LA STRUTTURA DELL ECONOMIA ITALIANA: IL LATO DELLA DOMANDA
|
|
- Marco Bruni
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA STRUTTURA DELL ECONOMIA ITALIANA: IL LATO DELLA DOMANDA 1
2 PRODUTTIVITA : IL LEGAME DOMANDA E OFFERTA La produttività è rilevante anche dal lato della domanda: a) bassa crescita della produttività incide sulla competitività e sui redditi e di conseguenza sui consumi delle famiglie, sugli investimenti e sulle esportazioni. b) Allo stesso tempo la dinamica di queste variabili dal lato della domanda, e in particolare degli investimenti, incidono sull andamento dell offerta c) Per cui la dinamica temporale degli investimenti degli ultimi venti anni, ha condizionato il processo di accumulazione e il progresso tecnologico. 2
3 Il PIL Il PIL ci offre diverse informazioni sulla struttura economica di un paese a secondo del metodo di calcolo che utilizziamo per stimarlo. 3
4 LA MISURAZIONE DEL PIL IL METODO DELLA SPESA AGGREGATA PIL = Spesa aggregata = Consumo + Investimenti + Spesa pubblica + Esportazioni nette 4
5 Tavola 1. Conto economico delle risorse e degli impieghi - Valori a prezzi correnti (Milioni di euro) AGGREGATI 2006 % 2007 % 2008 % 2009 % 2010 % Consumi finali delle famiglie (C) Consumi collettivi (G) Consumi totali (C+G) Investimenti fissi lordi (I) Esportazioni di beni e servizi (X) Importazioni di beni e servizi (Q) Esportazioni nette (NX) Prodotto interno lordo ai prezzi di mercato Fonte: Elaborazioni su dati Istat 5
6 Il conto economico delle risorse e degli impieghi Y + Q = C + I + G + X Il conto economico delle risorse e degli impieghi fornisce un quadro sintetico delle fonti (risorse) e delle utilizzazioni (impieghi) dei beni all interno di un paese in un dato periodo di tempo. La disponibilità dei beni può essere acquisita da un paese mediante la produzione interna (Y) o le importazioni (Q). 6
7 Conto economico delle risorse e degli impieghi 2010 RISORSE IMPIEGHI PIL (Y) Consumi finali delle famiglie (C) IMPORTAZIONI (Q) Consumi collettivi (G) Investimenti fissi lordi (I) Esportazioni di beni e servizi (X) TOTALE
8 Il conto economico delle risorse e degli impieghi indica anche se un paese in un dato anno ha prodotto più di quanto ha assorbito all interno e quindi ha accumulato un credito nei confronti del resto del mondo. Nel 2010: PIL<C+I+G L ITALIA HA ACCUMULATO DEBITO NEI CONFRONTI DEL RESTO DEL MONDO 8
9 Le componenti della spesa aggregata in % del Pil) anno % 50% 40% 30% 20% 10% 0% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 9
10 IL CONSUMO DELLE FAMIGLIE I dati della tavola 1 mostrano che la prima componente del PIL in tutti gli anni considerati è il consumo delle famiglie. La propensione media al consumo (C/PIL) è costante nei diversi anni e si aggira intorno al 60%. Un dato più significativo, per quanto riguarda la propensione al consumo delle famiglie è fornito dal rapporto tra il consumo e il reddito disponibile lordo delle famiglie, in quanto il Pil è riferito all intera economia. 10
11 CONSUMI DELLE FAMIGLIE Il consumo delle famiglie ( ) è la parte preponderante degli impieghi. La figura 1 illustra l andamento del consumo privato pro capite in parità di potere d acquisto. Una misura alternativa del tenore di vita dal 1960 al 2012 nei principali paesi europei, mettendolo a confronto con quello degli Stati Uniti. L Italia riduce la distanza relativa in termini di consumo pro capite rispetto all economia statunitense fino alla metà degli anni Ottanta (dal 51% al 71%). 11
12 CONSUMI PRO-CAPITE ITALIA
13 Ma negli ultimi due decenni la distanza tra i consumi pro capite è tornata ai livelli che aveva agli inizi degli anni Settanta (circa il 57% del consumo pro capite). 13
14 La propensione media al consumo C/Y di Pil rimane costante intorno al 60% negli ultimi quarant anni. Ma qual è stato l andamento dei consumi rispetto al reddito disponibile? 14
15 Reddito disponibile Ricordiamo: Rd= somma dei redditi da lavoro dipendente e indipendente, dei redditi da proprietà (al lordo degli ammortamenti), delle prestazioni sociali e del saldo dei trasferimenti, al netto delle imposte su reddito e patrimonio e dei contributi sociali. Nel 2007 PIL = miliardi di euro Rd = miliardi di euro Rd= 84% del Pil 15
16 Il reddito disponibile delle famiglie nel periodo (Rapporto annuale Istat 2012-pag. 140) Il reddito disponibile può essere destinato al consumo o al risparmio Negli ultimi due decenni la spesa per consumi delle famiglie è cresciuta a ritmi più sostenuti del loro reddito disponibile, determinando una progressiva riduzione della capacità di risparmio. 16
17 Tavola 2.25 Potere d'acquisto, carico fiscale, propensione al risparmio e al consumo - Anni (variazioni e valori percentuali) 17
18 Nel corso degli anni Novanta la propensione al risparmio delle famiglie è calata di circa 11 punti percentuali, passando dal 22,2 per cento del 1992 all 11,3 del Si può comunque distinguere un primo periodo ( ) in cui il reddito e i consumi delle famiglie hanno presentato dinamiche simili, mantenendo relativamente stabile la propensione al risparmio intorno al valore medio del 21 per cento. Nella seconda metà degli anni Novanta, invece, la crescita dei consumi delle famiglie è stata molto più marcata di quella del reddito: negli anni ha registrato un aumento medio del 5,3 per cento, il reddito disponibile del 2,5 per cento. Ciò ha prodotto una drastica riduzione della propensione al risparmio delle famiglie che in quel periodo si è attestata su un valore medio del 14 per cento. 18
19 Formazione, distribuzione e impieghi del reddito disponibile - Anni (variazioni percentuali) 19
20 20
21 I dati per la nostra economia sollevano due questioni tra loro interconnesse. La prima è quali fattori spieghino l aumento dei consumi pur in presenza di un reddito stazionario negli anni Novanta. La seconda è se la mancata crescita della spesa delle famiglie negli ultimi anni sia da ritenersi un episodio temporaneo o sia invece l anticipazione di un rallentamento strutturale della domanda, conseguenza di una trascurabile crescita economica, con cui confrontarsi negli anni futuri. 21
22 Bisogna rilevare che tale situazione non è dovuta tanto ad una crescita sostenuta dei consumi, quanto piuttosto ad una crescita alquanto modesta del reddito. Tutto ciò si è riflesso in una diminuzione del risparmio e della propensione media al risparmio come possiamo notare dalla figura sotto. 22
23 Figura 2.28 Propensione al risparmio, tasso di crescita del reddito disponibile e della spesa per consumi finali- Anni (variazioni e valori percentuali) 23
24 Come possiamo leggere nel Rapporto Istat (2011), la risposta delle famiglie italiane, volta a mantenere il livello dei consumi, è stata una progressiva erosione del tasso di risparmio, sceso per la prima volta al di sotto di tutte le altre grandi economie dell Uem (Figura 1.13) 24
25 25
26 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE Come è stato finanziato l eccesso di consumo rispetto al reddito disponibile? La ricchezza delle famiglie ha subito un impennata a partire dalla metà degli anni novanta in seguito alla bolla speculativa verificatasi sui mercati azionari e l aumento di valori dei beni immobiliari. Il Consumo dipende anche dalla ricchezza, ma in misura poco rilevante rispetto al reddito. Nei prossimi anni (2011 in poi), se il reddito disponibile non tornerà a crescere a ritmi sostenuti assisteremo a un appiattimento se non ad una diminuzione dei consumi. 26
27 Consumi: (cosa è accaduto?) Una contrazione dei consumi superiore a quella del reddito disponibile delle famiglie non si era registrata nemmeno in occasione di recessioni particolarmente pronunciate, come quelle dei primi anni novanta e del Nel periodo compreso tra il terzo trimestre del 2011 e il terzo del 2013, il calo medio del reddito disponibile, valutato in ragione d anno, è stato pari al 2,7 per cento; la diminuzione dei consumi è risultata del 3,2. Nelle due recessioni precedenti il tenore di vita delle famiglie era stato invece parzialmente salvaguardato grazie a una compressione del saggio di risparmio; la riduzione media dei consumi era stata rispettivamente del 2,1 e dello 0,9 per cento, la flessione del reddito disponibile pari al 2,7 e al 2,0 per cento. 27
28 Sulla base dei dati dell indagine dei consumi svolta dall Istat, tra il 2008 e il 2012 le famiglie italiane hanno operato una ricomposizione nei propri acquisti, riducendo soprattutto quelli considerati comprimibili (vestiario e calzature, mobili, elettrodomestici e beni e servizi per la manutenzione della casa, trasporti). Ne è disceso un ridimensionamento dell incidenza di queste voci sul totale della spesa, che si è accompagnato a un aumento di quella in affitti e servizi per la casa; la quota dei consumi alimentari è invece rimasta pressoché invariata 28
29 29
30 Una ricomposizione dei consumi Anche le abitudini di spesa sono cambiate. In base ai dati dell Indagine intermedia sulle famiglie italiane condotta dalla Banca d Italia nel 2013, negli ultimi tre anni è aumentata la frequenza di acquisto di beni alimentari presso i discount; il ricorso ai canali distributivi tradizionali per la spesa di abbigliamento e calzature si è progressivamente ridotto. Circa un quarto delle famiglie, e in particolare quelle con persona di riferimento in età compresa tra i 45 e i 64 anni, ha dichiarato di aver acquistato beni alimentari di qualità inferiore rispetto al passato. 30
31 31
32 GLI INVESTIMENTI FISSI La spesa per investimenti rappresenta il mezzo attraverso cui un paese conserva e accresce il suo potenziale produttivo. Essi sono anche un importante fonte di domanda di produzione. Come possiamo notare dalla tabella delle risorse e degli impieghi essi mediamente corrispondono al 20% del Pil nei vari anni. 32
33 33
34 L accumulazione di capitale riveste un ruolo particolarmente importante per il rilancio della domanda interna, in particolare in periodi, quale quello attuale, caratterizzati da limitate prospettive di crescita del reddito disponibile e dei consumi. 34
35 Investimenti e clima di fiducia Nell attuale crisi, l elevato livello d incertezza e le condizioni di scarsa liquidità hanno amplificato la caduta della spesa per investimenti, con un impatto differenziato rispetto alle singole componenti dei beni capitali. La dinamica degli investimenti del settore privato mostra una reattività ciclica molto elevata (Figura 1.15). Nel 2009, a fronte di una caduta eccezionalmente ampia del Pil (5,5 per cento) gli investimenti del settore privato - macchine e attrezzature, fabbricati non residenziali e tecnologie dell informazione e comunicazione (Ict) - hanno subito una contrazione assai più marcata (pari al 15,8 per cento); nell anno successivo, il modesto recupero del prodotto si è tradotto in una ripresa più accentuata dell accumulazione. Nella fase recessiva del biennio , con cali del Pil rispettivamente del 2,4 e dell 1,9 per cento, la contrazione degli investimenti è stata di nuovo molto marcata (rispettivamente -8,7 per cento e -3,3 per cento). 35
36 36
37 L investimento influenza lo stock di capitale dell economia in ogni anno t ed è contabilmente pari a: 37
38 Da notare è che in media il 75% degli investimenti complessivi (o lordi) sono ammortamenti, mentre il restante rappresenta il nuovo investimento netto, che costituisce un incremento del capitale e di conseguenza della capacità produttiva dell economia. La maggior parte della spesa per investimenti serve quindi per impedire allo stock di capitale di diminuire. 38
39 La variazione nel tempo dell investimento è un segnale di crescente o decrescente fiducia delle imprese sul futuro dell economia. Il rapporto capitale-lavoro ed il progresso tecnologico sono strettamente connessi alla dinamica dell investimento. 39
40 Gli investimenti rappresentano un quinto del Pil però VARIABILE CRUCIALE PER L ATTIVITA ECONOMICA 1) Dal lato dell offerta: veicolo cruciale attraverso cui le innovazioni tecnologiche vengono trasferite al processo produttivo influenzando la produttività del lavoro. 2) Dal lato della domanda: un loro aumento genera un processo moltiplicativo della domanda e del reddito. 3) Sono la parte più volatile della domanda aggregata, come possiamo notare dalla figura sotto nel confronto con i consumi delle famiglie. Dalla figura possiamo notare che consumi e investimenti variano nella stessa direzione (entrambi dipendono dal reddito) ma gli investimenti oscillano molto più del consumo. 40
41 Investimenti Consumi
42 La giustificazione più semplice a tale osservazione empirica è che gli investimenti sono legati alle aspettative sulle vendite future. Se le imprese si aspettano che l aumento delle vendite non è temporaneo possono decidere di investire più di quanto siano aumentate le vendite e il contrario. 42
43 L intensità di capitale (K/L) La dotazione di capitale per lavoratore è alla base della produttività del lavoro, in quanto: anche se approssimativamente, essa è una misura del grado di sviluppo del processo produttivo. L ipotesi che si fa è che quanto maggiore è la dotazione di capitale per lavoratore tanto più avanzato è il processo produttivo e quindi tanto più produttivo è il lavoro. 43
44 In Italia dalla metà degli anni novanta si è assistito ad una crescita dell occupazione (riforme del mercato del lavoro). In termini del rapporto capitale/lavoro il denominatore è cresciuto molto di più del numeratore, e ciò grazie all effetto congiunto delle riforme del mercato del lavoro e dello sviluppo di attività a maggior intensità lavorativa 44
45 Negli anni ottanta e fino alla metà degli anni novanta in Italia il tasso di disoccupazione è stato abbastanza elevato e la crescita dell occupazione è stata quasi nulla intorno alla 0,1% mentre gli investimenti netti sono cresciuti ad una media annua del 2,6%. Il risultato è stato una crescita media annua, nel quindicennio considerato, del rapporto capitale/lavoro del 2,5% circa (=2,6-0,1). 45
46 Nel periodo successivo fino al 2007, non considerando quindi gli ultimi anni aggravati dall eccezionale crisi economica, l occupazione è cresciuta dello 0,8%. Per mantenere, almeno stabile la crescita del rapporto, gli investimenti avrebbero dovuto crescere ad un tasso del 3,3% (2,5%+0,8%). Cosa è in effetti avvenuto ce lo mostra la figura sotto riportata. Il tasso di crescita degli investimenti è stato in media del 1,6%. 46
47 La dinamica del capitale netto: tassi di variazione annui 4 capitale netto capitale netto
48 Gli investimenti nascondono al proprio interno andamenti contrastanti: a) Investimenti delle imprese esportatrici (incentivate a investire ma come sappiamo costituiscono la minoranza del sistema produttivo) b) Investimenti delle imprese che producono solo per il mercato interno (non incentivate a investire consumi interni in rallentamento) 48
49 POSSIBILI MOTIVAZIONI 1) stagnazione della domanda interna e in particolare nella diminuzione dei consumi e quindi delle vendite, dovuti a loro volta alla diminuzione del reddito. 2) Maggiore flessibilità dell impiego di lavoro introdotta in Italia con le riforme del mercato del lavoro degli anni novanta attraverso i contratti a tempo determinato e le altra forme di lavoro atipico. La più elevata flessibilità di utilizzo del lavoro, soprattutto di quello meno qualificato, ne ha ridotto il costo favorendo così una crescita occupazionale senza precedenti che ha prima interrotto e poi invertito la tendenza alla crescita del tasso di disoccupazione. Ma, in assenza di altri interventi come ad esempio lo stimolo ad una maggiore concorrenza sul mercato dei beni, ha mutato anche in profondità le caratteristiche dei processi produttivi. 49
50 Analizzando i dati nazionali maggiormente disaggregati, si osserva che in Italia la crescita dell impiego di lavoro ha toccato soprattutto settori ad alta intensità di lavoro e a produttività modesta e stagnante: considerando l intero periodo (comprensivo, quindi, della recente crisi), i primi tre settori sono quelli dei servizi alle imprese, del lavoro domestico e delle costruzioni. 50
51 GLI SCAMBI CON L ESTERO 51
52 52
53 53
54 54
55 GLI SCAMBI CON L ESTERO 55
LA STRUTTURA DELL ECONOMIA ITALIANA: IL LATO DELLA DOMANDA
LA STRUTTURA DELL ECONOMIA ITALIANA: IL LATO DELLA DOMANDA PRODUTTIVITA : IL LEGAME DOMANDA E OFFERTA La produttività è rilevante anche dal lato della domanda: a) bassa crescita della produttività incide
DettagliLA STRUTTURA DELL ECONOMIA ITALIANA: IL LATO DELLA DOMANDA
LA STRUTTURA DELL ECONOMIA ITALIANA: IL LATO DELLA DOMANDA PRODUTTIVITA : IL LEGAME DOMANDA E OFFERTA La produttività è rilevante anche dal lato della domanda: a) bassa crescita della produttività incide
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI CHIMICI E FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria chimica;
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dalla fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche rappresenta lo 0.6
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
GOMMA E MATERIE PLASTICHE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della gomma e della plastica; come misura dell
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
TRASPORTI E COMUNICAZIONI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il comparto dei servizi di trasporto e comunicazioni, producendo circa l 8.4 per cento del Pil italiano, rappresenta
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
COMMERCIO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza il valore
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHI MECCANICI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore della meccanica è un settore di specializzazione dell economia italiana; il valore aggiunto
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
INDUSTRIA DEL LEGNO Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria del legno; come misura dell attività
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
INDUSTRIA DEL LEGNO Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il valore aggiunto prodotto dall industria del legno rappresenta lo 0.3 per cento del Pil italiano. Il settore è
DettagliProfilo di crescita del Pil nelle maggiori economie Ue (numeri indice media 2000=100) Italia Francia Germania Regno Unito Spagna
La caduta del Pil Tra le maggiori economie europee, l'italia ha registrato, nel periodo 2008-2009, la flessione del Pil (Prodotto interno lordo, che è dato dalla somma di tutti i beni e servizi prodotti
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI DI MINERALI NON METALLIFERI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore; come misura dell attività si utilizza
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MACCHINE E APPARECCHIATURE ELETTRICHE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell elettronica nell ultimo decennio ha rappresentato una quota pari all 1.5 per cento
DettagliL economia del Piemonte
L economia del Piemonte Nel 2014 l attività economica in Piemonte si è stabilizzata Il PIL in Piemonte si è stabilizzato (stime preliminari) Lieve recupero nell industria trainato dall export (per il secondo
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PESCA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore della pesca; come misura dell attività si utilizza il valore aggiunto
DettagliSCENARIO DI PREVISIONE DELL ECONOMIA LOMBARDA (febbraio 2012)
SCENARIO DI PREVISIONE DELL ECONOMIA LOMBARDA (febbraio 2012) Il ritmo di crescita del Pil si riduce sia per le economie mature che per i mercati emergenti, con un incremento della variabilità dei tassi
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
AGRICOLTURA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il peso del settore dell agricoltura si è ridotto rispetto a qualche decennio fa, ma in alcuni territori rappresenta ancora
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
COSTRUZIONI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell industria delle costruzioni; come misura dell attività
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ENERGIA Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore produttore e distributore di energia elettrica, gas e acqua calda nell ultimo decennio ha prodotto in media l 1.6
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore degli alberghi e dei pubblici esercizi rappresenta una quota non trascurabile dell economia italiana:
DettagliDossier 4. Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio
Dossier 4 Le spese delle amministrazioni locali nell'ultimo decennio Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni riunite V Commissione "Programmazione
DettagliRAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ DEI SETTORI PRODUTTIVI
24 febbraio 2016 RAPPORTO SULLA COMPETITIVITÀ DEI SETTORI PRODUTTIVI Edizione 2016 Il Rapporto sulla competitività dei settori produttivi, giunto alla quarta edizione, fornisce un quadro informativo dettagliato
DettagliCattedra di Mercati e investimenti finanziari
Cattedra di Mercati e investimenti finanziari I mercati obbligazionari: un analisi dei trend più recenti Prof. Domenico Curcio I mercati obbligazionari: offerta e domanda di titoli Nel 2015 le emissioni
DettagliServizio studi. Situazione e prospettive dell economia italiana. III quadrimestre febbraio 2019
Servizio studi Situazione e prospettive dell economia italiana III quadrimestre 2018 14 febbraio 2019 Premessa Il Rapporto ha due obiettivi: i) fornire ai Consorzi materiali utili per costruire un pacchetto
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
AGRICOLTURA Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dell agricoltura; come misura dell attività si utilizza il
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
COMMERCIO Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il commercio all ingrosso e al dettaglio rappresenta un settore di dimensioni rilevanti: più dell 11 per cento del Pil italiano
DettagliLe tendenze del sistema produttivo in Lombardia nel confronto europeo
23 novembre 2017 Le tendenze del sistema produttivo in Lombardia nel confronto europeo confronti autunno: il Ticino economico nel confronto interregionale L industria: andamento della produzione 120 110
DettagliLa congiuntura. italiana. Pil e produzione pag.2 Imprese pag.5 Commercio estero pag.3 Clima di fiducia pag.6
La congiuntura italiana OTTOBRE 2017 Vivace crescita di import ed export Oltre il 70% dei settori produttivi è in espansione Potere d acquisto delle famiglie in flessione nel secondo trimestre 375 mila
DettagliMERCATO DEL LAVORO, CRISI ECONOMICA E RIPRESA DELLA CRESCITA
Convegno Lavoro e crisi economica: evidenze, riforme e prospettive MERCATO DEL LAVORO, CRISI ECONOMICA E RIPRESA DELLA CRESCITA Auditorium Isfol Autore: Marco Centra, Tiziana Canal m.centra@isfol.it t.canal@isfol.it
DettagliIncontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia
Incontri con gli studenti sulle principali funzioni della Banca d Italia Università Kore Enna, aprile - maggio 2016 L economia siciliana e la lunga crisi Giuseppe Ciaccio Divisione Analisi e ricerca economica
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore delle attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca e servizi alle imprese è un settore piuttosto
DettagliINTEGRAZIONE INTERNAZIONALE E OCCUPAZIONE IN ITALIA
INTEGRAZIONE INTERNAZIONALE E OCCUPAZIONE IN ITALIA Roma, Presentazione di Lelio Iapadre Università dell Aquila, CER I temi del Rapporto: - Rallentamento della globalizzazione - L Italia: ripresa debole
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
INDUSTRIE CONCIARIE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore delle industrie conciarie; come misura dell attività
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività
DettagliCampobasso - 10 giugno Presentazione del Rapporto. L economia del Molise
Campobasso - 10 giugno 2014 - Presentazione del Rapporto L economia del Molise Prodotto interno lordo Nel 2013 l economia molisana si è ancora contratta. Le stime di Prometeia indicano una riduzione del
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
10 giugno 2014 I trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL),
DettagliOsservatorio & Ricerca
Osservatorio & Ricerca IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 Sintesi Grafica Maggio 2017 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 LE PREVISIONI Se per i Paesi dell area euro
DettagliAggregati macroeconomici e soggetti istituzionali
Aggregati macroeconomici e soggetti istituzionali Giovanni Di Bartolomeo Università di Roma La Sapienza giovanni.dibartolomeo@uniroma1.it MASTER MAGIPA (Latina) 2005 Variabili economiche Variabili stock
DettagliInvecchiamento demografico. Presenza straniera. Bassa diffusione imprenditoriale. Più imprese rosa. Meno imprese giovanili. Più imprese straniere
2 Invecchiamento demografico Presenza straniera Bassa diffusione imprenditoriale Più imprese rosa Meno imprese giovanili Più imprese straniere Questa nota di sintesi riguarda il Report sulla regione Friuli
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
MEZZI DI TRASPORTO Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dei mezzi di trasporto sta conoscendo da alcuni anni un importante ridimensionamento. Se all inizio degli
DettagliL economia dell Umbria Aggiornamento congiunturale. Perugia, 20 novembre 2018
L economia dell Umbria Aggiornamento congiunturale Perugia, novembre 18 Ordini e fatturato industriali aumentano ancora Ordini 1 semestre: +3,% (1-9 addetti: +1,5%) La crescita è proseguita nel III trimestre
DettagliCONGIUNTURA COMMERCIO
CONGIUNTURA COMMERCIO A CURA DELL UFFICIO STUDI INDAGINE SUL SETTORE COMMERCIALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA 2 semestre 2006 in collaborazione con 2 Semestre 2006 Commercio biellese ancora in difficoltà
DettagliCarta, Editoria, Stampa e Trasformazione: i numeri e le proposte per la ripresa
Carta, Editoria, Stampa e Trasformazione: i numeri e le proposte per la ripresa Alessandro Nova Università L. Bocconi Roma, 10 aprile 2013 Filiera della carta 2013 - Alessandro Nova 1 La filiera della
DettagliLa congiuntura. italiana. I contributi alla crescita
La congiuntura italiana N. 5 GIUGNO 2015 Il dato definitivo del Pil conferma la crescita positiva nel primo trimestre mentre il dettaglio del conto risorse e impieghi evidenzia che la crescita è avvenuta
DettagliConfederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa. Centro Studi CNA LAVORO. OSSERVATORIO LAVORO Novembre 2018
LAVORO Confederazione Nazionale dell Artigianato e della Piccola e Media Impresa Centro Studi CNA OSSERVATORIO LAVORO Novembre 2018 20 DICEMBRE 2018 NOVEMBRE 2018_SI CONSOLIDA LA CRESCITA DELL OCCUPAZIONE
DettagliScheda dati Roma ANALISI ECONOMICA
ANALISI ECONOMICA Nei primi anni 2000 l area di Roma e della sua provincia crescevano a ritmi superiori alla media nazionale dell 1% annuo circa. Dal 2008, invece, registriamo tassi di contrazione delle
DettagliL economia italiana nel 2010: un analisi per macroarea
BANCA D ITALIA E U R O S I S T E M A L economia italiana nel 2010: un analisi per macroarea Roberto Torrini, Servizio Studi di Struttura economica e finanziaria Pordenone, 21 giugno 2011 L economia internazionale
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
4 marzo 2016 IV trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel quarto trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),
DettagliIndagine sulle aspettative di inflazione e crescita
Statistiche Indagine sulle aspettative di inflazione e crescita Per informazioni: statistiche@bancaditalia.it www.bancaditalia.it/statistiche/index.html 16 ottobre 217 I principali risultati L indagine,
DettagliNumeri e tendenze. Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte
Economia biellese 2014: Numeri e tendenze Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Il 2014: il mondo Il ciclo economico internazionale ha mantenuto un ritmo di espansione
DettagliCHECK UP 2012 La competitività dell agroalimentare italiano
Rapporto annuale ISMEA Rapporto annuale 2012 1. Il contesto internazionale e il quadro macroeconomico italiano IN SINTESI Nel 2011 l economia mondiale ha mostrato un netto rallentamento, registrando una
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
10 giugno 2013 I trimestre 2013 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2013 il prodotto interno lordo (PIL),
DettagliFocus sugli Investimenti Pubblici. Italia e Toscana. Maggio 2017
Focus sugli Investimenti Pubblici. Italia e Toscana Maggio 2017 La recessione double dip in Italia Prodotto Interno Lordo a prezzi concatenati 2005. Miliardi di Euro. Italia. 1520 1543 1526 Miliardi di
DettagliECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013
ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2013 1. IL QUADRO MACROECONOMICO Gli ultimi indicatori delle indagini congiunturali segnalano una ripresa graduale dell economia mondiale nel quarto trimestre
DettagliGLI EFFETTI MOLTIPLICATIVI DEGLI
GLI EFFETTI MOLTIPLICATIVI DEGLI INVESTIMENTI NEL SISTEMA ITALIA (LA VARIABILE MANCANTE NEL SISTEMA PAESE) Stefano Prezioso* SVIMEZ *s.prezioso@svimez.it ALCUNI DATI: INVESTIMENTI PUBBLICI EPRIVATI Fig.
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ALIMENTARE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore delle industrie alimentari e delle bevande; come misura dell
DettagliL ITALIA VERSO EUROPA 2020
11 Fonte Elaborazioni ANES Monitor su dati Business International Survey 2012 Indagine realizzata con metodo C.A.W.I. su un campione di imprenditori e top manager 2 11 Quadro economico internazionale Previsioni
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
PRODOTTI IN METALLO Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore della metallurgia e della fabbricazione dei prodotti in metallo è un settore importante dell economia
DettagliGianfranco Tosini Responsabile Ufficio Studi Siderweb CONGIUNTURA ECONOMICA E ANDAMENTO DEL COMPARTO TRAFILERIE
Gianfranco Tosini Responsabile Ufficio Studi Siderweb CONGIUNTURA ECONOMICA E ANDAMENTO DEL COMPARTO TRAFILERIE 1 IL QUADRO MACROECONOMICO INTERNAZIONALE La crescita dell attività economica mondiale e
DettagliLe previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore finanziario; come misura dell attività si utilizza
DettagliCONTI NAZIONALI E INDEBITAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE
CONTI NAZIONALI E INDEBITAMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE I conti nazionali dell Istat pubblicati il 1 marzo indicano che il rapporto tra debito pubblico e Pil è risultato essere a fine del 131,5
DettagliL economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano
Filiale di Trento L economia delle Province autonome di Trento e di Bolzano Trento, 14 giugno 2017, ore 11 Nel 2016 l attività economica nella provincia di Trento è aumentata lievemente, dopo una prolungata
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
29 maggio 2015 I trimestre 2015 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2015 il prodotto interno lordo (PIL),
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
TESSILE- ABBIGLIAMENTO E CALZATURE 1 Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il tessile-abbigliamento e il calzaturiero rappresenta un settore di specializzazione dell economia
DettagliABITAZIONI: PRODUZIONE IN CALO E STAZIONARIETA' NELLE COMPRAVENDITE
Direzione Affari Economici E Centro Studi ABITAZIONI: PRODUZIONE IN CALO E STAZIONARIETA' NELLE COMPRAVENDITE Continua la crisi del settore delle costruzioni Nel l economia italiana ha mostrato segnali
DettagliLo scenario macroeconomico dell agricoltura italiana nell ultimo decennio
Lo scenario macroeconomico dell agricoltura italiana nell ultimo decennio I redditi Dal 2007 (inizio della crisi economico-finanziaria mondiale) al 2010, il reddito netto delle imprese agricole, in Italia,
DettagliQuesto numero di CongiuturaRes comprende un aggiornamento dello scenario di previsione relativo alle principali variabili
ongiunturares Osservatorio congiunturale della Fondazione Res Photo & Design Maria Izzo Fondazione Res Scenario di previsione Focus: prezzi e redditi Questo numero di CongiuturaRes comprende un aggiornamento
DettagliOsservatorio & Ricerca
Osservatorio & Ricerca IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL QUARTO TRIMESTRE 2016 Sintesi Grafica Febbraio 2017 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL QUARTO TRIMESTRE 2016 LE PREVISIONI In un contesto europeo di
DettagliInflazione, produttività e salari
Ciclo di seminari Inflazione, produttività e salari. a cura di: Agostino Megale (Presidente Ires - CGIL) 10 luglio 2007 1 I numeri del DPEF (variazioni percentuali) 2006 2007 2008 2009 2010 PIL +1,9 +2,0
DettagliArea Centro Studi e Ricerche
Unione delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura dell Emilia-Romagna Area Centro Studi e Ricerche L export dell Emilia-Romagna mette la freccia Si va riducendo la distanza che separa
DettagliCONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO
CONTESTO ECONOMICO-SOCIALE DEL TRENTINO 1. PIL-Prodotto Interno Lordo L'economia del Trentino ha registrato una crescita del PIL superiore a quella dell Italia sia nel 2016 (rispettivamente +1,1% e +0,9%)
DettagliIn T4 2014, l attività economica nell area euro è attesa crescere dello 0,2%, lo stesso tasso registrato in T3. L evoluzione positiva proseguirà
In T4 2014, l attività economica nell area euro è attesa crescere dello 0,2%, lo stesso tasso registrato in T3. L evoluzione positiva proseguirà anche nei primi mesi dell anno corrente: il PIL è previsto
DettagliAbruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa
Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa - 16 giugno 2015 In un contesto nazionale ancora negativo, per il 2014 le stime disponibili ed elaborate
DettagliPRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE
PRIMA PARTE: POLITICHE MACROECONOMICHE 1 In questa parte del corso: Utilizzeremo i modelli del corso di Economia politica (macroeconomia) e ne analizzeremo in maggiore profondità le implicazioni di politica
DettagliCongiuntura economica Parmense
Congiuntura economica Parmense i n d a g i n e s u l l e p i c c o l e e m e d i e i m p r e s e 2 trimestre 2017 Il tasso di variazione del Prodotto Interno Lordo nell area Euro è più basso rispetto a
DettagliEconomie regionali. L'economia delle regioni italiane. Aggiornamento congiunturale
Economie regionali L'economia delle regioni italiane Aggiornamento congiunturale Roma novembre 2010 2 0 1 0 106 La serie Economie regionali ha la finalità di presentare studi e documentazione sugli aspetti
DettagliOsservatorio Nazionale 2016 CRED.IT SOCIETA FINANZIARIA SPA
Osservatorio Nazionale 2016 CRED.IT SOCIETA FINANZIARIA SPA Lo scenario economico in Italia L Ocse stima il PIL 2015 ad un +0,8% prevedendo un +1,4% nel 2016 e 2017. Le stime positive, spiega L Ocse, sono
DettagliAnalisi dei bilanci A cura del Centro Studi CTN Osservatorio sui bilanci
Analisi dei bilanci A cura del Centro Studi CTN Premessa Società con bilancio pubblicato in ciascuno degli ultimi 5 anni (eccezione per le fusioni: inclusi tutti i soggetti coinvolti), non in liquidazione.
DettagliCONGIUNTURA COMMERCIO
CONGIUNTURA COMMERCIO A CURA DELL UFFICIO STUDI INDAGINE SUL SETTORE COMMERCIALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA 4 trimestre 2005 in collaborazione con 4 Trimestre 2005 Le festività di fine anno aiutano il commercio
DettagliBlanchard, Macroeconomia, Il Mulino 2009 Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo. Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo
Capitolo I. Un viaggio intorno al mondo 1 Quando gli economisti studiano l economia, guardano per prima cosa tre variabili: produzione: livello di produzione dell economia e tasso di crescita tasso di
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
1 giugno 2017 I trimestre 2017 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2017 il prodotto interno lordo (PIL), espresso
DettagliPremessa. Entrate tributarie
2 Premessa Le informazioni diffuse con i Bollettini mensili sulle entrate tributarie di Francia, Germania, Irlanda, Portogallo, Regno Unito e Spagna, pubblicati sui portali web istituzionali dalle Amministrazioni
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
11 giugno 2012 I trimestre 2012 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel primo trimestre del 2012 il prodotto interno lordo (Pil),
DettagliL evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi
L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi Negli ultimi ventuno anni in Italia il rapporto tra debito pubblico e PIL è cresciuto di 15,7 punti, d a 116,9 a fine
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
III trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel terzo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori
DettagliLa congiuntura. italiana. Pil e produzione pag.2 Imprese pag.5 Commercio estero pag.3 Clima di fiducia pag.6
La congiuntura italiana LUGLIO 2017 L espansione della produzione coinvolge sempre più settori produttivi Export e import crescono con maggior vigore Gli ordini mostrano un ulteriore rafforzamento Migliorano
DettagliL evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi
L evoluzione del debito pubblico in rapporto al PIL in Italia e nei maggiori paesi Negli ultimi ventuno anni in Italia il rapporto tra debito pubblico e PIL è cresciuto di 15,7 punti, da 116,9 a fine 1995
DettagliCONGIUNTURA COMMERCIO
CONGIUNTURA COMMERCIO A CURA DELL UFFICIO STUDI INDAGINE SUL SETTORE COMMERCIALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA 1 semestre 2006 in collaborazione con 1 Semestre 2006 Commercio biellese nuovamente zoppicante
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
11 marzo 2013 IV trimestre 2012 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel quarto trimestre del 2012 il prodotto interno lordo (PIL),
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
II trimestre 2014 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Nel secondo trimestre del 2014 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in
DettagliEconomia Politica H-Z Lezione 18
Economia Politica H-Z Lezione 18 Sergio Vergalli vergalli@eco.unibs.it Sergio Vergalli - Lezione 4 1 Capitolo XX. Stagnazioni e Depressioni Vergalli - Eco Pol II HZ 1. Disinflazione, deflazione, trappola
DettagliUNA NOTA SUL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE ITALIANE
UNA NOTA SUL RISPARMIO DELLE FAMIGLIE ITALIANE MARZO 2011 UFFICIO STUDI CONFCOMMERCIO Di recente abbiamo segnalato che senza una spinta proveniente dal lato dei consumi, che pesano per il 60% del Pil e
DettagliRIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI
RIEPILOGO INDICATORI MARCHE : CONTI ECONOMICI TERRITORIALI Ottobre 2008 Conti economici territoriali Anno 2008 I dati resi noti dall ISTAT relativamente ai principali aggregati dei conti economici regionali
DettagliOccupati - Totale economia livello, migliaia
LOMBARDIA Le previsioni al 2015: impiego di lavoro La previsione relativa alla dinamica occupazionale che la Lombardia sperimenterà nel corso del periodo 2008-2015 1 mostra una variazione media annua positiva,
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
COSTRUZIONI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nell ultimo decennio le costruzioni hanno prodotto mediamente circa il 5.9 del Pil italiano. Negli ultimi anni si è assistito
DettagliCONTI ECONOMICI TRIMESTRALI
21 dicembre 2011 III trimestre 2011 CONTI ECONOMICI TRIMESTRALI Prodotto interno lordo, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera Con la pubblicazione dei dati del terzo trimestre del 2011
DettagliC. 28 Attività Manifatturiere: fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca i
C. 28 Attività Manifatturiere: fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca i La Tabella 1 illustra le previsioni concernenti, il quadro economico e del mercato del lavoro con riferimento al settore
DettagliIL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA IV TRIMESTRE 2002
IL QUADRO CONGIUNTURALE DELL ECONOMIA ROMANA IV TRIMESTRE 2 RISULTATI GENERALI L economia romana nel quarto trimestre del 2 ha mostrato un peggioramento del quadro congiunturale. Ai bassi livelli registrati
Dettagli2 Trimestre 2003 Commercio: la ripresa è ancora lontana
INDAGINE SUL SETTORE COMMERCIALE DELLA PROVINCIA DI BIELLA A CURA DELL UFFICIO STUDI in collaborazione con 2 Trimestre 2003 Commercio: la ripresa è ancora lontana Il commercio biellese chiude il quattordicesimo
Dettagli