CAPITOLATO TECNICO ALLEGATO C
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- Gianpiero Vacca
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1 ALLEGATO C AFFIDAMENTO AI SENSI AI SENSI DELL ART. 125, COMMI 10 E 11 DEL D. LGS. 163/2006 E S.M.I. DEL SERVIZIO RELATIVO ALL ESECUZIONE DELLE INDAGINI DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE E GEOTECNICA DELLA DARSENA DELL EX IDROSCALO DI ORBETELLO E DELL AREA INTERCLUSA TRA LE VASCHE DI COLMATA ESISTENTI IN LOCALITÀ TERRAROSSA E PUNTE DEGLI STRETTI SIN ORBETELLO AREA EX SITOCO CIG CAPITOLATO TECNICO
2 INDICE 1. FINALITÀ DELL AFFIDAMENTO OGGETTO DELL AFFIDAMENTO SPECIFICHE TECNICHE PER L AREA 1 (DARSENA EX IDROSCALO) Indagini geofisiche Schema di campionamento dei sedimenti Analisi previste Specifiche per il campionamento Requisiti per l imbarcazione Posizionamento Accorgimenti operativi Strumentazione di campionamento Specifiche per la gestione dei campioni Specifiche per l esecuzione delle analisi Determinazione granulometrica sui sedimenti Assicurazione qualità del dato analitico Indagini ecotossicologiche SPECIFICHE TECNICHE PER L AREA 2 (AREA INTERCLUSA) Indagini geofisiche Sondaggi geognostici Prelievo di campioni di terreno indisturbati Analisi sui campioni di terreno Installazione di piezometri Prelievo di campioni di acqua sotterranea Analisi sui campioni di acqua sotterranea Specifiche per l esecuzione delle analisi chimico-fisiche Prove penetrometriche CPTU Prove di permeabilità in situ Specifiche per l esecuzione delle indagini geognostiche Specifiche per l esecuzione delle indagini geotecniche SPECIFICHE PER LA RESTITUZIONE DEI RISULTATI ANALITICI
3 1. FINALITÀ DELL AFFIDAMENTO Finalità dell affidamento è la realizzazione di una caratterizzazione ambientale da eseguirsi in due aree incluse nella perimetrazione del Sito di bonifica di Interesse Nazionale di Orbetello-Area ex Sitoco (vedi figura 1): - Area 1: Area lagunare della darsena dell ex Idroscalo di Orbetello; - Area 2: Area a terra interclusa tra le vasche di colmata delle località Punta degli Stretti e Terrarossa. Figura 1 Aree oggetto di indagine 3
4 2. OGGETTO DELL AFFIDAMENTO L oggetto dell affidamento è costituito dalle seguenti attività: Area 1 - esecuzione di indagini geofisiche, mediante rilievi magnetometrici puntuali, finalizzate all individuazione preventiva di masse metalliche o cumuli di rifiuti sepolti, residuati bellici (o parti di essi) inesplosi; - prelievo e analisi di sedimenti. Area 2 - esecuzione di indagini geofisiche, mediante rilievi magnetometrici puntuali, finalizzate all individuazione preventiva di masse metalliche o cumuli di rifiuti sepolti, residuati bellici (o parti di essi) inesplosi; - sondaggi geognostici; - campionamento e analisi chimico-fisiche e geotecniche di terreni; - campionamento e analisi chimico-fisiche di acque sotterranee; - esecuzione di indagini geofisiche, mediante prove di permeabilità, prove CPTU. Tutte le attività dovranno essere svolte secondo le modalità dettagliate nel seguito del presente Capitolato Tecnico. Nell espletamento dell incarico l Affidatario dovrà impegnarsi a: - utilizzare esclusivamente strumenti di misura tarati per l esecuzione delle attività di propria competenza e fornire preventivamente copie delle suddette certificazioni al Direttore dell esecuzione del contratto indicato dalla Sogesid S.p.a.; - utilizzare laboratori accreditati presso gli appositi organismi di competenza per l esecuzione delle analisi necessarie per la corretta esecuzione delle attività da realizzare esibendo a richiesta della Sogesid S.p.a. copia delle relative autorizzazioni; - accettare integralmente l attività di controllo da parte della Sogesid S.p.a. secondo le procedure aziendali interne redatte in conformità agli standard ISO 9001:2008; - utilizzare software regolarmente licenziati esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.a. copia delle rispettive certificazioni; - utilizzare macchinari o attrezzature dotate di Marcatura CE secondo le vigenti normative comunitarie (es. Direttive Macchine 2006/42/CE recepita dal D.Lgs. 17/2010 e s.m.i.) esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.a. copia delle rispettive certificazioni di conformità; - garantire (a proprie spese) l esecuzione di tutte le misure previste dal D. Lgs. 81/08 e s.m.i. in materia di salute, sicurezza e igiene sul lavoro. L Affidatario dovrà pertanto approntare tutte le misure (igieniche, di protezione collettiva ed individuale, di emergenza ecc.) necessarie a svolgere in completa sicurezza le varie tipologie di attività, sia per il proprio personale incaricato sia per il personale esterno (personale Sogesid, ISPRA, ARPA, o altro Ente interessato) che, con funzione di supervisione e per un numero massimo di tre unità per quanto riguarda la presenza a bordo di mezzi navali, potrà essere presente durante l esecuzione del servizio. L Affidatario dovrà coordinarsi con ARPA Toscana o altro soggetto istituzionale deputato per la supervisione delle attività e per la validazione dei dati. 4
5 La durata prevista per l esecuzione delle attività in affidamento è pari a 30 (trenta) giorni naturali e consecutivi. 3. SPECIFICHE TECNICHE PER L AREA 1 (DARSENA EX IDROSCALO) Le attività di caratterizzazione in affidamento sono rappresentate da: esecuzione di indagini geofisiche, mediante rilievi magnetometrici puntuali, finalizzate all individuazione preventiva di masse metalliche o cumuli di rifiuti sepolti, residuati bellici (o parti di essi) inesplosi; caratterizzazione dei sedimenti, mediante l esecuzione di sondaggi geognostici all interno della darsena con il prelievo di campioni. Sugli stessi saranno condotte analisi volte alla determinazione delle caratteristiche granulometriche, chimiche, microbiologiche ed ecotossicologiche. Il prelievo dei sedimenti dovrà essere effettuato in corrispondenza di n. 9 stazioni di campionamento (Figura 2). Carote da 2 m Carote da 3 m Figura 2. Schema di campionamento dei sedimenti 5
6 Le coordinate delle stazioni di campionamento sono di seguito riportate nel sistema di riferimento WGS84 (Tabella 1). Tabella 1 COORDINATE STAZIONI DI CAMPIONAMENTO AREA 1 (DARSENA EX IDROSCALO) N X Y , , , , , , , , , , , , , , , , , , Indagini geofisiche Le indagini preliminari relative alla ricerca di ordigni bellici sono previste in corrispondenza di tutte le stazioni di campionamento dei sedimenti previste. Tali indagini dovranno essere eseguite da impresa regolarmente iscritta all'albo dei Fornitori del Ministero della Difesa e il personale impiegato deve essere munito di brevetto di specializzazione B.C.M., anch'esso rilasciato dal Ministero della Difesa. Prima dell'effettivo inizio dei lavori, la Ditta munita di brevetto B.C.M. dovrà presentare al 5 Reparto Infrastrutture - Ufficio B.C.M. e alla Capitaneria di Porto c/o l Ufficio Locale Marittimo di Orbetello (Gr), l'elenco dei nominativi del personale che interverrà sul cantiere e i documenti comprovanti le relative specializzazioni. Inoltre l'autorità Militare interviene anche nell'autorizzazione all'utilizzo delle procedure ed attrezzature di ricerca e rimozione utilizzate. Per Ordigni bellici, indipendentemente dalla terminologia utilizzata nel seguito e in ogni altro documento, s'intendono mine, bombe, proiettili, ordigni esplosivi, masse ferrose e residuati bellici di qualsiasi natura. I documenti di riferimento per l'applicazione e l'esecuzione dei lavori di bonifica da ordigni bellici sono composti da: 1. Prescrizioni Tecniche impartite dal 5 Reparto Infrastrutture - Ufficio B.C.M. 2. Capitolato Speciale B.C.M. 3. Prescrizioni Tecniche impartite dalla Capitaneria di Porto c/o l Ufficio Locale Marittimo di Orbetello (Gr) 4. D.L.L. del , n 320 e leggi successive D.L.L. 1/11/47 n e 17/04/48 n
7 Il personale tecnico specializzato e abilitato dovrà essere dotato della migliore tecnologia disponibile adatta a eseguire i rilievi su bassi fondali. La strumentazione impiegata per i rilievi dovrà essere installata su un imbarcazione che dovrà raggiungere, con la massima precisione possibile, i punti di campionamento stabiliti precedentemente alla campagna di caratterizzazione. L equipaggiamento utilizzato dovrà essere idoneo al raggiungimento del grado di risoluzione richiesto e in particolare: - per il posizionamento deve essere adottata una strumentazione di tipo DGPS con correzione RTK; - per il rilievo di eventuali masse ferrose interrate dovrà essere assicurata almeno l indagine su un area di 5 m nell intorno del punto di campionamento (rilievo di tipo puntuale eseguito con magnetometro puntuale) previsto e per una profondità pari alla lunghezza del campione da prelevare maggiorato di 1m. Al termine del rilievo l Affidatario dovrà fornire idonea documentazione che comprovi l assenza di eventuali masse ferrose o ordigni bellici nei punti di campionamento previsti Schema di campionamento dei sedimenti Al fine di verificare la contaminazione dei sedimenti lungo la verticale d indagine è prevista, per ogni stazione, l esecuzione di carotaggi secondo lo schema teorico delineato nel seguito. L ubicazione delle stazioni potrà comunque subire variazioni, sulla base di eventuali criticità riscontrabili in fase operativa di campionamento. In cinque stazioni di campionamento è previsto il prelievo di una carota di lunghezza pari a 3 m e in quattro stazioni il prelievo di una carota di lunghezza pari a 2 m. Tutte le carote prelevate dovranno avere un diametro minimo di 10 cm. Le carote dovranno essere misurate per la loro lunghezza di prelievo e, successivamente, da ciascuna di esse dovranno essere prelevate ed analizzate sezioni consecutive di sedimento di spessore pari a 50 cm (4 livelli); partendo dal top: 0-50 cm, cm, cm, cm. Dalle carote di lunghezza pari a 3 m dovranno inoltre essere prelevate le sezioni di sedimento corrispondenti ai livelli cm e cm; di questi, dovranno essere analizzati esclusivamente i campioni corrispondenti al livello cm e conservati i campioni corrispondenti al livello cm. In tutti i casi, ogni livello di prelievo dovrà essere accompagnato da una descrizione macroscopica del sedimento, effettuata da personale specializzato. La lunghezza delle carote potrà in ogni modo subire modifiche sulla base delle caratteristiche morfobatimetriche dell area e dello spessore di sedimento campionabile. Infatti, laddove sia accertata e opportunamente documentata ad esempio la presenza di materiale non campionabile che impedisca la penetrazione dello strumento durante le attività di carotaggio, qualora non fosse possibile recuperare uno spessore di 50 cm dal campione più profondo della carota, dovrà comunque essere sottoposto ad analisi tutto il materiale recuperato. In Tabella 2 è riportato lo schema di campionamento relativo ai sedimenti dei fondali della darsena. 7
8 Tabella 2 n. stazioni di prelievo 9 n. carote da 3 m 5 n. carote da 2 m 4 n. totale livelli da prelevare 46 n. totale livelli da analizzare 41 n. totale livelli da conservare Analisi previste Sui 41 campioni prelevati da sottoporre ad analisi si determineranno i seguenti parametri: - Granulometria, contenuto d acqua e peso specifico (sostanza secca) - ph e potenziale redox - Concentrazione di: Carbonio organico (TOC) Azoto totale e Fosforo totale Alluminio Arsenico Cadmio Cromo totale Ferro Mercurio Nichel Piombo Rame Zinco Vanadio Policlorobifenili (PCB), congeneri: PCB28, PCB52, PCB77, PCB81, PCB101, PCB105, PCB114, PCB118, PCB123, PCB126, PCB128, PCB138, PCB153, PCB156, PCB157, PCB 167, PCB169, PCB170, PCB180, PCB189 e loro sommatoria Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), composti: Benzene, Naftalene, Acenaftene, Acenaftilene, Fluorene, Fenantrene, Antracene, Fluorantene, Pirene, Benzo(a)antracene, Crisene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(j)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)pirene, Benzo(e)pirene, Dibenzo(a,h)antracene, Benzo(g,h,i)perilene, Indeno(1,2,3-c,d) pirene 8
9 Idrocarburi (C 12 e C>12) Su n. 8 campioni rappresentativi dei livelli 0-50 cm e cm, si determineranno le concentrazioni di: Composti organostannici Su n. 4 campioni superficiali, si determineranno le concentrazioni di: Metil - mercurio Su n. 18 campioni, rappresentativi di tutti i livelli 0-50 cm e cm prelevati, si determineranno: Parametri Microbiologici (Escherichia coli, Coliformi totali, Salmonella, Spore di clostridi solfitoriduttori, Stafilococchi, Miceti e lieviti) Su un n. 6 stazioni di campionamento e per complessivi n. 12 campioni, dovranno essere effettuate le indagini ecotossicologiche su organismi acquatici; i livelli da sottoporre ad analisi saranno alternativamente lo 0 50 cm ed il cm per n. 3 stazioni e lo 0 50 cm e cm per le altre 3 stazioni. Le analisi ecotossicologiche saranno applicate ad almeno due matrici ambientali, costituite da: fase solida del sedimento (sedimento tal quale e/o centrifugato); fase liquida del sedimento (acqua interstiziale e/o elutriato), mediante impiego di una batteria di saggi biologici costituita da tre specie-test appartenenti a gruppi tassonomici e filogenetici differenti, di cui le prime due, in analogia alle campagne di caratterizzazione precedenti, come di seguito indicato: - ALGHE (Dunaliella tertiolecta), da applicare all elutriato; - BATTERI (Vibrio fischeri), da applicare alla fase solida. La terza specie-test, invece, dovrà essere applicata indifferentemente alla fase solida, elutriato o acqua interstiziale ed appartenere ai gruppi tassonomici di seguito indicati: - CROSTACEI (Ampelisca diadema, Corophium orientale, Corophium insidiosum, Acartia tonsa, Acartia clausi, Tisbe battagliai, Tigriopus fulvus, Balanus amphitrite) - MOLLUSCHI (Mytilus galloprovincialis, Tapes philippinarum, Cassostrea gigas) - ECHINODERMI (Sphaerechinus granularis, Paracentrotus lividus, Arbacia lixula) - PESCI (Dicetrarchus labrax, Sparus aurata) Specifiche per il campionamento L attività di prelievo dei sedimenti deve avvenire arrecando al campione il minor disturbo possibile evitando, inoltre, una sua potenziale contaminazione a causa di un uso improprio della strumentazione da parte degli operatori. 9
10 Mantenere l integrità del campione è fondamentale in quanto, distruggendo la struttura originaria del sedimento, si verrebbero a modificate le sue caratteristiche fisico-chimiche originarie; inoltre, come conseguenza diretta, si determinerebbe anche una variazione nella biodisponibilità dei contaminanti presenti Requisiti per l imbarcazione Le caratteristiche del sito e l accessibilità delle singole stazioni di campionamento sono da verificare prima dell inizio delle operazioni e sono parametri da considerare nella scelta dell imbarcazione, o eventualmente di un pontone di lavoro, e di conseguenza della strumentazione da utilizzare per il campionamento. Nella selezione dell imbarcazione e/o pontone deve essere garantito: il pescaggio adeguato al raggiungimento delle stazioni di campionamento previste (la batimetria dell area oggetto di indagine varia tra i 0,60 m e i 1,80m); la strumentazione di bordo idonea per il campionamento (i.e. verricello e cavo idoneo, sia per lunghezza che per capacità di recupero); lo spazio necessario per l installazione e l operatività dell attrezzatura di campionamento scelta; lo spazio necessario per lo stoccaggio del materiale di consumo decontaminato da usare per la raccolta dei campioni; lo spazio necessario per lo stoccaggio provvisorio del materiale in esubero; lo spazio operativo per il subcampionamento di sedimento nelle diverse aliquote senza incorrere nel rischio di perturbazione fisica o contaminazione chimica del campione (i.e.: motori, emissioni gassose, ecc.); lo spazio per lo stoccaggio dei contenitori a temperatura controllata, contenenti i campioni raccolti; lo spazio operativo per personale tecnico e strumentazione in completa sicurezza durante le fasi di campionamento Posizionamento Per tutte le stazioni di campionamento dovrà essere fornita l ubicazione reale. Il posizionamento delle stazioni di campionamento in acqua dovrà avvenire tramite GPS differenziale (DGPS) o cinematico (RTK). Di ogni campagna di rilievo dovrà essere fornito il file rinex. Per il posizionamento dell imbarcazione è, inoltre, necessario: lo scandaglio per la verifica e la misura della profondità reale di campionamento; il Differential Global Positioning System (DGPS), in grado di garantire il corretto posizionamento durante la fase di campionamento. Le coordinate geografiche e le quote ellissoidiche dovranno fare riferimento all ellissoide WGS84: - latitudine e longitudine dovranno essere espresse in gradi, primi e frazioni di primo e nelle corrispettive coordinate UTM metriche. - Le quote ellissoidiche dovranno essere espresse in metri e riferite al piano campagna per le stazioni a terra e al fondale marino per le stazioni a mare. 10
11 Accorgimenti operativi Le coordinate della verticale di indagine devono essere collimate con l asta del carotiere. Successivamente al posizionamento del carotiere sul punto di campionamento si procederà alla misura del battente d acqua in quel punto Strumentazione di campionamento In considerazione delle caratteristiche dell area da indagare, le attività di prelievo dei sedimenti dovranno essere eseguite mediante vibrocarotiere o carotiere a rotazione, che rispetti le seguenti caratteristiche tecniche. - Diametro e lunghezza del campionatore. Si richiede un diametro del liner non inferiore a 10 cm e una lunghezza non inferiore ai 2 m e ai 3 m, rispettivamente per il prelievo delle carote da 2 e 3 m. - Capacità di recupero del campionatore. La carota deve essere recuperata per intero in un unica operazione di carotaggio, senza soluzione di continuità, utilizzando quindi, aste di altezza appropriata a seconda dello spessore di materiale da caratterizzare per cui si richiede, comunque, un recupero pari al 100%. La strumentazione adottata dovrà prevedere una lunghezza di prelievo opportunamente incrementata rispetto a quella dei carotaggi programmati, al fine di consentire il recupero completo delle sezioni previste. Al fine di assicurare la stessa verticale d indagine durante l esecuzione di un carotaggio, deve essere mantenuto il posizionamento del pontone sulla stazione di prelievo. - Prelievo indisturbato di sedimento. Si raccomanda il recupero di materiale il più possibile indisturbato. Nel caso d utilizzo di carotiere a rotazione, la velocità di rotazione deve essere moderata in modo da ridurre l attrito tra sedimento e campionatore. L indisturbabilità del campione deve essere garantita anche in fase di estrusione del campione. Si consiglia per tale operazione l uso di un estrusore a pistone idraulico. In alternativa si può ricorrere al taglio longitudinale del rivestimento interno utilizzato. - Prelievo di sedimento incontaminato. Si richiede l utilizzo di un rivestimento interno (liner) al carotiere in polietilene inerte, polipropilene o policarbonato, di lunghezza pari all asta utilizzata. Inoltre, non è consentito l uso di fluidi o fanghi di circolazione poiché potenziali contaminatori del campione. - Qualità del campione. Al fine di evitare un eventuale contaminazione del campione si raccomanda un approfondita pulizia dei liners, delle strumentazioni e dell equipaggiamento utilizzato dagli operatori tra le varie stazioni di prelievo. Inoltre, si raccomanda di evitare l uso di sostanze detergenti, normalmente utilizzate per la pulizia o per l ottimizzazione della funzionalità degli strumenti (lubrificanti, CRC, etc.), a causa di una possibile contaminazione del campione e di curare al massimo la pulizia dei liners. Inoltre, il prelievo dei livelli previsti dalla carota dovrà essere effettuato evitando la miscelazione del sedimento lungo l asse della carota. - Quantitativo di campione necessario. Il quantitativo di campione deve essere sufficiente per tutte le determinazioni analitiche da effettuare. A tal proposito si dovrà provvedere a verificarne la rispondenza con i quantitativi richiesti dai laboratori incaricati della determinazione analitica. 11
12 3.5. Specifiche per la gestione dei campioni Per ogni stazione di prelievo deve essere prevista una scheda riassuntiva in cui riportare le coordinate di campionamento secondo il sistema richiesto, la profondità di campionamento, la data e l ora in cui è avvenuto il campionamento, il codice del campione e le sezioni prelevate. Inoltre, per ogni campione da analizzare dovrà essere prevista la: - descrizione stratigrafica: le carote devono essere fotografate e ispezionate visivamente da personale specializzato. In ogni foto deve comparire una targa identificativa del campione, comprendente il codice della stazione, la data di prelievo e la lunghezza della carota. Nella scheda riassuntiva devono inoltre essere riportate osservazioni relativamente al colore, odore, tipologia dei sedimenti, grado di idratazione, presenza di frammenti conchigliari, presenza di residui e materiale organico, presenza di strutture sedimentologiche. - scelta delle sezioni da prelevare per le indagini di laboratorio. Le carote devono essere misurate per la loro lunghezza di prelievo e successivamente subcampionate sul posto prelevando, partendo dal top, i livelli di sedimento sopra indicati. Le suddivisioni sopra proposte potranno comunque subire variazioni sulla base delle osservazioni sulla stratigrafia della carota. Se dall osservazione della carota si evidenzia, in uno strato non incluso tra le sezioni prescelte, una condizione di sospetta contaminazione, anche quest ultimo sarà prelevato e analizzato. Parimenti, qualora prima del raggiungimento della profondità di campionamento, sia accertata (e opportunamente documentata) l individuazione del substrato litologico (in posto), per il quale si possa escludere qualunque contaminazione antropica, è sufficiente il prelievo di una sola sezione di lunghezza 50 cm rappresentativa dell intero strato. Nel caso in cui sia accertata e opportunamente documentata la presenza di strati non campionabili che impediscano la penetrazione dello strumento durante le attività di carotaggio, in via cautelativa, si suggerisce di provvedere al prelievo di tutto lo spessore di sedimento campionabile e di procedere successivamente alla suddivisione in livelli di 50 cm da destinarsi alle determinazioni analitiche, così come previsto dalla strategia di caratterizzazione, includendo comunque, tra i livelli da analizzare, anche l ultimo livello di spessore inferiore ai 50 cm. Sono destinati alle analisi tutti i livelli di sedimento prelevati. - misurazione di ph e potenziale di ossidoriduzione. Le misure devono essere effettuate sui singoli livelli selezionati prima della suddivisione in subcampioni. - prelievo dell aliquota destinata alla determinazione dei composti volatili (Idrocarburi C 12). Il prelievo, sui singoli livelli selezionati, dell aliquota di sedimento destinata alla determinazione dei composti volatili dovrà essere effettuato subito dopo le operazioni di apertura o estrusione della carota, prima della suddivisione in subcampioni. - descrizione del campione. Ogni livello di prelievo deve essere accompagnato da una descrizione macroscopica del sedimento, effettuata da personale specializzato. - preparazione del campione. Il campione, una volta omogeneizzato, deve essere suddiviso in due subcampioni, uno destinato alle analisi e l altro da suddividere ulteriormente in due subcampioni, destinati rispettivamente alle analisi di controllo e a eventuali contraddittori. Entrambi i subcampioni dovranno essere sigillati in campo mediante dispositivi dotati di sistemi di massima sicurezza e conservati in contenitori di teflon (ovvero in contenitori in HDPE), a temperatura compresa tra 18 C e 25 C. Viceversa, il subcampione destinato alle analisi deve essere prontamente suddiviso in aliquote, da conservare e trasportare secondo il seguente schema: 12
13 aliquota per analisi granulometrica. Il campione è raccolto in contenitori di plastica inerte, quindi trasportato e conservato a temperature comprese tra i +4 C e i +6 C. In alternativa, si possono utilizzare sacchetti in polietilene inerte ad alta resistenza, con sistema di chiusura ermetica o a nastro. aliquota per la chimica organica (Idrocarburi C>12, TOC, IPA, policlorobifenili, composti organostannici - sommatoria di mono-, di- e tri-butilstagno espressi come stagno). Il sedimento è raccolto in contenitori decontaminati in teflon (PTFE). In alternativa, è possibile utilizzare contenitori in polietilene ad alta densità (HDPE), possibilmente dotati di sottotappo, per garantire l integrità del campione. Il trasporto viene effettuato a temperature comprese tra +4 C e +6 C; in laboratorio i campioni vengono conservati in congelatori a temperature comprese tra 18 C e 25 C. aliquota per l analisi di composti organici volatili (Idrocarburi C 12). Il campione deve essere raccolto, avendo cura di non utilizzare sedimento che sia stato a contatto con il liner o l atmosfera, in contenitori decontaminati in vetro, generalmente compatibili con lo strumento utilizzato per l analisi, e in quantità idonea, subito ben chiusi tramite tappo a vite o a ghiera dotato di setto in PTFE. Il trasporto e la conservazione avvengono a temperature comprese tra +4 C e +6 C. I campioni dovranno essere analizzati preferibilmente entro 14 giorni. aliquota per l analisi di azoto e fosforo. Il campione è raccolto e trasportato in appositi contenitori di HDPE; il trasporto in laboratorio viene effettuato a temperature comprese tra +4 C e +6 C; in laboratorio i campioni sono conservati in congelatori a temperature comprese tra 18 C e 25 C. aliquota per l analisi di metalli ed elementi in tracce. Il campione è raccolto in contenitori decontaminati in HDPE e il trasporto avviene a temperature comprese tra +4C e +6 C; una volta in laboratorio il campione è conservato in congelatori a temperature comprese tra 18 C e 25 C. Aliquota per l analisi del metil-mercurio: il sedimento è raccolto in contenitori decontaminati in teflon (PTFE). In alternativa, è possibile utilizzare contenitori in polietilene ad alta densità (HDPE), possibilmente dotati di sottotappo, per garantire l integrità del campione. Il trasporto e la conservazione avvengono a temperature comprese tra +4 C e +6 C. I campioni dovranno essere analizzati preferibilmente entro 7 giorni. aliquota per l analisi microbiologica (Escherichia coli, Coliformi totali, Salmonella, Spore di clostridi solfitoriduttori, Stafilococchi, Miceti e lieviti). Il campione è raccolto in contenitori sterili di polietilene o polistirolo e il trasporto avviene a temperature comprese tra +4 C e +6 C; il campione può essere conservato alle medesime temperature per un massimo di 24 ore. Il campione per i saggi ecotossicologici è raccolto in contenitori di polietilene o vetro decontaminato, immediatamente posto a temperature comprese tra +4 C e +6 C. Le analisi dovranno essere eseguite entro 10 gg. dal prelievo, salvo diversa indicazione del metodo di riferimento utilizzato. Per quanto riguarda i campioni da conservare, è sufficiente provvedere alla misura in campo di ph e potenziale redox, quindi all omogeneizzazione e alla conservazione in contenitori di teflon (ovvero in contenitori in HDPE), a temperatura compresa tra 18 C e 25 C. In base alle esigenze dei laboratori che effettueranno le analisi sui campioni di sedimento, le aliquote di campioni per le diverse tipologie di contaminanti, qualora sia prevista la conservazione all interno di contenitori dello stesso tipo, potranno, in fase di sub campionamento, essere riunite all interno dello stesso contenitore. La gestione del sedimento in esubero deve essere prevista con un sistema di smaltimento delle sezioni di sedimento che non verranno né analizzate né conservate in accordo con la normativa vigente 13
14 (Decreto Legislativo n. 152 del 2006 e s.m.i.). Ad ogni modo si dovrà evitare lo sversamento delle stesse durante le operazioni di lavoro Specifiche per l esecuzione delle analisi Le procedure analitiche utilizzate per la determinazione dei parametri ricercati devono essere scelte fra quelle riportate nei protocolli nazionale e/o internazionali (IRSA/CNR, EPA, ISO, etc.), se esistenti. In assenza di un protocollo come sopra specificato dovrà essere documentabile la validità della procedura utilizzata Determinazione granulometrica sui sedimenti La determinazione delle caratteristiche granulometriche dei sedimenti deve prevedere l individuazione delle principali frazioni dimensionali (ghiaia, sabbia, silt e argilla) secondo le classi dimensionali riportate nella seguente Tabella 3. Tabella 3 FRAZIONI DIMENSIONALI GHIAIA DIMENSIONI > 2 mm PELITE SABBIA SILT ARGILLA 2 mm > x > 0,063 mm 0,063 mm > x > 0,004 mm < 0,004 mm La caratterizzazione della frazione pelitica nelle frazioni silt e argilla è richiesta per tutti i campioni aventi percentuale di frazione pelitica maggiore del 10%. Per l esecuzione di tale caratterizzazione si consiglia l uso di un sedigrafo a raggi X o di un granulometro laser, oppure di strumentazione idonea a fornire tale informazione analitica Assicurazione qualità del dato analitico Le analisi devono essere condotte da Enti e/o Istituti pubblici oppure da laboratori privati. I laboratori privati devono essere in possesso dell accreditamento secondo la norma UNI EN CEI ISO/IEC 17025:2005, almeno per la determinazione dei seguenti parametri: granulometria, metalli, IPA, PCB, idrocarburi. Devono essere specificati i criteri stabiliti e documentate le modalità utilizzate per l assicurazione della qualità del dato (es. partecipazione continua a circuiti intercalibrazione nazionale e/o internazionale). In ogni caso i laboratori devono fornire un Rapporto di Prova, datato e firmato dal responsabile del laboratorio, che riporti: - identificazione univoca del campione analizzato; - elenco dei parametri determinati, con relativo risultato analitico ottenuto; - incertezza di misura espressa nella stessa unità di misura del risultato; 14
15 - metodo di riferimento usato; - limite di quantificazione. Nella seguente Tabella 4 sono riportati alcuni limiti di quantificazione che è indispensabile raggiungere per i sedimenti. Parametri chimici Tabella 4 Parametri inorganici u.m. Limite di quantificazione Alluminio mg/kg s.s. 5,0 Arsenico mg/kg s.s. 0,1 Cadmio mg/kg s.s. 0,05 Cromo mg/kg s.s. 1,0 Ferro mg/kg s.s. 5,0 Mercurio mg/kg s.s. 0,05 Nichel mg/kg s.s. 1,0 Piombo mg/kg s.s. 1,0 Rame mg/kg s.s. 1,0 Vanadio mg/kg s.s. 1,0 Zinco mg/kg s.s. 1,0 Parametri organici Policlorobifenili (PCB) (per singolo composto) μg/kg s.s. 0,1 Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) (per singolo idrocarburo) μg/kg s.s. 1,0 Idrocarburi leggeri (C 12) mg/kg s.s. 0,5 Idrocarburi pesanti (C>12) mg/kg s.s. 1,5 Composti organo stannici (mono-, di-, tri-butilstagno, come Sn) μg/kg s.s. 1,0 Inoltre, al momento della presentazione dell offerta dovrà essere specificato quanto segue: l indicazione del metodo di determinazione al quale si prevede di ricorrere, del relativo limite di quantificazione e di rivelabilità. Eventuali discordanze che si dovessero verificare nel corso delle analisi, ossia l uso di metodiche differenti rispetto a quelle originariamente indicate, deve essere giustificato al momento delle redazione dei Rapporti di Prova, sui quali si ricorda deve essere indicato, in maniera inequivocabile, il metodo usato. l utilizzo, per ciascuna determinazione analitica richiesta dalle attività di caratterizzazione ambientale, di materiale certificato e, dove non disponibile, l uso di materiale di riferimento corredato da valore medio e valore di incertezza ad esso associato; la disponibilità da parte del laboratorio a soddisfare la dimostrazione di iniziale professionalità relativamente ai metodi di analisi scelti per le determinazioni analitiche tramite la partecipazione a prove interlaboratorio e/o l esecuzione di analisi di campioni ciechi, il cui risultato analitico deve essere corredato del valore di accuratezza e precisione previsti dal metodo analitico; 15
16 l utilizzo, per la determinazione di diossine e furani, del metodo EPA 8290 (o EPA 1613) con spettrometria di massa ad alta risoluzione, in quanto risulta la metodica più adeguata al raggiungimento del limite di rilevabilità richiesto Indagini ecotossicologiche Le procedure analitiche utilizzate dovrebbero essere scelte fra quelle riportate nei protocolli nazionali e/o internazionali o essere di validità internazionalmente riconosciuta (ASTM, EPA, ISO, AFNOR, CNR-IRSA, APAT, ecc.). Qualora vengano applicate varianti o metodi interni, le modifiche rispetto al protocollo originale dovranno essere dettagliate ed opportunamente motivate con idonei riferimenti bibliografici. Per quanto riguarda la composizione della batteria di saggi biologici, essa dovrà includere almeno 3 specie-test, differenti per caratteristiche ecologiche e per filogenesi. La batteria di saggi biologici dovrà, inoltre, avere caratteristiche tali da poter coprire (complessivamente) l analisi di almeno due matrici ambientali costituite da: sedimento tal quale o umido; acqua interstiziale o elutriato; La selezione delle specie-test dovrà essere effettuata preferibilmente nell ambito della lista di organismi sopra riportata. I risultati dei test condotti dovranno contenere tutte le informazioni necessarie a consentire un interpretazione inequivocabile della correttezza del dato. In particolare, dovranno essere fornite, in funzione delle caratteristiche dello specifico protocollo impiegato: - metodo utilizzato per l esecuzione del test; - modalità di conservazione del campione; - eventuale pretrattamento del campione; - giorni intercorsi tra la data di campionamento e la data di analisi; - n. repliche e n. diluizioni adottate; - EC50 e/o EC20 con i relativi limiti di confidenza al 95%; - effetto massimo (%) e corrispondente diluizione; - effetto medio (%) ± dev. St. - parametri statistici atti a valutare la significatività del risultato rispetto al controllo (esempio p statistico del t-test). 16
17 4. SPECIFICHE TECNICHE PER L AREA 2 (AREA INTERCLUSA) Le attività da eseguirsi sono volte alla caratterizzazione ambientale e geotecnica dell area interclusa tra le vasche di colmata esistenti in località Terrarossa e in località Punta degli Stretti, mediante l esecuzione di rilievi magnetometrici puntuali, finalizzate all individuazione preventiva di masse metalliche o cumuli di rifiuti sepolti, residuati bellici (o parti di essi) inesplosi, sondaggi geognostici, installazione di piezometri, prelievo e analisi di campioni di terreno e acqua, prove CPTU e di permeabilità in situ. In particolare, dovranno essere eseguiti: n. 19 rilievi puntuali ferromagnetici; n. 7 sondaggi a carotaggio continuo, spinti fino alla profondità di 15 m, di cui tre allestiti a piezometro; n. 6 sondaggi a carotaggio continuo, spinti fino alla profondità di 10 m, di cui quattro allestiti a piezometro; n. 6 sondaggi a carotaggio continuo, spinti fino alla profondità di 3 m; prelievo di n. 28 campioni di terreno, di cui due in ciascuno dei sette sondaggi di profondità 15 m e in due dei sondaggi di profondità 3 m e uno in ciascuno degli ulteriori dieci sondaggi; n. 7 campionamenti statici di acque sotterranee nei sondaggi allestiti a piezometro (un campione per ciascun sondaggio); prelievo di n. 8 campioni indisturbati di terreno (tipo Shelby), di cui quattro in sondaggi di profondità 15 m e quattro in sondaggi di profondità 10 m (un campione per ciascun sondaggio), sui quali eseguire analisi geotecniche di laboratorio; n. 4 prove CPTU fino a 20 m di profondità, da eseguirsi in corrispondenza di quattro sondaggi di profondità 3 m; n. 6 prove di permeabilità in foro tipo Lefranc in quattro sondaggi di profondità 15 m e in due sondaggi di profondità 10 m (una prova in ciascun sondaggio); Ciascuna posizione sarà verificata in sito tenendo presente l accessibilità ed il rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori. Ulteriori sondaggi geognostici potranno essere previsti in una fase successiva, qualora se ne riscontrasse la necessità, sulla base dei risultati delle indagini indirette. L ubicazione dei punti di indagine è indicata in Figura 3. 17
18 Punta degli Stretti Laguna di Orbetello Terrarossa Monte Argentario Figura 3 Ubicazione punti di indagine Area 2 Sondaggi a 15 m; Sondaggi a 10 m; Sondaggi a 3 m (2 campioni per indagini ambientali e prova CPTU); Sondaggi a 3 m (1 campione per indagini ambientali); Sondaggi a 3 m (1 campione per indagini ambientali e prova CPTU); Allestimento a piezometro.
19 Le coordinate indicative dei punti di indagine sono elencate in Tabella 5 nel sistema di riferimento WGS84. Tabella 5 COORDINATE PUNTI DI INDAGINE AREA 2 n X Y Sondaggi a 15 m , , , , , , , , , , , , , ,6791 Sondaggi a 10 m , , , , , , , , , , , ,6667 Sondaggi a 3 m , , , , , , , , , , , , Indagini geofisiche Le indagini preliminari relative alla ricerca di ordigni bellici dovranno essere effettuate da impresa regolarmente iscritta all'albo dei Fornitori del Ministero della Difesa e il personale impiegato deve essere munito di brevetto di specializzazione B.C.M., anch'esso rilasciato dal Ministero della Difesa. Prima dell'effettivo inizio dei lavori, l Affidatario dovrà presentare al 5 Reparto Infrastrutture - Ufficio B.C.M. e alla Capitaneria di Porto c/o l Ufficio Locale Marittimo di Orbetello (Gr), l'elenco dei nominativi del personale che interverrà sul cantiere e i documenti comprovanti le relative specializzazioni. L'Autorità Militare pertanto, interviene anche nell'autorizzazione all'utilizzo di procedure ed attrezzature di ricerca e rimozione. 19
20 Per Ordigni bellici, indipendentemente dalla terminologia utilizzata nel seguito ed in ogni altro documento, s'intendono mine, bombe, proiettili, ordigni esplosivi, masse ferrose e residuati bellici di qualsiasi natura. I documenti di riferimento per l'applicazione e l'esecuzione dei lavori di bonifica da ordigni bellici sono composti da: 1. Prescrizioni Tecniche impartite dal 5 Reparto Infrastrutture - Ufficio B.C.M. 2. Capitolato Speciale B.C.M. 3. Prescrizioni Tecniche impartite dalla Capitaneria di Porto c/o l Ufficio Locale Marittimo di Orbetello (Gr) 4. D.L.L. del , n 320 e leggi successive D.L.L. 1/11/47 n e 17/04/48 n L equipaggiamento utilizzato dovrà essere idoneo al raggiungimento del grado di risoluzione richiesto, in particolare: - per il posizionamento deve essere adottata una strumentazione di tipo DGPS con correzione RTK; - per il rilievo di eventuali masse ferrose interrate dovrà essere assicurata almeno l indagine su un area di 5 m nell intorno del punto previsto per il sondaggio (rilievo di tipo puntuale eseguito con magnetometro puntuale) e per una profondità pari alla lunghezza del campione da prelevare maggiorato di 1m (21 m). Il rilievo dovrà essere effettuato sui 9 punti previsti per le successive indagini (sondaggi e CPTU). Al termine del rilievo l Affidatario dovrà fornire idonea documentazione che comprovi l assenza di eventuali masse ferrose o ordigni bellici nei punti di campionamento previsti Sondaggi geognostici L Affidatario dovrà individuare i punti stabiliti tramite GPS differenziale (Differential Global Positioning System o DGPS). I sondaggi saranno preferibilmente realizzati con una sonda meccanica a rotazione, senza l uso di fluidi di perforazione, a carotaggio continuo del diametro di 101 mm e rivestimento a seguire del diametro di 177 mm. Il campionamento del terreno sarà effettuato avendo cura di procedere con basse velocità di rotazione del campionatore per evitare fenomeni di surriscaldamento del terreno. La scelta della tipologia di carotiere sarà condizionata dalla sequenza litostratigrafica, nonché dalle condizioni di interazione con i livelli idrici di falda. In linea generale si richiede una sonda semovente cingolata o autocarrata in grado di fornire spinta massima, tiro, coppia massima e di essere attrezzata con aste di perforazione e rivestimento sufficienti a raggiungere profondità massime di 50 m. In fase di piazzamento della macchina operatrice dovrà essere curata al massimo la verticalità del foro. I diametri saranno scelti sulla base delle caratteristiche fisico-meccaniche dai litotipi presenti, delle prove da eseguire e della strumentazione da istallare. In particolare il diametro minimo a fondo foro 20
21 dovrà essere sufficiente a prelevare campioni indisturbati del diametro non inferiore a 80 mm, e comunque ad attrezzare il foro con tubo in ABS, PVC pesante di diametro interno di 80 mm. Laddove le condizioni e le caratteristiche dei terreni non garantiscano una perfetta prosecuzione della perforazione si potrà richiedere, previo esplicita autorizzazione della committenza, l impiego di doppi rivestimenti metallici provvisori, uno interno con diametro pari a 127 mm e uno esterno con diametro pari a 151 mm. L impresa avrà cura di asportare, attraverso adeguate manovre di pulizia a fondo foro, tutto il materiale presente nell intercapedine tra i due rivestimenti. Di norma, le percentuali di recupero, valutate per ogni singola manovra, non dovrebbero essere inferiori a: 70% per i terreni a grana grossa (sabbia, ghiaia, ecc,);, 80% per i terreni a grana fine (argilla, argilla marmose, ecc.) e rocce fratturate ; 90% per rocce compatte in genere (calcari, calcari marnosi, conglomerati, gessi, anitriti, rocce ignee, rocce metamorfiche, ecc). L'attribuzione dei terreni incontrati alle classi sopra riportate è fatta dal geologo incaricato per l'assistenza di cantiere; qualora il recupero risulti inferiore alle percentuali sopra riportate potrà essere richiesta una ripetizione dei sondaggi senza alcun aggravio di spesa a carico della committenza. In ogni caso il tratto corrispondente alla percentuale di recupero non sarà computato nella contabilità finale. Tutta l attrezzatura di perforazione sarà sottoposta a procedura di decontaminazione, prima dell inizio delle indagini, tra un sondaggio e l altro e prima di lasciare il sito. Le carote, riposte in apposite cassette catalogatrici sigillate, saranno conservate e rimarranno a disposizione per eventuali futuri rilievi. Tutte le operazioni di perforazione saranno coordinate dal geologo, responsabile tecnico, che redigerà la stratigrafia intercettata segnalando la presenza di livelli contaminati macroscopicamente identificabili Prelievo di campioni di terreno indisturbati In tutti i sondaggi geognostici eseguiti dovranno essere prelevati campioni indisturbati di terreno, da destinarsi ad analisi chimico-fisiche e geotecniche di laboratorio. In particolare, è richiesto il prelievo di n. 1 campione da quattro dei sondaggi a 15 m di profondità e da quattro dei sondaggi a 10 m di profondità, in corrispondenza dell assise sabbiosa/limosa, per un totale di n. 8 campioni da sottoporre alle analisi geotecniche di laboratorio. E richiesto, inoltre, il prelievo di n. 2 campioni da ciascuno dei sette sondaggi a 15 m di profondità e da due dei sondaggi a 3 m di profondità. Tali campioni dovranno essere rappresentativi uno del primo metro di profondità e l altro del livello 2,00 2,50 m. Da ciascuno dei sei sondaggi a 10 m di profondità e dei rimanenti quattro sondaggi a 3 m di profondità dovrà essere prelevato un campione rappresentativo del primo metro. Questi 28 campioni dovranno essere sottoposti alle analisi chimicofisiche di laboratorio. Si prevede il prelievo di campioni indisturbati impiegando campionatore a pareti sottili infissi a 21
22 pressione tipo Shelby del diametro minimo di 80 mm. La scarpa del tubo campionatore deve avere un tagliente con angolo non superiore e 6. L'impresa dovrà produrre un'attestazione relativa all uso di campionatori con i requisiti richiesti. La committenza, in via preliminare durante la fase dei lavori deve fornire una valutazione di massima, anche tramite acquisizione di informazioni dall Affidatario, sulla presenza del tubo campionatore con i requisiti richiesti. Inoltre, i campionatori a pareti sottili, con o senza pistone, dovranno avere un coefficiente di ingresso molto piccolo e certamente minore di 0,5 %. E prevista un accurata pulizia del foro di sondaggio con metodi adeguati (carotiere semplice e manovra fìnale a secco, utensile di spurgo a getto radiale e soprastante calice di raccolta del detrito). L Affidatario fornirà le caratteristiche del tubo campionatore in dotazione e quanto non espressamente indicato andrà concordato con la committenza. I tubi campionatori utilizzati dovranno essere nuovi e costituiti in acciaio inox e dotati di tagliente affilato. L introduzione del campionatore nel foro di sondaggio deve essere controllata con misure di profondità in modo che, posato il campionatore a fondo foro, si possa verificare la corrispondenza con la profondità precedentemente raggiunta dalla perforazione. I campioni indisturbati dovranno avere dimensioni non inferiori a 80 mm di diametro e 500 mm di lunghezza. Eventuali discordanze tra le due profondità richiederanno un'ulteriore pulizia del foro e vanno comunque sempre annotate nel modulo di sondaggio. Il campione di terreno sarà estratto dal carotiere per battitura o tramite l utilizzo di un pistone che spingerà la carota dalla parte superiore del carotiere stesso. Il campione deve essere conservato nello stesso tubo utilizzato per il prelievo e dovrà essere sigillato mediante tappi a tenuta, previo incollaggio di paraffina fusa alle estremità. I campioni saranno raccolti dalla parte interna della carota con una spatola metallica e posti negli appositi contenitori. Particolare cura sarà posta in fase di campionamento per minimizzare ogni rischio di contaminazione incrociata. A tal fine, il campionamento avverrà utilizzando una spatola metallica che sarà opportunamente decontaminata dopo ogni singola operazione. Si procederà quindi all apposizione sul contenitore di un'etichetta (non degradabile per l umidità) in cui sono indicati: - designazione del cantiere - Committente - Esecutore; - designazione del sondaggio; - tipo di campione e numero d'ordine; - profondità di prelievo (da/a); - orientamento (alto/basso); - data di prelievo. Dovranno inoltre essere riportati i dati relativi al campionamento eseguito con l'annotazione del: - tipo di campionatore; - metodo d affissione del campionatore; - condizioni di prelievo (presenza d'acqua, energia d'infissione, ecc.). I campioni devono essere conservati a cura dell Affidatario in locali idonei, in posizione orizzontale 22
23 evitando scuotimenti ed urti e particolarmente protetti dai raggi del sole, dal gelo e da fonti di calore fino al momento della consegna in laboratorio. Tutti i campioni dovranno essere conservati alla temperatura di 4 +/- 2 C. Per ciascun campione di terreno dovrà essere prelevata una quantità sufficiente all espletamento di tutte le determinazioni analitiche richieste, comprese le eventuali analisi in contraddittorio da parte di ARPA Toscana. Al termine dell esecuzione della perforazione e del campionamento, a meno che i sondaggi non debbano essere rivestiti per l installazione di piezometri, i fori dei sondaggi saranno sigillati utilizzando terreno pulito proveniente da cava Analisi sui campioni di terreno I campioni indisturbati di terreno prelevati dovranno essere sottoposti a determinazioni geotecniche e chimico-fisiche, come di seguito indicato. Sugli 8 campioni da sottoporre alle indagini geotecniche è richiesta la determinazione dei seguenti parametri: - analisi granulometrica; - contenuto d acqua, massa volumica apparente e reale; - calcolo dei limiti di liquidità e di plasticità di Atterberg e indicazione dell indice di plasticità (CNR UNI ); - prova triassiale effettuata su tre provini, consolidata non drenata con misurazione della pressione interstiziale a saturazione preliminare (C.I.U.); - prova edometrica. Sui 28 campioni da sottoporre alle determinazioni chimico-fisiche è richiesta la determinazione dei seguenti parametri: - ph, potenziale redox; - granulometria, contenuto d acqua, peso specifico; - metalli (Al, As, Cd, Cr totale, Fe, Hg, Mn, Ni, Pb, Cu, V, Zn); - policlorobifenili (PCB), congeneri: PCB28, PCB52, PCB77, PCB81, PCB101, PCB105, PCB114, PCB118, PCB123, PCB126, PCB128, PCB138, PCB153, PCB156, PCB157, PCB 167, PCB169, PCB170, PCB180, PCB189 e loro sommatoria; - Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), composti: Benzene, Naftalene, Acenaftene, Acenaftilene, Fluorene, Fenantrene, Antracene, Fluorantene, Pirene, Benzo(a)antracene, Crisene, Benzo(b)fluorantene, Benzo(j)fluorantene, Benzo(k)fluorantene, Benzo(a)pirene, Benzo(e)pirene, Dibenzo(a,h)antracene, Benzo(g,h,i)perilene, Indeno(1,2,3-c,d) pirene; - idrocarburi C 12 e C>12; - pesticidi organoclorurati; - N e P totali; - TOC. 23
24 4.5. Installazione di piezometri In tre dei sondaggi spinti ad una profondità di 15 m dal p.c e in quattro dei sondaggi spinti ad una profondità di 10 m dal p.c., il foro sarà attrezzato a piezometro con una tubazione in PVC del diametro di 4". La tubazione sarà fessurata, con luce di 0,5 mm, nel tratto compreso dal fondo foro fino a circa 1,5 metri dal piano campagna (nel caso di falda molto superficiale il tratto fessurato terminerà comunque al di sopra del livello di falda riscontrato), e cieca dello stesso diametro e materiale nel rimanente tratto. Lo spazio anulare tra il pozzo e il foro sarà riempito con sabbia silicea lavata e calibrata (1-3 mm) fino a 50 cm sopra il tratto fessurato. Al fine di evitare l infiltrazione delle acque superficiali, il restante spazio sarà riempito con bentonite (in pellets) per circa 50 cm e con una miscela cementobentonite fino a boccapozzo. Al termine dell installazione, in tutti i piezometri si procederà allo spurgo mediante pompa sommersa a piccola portata o mediante air lift. I pozzi devono essere completati in superficie, in funzione dell ubicazione, con pozzetti carrabili in ghisa o con protezioni metalliche fuori terra. Per prevenire l'infiltrazione d eventuale acqua superficiale, il boccapozzo sarà chiuso con un tappo a tenuta provvisto di lucchetto Prelievo di campioni di acqua sotterranea Prima di procedere alla fase di campionamento occorre eliminare l acqua presente all interno del pozzo e del dreno, che non è generalmente rappresentativa della qualità dell acqua sotterranea del sito in esame. Lo spurgo consiste in uno sviluppo ridotto realizzato con pompa a bassa portata in modo da minimizzare la variazione del livello freatimetrico nel corso delle operazioni. Il volume di acqua emunta durante la fase di spurgo deve essere pari a 3-5 volte il volume di acqua contenuto nel pozzo e nel filtro in fase statica. Dopo aver estratto il numero di volumi d acqua richiesto, aver ricostituito le condizioni chimico-fisiche iniziali ed aver ottenuto acqua non torbida si procederà all operazione di campionamento che comunque dovrà avvenire entro le 24 ore dal ripristino del livello piezometrico naturale. L acqua emunta durante la fase di spurgo dovrà essere raccolta e smaltita come rifiuto liquido ai sensi della normativa vigente. Durante le operazioni di spurgo devono essere monitorati profondità, DO (ossigeno disciolto), temperatura, ph, potenziale redox e conducibilità, per verificare il ripristino delle condizioni chimicofisiche originarie all interno dei sondaggi prima di effettuare i campionamenti. Tali parametri saranno poi misurati lungo il profilo verticale del pozzo, per eseguire i logs multiparametrici. Prima del prelievo di acqua, i piezometri andranno adeguatamente spurgati, come indicato al paragrafo precedente. Il prelievo deve essere realizzato solo dopo lo spurgo e la ristabilizzazione del livello piezometrico statico. Sono previsti n. 7 campionamenti statici di acque sotterranee, uno in ciascuno dei sondaggi allestiti a piezometro. Tali prelievi dovranno essere eseguiti con campionatori manuali (bailers) monouso e corde di manovra pulite. È necessario evitare fenomeni di turbolenza e di areazione sia durante la discesa del campionatore sia durante il travaso del campione d acqua nei contenitori per la sua 24
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