorrimento w fin - w g,inst w fin - w g,inst l/200 c) Deflessione a seguito di carico quasi costante w fin w fin l/250 Calcolo della deflessione E 0,mean * I y = 1100 kn/cm² * 10 * 24³ cm 4 / 12 EI = 1267,2 knm² Coefficiente di scorrimento k def in base a ÖNORM EN : , tab. 3.2 Classe d uso 1 k def = 0,6 w g,inst = 5/384 * g k * e * l 4 / EI w g,fin = wg,inst * (1 + k def ) = 0,46 * (1+0,6) w q,inst = 5/384 * q k * e * l 4 / EI w g,inst = 0,46 cm w g,fin = 0,74 cm w q,inst = 0,74 cm Prova a) w q,inst = w q,1,inst w q,inst = 0,74 cm = l/608 l/300 Prova fornita. Prova b) w fin - w g,inst = w g,inst *k def + w q,1,inst * (1 + ψ 2,1 * k def ) Coefficiente di combinazione ψ 2,1 in base a ÖNORM EN 1990: , tab. A.1.1 ψ 2,1 = 0,3 w fin = 1,15 cm = l/391 l/200 Prova fornita. Prova c) w net,fin = w g,inst * (1 + k def ) + w q,inst * ψ 2,1 * (1 + k def ) w net,fin = 1,09 cm = l/413 l/250 Prova fornita. 9. Prova di oscillazione In base alla norma ÖNORM EN : , par , per i tetti delle abitazioni con frequenza propria pari a max. f = 8 Hz deve essere eseguita una prova separata. f 1 = π/(2*l²) * ((EI) l /m) 1/2 l = 4,5 m m = massa del tetto in kg/m², quasi stabile = 175 kg/m² + 0,3 * 280 kg/m² m = 259 kg/m² (EI) l = 1100 kn/cm² * 10cm * 24³cm³ / 12 / 0,625 m = 2,03 * 10 6 Nm²/m f 1 = 6,9 Hz < 8,0 Hz» deve essere eseguita la prova separata. Due opzioni per procedere: 1. aumentare la rigidità dei supporti incrementandone la larghezza. 2. verificare che la prova sia stata effettuata con calcolo di oscillazione preciso.
15 15 7. Aziende partner Aziende partner legno massiccio MH : Hannes Bichler Holzstraße Kobenz office@bichler-holz.at Tel.: +43 (0) 3514/5219 Fax: +43 (0) 3514/ Deisl Rupert Inhaber Markus Deisl Sägewerk-Paletten 5421 Adnet 67 info@holz-deisl.at Tel.: +43 (0) 6245/ Fax: +43 (0) 6245/ FORMHOLZ Säge- und Hobelwerk GmbH Zwettler Straße Groß Gerungs johannes.kitzler@formholz.at Tel.: +43 (0) 2812/ Fax: +43 (0) 2812/ Franz Kirnbauer KG Gasteil Prigglitz office@kirnbauer.at Tel.: +43 (0) 2662/43514 Fax: +43 (0) 2662/ Lauss Josef Sägewerk Egermühle Vorderschlag Peilstein lauss@aon.at Tel.: +43 (0) 7287/7755 Fax: +43 (0) 7287/20591 Liechtenstein Holztreff Liechtensteinstraße Deutschlandsberg info@holztreff.at Tel.: +43 (0) 3462/ Fax: +43 (0) 3462/ Albin Neumayr GesmbH & Co KG Säge-Hobelwerk Glemmerstraße Maishofen saegewerk@neumayr-holz.at Tel.: +43 (0) 6542/ Fax: +43 (0) 6542/ Ortner-Holz GmbH Zeller Straße Tragwein office@ortner-holz.at Tel.: +43 (0) 7263/88329 Fax: +43 (0) 7263/ Holz Reisecker GmbH & Co. KG Fraham Rossbach info@holz-reisecker.at Tel.: +43 (0) 7755/5330 Fax: +43 (0) 7755/ Samonig Sägewerk u. Holzhandelsges. m. b. H. Oberrainer Straße Fürnitz office@samonig.net Tel.: +43 (0) 4257/ Fax: +43 (0) 4257/ Schörghofer-Holz e. U. Säge-u. Hobelwerk Hauptstr Henndorf am Wallersee info@schoerghofer-holz.at Tel.: +43 (0) 6214/8252 Fax: +43 (0) 6214/ Zechner Holz GmbH Am Quellengrund Deutschfeistritz info@bauholz.at Tel.: +43 (0) 3127/ Fax: +43 (0) 3127/ Soci sostenitori straordinari: Camera di Commercio dell Austria Schauflergasse 6 A-1010 Vienna Associazione dell industria del legno austriaca Schwarzenbergplatz 4 A-1037 Vienna
16 COMUNITÀ DI PRODUTTORI MH MASSIVHOLZ AUSTRIA Coordinatore: Ferdinand Reisecker Amministratore: Rainer Handl Schwarzenbergplatz 4, A-1037 Vienna Tel.: +43 (0) , Fax: +43 (0) Fonte: proholz Austria Imagini: Liechtenstein Holztreff, Zechner Holz, Bruno Klomfar, Walter Luttenberger, Mag. Arch. Spagolla. Tutti i diritti riservati. La riproduzione, anche parziale, è consentita solo con indicazione della fonte e previo consulto con l associazione MH. Nonostante un attenta verifica non si esclude la presenza di errori. La correttezza del contenuto non viene pertanto assicurata. L associazione non si assume quindi alcuna responsabilità. La stesura dei contenuti di testi e tabelle è stata curata dal team di Holzforschung Austria sotto la guida del Dr. Andreas Neumüller con la collaborazione della Dr. Ing. Julia Denzler. Un ringraziamento particolare va al Presidente del comitato tecnico di vigilanza DI Johann Blinzer e a tutti gli imprenditori MH, prima tra tutti Monika Zechner. Elaborazione redazionale: Rainer Handl, Monika Zechner, Hanna Boesch Layout e composizione: Realizzazione: Rainer Handl, MH -Massivholz Austria
CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliLa migliore alternativa al legno antico
La migliore alternativa al legno antico RETROTIMBER combina l aspetto di legno vecchio con le caratteristiche statiche del legno appena tagliato. Sfridi di produzione prevedibili produciamo il vostro legname
DettagliDichiarazione delle caratteristiche DoP JPH-010 1. Codice univoco del tipo di prodotto legno lamellare di abete senza trattamento protettivo
Dichiarazione delle caratteristiche DoP JPH-010 1. Codice univoco del tipo di prodotto legno lamellare di abete senza trattamento protettivo 2. Uso previsto: costruzioni e ponti 3. Fabbricante: Johann
DettagliCostruzioni in legno. Caratteristiche meccaniche Metodi di calcolo
Costruzioni in legno Caratteristiche meccaniche Metodi di calcolo Bozza del 18/5/21 Costituzione del tronco Bozza del 18/5/21 Difetti Bozza del 18/5/21 Relazione tra Umidità, Umidità relativa e Temperatura
DettagliLEZIONE 7. PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte I. Modelli e criteri. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A.
Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà di Architettura Università degli Studi di Genova LEZIONE 7 PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte I. Modelli e criteri IL MATERIALE
DettagliPassion for timber TRAVI PER ARMATURA. pfeifergroup.com
Passion for timber TRAVI PER ARMATURA pfeifergroup.com FILOSOFIA Il gruppo Pfeifer sviluppa una nuova generazione di travi in legno per armature. Con PF20plus, dopo un intensa fase di sviluppo e test,
DettagliModelli di dimensionamento
Introduzione alla Norma SIA 266 Modelli di dimensionamento Franco Prada Studio d ing. Giani e Prada Lugano Testo di: Joseph Schwartz HTA Luzern Documentazione a pagina 19 Norma SIA 266 - Costruzioni di
DettagliANALISI STRUTTURALE DELLA TRAVE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN)
ANALISI STRUTTURALE DELLA TRAE PORTA-PARANCO IN ACCIAIO (sala C LNGS - INFN) SALA C SALA A SALA B Ing. FRANCESCO POTENZA Ing. UBERTO DI SABATINO 1 1. PREESSA La presente relazione illustra i risultati
DettagliLAVORI SPECIALI. (Articolo 148 D.Lgs 81/08)
146 LAVORI SPECIALI (Articolo 148 D.Lgs 81/08) Prima di procedere alla esecuzione di lavori su lucernari, tetti, coperture e simili, fermo restando l obbligo di predisporre misure di protezione collettiva,
DettagliCORPO PERMANENTE VIGILI DEL FUOCO TRENTO Ufficio Operativo Interventistico
Provincia Autonoma di Trento Servizio Antincendi e Protezione Civile CORPO PERMANENTE VIGILI DEL FUOCO TRENTO Ufficio Operativo Interventistico Norma EN 1147/0 (norme europee) SCALE PORTATILI PER USO NELLE
DettagliIl legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali.
FANOLEGNO Il legno elemento creativo per eccellenza. Per noi, rappresenta ogni giorno l espressione massima per realizzare progetti naturali. FANOLEGNO Tetti La nostra struttura ha acquisito, nel corso
DettagliMateriali, profili prestazionali e marcatura CE
CNR-DT 206/2007 il controllo delle strutture di legno Materiali, profili prestazionali e marcatura CE prof. ing. Ario Ceccotti CNR - IVALSA Università di Venezia IUAV Ario Ceccotti, IVALSA-CNR 1 Presentazione
DettagliVILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010. Relatore: Ing. Carlo Calisse
LE RETI ANTICADUTA DALLE NORME UNI EN 1263-1 1 e 2 ALLE NUOVE LINEE GUIDA AIPAA VILLA BORROMEO Sarmeola di Rubano Padova 25 novembre 2010 Relatore: Ing. Carlo Calisse INTRODUZIONE ALLE NORME UNI EN 1263-1:
DettagliTradizione ed innovazione. La classificazione del legname massiccio strutturale.
Convegno SICUREZZA E COMFORT NELLE ABITAZIONI CON STRUTTURE DI LEGNO Verona, 16 Giugno 2001 Tradizione ed innovazione. La classificazione del legname massiccio strutturale. Prof. Ing. Luca UZIELLI Prof.
DettagliLegno strutturale Classificazione a vista dei legnami secondo la resistenza meccanica Parte 3: Travi Uso Fiume e Uso Trieste
NORMA ITALIANA Legno strutturale Classificazione a vista dei legnami secondo la resistenza meccanica Parte 3: Travi Uso Fiume e Uso Trieste UNI 11035-3 OTTOBRE 2010 Structural timber Visual strength grading
DettagliIstruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo delle Strutture di Legno,
Come indicato al Par. 4.4.14 del D.M. 14/01/2008, VERIFICA DI RESISTENZA AL FUOCO ELEMENTI LIGNEI Le verifiche di resistenza al fuoco potranno eseguirsi con riferimento a UNI EN 1995-1-2, utilizzando i
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI FACOLTA DI INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA STRUTTURALE PROVE SPERIMENTALI SU PIGNATTE IN PSE RELAZIONE Il Responsabile Scientifico Dott. Ing. Fausto Mistretta Il
DettagliRELAZIONE STRUTTURALE
RELAZIONE STRUTTURALE DESCRIZIONE DELL OPERA. Si prevede di realizzare una passerella pedonale in acciaio per l accesso secondario alla grotta. La struttura è costituita da due travi parallele in acciaio
DettagliRelazione ed elaborati di progetto per il solaio
LABORATORIO DI COSTRUZIONE DELL ARCHITETTURA 2A prof. Renato Giannini Relazione ed elaborati di progetto per il solaio (arch. Lorena Sguerri) Relazione di calcolo Predimensionamento e analisi dei carichi
DettagliLE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri
prof. Renato Giannini LE STRUTTURE IN CEMENTO ARMATO: Progetto dei pilastri (arch. Lorena Sguerri) Prescrizioni di normativa per le armature dei pilastri La normativa (D.M. 09/01/96, par.5.3.4) fornisce
DettagliWorkbook 2-35. Statica 36-49. Resistenza al fuoco 50-53. Estetica 54-55. Ecologia 56-73. Isolamento acustico 74-89. Acustica del locale 90-101
2-35 Statica 36-49 Resistenza al fuoco 50-53 Estetica 54-55 Ecologia 56-73 Isolamento acustico 74-89 Acustica del locale 90-101 Isolamento termico 102-113 Progettazione esecutiva Workbook 114-121 122-127
DettagliELEMENTI PER SOLAIO IN LAMELLARE
ELEMENTI PER SOLAIO IN LAMELLARE IL SISTEMA INTELLIGENTE. Elementi per solaio in lamellare HASSLACHER NORICA TIMBER 1 FROM WOOD TO WONDERS. INDICE TROVERETE MOLTO DI PIÙ ALL INTERNO. Pagina 01 Preazione
DettagliParquet per esterno Il prodotto, la posa e la nuova norma UNI 11538-1
Parquet per esterno Il prodotto, la posa e la nuova norma UNI 11538-1 ing. Rita D Alessandro ufficio normative EdilegnoArredo A.I.P.P.L. dr. Stefano Berti CNR IVALSA 2 Soluzioni architettoniche moderne
DettagliSINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI.
SINTESI DELLA NORMATIVA EUROPEA EN 1263-1 RELATIVA AL MONTAGGIO DELLA RETE ANTICADUTA PER APPLICAZIONI ORIZZONTALI E PER APPLICAZIONI VERTICALI. 1. RETE ANTICADUTA CERTIFICATA EN 1263-1, PER APPLICAZIONI
DettagliLEZIONE 7. PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri di verifica. Corso di TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A.
Corso i TECNICA DELLE COSTRUZIONI Chiara CALDERINI A.A. 2007-2008 Facoltà i Architettura Università egli Stui i Genova LEZIONE 7 PROGETTO DI STRUTTURE IN LEGNO Parte II. Criteri i verifica NORMATIVA DI
DettagliEdifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali
Corso di Riabilitazione Strutturale POTENZA, a.a. 2011 2012 Edifici in c.a. esistenti Metodi di adeguamento tradizionali Dott. Marco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/
DettagliVITAL PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA
PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA SOMMARIO - PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA 4 5 6 8 GENERALITà IL PRODOTTO Vital LE APPLICAZIONI Assorbimento
DettagliArticolo su Vibrazioni. Premessa. Autore: Ing. Alberto Zamatteo Gerosa Arca Casa Legno srl
Articolo su Vibrazioni Autore: Ing. Alberto Zamatteo Gerosa Arca Casa Legno srl Premessa L obiettivo è quello di trattare il tema delle vibrazioni nelle strutture orizzontali lignee ai fini del dimensionamento
DettagliManuale Tecnico S H PRODUCTION. Collegamento a scomparsa STH204 SOLTECH. Valori a Taglio con installazione Cemento - Legno. Ed.13
S RODUCTION Ed.13 Manuale Tecnico 1121/11 Collegamento a scomparsa ST204 1 I vantaggi di utilizzare i i collegamenti ST204 Ricerca tecnica Costruita in Acciaio 35 questo garantisce un elevato valore di
DettagliProgetto di un solaio in legno a semplice orditura (a cura di: ing. E. Grande)
Progetto i un solaio in legno a semplice oritura (a cura i: ing. E. Grane) 1. PREMESSA Il presente elaborato concerne la progettazione i un solaio in legno a semplice oritura con estinazione uso i civile
Dettaglidataholz.com Denominazione: wsf
Descrizione generale Per gli elementi di legno massiccio con incastri femmina e/o maschio si tratta di listelli di legno massiccio di conifera o di latifoglie con uno spessore (t) 14 mm, dotati in una
DettagliRELAZIONE SULLA QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI
RELAZIONE SULLA QUALITA E DOSATURA DEI MATERIALI pag. 1 / 8 SOMMARIO 1. MATERIALI IMPIEGATI PER LA COPERTURA... 3 1.1 LEGNO LAMELLARE... 3 1. ACCIAI DA CARPENTEREIA... 3 1.3 ANCORANTI E CONNETTORI... 3.
DettagliREGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE
30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo
DettagliTilly. Il pannello lamellare in legno massiccio dalle caratteristiche speciali. www.tilly.at
Tilly Il pannello lamellare in legno massiccio dalle caratteristiche speciali 5 www.tilly.at Abete rosso anticato Lunghezza AB/B (A/B*) (strati di superficie evaporati da entrambi i lati) 5000 mm 1250
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione
DettagliDimensionamento delle strutture
Dimensionamento delle strutture Prof. Fabio Fossati Department of Mechanics Politecnico di Milano Lo stato di tensione o di sforzo Allo scopo di caratterizzare in maniera puntuale la distribuzione delle
DettagliCALCOLO DEL NUOVO PONTE
CALCOLO DEL NUOVO PONTE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI I materiali utilizzati sono: - Calcestruzzo Rck450 = 2500 Kg/m 3 Resistenza di esercizio a flessione: f cd = 0,44*45 = 19,8 N/mm 2 = 198 Kg/cm 2 -
Dettaglipresenti in tutto il mondo BLOCCHETTI PER PALLET LEGNAME DA IMBALLAGGIO euroblock.com
presenti in tutto il mondo BLOCCHETTI PER PALLET LEGNAME DA IMBALLAGGIO euroblock.com BLOCCHETTI PER PALLET I VANTAGGI DECISIVI Materiale I materiali di base sono legno di conifera allo stato naturale
Dettaglipresenti in tutto il mondo BLOCCHETTI PER PALLET LEGNAME DA IMBALLAGGIO euroblock.com
presenti in tutto il mondo BLOCCHETTI PER PALLET LEGNAME DA IMBALLAGGIO BLOCCHETTI PER PALLET I VANTAGGI DECISIVI Materiale I materiali di base sono legno di conifera allo stato naturale e trucioli di
DettagliRAPPORTO DI PROVA Venezia,. Foglio n. 1 di 7. Protocollo: Luogo e Data della prova: Richiedente: Materiale testato:
Foglio n. 1 di 7 Protocollo: Luogo e Data della prova: Mestre, Richiedente: Materiale testato: Prova eseguita: Conducibilità termica Riferimento Normativo: UNI EN 12667 DESCRIZIONE DEL CAMPIONE SOTTOPOSTO
DettagliIl Cartongesso e l Edilizia Residenziale
Il Cartongesso e l Edilizia Residenziale 2 L AZIENDA Lafarge Gessi è una società del Gruppo multinazionale Lafarge, nata in seguito alla rapida crescita dei sistemi costruttivi a secco che si è registrata
DettagliCONTATORI DEL GAS E DISPOSITIVI DI CONVERSIONE DEL VOLUME
Allegati Specifici - Allegato MI-002 CONTATORI DEL GAS E DISPOSITIVI DI CONVERSIONE DEL VOLUME Ai contatori del gas e ai dispositivi di conversione del volume descritti qui di seguito, destinati ad essere
DettagliAPPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04
APPOGGI NEOARM APPOGGI NEOARM B04 DESCRIZIONE PRODOTTO La serie Neoarm è una linea di apparecchi d appoggio strutturali in elastomero armato, costituiti cioè da un blocco in elastomero nel quale sono inseriti
DettagliINDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8
2/6 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA... 3 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 4 3 MATERIALI... 7 4 TRAVE IN C.A. - ANALISI DEI CARICHI... 8 5 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI TRAVE... 9 6 CALCOLO DELLE SOLLECITAZIONI
DettagliAgosto 2010 ASP Dagmersellen. Memoriale. Desolidarizzazioni. di pavimenti in piastrelle e materiale lapideo all'interno di stabili.
Agosto 2010 ASP Dagmersellen Memoriale Desolidarizzazioni di pavimenti in piastrelle e materiale lapideo all'interno di stabili Pagina 1 Gli autori di questo memoriale sono: Arpagaus Reto Graber Daniel
DettagliLezione 1: La normativa
CORSO DI ISTRUZIONE CALCOLO AGLI STATI LIMITE STRUTTURE IN LEGNO Lezione 1: La Ing. Marco Ballerini Università di Trento Padova, 5 marzo 2004 SOMMARIO allo stato ultimo (SLU) i coefficienti di sicurezza
DettagliSTRUTTURE IN LEGNO LAMELLARE
STRUTTURE IN LEGNO LAMELLARE TECNOLOGIA e CALCOLO MORETTI INTERHOLZ s.r.l. dott. ing. Alberto AGOSTINI Direttore Tecnico Produzione (NTC 2008) IL MATERIALE MATERIA PRIMA: Abete rosso, Larice, Pino, Abete
DettagliPassion for timber PELLET & BRICCHETTI DI LEGNO. pfeifergroup.com
Passion for timber PELLET & BRICCHETTI DI LEGNO pfeifergroup.com FILOSOFIA Rispetto per l ambiente e le risorse. I nostri pellet e bricchetti sono lavorati esclusivamente da legno locale proveniente da
DettagliCONSOLIDAMENTO PONTE E DIFESA SPONDA DESTRA TORRENTE STANAVAZZO. NORMATIVA UTILIZZATA: D.M. 14/01/2008 Norme Tecniche per le costruzioni
GENERALITA COMUNE DI PREDOSA Provincia di Alessandria CONSOLIDAMENTO PONTE E DIFESA SPONDA DESTRA TORRENTE STANAVAZZO ZONA SISMICA: Zona 3 ai sensi dell OPCM 3274/2003 NORMATIVA UTILIZZATA: D.M. 14/01/2008
DettagliCARATTERISTICHE TECNICO STRUTTURALI: SISTEMI COSTRUTTIVI
CARATTERISTICHE TECNICO STRUTTURALI: SISTEMI COSTRUTTIVI STRUTTURA PORTANTE IN LEGNO LAMELLARE La struttura portante è realizzata in legno lamellare di abete, generalmente con classe di resistenza GL24c
Dettagli26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA
26 GIUGNO 2012 AULA MAGNA DELLA SCUOLA EDILE CPIPE - VIA BASILICATA, 10/12 LOCALITÀ CAMIN PADOVA 26 GIUGNO 2012 Intervento ing. Donato Chiffi Progettazione costruttiva dei dispositivi di ancoraggio e verifica
Dettagli11. Criteri di analisi e di verifica
11. Criteri di analisi e di verifica Il progetto dell edificio esistente riflette naturalmente lo stato delle conoscenze al tempo della costruzione e può contenere difetti di impostazione e di realizzazione,
DettagliBassa massa volumica (peso)= basse forze inerziali sismiche (peso del legno= 450 Kg/m³ 30-40 kg/m² ;
BUON COMPORTAMENTO IN ZONA SISMICA Il legno come materiale e le strutture in legno in generale sono naturalmente dotate di alcune caratteristiche intrinseche che ne rendono non solo adatto ma consigliabile
DettagliFlessione orizzontale
Flessione orizzontale Presso-flessione fuori piano Presso-flessione fuori piano Funzione dei rinforzi FRP nel piano trasmissione di sforzi di trazione all interno di singoli elementi strutturali o tra
DettagliL ingombro ed il numero delle corsie si calcola attraverso lo schema e la tabella riportata a seguito.
4.2 IL COLLAUDO STATICO DEI PONTI 4.2.1 Ponti stradali Per i ponti stradali le norme per l effettuazione del collaudo statico sono contenute nel D.M. LL. PP. del 4 maggio 1990 Aggiornamento delle norme
DettagliParere d idoneità tecnica
Parere d idoneità tecnica Premessa UNICMI, Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche, dell Involucro e dei Serramenti, attraverso le sue 12 divisioni, rappresenta circa 22.000 aziende,
DettagliDissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate. Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma
Dissesti statici nel consolidamento delle opere d'arte danneggiate Giorgio Monti Università La Sapienza di Roma 1 Contenuti Metodologia di progettazione Valutazione della resistenza attuale (Capacità)
DettagliImpermeabilizzare nelle costruzioni a secco FERMACELL
Schede tecniche FERMACELL Impermeabilizzare nelle costruzioni a secco FERMACELL Sollecitazione dell umidità Campi di utilizzo Secondo la sollecitazione di umidità cui è sottoposto un elemento costruttivo,
DettagliLinee Guida AICQ Incollaggio Parte 5 Manutenzione e Riparazione
Direzione Tecnica Ingegneria Rotabili e Tecnologie di Base Tecnologie Meccaniche e Sistemi Frenanti - Sistemi e Componenti Meccanici - Sistemi Frenanti - Processi Speciali Autori: Nannini Andrea e-mail:
DettagliElementi in vetro verticali Griesser. w17c Parete scorrevole di vetro
Elementi in vetro verticali Griesser. w17c Parete scorrevole di vetro Larghezza max. 6600 mm, impianto singolo max. 10 000 mm, impianto contrapposto Altezza max. 2600 mm Facile apertura Assoluta trasparenza
DettagliSOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI
SOMMARIO 1. VERIFICA DELLA PASSERELLA DI ACCESSO AL TEATRO - DESCRIZIONE DELL OPERA - NORMATIVA DI RIFERIMENTO - MATERIALI ADOTTATI 1.1 DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI travi secondarie
DettagliXYLEVO by Brunofranco SCHEDA TECNICA SISTEMA MODULARE COMPONIBILE. Costruire in modo ecologico per vivere meglio.
XYLEVO by Brunofranco SCHEDA TECNICA SISTEMA MODULARE COMPONIBILE Costruire in modo ecologico per vivere meglio. Nordtex nasce dall'unione di imprenditori attivi nel settore dell'edilizia che promuovono
DettagliPer prima cosa si determinano le caratteristiche geometriche e meccaniche della sezione del profilo, nel nostro caso sono le seguenti;
!""##"!$%&'((""!" )**&)+,)-./0)*$1110,)-./0)*!""##"!$%&'((""!" *&)23+-0-$4--56%--0.),0-,-%323 -&3%/ La presente relazione ha lo scopo di illustrare il meccanismo di calcolo che sta alla base del dimensionamento
DettagliIl c.a.p. nelle nuove Norme Tecniche
Il c.a.p. nelle nuove Norme Tecniche plizzari@ing.unibs.it Università di Brescia Corso di Tecnica delle Costruzioni Verifica di una struttura esistente Corso Tecnica delle Costruzioni 2/71 Comportamento
DettagliEcotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo
Ecotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo Rispetta l ambiente Confortevole Risparmio energetico Antisismica QC Costruttive QC1_Sicurezza Antisismica QC2_Resistenza e sicurezza al fuoco QC3_Efficenza
DettagliLa nuova dimensione nella protezione al fuoco Fire protection
FERMACELL Firepanel A1 La nuova dimensione nella protezione al fuoco Fire protection Firepanel A1 La nuova lastra incombustibile di FERMACELL La lastra FERMACELL Firepanel A1 rappresenta una novità assoluta
DettagliISTRUZIONI DI MONTAGGIO SISTEMA DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE A PAVIMENTO LOEX HOME
HOME ISTRUZIONI DI MONTAGGIO SISTEMA DI RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE A PAVIMENTO LOEX HOME RISCALDAMENTO E RAFFRESCAMENTO RADIANTE INDICE 1. Note per le istruzioni di montaggio 2. Sicurezza
DettagliAdriano Castagnone Davide Cerroni CALCOLO DI COLLEGAMENTI IN LEGNO E VALIDAZIONE DEL SOFTWARE ET - MODULO UNIONI LEGNO
Adriano Castagnone Davide Cerroni CALCOLO DI COLLEGAMENTI IN LEGNO E VALIDAZIONE DEL SOFTWARE ET - MODULO UNIONI LEGNO Indice VERIFICA DI UN NODO DI TRAVE RETICOLARE REALIZZATO MEDIANTE COLLEGAMENTO DI
DettagliCAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI
CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori
DettagliSussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI. Prof. Ing. Francesco Zanghì FONDAZIONI - III AGGIORNAMENTO 12/12/2014
Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì FONDAZIONI - III AGGIORNAMENTO 12/12/2014 Progetto strutturale di una trave rovescia Alle travi di fondazioni
DettagliRAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874
RAPPORTO DI PROVA 110104 - R 0874 DETERMINAZIONE DEL CONTRIBUTO DI UNA VERNICE TERMICA A BASE CERAMICA SUI VALORI DI TRASMITTANZA DI PARETI INTONACATE, DELLA DITTA "ATRIA s.r.l." STABILIMENTO DI PARTANNA
DettagliTEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL
1 2 TEST DI VALIDAZIONE DEL SOFTWARE VEM NL Confronto dei risultati tra il software VEM NL el il metodo SAM proposto dall Unità di Ricerca dell Università di Pavia. Stacec s.r.l. Software e servizi per
DettagliLegname di Castagno ad Uso Strutturale
Legname di Castagno ad Uso Strutturale Dott. For. Luchetti Marco Ufficio Normativa Assolegno di FederlegnoArredo Tel. +39 02 80604 328; mob. +39 333 2763278 marco.luchetti@federlegnoarredo.it Introduzione:
DettagliALLEGATO II Dispositivi di attacco
ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi
DettagliREGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE. del 17.7.2014
COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 17.7.2014 C(2014) 4581 final REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. /.. DELLA COMMISSIONE del 17.7.2014 relativo alle condizioni per la classificazione, senza prove, dei profili e
DettagliIl calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza
MICHELE VINCI Il calcolo delle sopraelevazioni in muratura in funzione del livello di conoscenza Collana Calcolo di edifici in muratura (www.edificiinmuratura.it) Articolo 2 Ottobre 2013 Bibliografia:
DettagliProgramma. La formaldeide: caratteristiche e pericolosità (cenni) Impieghi della formaldeide nel settore legno-arredo
Programma La formaldeide: caratteristiche e pericolosità (cenni) Impieghi della formaldeide nel settore legno-arredo L emissione di formaldeide dai prodotti del settore legnoarredo Metodi di prova per
DettagliSistema di diagnosi CAR TEST
Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni
DettagliPannelli Serie Woodline
Pannelli Serie Woodline Caratteristiche del pannello. Il pannello della Serie Woodline è stato studiato per l applicazione finale come pannello per rivestimento nelle porte blindate. L interno è costituito
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliLezione 1. Obiettivi prestazionali e normativa vigente. Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni)
Lezione 1 Obiettivi prestazionali e normativa vigente Laboratorio progettuale (Tecnica delle Costruzioni) Obiettivi prestazionali Obiettivi progettuali Sono definiti dall associazione associazione tra
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliHorae. Horae Software per la Progettazione Architettonica e Strutturale
1 IL MATERIALE X-LAM Nel programma CDSWin il materiale X-LAM pu ò essere utilizzato solo come elemento parete verticale. Quindi, dal punto di vista strutturale, il suo comportamento è prevalentemente a
DettagliCaldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse
Caldaie, stufe e termocamini alimentati a Biomasse Le caratteristiche tecniche richieste per ottenere il conto termico. Antonietta Serra, responsabile sezione Termotecnica presso Istituto Giordano Spa
DettagliPROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012
Cognome e nome PROVA DI AMMISSIONE ALLA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE A.A. 2011/2012 Si ricorda al candidato di rispondere alle domande di Idraulica, Scienza delle costruzioni e Tecnica delle
DettagliESEMPIO. Profilo di gestione. Programma qualità livello II. Parto I: Profilo di gestione
Programma qualità livello II Parto I: Profilo di gestione Tutte le affermazioni in questo profilo devono essere elaborate dai quadri. (Nome o timbro dell azienda) (Codice aziendale) (Data) 1 Valutazione
DettagliNastri trasportatori DGF-P 2001
Nastri trasportatori DGF-P 2001 Sezione trasversale della struttura del trasportatore Striscia di scorrimento mk 1005 Profilo per struttura del trasportatore mk 2001 Sistema trasportatore DGF-P 2001 è
DettagliNastri trasportatori GUF-P 2004
Nastri trasportatori GUF-P 2004 Sezione trasversale della struttura del trasportatore Oltre alle funzioni standard di tutti i Sistemi per nastri trasportatori mk, inclusi i rulli bombati per un facile
DettagliCasa in legno. antica o soluzione moderna?
Casa in legno Ritorno all antica antica o soluzione moderna? Storia della casa in legno La storia delle case in legno inizia nel 2700 a.c. nell Europa centrale (Blockhaus). Storia della casa in legno A
Dettagliwww.lavoripubblici.it
Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,
DettagliLIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo)
MACCHINA NUMERO DI FABBRICA LIBRETTO VERIFICHE GRU A PONTE E MACCHINE DI SOLLEVAMENTO (Registro di controllo) Costruttore/Mandatario: CIOFETTI SOLLEVAMENTO INDUSTRIALE SRL S. S. Tiberina Nord, 26/T - 06134
DettagliELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA
ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo
DettagliMetodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici
Metodologia di monitoraggio Impianti fotovoltaici Per effettuare il monitoraggio degli impianti fotovoltaici è stato scelto il metodo di acquisizione dati proposto dal Dott. Ing. F. Spertino, Dott. Ing.
DettagliResistenza al fuoco di tetti a falda in legno
Resistenza al fuoco di tetti a falda in legno Prove di comportamento al fuoco di strutture edilizia isolate con schiume poliuretaniche Protezione passiva dal rischio incendi Come è noto per la valutazione
DettagliDipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro
Dipartimento di Prevenzione U.O.C. SPISAL - Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza in Ambienti di Lavoro SCHEDA 1 Occhiali per la protezione degli occhi contro la proiezione di schegge V2-25/06/2013 La
DettagliIL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO
http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti
DettagliManuale di Posa Versione n. 01 del 14/06/2013
Manualistica Tecnica Manuale di Posa Versione n. 01 del 14/06/2013 Pag.2 Indice Indice... 2 Introduzione e informazioni generali... 3 Guida Deformabile... 3 DESCRIZIONE... 3 MATERIALE... 3 CERTIFICATI...
DettagliSistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT
VENETO Sistemi di protezione e coordinamento negli impianti elettrici di BT Relatore: Ing. Raoul Bedin Interruttore automatico Le funzioni fondamentali sono quelle di sezionamento e protezione di una rete
DettagliNovità e sviluppi normativi su - marcatura CE - pavimentazioni per esterni - criteri di valutazione della posa flottante
Novità e sviluppi normativi su - marcatura CE - pavimentazioni per esterni - criteri di valutazione della posa flottante CNR IVALSA Sesto Fiorentino (FI) venerdì 22 novembre 2013 ing. Rita D Alessandro
DettagliPRINCIPALI APPLICAZIONI DI MATERIALE FIBRO-RINFORZATO IN CARBONIO
pull PRINCIPALI APPLICAZIONI DI MATERIALE FIBRO-RINFORZATO IN CARBONIO - Sistema IDES-Wrap con Tessuto UNI-direzionale IDES-Wrap C-UNI/220 IDES-Wrap C-UNI/320 IDES-Wrap C-UNI/420 - Sistema IDES-Wrap con
Dettagli