Dosimetria al cristallino protocolli operativi nelle aziende Ospedaliere VII Workshop interdisciplinare FIRR
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- Romina Locatelli
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1 VII Workshop interdisciplinare FIRR Prof. Sergio Salerno Presidente della Sezione di Radioprotezione e radiobiologia della Società Italiana di Radiologia Medica ed Interventista (SIRM) Università degli Studi di Palermo sergio.salerno@unipa.it
2 VII Workshop interdisciplinare FIRR
3 VII Workshop interdisciplinare FIRR
4 VII Workshop interdisciplinare FIRR
5 Implicazioni operative nelle aziende Ospedaliere per i nuovi limiti di dose al cristallino secondo ICRP 118 ü Implementazione della sicurezza e sorveglianza. ü Maggiore attenzione ai lavoratori esposti. ü Ottimizzazione della protezione degli operatori. ü Implementazione della formazione degli operatori esposti, in attività radiologica e complementare, per ridurre la dose al cristallino.
6 VII Workshop interdisciplinare FIRR Opacità Cristallino (2014) (2015) (2016) Nord Centro Sud Isole Totale Dati INAIL al
7 VII Workshop interdisciplinare FIRR
8 VII Workshop interdisciplinare FIRR
9 Cosa sta cambiandonelle aziende Ospedaliere?
10 VII Workshop interdisciplinare FIRR
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12 Dispositivi di protezione individuale: I DPI possono essere suddivisi nelle seguenti tipologie:
13 Dispositivi di protezione individuale: - Protezione cristallino Il gruppo ORAMED al fine di ridurre la dose al cristallino propone: le protezioni sospese al soffitto devono essere posizionate il più vicino possibile al paziente (tali schermi possono ridurre la dose al cristallino da 2 a 7 volte); quando non sono presenti i dispositivi pensili o non è possibile utilizzarli, devono essere usati occhiali con protezione laterale; se viene utilizzato un sistema biplano, l utilizzo della protezione laterale è molto importante per la radioprotezione del cristallino; sono da preferire le proiezioni che prevedono il tubo posizionato sotto il tavolo porta paziente: in questa modalità vi è una riduzione significativa della dose agli occhi (2-27 volte); nel caso di accesso femorale le dosi, se le protezioni sono utilizzate correttamente, sono piu basse da 2 a 7 volte rispetto all accesso radiale.
14 CORRETTO DISTANZA OPERATORE TUBO
15 ATTIVITA COMPLEMENTARE
16 ATTIVITA COMPLEMENTARE
17 CORRETTO IMPIEGO DELLE PROTEZIONI A TETTO
18 ATTIVITA COMPLEMENTARE
19 Dosimetria al cristallino protocolli operativi ATTIVITA COMPLEMENTARE
20 ATTIVITA COMPLEMENTARE
21 ATTIVITA COMPLEMENTARE
22 ATTIVITA COMPLEMENTARE
23 ATTIVITA COMPLEMENTARE
24 Dosimetria al cristallino protocolli operativi ATTIVITA COMPLEMENTARE
25 ATTIVITA COMPLEMENTARE
26 ATTIVITA IN TCMD
27 ATTIVITA IN TCMD
28 ü Minimizzare tempo di fluoro ed immagini fluoro ü Usare tutte le informazioni disponibili per programmare la procedura ü Usare la corretta geometria del tubo-ib, collimare ü Usare tutte le tecnologie disponibili per ridurre la dose al paziente (radiazione diffusa) ü Posizionarsi nella low scatter area ed usare le protezioni ed il dosimetro correttamente ü Usare impianti radiologici adeguati ed avere ricevuto training appropriato
29 Strategic Plan ü Distribuire DPI adeguati e dispositivi di misura correttamente posizionati secondo procedure INAIL ü Formazione per corrette pratiche in interventistica e altre attività con RI (TCMD)
30 Il ruolo del medico radiologo ed il nuovo panorama legislativo e procedurale. Modificare per l acquisto dei DPI le procedure di acquisizione nelle realtà ospedaliere procedure più snelle. Ridurre il personale a breve termine come incarichi temporanei, comandi, o turni in copertura in diverse realtà ospedaliere per i lavoratori professionalmente esposti alle radiazioni X sia dell area radiologica che in esercizio complementare. Potenziare le unità di Fisica Sanitaria e Radioprotezione per provvedere agli adempimenti previsti in materia di controllo e formazione.
31 SSR
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33 Grazie
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