VMC GROUP S.r.l. Cod. Fisc. e P. IVA Via I Maggio Calco (Lc) Tel Fax info@vmcgroup.it
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- Celia Molteni
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1 MUFFA E CONDENSA: LA SOLUZIONE VMC VMC GROUP S.r.l. Cod. Fisc. e P. IVA Via I Maggio Calco (Lc) Tel Fax info@vmcgroup.it
2 IL PROBLEMA DELLA QUALITA DELL ARIA NELLE ABITAZIONI La muffa nelle case moderne sta diventando sempre più spesso un problema. L'aumento dei costi dell'energia, le normative relative al risparmio energetico in edilizia, unite alle prescrizioni legate all isolamento acustico degli edifici, hanno un effetto collaterale innegabile che è sotto gli occhi di tutti: gli edifici residenziali costruiti negli ultimi anni sono privi di spifferi ed infiltrazioni di aria esterna. Lo spiffero, che un tempo garantiva la salubrità dell'aria all'interno delle case, anche se a costo di bollette per il riscaldamento piuttosto salate, si può dire sia stato completamente eliminato con i serramenti attuali e con la sigillatura necessaria affinché siano installati secondo le regole vigenti. L assenza di infiltrazioni incontrollate di aria (spifferi) causa la formazione di accumuli anomali di umidità, prodotta con le normali attività domestiche: respirazione, lavaggio e asciugatura di indumenti, pavimenti e stoviglie, cottura dei cibi, igiene personale e così via. L'eccesso di umidità non viene smaltito e questo, unitamente ad altre cause, come i difetti di costruzione legati alla discontinuità nelle posa degli isolanti, oppure la non corretta gestione degli impianti di riscaldamento da parte di alcuni utenti, porta alla formazione di condensa nei punti più freddi dell'involucro edilizio, ovvero vetri e muri perimetrali. La formazione di condensa sui muri, permette la formazione di funghi sulle pareti. Cosa comporta tutto ciò? Deterioramento dell'edificio e sua perdita di valore, danneggiamento degli arredi, forte disagio per gli occupanti dovuto ai cattivi odori, ma, soprattutto, gravi patologie delle vie respiratorie e sviluppo di reazioni allergiche. PICCOLO GLOSSARIO Prima di procedere nell analisi del problema, soffermiamoci sui termini che utilizzeremo per capire meglio di cosa si tratta. MUFFA: Formazione di funghi saprofiti (cioè organismi che utilizzano come nutrimento le sostanze organiche in decomposizione, come i batteri) o parassiti microscopici che si sviluppano perlopiù sui cibi deteriorabili, conferendo agli stessi un colore biancastro o verdastro e il caratteristico odore sgradevole. Tre esempi di formazione di muffa CONDENSA: vapore passato dallo stato di gas a quello di liquido su una superficie. TEMPERATURA DI RUGIADA: la temperatura a cui deve essere portata l'aria per far condensare in rugiada il vapore in essa contenuto. UMIDITA RELATIVA (U.R.): percentuale che esprime il rapporto tra la quantità di vapore acqueo contenuta in una massa d aria e la quantità massima che la stessa può contenere nelle medesime condizioni di temperatura e pressione. L umidità relativa fornisce perciò informazioni su quanto una massa d aria è lontana dalla condizione di saturazione.
3 COSA PRESCRIVONO LE LEGGI E LE NORME? Il Dlgs 192/05, il Dlgs 311/06 ed il DPR 59/09 sono i riferimenti di legge in merito ai fenomeni di condensazione in edilizia. In particolare il DPR 59/09, Art.4 comma 17 recita: Per tutte le categorie di edifici, così come classificati in base alla destinazione d uso all art.3 del DPR 412/93, ad eccezione della categoria E8 (edifici industriali n.d.r.) si procede alla verifica dell assenza di condensazioni superficiali e che le condensazioni interstiziali delle pareti opache siano limitate alla quantità rievaporabile, conformemente alla normativa tecnica vigente. Qualora non esista un sistema di controllo dell umidità relativa interna, per i calcoli necessari, questa verrà assunta pari al 65% alla temperatura interna di 20 C. In concreto ciò significa che in un ambiente residenziale standard, nelle condizioni di temperatura ed umidità date dal DPR 59/09, la temperatura a cui si forma la condensa è pari a 13,2 C (vedi diagramma psicrometrico). Fin qui le leggi. La norma tecnica di riferimento, UNI EN ISO 13788:2003 dal titolo PRESTAZIONE IGROTERMICA DEI COMPONENTIE DEGLI ELEMENTI PER EDILIZIA TEMPERATURA SUPERFICIALE INTERNA PER EVITARE L'UMIDITA' SUPERFICIALE CRITICA E CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE, prevede oltre al controllo del rischio di condensazione, anche la verifica della formazione di muffa, poiché è dimostrato che molti tipi di muffa si formano e si sviluppano anche in assenza di formazione di condensa, cioè quando l umidità relativa raggiunge la soglia del 100%, ma in presenza di umidità superficiali pari all 80%; perciò la norma pone come soglia non quella massima, ma quella di allarme dell 80%. Questa soglia, nelle condizioni standard si raggiunge a 16,5 C. Tutto ciò significa due cose: o la superficie perimetrale della nostra casa non scenderà in nessun punto sotto la soglia critica dei 16,5 C anche nei mesi più freddi dell anno, oppure dovremo cercare di controllare la quantità di umidità presente in ambiente. Se ad esempio abbassassimo l umidità relativa al 50%, la soglia della condensazione scenderebbe a 9,5 C, riducendo drasticamente il rischio di formazione di muffe. Edificio DPR 59/09 U.R. 65% / 20 C Punto rugiada 13,2 C Edificio EN ISO 13788:2003 U.R. 80% / 20 C Punto rugiada 16,5 C 80% 65% 13,2 16,5
4 PERCHÉ SI FORMA LA CONDENSA SUI MURI? Per quanto abbiamo detto, abbiamo capito che la formazione di condensa superficiale dipende da due fattori: 1. la concentrazione di vapore contenuto nell aria 2. la temperatura superficiale delle pareti interne dell abitazione. In altri termini, la condensazione sulle pareti, sui solai e sulle finestre si verifica quando l umidità in ambiente supera una soglia critica, detta saturazione, oppure quando la temperatura delle superfici scende sotto un dato livello (temperatura di rugiada). Due esempi aiutano a capire meglio: il primo caso, quello della concentrazione di vapore sopra la soglia critica, si verifica quando faccio una doccia e produco in bagno una grossa quantità di vapore, facendo appannare specchio e piastrelle; il secondo caso è quello della bottiglia estratta dal frigorifero: in questo modo la temperatura della superficie della bottiglia sarà sotto la soglia critica e darà origine alla condensa sul vetro. Per evitare che si crei il problema della formazione di condensa sui muri esistono due strade: evitare che le pareti scendano sotto una certa temperatura oppure diminuire la concentrazione di vapore presente in casa. COME SI PUO' FARE? La prima strada percorribile è quella dell'isolamento termico per elevare la temperatura delle superfici; è un percorso molto oneroso economicamente, è efficace, ma molto spesso non è realizzabile in maniera soddisfacente su case finite o addirittura già abitate. La seconda strada che viene spesso percorsa consiste nell utilizzo di deumidificatori: un deumidificatore non è altro che una ventola che fa passare l aria dell abitazione all interno di un frigorifero che prima raffredda molto l aria per far condensare parte del vapore in essa contenuto e poi la riscalda per reimmetterla in ambiente all incirca alla stessa temperatura a cui è stata prelevata: è una soluzione efficace per ridurre il tasso di Umidità Relativa, ma con consumi elettrici e rumorosità proibitivi; inoltre è una soluzione localizzata, che difficilmente arriva a risolvere il problema sull intera abitazione. Soluzioni come la ritinteggiatura periodica delle pareti o l'uso di cloro o altri prodotti chimici, non sono una soluzione, ma sono un modo per nascondere il problema della muffa solo momentaneamente; spesso con questi sistemi se ne crea un altro almeno altrettanto grave, ovvero l'immissione in ambiente di prodotti chimici nocivi per la salute almeno quanto le muffe. LA NOSTRA SOLUZIONE CONSISTE NEL RISOLVERE RADICALMENTE ED UNA VOLTA PER TUTTE IL PROBLEMA MEDIANTE LA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA
5 COME È FATTA LA VENTILAZIONE MECCANICA CONTROLLATA? Estraendo mediante specifici ventilatori ultrasilenziosi e con assorbimenti elettrici minimi (in certi casi meno di 2 watt ora ciascuno) l'aria dai bagni e dalle cucine e facendone entrare altrettanta nei soggiorni e nelle camere da letto, si effettua il "lavaggio" continuo dell'aria dell abitazione, impedendo all'umidità di accumularsi e quindi di arrivare ad una concentrazione tale da causare la condensa. Ecco uno schema esemplificativo: L aria esterna viene fatta entrare mediante appositi ingressi nelle camere da letto e nei soggiorni L aria passa da un locale all altro sotto le porte interne, anche se sono chiuse (bastano 5 mm. di spazio tra porta e pavimento) L aria viene aspirata ed espulsa all esterno dalla cucina e dal bagno
6 UN ESEMPIO CONCRETO: IL SISTEMA PUNTIFORME Nel bagno e nella cucina dovranno essere praticati fori di dimensione 110 mm., andrà inserito e sigillato un tubo un PVC di diametro 100 mm. per il montaggio dei ventilatori VMC GROUP della serie VENTEC. Il foro dovrà essere praticato ad una distanza di 10 cm. da soffitti e pareti in una zona libera da tende ed arredi. L alimentazione del ventilatore dovrà avvenire mediante 2 fili da 0,5 mmq o 3 fili da 0,5 mmq secondo se si decide o meno di usare la seconda velocità del ventilatore. Sui muri perimetrali delle camere da letto e dei soggiorni si dovrà invece praticare un foro del dn.140 mm., inserire un tubo PVC di dn. 125 mm. e sigillarlo con malta o schiuma poliuretanica. Infine dovrà essere installato l ingresso aria KIT IMA AUTO dn.125 mm.
7 MONTAGGIO DELLE COMPONENTI Fase 1 Individuare la posizione in cui installare i ventilatori VENTEC e gli ingressi aria IMA tenendo presenti le distanze sotto riportate:
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9 UN ESEMPIO CONCRETO: IL SISTEMA CANALIZZATO IGROREGOLABILE Nel bagno e nella cucina dovranno essere praticati fori di dimensione 100 mm. nei quali andranno installate le bocchette di estrazione dell aria VMC GROUP della serie ZEFIRO IGROREGOLABILE del diametro di 80 mm.. Il foro dovrà essere praticato ad una distanza di 10 cm. da soffitti e pareti in una zona libera da tende ed arredi. Le bocchette ZEFIRO IGROREGOLABILI verranno collegate al ventilatore ultrapiatto ad una sola velocità della serie VENT, dotato di 4 attacchi (può collegare fino a 3 bagni/lavanderie + 1 cucina). L alimentazione del ventilatore dovrà avvenire mediante 2 fili da 1,5 mmq. più la terra. Il ventilatore VENT è dotato di una bocca di espulsione dell aria dn.125 mm. Sui muri perimetrali delle camere da letto e dei soggiorni si dovrà invece praticare un foro del dn.140 mm., inserire un tubo PVC di dn. 125 mm. e sigillarlo con malta o schiuma poliuretanica. Infine dovrà essere installato l ingresso aria KIT IMA IGRO dn.125 mm. Zefiro HY Igroregolabile dn.80/125 Ventilatore ultrapiatto VENTIGRO/VENTAUTO
10 UN ESEMPIO CONCRETO: IL SISTEMA PUNTIFORME CON RECUPERO DI CALORE Nel bagno e nella cucina dovranno essere praticati fori di dimensione 110 mm., andrà inserito e sigillato un tubo un PVC di diametro 100 mm. per il montaggio dei ventilatori VMC GROUP della serie VENTEC. Il foro dovrà essere praticato ad una distanza di 10 cm. da soffitti e pareti in una zona libera da tende ed arredi. L alimentazione del ventilatore dovrà avvenire mediante 2 fili da 0,5 mmq o 3 fili da 0,5 mmq secondo se si decide o meno di usare la seconda velocità del ventilatore. Sui muri perimetrali delle camere da letto e dei soggiorni si dovrà invece praticare un foro del dn.170 mm., inserire un tubo PVC di dn. 160 mm. telescopico da noi fornito e sigillarlo con malta o schiuma poliuretanica. Infine dovrà essere installato il recuperatore puntiforme Twin Fresh Comfo RA Il Twin Fresh Comfo RA dovrà essere alimentato mediante 2 fili da 0,5 mmq più la terra e verrà azionato mediante il telecomando fornito a corredo. Il Twin Fresh Comfo RA potrà funzionare in sola estrazione, in sola immissione oppure in modalità RECUPERO DI CALORE; in questo caso il ventilatore funzionerà per 70 secondi in estrazione, durante i quali lo scambiatore ceramico accumulerà energia termica prelevandola dall aria espulsa, e per 70 secondi in immissione, durante i quali lo scambiatore cederà l energia accumulata all aria immessa. Due filtri provvederanno a mantenere elevata la qualità dell aria in ingresso. Griglia esterna Ventilatore Scambiatore ceramico
11 275 Dimensioni recuperatore puntiforme TwinFresh Comfo RA_50 (in mm.) φ Caratteristiche tecniche TwinFresh Comfo RA_50 Velocità I Voltaggio Hz (V) II III Potenza assorbita (W) 3,80 3,96 5,61 Corrente massima (A) 0,024 0,026 0,039 Portata (m3/h) Giri min (min-1) Rumorosità a 3 m (db(a)) Temperature di esercizio ( C) Efficienza recupero Tipo scambiatore Fino al 91% Ceramico
12 UN ESEMPIO CONCRETO: IL SISTEMA CANALIZZATO A DOPPIO FLUSSO CON RECUPERO DI CALORE Il sistema di ventilazione meccanica controllata a doppio flusso bilanciato con recupero di calore ad alta efficienza si basa su un recuperatore di calore dotato di ventilatori di estrazione ed immissione aria a bassissimo assorbimento, filtri per migliorare la qualità dell aria immessa ed un pacco lamellare di scambio termico con efficienza nominale fino al 90%. Andrà installato in uno spazio tecnico (controsoffitto) ed avrà bocchette di immissione nelle camere da letto e nel soggiorno e bocchette di estrazione nella cucina e nei bagni. Dovrà essere prevista l alimentazione della macchina ed un condotto per lo scarico delle condense. La presa d aria e l espulsione avverranno in facciata. Zefiro Autoregolabile dn.125 Bocchette di immissione dn.80
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