ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 9 ) Delibera N.316 del DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI

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1 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL (punto N. 9 ) Delibera N.316 del Proponente MARINO ARTUSA DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI Pubblicita /Pubblicazione: Atto soggetto a pubblicazione integrale Dirigente Responsabile:Mario Romanelli Estensore: Mario Romanelli Oggetto: Approvazione dell'accordo tra Regione Toscana, URPT, ANCI, Province e Comuni per la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti e la prevenzione di fenomeni di inquinamento atmosferico. Presenti: CLAUDIO MARTINI ANNA RITA BRAMERINI SUSANNA CENNI RICCARDO CONTI AGOSTINO FRAGAI FEDERICO GELLI ENRICO ROSSI GIANNI SALVADORI GIANFRANCO SIMONCINI MASSIMO TOSCHI GIUSEPPE BERTOLUCCI Assenti: MARINO ARTUSA AMBROGIO BRENNA ALLEGATI N : 1 ALLEGATI: Denominazione Pubblicazione Tipo di trasmissione Riferimento 1 Si Cartaceo+Digitale Accordo STRUTTURE INTERESSATE: Tipo Direzione Generale Denominazione DIREZIONE GENERALE BILANCIO E FINANZE MOVIMENTI: CONTABILI Capitolo Anno Tipo Mov. N. Movimento Variaz. Importo in Euro U Prenotazione ,00 U Prenotazione ,00 U Prenotazione ,00 U Prenotazione ,00 U Riduzione prenotazione ,00 U Riduzione prenotazione ,00

2 U Riduzione prenotazione ,00 U Riduzione prenotazione ,00 U Prenotazione ,00 U Prenotazione ,00 U Riduzione prenotazione ,00 U Riduzione prenotazione ,00 Note:

3 LA GIUNTA REGIONALE Visto l articolo 8 del decreto legislativo n. 351 del 4 agosto 1999 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e gestione della qualità dell aria ambiente secondo il quale la Regioni provvedono, sulla base della valutazione di cui all art. 6, a individuare le zone del proprio territorio nelle quali i livelli di uno o più inquinanti eccedono i valori limite e adottano piani e programmi per il raggiungimento dei predetti valori entro i termini stabiliti; Visto Decreto 2 aprile 2002, n. 60 Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio e modifiche al DM. n.163/99 Considerato che per il PM10 l obiettivo è quello di ridurre le emissioni di tale inquinante in modo da raggiungere il rispetto dei valori limite previsti dal predetto D.M. n.60/02 per la prima fase di attuazione, cioè entro il 1 gennaio 2005 e, successivamente, per la seconda fase, cioè entro il 1 gennaio Vista la propria Deliberazione n del 23 dicembre 2003 Presa d atto della valutazione della qualità dell aria ambiente ed adozione della classificazione del territorio regionale ai sensi degli artt. 6, 7, 8 e 9 del decreto legislativo n. 351/99 ; Ricordato che in data 15 aprile 2003 è stato firmato tra la Regione Toscana, ANCI insieme a i 25 comuni individuati dalla DGR n. 1406/01, relativa alla prima classificazione del territorio regionale, e URPT insieme alle Province, un Protocollo d intesa titolato Piano di azione ( ex art. 7 del D.lgs n. 351/99 ) avente la finalità di ridurre il rischio di superamento dei valori limite del PM10 e di prevedere la realizzazione di misure di contenimento a breve e medio periodo delle emissioni di tale inquinante e dei suoi precursori. ; Vista la propria Deliberazione del 6 ottobre 2003, n. 990 che approva le finalità dell Accordo tra Regione Toscana, URPT, ANCI, Province e Comuni per il risanamento della qualità dell aria ambiente nelle aree urbane; Vista la propria Deliberazione del 19 dicembre 2005, n che in coerenza e continuità con l Accordo sopra citato approva un nuovo Accordo tra Regione Toscana, URPT, ANCI, Province e Comuni per il risanamento della qualità dell aria ambiente nelle aree urbane; Ricordato, inoltre, che in data 10 ottobre 2003 è stato firmato tra la Regione Toscana, ANCI insieme a 16 comuni individuati dalla citata DGR n. 1325/03 e URPT insieme alle Province, un primo Accordo sul risanamento della qualità dell aria ambiente nelle aree urbane, e che in data 20 dicembre 2005 è stato firmato un secondo Accordo insieme ai precedenti 16 Comuni e ad ulteriori 8 Comuni; Ricordato che i predetti Accordi, validi per il triennio , contengono le linee di indirizzo della strategia congiunta e condivisa da applicare per il contenimento dei livelli di concentrazione di PM10, in particolare per la riduzione delle emissioni di PM10 derivanti da veicoli e motoveicoli mediante il progressivo rinnovo dei segmenti più inquinanti del parco, anche promuovendo iniziative di incentivazione e finanziamento.

4 Considerata la Delibera n.377 del di determinazione della struttura regionale di rilevamento per il PM10 ai sensi del DM 60/02; Considerati i risultati del monitoraggio riferiti ai periodo delle postazioni della rete regionale di rilevamento del PM10 di cui alla suddetta DGR 377/06 che hanno rilevato superamenti o rischi di superamenti nelle stazioni di monitoraggio ubicate nei territori dei Comuni di Arezzo, Capannori, Cascina, Grosseto, Livorno, Lucca, Montale, Montecatini Terme, Pisa, Porcari, Prato, S. Croce sull Arno, Siena, Viareggio e nel territorio dell Area Omogenea Fiorentina sulla base della rappresentatività delle postazioni ivi ubicate; Considerati i dati di ulteriori postazioni di rilevamento, non facenti parte della rete regionale di rilevamento, unitamente a stime obiettive che hanno permesso di individuare a rischio di superamento anche i territori dei comuni di Carrara, Empoli, Massa, Montelupo Fiorentino, Pistoia, Poggio a Caiano, Poggibonsi e Pontedera; Atteso che nei comuni di Piombino e Rosignano, con postazioni non facenti parte della rete regionale di qualità dell aria, si sono rilevati superamenti imputabili alle industrie ivi presenti e per i quali pertanto si provvederà con successivi interventi; Considerato che i precedenti Accordi prevedevano il loro aggiornamento/modifica sulla base dell evoluzione dell inquinamento atmosferico rilevata dai dati ottenuti con il monitoraggio effettuato con le centraline ubicate nel territorio regionale; Vista la situazione di emergenza smog causata principalmente dagli elevati livelli di concentrazione del PM10 misurati nel periodo invernale e che hanno determinato, anche a livello nazionale, la costituzione della Commissione Nazionale per l Emergenza smog (CNEIA) con la partecipazione delle Regioni ai suoi lavori; Visto il Rapporto finale del CNEIA, datato marzo 2006, che indica come le azioni di riduzione delle emissioni debbano essere indirizzate verso i tre settori generali (trasporti, riscaldamenti civili, attività produttive) che generano, nelle varie situazioni, i livelli critici di inquinamento; Considerato che la revisione del vigente Accordo con l individuazione e l ampliamento settoriale delle misure da applicare, è stato demandato a un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione Toscana comprendente i rappresentanti dei Comuni candidati all adesione del nuovo Accordo e l A.R.P.A.T. che si è attivato sino dalla del 6 ottobre 2006 ed il cui coordinamento è stato effettuato dalla competente struttura della Giunta Regionale Settore qualità dell aria, industrie a rischio e prevenzione e riduzione integrata dell inquinamento. Valutato che, come per il precedente Accordo, questa modalità di procedere è coerente con i disposti dell art. 7 del DM n. 261/02 che indica che, mentre si provvede ad adottare i piani e i programmi, si debba assicurare il coordinamento di tali piani e degli obiettivi stabiliti dagli stessi con gli altri strumenti di pianificazione settoriale e con gli strumenti di pianificazione degli enti locali, assicurando anche la partecipazione degli enti locali interessati mediante opportune procedure di raccordo e concertazione. Valutata inoltre la necessità di proseguire con le azioni e misure previste dall Accordo del 10 ottobre 2003 e da quello del 20 dicembre 2005, nonché di dare attuazione alle indicazioni prioritarie del suddetto gruppo tecnico di lavoro;

5 Considerato che il gruppo tecnico di lavoro ha prodotto una serie di indicazioni che determinano le integrazioni al precedente Accordo: - la realizzazione di appositi progetti e piani di azione (Piani di Azione Comunali PAC), che contengano specifiche misure/azioni atte a favorire la mobilità sostenibile e la riduzione delle emissioni inquinanti coinvolgendo i vari settori che contribuiscono ai livelli di inquinamento misurati dai sistemi di monitoraggio; - l attivazione di iniziative come le Domeniche Ecologiche allo scopo di diffondere i contenuti del presente Accordo e le sue modalità di attuazione; - l istituzione di un tavolo tecnico permanente con la funzione di coordinare l elaborazione, l attuazione e l aggiornamento dei predetti PAC. Vista la L.R. n. 14 del 19/03/ Istituzione del Piano Regionale di Azione Ambientale, e in particolare l art. 3 nel quale si definiscono i contenuti del Piano, i settori che lo stesso coordina, la definizione di macro-obiettivo ed obiettivo specifico; Vista la Delibera di Consiglio Regionale n.32 del 14/03/2007 con la quale il PRAA viene approvato; Atteso che il PRAA , approvato con la sopraddetta delibera, contiene le risorse complessivamente attivabili per l attuazione del Piano stesso ed in rapporto particolare alla problematica inerente il miglioramento della qualità dell aria prevede, tra l altro: l individuazione dei seguenti macro-obiettivi come particolarmente significativi: o A1 Ridurre le emissioni di gas serra in accordo con il protocollo di Kyoto o A2 Razionalizzare e ridurre i consumi energetici o A3 Aumentare la percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili o C1 Ridurre la percentuale di popolazione esposta a inquinamento atmosferico l individuazione, al paragrafo , di strumenti di fiscalità ambientale utilizzabili al fine del riequilibrio modale, ipotizzando la possibilità di prevedere modalità di deducibilità fiscale dei costi del trasporto pubblico, forme di compartecipazione all accisa sul gasolio, oltre che l introduzione del Road Pricing; la previsione, al paragrafo 6.1.3, dell impiego di specifici strumenti volontari come gli Accordi, indicati tra gli strumenti più adatti a perseguire l obiettivo dell eco-efficienza; l individuazione di una strategia Ambiente e Mobilità in cui viene individuato un metodo di mobilità sostenibile che prevede, tra l altro, di incentivi al Car Sharing ed al Car pooling, oltre che alla promozione di un parco circolante eco-efficiente come ad esempio i mezzi elettrici; la promozione, al paragrafo e, della Edilizia sostenibile e del risanamento energetico anche come strumento di miglioramento della qualità dell aria urbana; Preso atto che la Delibera di Consiglio n.32 del 14/03/2007 al macro-obiettivo C1 Ridurre la percentuale di popolazione esposta a inquinamento atmosferico prevede 4 obiettivi specifici e relativi interventi: 1) Migliorare il controllo e rilevamento della qualità dell aria (Prosecuzione progetto PA.TOS relativamente al PM2,5 e particolato ultrafine, Sviluppo, razionalizzazione e gestione delle reti di rilevamento delle Province determinando le reti regionali per le varie sostanze inquinanti

6 promuovendo il rilevamento del PM2,5,Creazione di un Centro regionale presso ARPAT per la modellistica di diffusione delle sostanze inquinanti a complementarietà del rilevamento e per la valutazione ex ante di scenari emissivi, Sviluppo e gestione del Centro di controllo di qualità delle reti di rilevamento presso ARPAT) 2) Migliorare la conoscenza dei fattori di pressione (Prosecuzione dell attività di controllo di ARPAT delle emissioni delle Centrali Geotermoelettriche, Determinazione di una metodologia per la stima/calcolo delle emissioni di biogas da discarica da utilizzarsi nell ambito delle norme IPPC e per l eventuale estensione del campo di applicazione del meccanismo dell Emission Trading, Aggiornamento dell Inventario Regionale delle Sorgenti di Emissione (IRSE) con cadenza biennale, relativamente alle sostanze che determinano inquinamento atmosferico) 3) Migliorare la qualità dell aria urbana (Ecoincentivi per la promozione della mobilità sostenibile, Promozione del trasporto merci attraverso mezzi elettrici, Promozione del car sharing, car pooling, bike sharing) 4) Prevenire e ridurre l'inquinamento atmosferico (Redazione del Piano regionale di risanamento della qualità dell'aria, Predisposizione di misure atte a controllare lo stato dei veicoli, mitigare gli inquinamenti dovuti alla rete viaria, limitare le emissioni delle industrie, degli edifici pubblici e delle abitazioni civili, Definizione testo unico sulla qualità dell'aria) Atteso che, ai sensi della legge 49/99, ed in conformità alla legge n.14 del 19/03/2007, nel Febbraio 2007 ha avuto avvio il percorso relativo alla definizione del Piano di Risanamento e Mantenimento della qualità dell Aria tramite la trasmissione al Consiglio Regionale del Documento Preliminare contenente i principali obiettivi del Piano; Considerato che l Assessore Regionale all Ambiente, ai sensi dell art. 48 dello Statuto Regionale, ha illustrato alla VI a Commissione Consiliare, nella seduta del 29/03/07, la proposta iniziale del Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell aria ambiente (PRRM) e che la suddetta Commissione ha licenziato la stessa proposta senza proporre ulteriori indirizzi; Tenuto conto che nella suddetta proposta iniziale del PRRM, in conformità ai contenuti del PRAA, si prevede di realizzare una reale integrazione tra le diverse politiche regionali e locali, per favorire sinergie operative tra i diversi settori e attori ed affrontare le problematiche ambientali nella loro complessità ; Considerato che i Piani di Azione Comunale previsti dal presente Accordo, che verranno realizzati omogeneamente da tutti i Comuni sulla base di criteri condivisi e conformi al PRAA , sono da considerarsi strumenti per la riduzione delle emissioni inquinanti che anticipano e concretizzano quanto sarà previsto nel suddetto Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell aria ambiente; Considerato, altresì, che l Accordo da sottoscrivere rappresenta un intervento fondamentale del Programma di azioni già attivato a seguito del Protocollo d intesa del 15 aprile 2003 e che in coerenza del PRAA e in continuità dei precedenti Accordi, integra ed amplia gli interventi di riduzione delle emissioni e che, quindi, può costituire una prima anticipazione degli interventi che saranno attuati con il PRRM in corso di predisposizione; Atteso che sono già state attivate specifiche azioni nell area fiorentina relativamente all utilizzo di mezzi elettrici per la consegna merci e che tali iniziative hanno avuto positiva accoglienza da parte dell amministrazione regionale che ha espresso la volontà di sostenerle come da nota prot. n. 004RT/41457/ del 13/02/07 ;

7 Ricordato che la Deliberazione del Consiglio Regionale n. 32 del 14 marzo 2007 relativa al Programma Regionale di Azione Ambientale (PRAA) prevede per il macrobiettivo C1 Ridurre la percentuale di popolazione esposta a inquinamento atmosferico un finanziamento complessivo attivabile di nel quadriennio, da suddividersi in per l anno 2007, per l anno 2008, per l anno 2009, per l anno 2010; Atteso che, ai sensi dell art. 3, comma 3 della legge n.14 del 19/03/2007 per gli importi di cui sopra il PRAA costituisce autorizzazione di spesa; Valutato di destinare ai Comuni sottoscrittori dell Accordo un finanziamento regionale annuale di complessivi per gli anni 2007,2008 e 2009, come contributi straordinari; Considerato a tal fine di prenotare rispettivamente Euro ,00 sul Capitolo ed Euro ,00 sul Capitolo del bilancio regionale per le annualità 2007, 2008 e 2009; Atteso che le risorse così individuate saranno attribuite solo a quei Comuni che definiranno nei tempi e nelle modalità previste dal presente Accordo i propri PAC, e verranno erogate solo a fronte di interventi ivi previsti; Ritenuto che per gli altri interventi previsti nel suddetto macroobiettivo C1 del PRAA si provvederà alla destinazione delle risorse con successivo atto di Giunta; Ritenuto che gli ulteriori interventi previsti al paragrafo 6.1, dell Accordo diversi dal finanziamento dei PAC e degli ecoincentivi per la mobilità sostenibile indicati ai punti a) e b), dovranno essere attivati con successivi atti secondo la normativa settoriale di riferimento e sulla base delle risorse disponibili sui pertinenti capitoli; Considerato che le risorse stanziate sul bilancio regionale al Capitolo sono destinate a spese di investimento che debbono incrementare il valore del patrimonio di proprietà pubblica secondo quanto stabilito dall art. 3, comma 18, della L. 350/2003 (legge finanziaria 2004) e che il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente in sede di verifica dei progetti presentati dai beneficiari; Considerato che l istituto dell Accordo rappresenta uno strumento di valenza strategica e fortemente innovativa per affrontare in maniera integrata il problema della riduzione dell inquinamento atmosferico in particolare nelle aree urbane caratterizzate da una pluralità di tipologie di sorgenti. Visto il Decreto 1 ottobre 2002, n. 261 Regolamento recante le direttive tecniche per la valutazione preliminare della qualità dell aria ambiente, i criteri per l elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 del decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351 che all art. 7 prevede la pianificazione integrata e la concertazione con gli enti locali e con le parti sociali ed economiche coinvolte; Considerato che l Accordo crea un contesto condiviso di impegni reciproci delle Parti firmatarie, e costituisce un primo strumento per il conseguimento di rigorosi obiettivi ambientali favorendo gli interventi di riduzione delle emissioni inquinanti; Visto il parere del Comitato Tecnico della Programmazione espresso nella seduta del 4 Maggio 2007;

8 Vista la bozza di Accordo riportata nell allegato 1 facente parte integrante delle presente deliberazione che in coerenza e continuità con i precedenti Accordi sottoscritti il 10 ottobre 2003 ed il 20 dicembre 2005 da Regione, ANCI e URPT individua le misure per il risanamento della qualità dell aria ambiente nelle aree urbane, in particolare per la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti e la prevenzione di fenomeni di inquinamento atmosferico ; Ritenuto che in attesa della completa definizione del Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento (PRRM) della qualità dell aria ambiente si debba procedere secondo il percorso indicato dal ricordato Protocollo d Intesa sottoscritto il 15 aprile 2002 che costituisce un Piano di azione secondo l art. 7 del D.lgs n. 351/99; A voti unanimi DELIBERA 1. di approvare, per quanto in premessa, l Accordo tra Regione Toscana, Comuni, ANCI, Province e URPT riportato nell allegato 1 facente parte integrante delle presente deliberazione che in coerenza e continuità con i precedenti Accordi del 10 ottobre 2003 e 20 dicembre 2005 e con il Protocollo d Intesa sottoscritto il 15 aprile 2003 da Regione, ANCI e URPT e confermandoli e rifinanziandoli, individua ulteriori interventi per il risanamento della qualità dell aria ambiente nelle aree urbane; 2. di destinare ai Comuni sottoscrittori dell Accordo, come previsto dal Programma Regionale di Azione Ambientale (PRAA) nel macrobbiettivo C1 ridurre la percentuale di popolazione esposta a inquinamento atmosferico, l importo di Euro ,00 (Euro quattromilionicinquecentomila) come contributi straordinari, da prenotare rispettivamente Euro ,00 sul Capitolo ed Euro ,00 sul Capitolo del bilancio regionale pluriennale , annualità 2007, 2008 e 2009; 3. di stabilire che gli ulteriori interventi previsti al paragrafo 6.1 dell Accordo diversi dal finanziamento dei PAC e degli ecoincentivi per la mobilità sostenibile indicati ai punti a) e b), dovranno essere attivati con successivi atti secondo la normativa settoriale di riferimento e sulla base delle risorse disponibili sui pertinenti capitoli; 4. di dare atto che le risorse stanziate sul bilancio regionale al Capitolo sono destinate a spese di investimento che debbono incrementare il valore del patrimonio di proprietà pubblica secondo quanto stabilito dall art. 3, comma 18, della L. 350/2003 (legge finanziaria 2004) e che il rispetto di tale condizione verrà verificato anche successivamente in sede di verifica dei progetti presentati dai beneficiari; 5. il presente provvedimento è soggetto a pubblicità ai sensi della L.R. 9/95 in quanto conclusivo del procedimento amministrativo regionale. In ragione del particolare rilievo del provvedimento, che per il suo contenuto deve essere portato alla piena conoscenza della generalità dei cittadini, se ne dispone la pubblicazione per intero (unitamente all Allegato 1) sul Bollettino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell art. 2, comma 3, della L.R. 18/96. SEGRETERIA DELLA GIUNTA IL DIRETTORE GENERALE

9 VALERIO PELINI Il Dirigente Responsabile MARIO ROMANELLI Il Direttore Generale MAURO GRASSI

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