2.1 Sistema Operativo Primi passi col computer Avviare il computer e collegarmi in modo sicuro utilizzando nome utente e password

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1 2.1 Sistema Operativo Primi passi col computer Avviare il computer e collegarmi in modo sicuro utilizzando nome utente e password Per avviare il computer occorre premere sul pulsante di accensione posto nella parte frontale del tower (il grosso parallelepipedo che contiene gli elementi fondamentali del computer). In caso non accada nulla controllare che i cavi di alimentazione del tower e del monitor siano collegati correttamente). La prima cosa che accadrà è che il computer eseguirà il BIOS un piccolo programma memorizzato nella ROM del computer che esegue una serie di test diagnostici sulle componenti del computer alla fine dei quali lancerà il Sistema Operativo. Nei sistemi Dual Boot (sistemi con installato più di un S.O come il nostro) non verrà eseguito direttamente il S.O. ma verrà eseguito il cosiddetto Boot Loader un piccolo programma che mostrerà i vari sistemi operativi installati nel PC ed attenderà un certo tempo per permetterci di selezionare il S.O. desiderato dopo di ché eseguirà il S.O. da noi scelto o quello di default in mancanza di una nostra scelta. Supponendo di aver avviato Ubuntu ci si troverà di fronte ad una schermata in cui selezionare o digitare il nome utente e di seguito la password per entrare nel sistema. Una volta entrati nel sistema ci si presenteranno gli elementi fondamentali del desktop Ubuntu. Il desktop è la scrivania virtuale ove saranno lanciate le applicazioni e dove potranno essere presenti varie icone relative a programmi o a file e directory. Vediamo come si presenta il desktop di Ubuntu come vedete è molto diversa dalla schermata di windows. Vediamone le varie parti. La parte più grande di colore bordò è il desktop vero e proprio su cui sono posizionate alcune icone in alto a sinistra in questo caso. La parte tutta a sinistra è il Launcher una barra verticale, di solito a scomparsa, su cui sono riportate delle icone che permettono di eseguire i programmi di uso più frequente ed ampiamente personalizzabile dall'utente. La barra nera orizzontale in alto contiene delle piccole

2 icone (sulla destra) in cui sono presenti alcune applet o programmi di avvio automatico (nel mio caso si riconosce skype, il gestore di mail, l'indicatore della carica della batteria, della connessione di rete (wireless in questo caso), l'icona di regolazione del volume dell'audio, l'icona dell'ora, il nome dell'utente attualmente loggato nel sistema e un pulsante che ci permetterà di spegnere riavviare etc. Un altra caratteristica importante di Unity (Unity è il nome dell'interfaccia che usa Ubuntu di default, che è quella che stiamo analizzando) la si può scoprire andando a cliccare sul pulsante Ubuntu che si trova vicino l'angolo superiore sinistro dello schermo ed è il primo elemento visibile nel Launcher. Attraverso questo pulsante è possibile visualizzare un'altra caratteristica dell'ambiente grafico, la Dash di cui questa è una immagine relativa al mio PC La Dash è progettata per facilitare la ricerca, l'apertura e l'uso di applicazioni, file, musica e molto di più. Per esempio, digitando la parola «documenti» nella barra di ricerca, verranno visualizzate le applicazioni per scrivere e modificare documenti assieme ai documenti usati di recente e alle cartelle che li contengono Riavviare il computer utilizzando la procedura corretta Per riavviare il computer occorre cliccare in altro a destra nell'icona mostrata in figura Una volta cliccata ci si troverà di fronte a questa immagine

3 e selezionando arresta che come vedete è seguito da tre puntini si accederà al seguente menù dove si sceglierà se arrestare o riavviare il computer Chiudere un'applicazione che non risponde Può succedere che una applicazione si blocchi; è possibile chiuderla in questo modo: Cliccare sul pulsante Ubuntu che si trova in alto a sinistra nel launcher e quindi iniziare a digitare monitor e nella dash appariranno subito i suggerimenti tra cui selezioniamo senza indugio monitor di sistema. Attivare la scheda processi e fare clic sul processo da arrestare. Confermare facendo clic su termina processo. La schermata monito di sistema mostra tutti i processi attivi di cui è proprietario l'utente corrente (cioè l'utente che usa il computer in quel momento e che si è precedentemente loggato nel sistema) Spegnere il computer utilizzando la procedura corretta Questo lo abbiamo già visto precedentemente nel caso di riavvio del sistema Utilizzare le funzioni di guida in linea disponibili Per cercare aiuto in Ubuntu basta al solito attivare la dash (cliccando sul pulsante Ubuntu del launcher) e digitare o iniziare a digitare aiuto e subito vi verrà mostrato l'aiuto in linea che potete esplorare e vi sarà veramente di aiuto per l'utilizzo di questo fantastico sistema operativo. Ecco un'immagine del sistema di aiuto di Ubuntu

4 Impostazioni Verificare le informazioni di base del computer: sistema operativo e versione, quantità di RAM (random access memory) installata. Per eseguire questa operazione basta attivare ancora una volta la dash e cercare sistema o monitor ed aprire quindi monitor di sistema attivando la linguetta o tab sistema ove troverete tutte le informazioni sul sistema operativo e sulla sua versione, sulla RAM installata ed altre informazioni. Nel caso del mio PC: il nome assegnato al PC al momento dell'installazione di Ubuntu è hp-linux, il S.O. è Ubuntu versione (anno 2012 mese di Aprile con nome precise a 32 bit), il kernel utilizzato è linux , l'interfaccia è segnalata Gnome ma in realtà è Unity. La Memoria è

5 due GigaByte e il processore è un Intel Core 2 con frequenza di clock di 1,66 Ghz Modificare la configurazione del desktop del computer: data e ora, volume audio, opzioni di visualizzazione del desktop (impostazione dei colori, risoluzione dello schermo, impostazioni del salvaschermo o screensaver). Per impostare la data e l'ora basta fare click nel pannello in alto dove viene indicata l'ora e si aprirà una finestra con l'ora, il calendario ed in basso impostazioni data e ora...; al solito i tre puntini indicano che cliccando su tale elemento si aprirà un altro menu o una finestra su cui eseguire le impostazioni desiderate Tenete presente che alcune di queste operazioni potrebbero essere consentite solo se siete utenti amministratori del sistema. Qui potete regolare a seconda della tab selezionata la data e l'ora e le opzioni di visualizzazione nel pannello superiore. Tenete presente che la strada mostrata è la più semplice ma si poteva fare tutto dalla dash digitando impostazioni e poi cercando la voce relativa a data e ora. Per il volume il discorso è analogo: nel pannello superiore in alto a destra si clicca sull'icona del volume e da qui si può aumentare o diminuire il volume, escludere l'audio, e mandare in esecuzione dei programmi per la riproduzione di audio, nel mio caso i programmi sono banshee e rhytmbox, come si può vedere nella figura

6 Per quel che riguarda le impostazioni di sfondo schermo, risoluzione monitor, colori vi sono varie strade. Per quel che riguarda lo sfondo dello schermo il modo più semplice è cliccare col tasto destro su un punto libero del desktop e selezionare cambia sfondo scrivania (ecco scrivania è il nome italiano per desktop) e da qui selezionare uno degli sfondi proposti: la finestra è la seguente Da questa finestra oltre lo sfondo del desktop si possono personalizzare molti aspetti del desktop di Ubuntu. Si può selezionare una delle figure proposte o inserire una immagine a scelta e per farlo basta digitare l'icona del + i basso, oppure selezionare la cartella immagini dalla casella di riepilogo che ora mostra la scritta rivestimenti. Si può inoltre cambiare tema e modificare la dimensione delle icone del launcher. Se si seleziona in alto la linguetta comportamento si può impostare il comportamento del launcher che può essere statico cioè sempre a vista oppure a scomparsa che si attiva quando ci spostiamo sul bordo sinistro alto della scrivania o solo sul bordo sinistro a seconda delle impostazioni. Per quel che riguarda la risoluzione dello schermo si digita monitor sulla dash e si aprirà direttamente la seguente finestra oppure iniziando solo a digitare apparirà il programma monitor che potremmo cliccare e apparirà la seguente finestra

7 Impostare, aggiungere una lingua della tastiera. Se si vuole impostare una lingua diversa per la tastiera si accede alla dash al solito mediante il pulsante Ubuntu, si digita tastiera (al solito basta iniziare la digitazione e compaiono subito i suggerimenti corretti): possono così comparire file con quel nome e tutto ciò che è attinente al nome tastiera, nel nostro caso ci interessa proprio il programma di configurazione della tastiera che...si chiama tastiera e altro non è che una voce di impostazioni di sistema (altra funzionalità che guarda caso raggiunge dalla dash). Ecco la schermata con le due tab o linguette presenti nella finestra tastiera: qui si possono impostare tante opzioni della tastiera, mentre se si vuole impostare la lingua è necessario cliccare in basso sul link impostazioni dispozione..

8 In realtà ad esso si può aggiungere direttamente dalla dash cliccando direttamente su disposizione tastiera e la finestra che si apre è la seguente e qui agendo col tasto più si possono aggiungere le altre lingue desiderate Installare, disinstallare un applicazione. Per installare un'applicazione abbiamo a disposizione diverse alternative. 1) Dalla dash si può digitare software e appariranno i programmi Ubuntu Software Center e Gestore pacchetti. L'ultimo strumento creato da Ubuntu per l'installazione di nuovo software (o nuovi pacchetti come spesso si chiamano nel mondo Linux) è proprio Ubuntu Software Center. Una volta lanciato tale programma si presenterà una finestra di questo tipo (la finestra che vi potete trovare di fronte può essere diversa ma la sostanza non cambia molto)

9 In alto sono presenti 3 icone scure con le voci: Tutto il software Installato Cronologia che indicano se USC ci deve mostrare appunto tutto il software disponibile presso gli archivi Ubuntu (Tali depositi di software si chiamano repositores in Linux, e oltre quelli di Ubuntu ne esistono molti altri non direttamente creati da Ubuntu ma creati per girare sui sistemi con Ubuntu o con altre distribuzioni Debian compatibili (altro lessico che dovete imparare...ora vi spiego); come spesso vi ho detto Linux è un S.O. Open Source e non ha proprietari : è di tutti. Per questo motivo non esiste il S.O. Linux esistono decine di distribuzioni Linux, di cui Ubuntu è la più famosa, attualmente, per ambienti desktop. Ubuntu è una distribuzione derivata dalla distribuzione Debian (attualmente Debian è ancora una delle più importanti distribuzioni Linux) percò i pacchetti creati per Ubuntu sono in generale Debian compatibili (o viceversa). Tornando a noi in alto a destra è presente una barra di ricerca su cui potete ricercare qualche software di vostro interesse. Al di sotto in questo caso è sponsorizzato il programma MIXX, un programma per DJ ed al di sotto di questo sono presenti le novità ed i più votati dagli utenti. Sulla sinistra sono invece presenti varie sezioni contenenti raccolte di pacchetti come accessori, accesso universale, audio e video, giochi, grafica, internet, istruzione etc. su cui si può trovare ogni tipo di software. Esistono più di software per Ubuntu!.Il tutto rigorosamente gratis, rigorosamente legale e spesso open source. Dimenticavo: di solito tutto questo software si trova su internet per cui dovete avere a disposizione una connessione ad internet veloce. Altra osservazione da fare è che USC è abbastanza pesante per cui su computer vecchi potrebbe essere lento e potrebbe sovraccaricare il sistema. 2) Esiste anche il software Synaptic o gestore pacchetti che permette di installare software: esso è più leggero di USC ma è leggermente più difficile da usare, ma non molto. Dalla dash cercate software, pacchetti e tra i programmi disponibili vi ritroverete anche gestore pacchetti: ecco l'mmagine che appare sul mio PC se digito softwa (avevo intenzione di digitare software ma già a questo punto mi appare il pacchetto di interesse).: Se clicchiamo su gestore pacchetti, dopo aver inserito la password di un un utente

10 amministratore, ci viene aperta la seguente finestra: Da questa finestra si possono eseguire tante operazioni, come aggiornare il sistema, aggiornare singoli pacchetti, disinstallare pacchetti, aggiungere o togliare repository di pacchetti, etc. Anche in questo caso si può navigare per sezioni tra i vari pacchetti installati o installabili, si possono ricercare pacchetti mediante una casella di ricerca posta in alto al centro circa, o si possono filtrare i pacchetti nella casella a fianco a questa. La differenza rispetto a USC e che qui vengono mostrati i pacchetti che indicano di solito non una applicazione vera e propria ma un software che magari fa parte di una applicazione. Vediamo di chiarire con un esempio. Voglio installare un programma per ufficio tipo libreoffice: allora digito su quick filter Libreoffice e ottengo questa schermata: come vedete esistono moltissimi pacchetti che contengono libreoffice; non occorre spaventarsi in quanto, di solito, come accade in questo caso basta selezionare il

11 pacchetto libreoffice ed il sistema di installazione dei pacchetti selezionerà oltre al pacchetto libreoffice anche tutti gli altri pacchetti necessari al funzionamento corretto dell'applicazione libreoffice: a quel punto basterà cliccare su applica ed i pacchetti verranno scaricati ed installati sul sistema. 3) Per i veri esperti di Linux (e per impressionare chi vi sta davanti) si può sempre aprire un terminale e, se si è utenti amministratori, digitare esattamente sudo apt-get install libreoffice rispondere si o yes a due domande, et volià, verrà installato libreoffice sul pc (questo metodo è di gran lunga il mio preferito e comunque il più veloce dei tre) Utilizzare la funzione di stampa schermo da tastiera per catturare l intero schermo, la finestra attiva. Come catturare una finestra da tastiera o l'intero schermo? Molto semplice ed equivalente a come si fa in windows in questo caso. Per catturare l'intero schermo basta premere il pulsante stamp o print che sta in alto sulla destra della tastiera e poi si aprirà una finestra che chiederà la locazione dove salvare il file che ha fotografato tutto il nostro desktop. Per salvare solo la finestra corrente (cioè quella attiva nel momento in cui si preme il pulsante) occorre premere e tenere premuto alt seguito poi dal taso stamp o print (il medesimo tasto visto precedentemente) Uso delle Icone Riconoscere le più comuni icone, quali quelle che rappresentano: file, cartelle, applicazioni, stampanti, unità, cestino dei rifiuti. Il modo comune con cui lavoriamo col computer è mediante mouse e icone per cui è importante capire cosa rappresentano le varie icone. Innanzitutto occorre chiarire cosa rappresentano le icone: esse non sono altro che rappresentazioni simboliche di risorse del computer che possono essere documenti, directory, applicazioni o periferiche del computer (dischi, stampanti). Le icone appaiono un po dappertutto: sul desktop, nel laucher, all'interno delle finestre, quando eseguiamo una ricerca (ossia digitiamo qualcosa) con la dash. Un'icona è composta da un'immagine che rappresenta la natura dell'oggetto a cui si riferisce e da una etichetta con un nome. Per quel che riguarda le icone che rappresentano file di norma a questi file è associata l'icona del programma che

12 verrà lanciato nel caso di doppio click sul file stesso oppure, nel caso delle immagini ad esempio, viene mostrata una piccola anteprima dell'immagine stessa. alcune delle icone più comuni in ambito linux sono le seguenti (naturalmente dipendono dai programmi installati sul sistema). Per semplicità pescherò le icone dal mio launcher per cui mancheranno le etichette che invece saranno presenti se le icone si trovano in una finestra: si riconoscono: a) icona di una directory (cartella per chi proviene da windows) b) icona di libre office writer (sia esso l'applicazione di videoscrittura o un file, in quest'ultimo caso sarà presente l'etichetta con il nome del file) c) icona di libre office calc (applicazione foglio di calcolo o file) d) icona di libre office impress (applicazione di presentazione o file) e) icona di gedit, l'editor di testo di default di Ubuntu f) icona di terminale, indica l'emulatore di terminale o shell che ci permette di interagire con il sistema mediante una serie di comandi scritti piuttosco che con il mouse g) icona del programma di cattura schermata di Ubuntu h) icona di chrome un velocissimo browser (navigatore internet) open source di Google i) editor di testo per programmatori Gvim, storica evoluzione dell'editor di testo vi (si legge vi -ai), che un tempo obbligatorio era obbligatorio conoscere in ambito unix, linux l) icona del programma lato client ubuntu one, programma per la gestione di dischi on line che offre registrazione gratuita ed uno spazio di 5 GB sul web per salvare dati e ritrovarli sincronizzati ed accessibili da web ovunque nel mondo m) icona di evince visualizzatore di file in formato pdf di default di Ubuntu n) iconda del browser firefox, il browser open source installato di default su Ubuntu e su molte distribuzioni Linux o) icona di selezione/commutazione del desktop virtuale da visualizzare (in questo caso sono disponibili 4 desktop virtuali ma il loro numero si può personalizzare) p) icona rappresentante una unità disco rigido q) icona del cestino Selezionare e spostare le icone. Per selezionare le icone occorre fare un click con il tasto sinistro del mouse e l'icona verrà selezionata. Se si vogliono selezionare più icone contemporaneamente si può procedere in vari modi: selezione icone contigue) 1) si può cliccare in un'area vuota di una finestra e mantenendo cliccato il mouse circondare tutte le icone che si desidera selezionare. 2) selezionare la prima icona dell'insieme di icone da selezionare (deve essere quella che si trova in alto a sinistra o in basso a destra dell'insieme di icone da selezionare) e quindi premendo il tasto shift (il tasto per immettere una lettera maiuscola per intenderci) si clicca con il tasto sinistro del mouse l'ultima icon dell'insieme verranno selezionate tutte le icone comprese nell'intervallo. 3) si può cliccare su un'icona e poi mantenendo premuto il il tasto shift ci si può muovere con i tasti freccia: quelli laterali permetteranno di selezionare un'icona in

13 più alla volta, con i tasti su o giù si seleziona una riga di icone alla volta. Per utilizzare la tastiera si consiglia di usare la vista ad icona del programma per esplorare le risorse del nostro computer (in Ubuntu questo programma di default è Nautilus) Creare, eliminare dal desktop un icona di collegamento o un alias di menu. Come sappiamo in Ubuntu, con la sua nuova interfaccia grafica Unity (quella installata di default su Linux e che noi stiamo utilizzando) abbiamo la possibilità di bloccare nella barra laterale (il launcher) tutte le applicazioni che desideriamo. Se per qualche motivo vogliamo però avere delle icone di collegamento sul desktop che ci permettano di eseguire applicazioni possiamo procedere in questo modo Possiamo aprire il gestore di file e directory, che si chiama Nautilus dal launcher (l'icona presente sul launcher ci porta alla nostra home directory che, ricordo è la directory di base per ciascun utente del computer). Spieghiamo meglio questo concetto: se nella macchina sono presenti due utenti registrati il cui nome utente è gianni e carla allora saranno sicuramente presenti due directory chiamate /home/gianni/ e /home/carla/ che sono, rispettivamente, la home directory di gianni e quella di carla. Tornano al nostro argomento aperta la nostra home directory occorre navigare nel file system sino alla posizione /usr/share/applications in cui sono presenti tutte le icone di collegamento alle applicazioni installate sul nostro sistema. Per navigare sino a tale cartella iniziamo cliccando sulla cartella home del launcher. Questo ci aprirà il navigatore (browser) di file Nautilus, come si vede nella figura di seguito in questa immagine vedete tutte le directory e i file presenti nella mia home (/home/bato/ la vostra sarà diversa). Nel lato sinistro c'è una barra laterale in cui sono presenti le icone che permettono di raggiungere i dispositivi collegati al PC (dischi rigidi, partizioni, chiavi usb, etc), le icone che permettono di raggiungere i

14 segnalibri che si possono impostare e personalizzare e in cui di solito si impostano le cartelle più utilizzate e, ancora più in basso, la voce computer dove sono presenti le icone che permettono di raggiungere la cartella Home, scrivania (desktop), Documenti, Immagini, Musica, Scaricati, file system e Cestino. Nel nostro caso per esplorare il file system ci interessa proprio la voce file system dove nella figura è puntato il mouse, cliccando li si andrà a visualizzare la directory root (radice) del file system di Linux. Questa directory è molto importante e presenta una struttura, cioè un insieme di file e directory, che è caratteristica di Linux e di cui vediamo alcune voci importanti prima di andare sulla cartella /usr. Come vedete sono presenti 4 icone rappresentanti link simbolici (analoghi ai collegamenti di windows) che sono vmlinuz e vmlinuz.old che sono rispettivamente dei link al file del kernel in uso ed a quello precedente, initrd e initrd.old sono i cosiddetti init Ram Disk cioè delle immagini ridotte del kernel che vengono caricate in ram e poi espanse velocemente. Oltre a questi file, sono presenti delle directory standard per tutte le distribuzioni Linux e cioè /bin contiene i file binari, ossia eseguibili, utilizzabili da tutti gli utenti /boot contiene i file indispensabile per l'avvio ed il funzionamento del sistema operativo, come il kernel, i file initrd i file di configurazione e i file del boot manager e del boot loader /cdrom è una directory in cui vengono montati gli eventuali cd inseriti nel computer. Montare in Linux indica l'azione, oramai totalmente automatica, che l'utente o il sistema operativo esegue quando un nuovo supporto di memorizzazione viene inserito nel computer e che lo rende disponibile per l'utilizzo /dev indica una directory speciale che contiene i cosiddetti file di dispositivo tipici dei sistemi Unix e (Linux quindi) in cui tutto è un file, cioè tutti i dispositivi vengono visti come dei file speciali dal sistema operativo /etc è la directory che contiene i file di configurazione dei diversi programmi installati nel sistema

15 /home è la directory che contiene le home directory degli utenti /lib è una directory contenente le librerie di sistema e dei programmi /lost+found è la directory contenente i file e le informazioni per il cestino /media è la directory al di sotto della quale si montano i media inseriti (hard disk, chiavi usb, etc) /mnt ricopriva lo stesso ruolo che ricopre ora /media, ora in disuso /opt contiene i software opzionali, cioè non facenti parte della distribuzione, installati sul sistema /sbin comandi e programmi per l'amministratore Veniamo alla questione da cui eravamo partiti, andiamo in /usr e quindi in share e poi in applications e qui troviamo tutti i file di collegamento alle applicazioni: ecco una immagine parziale di questa directory il cui percorso assoluto è /usr/share/applications/ qui si vede solo una parte delle centinaia di applicazioni installate sul mio pc: se voglio eseguire un collegamento al desktop di una di queste allora la seleziono con il mouse e poi clicco con il tasto destro e, dal menù contestuale che appare, seleziono copia in e quindi seleziono scrivania ed il gioco è fatto: ci ritroveremo con l'icona di collegamento all'applicazione nella scrivania Utilizzare un icona per aprire un file, una cartella, un applicazione. Le icone che utilizziamo e che vediamo nella scrivania o in Nautilus possono rappresentare vari e diversi elementi: file normali, cartelle o directory, applicazioni (o meglio di solito collegamenti alle applicazioni). Le modalità di azione con esse sono di vario tipo: possiamo selezionare un'icona per un successivo uso, possiamo eseguire un doppio click per aprire, con l'applicazione associata, il file stesso, oppure per aprire ed esplorare una cartella. Il doppio click su un'icona che rappresenta un'applicazione invece manderà in esecuzione l'applicazione stessa.

16 Uso delle finestre Anche se sinora non sono state esplicitamente descritte un'altra componente fondamentale delle interfacce grafiche di un sistema operativo sono le finestre ed alcune le abbiamo già incontrate come per esempio quella di Nautilus. Esistono in tutte le versioni di Linux (sarebbe meglio dire le distribuzioni di Linux) vari tipi di finestre Le finestre di dialogo Sono delle finestre che ci permettono di dialogare con il sistema operativo mediante l'impostazione di alcuni parametri; di norma in esse è possibile inserire del testo scegliere tra diverse opzioni confermare o annullare le operazioni Come esempio di finestra di dialogo consideriamo quella di salvataggio con nome di un file da parte di un'applicazione, per esempio l'applicazione gedit (Gnome Editor), l'editor di testi di default installato con Ubuntu. Osserviamo che la finestra di salvataggio con nome di un file è molto simile qualunque sia l'applicazione che si usa. Ecco qua la finestra di cui sopra A partire dall'alto vi è la barra del titolo dove sulla sinistra c'è scritto salva con nome (il titolo della finestra)e, ancora più a sinistra, due simboli, la x e un quadratino che servono per chiudere la finestra e per espanderla a tutto schermo. Scendendo compare una etichetta (nome) con a fianco una casella di testo in cui si deve scrivere nome completo (cioè compresa l'estensione) del file che si vuole salvare (per esempio primofile.txt). Al di sotto compare l'etichetta salva nella cartella che assumerà il valore della cartella da noi selezionata quando effettueremo la scelta. Sulla sinistra compare la finestra risorse che indica i vari dispositivi presenti nel computer (o unità logiche) ed i segnalibri, cioè

17 un insieme di cartelle personalizzabili da scegliere facilmente con un click. Sulla destra affiancata alla zona precedente ci sono le cartelle relative alla selezione effettuata sulla sinistra: nel nostro caso la selezione attuale è usati di recente e sulla destra ci sono le cartelle usate di recente. Ancora più in basso ci viene data la possibilità mediante tre caselle o menù a discesa di scegliere la codifica dei caratteri, il carattere di fine riga utilizzato (i file di testo usano caratteri di fine riga diversi a seconda del sistema operativo in uso, ma Linux permette di salvare il file in formato unix, windows e apple diciamo). Sulla destra c'è un altro menù a discesa che indica quali tipi di file visualizzare (tutti i file o solo i file di testo). Infine nella parte inferiore in basso a destra ci sono due pulsanti che permettono di salvare (cioè confermare le scelte effettuate) o annullare (ossia annullare le scelte) Identificare le diverse parti di una finestra: barra del titolo, barra dei menu, barra degli strumenti o barra multifunzione, barra di stato, barra di scorrimento. Per identificare le diverse parti di una finestra useremo come esempio l'applicazione gedit. Per aprirla basterà digitare editor sulla dash ed apparirà come prima scelta un'applicazione chiamata editor di testo che è proprio il nostro programma gedit: ecco l'immagine relativa all'operazione appena descritta Una volta aperto il nostro editor di testo, che è un programma che permette di creare i file in formato testo, un formato molto semplice utilizzato e riconosciuto da tutti i sistemi operativi ed utilizzato, per esempio, anche per creare i programmi scritti in un qualunque linguaggio di programmazione (gli editor fanno parte insieme al sistema operativo stesso e ai compilatori del cosiddetto software di base); ancora in Linux è il formato forse più utilizzato per i file di configurazione di molti programmi. Vediamo come si presenta la finestra del programma. In alto c'è la barra del titolo con il nome del file aperto e in uso e il nome del programma (in questo caso non è stato ancora assegnato un nome al file, per cui compare documento senza titolo). Sulla

18 sinistra le tre piccole icone per chiudere il programma (x), per ridurre a icona (-) e per ingrandire a tutto schermo ([_]). Al di sotto vi è la barra degli strumenti in cui sono presenti varie icone associate ad altrettante operazioni frequenti che si possono fare con l'editor. Da sinistra a destra riconosciamo aprire o creare un nuovo file vuoto, che si apre in una linguetta a fianco di quello già aperto (se presente) aprire un file esistente e salvato su memoria di massa il triangolino con punta verso il basso mostra un elenco di file utilizzati di recente e permette di aprirne uno il disco con la scritta salva permette di salvare il file corrente (se gli è già stato dato un nome, oppure se è la prima volta che si salva, apre la finestra salva con nome analizzata prima) apre la finestra di dialogo per la stampa annulla l'ultima operazione (e se ri-premuto la penultima e così via) ripristina l'ultima operazione annullata in precedenza (se ve ne è una) taglia una selezione di testo precedentemente effettuata copia una selezione di testo precedentemente effettuata incolla una selezione di testo precedentemente tagliata apre la finestra di dialogo trova testo apre la finestra di dialogo trova e sostituisci Chi conosce altri sistemi operativi, ma anche altre distribuzioni Linux si starà chiedendo dove è finita la barra dei meù. In Unity questa barra è a scomparsa e non sta subito sopra la barra degli strumenti ma è sempre massimizzata, cioè sta nella posizione in cui starebbe se la finestra dell'applicazione fosse a tutto schermo. Ecco un'altra immagine di gedit a schermo intero e con il mouse posizionato in alto in modo che compaia la barra dei menù.

19 In questo caso la barra dei menù si sovrappone alla barra del titolo e come vediamo contiene vari menù che sono i classici File, Modifica, Visualizza, Cerca, Strumenti, Documenti ed Aiuto che sono presenti in molte applicazioni. La barrà dei menu contiene...dei menù di azioni che possono essere eseguite accedendovi con un click del mouse e selezionando l'azione operazione desiderata. Sentitevi liberi di esplorare i vari menù per conoscere questo editor di testo. Ci sono altre due barre di cui non abbiamo parlato e che sono presenti in molte finestre delle applicazioni: la barra di stato che è quella che sta in basso e la barra di scorrimento, non visibile nel nostro file, che compare quando il testo del file stesso supera la dimensione della zona di scrittura e visualizzazione del testo stesso. Nella barra di stato, che può essere più o meno ricca di informazioni, vi sono delle informazioni possiamo dire di servizio come il tipo di file (testo semplice) la riga e la colonna dove si trova il cursore, il metodo di inserimente dei nuovi caratteri nel testo che può essere in aggiunta (quello normale) o in sostituzione (dove i nuovi caratteri aggiunti sostituiscono i vecchi se presenti) Minimizzare, massimizzare, ripristinare, ridimensionare, spostare, chiudere una finestra. Queste operazioni le sapete fare tutti e sono analoghe a quelle di windows: delle prime due ne abbiamo già parlato; Per ripristinare una finsetra si usa l'icona col quadratino in alto a sinistra che alternativamente massimizza o ripristina la finestra; lo stesso effetto lo si può ottenere con un doppio click sulla barra del titolo. per ridimensionare, quando la finestra non è massimizzata, ci si può portare ai confini dell'applicazione e, quando il puntatore del mouse assume una forma diversa, si può cliccare e spostarsi mantenendo cliccato (in gergo informatico si parla di trascinare ): questo provocherà un ridimensionamento della finestra in larghezza, in altezza o in entrambe a seconda della posizione da cui iniziamo a trascinare (ai lati, in alto o in basso e in un angolo rispettivamente). Per spostare una finestra invece si deve cliccare sulla barra del titolo e trascinare: la finestra si sposterà con il mouse. Per chiudere occorre o andare sul menù File -Esci, oppure cliccare sulla x all'angolo superiore sinistro della barra del titolo. Per uscire da molte applicazioni si può usare anche la combinazione di tasti ctrl + q (q sta per quit, uscire in inglese). Con l'indicazione ctrl + q intendiamo premere e tenere premuto il tasto control e poi premere e rilasciare il tasto q Passare da una finestra ad un altra. Ogni applicazione aperta in un sistema operativo con interfaccia grafica ha una (o più) finestra aperta. Solo l'applicazione che ha il focus è in primo piano e le azioni che no eseguiamo sono destinate a lei (tasti premuti o movimenti o click del mouse). Per passare da una finestra all'altra basta andare a cercare e quindi cliccare sull'icona del programma a che si desidera aprire nel launcher: infatti per tutti i programmi aperti viene attivata un'icona sul launcher. Ecco una fotografia del mio schermo in questo momento

20 come potete osservare la finestra aperta è quella del programma libre office e sulla sinistra appaiono dei simboli particolare sul launcher: nell'icona di libre office è presente un triangolino ad entrambi i lati: questi indicano che era l'applicazione attiva (quella che ha il focus) nel momento dell'istantanea. Poi vi sono due triangolini ma questa volta a sinistra su firefox (indicano che sono presenti due finestre aperte dell'applicazione firefox), uno sul terminale, due sul visualizzatore di file pdf (evince) ed uno sull'editor di testo. Possiamo vedere che nel caso di due finestre della stessa applicazione se clicco una volta sul launcher ne viene portata in primo piano una delle due, se poi clicco nuovamente allora vengono portate entrambe in primo piano affiancate e ridotte dandomi la possibilità, dopo uno sguardo per capire quale è quella che mi interessa, con un click di selezionarla. Ecco un'immagine di quanto descritto Un altro modo, molto più veloce di passare da un'applicazione all'altra è quello di

21 premere la combinazione di tasti alt+tab: questo mostra in sequenza tutte le applicazioni attive e, sempre tenendo premuto il tasto alt, continuando a premere e rilasciare il tasto tab si seleziona una finestra dopo l'altra e quando si rilascia il tasto alt viene aperta l'ultima finestra selezionata.