3. Inquinamento acustico

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "3. Inquinamento acustico"

Transcript

1 3. Inquinamento 3.1. Introduzione I livelli attuali di rumore nelle città sono ormai tali da generare stress, disagi fisici e psichici accertabili. L'esposizione all'inquinamento non provoca solo insofferenza, ma anche disturbi dell'attenzione e sulle attività, causate dall'impossibilità a concentrarsi e a dormire, e fenomeni di fastidio, che si manifestano con una scontentezza generica, che può però degenerare in un persistente malumore e aggressività. I danni fisici che il rumore produce sull'organismo vanno da quelli provocati all'udito, a effetti più complessi per lo più psico-fisici. Si tratta di reazioni legate allo stress e che danno luogo a vere e proprie turbe, scompensi cardiovascolari, disturbi digestivi e respiratori. Ma non basta, il rumore produce un rilevante impatto economico: minore produttività dei lavoratori esposti, perdita di valore degli immobili e ridotto utilizzo di terreni. Analizzando il rumore dal punti di vista fisico si scopre che tale invisibile fenomeno non è altro che un onda acustica generata da un elemento vibrante che causa un susseguirsi di compressioni e rarefazioni delle particelle d aria limitrofe. Tale trasmissione di energia si propaga quindi fino al nostro orecchio che la codifica. La membrana del timpano infatti, costantemente sorretta dalla medesima pressione atmosferica agente sia dall esterno quanto dall interno (dalle tube di Esustachio), è in grado di percepire anche le minime variazioni di pressione generate nell aria. Il rumore non si propaga unicamente nell aria ma anche in qualsiasi mezzo liquido o solido con differenti velocità, la propagazione delle onde acustiche può variare infatti dai 340 m/s nell aria (muro del suono) fino a raggiungere i 2000 m/s percorrendo l acciaio. Come unità di misura convenzionale del rumore ambientale viene utilizzato il db(a). Tale indicatore è basato sulla scala logaritmica dei decibel al fine di quantificare la reazione del nostro sistema uditivo quando viene sollecitato da un fronte d onda sonoro. Per dare un idea dell entità dei rumori che ci circondano, ecco alcuni valori di emissione orientativi: Scala dei decibel 40 db conversazione tranquilla 55 db auto a bassa velocità 70 db Passaggio di ciclomotore 85 db traffico pesante su strada 90 db metropolitana, treno, autocarro 110 db discoteca 125 db concerto rock Tabella 52 Scala di percezione del sistema uditivo umano Da notare inoltre che, per gli esseri umani, alla soglia dei 110 db inizia la percezione di fastidio ed oltre i 120 db comincia la sensazione di dolore. Inquinamento 79 di 380

2 3.2. Normativa A livello nazionale lo scenario normativo che regola l impatto è definito dalla legge quadro sull inquinamento n. 447 del 26 ottobre 1995 e dai decreti attuativi D.P.C.M. del 01/03/1991 e D.P.C.M. del 14/11/1997. La legge quadro riporta i criteri di valutazione e gli obbiettivi di qualità a larga scala, mentre i regolamenti attuativi definiscono nel dettaglio i valori limite da rispettare. Un punto fondamentale sul quale si basano i limiti sonori imposti dalla normativa consiste nel piano di zonizzazione acustica comunale. La redazione di tale piano di progetto consiste nel classificare le diverse zone del territorio comunale secondo classi di destinazione d uso ed ottenere quindi una mappatura del territorio suddiviso in diverse classi caratterizzate da un clima medio differente. Ai Comuni che non hanno ancora redatto la zonizzazione acustica per il proprio territorio secondo quanto specificato negli artt. n. 4 e n. 6 della L. 447/1995 sono imposti come riferimento i limiti su scala nazionale espressi dall art. 6 del D.P.C.M. del 01/03/1991, riportati nella tabella seguente: Zonizzazione Limite diurno db(a) Limite notturno db(a) Tutto il territorio nazionale Zona A Zona B Zona esclusivamente industriale Tabella 53 - Valori limite massimi di livello sonoro equivalente [Leq(A)] da rispettare in assenza di zonizzazione acustica Zona A - Comprende le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale, o di porzioni di essi, comprese le aree circostanti, che possono considerarsi, per tali caratteristiche, parte integrante degli agglomerati stessi. Zona B - Comprende le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, ma diverse da A; si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5 % della superficie fondiaria della zona, e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq. I nuovi valori limite imposti dal D.P.C.M. del 14/11/1997 entreranno in vigore solo al completamento della zonizzazione acustica del territorio comunale; il D.P.C.M. del 01/03/1991 (ripreso poi dal D.P.C.M. del 14/11/1997) definisce le classi di destinazione d uso del territorio come: CLASSE I Classi di destinazione d uso del territorio comunale Aree particolarmente protette Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo e allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II Aree destinate ad uso prevalentemente residenziale Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali ed artigianali. Inquinamento 80 di 380

3 CLASSE III Classi di destinazione d uso del territorio comunale Aree di tipo misto Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale e di attraversamento, con media densità di popolazione con presenza di attività commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. CLASSE IV Aree di intensa attività umana Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande Comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali; le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V Aree prevalentemente industriali Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI Aree esclusivamente industriali Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi Tabella 54 - Descrizione delle classi di zonizzazione acustica del territorio Il D.P.C.M. del 01/03/1991 è stato integrato dal D.P.C.M. del 14/11/1997 e riporta i nuovi e vigenti valori dei limiti di rumore in base alle definizioni stabilite dalla legge quadro 447/1995. Di seguito vengono riportati i valori limite imposti dal D.P.C.M. del 14/11/1997 in base alla destinazione d uso del territorio. Limite di emissione: valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora; viene misurato vicino alla sorgente. Classi di destinazione d uso del territorio Periodo diurno (06:00 22:00) Tempi di riferimento Periodo notturno (22:00 06:00) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Tabella 55 - Valori limite massimi del livello sonoro equivalente [Leq(A)] relativi alle classi di destinazione d uso del territorio di riferimento (D.P.C.M. del 14/11/1997 tab. B, Valori limite di emissione ) Limite di immissione: è misurato vicino a chi percepisce il rumore, nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno, ed è distinto in assoluto e differenziale. Il limite di immissione assoluto è il valore massimo raggiungibile in una data zona. Il limite di immissione differenziale è la differenza tra il livello misurato nell ambiente in assenza della specifica Inquinamento 81 di 380

4 fonte disturbante da valutare (livello di rumore residuo 1 ) ed il livello misurato nel medesimo ambiente in presenza della fonte disturbante (livello di rumore ambientale 2 ). Il limite differenziale consiste nella quantificazione dell effettivo disturbo generato dal contributo sonoro di una precisa fonte di emissione. Classi di destinazione d uso del territorio Periodo diurno (06:00 22:00) Tempi di riferimento Periodo notturno (22:00 06:00) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Tabella 56 - Valori limite massimi del livello sonoro equivalente [Leq(A)] relativi alle classi di destinazione d uso del territorio di riferimento (D.P.C.M. del 01/03/1991 tab. 2, ripresi dal D.P.C.M. del 14/11/1997 tab. C, Valori limite assoluti di immissione ) Il limite differenziale di immissione è importante perché è comunque vigente anche in assenza di una precisa normativa locale come la zonizzazione. Il criterio differenziale di cui all art. 4, comma 1, del D.P.C.M. del 14/11/1997 stabilisce le differenze da non superare tra il livello del rumore ambientale e quelle del rumore residuo nei pressi dei siti sensibili: - 5 db(a) per il periodo diurno; - 3 db(a) per il periodo notturno. Il suddetto limite non si applica alla classe VI - Aree esclusivamente industriali ed alla rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime. Il D.P.C.M. 14/11/1997 stabilisce inoltre che il criterio differenziale non si applica nei seguenti casi in quanto ogni effetto del rumore è da ritenersi trascurabile: - se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) di giorno e 40 db(a) di notte; - se il rumore misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) di giorno e 25 db(a) di notte. Prima della legge quadro 447, dal D.P.C.M. del 01/03/1991 erano fissati i soli limiti di immissione, assoluti e differenziali. La legge 447 ha innovato tutto introducendo anche i valori di attenzione e di qualità. 1 Livello di rumore residuo (L R ): livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato «A», che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici. 2 Livello di rumore ambientale (L A ): livello continuo equivalente di pressione sonora prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall'insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l'esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili di natura eccezionale rispetto al valore ambientale della zona. E' il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione. Inquinamento 82 di 380

5 Valore di attenzione: rumore che segnala la presenza di un potenziale rischio per la salute umana o per l ambiente. Superare i valori di attenzione comporta la messa in atto di piani di risanamento. Classi di destinazione d uso del territorio Periodo diurno (06:00 22:00) Tempi di riferimento Periodo notturno (22:00 06:00) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Tabella 57 - Valori limite massimi del livello sonoro equivalente [Leq(A)] relativi alle classi di destinazione d uso del territorio di riferimento (D.P.C.M. del 14/11/1997, Art. n. 6) I suddetti limite non si applicano alle fasce territoriali di pertinenza dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali e marittime. Valore di qualità: obiettivo da conseguire nel breve, medio, lungo periodo con le tecnologie e le metodologie di risanamento disponibili per realizzare gli obbiettivi di tutela previsti. Classi di destinazione d uso del territorio Periodo diurno (06:00 22:00) Tempi di riferimento Periodo notturno (22:00 06:00) I Aree particolarmente protette II Aree prevalentemente residenziali III Aree di tipo misto IV Aree di intensa attività umana V Aree prevalentemente industriali VI Aree esclusivamente industriali Tabella 58 - Valori limite massimi del livello sonoro equivalente [Leq(A)] relativi alle classi di destinazione d uso del territorio di riferimento (D.P.C.M. del 14/11/1997 tab. D, Valori limite di qualità ) Altro punto di riferimento normativo nazionale è il decreto ministeriale del 16/03/1998 che fornisce indicazioni sulle tecniche di rilevamento del clima e sulle caratteristiche della strumentazione da utilizzare quali fonometri integratori. La legislazione specifica per la Regione Marche alla quale fare riferimento è di seguito riportata: Legge Regionale n. 28 del 14 novembre 2001 Norme per la tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dall'inquinamento nella Regione Marche. (Pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 137 del 29/11/2001) Delibera della Giunta Regionale n. 896 del 24 giugno 2003 Inquinamento 83 di 380

6 Legge quadro sull'inquinamento e L.R. n. 28/2001 "Norme per la tutela dell'ambiente esterno e dell'ambiente abitativo dell'inquinamento nella Regione Marche" - approvazione del documento tecnico "Criteri e linee guida di cui: all'art. 5 comma 1 punti a) b) c) d) e) f) g) h) i) l), all'art. 12, comma 1, all'art. 20 comma 2 della LR n. 28/2001". (Pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 62 del 11/07/2003) Legge Regionale n. 17 del 2 agosto 2004 Attestato del bilancio 2004 (Pubblicata sul Bollettino Ufficiale Regionale n. 137 del 29/11/2001) 3.3. Analisi dei dati Piano di zonizzazione acustica comunale e piano di risanamento comunale Il piano di zonizzazione acustica comunale (P.Z.A.C.), gli eventuali piani di risanamento comunali (P.R.A.C.) in aree conflittualmente critiche ed il rilascio di concessioni edilizie vengono attuati direttamente dal Comune tramite funzioni di indirizzo e fruizione di linee guida da parte della Giunta Regionale. La legge regionale n. 28 del 14 novembre 2001 agli articoli 2 e 4 definisce i tempi e le scadenze relative entro le quali i Comuni devono attuare la classificazione acustica del proprio territorio. I Comuni con popolazione superiore ai abitanti e quelli con popolazione fino a abitanti devono provvedere, rispettivamente entro un anno ed entro due anni dalla data di pubblicazione della presente legge, alla classificazione del proprio territorio, ai fini dell'applicazione dei valori limite di emissione e dei valori di attenzione espressi della legge 447/1995, e al fine di conseguire i valori di qualità di della medesima legge, tenendo conto delle preesistenti destinazioni d'uso, ed indicando altresì le aree da destinarsi a spettacolo, a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero all'aperto. La classificazione del territorio può essere effettuata dai Comuni anche in forma associata. La data di pubblicazione della delibera della Giunta Regionale n. 896 del 24 giugno 2003, contenente le linee guida per la classificazione acustica del territorio, determina la scadenza temporale per l attuazione del documento di zonizzazione da parte dei Comuni di Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano (> ab.) nel luglio del corrente anno e per tutti gli altri Comuni della Provincia di Ancona (< ab.) nel luglio dell anno Il riferimento del numero di abitanti dei Comuni della Provincia di Ancona è presentato nella seguente tabella in ordine decrescente: n. Comune n. abitanti 1 Ancona Senigallia Jesi Fabriano Osimo Falconara Marittima Castelfidardo Inquinamento 84 di 380

7 n. Comune n. abitanti 8 Chiaravalle Loreto Filottrano Montemarciano Sassoferrato Camerano Ostra Maiolati Spontini Monte San Vito Arcevia Corinaldo Cupramontana Agugliano Santa Maria Nuova Castelbellino Ostra Vetere Serra de' Conti Ripe Sirolo Cerreto d'esi Numana Castelplanio Polverigi Serra San Quirico Monsano Monte Roberto Staffolo Belvedere Ostrense Montecarotto Genga San Marcello Morro d'alba Rosora Camerata Picena Offagna Castelleone di Suasa Monterado Barbara Mergo San Paolo di Jesi Poggio San Marcello Castel Colonna 691 Tabella 59 N. di abitanti dei Comuni della Provincia di Ancona. Fonte: ISTAT Ultimamente risulta però aggiornato il quadro dei termini temporali fissati dalla legge regionale n. 28 del 14 novembre 2001 per la redazione della classificazione acustica del territorio comunale; le date limite suddette vengono infatti posticipate dall art. 17 della legge regionale n. 17 del 2 agosto Tale proroga determina la scadenza temporale per l attuazione del documento di zonizzazione da parte dei Comuni di Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano nel luglio 2005 e per tutti gli altri Comuni della Provincia di Ancona nel luglio dell anno Inquinamento 85 di 380

8 Di seguito viene raffigurata la Provincia di Ancona ed i Comuni che ne fanno parte in maniera tale da evidenziare in una visione d insieme quali di essi risultano sottoposti ai differenti limiti temporali predetti. Figura 9 Rappresentazione cartografica dei Comuni in funzione del numero di abitanti I principali indicatori di qualità ambientale relativi alla Provincia di Ancona consistono nei piani di zonizzazione acustica e nei monitoraggi fonometrici su lungo periodo. Tali indicatori forniscono la classificazione del territorio dal punto di vista del clima fornendo alle industrie presenti in loco i riferimenti dei limiti massimi da rispettare per quanto concerne le emissioni acustiche generate verso l ambiente esterno. Il Comune di Ancona ha adottato il piano di zonizzazione acustica al Consiglio Comunale del 28 giugno 2004 con delibera del consiglio comunale n. 85. Attualmente si è nella fase della presentazione delle osservazioni. Il Comune di Senigallia ha adottato la classificazione acustica del al Consiglio Comunale del 6 luglio 2004 con delibera del consiglio comunale n. 50; il suddetto atto di classificazione, unitamente agli elaborati tecnici, è attualmente depositato presso la Segreteria del Comune, e rimarrà a disposizione del pubblico per sessanta giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del relativo avviso all Albo Pretorio del Comune, avvenuta in data 6 settembre 2004; durante tale periodo chiunque potrà prendere visione dell atto e formulare osservazioni. Contestualmente al deposito presso la Segreteria, l atto di classificazione è stato trasmesso, unitamente agli elaborati tecnici, all A.R.P.A.M. ed ai Comuni confinanti per l espressione dei relativi pareri, da esprimersi entro sessanta giorni dal ricevimento. Inquinamento 86 di 380

9 Il Comune di Jesi ha adottato, in via preliminare, il piano di zonizzazione acustica della città in data 1/02/2002, con atto consiliare n. 22, provvedendo, come previsto dalla legge, alla sua trasmissione ai Comuni limitrofi ed all A.R.P.A.M. di Ancona. Tale piano però non è mai stato approvato definitivamente, poiché medio tempore sono state emanate le linee guida dalla Regione Marche. Conseguentemente il Comune di Jesi ha conferito apposito incarico professionale per l'aggiornamento e la revisione della classificazione acustica del territorio comunale, alla luce delle suddette linee guida. Si prevede che entro il mese di ottobre 2004, il Consiglio Comunale potrà approvare la seconda versione aggiornata del piano di zonizzazione. Il Comune di Fabriano ha dato incarico ad esterni per la realizzazione della zonizzazione acustica comunale, tale documentazione comprensiva delle relative tavole risulta tuttora completata. La classificazione del territorio di Fabriano ai sensi delle linee guida della Regione Marche, sarà quindi prossimamente sottoposta all iter di approvazione da parte del Consiglio Comunale e di validazione da parte di ARPAMarche. Alcuni Comuni della Provincia di Ancona, facenti parte della Comunità Montana dell Esino-Frasassi, hanno delegato quest ultima per la redazione in forma associata del piano di zonizzazione comunale coordinato. Figura 10 - Mappa rappresentativa dei Comuni facenti parte della Comunità Montana dell Esino-Frasassi Tali Comuni oltre al predetto Fabriano sono di seguito elencati: Comune di Arcevia; Comune di Cerreto d Esi; Comune di Cupramontana; Comune di Genga; Comune di Mergo; Comune di Rosora; Comune di Serra San Quirico; Comune di Sasso Ferrato; Comune di Staffolo. Per il gruppo di Comuni elencati lo stato di realizzazione della classificazione del territorio sarà caratterizzato da tempi di attuazione più lunghi rispetto al principale Comune di Fabriano, ad ogni modo tali paesi si sono tuttora attivati in merito e la realizzazione della zonizzazione risulta in corso d opera. Inquinamento 87 di 380

10 I rimanenti 36 Comuni della Provincia di Ancona sono di seguito riportati: Comune di Agugliano; Comune di Monte San Vito; Comune di Barbara; Comune di Montecarotto; Comune di Belvedere Ostrense; Comune di Montemarciano; Comune di Camerano; Comune di Monterado; Comune di Camerata Picena; Comune di Morro d'alba; Comune di Castel Colonna; Comune di Numana; Comune di Castelbellino; Comune di Offagna; Comune di Castelfidardo; Comune di Osimo; Comune di Castelleone di Suasa; Comune di Ostra; Comune di Castelplanio; Comune di Ostra Vetere; Comune di Chiaravalle; Comune di Poggio San Marcello; Comune di Corinaldo; Comune di Polverigi; Comune di Falconara Marittima; Comune di Ripe; Comune di Filottrano; Comune di San Marcello; Comune di Loreto; Comune di San Paolo di Jesi; Comune di Maiolati Spontini; Comune di Santa Maria Nuova; Comune di Monsano; Comune di Serra de' Conti; Comune di Monte Roberto; Comune di Sirolo. Per tali Comuni di piccole dimensioni e numero di abitanti inferiore a la classificazione acustica territoriale risulta tuttora in progetto; la zonizzazione dovrà comunque essere attuata entro i limiti di scadenza fissati a luglio dell anno 2006 come definito dalla legislazione della Regione Marche. La futura zonizzazione acustica dei territori comunali dovrà coordinarsi con gli eventuali strumenti urbanistici già adottati come il P.U.T. (Piano Urbano del Traffico), il P.R.G.C. (Piano Regolatore Generale Comunale), etc.. Nel periodo di transizione fino all approvazione della classificazione acustica del territorio potranno invece essere applicati i limiti di cui all art. 6 del D.P.C.M. del 1 marzo Ad oggi è possibile contare un unico piano di risanamento (P.R.A.C.) comunale messo in atto nell anno 2000 sul territorio di Ancona nell ambito del piano generale di zonizzazione acustica. Una volta ultimate e rese applicabile le zonizzazioni acustiche comunali potranno partire gli eventuali piani di risanamento comunali. I piani comunali di risanamento hanno come obiettivi la riduzione del rumore ambientale dovuto alle sorgenti fisse e mobili presenti nel territorio stesso, attraverso l'eliminazione delle situazioni di superamento dei limiti di attenzione e la salvaguardia delle zone non inquinate. Tali progetti verranno attuati direttamente dal Comune secondo quanto previsto della legge regionale n. 28 del 14/11/2001. In tale legge si specifica che nei comuni con popolazione superiore ai abitanti, ed in quelli in cui si è registrato il superamento dei valori di attenzione, il Sindaco presenta al Consiglio comunale una relazione biennale sullo stato del comune il quale approva la relazione e la trasmette alla Regione e alla Provincia per le azioni di competenza. Inquinamento 88 di 380

11 Per i Comuni che adottano il PRAC, la prima relazione è allegata al piano stesso. Per gli altri Comuni la prima relazione deve essere adottata entro due anni dall'entrata in vigore della suddetta legge. La messa in pratica dei piani di risanamento comunali seguirà le linee guida regionali Esposizione della popolazione, richieste d intervento e monitoraggi. Quando saranno approvati i piani di zonizzazione acustica per i diversi Comuni sarà possibile anche determinare gli indici di popolazione esposta ad elevati livelli di pressione sonora. Le percentuali di abitanti nella Provincia soggette a diversi livelli di clima medio potranno essere dedotte sovrapponendo la mappatura acustica con la mappa della popolazione residente. Le richieste d intervento alla Pubblica Autorità da parte della cittadinanza relativamente a situazioni di disturbo sonoro risultano, nella quasi totalità di Comuni della Provincia, dell ordine medio di una unità all anno dal 1997 ad oggi; in maniera proporzionale risultano aumentare nel più vasto ed urbanizzato Comune di Ancona e nel turistico Comune di Senigallia. Particolare rilevanza è acquistata dal Comune di Falconara Marittima che conta un numero di segnalazioni per disturbo da eventi rumorosi esponenzialmente maggiore. Le segnalazioni risultano dovute prevalentemente alla presenza della Raffineria A.P.I. ed alla movimentazione delle merci via ferro e gomma; la quantificazione annuale di tali avvisi è di seguito tabulata. Comune Falconara Marittima Senigallia Ancona Tabella 9 N. di richieste di intervento per il disturbo da rumore A tutt oggi non risultano attivate stazioni di rilevazione acustica sul territorio provinciale, eccezion fatta per il Comune di Falconara nel quale dallo scorso anno risultano installate n. 3 centraline fisse per il monitoraggio del rumore ambientale gestite dalla Provincia di Ancona e situate precisamente in via Quadro, via Flaminia e via Fiume Esino. Sempre a partire dallo stesso anno risultano anche presenti n. 3 centraline per il monitoraggio del rumore aeroportuale gestite dalla società Aerdorica S.p.A.. Tali sistemi di monitoraggio, vista la loro recente installazione, sono ancora nella fase di taratura e assestamento per raggiungere il funzionamento ottimale a regime. Inquinamento 89 di 380

12 3.4. Scheda di sintesi degli indicatori Indicatore Tematica Tipo Disponibilità dei dati Fonte dei dati Stato Tendenza Paragrafo Distribuzione spaziale dei livelli equivalenti continui di pressione sonora Inquinamento S ND -?? Richieste di intervento di abbattimento pervenute Inquinamento S I Comune Introduzione di strumenti di programmazione per l'inquinamento (P.Z.A.C.) Inquinamento R D Comune Introduzione di strumenti di intervento per l'inquinamento (P.R.A.C.) Inquinamento R D Comune? Tabella 60 - Sintesi degli indicatori - tematica "Inquinamento " Gli indicatori riportati corrispondono a quelli approvati dal forum di Agenda 21 della Provincia. D ND I Disponibilità dei dati Indicatori disponibili e di buona qualità Indicatori non disponibili Dati insufficienti per una valutazione compiuta Stato degli aspetti Tendenza degli aspetti ambientali ambientali Positivo Trend in miglioramento nel tempo Intermedio Trend stabile Negativo Trend in peggioramento nel tempo - Incerto/sconosciuto - Non applicabile/disponibile Tabella 61 - Legenda Inquinamento 90 di 380

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.

D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento

Dettagli

Norme Tecniche di Attuazione

Norme Tecniche di Attuazione COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale

Dettagli

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE

STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE nell ambiente esterno STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce

Dettagli

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7

Isolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore

Dettagli

ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE

ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE ACUSTICA E INQUINAMENTO DA RUMORE IL SUONO Propagarsi di onde meccaniche in un mezzo. Le onde fanno vibrare la membrana del timpano dando la sensazione sonora. La frequenza del suono è data dal numero

Dettagli

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte

Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Preparato da Fulvio Bartolucci Area Sicurezza&Ambiente Data 11 Giugno 2002 Sommario 1. Premessa 2 2. Riferimenti normativi 2 3. Definizioni 4 3.1 Le Zone

Dettagli

2.2 Inquinamento acustico

2.2 Inquinamento acustico Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 49 RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE 2011 2.2 Inquinamento acustico L'inquinamento acustico è dovuto a un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata

Dettagli

Assemblea Territoriale d Ambito dell Ambito Territoriale Ottimale ATO 2 - Ancona

Assemblea Territoriale d Ambito dell Ambito Territoriale Ottimale ATO 2 - Ancona Convenzione per l esercizio unitario delle funzioni amministrative in materia di organizzazione dei servizi di gestione integrata dei rifiuti urbani da parte dell Assemblea Territoriale d Ambito (ATA)

Dettagli

PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI

PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI Anno 2012 Inquadramento del tema L inquinamento acustico nelle aree urbane rappresenta una delle principali

Dettagli

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO

DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità

Dettagli

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA

CATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA 1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99

Dettagli

INQUINAMENTO ACUSTICO

INQUINAMENTO ACUSTICO Università degli Studi di Perugia Facoltà di Ingegneria INQUINAMENTO ACUSTICO Ing. Giorgio Baldinelli RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI: D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti

Dettagli

Zonizzazione Acustica

Zonizzazione Acustica Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del

Dettagli

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO

OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO STRUTTURA COMPLESSA - Dipartimento Provinciale di Cuneo - OGGETTO: RELAZIONE TECNICA DI MONITORAGGIO DELL INQUINAMENTO ACUSTICO n 5102/CN Funzione: Collaboratore Tecnico Professionale (tecnico competente

Dettagli

Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)

Ditta : Società I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.

Dettagli

IL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE DI GENOVA: FASE OPERATIVA, METODOLOGIA DI ANALISI D.C.C. 140/2010.

IL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE DI GENOVA: FASE OPERATIVA, METODOLOGIA DI ANALISI D.C.C. 140/2010. IL PIANO DI RISANAMENTO ACUSTICO DEL COMUNE DI GENOVA: FASE OPERATIVA, METODOLOGIA DI ANALISI D.C.C. 140/2010. Grazia Mangili 1, Eliana Botti 2, Cecilia Maggi 3 1 Comune di Genova/Direzione Ambiente Igiene

Dettagli

COMUNE DI SALTARA PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

COMUNE DI SALTARA PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE COMUNE DI SALTARA PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE RELAZIONE METODOLOGICA AGGIORNAMENTO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA PER VARIANTE PRG Dr. Giampietro Fusillo Docente di Fisica Ambientale

Dettagli

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7

Indice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7 Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.

Dettagli

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO

VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO VALUTAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO CENTRO DI RECUPERO DI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI Zona Industriale Brindisi IN PROCEDURA SEMPLIFICATA AI SENSI DELL ART. 216 DEL D.Lgs 152/2006 E ss.mm.ii.

Dettagli

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie

B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile

Dettagli

OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA

OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA STRUTTURA COMPLESSA - Dipartimento Provinciale di Cuneo - OGGETTO: valutazione limiti assoluti di immissione presso la scuola elementare tra via Dante e via Papa Giovanni XXIII - CARAGLIO RELAZIONE TECNICA

Dettagli

LEGISLAZIONE ITALIANA

LEGISLAZIONE ITALIANA STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli

Dettagli

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04. Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

S.S. 4 SALARIA ADEGUAMENTO DEL TRATTO TRISUNGO-ACQUASANTA TERME 1 LOTTO 2 STRALCIO DAL KM 151+000 AL KM 153+780 PROGETTO DEFINITIVO

S.S. 4 SALARIA ADEGUAMENTO DEL TRATTO TRISUNGO-ACQUASANTA TERME 1 LOTTO 2 STRALCIO DAL KM 151+000 AL KM 153+780 PROGETTO DEFINITIVO S.S. 4 SALARIA ADEGUAMENTO DEL TRATTO TRISUNGO-ACQUASANTA TERME 1 LOTTO 2 STRALCIO DAL KM 151+000 AL KM 153+780 PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE IMPATTO ACUSTICO 1 INDICE 1. PREMESSA...3 2. ANALISI DELLA

Dettagli

Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 -

Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 - Corso di Formazione per TEC ICO COMPETE TE I ACUSTICA AMBIE TALE - Anno 2011 - Modulo 1 Ore 8 Elementi di fisica acustica - 25 e 26 marzo 2011 - Suono: formazione, propagazione lunghezza d onda e frequenze

Dettagli

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999

ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E

Dettagli

Allegato B) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. del

Allegato B) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. del Allegato B) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. del CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COLLEGNESE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Data, 08 febbraio 2005 Relazione n M2.02.REL.02/16344 INDICE

Dettagli

Dispensa formativa Inquinamento acustico

Dispensa formativa Inquinamento acustico Dispensa formativa Inquinamento acustico Rev. Data Descrizione 0 Gennaio 2012 Prima emissione Pagina 1 di 10 Indice 1. L Inquinamento acustico... 3 1.1. Definizione di rumore...3 1.2. Effetti sulla salute...4

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNE DI BELLUNO PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO NORME ATTUATIVE Testo approvato dal Consiglio Comunale del 22.03.2007 Elaborazione: arch. DOCCI GLICERIO Norme Attuative 1 INDICE TITOLO

Dettagli

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA

1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA Regione Piemonte Provincia di Torino PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA maggio 2010 DIVISIONE VERDE E AMBIENTE Il Dirigente Settore Ambiente e Territorio Ing. Federico SAPORITI Il Responsabile Tecnico Ing.

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI 1. Introduzione I PIANI URBANI DELLA MOBILITA (PUM) Linee

Dettagli

PROVINCIA DI VENEZIA

PROVINCIA DI VENEZIA PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI DOLO NUOVA REALIZZAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE - COMMERCIALE via Vittorio Veneto Dolo (VE) Documento di Valutazione Previsionale di Clima ed Impatto Acustico ai sensi

Dettagli

OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico.

OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. Spett. Associazione Musicale OGGETTO: relazione tecnica di Valutazione Previsionale di Impatto Acustico. In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge 26 ottobre 1995 n 447 Legge Quadro sull Inquinamento

Dettagli

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE COMUNE DI VILLESSE PROVINCIA DI GORIZIA REGOLAMENTO PER LA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE Approvato con deliberazione giuntale n. 116 del 29/09/2005, dichiarata immediatamente esecutiva ai sensi

Dettagli

UTOE 16 Barbaricina Via Andrea Pisano

UTOE 16 Barbaricina Via Andrea Pisano UTOE 16 Barbaricina Via Andrea Pisano QUADRO CONOSCITIVO LOCALIZZATO Indice Inquadramento territoriale, descrizione e contestualizzazione...2 Pericolosità idraulica, acque superficiali e depurazione...7

Dettagli

- la circonvallazione Nord (asse Viale 1 Maggio, Via Cafiero, Viale di Vittorio); - Via Gramsci e viale dei Mille.

- la circonvallazione Nord (asse Viale 1 Maggio, Via Cafiero, Viale di Vittorio); - Via Gramsci e viale dei Mille. 33. Sistema AMBIENTE Sub sistema: Rumore La Regione Toscana ha emanato a più riprese norme che incidono sistematicamente sulle varie fonti potenziali e sui requisiti per le opere di mitigazione e/o limitazione

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA

ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA ORDINE DEGLI ARCHITETTI, PIANIFICATORI, PAESAGGISTI E CONSERVATORI DELLA PROVINCIA DI VICENZA DELIBERA N. 1680-28 APRILE 2004 - DEL CONSIGLIO DELL ORDINE ARCHITETTI P.P.C. DI VICENZA ATTO DI INDIRIZZO

Dettagli

Reti di monitoraggio dell inquinamento acustico: L esperienza dell ARPAM nella Provincia di Ancona

Reti di monitoraggio dell inquinamento acustico: L esperienza dell ARPAM nella Provincia di Ancona Reti di monitoraggio dell inquinamento acustico: L esperienza dell ARPAM nella Provincia di Ancona Mirti Lombardi, Stefania Barletti, Daniela Giuliani ARPA Marche D.G.R. n. 3157 del 28/12/2001 Approvazione

Dettagli

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA

Il sottoscritto. in qualità di: legale rapp.te titolare altro (specif.) sede legale DICHIARA 1 Richiesta di permesso di costruire o D.I.A. (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.) Richiesta di licenza o autorizzazione all esercizio di attività produttive (escluse pratiche da presentare a S.U.A.P.)

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE N. 50 in data 30/06/2008 Proposta n. 52 Oggetto: ADOZIONE DELLA SESTA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO ED EDILIZIO (RUE) VIGENTE. (LEGGE REGIONALE 24.03.2000 N. 20 E SUCC. MOD., ARTT. 29 E 33) E presente

Dettagli

Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo

Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo Relazione Tecnica di Previsione di Impatto Acustico Ambientale Oggetto: Committente: Previsione di Impatto Acustico Ambientale secondo nuovo progetto di variante anno 2012 Consorzio Via I. Eolie Via Fabio

Dettagli

Le indagini sono state svolte in sito, via dell'industria Campagna Lupia (VE), il giorno 12 Dicembre 2013.

Le indagini sono state svolte in sito, via dell'industria Campagna Lupia (VE), il giorno 12 Dicembre 2013. Premessa Su incarico della ditta MANIERO LUIGI S.r.l., il sottoscritto ing. Cavalletto Alessandro tecnico competente in acustica ambientale iscritto con numero 668 all'albo della Regione Veneto, ha provveduto

Dettagli

COMUNE DI SARONNO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO

COMUNE DI SARONNO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO SETTEMBRE 2011 Sommario SOMMARIO...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TITOLO 1 PRINCIPI GENERALI... 3 Art. 1. Oggetto del regolamento...

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA DGR n 896 del 24/06/2003 Pubblicata sul Bur n 62 del 11/07/2003 2 OGGETTO: Legge n.447/1995 Legge quadro sull inquinamento acustico e legge regionale 14 novembre 2001, n.28 Norme per

Dettagli

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO

LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone

Dettagli

Zonizzazione Acustica Comune di SEREGNO

Zonizzazione Acustica Comune di SEREGNO Zonizzazione Acustica Comune di SEREGNO - Norme tecniche di attuazione - INDICE Premessa Pg. 2 Competenze del Comune.. Pg. 2 D.P.C.M. 14-11-97 Pg. 3 Classificazione acustica del territorio comunale Pg.

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

RSA 2012 5. RUMORE. Settore 6 - Ambiente e Mobilità - Ufficio Tutela e Sostenibilità Ambientale

RSA 2012 5. RUMORE. Settore 6 - Ambiente e Mobilità - Ufficio Tutela e Sostenibilità Ambientale RSA 2012 5. RUMORE Settore 6 - Ambiente e Mobilità - Ufficio Tutela e Sostenibilità Ambientale Comune di Pordenone - RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE - edizione 2012 INDICE 5.1 Normativa e documenti

Dettagli

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI UFFICIO ENERGIA E RUMORE QUADERNI DI ACUSTICA AMBIENTALE

PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI UFFICIO ENERGIA E RUMORE QUADERNI DI ACUSTICA AMBIENTALE PROVINCIA DI GENOVA DIREZIONE AMBIENTE, AMBITI NATURALI E TRASPORTI UFFICIO ENERGIA E RUMORE QUADERNI DI ACUSTICA AMBIENTALE N. 1 Nozioni di base su rumore e inquinamento acustico AUTORI DEL TESTO Dott.

Dettagli

2. Criteri utilizzati per la predisposizione dello schema di zonizzazione

2. Criteri utilizzati per la predisposizione dello schema di zonizzazione Premessa 1. Il quadro normativo di riferimento 2. Criteri utilizzati per la predisposizione dello schema di zonizzazione 3. Schema di zonizzazione: contenuti e normativa 3.1 Classi di zonizzazione 3.1.1

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6

INDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha

Dettagli

9 - RUMORE E INQUINAMENTO ACUSTICO. Premessa e fonte dati

9 - RUMORE E INQUINAMENTO ACUSTICO. Premessa e fonte dati 9 - RUMORE E INQUINAMENTO ACUSTICO Premessa e fonte dati La Legge 447 del 26/10/1995 definisce l inquinamento acustico come "l introduzione di rumore nell ambiente abitativo o nell ambiente esterno tale

Dettagli

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A

Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A Acustica Architettonica e Ambientale Campi Elettromagnetici, Radon e Radioprotezione, Sicurezza, V.I.A Via Amendola 26, 57023 Cecina (LI) Tel e Fax 0586/630474, Cell. 347/73045 e-mail: ipernucleo@interfree.it;

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

Mappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino

Mappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino L inquinamento acustico a Torino: analisi, soluzioni e problematiche aperte Mappatura acustica, piano d'azione e climi acustici nella Città di Torino ing. Manuela Santa Area Ambiente Servizio Adempimenti

Dettagli

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA

DOCUMENTO A SUPPORTO DEL PIANO DI RISANAMENTO DELLA QUALITA DELL ARIA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l Ambiente dell Emilia-Romagna Via Po, n. 5 40139 - BOLOGNA tel 051/6223811 - fax 051/543255 P.IVA e C.F. 04290860370 Sezione Provinciale di Forlì-Cesena C.P. 345

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE ZONIZZAZIONE ACUSTICA

REGOLAMENTO COMUNALE ZONIZZAZIONE ACUSTICA COMUNE di GENIVOLTA PROVINCIA DI CREMONA REGOLAMENTO COMUNALE ZONIZZAZIONE ACUSTICA PROPOSTA Maggio 04 1.Il presente Regolamento si applica: Articolo 1 CAMPO DI APPLICAZIONE A) al rumore proveniente da

Dettagli

Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano

Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n 194 Piano d azione per l asse ferroviario relativo alla tratta in superficie della linea 2 metropolitana ricadente nell Agglomerato di Milano COMUNICAZIONE AL PUBBLICO

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000

PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 PIANO DEGLI INTERVENTI DI CONTENIMENTO E ABBATTIMENTO DEL RUMORE AI SENSI DELLA LEGGE QUADRO N. 447/95 E DEL D.M. 29 NOVEMBRE 2000 dott.ing.carlo Costa Direttore Tecnico Generale Autostrada del Brennero

Dettagli

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000

PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.

Dettagli

Provincia di ASTI. Le zonizzazioni acustiche nella Provincia di Asti. Dalla Zonizzazione Acustica allo Stato Acustico del Territorio.

Provincia di ASTI. Le zonizzazioni acustiche nella Provincia di Asti. Dalla Zonizzazione Acustica allo Stato Acustico del Territorio. Dalla Zonizzazione Acustica allo Stato Acustico del Territorio Le zonizzazioni acustiche nella Provincia di Asti Asti, 12 maggio 2005 Sala Pastrone Teatro Alfieri Franco Brignolo Le competenze della Provincia

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI Procedura autorizzativa di impianti fotovoltaici NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387; Legge Regionale 14 dicembre

Dettagli

Certificazione acustica degli edifici

Certificazione acustica degli edifici ANIT - Associazione Nazionale per l Isolamento Termico e acustico Certificazione acustica degli edifici PREMESSA Il comfort acustico abitativo è uno dei requisiti che caratterizza la qualità ed il valore

Dettagli

Risposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL

Risposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL Risposte dell UNI al Ministero dell Ambiente su quesiti posti da ASL Quesito 1 Il rispetto dell indice di rumore da calpestio dei solai in opera si applica anche per le strutture poste nella stessa unità

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO 6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it

Dettagli

REGOLAMENTO ACUSTICO

REGOLAMENTO ACUSTICO COMUNE DI VICOFORTE PROVINCIA DI CUNEO REGOLAMENTO ACUSTICO ai sensi del quinto comma dell articolo 5 della Legge Regionale 20/10/ 2000 n. 52 1 CAPITOLO 1: COMPETENZE DEI COMUNI IN MATERIA DI TUTELA DALL

Dettagli

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)

REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato

Dettagli

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA

PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA (PROVINCIA DI BRESCIA) PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 LEGGE QUADRO SULL INQUINAMENTO ACUSTICO Adottato dal Consiglio Comunale con delibera n. del

Dettagli

COMUNE DI FUIPIANO VALLE IMAGNA Provincia di Bergamo REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO

COMUNE DI FUIPIANO VALLE IMAGNA Provincia di Bergamo REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO Provincia di Bergamo REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO INDICE ART. 1 FINALITÀ 4 ART. 2 DEFINIZIONI 5 ART. 3 CLASSI DI DESTINAZIONE D USO DEL TERRITORIO 8 ART. 4 VALORI LIMITE

Dettagli

IL QUADRO NORMATIVO implicazioni progettuali per il rispetto della normativa sulla protezione acustica degli edifici

IL QUADRO NORMATIVO implicazioni progettuali per il rispetto della normativa sulla protezione acustica degli edifici IL QUADRO NORMATIVO implicazioni progettuali per il rispetto della normativa sulla protezione acustica degli edifici Laboratorio di Fsica Ambientale per la Qualità Edilizia Università di Firenze Il quadro

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE

Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE Comune di Voghiera PROVINCIA DI FERRARA REGOLAMENTO URBANISTICO EDILIZIO L.R. 20/2000 RUE SCHEMA DELIBERA DI ADOZIONE (PER PUBBLICAZIONE AI SENSI DELL ART. 39 DEL DLGS 33/2013) 1 REGOLAMENTO EDILIZIO URBANISTICO

Dettagli

Criteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse. D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012

Criteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse. D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012 Criteri per l elaborazione del computo emissivo per gli impianti di produzione di energia elettrica a biomasse D.G.R. n. 362 del 26 marzo 2012 Katia Raffaelli Regione Emilia-Romagna Servizio Risanamento

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 36/ 7 DEL 5.9.2006

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 36/ 7 DEL 5.9.2006 DELIBERAZIONE N. 36/ 7 Oggetto: L.R. n. 8 del 25.11.2004, articolo 1, comma 1. Approvazione del Piano Paesaggistico - Primo ambito omogeneo. Il Presidente della Regione, di concerto con l'assessore della

Dettagli

SCHEDA TUTELA DALL INQUINAMENTO DA RUMORE

SCHEDA TUTELA DALL INQUINAMENTO DA RUMORE SCHEDA TUTELA DALL INQUINAMENTO DA RUMORE 1. POTERI COMUNALI IN MATERIA DI TUTELA CONTRO IL RUMORE... 2 1.1. Poteri di prevenzione... 2 1.2. Poteri di controllo/repressione... 3 2. GLI ATTI DEL COMUNE

Dettagli

ART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti)

ART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti) ART. 19 - G - SERVIZI GENERALI (vigenti) La zona è destinata ad accogliere attrezzature e servizi pubblici o ad uso pubblico di interesse generale su scala territoriale: uffici pubblici o privati di interesse

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 aprile 1997, n. 71-18113

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 aprile 1997, n. 71-18113 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 7 aprile 1997, n. 71-18113 D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203 artt. 6, 7 e 8 e D.C.R. n. 964-17595 del 13 dicembre 1994. Autorizzazioni di carattere generale per le emissioni

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

PRESENTA. DOCUMENTAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO, ai sensi dell art. 8, c. 4 della legge n.447/95 e successive integrazioni.

PRESENTA. DOCUMENTAZIONE DI PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO, ai sensi dell art. 8, c. 4 della legge n.447/95 e successive integrazioni. Al Sig.Sindaco del Comune di di... e pc. All'ARPA, Servizio Territoriale Distretto di.. Il sottoscritto nato a.il./.. /19. e residente a.in (Via, Piazza).n in qualità di titolare/legale rappresentante

Dettagli

OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO REGIONE MARCHE

OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO REGIONE MARCHE Università Politecnica delle Marche Facoltà di Economia G. Fuà REPORT OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO REGIONE MARCHE PROVINCIA DI ANCONA Prof. Gian Luca Gregori Dott.ssa Cristina Bolzicco Anno 2008

Dettagli

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 1991.

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 1991. DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 1 marzo 1991. Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto

Dettagli

Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T

Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T STUDIO TECNICO Ing. RICCARDO THIELLA Via Roma 33-36016 THIENE (VI) tel. 0445-361027 fax 0445-379832 @mail : info@studiothiella.com C.F. THL RCR 79L18 L840T Thiene, 09-02-2015 OGGETTO: Realizzazione di

Dettagli

6 - Interventi e indicatori di risposta

6 - Interventi e indicatori di risposta 6 - Interventi e indicatori di risposta 6.1 Gli adempimenti previsti dalla legislazione Tra le azioni attuate dal Comune di Padova in risposta a precise disposizioni di legge in materia di inquinamento

Dettagli

RELAZIONE DESCRITTIVA DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE

RELAZIONE DESCRITTIVA DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE Comune di Borgo San Dalmazzo Provincia di Cuneo RELAZIONE DESCRITTIVA DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AL PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE M1.10.REL.01.rev.00/24382 Torino, 24 maggio

Dettagli

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO

SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO SCHEMA RIASSUNTIVO CIRCA I CONTENUTI MINIMI DELLE INDAGINI DI CARATTERE ACUSTICO CARATERISTICHE DELLA STRUMENTAZIONE DI MISURA Per la redazione della documentazione di valutazione del clima e dell impatto

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 31-03-2005 REGIONE LAZIO. Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon

LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 31-03-2005 REGIONE LAZIO. Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 31-03-2005 REGIONE LAZIO Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 10 del 9 aprile 2005 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Linee guida per l'applicazione del Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente

DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente DECRETO 27 Marzo 1998 del Ministero dell'ambiente Mobilita' sostenibile nelle aree urbane (GU n. 179 del 3-8-1998) Registrato alla Corte dei conti il 9 luglio 1998 Registro n. 1 Ambiente, foglio n. 212

Dettagli

RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE DEL COMUNE DI SCANZOROSCIATE 10. IL RUMORE

RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE DEL COMUNE DI SCANZOROSCIATE 10. IL RUMORE 10. IL RUMORE 10.1. Premessa L Unione Europea definisce il rumore ambientale come suoni indesiderati o nocivi generati dall attività umana in ambiente esterno, compreso il rumore emesso da mezzi di trasporto

Dettagli